CALL CENTER comunicato stampa 01 10 15

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CALL CENTER comunicato stampa 01 10 15
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UNIONE ITALIANA LAVORATORI E LAVORATRICI
DELLA COMUNICAZIONE
COMUNICATO STAMPA
Legge sugli appalti: passa la clausola sociale per i Call Center
Apprendiamo con grande soddisfazione che l’VIII Commissione della Camera ha approvato ieri notte il
disegno di legge delega sugli Appalti (in attuazione delle direttive 2014/23, 2014/24 e 2014/25 del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 24/2/2014) g) già licenziato a giugno scorso in Commissione al
Senato, inserendo la così detta clausola sociale per i Call Center in outsourcing.
Nell’emendamento approvato, presentato da 19 deputati, al comma 7 bis viene per la prima volta
dichiarato il principio che “in caso di successione di imprese nel contratto di appalto con il medesimo
committente e per la medesima attività di call center, il rapporto di lavoro continua con l’appaltatore
subentrante, salvaguardando i trattamenti economici e normativi previsti”.
Viene altresì dato mandato al Ministero del Lavoro di definire i criteri generali di attuazione, in assenza di
disciplina collettiva, mentre ci sarà l’obbligo delle stazioni appaltanti sia pubbliche che private di dare
comunicazione della stipula di nuovi contratti alle Organizzazioni Sindacali.
La UILCOM-UIL pensa che il lavoro fatto alla Camera vada finalmente nella giusta direzione e che la clausola
introdotta ed approvata, per la quale la UIL si è tanto spesa da almeno un anno e mezzo, possa portare
all’auspicata regolazione del settore ed alla fine dei problemi che l’attanagliano.
Ora è necessaria una approvazione in tempi rapidi del disegno di legge delega per dare fiato al settore ed
evitare l’insorgere di altre crisi occupazionali legate a cambi di appalto che già si profilano all’orizzonte.
(Riportiamo il testo dell’emendamento: 7-bis. In caso di successione di imprese nel contratto di appalto con
il medesimo committente e per la medesima attività di call center, il rapporto di lavoro continua con
l'appaltatore subentrante, salvaguardando i trattamenti economici e normativi previsti dai contratti
collettivi nazionali, territoriali ed aziendali vigenti alla data del trasferimento. In assenza di disciplina
collettiva, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con proprio decreto, adottato sentite le
organizzazioni datoriali e sindacali, definisce i criteri generali per l'attuazione del presente comma. Le
amministrazioni pubbliche e le imprese pubbliche o private che intendono stipulare un contratto d'appalto
per servizi di call center devono darne comunicazione preventiva alle rappresentanze sindacali aziendali e
alle strutture territoriali delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale.
1. 234. -nuova formulazione- Albanella, Damiano, Gnecchi, Labriola, Amato, Zappulla, Paolo Rossi, Miccoli,
Maestri, Iacono, Paris, Gribaudo, Gullo, Greco, Giacobbe, Romanini, Boccuzzi, Ventricelli, Giorgio Piccolo).
Roma, 1 ottobre 2015
La Segreteria Nazionale