Linee di indirizzo del Dirigente scolastico per il Piano formazione
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Linee di indirizzo del Dirigente scolastico per il Piano formazione
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di CASIER Scuola Primaria – Scuola Secondaria di 1° grado – Via Peschiere, 16 - 31030 DOSSON DI CASIER (TV) Tel. 0422 380848/491560 - Fax 0422 491347 - Cod. meccanografico: TVIC82300C – mail: [email protected] - Pec: [email protected] – Web: www.iccasier.gov.it C/C/P 17097312 – Cod. Fisc. 80017580269 - IBAN: IT 79 J 01030 61960 000000649878 Prot. n.399/C12 Dosson di Casier, li 23 gennaio 2017. LINEE DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE PER IL TRIENNIO 2016-2019 IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO l’art. 1 comma 124 della legge 107/2015; VISTA la nota MIUR n.2915 del 15/9/2016 avente ad oggetto “prime indicazioni per la progettazione delle attività formative destinate al personale scolastico”; VISTA la nota MIUR n.35 del 7/1/2016; VISTI gli artt. dal 282 al 286 del D.Lgs. 297/94; CONSIDERATA la formazione in servizio come strumento prioritario per il miglioramento delle competenze professionali; CONSIDERATA la formazione in servizio come sostegno all’innovazione e alle politiche di sviluppo delle risorse umane; CONSIDERATE le attività inserite nel PTOF dell’Istituto; PRESO ATTO del RAV dell’Istituto; CONSIDERATE le priorità del PdM e i relativi obiettivi di processo; SOTTOLINEATA l'esigenza di sviluppo delle competenze professionali in ordine : • alla innovazione didattico-pedagogica; • al consolidamento e potenziamento delle competenze relazionali, organizzative e metodologicodidattiche; • al consolidamento e alla crescita culturale nell'ambito dello specifico disciplinare; • alla consapevolezza del ruolo della scuola nella crescita di saperi plurimi; • alla necessità di integrare i lavori dei Dipartimenti Disciplinari e/o dei CdC con modalità di ricerca-azione per offrire momenti di riflessione e di confronto di esperienze professionali; • alla necessità di qualificare sempre più l’Offerta Formativa allo scopo di favorire il successo formativo; • allo sviluppo di una didattica sempre più integrata. RILEVATI i bisogni formativi dei Docenti INDIVIDUATI come prioritari i seguenti ambiti di intervento: • Didattica per competenze e innovazione metodologica • Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento • Metodologia CLIL • Inclusione e disabilità • Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile • Valutazione e Miglioramento EMANA le seguenti linee di indirizzo per l'elaborazione, la realizzazione e la verifica del Piano della formazione del personale scolastico per il triennio 2016-19, da inserire nel PTOF. 1) La legge 107/2015, come è noto, propone un nuovo quadro di riferimento per la formazione in servizio del personale docente, qualificandola come "obbligatoria, permanente e strutturale" (comma 124), secondo alcuni parametri innovativi: • il principio della obbligatorietà della formazione in servizio, intesa come impegno e responsabilità professionale di ogni docente; • la formazione come "ambiente di apprendimento continuo", insita in una logica strategica e funzionale al miglioramento; • la definizione e il finanziamento di un Piano nazionale triennale per la formazione; • l'inserimento, nel Piano triennale dell'offerta formativa di ogni scuola, della ricognizione dei bisogni formativi del personale in servizio e delle conseguenti azioni da realizzare; • l'assegnazione ai docenti di una carta elettronica personale per la formazione e i consumi culturali; • il riconoscimento della partecipazione alla formazione, alla ricerca didattica e alla documentazione di buone pratiche, come criteri per valorizzare e incentivare la professionalità docente. 2) • • • Le azioni formative dell'istituzione scolastica si collocano in coerenza con: il Piano Triennale per l'Offerta Formativa che ne definisce la struttura e l'articolazione; il Rapporto di Autovalutazione che individua priorità e traguardi da conseguire; il Piano di Miglioramento della scuola che pianifica il percorso per realizzare le azioni previste. 