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23 GIUGNO 2006
CARO DOMENICO, ECCOTI UBUBAS, ATTENZIONE PERO’, DEVE
RIVEDERLO DARIO. TE LO INVIO
AFFINCHé TU POSSA
LEGGERTELO… CHISSà CHE TU
NON LO TROVI BUONO COSì?
POI IN APPENDICE CI
METTIAMO JACOPO E I PEZZI
MIEI.
UN BACIONE! COME VEDI, STO
SEMPRE LAVORANDO….
AL Più PRESTO TI INVIERò
FABULAZZO…
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Spettacolo presentato al Teatro
Smeraldo il 12 Ottobre 2002
Le parti in grassetto fanno parte del
testo vecchio, quelle normali sono
invece quelle nuove sbobinate da
cassetta. In fondo c’è anche tutto il
testo originale, quello corretto da
Raffaella.
Circa un mese e mezzo fa ho trovato tra i
miei libri un testo che avevo studiato
quand’ero ragazzo ed è “Ubu Roi” di
Alfred Jarry. Quando l’ho riletto, sono
rimasto
davvero
stupito
soprattutto
pensando che questo testo era stato
scritto alla fine del 1800 quando Jarry
aveva solo 18, 20 anni. Alla sua
comparsa in pubblico questa opera, che si
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esprimeva in forma satirica, ha riscosso
immediatamente
un
gran
successo
incredibile in Francia e poi in tutta
Europa, dalla Germania, alla Norvegia, e
persino in Italia: poi si è arrivati al
momento della Guerra Mondiale e si è
fermato tutto. Ma appena è tornata la
pace, ecco che è esploso con maggior
forza il piacere di ascoltare di nuovo
questo paradossale grottesco che se la
prendeva con i dittatori e coloro che
spudoratamente mettevano in campo tutti
i trucchi della politica pur di acquistarsi il
potere assoluto. Con egual forza lo
spettacolo
si
scagliava
contro
i
“boccaloni”, cioè quella gran parte della
popolazione che si lascia blandire dalle
promesse più ipocrite, ingoiandosi ogni
fandonia quasi con voluttà.
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Poco
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prima
della
Seconda
Guerra
Mondiale, spunta un giovane, attore e
autore satirico di grande ingegno, Jean
Jaques Cajoux, un clown straordinario. Io
l’ho conosciuto nel Cinquanta: aveva più
di sessant’anni e si esibiva ancora in salti
mortali all’indietro e capovolte davvero
spettacolari. Ecco, lui ha dato un timbro
nuovo
a
questa
farsa
perché
l’ha
sistemata prima di tutto sotto lo chapiteau
(il tendone) un circo per cui tutti gli altri
personaggi
erano
clown
c’erano
saltimbanchi,
come
lui;
giocolieri,
acrobati… insomma una forma del tutto
nuova di espressione per questo genere di
teatro. E Cajoux era il personaggio
principale: Ubu, che viveva in uno stato
immaginario… anche lo stato si chiama
Ubu… Ubu è il prefisso: Ubu-Bas, Ubu
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roi eccetera. Lui si chiamava Ubu-bas,
basso… era davvero piccolotto, ma aveva
un
sorriso
meraviglioso…
veramente
accativante…
continuo,
ogni
tanto
questo sorriso gli si bloccava sulla faccia
come un ghigno.
Ancora, recitava una specie di complesso
riguardante la sua statura… forse anche
morale… per cui si preoccupava di
sollevarsi
infilando
dei
rialzi
nelle
scarpe…aveva persino inventato delle
gomme che si pompavano… PIUM,
PIUM… di nascosto naturalmente lo
faceva… e poi ogni tanto PIIII… si
sgonfiavano.
Ma era simpatico era vivace, intelligente,
aveva doti da bateleur incredibile…
batleur è un termine francese che
significa battitore e banditore,… ma ha
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anche un altro significato: colui che sui
barconi
che
intrattiene
passeggeri.
attraversano
suonando
Da
e
piazzista
i
fiumi
cantando
i
inimitabile
riusciva a vendere ogni genere di merce a
chicchessia,
qualunque
lui riusciva
cosa,
era
a piazzare
bravissimo…
vendeva l’impossibile. La sua grande
trovata era quella di proporre sempre un
“contratto”,
a
garanzia
delle
sue
promesse, subito, sul luogo, al momento
in cui presentava la merce:
“Non ti fidi? Contratto!! E se poi
qualcosa non funziona, vieni da me e ti
restituisco tutto il denaro… se mi trovi…
Oppure, guarda, lascio il lavoro perché
vuol dire che non sono portato a farlo!”
