Assottica: già quasi 300 iscritti al Convegno di Roma
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Assottica: già quasi 300 iscritti al Convegno di Roma
35mm x 24mm 35mm x 24mm MARTEDÌ 10 SETTEMBRE 2013 ANNO III N. 542 Assottica: già quasi 300 iscritti al Convegno di Roma È il dato provvisorio comunicato dalla segreteria organizzativa dell’evento, in programma il 10 e 11 novembre all’Ergife Palace nella Capitale, per la prima volta con cadenza biennale dopo l’ultima edizione del 2011 Sono già 275 i professionisti della visione che hanno confermato la propria presenza al X Convegno organizzato da Assottica Gruppo Contattologia, l'organismo confindustriale che raccoglie Alcon Ciba Vision, Bausch + Lomb, CooperVision, Johnson&Johnson Vision Care, Sauflon e Schalcon: un numero ritenuto molto incoraggiante, a due mesi dell'inizio dei lavori congressuali. «Le aree di provenienza dei partecipanti sono pressoché equamente ripartite tra nord, centro e sud del paese, con una leggera prevalenza, intorno al 40%, di professionisti dell'Italia settentrionale - commentano a b2eyes TODAY dalla segreteria di Assottica - Anche la distinzione professionale, tra centri ottici indipendenti, appartenenti a gruppi o alla distribuzione succursalista, risulta piuttosto omogenea». Nelle precedenti edizioni, quando il Convegno di Assottica era annuale, il numero d'iscritti si attestava generalmente intorno alle 400 presenze: numero che, secondo i dati attuali, potrebbe essere tranquillamente raggiunto, se non addirittura superato. Venezia: cinema e occhiali, binomio (im)perfetto Si è conclusa nei giorni scorsi la Mostra d’Arte cinematografica con la vittoria, tutta italiana, di Sacro Gra, film documentario di Gianfranco Rosi. Gli ospiti hanno sfoggiato abiti e accessori, tra cui gli occhiali, amati dagli addetti ai lavori, indifferenti al grande pubblico di Luisa Espanet Nelle foto di Venezia in pieno festival i protagonisti, escluso sul red carpet, portano sempre occhiali da sole. C’è chi indossa un determinato modello che costituisce anche una sua “nota distintiva” e chi sfoggia nuove montature, magari realizzate apposta per lui/lei. L’attenzione del pubblico dall’abito, di cui sempre più spesso viene citato lo stilista, passa agli accessori. E gli occhiali sono in pole position. Qualcuno si limita a guardarli, altri cercano di capirne il marchio, forse per acquistare, se non gli stessi, dei simili. Barbara Urbani è titolare dell’omonimo centro ottico di Venezia. Mentre il fratello Lorenzo si occupa del punto vendita in Frezzeria, vicinissimo a S.Marco, lei segue quello del Lido. «Non notiamo da parte del pubblico richieste di modelli visti su attori o registi, al massimo qualcuno fa una battuta di commento. Certo, in questo momento gli occhiali che vanno di più sono quelli con lenti a specchio, usati da vari personaggi del cinema». Aperto dal padre e dal nonno, Franco e Filippo, nel primo dopoguerra, il laboratorio Urbani, con annesso negozio, diventa in breve tempo un punto di riferimento. Tra i suoi clienti ci sono Hemingway, Emilio Vedova, Le Corbusier, Carlo Scarpa. Urbani sperimenta nuovi materiali e forme inedite, inventa modelli funzionali come quelli pieghevoli, segue le tendenze moda ed ecco le montature Optical. Tra i pezzi forti gli occhiali con dettagli ironici (nella foto, a destra), come un gatto, la zampa di un cane o quelli con la gondola (nella foto, a sinistra). Durante la mostra del cinema l’Ottica Urbani è l’indirizzo deputato di quel mondo e così negli anni Sessanta apre il negozio sul Gran Viale, al Lido. Tra i clienti più fedeli il regista Spike Lee ed Elton John, appassionato collezionista. «Gli addetti al lavoro del cinema, dagli attori ai giornalisti, in genere, hanno idee molto precise sul modello che vogliono», conclude Barbara Urbani. 