progetto laboratorio di cucina
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progetto laboratorio di cucina
1 Processo Socio Educativo Sede di Roma Aurelio All’Equipe Multidisciplinare di I° Livello “CucinAbile” Laboratorio di cucina La proposta di un laboratorio di cucina nella sede di Roma Aurelio nasce da una osservazione diretta delle problematiche degli infortunati presi in carico dall’Equipe Multidisciplinare e dall’analisi del contesto sociale del territorio. Da una attenta analisi è emerso come la maggior parte delle persone, prima dell’infortunio, svolgeva attività lavorative manuali, e che l’infortunio ha comportato per loro la perdita della attività lavorativa. L’infortunio, con la conseguente perdita del ruolo sociale e lavorativo, ha per loro determinato un complesso profilo sintomatologico che interessa l’area corporea, cognitiva, comportamentale e relazionale. La persona tende a costruire una rappresentazione di sé basata sui ruoli che più gli appartengono e che diventano la base della sua sicurezza e autostima, fondamentali per costruire una adeguata e corretta integrazione sociale. Il fatto di trovarsi improvvisamente senza lavoro destabilizza la propria vita, travolge le certezze e i progetti costruiti nel tempo; riuscire ad affrontare le conseguenze e ritrovare la forza per ripartire per molti di loro non è semplice. 2 Il senso di fallimento e di sconforto che si accompagna alle problematiche fisiche e alla perdita del lavoro può condurre a un progressivo vissuto di impotenza e a una sorta di abbattimento generale. Si può così evidenziare il manifestarsi di comportamenti riferibili a scarsa fiducia in se stessi, profondo senso di perdita che in alcuni casi è accompagnato anche da atteggiamenti apatici. Si è cercato di approfondire con loro cosa avrebbe potuto aiutarli a superare la loro condizione di disagio e in che cosa avrebbero potuto trovare un giovamento. Le risposte da loro avanzate andavano nella direzione di essere aiutati a investire il loro tempo in attività concrete che li aiutassero a trovare spunti positivi per sperimentarsi in attività nuove. Partendo da alcune loro indicazioni, è nata l’idea di progettare un laboratorio di cucina, che oltre ad offrire nuovi apprendimenti, ha la finalità di favorire l’acquisizione di autonomie sul piano funzionale in un contesto stimolante e gratificante , attraverso la socializzazione la collaborazione, il condividere spazi e materiali, vedere risultati dai prodotti elaborati. Per alcuni di loro la cucina può rappresentare un luogo in cui ricominciare o ripartire, un laboratorio specifico che li può aiutare ad apprendere come preparare dei pasti, competenza questa che può essere da loro sperimentata e condivisa con la famiglia, con amici e parenti, recuperando così un ruolo più attivo. La cucina è uno spazio di aggregazione che sa unire con leggerezza e in maniera gioiosa apprendimento e superamento dei propri limiti, può aiutare a riscattarsi partendo dalle piccole cose. Cucinare e apprendere le procedure necessarie per realizzare la preparazione dei cibi impegna corpo e mente, ci vuole pazienza, calma, creatività, capacità di organizzarsi, intuizione senso del gusto , olfatto, vista e tatto. Cucinare può diventare un ottimo modo per accrescere la propria autostima , per sentirsi autonomi, propositivi con gli altri e aiuta ad esprimere la propria creatività. 3 Il concetto di autonomia è legato alla competenza, molto del nostro fare è motivato dal desiderio di essere competenti nelle nostre occupazioni. La competenza, bisogno primario dell’essere umano, aumenta l’autostima e il senso di sè, entrambe possono essere favorite attraverso il fare che riabilita la persona. Se si riesce a trovare la motivazione della persona in qualche attività si può impostare un lavoro di recupero efficace e globale, capace di aiutarla nel suo reinserimento. Gli elementi centrali nella vita dell’uomo, essenziali per la sua salute e per il suo benessere sono le occupazioni e le relazioni umane, quando questi aspetti risultano compromessi a causa dell’infortunio è necessario prenderli in considerazione entrambi. Il fine è quello di aiutare la persona, attraverso il fare che egli stesso sceglie come più congeniale e adatto, a riappropriarsi di quelle competenze e capacità decisionali che lo portano verso un più adeguato inserimento familiare e sociale. Nel fare utilizza le capacità percettivo-motorie, cognitive, affettive, relazionali, e socio-culturali e così facendo esprime e riconosce aspetti di sé che contribuiscono ad un senso di identità. Il recupero o il miglioramento di nuove abilità aiuta la persona a mantenere caratteristiche quali la motivazione, la curiosità, l’impegno , l’emotività, la fantasia e la relazionalità. Con questo laboratorio di cucina si vuole inoltre offrire ai nostri utenti uno spazio in cui sviluppare e favorire la crescita di competenze e di capacità utili nella gestione della quotidianità e nelle relazioni familiari. Alcuni nostri utenti potrebbero essere così stimolati nell’individuare nuovi spazi di attività e nuovi ruoli all’interno della propria famiglia, realizzando autonomia e un miglioramento della qualità della vita. percorsi di 4 Il progetto è rivolto agli infortunati che hanno perso il lavoro per un recupero di nuove abilità, alle coppie per aiutarle a sperimentare una nuova dimensione emozionale e relazionale, ai giovani per stimolarli a realizzare percorsi di autonomia. Roma 4/05/2015 Assistente Sociale Berardi Oliva