Un'altra sua incredibile trovata per
indurre ad acquistare era quella di
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giurare. Giurava sempre, soprattutto sui
figli, ne aveva cinque e nel suo
giuramento
era
piuttosto
truculento,
giurava ponendo la mano sulla testa dei
suoi pargoli:
“Che un fulmine possa scendere dal cielo
e spappolare il cranio di questo mio figlio
se il prodotto che qui vi offro non
funziona!”
Faceva
davvero
molto
effetto… specie sui figli! Avevano
sempre la dissenteria.
Un altro espediente che Ubu usava
spesso per accattivarsi la simpatia della
gente era la “similitude”, che significa
somiglianza. In poche parole, quando
incontrava
delle
si
rivolgeva
loro
gridando:
“Operai, io sono un operaio come voi!”,
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“Muratori… Massons, nel testo originale
infatti è in francese… massons anch’io
sono un massone!” E anche con le donne,
le casalinghe:
“Signore anch’io sono una di voi:
casalinga
a
tempo
pieno!”,
“Salve
puttane! Anch’io sono una puttana…
(imbarazzato) ehm, no, fammi incontrare
un altro gruppo!”
Ubu vendeva alla grande, ma non come
avrebbe voluto. Finché finalmente non
mette a segno un colpo gobbo grazie a un
transito felice della fortuna… c’è una
vecchia canzone francese che dice:
“Ricordatti che la fortuna passa una volta
sola. Guai se non l’acchiappi al volo!” e
Ubu l’ha proprio azzannata come il gatto
fa col merlo!
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Qui c’è una grossa trovata di Cajoux: fa
arrivare un personaggio che assomiglia
un po’ al genio della Lampada di
Aladino… viene giù VUOM! sparato da
una nube e parla a Ubu, s’esprime in uno
strano dialetto del sud della Francia, anzi
delle isole del Mediterraneo con accenti
corsi,
sardi
e
soprattutto…
chissa
perché… siciliani (esegue uno sproloquio
in grammellot con andamenti siculi).
Leggendo il testo non ho capito granchè
del discorso, però devo dire che Ubu l’ha
capito subito! Si trattava di un affare:
doveva prendere dei denari, senza stare a
vedere da dove venissero, e farli fruttare
fino in fondo. Lui s’è buttato e ha
cominciato a costruire case e poi palazzi
e poi mezze città, quindi acquista una
banca, una casa d’assicurazione, negozi,
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catene di negozi, pubblicità e poi alla fine
s’è comprato anche tre radio...(pausa,
quindi con un gran sorriso) allora,
nell’immediato Dopoguerra, non c'era
ancora la televisione. Ma Ubu si rende
conto che con queste radio non ha
combinato un gran bell’affare perché in
tutta l’Europa e quindi anche a Ubu le
radio erano monopolio dello Stato…
“Sono
fregato!
Senza
antenne
non
proietto nell’etere manco una canzonetta”
dice.
Ma a questo punto incontra un amico…
quando si dice un amico! Vero, sincero,
profondo… un tesoro che in quel
momento stava marciando proprio bene,
era in politica, era diventato addirittura
Presidente del Consiglio dello Stato di
Ubu. Questo amico compie un gesto di
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generosità nei confronti di Ubu… pensate
inventa una legge appositamente per Ubu
Bas per permettergli di gestire quelle tre
radio e usare le antenne dello Stato!
Questo amico si chiamava Ubu-Crax.
Ubu a questo punto ha cominciato ad
eccitarsi: “La fortuna è con me!” e si è
buttarsi negli affari, anche quelli un
pochettino loschi, pericolosi, al limite
della legalità e ci sono stati alcuni agenti
che in Francia si chiamano Gendarm
Jeaunne... i Gendarmi Gialli, cioè la
Guardia di Finanza che sono intervenuti
e hanno capito tutto il suo gioco di
corruzione. Stavano per portarlo in
galera, quando Ubu da ordine a due
suoi adepti: "Corrompeteli!".
