cap 19 e 20

Transcript

cap 19 e 20
Economia Politica
Appunti delle lezioni
Raffaele Paci
testo di riferimento:
Mankiw, Principi di economia,
3°ed., 2004, Zanichelli
Cap 19 e 20
Retribuzioni e
disuguaglianza
Inquadramento generale
In questa unità prenderemo in esame con maggior dettaglio il
funzionamento del mercato del lavoro e cercheremo di esaminare i
fattori che concorrono a determinare i forti differenziali di salario che si
riscontrano in pratica tra le diverse categorie di lavoratori.
Vedremo inoltre brevemente come le disparità nel mercato del lavoro
si traducano anche in forti divari di reddito e ricchezza tra la
popolazione in molti paesi.
Obiettivi di apprendimento
•imparare che il mercato del lavoro è fortemente segmentato
•analizzare i fattori che determinano le differenze nel salario
•esaminare il ruolo del capitale umano e del talento
•analizzare la distribuzione della ricchezza tra la popolazione
1
Determinanti del salario di equilibrio
Uno degli aspetti che colpiscono maggiormente osservando la
distribuzione dei salari è l’enorme differenza esistente tra le diverse
categorie di lavoratori.
Il reddito di un agricoltore o di un operaio non qualificato possono essere
anche dieci volte più bassi di quelli di un medico o di un notaio.
Si osservano anche forti differenze salariali tra uomini e donne e tra gruppi
etnici.
Da cosa dipendono queste forti differenze ?
Abbiamo visto che in generale in un mercato di concorrenza perfetta il
salario di equilibrio dipende dalla domanda e dall’offerta di lavoro ed ogni
lavoratore riceve un salario pari al valore del prodotto marginale della
produzione.
Dobbiamo però osservare che il mercato del lavoro è fortemente
segmentato e differenziato,
il “prodotto lavoro” non è omogeneo e perfettamente sostituibile come
abbiamo ipotizzato parlando del mercato delle mele o delle fette di pizza.
Ad esempio un addetto di McDonald non può sostituire un chirurgo,
oppure un ragioniere non può prendere il posto di un pilota di aerei.
Siamo ovviamente di fronte a mercati del lavoro diversi ognuno
caratterizzati dalla propria domanda e offerta.
2
Mercati del lavoro segmentati
Mercato dei chirurghi
Mercato degli addetti ai fast food
salario
salario
O
D
w
D
O
w
L
occupati
L’offerta di chirurghi nel breve periodo è anelastica.
La domanda è rigida e mostra un elevato VPML
a causa di un elevato prezzo del bene
(operazioni chirurgiche).
Il salario di equilibrio è alto,
la quantità di occupati è bassa .
L
occupati
L’offerta di addetti di fast food è fortemente elastica
(chiunque lo può fare).
La domanda è elastica e mostra un basso VPML
a causa di un basso prezzo del bene (panini).
Il salario di equilibrio è basso,
la quantità di occupati è alta.
Nella letteratura economica sono stati proposti ulteriori elementi di analisi
per comprendere le differenze salariali.
Tra le determinanti del salario che dobbiamo considerare troviamo:
•Differenziali compensativi
•Differenze nel capitale umano
•Talento
Differenziali compensativi
Le differenze nei salari sono in parte giustificate dalla diversità nelle
caratteristiche non monetarie di lavori differenti
ad esempio lavori “cattivi hanno salari maggiori perché c’è una offerta
minore
(turni notturni, lavori in miniera, lavori a rischio, lavori disagiati).
3
Differenze nel capitale umano
Capitale umano è l’investimento e l’accumulazione personale in forma di
istruzione, formazione ed esperienza professionale.
Gli individui che hanno investito per aumentare il proprio capitale umano,
vedono aumentare in futuro la propria produttività e quindi riescono ad
ottenere maggiori salari.
E ciò che si può osservare dalla tabella seguente.
Quanto guadagna in più un laureato
rispetto ad un diplomato
(valore % in media)
Stati Uniti
maschi
femmine
1980
2000
44%
35%
89%
70%
Negli ultimi anni il divario tra persone con differenti livelli di abilità sta
aumentando a causa di:
- maggiore specializzazione in settori ad elevata tecnologia dovuta al
commercio internazionale,
- maggiore contenuto tecnologico e di conoscenza in tutti i prodotti e
quindi aumento della domanda per lavoratori con elevato capitale
umano.
4
Il talento
L’abilità naturale è importante per i lavoratori in qualunque occupazione.
Molte caratteristiche personali di ciascun individuo determinano la sua
produttività e quindi giocano un ruolo cruciale nel determinare il suo livello
di salario.
Spesso le imprese per determinare il livello di abilità di un potenziale
occupato utilizzano il suo livello di istruzione che quindi funziona come
“segnalazione” di maggiore produttività.
All’interno delle analisi sulla dotazione di talento, è interessante esaminare
il “fenomeno del campione” (sportivi, cantanti, attori) che godono di
enormi retribuzioni.
