Brochure bat box

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Brochure bat box
COMUNE DI PISA
Ufficio Ambiente
~
Palazzo Pretorio – Vicolo del Moro, 2
e-mail: [email protected]
Tel.050 910551
Fax 050910416
sito internet:
www.comune.pisa.it
orario di apertura:
martedì: 9.00 – 13.00
giovedì: 15.00 – 17.00
Un amico in più nella lotta alle
zanzare!!!!!!!!!!!!!
CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DELLA ZANZARA
ATTRAVERSO SISTEMI ECOSOSTENIBILI: UTILIZZO DEL
CHIROTTERO COME ELEMENTO DI CONTENIMENTO
Il comune di Pisa ha deciso di avviare la sperimentazione di una nuova tipologia di intervento per
contrastare la proliferazione della zanzara nel territorio cittadino favorendo la protezione e la
salvaguardia dei pipistrelli (i predatori naturali delle zanzare e di altri insetti dannosi), attraverso un progetto
di diffusione delle bat-box, piccole casette di legno che a titolo sperimentale verranno utilizzate per offrire
nuovi rifugi a questi efficienti predatori di zanzare.
Infatti questa sperimentazione, con l’aiuto dei cittadini permetterà di:
Combattere in modo naturale il fastidioso “problema” delle zanzare.
Eliminare l’uso di veleni contro gli insetti i cui effetti sull’uomo e sull’ambiente sono assai più
che fastidiosi….
UN PO’ DI BIOLOGIA DEL CHIROTTERO………..
UN ANNO DA PIPISTRELLO: CICLO BIOLOGICO
Nel comune di Pisa sono presenti una discreta quantità di specie diverse di pipistrelli, basti pensare alla
biodiversità presente nel Parco di Migliarino San Rossore (13 specie solo nel territorio del Parco), tuttavia
soltanto alcune di esse sono in grado di colonizzare le bat box e quelle che più probabilmente si ritrovano in
un ambiente come il nostro sono 4: pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii), pipistrello di Savi (Hypsugo
savii), pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus) e orecchione grigio (Plecotus austriacus).
L’attività dei pipistrelli è legata alle stagioni e occorre tenere presente che:
- d'inverno tutti i pipistrelli vanno in letargo in luoghi freddi e termicamente stabili (grotte o cantine);
- in primavera-estate frequentano grotte, alberi o edifici (e bat-box) a seconda della specie;
- durante la buona stagione, i maschi si rifugiano da soli o formano gruppi molti piccoli, mentre le femmine
si riuniscono a formare colonie riproduttive formate da molti individui (da decine a centinaia secondo la
specie).
L’ALIMENTAZIONE: quante zanzare i pipistrelli riescono a predare in una singola notte?
I chirotteri costituiscono uno degli ordini dei mammiferi con il maggior numero di specie, circa 1100, divise
nei due sottordini dei microchirotteri, diffusi in tutti i continenti, e megachirotteri, quasi esclusivamente
tropicali.
La dieta dei pipistrelli varia in modo straordinario: a seconda della specie si nutrono infatti di insetti e altri
artropodi, pesci, anfibi, rettili, uccelli, altri mammiferi, sangue, oppure di frutti, polline, fiori o fogliame. Ma
il 70% dei pipistrelli, tra i quali tutte le specie europee, appartenenti al sottordine dei microchirotteri, si
nutrono prevalentemente di insetti e di altri artropodi. A seconda della specie considerata, esistono però
diversi adattamenti che le rendono più specializzate per la cattura di alcuni insetti piuttosto che altri.
Le preferenze alimentari riguardano esclusivamente gli Insetti di quattro ordini: Coleotteri, Lepidotteri,
Ditteri (tra i quali è presente la famiglia dei Culicidi, le cosiddette zanzare), e Tricotteri.
L’Associazione Nazionale Tecnici Entomologia Applicata, afferma che generalmente non prediligono le
zanzare in quanto queste, salvo rari casi, non formano grossi sciami e non sono in grado di fornir loro grandi
quantità di proteine. Studi effettuati in Germania (Arnold et al., 2000) confermano come le zanzare non siano
elementi fondamentali della dieta dei pipistrelli (meno del 5%). Altri studi parlano di un contenuto stomacale
di zanzare pari a meno del 1% (American Mosquito Control Association, 2009).