3) Il Piano triennale di Formazione del Personale Docente sarà aggiornato e rivisto annualmente in funzione dei nuovi bisogni emersi e delle modifiche e adeguamenti previsti nel PdM. 4) Esso sarà mirato all’incremento delle competenze e abilità sottoelencate, coerentemente con gli obiettivi di processo e i traguardi definiti nel RAV. PRIORITÀ FORMATIVE Didattica per competenze e innovazione metodologica UNITÀ FORMATIVE • • • • • Progettare per competenze Didattica per competenze e laboratoriale: le metodologie didattiche per una didattica innovativa con l’aiuto delle TIC (simulazione di lezioni/laboratorio in classe) Coding Uso delle mappe concettuali nella didattica Didattica metacognitiva • • • • • Valutazione e miglioramento • • • La valutazione formativa, in itinere Condivisione di rubriche di valutazione Valutazione delle competenze per compiti di realtà (prove autentiche, prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive. • • • OBIETTIVI DI PROCESSO CORRELATI (PTOF/RAV/PdM) Promozione/diffusione di metodologie didattiche innovative Allontanamento da un modello di didattica prevalentemente trasmissiva Peer teaching, cooperative learning Avviare l'elaborazione di un curricolo per competenze chiave e di cittadinanza Realizzare progetti di recupero/ consolidamento/ potenziamento nelle varie discipline Promozione della valutazione delle competenze attraverso compiti di realtà Sviluppo di una cultura della valutazione che apprezzi le competenze promosse negli allievi e non solo che ne verifichi le conoscenze Uniformità di valutazione a livello di Istituto Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento • • • • • Inclusione e disabilità • • • Lingue straniere • La LIM: progettare e realizzare contenuti. Corretto uso del registro elettronico ECDL Il software opensource: google drive, Moodle. La robotica educativa: un ambiente orientato alla sperimentazione tecnologica e scientifica e per l’inclusione Prevenzione, accompagnamento, sostegno degli alunni in situazioni di fragilità o con bisogni educativi speciali Dislessia: dallo sviluppo delle competenze osservative dei docenti per la progettazione efficace del PDP allo sviluppo delle competenze metodologiche-didattiche e valutative Accompagnamento e sostegno degli alunni stranieri in situazioni di fragilità applicazione CLIL: insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera • • • • • • • • • • • Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile • Sicurezza nei luoghi di lavoro • • Educare al rispetto dell’altro Riconoscere, prevenire e affrontare le situazioni di bullismo e cyber bullismo Sviluppare didattiche collaborative, differenziare la didattica Individuazione dei fattori di rischio, valutazione dei rischi effettivi ed individuazione delle opportune misure per la sicurezza e salubrità dell'ambiente di lavoro Informazione, formazione e addestramento dei lavoratori sull'igiene e sicurezza nonché sulle attività di primo soccorso/antincendio • • • • • Promozione/diffusione di metodologie didattiche innovative Peer teaching, cooperative learning Realizzare progetti di recupero/ consolidamento/ potenziamento nelle varie discipline Monitoraggio e catalogazione delle bestpractices di inclusione e differenziazione già adottate nella scuola Peer teaching: Aumentare momenti di autoformazione in cui i docenti formati trasferiscano formazione e buone pratiche ai colleghi. Incentivazione di reti e accordi finalizzati alla formazione dei docenti ed alla elaborazione di un curricolo per competenze chiave e di cittadinanza. Promuovere la lingua straniera come strumento operativo Creare occasioni di uso operativo della LS Educare a un approccio multiculturale e multidisciplinare al sapere Sviluppare una cultura del rispetto dell’altro Promuovere il benessere a scuola di alunni e docenti Promuovere la centralità della persona Attivare percorsi di coinvolgimento delle famiglie per favorire una corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia Diffusione di una cultura della sicurezza 5) Ogni priorità dovrà essere organizzata in Unità Formative che dovranno indicare: a. La struttura di massima di ogni percorso formativo: • attività in presenza • attività in e-learning o in modalità blended ( in presenza e on line) • ricerca in classe • lavoro collaborativo o in rete di scuole • studio individuale (Master, corsi di perfezionamento) • documentazione, ecc... b. Le modalità di rilevazione del percorso formativo (monitoraggio in itinere) c. La rendicontazione delle conoscenze, abilità e competenze conseguite al termine del processo formativo. 6) Ogni docente dovrà seguire almeno una unità formativa per anno scolastico. Nell’anno 201617 la formazione da privilegiare da parte di tutti i docenti è quella che riguarda la didattica per competenze ed il curricolo verticale. 