Detto fatto, e questi arrivano con cento
milioni a testa per un generale, un
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comandante e per un tenete, pensate
cento milioni allora che cifra iperbolica
doveva essere! E questi hanno ceduto,
c’era addirittura un generale e un
colonnello… hanno accettato, si sono
lasciati corrompere e Ubu è andato via
bello come il sole, sereno.Soltanto che
c'è un gruppo nuovo di Gendarmes che
arriva con un giudice e che riescono a
beccare gli ufficiali e i due manager di
Ubu con le mani nel sacco. C'è il
processo, c'è la condanna, i Gendarmes
corrotti vengono cacciati dal corpo e
messi in galera. Ma Ubu niente.
(Ridendo) E' una favola!
Ma ad ogni modo il giudice non del tutto
convinto chiama Ubu e gli dice:
"Ma come è andate questa cosa…
credete che io abbia il cervello in acqua?
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Insomma lei mi deve dire che cosa è
successo!" e lo interroga.
Ubu, quasi pallido, allora risponde:
"Con
la
massima
onestà,
Signor
Giudice, le devo dire che io non ne
sapevo niente! L’ho scoperto solo nel
momento in cui hanno preso i miei
collaboratori che io chiamo figli, perché
io ho un affetto enorme per loro…. glielo
giuro sulla testa dei miei figli - i poveri
figli che scappavano...- io non ne so
niente! E poi vede, Signor Giudice, io ho
decine e decine di imprese. La mattina
io mi sveglio e non riesco a ricordarne
esattamente il numero… pensi che alla
sera per cercare di dormire io conto le
imprese! Se non mi fidassi dei miei
managers come poteri fare... e poi sono
persone che hanno sempre fatto i miei
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interessi e non mi hanno mai deluso!
Anche in questo caso hanno compiuto
un atto criminale… sì, perché è davvero
un atto criminale…hanno corrotto la
Finanza, ma l’hanno fatto per me, per il
mio bene! (Piangendo) Ma con questo
loro gesto mi hanno rovinato la
reputazione, la cosa a cui tengo di più,
perché io sono un uomo limpido, io
sono chiaro, io sono... la luce!"
E il giudice si è anche un po’ commosso,
poi però ha detto:
"Va bene le credo, ma c'è però un altro
particolare che mi deve chiarire. Tutti
quei quattrini che sono stati dati ai
Gendarmes... lei guarderà i suoi conti.
Quando si è trovato con tutti questi
denari in più che avrebbero dovuto
essere versati alle casse dello Stato, lei
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non si è meravigliato e non si è chiesto da
dove viene questa immane somma?”
“Sì, l’ho pensato… quando ho visto tutto
questo denaro mi sono proprio messo ad
urale Da dove vengono tutti questi soldi?
Come mai invece di essere nelle casso
dello Stato son qua, nella mia cassa? A
questo punto sono arrivati i miei
manager e mi hanno risposto: "Si
tranquillizzi: è un dono della fata
Morgana!" E io, Signor giudice, le
sembrerò un imbecille, ma io ci ho
creduto... io credo alle favole!"
E anche il giudice ci ha creduto...
(ridendo di un riso amaro) e anche gran
parte della popolazione di Ubu … che
popolo!
Ubu a questo punto convinto di essere
sulle ali della fortuna, imbattibile,
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imprendibile.. comincia a cavalcare
situazioni incredibili, tant'è vero che
hanno
cominciato
a
chiamarlo
Chevalier, cavaliere. E come nelle
favole, cavalca, cavalca finchè un giorno
viene incastrato e si becca quattro
processi con quattro condanne terribili,
pesantissime! Ma il nostro Ubu ha una
fortuna sfacciata: amnistia per due
processi
e
oplà!
(fa
il
gesto
di
disfarsene)… e decorrenza termini e
altri due processi, track!
A questo punto c'è una grossa trovata
della commedia: entra in scena il
direttore della del teatro, meglio dire
dello chapiteau, del circo che si rivolge
al
pubblico:
"State
attenti,
state
prendendo unandamento che è tutto
sbagliato, non crediate che sia tutta
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fantasia, che sia tutto inventato! Ci
sono valori e una morale che non si può
sottointendere, bisogna accettarla pulita!
Non si bara davanti a certe regole! Per
esempio se un cittadino si ritrova con
una
condanna
che
è
poi
stata
cancellata grazie all'amnistia. La sua
fedina penale purtroppo rimane però
segnata e quando si presenta per avere
un lavoro se lo vede rifiutato. "Mi
dispiace,
fedina
penale
sporca,
andare… ah, ah, ah!" Non riesce
neppure
a
trovare
lavoro
come
spazzino: "No, lei non può fare lo
spazzino per via della sua fedina
penale..."… pompiere, mi butto nel
fuoco: “No, neanche! Non si può”
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State attenti però che se invece si
presenta per concorrere al posto di
Primo Ministro del Governo… può!!!!"
