pervendere

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Corriere della Sera Martedì 31 Gennaio 2017
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Risponde Aldo Cazzullo
AMORI ETERNI, AMORI SEGRETI
LA DISCUSSIONE TRA I LETTORI
 Il piccolo fratello
di Paolo Di Stefano
L’eccesso di melassa
per vendere i libri
LO DICO
AL CORRIERE
BOTTE PERMESSE
La «rivoluzione» di Putin
Caro Aldo, in Russia, i mariti
e i compagni sono ora
autorizzati a picchiare, ma con
moderazione... Trascrivo ciò
che scriveva Russia Oggi il 30
maggio 2013: «Ogni anno, in
Russia 13 milioni di mogli,
fidanzate e sorelle sono vittime
di violenza. Una famiglia su 4
nasconde tra le mura di casa le
lacrime dei maltrattamenti». E
poche righe di un articolo della
ricercatrice Laura Zilio: «La
società russa (...) ha sinora
giustificato le lacune della
legislazione circa le violenze
domestiche. La scarsa fiducia
(...) nei confronti della polizia
spiegano, in parte, la debole
propensione delle donne alla
denuncia degli abusi». E ora
qualcuno ha pensato bene di
accrescerle, le lacune, anziché
colmarle...
Le lettere firmate
con nome, cognome
e città e le foto vanno
inviate a
«Lo dico al Corriere»
Corriere della Sera
via Solferino, 28
20121 Milano
Fax: 02-62827579
[email protected]
letterealdocazzullo
@corriere.it
Aldo Cazzullo - «Lo
dico al Corriere»
«Lo dico al Corriere»
@corriere
Attilio Doni
[email protected]
Caro Attilio, forse gli ammiratori di Putin, in rapida crescita
anche nel nostro Paese, dovrebbero riflettere sulla sua lettera.
Non è consolatorio, ma doveroso, ricordare che in Italia fino al
1975 vigeva la «potestà maritale», e una sentenza della Cassazione stabilì che poteva essere
esercitata anche «con mezzi coercitivi»: tradotto in italiano, picchiare la moglie non era reato.
Caro Aldo,
ho letto la storia di Anna
che ha un uomo segreto da
dieci anni. La lettera della
signora sembra il frutto di
una bellissima incontenibile
voglia di vivere in un sogno,
dove la realtà lascia il posto
alla fantasia, il vero
all’invenzione, la concretezza
alla bizzarria, l’attualità al
capriccio. Francamente
trovo difficile che i due
amanti per tanto tempo
abbiano sostituito, nel loro
rapporto con i rispettivi
coniugi, la franchezza e la
semplicità con la finzione,
la falsità, la simulazione.
Oggi ho 81 anni e sono stato
sposato per quasi 50 anni
con mia moglie Anna che
ho amato ogni minuto
della nostra vita insieme.
Mi sono organizzato per
stare con lei altri 50 nello
stesso loculo.
Carlo Bellavita
Mi sembra una storia patetica.
Due persone che per amare
hanno bisogno di vivere nella
menzogna di una storia
clandestina. Chissà la
sofferenza delle persone intorno
a loro... che non sono stupide.
Angela Reggio
Anna parla di rispetto. Ma di
chi? Vivere nella menzogna
denota solo mancanza di
rispetto prima di tutto verso se
stessi. L’amore è integrità, non
inganno.
Laty Daou
Tutti giudici, moralisti
mediocri, ipocriti o solo poveri
di emozioni. Chi si scandalizza
può vivere la sua ipocrisia
chiudendo gli scheletri negli
armadi. Ma come vi permettete
di giudicare la vita e i
sentimenti degli altri?
Donatella Dodaro
Non potrei mai dare un giudizio
sulla vita privata di un’altra
Ilaria Corbani
[email protected]
Cara Ilaria, in questi giorni ho
ricevuto molte lettere sul caso
Ylenia. Era meglio lasciarlo decantare un po’. C’è del vero in
quel che lei dice. Ma le violenze
vanno denunciate. Sempre. Finché non passa questo principio,
l’Italia resterà sempre un Paese
maschilista. Se non avessimo reagito, avremmo ancora la potestà maritale, il delitto d’onore, il
matrimonio riparatore. Come
quando i «femminicidi», come
si chiamano ora, non facevano
notizia, e a volte — quando la
vittima era la «fedifraga» e l’assassino «il maschio ferito nell’onore» — non venivano neppure puniti.