I campioni sono presenti in mercati che soddisfano due caratteristiche:
•ogni consumatore nel mercato desidera acquistare il bene offerto dal
miglior produttore (vogliamo vedere in azione i calciatori migliori, o
ascoltare i cantanti di talento)
•il bene (partite, concerti, film) è prodotto con una tecnologia che rende
possibile al miglior produttore soddisfare a basso costo tutti i consumatori.
I nuovi mezzi di comunicazione (tv, sale cinematografiche, dvd) fanno sì
che il prodotto spettacolo con le star possa essere consumato
contemporaneamente da un numero enorme di consumatori.
Il risultato è che le star possono avere guadagni molto elevati in quanto il
loro prodotto può essere consumato da un enorme numero di consumatori
contemporaneamente.
5
Salari superiori al livello di equilibrio
Alle volte il salario è fissato ad un livello superiore a quello che si avrebbe
come equilibrio tra domanda e offerta. Abbiamo già visto nella UD 2.4 che
questo può avvenire quando il governo fissa un livello salariale minimo
sotto il quale non si può andare.
In altri casi, come suggerito dalla teoria del salario di efficienza, è la
stessa azienda a fissare un salario più elevato perché in questo modo
motiva i lavoratori a dare più impegno, diminuisce il turnover dei
dipendenti, aumenta la qualità dei dipendenti, fa quindi aumentare la
produttività.
Salario di efficienza: il salario superiore al livello di equilibrio, corrisposto
volontariamente dall’azienda al lavoratore per incentivarne la produttività.
L’economia della discriminazione
Un’altra fonte di disuguaglianza nelle retribuzioni è la discriminazione.
Discriminazione: offrire diverse opportunità a individui che hanno
caratteristiche simili ma differiscono per razza, gruppo etnico, sesso età o per
altre caratteristiche personali.
Alle volte per capire se vi è discriminazione si guarda al livello medio del
salario percepito dalla diverse categorie di lavoratori. Ma questo trae in
inganno perché i differenziali in questo caso potrebbero riflettere differenze
nel talento, nel capitale umano, nel segmento di lavoro.
Ad esempio il salario medio delle donne è di circa il 30% inferiore rispetto agli
uomini.
Ma non necessariamente si tratta di una discriminazione salariale.
Infatti vediamo che questo fatto dipende soprattutto dall’incidenza più bassa
delle donne nelle occupazioni con salario più alto (medici, ingegner, avvocati)
accompagnata da una maggiore incidenza nelle occupazioni retribuite peggio
(segretarie, baby-sitter, maestre).
6
Ineguaglianza dei redditi
Le differenze elevate nelle retribuzioni si ripercuotono in una forte
disuguaglianza nella distribuzione dei redditi all’interno delle società.
Un modo per osservare come è distribuita la ricchezza all’interno di un
paese è calcolare la percentuale di reddito posseduta dal 10% più
povero e dal 10% più ricco della popolazione fare poi il rapporto tra loro.
Nella tabella seguente vediamo che l’indice della disuguaglianza tra
ricchi e poveri assume valori particolarmente elevati nei paesi in via di
sviluppo. In ogni caso anche nelle nazioni più egualitarie (Giappone), il
10% più ricco della popolazione possiede 4 volte di più del 10% più
povero.
Disuguaglianza dei redditi in alcuni paesi, 2002
percentuale di reddito posseduta dal:
10% più povero
10% più ricco
Giappone
Germania
India
Gran Bretagna
Cina
Stati Uniti
Sudafrica
Brasile
4.8
3.3
3.5
2.6
2.4
1.8
1.1
1.0
21.7
23.7
33.5
27.3
30.4
30.5
45.9
46.7
rapporto
ricchi/poveri
4.5
7.2
9.6
10.5
12.7
16.9
41.7
46.7
7
Disuguaglianza in Italia
Anche l’Italia presenta forti differenze nella distribuzione dei patrimoni
tra la popolazione, come si può osservare nella tabella seguente.
Distribuzione dei patrimoni delle famiglie italiane, 2000
(percentuali cumulate)
% popolazione
3
6
12
23
42
57
100
% ricchezza posseduta
61
71
80
88
95
97
100
Fonte: Eurisko - Prometeia, 2000
La misurazione della povertà
Per valutare la disuguaglianza del reddito si utilizza un indicatore detto
tasso di povertà.
Tasso di povertà: la percentuale di popolazione che dispone di un
reddito familiare inferiore a un livello assoluto predefinito, detto soglia di
povertà.
Soglia di povertà: un livello assoluto di reddito definito dal governo per
nuclei familiari di diversa composizione, al di sotto del quale una famiglia
viene considerata povera.
Uno dei compiti principali dell’intervento pubblico in economia è quello di
garantire condizioni di equità, in particolare cercare di elevare il tenore di
vita dei poveri attraverso varie forme di sussidio del loro reddito
(politiche di welfare).
8