(Ridendo) Guarda che è proprio uno
strano paese, meno male che siamo in
Italia! Con la dignità, il senso della
giustizia che abbiamo noi! Non sarebbe
mai accadduta una cosa del genere, ci
sarebbe stata la rivuluzione!
Ad ogni modo ad un certo punto Ubu
si trova con ben novantasei avvocati,
una che dicono ad Ubu:
"Ubu non si può più andare avanti
così, hai troppi processi sulla testa.
Bisogna che tu butti in politica, ti
presenti per il ruolo di Presidente del
Consiglio!"
E subito viene data la notizia... c’è
della gente che dice:
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"Ma come si premette questo qui di
presentarsi
alle
democrazia
come
elezioni
la
in
nostra?!
una
È
impensabile, inaccettabile e poi c'è il
conflitto di interessi! E poi con tutti i
mezzi che ha, i mass media… Ma
neanche per idea… non è assolutamente
accettabile!"
Quando il Presidente della Repubblica
sente queste reazioni fa HII, HU, HU...
che tutta l’Europa rimane sconvolta da
questo grido di dolore. Tutta l'Europa.
c'è anche un sacco di altra gente che
invece grida: "Ma lasciatelo provare,
se Ubu è riuscito ad ottenere tanto
successo e tanta fortuna per se stesso,
riuscirà ad ottenerli anche per il suo
Paese e anche per noi!"
Che cazzata!
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Si fa il partito, bisogna trovarci un
nome…bisogna
brillante,
che
moderno.
sia
Uno
soprtivo,
ha
allora
un’idea: “Lo chiamiamo Alé Ubu!", alè
in francese vuol dire forza. Questo
partito si connota subito come un
partito
social
liberale,
cattolico
apostolico romano, estremista blando,
confindustriale, opportunista... e anche
un po’ razzista. Però gli avvocati si
riuniscono e dicono: “Guarda che così
non ce la facciamo mica! Devi cercare
degli alleati in qualche altro parrtito,
da solo non ce la potrai fare." Ubu
allora si guarda intorno e cerca gli
alleati che sono rimasti disponibili per
una coalizione. C'è soltanto il partito
fascista. “Io alleato col partito fascista,
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con
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il
mio
passato,
con
la
mia
correttezza?! IO?!! Beh... si può fare!”
A questo punto si danno una bella
ripulita, vanno anche a chiedere scusa
agli ebrei… c’è questo Fini che è proprio
fine.
Ma non basta ancora, c'è bisogno di un
altro alleato. Allora un avvocato dice:
"Ci sarebbe un partito, è il Norten... è
del Nord... C’è un dirigente che è un po’
tosto, un po’ rozzo, ma è vivace. si
chiama Ubu-Bos!"
Pensate il nostro autore, Cajou, lo
mette in scena e gli fa parlare l'antico
normanno (esegue uno sproloquoi in
grammellot
pseudo-francese.
Mentre
parla si mette le dita nel naso, sugli
attributi e fa ampi gesti un po'
grossolani). Devo dirvi che è un po'
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difficile da tradurre, bisognerebbe
prendere un po' di provenzale , il
bergamasco, qualcosa di brianzolo e
qualche
altro
dialetto
lombardo:
Franca puoi guardare il dialetto, per
favore "A mi me gira i cojòni, e me
vegn dur... - (esegue velocissimo un
altro sproloquio in dialetto psuedolombardo) e te me porti al guverno… ma
quanti poste te me dè? Quanti? Sei… ma
mi ne voria almenn dodese (esegue
velocissimo
un
altro
sproloquio
in
dialetto psuedo-lombardo), ma va a cagà!