Gli esperti della Sezione di Zoologia "La Specola" del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze,
affermano che un pipistrello italiano di medie dimensioni può, durante una sola notte di caccia, aumentare il
proprio peso fino al 50%. Questo significa che un individuo di 20 g può predare in una sola notte fino a 10 g
d’insetti. Infatti il peso degli insetti è variabile e se calcoliamo a quante zanzare (circa 5 mg ciascuna)
corrispondono 10 g d’insetti, ricaviamo un totale di circa 2.000 zanzare ogni notte. Ovviamente, questo non
significa che un pipistrello esca la sera con la assoluta determinazione di predare solo e soltanto zanzare!
Il pipistrello in questione mangerà ogni insetto che incontrerà durante la sua uscita serale, senza fare
troppa attenzione al fatto che questo possa essere una zanzara o una falena. Ciò significa che il numero di
zanzare catturate dai pipistrelli, così come il numero di altri gruppi di insetti predati, dipende grosso modo
dalla loro disponibilità: più zanzare ci sono e più facilmente saranno predate. Occorre sapere poi che non
tutti i pipistrelli cacciano nello stesso modo e negli stessi ambienti, quindi le probabilità di cattura di un
particolare gruppo di insetti varia anche in funzione della specie di pipistrello.
Per le specie di chirotteri italiani gli esperti della Sezione di Zoologia "La Specola" del Museo di Storia
Naturale dell'Università di Firenze, dispongono di molti dati sperimentali (anche se perlopiù studiati in altri
Paesi europei) e da questi risulta che la cattura di Culicidi è una componente importante della dieta di molti
pipistrelli (www.scienzaonline.com).
COSA PUOI FARE NELLA TUA PROPRIETA’
Basterà installare le Bat Box e posizionarle in modo adeguato sugli alberi del proprio giardino o sulla parete
esterna della casa. Quando tali rifugi saranno colonizzati avremo per alleato un formidabile cacciatore di
insetti. Basti pensare che in una notte un solo pipistrello riesce a mangiarne anche 2000 !!!!!!
Tuttavia è bene ricordare, che al momento non sono disponibili pubblicazioni scientifiche che attestino
l’effettivo ruolo di questi splendidi mammiferi volanti nella lotta alla Zanzara Tigre (Aedes albopictus), ma
esistono soltanto sperimentazioni in atto.
Ovviamente, sono i pipistrelli che scelgono il proprio rifugio e non è proprio possibile trasferirli
forzatamente nelle bat-box!
Come scoprire la presenza dei pipistrelli
In alcuni casi è possibile osservare direttamente i pipistrelli che frequentano gli edifici: penzolanti dalle
volte, col corpo a contatto con travature in legno o elementi della muratura, o, ancora, alloggiati in nicchie
delle pareti o dei soffitti. Altre volte i pipistrelli occupano strutture interne (come i cassonetti delle persiane
avvolgibili) o interstizi non ispezionabili dall'esterno, ma possono essere sorpresi presso gli accessi, in uscita
e al rientro dalle fasi di volo. Costituiscono inoltre indizi certi di presenza, le feci, che gli esemplari
eliminano presso gli accessi ai siti frequentati e nelle posizioni immediatamente sottostanti ai punti di
appiglio. Esse hanno aspetto analogo a quelle dei topi, ma si riconoscono in maniera inequivocabile
provando a sbriciolarle fra le dita. Le feci dei topi appena deposte si presentano untuose e in breve tempo
diventano estremamente compatte; al contrario, gli escrementi dei Chirotteri si sbriciolano facilmente,
rivelando piccole particelle luccicanti: i resti chitinosi degli insetti predati.
Feci di alcune specie di Chirotteri e di Roditori.
1 Pipistrello albolimbato; 2 Orecchione; 3 Serotino comune; 4 Ratto nero; 5 Topolino delle case.
DOVE ACQUISTARE LE BAT BOX:
In commercio si trovano modelli di bat box in vendita sia su internet che nei negozi di animali, nelle agrarie,
ed in alcuni ipermercati. Tuttavia vi consigliamo l'acquisto di bat box che siano state supervisionate
direttamente da esperti in chirotteri. Talvolta si riescono a trovare rifugi apparentemente simili a prezzi
spesso inferiori; il problema è che queste bat box improvvisate, non essendo realizzate da esperti nel settore,
sono quasi sempre piene di difetti che compromettono considerevolmente le probabilità di venire colonizzate
dai pipistrelli.