LA
VOSTRA
FOTO
«Per disposizione del sindaco a Ventimiglia (Im) i disabili devono pagare
il parcheggio sulle strisce blu. Invece la Polizia locale può tranquillamente
parcheggiare sui posti riservati alle moto». Foto di Edoardo Rabascini.
(Inviate le foto, ovviamente scattate da voi, a:
[email protected] e su Instagram @corriere)
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DIRETTORE RESPONSABILE
PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO
Luciano Fontana
Urbano Cairo
CONSIGLIERI
VICEDIRETTORE VICARIO
Barbara Stefanelli
VICEDIRETTORI
Daniele Manca
Antonio Polito (ROMA)
Venanzio Postiglione
Giampaolo Tucci
Marilù Capparelli, Carlo Cimbri,
Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle,
Veronica Gava, Gaetano Miccichè,
Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli,
Stefano Simontacchi, Marco Tronchetti Provera
DIRETTORE GENERALE NEWS
Alessandro Bompieri
Chiamato a svolgere il servizio
militare, mio padre era
arrivato ad Alessandria, da
Caserta, l’8 settembre ‘43. Il 9,
preso prigioniero, fu spedito in
un lager in Germania. Dopo la
Liberazione, nell’aprile del
1945, è tornato a casa segnato
nel corpo e nell’anima dagli
stenti, le privazioni e i
maltrattamenti subiti. Mio
padre ha ricevuto una
medaglia, ma non per la
solerzia del ministero
dell’Interno o della presidenza
della Repubblica, ma grazie a
me, che ho segnalato la sua
vicenda. Ormai mio padre ha i
ricordi annebbiati, ma mi dice
che ancora adesso sogna
spesso quei lontani giorni di
detenzione, le urla e i comandi
dettati in una lingua che non
comprendeva.
Lina Grimaldi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
R
ingrazio le decine e
decine di lettori che
hanno commentato
la lettera di Anna. Faccio notare che le lettere
d’amore coniugale, sereno,
eterno avevano ricevuto decisamente meno attenzione.
Non ho opinioni, me ne vengono in mente solo due, non
mie: «Chi è senza peccato scagli la prima pietra»; «Sono un
essere umano, non considero
estraneo a me nulla che sia
umano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
[email protected]
Il curriculum
La sfida di un disoccupato cinquantenne
A causa di una ristrutturazione aziendale mi sono ritrovato a
50 anni disoccupato da circa 18 mesi. Faccio presente di essere
diplomato, di avere lavorato come Customer service, Back office,
Tender office in aziende farmaceutiche, sanitarie, commerciali,
alimentari. Non ho passato questi mesi in vacanza, ma ho cercato
di trovare un lavoro e di riqualificarmi, ma purtroppo per le
aziende una persona over 50 viene considera come un «morto
che cammina» (lavorativamente parlando). Sinceramente, dopo
30 anni di lavoro e un po’ di professionalità acquisita, speravo in
qualcosa di meglio. Comunque per cercare di riqualificarmi e di
trovare lavoro ho frequentato (riporto in ordine sparso): un corso
RCS MEDIAGROUP S.P.A.
FONDATO NEL 1876
«S
passoso e commovente. Il Nido è
un debutto straordinario». Quanti
aggettivi per il romanzo d’esordio
della scrittrice americana Cynthia D’Aprix
Sweeney, appena pubblicato da Frassinelli.
Chi è l’autore di tanto entusiasmo? Non si
sa. O meglio, è un critico anonimo del
settimanale americano People, la cui
memorabile dichiarazione si trova nella
quarta di copertina dell’edizione italiana.