E poi no venirme a dire che soi rasista,
mi son v’un ch’ha respeco par tuta la
gente coi négher che i lavùren e ancha i
cinesi, i mussulman... i déven vegnìr
con un contrat, quatro an e i lavoran
m’e i negher, i fatiga e poe ghe dem la
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pensiun, poe i van via dopo tre ani e no’
rompe i cojou… e lassa qua la pensiun,
che è roba nostra. Ma i ùneghi che no’
me piase, che no' i pòso soportar son i
terrùn, i napoletan poe... i van e i vègn
per tuta la Nasiùn come fose in casa
loro! Oh, semo mati?! E Poe lavoran
quand che va… e 'sto fato de cantar
sempre:
"Ih
sto
core
e
sto
grann'ammore" (esegue una cantata in
napoletano). I canta sempre e i bala
anche a la catena de montagio! (esegue
una cantata in napoletano ed un ballo
mentre imita il lavoro alla catena di
montaggio. All’istante parte una mano,
ma contina a cantare e ballare).”
Ebbene, finalmente si arriva alle elezioni
e Ubu vince, diventa Presidente del
Governo… una festa incredibile, una
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gioia!
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C'è
Repubblica
il
che
Presidente
al
risultato
della
delle
elezioni fa HU, una volta sola, poi
tace… sconvolge tutto il popolo questo
grido. ùUbu Bas a questo punto perde
davvero la testa si sente un vero
Padreterno. Si presenta e dice: "Io
sono unto dal Signore!", il Presidente
della Repubblica fa UH,UH,UH, e il
Papa che dice (coprendosi il volto con le
mani,
quasi
vergognandosi):
"Oh
Cristo!!!"
Ma lui vuol dimostrare veramente di
avere qualcosa che lo leghi alla Santità e
fa esercizi specifici e si allena per
camminare sul pelo dell'acqua; nella
sua villa c'è infatti un bellissimo
laghetto e lui tutte le mattine cammina
TIC; TAK (esegue una camminata in
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equilibrio
instabile con
le braccia
aperte) poi ad un certo punto PLUF, va
giù, tutto sotto perché il lago è basso,
ma lui è ancora più basso... per fortuna
che ha cuscinetti di gomma nelle scarpe
che PUF; PUF lo fanno tornare a galla!
Ogni mattino ripete l'esercizio, finchè
un giorno, meraviglia... rimane in
equilibro! C’è della gente che osserva e
grida: “Miracolo, Miracolo!”
Di taglio, c’è una sferzola di luce che
illumina il pelo dell’acqua e si vede che
sotto c'è un un ometto che cammina
sott’acqua senza neanche la maschera,
che lo segue passo per passo...BLU
BLU... le bolle... lui sotto e Ubu sopra
che
gli
cammina
sulla
testa.
L'assistente che sta sotto,così affettuoso
e fedele, si chiama Ubu-Fedè!
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Si fa il governo, che è composto
naturalmente da molti minsitri, quasi tutti
avvocati… c’è qualche posto libero… per
esempio il Ministro degli Esteri non
piace a Ubu e viene cacciato via e Ubu
allora dice:
“Niente paura!, il Ministro degli Esteri lo
faccio io! Il Ministero degli Esteri è
mio!”
“Ma lei è già Presidnete del Consiglio!”
“Beh, ne prendo due… ad interim!”
“Ma non si può!”… tutta l’Europa
scandalizzata, un caso del genere non era
mai successo! No, non è vero: è già
successo
nel
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Con
Mussolini.
(Ridendo) Strana coincidenza! “La storia
si ripete” dice qualcuno…
Ci sono però i suoi avvocati che insitono:
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“Non ce la facciamo. Bisogna fare
qualcosa di nuovo rispetto agli altri
governi: dobbiamo cambiare tutte le
leggi! Devi fare delle leggi a tuo
vantaggio!”
“A mio vantaggio? Ma scherziamo?
Sarebbe uno scandalo!”
“Ma no, no, c’è sempre stato anche gli
antichi,
l’impero
romano…
c’era
Caligola che aveva cambiato le leggi per
imporre un proprio cavallo, lo ha fatto
divetare senatore! Lo portava dentro il
senato e lui stava lì ad ascoltare, non
interventiva, ma…”
“Davvero
un
cavallo
senatore?
Ah,ah,ah… veramente io avrei una
pecora…
vorrei
fare
pecora.. anzi, pecorella!”
senatore
una
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Cominciano subito con una legge che gli
sta proprio sullo stomaco: il falso in
bilancio.
"Basta via, via! Un popolo di creativi
come noi! Con la fantasia che abbiamo!
Uno
è
obbligato
dichiarare
pubblicamente i fatti suoi, personali,
quello
che
ha
guadagnato,
le
sue
entrate… ma lasciamo libera la fantasia.
