Chirotteri

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Chirotteri
LE BAT BOX
Uno dei motivi per cui i pipistrelli stanno lentamente scomparendo è la mancanza di luoghi in cui potersi rifugiare. Le vecchie case piene di fessure in cui potersi
riparare stanno via via scomparendo, lasciando il posto a nuovi palazzi in cui
difficilmente i pipistrelli riescono a trovare qualche anfratto in cui infilarsi. Anche
i ruderi in campagna crollano o vengono ristrutturati.
A questo servono le Bat Box: rifugi artificiali in cui i pipistrelli possono ”abitare”
in qualsiasi stagione dell’anno. L’utilizzo delle Bat Box non è una novità, ma solo
recentemente si sono cominciati ad usare nuovi modelli adatti ai chirotteri presenti in ambiente urbano. Per farla utilizzare dai pipistrelli, la Bat Box deve rappresentare un rifugio sicuro. È quindi importante scegliere con cura la loro posizione: sul muro di un edificio, sul tronco di un albero poco frondoso, oppure su un palo ben fissato al suolo. Meglio un
luogo poco rumoroso e poco frequentato. La cosa più importante è l’altezza dal suolo: sistemata in
alto, la Bat Box è difficilmente raggiungibile da chiunque, ma soprattutto dai predatori dei pipistrelli.
Essenziale che non sia illuminata da luci dirette durante la notte, perché gli inquilini non riuscirebbero più a capire quando è notte o giorno, perdendo la possibilità di uscire a caccia nel momento per
loro migliore: il tramonto. Il fatto che la Bat Box non venga occupata subito, non necessariamente
significa che sia posizionata male: magari i pipistrelli hanno bisogno di individuarla, oppure non è la
stagione giusta per utilizzarla.Sono sempre i pipistrelli a scegliere il proprio rifugio, non è possibile
costringerli a scegliere la Bat Box. L’importante è posizionarla bene e avere pazienza.
Domande ricorrenti
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Oltre alla Bat Box si possono comprare i pipistrelli? I pipistrelli sono rigorosamente
protetti dalla legge e non si possono acquistare in nessun modo. Sarebbe comunque impossibile costringerli ad abitare una Bat Box che non hanno scelto spontaneamente.
Meglio posizionare la Bat Box al sole oppure in ombra? È difficile stabilirlo, le esigenze dei
pipistrelli cambiano a seconda del periodo dell’anno e del sesso degli inquilini. La cosa migliore da fare è posizionare il rifugio in alto e in un luogo tranquillo.
Posso spostare la Bat Box per eventuali lavori? È meglio controllare l’interno della Bat Box prima di rimuoverla, e non farlo assolutamente se è abitata. Se il rifugio non fosse occupato, la cosa migliore è riposizionarlo appena
possibile nella posizione originale.
Un pipistrello mi è entrato in casa, che faccio? Il povero pipistrello è probabilmente un giovane ai primi voli
che ha sbagliato “strada”. In questi casi è sufficiente aprire la finestra, spegnere la luce e uscire dalla stanza. Quando si
sarà tranquillizzato, il malcapitato saprà trovare l’uscita da solo.
Gli escrementi dei pipistrelli possono portare malattie? Assolutamente no! Il guano che si può raccogliere sotto la Bat Box è inodore e facilmente rimuovibile in quanto costituito da materiale secco. Grazie alla sua composizione ricca di fosfati, può essere utilizzato come fertilizzante naturale per concimare le piante.
C’È BAT E BAT
I rifugi artificiali per chirotteri sono utilizzati da molti anni anche in Italia per scopi di ricerca scientifica
in ambienti boschivi e i modelli più diffusi provengono da Germania e Inghilterra. Negli Stati Uniti alcuni
modelli sono progettati anche per ambienti urbani, ma non sono adatti alle specie diffuse in Italia. Le nostre Bat Box (identificabili dal logo registrato) nascono dalla ricerca e dalla sperimentazione “sul campo”
condotta dal Museo di Storia Naturale di Firenze e sono realizzate da Coop che ha messo a disposizione
la sua rete di acquisto e distribuzione in tutta Italia. Si tratta della prima esperienza specifica realizzata
in Italia e oggi, in seguito al grande successo di pubblico, sono molti i tentativi di imitazione. Purtroppo
molti dei modelli presenti sul mercato sono frutto d’improvvisazione e risultano inefficienti.