Insieme con varie altre esaltazioni. Come
quella, metaforica, tratta da Entertainment
Weekly: «Un romanzo che sembra una
tavoletta di cioccolato nero: pungente,
agrodolce, ma troppo buona per non finirla
in un colpo solo». Per chi non ama il
cioccolato fondente, c’è poi la citazione dal
Washington Post: «L’umorismo aspro con
cui l’autrice descrive la famiglia Plumb è
splendidamente bilanciato da una
rinfrescante dose di tenerezza». Dunque,
riassumendo: spassoso, commovente,
pungente, agrodolce, aspro, rinfrescante…
Ci voleva indubbiamente il Pantheon della
pubblicistica a stelle e strisce per ficcare
nella testa vuota del lettore italiano che Il
Nido è un capolavoro irrinunciabile.
È un abuso che dilaga nel marketing
editoriale degli ultimi tempi. Sui banchi
delle librerie italiane non esiste romanzo
straniero che non esibisca l’elogio, vago
quanto incondizionato, di un prestigioso
foglio americano o inglese. L’esordio di
Atticus Lish viene salutato da Rizzoli con un
salto mortale di tautologia iperbolica tratto
dal Financial Times: «Un trionfo di ogni
eroico aggettivo che la stampa gli
dedicherà» (sic), cui si aggiungono la
«straordinaria potenza» e l’«intensità
bruciante» garantite dal Sunday Times. Per
Purity di Franzen, Einaudi scomoda i
superlativi del New York Times: «Il
romanzo più agile, intimo e sicuro». E per
Espiazione di Ian McEwan, un’insolita
intuizione dell’Observer: «Un romanzo
meraviglioso». Chissà che idea hanno del
loro pubblico le case editrici italiane se
credono davvero che invocare una testata a
caso, purché anglofona, e puntare sulla
pungente spassosità, sulla sicura agilità,
sull’umorismo aspro, sulla dolcezza
cioccolatosa, sulla rinfrescante tenerezza,
sulla miracolosa freschezza, sulla bruciante
intensità di un libro sia una chiave
promozionale irresistibile. Non si chiedono
se tanta indistinta (ed eroica) melassa
aggettivale rovesciata sul lettore non
provochi piuttosto una sana repulsione?
NEI SOGNI DEL PADRE
Ancora i ricordi del lager
STOP AI MASCHILISMI
Denunciare le violenze
Caro Aldo, facile giudicare
Ylenia (la ragazza che ha
rischiato di morire arsa viva
dal suo ex fidanzato, ma che
ancora lo difende, nda). Invito
a riflettere, e ad analizzare il
contesto in cui Ylenia è
cresciuta. Ma non solo Ylenia…
Tutte noi. Tutte noi almeno una
volta abbiamo perdonato un
uomo. Perché la donna è
educata, istruita, programmata
al perdono. L’uomo no.
persona. Per me, sulle scelte
della mia vita, il rispetto è
verso se stessi e verso ciò che si
crede e sente. Vorrei chiamare
famiglia l’uomo che amo e
desidero, per cui stravedo. Con
cui lotto e cresco. E se l’amore
passa, dirlo e gestirla al modo
giusto con i figli. Maturare una
scelta e agire. Evitare incontri
segreti con un altro uomo.
Anna Barisan
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l’iscrizione alla Dote Lavoro è stata dannosa, in quanto mi ha
fatto perdere delle opportunità di riqualificazione. Ho anche
tentato di trovare lavoro in un settore diverso (barista, commesso
o altro), ma in Italia cambiare professione o settore è
praticamente impossibile (se fai l’agente continuerai a fare
l’agente, l’impiegato continuerai come impiegato e via dicendo).
Riccardo R., [email protected]
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CorBo € 0,66 + € 0,50 + € 0,84. A Firenze e prov. non acquistabili separati: l/m/m/g/d
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Corsera + Io Donna + CorFi € 0,66 + € 0,50 + € 0,84.
ISSN 1120-4982 - Certificato ADS n. 7971 del 9-2-2015
La tiratura di lunedì 30 gennaio è stata di 288.956 copie
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