La fantasia al potere! Raccontate quel che
vi pare! E premi speciali per coloro che
le inventano più grosse!" Inutile dire
che i premi se li prende tutti lui!
E poi ci sono le “rogatoires”, le
rogatorie.
Cosa
sono?
Allora
immaginiamo che Ubu si trovi dentro
una
gara
d’acquisto
alla
quale
concorrono moltissime imprese. Ubu la
vuole vincere a tutti i costi, ci sono
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dentro dei beni straodinari, li vuole. Cosa
fa allora per battere la concorrenza? Ubu
ordina
a
due
suoi
avvocati
di
corrompere i giudici con miliardi e alla
fine ecco che questi giudici mollano tutto
il ben di Dio a Ubu che ottiene quello
che
vuole.
Soltanto
che
parte
un’inchiesta di un altro gruppo di
giudici tosti che riescono a scoprire così
tutti gli intrallazzi e persino da dove
viene il denaro, e i movimenti di questo
denaro. Trovano in una banca svizzera i
documenti che certificano di tutta questa
truffa. E si fanno dare le fotocopie, le
rogatoire appunto, dei documenti. Parte il
processo, ma TAK Ubu dice:
“No, basta! Non vale più. Non l’accetto.
La rogatoria non è più valida, c’è bisogno
del
documento
autentico,
bisogna
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portarlo al tribunale dello stato in cui
avviene il dibattimento!”
Ma siccome per legge, una legge
internazionale, i documenti non possono
essere trasferiti da un Paese all’altro,
salta per aria tutto! Ubu è felicissimo!
Se non mi applaudite non la smetto più!
(Il pubblico scoppia in una risata e
aplaude) era una provocazione: tutte le
sere a questo punto trovo un pubblico
abbattuto, proprio come sono io… un
buco nello stomaco… non si riesce più a
ridere.
“Cazzo, succede a noi!”
Io avevo qui un sacco di altre storie, per
esempio la legge sul leggittimo sospetto
che è partita proprio in questi giorni, ma
qui l’unica cosa che posso dire è che io
ho il legittimo sospetto che ce lo stannno
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mettendo in quel posto in una maniera
tremenda. Forse, come diceva prima
Franca,
il
nostro
Presidente
della
Repubblica firmerà… UH, UH…UH! E
firma!
Vi devo però dire una cosa piacevole: in
francese lo scherzo di prima, quello delle
rogatoire, viene chiamato “Scherzon du
previtì”, (ridendo a crepapelle) scherzi
da previti... ah, ah, ah.
Devo
dire
che
questo
Previti
è
stupendo… non so se l’avete sentito
proprio
pochi
gironi
fa
all’ultimo
processo… RAI 3 l’ha trasmesso alle 11
di sera…le altri reti, niente. Non succede
mai niente su questi canali! A un certo
punto il giudice insisnte:
“Ci deve dire da dove vengono questi
denari, la bellezza di quaranta miliardi!”
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E lui, Previti, ha detto:
“Si tratta di una mia parcella!”
“Ma quaranta miliardi di parcella?!”
“Sì, perché? Sono un avvocato quotato”
Il giudice aveva vicino a sé il figlio, si
gira e PAM, una sberla!:
“Così
impari
a
voler
diventare…
medico! – poi ha proseguito – scusi se mi
permetto, ma noi non possiamo credere a
questa panzana! E poi anche se si
trattasse di una parcella, lei non ha
denunciato questi denari, ha compiuto
comunque un atto criminale!”
“Sì è vero, io non ho denunciato! Un atto
indegno da me compiuto verso lo Stato!”
“Ma perché?”
“Perché non mi va! A me di dare i miei
denari guadagnati con il mio sudore allo
Stato proprio non va”
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“Ma guardi che è un reato, lei è un
avvocato, dovrebbe saperlo”
“Lo so, ma non mi va lo stesso!”
“Ma scusi, ma quando non ha versato i
soldi allo stato era solo avvocato o aveva
anche un altro mestiere?”
“Ero anche Minsitro del governo, primo
Governo Berlusconi”… che ormai si può
dire, tanto lo hanno capito tutti…
“Ministro della difesa… mia difesa. No,
avrei voluto diventare Minsitro della
giustizia, ma non hanno voluto”
“Ma si rende conto l’atto dalei compiuto,
soprattutto con quel compito, npon è per
nulla educativo per i cittadini? Insomma
un ministro che evade il fisco! Ma sa che
in
America,
paese
che
voi
tanto
ammirate, gli evasori come lei finsicono
in carcere a vita come Al Capone!”