202mm x 35mm 35mm x 24mm 35mm x 24mm MARTEDÌ 10 SETTEMBRE 2013 ANNO III N. 542 Marco Tovaglia TODAY Drop out: quando a causarlo è il contattologo superficiale Su Global Contact, Eef van der Worp ricorda che la penetrazione delle lenti a contatto nel mercato olandese è del 14%, la più alta a livello europeo. Eppure la crescita del numero di portatori rimane bassa in molti paesi industrializzati. Quali possono essere le cause di un valore così deludente? È inutile, secondo il noto opinion leader olandese, cercare responsabilità nel comparto della chirurgia refrattiva, poiché essa rappresenta soltanto un 1-2% di tutte le ametropie. Anche il potenziale impatto dell’acquisto via web non sarebbe alla base della scarsa crescita di mercato in questo settore, poiché si tratta soltanto di un canale di approvvigionamento diverso. Secondo Eef il mancato aumento di portatori di lenti a contatto, dovuto a un elevato numero di drop out, va ricercato nella superficialità con cui molti professionisti affrontano una nuova applicazione. L’inosservanza dei basilari aspetti delle procedure di controllo e di follow up applicativo comporta una possibile insoddisfazione del portatore che, di conseguenza, abbandona l’ausilio. Sempre lo stesso Worp si chiede se veramente facciamo tutto ciò che è nelle nostre competenze per mantenere fidelizzato il portatore. Cita ad esempio un lavoro di Mark Tomlinson, pubblicato su Optometry Today e dal titolo “Are you fitting comfortably?”, in cui l’autore si domanda se stiamo facendo abbastanza per ricercare il meglio per ogni portatore. Sempre nello stesso articolo viene riportata una significativa riflessione di Shehzad Naroo e colleghi, ovvero la tendenza di molti contact lens wearer di autodiagnosticarsi complicanze applicative senza consultare il contattologo. Ciò dovrebbe suggerirci di essere ancor più proattivi nell’incoraggiare visite di controllo e nel riferire immediatamente eventuali effetti indesiderati durante l'applicazione. Talvolta anche un inappropriato metodo comunicativo, incapace di cogliere il grado di soddisfazione del portatore, rischia di vanificare il raggiungimento di un traguardo applicativo di successo. Peraltro il drop out è spesso dovuto al discomfort e questo non è solo prerogativa della tipologia di lente a contatto scelta per le prove. L’aspetto manutentivo è, inoltre, un elemento di criticità nel balance tra comfort e disturbo fisico e per questo dovrebbe essere monitorato con attenzione dal professionista e bisognerebbe evitare che avvenissero scelte condotte autonomamente dal portatore stesso. Nel concludere il proprio articolo, Tomlinson afferma che il contattologo non dovrebbe dare per scontato che il portatore non sia disposto a pagare per un prodotto di maggiore qualità e performance, bensì dovrebbe considerare che il destinatario dell’ausilio possa desiderare il meglio per se stesso e che, quindi, debba avere l’onere di decidere su un ventaglio di possibilità a lui proposte. [email protected] Randazzo risparmia 12 mila euro per ogni centro ottico Grazie al progetto Impatto Zero il gruppo ha ridotto del 6,5% il consumo di elettricità negli store Optissimo coinvolti «Investire nella salvaguardia dell’ambiente oltre a essere azione di responsabilità sociale si traduce anche nella riduzione dei costi aziendali. Lo sperimenta da tre anni con il progetto Impatto Zero il gruppo Randazzo, catena di ottica con 189 negozi a marchio Optissimo e Corner Optique in Italia, riducendo del 6,5% il consumo medio di elettricità in ciascun punto vendita e del 2,8% il consumo totale nei negozi – si legge in un comunicato - Grazie a questo progetto, partito nel 2010, ha evitato l’emissione nell’aria di 12 mila tonnellate di CO2 pari all’assorbimento di una foresta di 18 milioni di metri quadri estesa quanto il Veneto, salvato 63 alberi all’anno e prodotto quasi il 40% di rifiuti speciali in meno». Rispetto a un normale punto vendita il negozio ecologico «consente una riduzione media dei consumi di energia elettrica tra il 25 e il 50% (fino a 80 mila KW) che si traduce in un risparmio fino a 12 mila euro. Questo perché gli eco-store sono realizzati con soluzioni tecnologiche avanzate (lampade per faretti dicroici e a led, impianti di condizionamento con sistemi VRS con regolazione di assorbimento dei consumi energetici) – recita ancora la nota - L’azienda ha, inoltre, razionalizzato il numero di stampanti, computer, fotocopiatori e fax, con utilizzo di strumentazione tecnologica di classe A+. La politica eco-sostenibile ha spinto il gruppo a scegliere pavimentazioni, colori e arredi dei negozi in materiali riciclati ed ecosostenibili come plastica, vetro e carta» (nella foto, il rendering del negozio di via Roma a Palermo, che fa parte del progetto Impatto Zero). 38mm x 31mm Direttore responsabile: Angelo Magri Coordinamento redazionale: Francesca Tirozzi Redazione: Via Ripamonti 44 - 20141 Milano Tel. 02 36638601 Pubblicità: Luciano Cristiano Cel. 334 6970786 E-mail: [email protected] Supplemento al 10 settembre 2013 di b2eyes.com reg. presso Tribunale Milano, n. 292, 17-06-2009 38mm x 31mm