Il vento tra i capelli
Transcript
Il vento tra i capelli
Il vento tra i capelli Ugo aveva il terrore degli aghi. E in quel momento, mentre sentiva quel piccolo arnese appuntito perforare il suo braccio, odiava profondamente Claudio. L’amico, dopo aver visto una di quelle pubblicità che promuovono la donazione del sangue, attaccata ad uno degli dare autobus quel ragazzo aveva cittadini, piccolo di contributo colore tentato l’aveva di ematico. nome inutilmente convinto Sefu, di finalmente L’infermiere, durante distrarre il a un prelievo Ugo da quel dolorino che tanto lo infastidiva parlando del più e del meno, chiedendogli, gruppo sanguigno. negativo”. Lo tra Il l’altro, ragazzo ricordava quale fosse aveva risposto: benissimo: sin da il suo “0 piccolo gli avevano detto che il suo era un gruppo sanguigno tra i più rari. Dopo un timido cenno di saluto all’infermiere, uscì dall’ambulatorio, molto sollevato per essersi tolto il pensiero di quella piccola buona azione. Sefu camminava tranquillo per i corridoi dell’ospedale. Stava per poche consegnare ore quando prima le sacche di sangue all’ambulatorio improvvisamente vide delle una prelevato donazioni, delle infermiere attraversare i corridoi all’affannosa ricerca di sangue. E che quel fosse di ragazzo gruppo un po’ incontrato quel era negativo, 0 frettolosamente, 0 negativo. timido pomeriggio. ma lo con e Il Sefu si impaurito suo che gruppo ricordò lucidità, ricordò aveva sanguigno subito. tra di le Cercò sacche di sangue che portava con sé e trovò quella di Ugo. Lucia aveva avuto un terribile incidente. Aveva addosso un’angosciosa paura di lasciare le persone che amava, di non profumi, potere i suoi più assaporare paesaggi, di la non vita, con poter i mai suoi più ammirare, dal finestrino dell’autobus che prendeva ogni mattina per recarsi all’università, il mare calmo e leggermente rinunciare poesia o per una piccola fosse illuminato sempre ai canzone. sacchetta quasi città, che le sarebbe sangue di sua brividi Non di priva della che di dover provocava successo. vide, conoscenze, una Quella nonostante tra le mani di quell’infermiere di colore, fu la sua salvezza. Erano circa due mesi che Ugo frequentava l’università. E da due mesi, alla fermata dell’autobus, aveva notato la presenza di una ragazza. Aveva i capelli castani, ondulati, che le avvolgevano appena la fronte. A volte li portava formare seduta una in finestrini trovava di altre Ugo autobus, aperti li il il Ma pelle ciò persone ogni periodo osservarla li i che vento gesto piaceva dalla con ma e da volta uno dei il ragazzo lei tentava piccola ancora di più diversa folata era da si non fermava trovava la tutte dell’abbronzatura Spesso discrezione, una da cui quella molto mania dell’anno. con da modo sciolti: leggermente candida, prese in proveniente capelli gli legati preferiva semplice chiara, quelle erano muoveva difendere vento. sua coda. tenero invano di sciolti, in ad mai il coraggio di avvicinarsi a lei. Qualche stava settimana scendendo aveva riaperto perdere appena di gli l’autobus. in tempo dopo casa occhi l’indesiderato rapidamente: quella troppo e Arrivò per prelievo, nei salire a tardi pressi bordo. mattina rischiava della Pose Ugo di pensilina il biglietto all’apertura della fessura della macchina obliteratrice, ma quando questo fuoriuscì nuovamente lo lasciò lì per qualche secondo, quasi abbagliato alla vista della ragazza. po’ di Non l’aveva giorni. Stava incontrata salendo alla fermata sull’autobus, per con un passo leggero. Ugo le si sedette di fronte, nel verso opposto a quello di marcia. dolcemente occhi, ne gli era bianche, spezzava felicemente La ad i sola un vista delle misero battiti. Ma metro era consapevole: lei ben tra sue dai mani propri cosciente, le mani e aveva un libro, le sue dita lasciavano appena intravedere dei versi di cui il sessant’anni, perché ragazzo ad restino riuscì esempio, ai tuoi a leggere pianterai figli, ma solo degli perché “… ulivi, non a non crederai alla morte, pur temendola …”. Staccò per un istante lo sguardo da quei particolari, cercò quasi di riprendersi, sentiva senza la sua rendersene sorriso tra lo anima piacevolmente conto stupito e scorse il in fondo divertito di scossa. Quasi all’autobus un ragazzo il di colore intento a guardarli. Aveva un’aria familiare, ma non gliene importava nulla in quel momento. Un altro rapidissimo sguardo posato sul volto della ragazza gli bastò per ammirare i suoi capelli mossi dal vento, più forte del solito, e accorgersi che le erano ancora posate su quella pagina. mani di Lucia