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“Sì lo so. E’ per questo che vivo in
Italia”… in verità questa battua non l’ha
detta, lho aggiuta io, ma è ovvio…
Insomma ormai avete scoperto tutto: tutto
era traslato, allegorico, ma parlavamo di
Berlusconi,
di
noi
e
della
nostra
situazione.
Ecco lo qua: (imita un pupazzo a fianco
a sè) lo sollevo. E' l'uomo che si è fatto
da solo, già che c'era poteva farsi un
po' meglio. Ubu è nostro! E' roba
nostra! Anzi, è cosa nostra! Roba che se
me l’avessero detto vent’anni fa non ci
avrei mai creduto:
Sciocchezze!” Uno che riesce ad avere in
mano tutte le televisioni, anche quelle
minori,
attrevsro
il
ricatto
delle
pubblicità… tutte: sette, otto, nove. Però
ha cercato di mettere ordine in tutto
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questo e ha incaricato Gasparri che non è
del suo partito, ma lui si fida di Gasparri:
E Gasparri gli ha dato davvero una
grande soddisfazione: ha riunito tutti id
irigenti della televisione di Stato e ha
fatto un discorso di una chiarezza
incredibile:
(Sproloquando
in
grammelot) “... Biagi, Enzo Biagi... via,
menare... Santoro... benzina... bruciato
vivo!...
vivo!!...
Luttazzi...
vivo...
Montanelli...
murato
Montanelli...
Eh?? Quando? Morto?!... Da solo?!...
Non lo sapevo!” Quando l’ho sentito la
prima volta, non riuscivo a capire quello
che diceva, mi sono informato riguardo
questa difficoltà di Gasparri di essere
comprensibile... queste parole che si
squacquerano
in
bocca
mentre
discorre. Io pensavo a un difetto,
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invece
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no,
mi
ha
spiegato
un
glottologo... è determinato dal fatto che
il suo cervello non riesce a raggiungere
la velocità con cui escono le parole
dalla sua bocca, quindi sono vuote di
senso!
Ad ogni modo voglio dirvi che questo
nostro Ubu mi piace, in certi momenti
mi piace proprio: è di una felicità, di
un'allegrezza, una carica di simpatia e
giocosità davvero unici, anche se un po’
goliardico. Come per esempio quando
si è trovato in Spagna nelle vesti di
Ministro degli Esteri che si è trovato in
una di quelle giornate noiose, in cui
non
succedeva
informale...
una
niente...
riunione
noia...
passasse
almeno un toro incazzato, almeno
riadiamo un pochettino! Ad un certo
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punto: "Tutti in fila, in possa per la
fotografia di gruppo!".
Qui (indicando a destra) aveva lo
spagnolo, qui (indicando a sinistra) il
Ministro francese e qui dietro quello
inglese. "Pronti... scatto!" e lui GNAK
(fa
le
corna
all'ideale
Ministro
spagnolo, tutto divertito). (Ridendo a
crepapelle) Questa foto ha veramente
suscitato un grido di meraviglia, è stata
stampata su tutti i giornali d'Europa,
del
mondo…
è
apparsa
la
sua
fotografia in cui fa le corna... che
simpatico... e che stile! Ah, un uomo
veramente di gran gusto!
Voi non avete idea che salto di qualità
noi abbiamo goduto all'estero da
questo momento!
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Ma non basta. Nello stesso tempo in
cui faceva le corna dietro al Ministro
spagnolo, avendo libera l'altra mano
GNAK (fa il gesto di schiacciare gli
ammennicoli del ministro francese) e
quello: "Oh parbleu!" (ride divertito) e
poi anche all'inglese GNAK!, una
schiacciatina di coglioni: (Con una
pronuncia volutamente inglese) "Oh
no!"
Alla
fine
erano
tutti
tristi:
”Ma non ci vediamo più”
“Ma sì che ci vedremo ancora! Dai
facciamo la settimana ventura!”
E lui era il capo dei giochi, aveva
organizzato un saluto… tutti su un
balcone con i pantaloni abbassati a far
pipì, per vedere chi la fa più lontano,
annaffiando tutti quelli che erano lì per
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applaudire e la sera, gran finale, ah, ah,
ah... una bella gara di scoreggine!