7) Il piano annuale delle istituzioni scolastiche si potrà articolare in iniziative: • progettate dalla scuola autonomamente o svolte in collaborazione con altre istituzioni scolastiche o consorziate in rete, anche in collaborazione con l’Università, con le Associazioni professionali qualificate, con gli istituti di ricerca e con enti accreditati/qualificati; • promosse dall’Amministrazione centrale e periferica ; • realizzate in autoaggiornamento, con formazione a distanza, apprendimento in rete, con la previsione anche di particolari forme di attestazione e di verifica delle competenze. • di autoformazione individuale e tra pari ( cooperative learning – peer to peer) finalizzate al potenziamento delle conoscenze e delle competenze nell’ambito organizzativo, disciplinare e pedagogico, alla sistematizzazione della pratica didattica, alla ricerca e alla produzione di materiali, all'acquisizione e alla sperimentazione di metodologie didattiche, alla sperimentazione e validazione di prove e criteri e griglie di valutazione comuni. Monitoraggio e valutazione dei corsi interni Le modalità di monitoraggio e valutazione dei corsi di formazione interni all’Istituto prevedono: • una relazione del/dei promotori e/o del referente formazione • la somministrazione di questionari Aspetti organizzativi dei corsi interni • I coordinatori/relatori dei corsi di formazione concorderanno il calendario e le modalità organizzative generali con il referente per la formazione. • I progetti di ciascun corso potranno essere modificati rispetto al calendario, alla durata, al relatore, ai contenuti, qualora dovessero subentrare esigenze organizzative. • Per le iniziative da realizzarsi internamente alla scuola, la partecipazione verrà verificata attraverso la firma di presenza e sarà certificata ai sensi della normativa vigente, attraverso la certificazione che riporti attestazione delle ore effettivamente svolte. Partecipazione a corsi esterni • I docenti che intendano partecipare ad iniziative esterne alla scuola dovranno presentare al Dirigente scolastico una domanda usando il modello disponibile in segreteria. • Sarà autorizzata la partecipazione a corsi promossi da enti accreditati, autorizzati dall'Amministrazione, che evidenzino la coerenza con le esigenze formative, con gli obiettivi ed i temi indicati nelle premesse del presente atto di indirizzo. • I docenti hanno diritto alla fruizione di 5 giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione ad iniziative di formazione riconosciute dall’Amministrazione, con l’esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi. • In caso di un numero di richieste maggiore dei posti disponibili la priorità sarà offerta al/ai docente/i tenuto conto del numero di ore di formazione già effettuate e dei corsi già seguiti sullo stesso tema. Disseminazione interna / condivisione con i colleghi • Al termine delle attività i docenti dovranno mettere a disposizione dei colleghi ( di Dipartimento o di coloro che sono interessati) materiali strutturati forniti nel corso o appositamente elaborati allo • • scopo di condividere contenuti, metodi e obiettivi delle esperienze compiute, approntati singolarmente o in gruppo. Il docente potrà essere invitato a fornire una restituzione in Collegio docenti in caso di tematica di interesse generale o in Dipartimento nel caso l’approfondimento fosse di tipo metodologicodisciplinare . Le attività formative saranno documentate nel portfolio personale del docente e portate a conoscenza della scuola di appartenenza. Revisione e aggiornamento Il Piano potrà essere modificato nel corso dell’a.s. a seguito di nuove indicazioni ministeriali e/o diverse e imprevedibili esigenze formative. Destinatari I destinatari della formazione sono: • docenti neoassunti; • commissioni o gruppi di lavoro per il miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PdM); • docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica anche con università o enti; • gruppi di docenti in rete di scuole; • consigli di classe, team docenti, dipartimenti disciplinari, docenti e personale coinvolto nei processi di inclusione e integrazione; • insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative; • figure impegnate nell’ ambito della sicurezza, della prevenzione, del primo soccorso. Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli atti della scuola, reso noto agli altri Organi collegiali competenti e pubblicato sul sito web d’Istituto. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Elisabetta Costa-Reghini Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, c. 2 D. Lgs. 39/93