La settima conferenza del ciclo di incontri “L`Università
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La settima conferenza del ciclo di incontri “L`Università
La settima conferenza del ciclo di incontri “L’Università incontra le Aziende”, organizzato dalla Funzione “Dal Diritto allo studio al mondo del Lavoro (Dir.S.eL.)” si è tenuta il giorno 8 luglio 2003 alle ore 14, presso l’Infopoint, Via Po, 29 con l’intervento dell’arch. Andrea Luzi Amministratore Delegato e Direttore di Exporesidence che ha relazionato su “Exporesidence: un’esperienza di gestione turistico-ricettiva a Torino”. L’arch. Luzi ha esposto brevemente la storia della sua vita, enfatizzando come gli studi di architettura lo avessero aiutato a “leggere” negli edifici la storia dell’uomo, ha quindi ricordato che Torino è piena di tesori architettonici, e che lui la definisce la capitale del buon gusto, della cultura sabauda, del barocco, dell’industria e che sta ora affermandosi anche nella cinematografia. L’arch. Luzi ha ereditato dalla madre, discendente di una casata nobiliare delle Langhe, un’azienda enologica. Suo padre era un affermato architetto, che aveva costruito molto negli anni 50 e 60, periodo cruciale per l’edilizia e la crescita urbanistica di Torino. L’Exporesidence è uno degli edifici costruiti da suo padre, che per disegnarlo si era ispirato al palazzo di Carlo V di Spagna all’interno dell’Alhambra di Granada. L’attività iniziò nel 1972, per i primi anni fu gestita dalla Francorosso, negli anni 80 dalla madre dell’arch. Luzi e dagli anni 90 si occupa lui stesso della gestione. L’attività di Exporesidence consta nella locazione di alloggi con servizi alberghieri, prevalentemente a dirigenti e funzionari che soggiornano a Torino per periodi medio-lunghi. La clientela è quindi classificabile nel settore “turismo di lavoro”. Negli anni 70 la costruzione di un residence era un’idea innovativa in quanto sul mercato italiano erano presenti quasi esclusivamente alberghi. I residence hanno cambiato il concetto di ospitalità. Tutte le attività alberghiere sono strettamente legate alla città ed al contesto in cui sono situate. Per offrire un buon servizio bisogna intuire i desideri del cliente, è necessario essere efficienti ma discreti; in questo campo inoltre non bisogna essere solo professionisti ma soprattutto persone: il rapporto umano, l’attenzione verso gli ospiti sono dei requisiti fondamentali. Quando i dirigenti di Exporesidence devono assumere tracciano un profilo immaginario dell’individuo ideale per quel tipo di incarico, e selezionano la persona che più si avvicina a quell’immagine. Le doti fondamentali sono la gentilezza e ispirare fiducia. A volte l’arch. Luzi organizza degli eventi nella sua tenuta di campagna dove invita anche i suoi clienti e potenziali tali, in quanto ritiene che i rapporti umani siano essenziali, e sia molto importante lasciare per quanto possibile sempre dei ricordi positivi. La redditività di un’attività alberghiera è circa il 25-30 % del fatturato. Nei residence si scende al 18-22% in quanto offrendo meno servizi si hanno meno fonti di entrate. Bisogna inoltre considerare la rivalutazione dell’immobile. La creazione di un’attività alberghiera richiede un elevato impegno di capitale per l’acquisto degli immobili. Per il futuro l’arch. Luzi ha in progetto di unire l’attività del residence con quello della tenuta vinicola per attrarre un “turismo enogastronomico”. Negli ultimi mesi, l’arch. Luzi ed i suoi soci hanno anche investito molto in tecnologia ed ora devono formare le persone che dovranno utilizzarla. Hanno commissionato la creazione dei siti internet delle due aziende ad una ditta certificata dalla Microsoft con lo scopo di vendere i loro prodotti mediante l’e-commerce. Uno dei presenti al convegno ha chiesto se il rilancio turistico di Torino di cui tanto si parla è avvertito dagli addetti ai lavori, l’arch. Luzi ha spiegato che negli ultimi anni gli assessorati provinciali e comunali hanno creato degli uffici che curano l’immagine della città e costruiscono dei legami con gli operatori del turismo in Europa, ed i risultati cominciano ad arrivare. I benefici economici del turismo non riguardano solo gli esercizi alberghieri, ma tutte le attività commerciali situate nelle zone centrali i cui incassi aumentano grazie allo shopping dei turisti. Per quanto concerne il settore alberghiero, la crisi che ha investito la FIAT nell’ultimo anno ha portato un calo del “turismo di lavoro”, che è solo in parte compensato dall’incremento del “turismo ricreativo”. Un astante ha inoltre domandato in cosa un Bed & Breakfast differisce da un residence, l’arch. Luzi ha dichiarato che per gestire un B&B non è necessario avere una licenza: una persona od una famiglia che possiede un immobile può decidere di ospitare delle persone. L’unico obbligo è fornire la prima colazione ed in alcune regioni sono anche stati stabiliti dei limiti massimi di unità abitative che i B&B possono avere per non essere classificati come hotel. Gli alberghi hanno degli standard qualitativi più elevati, ma attualmente l’attività di B&B si sta evolvendo, e questi esercizi offrono anche accompagnamenti per visite ed altri servizi resi possibili dal limitato numero di ospiti. All’istanza le strutture di agriturismo, che stanno nascendo negli ultimi anni con una crescita esponenziale, tutelino realmente i clienti rispetto alla qualità dei prodotti offerti o se siano registrati come agriturismo per mere ragioni di elusione fiscale, l’arch. Luzi ha sostenuto che il Piemonte e la Toscana sono ai vertici mondiali del turismo enogastronomico, quindi esiste tra gli imprenditori del settore la cultura della qualità, anche se vagliando i singoli casi si nota che molto dipende dall’etica degli operatori. Alla domanda se nel mercato del lavoro sono presenti persone preparate per lavorare nel settore turistico, l’arch. Luzi ha affermato che la Federalberghi sta creando degli organismi che offrano formazione e consulenza ai propri aderenti, quindi esiste la volontà di definire meglio la professionalità degli operatori, anche se, a suo avviso, nel settore turistico ogni struttura ha la propria organizzazione, quindi le persone si formano lavorando nelle singole realtà. E’ stato infine chiesto se le olimpiadi del 2006 creeranno occupazione, in particolare per i laureati in lingue, nel settore alberghiero, l’arch. Luzi ha affermato che probabilmente saranno assunte presso le reception delle persone che possano accogliere gli ospiti stranieri parlandogli nella loro lingua, ma si tratterà di contratti di lavoro temporanei per il solo periodo di durata delle olimpiadi.