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€1,40 Anno 93 n. 107 Martedì, 19 Aprile 2016 unita.tv Fondata da Antonio Gramsci nel 1924 Questo giornale ha rinunciato al finanziamento pubblico JFK, o il mito del Presidente immortale Una serie tv tratta dal romanzo di King salva Kennedy a Dallas P. 17-19 Ultima fermata Mediterraneo Centinaia di migranti inghiottiti nella più grande tomba del mondo Da Berlino no bond Africa. Renzi: «Merkel ha altre soluzioni?» Ecco perché serve Migration Compact Umberto De Giovannangeli P. 3 Lo schiaffo degli italiani Dopo il flop del referendum, si autoassolvono i partiti sconfitti. Ecologisti: «Noi strumentalizzati» La spallata c'è stata. Ma non per il governo Renzi, per 5Stelle, Forza Italia, Lega, Fdi, Sel... P. 4-7 La riforma del quorum Staino Il tentativo di rimonta passa per le primarie nella Grande Mela T Carlo Fusaro rivelle archiviate. Partecipazione poco più del 31%: una sola Regione con più della metà degli aventi diritto. Tanti i sì, l’85,8% - com’era scontato. Archiviati anche gli inutili piagnistei contro l’astensionismo e la campagna (riproposta ogni volta!) sulla sua liceità. Chi leggesse gli atti della Costituente troverebbe le risposte che cerca. Lo disse chiaro chiaro Meuccio Ruini: fra chi voleva il voto obbligatorio (la Dc) e chi lo voleva libero (liberali, socialisti, comunisti) - gli uni e gli altri per ragioni contingenti (i costituenti non erano santi come qualcuno sembra figurarsi... 70 anni dopo), abbiamo optato per una formula ambigua, il voto come “dovere civico e morale” (poi il “morale” fu tolto): significa, disse, che sarà la legge a decidere. E la legge non vieta l’astensione, nemmeno per le politiche. Comunque non per i referendum legati al quorum perché i costituenti, che amavano prima di tutto la democrazia rappresentativa, alla fine scelsero il referendum solo abrogativo come strumento per permettere ai cittadini di contraddire decisioni legislative. Segue a pag. 14 New York, la sfida con Hillary: La politica che per Sanders è l’ultima chiamata si nasconde Oggi New York vota per le primarie. Hillary Clinton resta la favorita ma nella campagna si avverte un passaggio di tono, un clima di competizione serrata. I sondaggi pendono tutti dalla parte dell’ex segretaria di Stato, ma quello che un mese fa era un vantaggio stellare - 48 punti, partita vinta a tavolino - si è andato assottigliando fino all’ultima rilevazione della Gavis fatta appena domenica scorsa: solo sei punti di distacco, un 53 a 47 che lascia ancora in mano a Sanders delle carte da giocare. Altri sondaggi sono meno generosi con il senatore del Vermont, la forbice arriva a 10-12 punti di differenza. P.11 Assessore M5S indagato Naturalmente non si dimette ● Livorno, avviso il titolare del Bilancio nello scandalo dei rifiuti ● «Falso in bilancio e bancarotta» Ma da Di Maio in giù tutti tacciono P. 8 Mario Lavia I Bernie Sanders. Foto: Ansa Perché scuola è inclusione Davide Faraone P. 15 Il primo storico sciopero dei braccianti Sikh a Latina Espolde bus Torna il terrorismo a Gerusalemme In duemila con la Flai Cgil contro sfruttamento e caporalato. P. 16 Ventuno feriti. La polizia: è un attentato, li prenderemo. P. 15 l giorno dopo, ti aspetteresti qualche autocritica o – più dolcemente – qualche riflessione. Invece è rimasto sulla scena solo Michele Emiliano, oltre ogni ragionevole dubbio impavido a rivendicare una performance solo per lui “straordinariamente positiva”, provando a fare un mesto gioco delle tre carte (“Prima del voto avevamo già vinto 5 a 0”: ma che vuol dire?). Però a Emiliano in qualche modo va dato atto di saper tenere alta la sua bandierina, anche se lacerata dal vento delle astensioni, a differenza di tutti gli altri compagni di cordata, uno dopo l’altro repentinamente spariti, chi con una scusa chi con un’altra come alle feste piene di gente antipatica. Una sfilza di io non c’ero e se c’ero dormivo, vero Salvini? Dove l’hai messa la maglietta con “Io voto”? E lei, gentile Brunetta, dov’è finito con i suoi amici o ex amici di Forza Italia e di Fratelli d’Italia (eh già, dov’è Giorgia Meloni, sempre combattiva tranne quando si perde). Segue a pag. 5 Acceleriamo sulle fonti pulite Annamaria Furlan P. 6 MotoGp: ufficiale il matrimonio tra la Ducati e il campione del mondo Lorenzo, 25 milioni per due stagioni P. 23