RICERCA E COMUNICAZIONE
Il progetto Bat Box nasce per far conoscere alle persone l’importanza
dei pipistrelli nel nostro ecosistema e la necessità di proteggerli. Coop
ha compreso che la corretta divulgazione è importante per la conservazione di questi fragili animali, così come la partecipazione attiva delle
persone che installano una Bat Box a casa propria. I risultati finora ottenuti sono
il prodotto della collaborazione dei cittadini, della ricerca scientifica e degli importanti
finanziamenti che Coop ha destinato al Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze.
Per divulgare informazioni sui pipistrelli e la loro difesa sono stati messi in vendita anche articoli
di cartoleria e diari scolastici; e poi felpe, magliette e borse per comunicare il logo e il
progetto Bat Box.
Dal 2010 abbiamo affidato alla Walt Disney Italia, il compito di divulgare il progetto presso un pubblico più vasto di giovani e di famiglie. È nato così Kiro, amico di Paperino, protagonista di
due storie a fumetti che illustrano al pubblico, le tematiche ambientali.
In questo modo, grazie alla collaborazione con Coop, la ricerca scientifica ha potuto contare
su una divulgazione efficace, vasta e capillare.
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Bat-community
Interessanti informazioni sul mondo dei pipistrelli e sul progetto “BAT BOX” sul sito del
Museo alla pagina web www.msn.unifi.it. Se dopo tutte queste informazioni si hanno ancora curiosità da
soddisfare o dubbi da risolvere, potrete contattarci tramite l’indirizzo e-mail [email protected].
Allo stesso indirizzo potrete richiedere di entrare a far parte della nostra “bat-community”, a cui inviamo
periodicamente gli aggiornamenti sul progetto e le notizie più interessanti e curiose sui pipistrelli.
Inoltre, raccontate le vostre storie con i pipistrelli a [email protected]: le migliori saranno pubblicate.
Per saperne di più
Nel 1998 è nata un’associazione che riunisce i maggiori esperti italiani di Chirotteri, il GIRC (Gruppo Italiano
Ricerca Chirotteri) che ha per scopo lo sviluppo della ricerca sui pipistrelli in Italia e la divulgazione di corrette
informazioni sulla loro biologia: www.pipistrelli.net
Interessante è il sito del Centro Regionale Chirotteri del Piemonte, sempre corretto e ben documentato:
www.centroregionalechirotteri.org
Notizie dettagliate su alimentazione e primo soccorso di esemplari in difficoltà possono essere scaricate all’indirizzo:
http://fauna.dipbsf.uninsubria.it/chiroptera/primo_soccorso.pdf
Grafica Daniele Madio_SocialDesign
Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze vanta una lunga tradizione nello studio dei Chirotteri. Molti
sono i lavori curati dagli specialisti del Museo e potrete trovare informazioni più dettagliate su questi affascinanti
animali all’indirizzo: www.msn.unifi.it
Numerose sono anche le pubblicazioni sui Chirotteri recentemente edite dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare:
• Linee guida per il monitoraggio dei Chirotteri:
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/allegati/eurobats/dpn_monitoraggio_chirotteri.zip
• Linee guida per la conservazione dei Chirotteri nelle costruzioni antropiche e la risoluzione degli aspetti conflittuali connessi:
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/qcn_28.zip
• Pipistrelli intorno a noi: una presenza “edificante”. Guida pratica alla risoluzione dei problemi di convivenza con i pipistrelli negli edifici:
http://www.minambiente.it/export/sites/default/archivio/biblioteca/protezione_natura/dpn_pipistrelli_intorno_noi.pdf
© DISNEY
MA QUALE VAMPIRO!
Vorremmo presentare i pipistrelli a chi ancora non li conosce. Molti
non sanno che pesano solo pochi grammi, che non sono ciechi, che
sono indicatori di qualità ambientale anche nelle nostre città e che,
soprattutto, divorando molti insetti ne tengono sotto controllo il numero.