Diffidate delle bat box assemblate da chi non ha le conoscenze scientifiche!!! Una bat box realizzata nel
modo sbagliato, sarà solo una perdita di tempo e di soldi….e si riempirà di calabroni, vespe o formiche! !!
Vi raccomandiamo di affidarvi ad aziende con una certa esperienza chirotterologica.
DOVE E COME INSTALLARE LE BAT-BOX:
CARATTERISTICHE GENERALI – Sono stati progettati due diversi modelli di bat-box: uno è più
adatto ad essere installato sulle pareti esterne degli edifici, l’altro ha una struttura più idonea per essere
appeso agli alberi. In entrambi i casi, lo sportello anteriore deve essere apribile per permettere l’ispezione.
L’interno della cassetta nido NON deve essere assolutamente trattato con vernici, l’esterno soltanto con
vernici atossiche.
 POSIZIONAMENTO
Almeno a 4 m dal piano di calpestio, non
da terra….(ad esempio tenere in
considerazione che il piano del terrazzo è
un piano di calpestio)
Sul muro al riparo del tetto
Su pali o alberi ma in vista
A nord ed all’ombra per i maschi
A sud ovest ed al sole (almeno per 6 ore al
dì) per le colonie di femmine
 TEMPISTICA
Da marzo ad ottobre: le BB possono essere
istallate in qualsiasi periodo dell’anno, ma
sarà più probabile che vengano occupate
durante la prima estate.
 MANUTENZIONE E MONITORAGGIO
E’ possibile lasciarle installate per tutto
l’anno se posizionate in un luogo riparato,
ma pulire le BB a marzo, a fine inverno o
comunque all’inizio della primavera, prima
dell’arrivo dei pipistrelli.
E’ possibile che la bat-box venga occupata
dalle vespe prima che dai pipistrelli. In tal
caso i nidi di vespe vanno rimossi.
Controllo ogni 15 giorni senza disturbare i
pipistrelli che dormono di giorno!
COLONIZZAZIONE DELLE BAT BOX :
Quanto
bisogna
attendere
prima
che
arrivino
i
pipistrelli?
Purtroppo non è possibile prevedere in quanto tempo i pipistrelli potranno colonizzare le bat box ed
i tempi di colonizzazione risultano assai vari: da pochi giorni ad un massimo di tre anni, ma nel complesso le
bat box che hanno più successo sono quelle posizionate da più tempo. Proprio per questo è opportuno
posizionare i rifugi artificiali il prima possibile oltre a lasciarli in posizione anche in inverno, quando
potrebbero essere utilizzati dai pipistrelli come rifugi invernali di fortuna, avendo la pazienza di aspettare
anche qualche anno prima che qualche pipistrello si decida a farsi vivo (www.msn.unifi.it).
Dall’analisi dei risultati della sperimentazione effettuata dal Museo di storia naturale dell’università di
Firenze in alcuni comuni della toscana, sulla cronologia delle presenze all'interno delle bat box, si evince che
nel 2009 i pipistrelli hanno iniziato a colonizzare generalmente prima le bat box rispetto al 2008 registrando
un picco di colonizzazioni nei mesi estivi rispetto a quello autunnale dell'anno precedente. Ciò può
significare che gli esemplari stanno iniziando a fidarsi delle bat box, scegliendo di occuparle prima e più
stabilmente rispetto all'anno precedente. In conclusione, nel 2009 s’inizia ad avere un tipo di colonizzazione
più stabile da parte dei pipistrelli, che iniziano a colonizzarle prima durante la buona stagione e che talvolta
rimangono anche in inverno. Insomma, un ottimo rifugio per ogni evenienza! (www.msn.unifi.it).
link utili:
-
Museo di Storia Naturale, Università di Firenze http://www.msn.unifi.it
Bat Conservation Trust http://www.bats.org.uk/
Bat Conservation International http://www.batcon.org/home/default.asp
Bat Conservation and Management http://www.batmanagement.com/
GIRC (Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri) www.pipistrelli.org
Linee Guida per il monitoraggio dei Chirotteri
http://www2.minambiente.it/Sito/settori_azione/scn/docs/qcn/qcn_monitoraggio_chirotteri.zip
Iconografia dei Mammiferi d’Italia
http://www2.minambiente.it/Sito/settori_azione/scn/docs/qcn/mi/qcn_mammiferi_chirotteri.pdf
CNR http://www.infozanzare.info/letters.php e http://www.infozanzare.info/ricerca.php
-
www.scienzaonline.com
www.zanzaratigreonline