Per l’aspetto insolito, il volo bizzarro e le abitudini notturne, si è scatenata nei loro confronti una vera e propria persecuzione. Molti pensano che succhino il sangue come i vampiri, o che si attacchino ai
capelli senza mollare mai la presa. In realtà nessun pipistrello è attratto dai capelli, e i famigerati “vampiri” dell’immaginario collettivo
sono solo dei piccoli pipistrelli che vivono esclusivamente in centro
e sud America. Un’altra idea assai diffusa è che siano ciechi, poiché
sono attivi di notte. Non è vero. In alcune specie la dimensione degli
occhi rispetto alle dimensioni del corpo è addirittura maggiore che in
altri animali.
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Dal 2007 è attivo il progetto “BAT BOX - Un pipistrello per Amico”
nato dalla collaborazione tra il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze e Coop per la diffusione di piccole casette di legno
per pipistrelli - le Bat Box - che, posizionate in modo adeguato sulla
parete della casa o sugli alberi, possono offrire un rifugio a questi
animali e regalare a noi un aiuto concreto e naturale per combattere
gli insetti più fastidiosi.
UN AMICO DA CONOSCERE
Il loro nome scientifico è “Chirotteri” e significa “mano alata”, a sottolineare la particolare struttura dell’ala che è sostenuta dalle dita modificate delle mani. Nel mondo esistono circa 1.200 diverse specie di pipistrelli, diffuse un po’
ovunque. In Italia ne vivono almeno 35, tutte di piccole dimensioni e divoratrici d’insetti. Queste specie costituiscono
il 30% delle specie di mammiferi presenti sul nostro territorio! La capacità di cacciare insetti durante la notte è resa
possibile da un sofisticato sistema “sonar” a ultrasuoni che permette loro di “vedere” perfettamente anche al buio:
i suoni emessi dalla bocca (o dal naso) rimbalzano sugli oggetti circostanti, l’eco viene raccolta dalle orecchie e il
cervello dell’animale ricostruisce una sorta di “immagine” dell’ambiente circostante.
Non è facile valutare le dimensioni dei pipistrelli quando si vedono in volo. L’apertura alare (la
distanza tra le due estremità delle ali) delle specie italiane più comuni si aggira intorno ai
20-25 centimetri, il corpo è lungo 5-7 cm e il loro peso oscilla tra i 5 e i 15 grammi. Insomma
piccoli esseri tutti ali e pelo!
A differenza di tanti uccelli, i chirotteri non costruiscono un nido, ma durante il giorno, dopo
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essersi abbuffati per tutta la notte di grandi quantità d’insetti, utilizzano dei semplici rifugi
che riescono a trovare in edifici, grotte e cavi d’alberi. Nelle abitazioni cittadine uno dei
rifugi più comuni è la fessura tra il tetto e la grondaia.
UN ANNO DA PIPISTRELLO
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Autunno (ottobre/novembre): la diminuzione della temperatura
e la scarsità d’insetti spingono gli animali a spostarsi in rifugi sicuri e a
temperatura basa e costante dove iniziano una lunga fase di letargo, che si svolge in genere in grotte, miniere o
ruderi di campagna. Qui i pipistrelli si lasciano cadere in un sonno molto profondo consumando solo il grasso
accumulato nella buona stagione e si risveglieranno solamente la primavera successiva.
Primavera (marzo/aprile): risvegliatisi dal letargo, si dirigono verso i luoghi ricchi d’insetti. In questo
periodo i pipistrelli escono la notte per andare a caccia, mentre di giorno sonnecchiano in rifugi improvvisati.
È il periodo giusto per trovare una comoda e sicura Bat Box.
Inizio estate (maggio/giugno): questo è il periodo in cui le femmine adulte si riuniscono in rifugi più ampi
e protetti, le cosiddette nursery (o colonie riproduttive) per portare avanti la gravidanza che inizia subito dopo il
letargo. Si formano in questo modo gruppi molto grandi di femmine che si stringono le une alle altre per rimanere
al caldo durante tutto il giorno. Le future mamme si comportano così perché stando al caldo il piccolo che sta
per nascere si sviluppa meglio e più velocemente. I piccoli nascono alla fine di questo periodo, vengono allattati
e dopo quasi due mesi sono in grado di volare.
Fine estate (agosto/settembre): quando i piccoli sono ormai grandi e in grado di volare, le femmine
lasciano le nursery, visto che per loro sta per iniziare il periodo degli accoppiamenti. Questa attività si concentra soprattutto in autunno, anche se la gravidanza inizierà poi la primavera successiva.
In questo periodo si verificano la maggior parte delle nuove colonizzazioni di
Bat Box.
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GUERRA NATURALE
ALLE ZANZARE
I pipistrelli sono abili predatori di insetti, tra cui le noiose e insistenti zanzare.
Per questo sono preziosi alleati per combatterle rispettando l’equilibrio naturale, a differenza degli insetticidi chimici, che non risolvono il problema e sono
tossici, per l’ambiente e per noi stessi.
Meglio degli insetticidi alcune tecniche rispettose dell’ambiente. Nella
lotta alle zanzare è prioritario eliminare le le uova e le larve, combatterle
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da adulte e in volo è molto più difficile. È da considerare che la zanzara
tigre, ad esempio, si sposta solo per brevi distanze, generalmente per
poche decine di metri, e quindi ognuno ha nel proprio giardino le zanzare
tigre che si merita!
Ecco alcuni suggerimenti
DUEMILA
INSETTI A NOTTE
• Eliminare o tenere sotto controllo ogni raccolta d’acqua, anche minima, dove le zanzare possano deporre le loro uova: sottovasi, annaffiatoi, catini e bidoni da orto, ma anche materiale abbandonato che possa trattenere dell’acqua come pneumatici, teli
Possiamo stimare la quantità di indi plastica, barattoli ecc.
setti che un pipistrello è capace di
• Isolare tombini e caditoie. Sono questi i luoghi prediletti dalpredare, con un semplice calcolo.
le femmine di zanzara per deporre le uova, perché umidi e bui.
Pesandolo prima e dopo una notte
Il metodo di intervento migliore è quello di impedirne l’accesso
di caccia, vediamo che il suo peso
isolando il tombino con una rete a maglie fitte – tipo zanzariera o
è aumentato del 25-50%. Se contulle-, esattamente come si deve fare con le raccolte d’acqua non
sideriamo il peso dei diversi inseteliminabili.
ti che un pipistrello può mangia • Utilizzare il batterio Bacillus thuringiensis varietà israelenre, dai grossi coleotteri ai piccoli
sis, che vive sulla vegetazione acquatica di cui si nutrono le larve
moscerini, si ottiene un numero di
di zanzara e che, una volta ingerito dalle larve, le uccide in poche
prede che oscilla tra i 50 e i 10.000.
ore. Deve essere usato soltanto in tombini e piccole pozze, mai
Le zanzare rientrano nella dieta di
in ambienti naturali come torrenti, stagni e laghetti, in quanto la
molti chirotteri e se un pipistrelsua azione larvicida sarebbe letale anche per altri insetti come le
lo catturasse solo queste, magari
libellule, predatrici naturali delle zanzare. Il prodotto è venduto in
dove sono particolarmente abbonfarmacia in compresse.
danti, ne farebbe fuori oltre duemi • Costruire delle ovi-trappole personali. Si tratta di piccoli vala. Una stima più attendibile, in
setti di plastica scura riempiti per metà d’acqua, da disporre in
funzione della sua dieta abituale, è
terrazza o in giardino. Un forellino di “troppo pieno” praticato a
di circa mille zanzare per notte.
metà altezza del vaso impedirà il suo riempimento in caso di piogNonostante questo i pipistrelli da
gia. Al suo interno si immerge per metà una piccola striscia di lesoli non possono liberarci da quegno ruvido dove le zanzare andranno a deporre le uova. Lo scopo
sti insetti. È solo applicando anche
è quello di attrarre le femmine della zona. Una volta alla settimana,
le altre buone pratiche per la lotta
prima della schiusa, occorre svuotare i contenitori dall’acqua e
alle zanzare, che otterremo buoni
grattare via le uova dal legnetto. Con l’aiuto di una lente, ci si può
risultati.
divertire anche a contare quante uova e larve sono state eliminate.
È un metodo semplice ed efficace.
• Istallare le zanzariere alle finestre è un metodo semplice e funzionale che dà subito ottimi risultati.
• Favorire i predatori naturali delle zanzare, sia quelli che vivono in ambienti acquatici e che si nutrono
principalmente delle larve, come i pesci (ad esempio le tinche), gli anfibi (rane, raganelle e rospi) e le libellule,
sia i predatori dei cieli come rondini, rondoni, balestrucci…e di notte i pipistrelli!