L'unica cosa che non mi piace dei suoi
modi è quando parla a vanvera e dice
una cosa, poi si contraddice, e dice che
non l’aveva detta… quando è stato di
recente in Germania ad un certo punto
si è trovato a dover fare un discorso
ufficiale davanti a molta gente. Tra
questa vi era una gran quantità di
mussulmani, che però non avevano
turbante intesta... diciamo che erano in
borghese... "Oh tu guarda come sono
belli abbronzati quelli lì, che bel sole
che prendono!" Ad un certo punto
parlando cade nel discorso sugli Arabi
e sulla loro cultura: "La loro cultura è
ad un basso livello, più di cosi non si
può; sono degli squaqueroni... sui
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cammelli, il deserto... sono proprio dei
retrogradi,
da
basso
Medioevo.
Confronto a noi, alla nostra cultura, al
nostro
progresso
tecnologico
e
scientifico, non sanno cotruire!" E lì
vicino a lui c'era uno che gli faceva
ampi cenni (fa vistosi cenni sopra la
testa)... e infatti dopo poco tutti gli
Arabi
se
ne
sono
andati
via
bestemmiando come turchi! E poi
l'hanno bloccato e portato via di peso
dicendogli: "Ma per la miseria, cosa l'è
venuto in mente di dire! Ha detto che
hanno una cultura medievale! Ma si
rende conto! Ma lo sa che gli Arabi
hanno inventato lo zero assoluto?!"
"Lo zero assoluto? Tremonti!"
"Ma non scherzi per la miseria! Lo zero
assoluto è un’invenzione matematica
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loro! E poi la matematica, l'algebra, la
geometria è tutta roba loro! Sono
arrivati a misurare la distanza dalla
terra alla luna e dalla terra al sole ben
quattro secoli prima di tutti gli altri,
hanno poi misurato niente meno che il
perimetro della terra! E poi la poesia!
C’è dante Alighieri che ha speso pagine e
pagine in elogi a loro che ci hanno
insegnato tutto: la metrica, il ritmo…
sono loro che hanno salvato la cultura
dei greci, sono loro che l'hanno
tradotta e custodita impedendo che
andasse perduta!"
"Eh, ma io ero stato a quello che mi
aveva detto Baget Bozzo!"… ce l’avete
in mente! Il mostro di Notre Dame! Se
volete andarlo a vedere, c’è adesso
l’opera che debutta e lui è là che balla!
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Gli hanno detto:
"Cerchi di rimediare, chieda scusa!"
Allora lui è andato a Roma nella grande
moschea ad una riunione di leader
mussulmani e, come entra, esclama:
"Non è vero niente!"
"Come non è vero niente?!"
"Quello che hanno scritto i giornali io
non l'ho detto!"
"Ma come non lo ha detto? Lo
abbiamo senti noi, le televisioni hanno
ripreso le sue parole, era la sua voce!"
"No, non è vero! Mi hanno doppiato! I
comunisti mi hanno doppiato!!"
Alla fine ha dovuto entrare alla
moschea di Roma, che è la più grande
moschea d’Europa, e camminava con i
suoi collaboratori. Ad un certo punto un
uomo lo ha fermato:
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“Eccellza, guardi che lei non può entrare
nella moschea così, bisogna che si tolga
le scarpe!”
"Ma
perché?
Perché
proprio
le
scarpe?"
"Perché questa è la nostra tradizione:
quando si entra in un luogo sacro,
bisogna togliersi le scarpe. I calzini, se
vuole li può tenere, ma le scarpe
proprio no."
"Ma non si può per oggi magari fare
un'eccezione... per una volta… sono
anche
Ministro
degli
esteri
raffreddore..."
"No!"
"Va bene allora" (Mima di slacciarsi le
scarpe e di togliersele: Di botto si
abbassa notevolmente) E lui va giù... e i
pantaloni gli hanno coperto i piedi...
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tutto 'sto squallaccone che andava
intorno. Quando è arrivato dentro la
moschea,
nel
bel
centro,
TRAK!,
inciampa e cade dritto con il culo per
aria e la faccia in giù, proprio nella
direzione della Mecca! E tutti che
gridano "Allah é grande!".
Ma dove é veramente inaccettabile,
dice che tutti i giornali sono contro di lui.
Tutti i direttori dei giornali sono
comunisti, anche quelli dei giornali
indipendenti sono comunisti, anche la
televisione è piena di comunisti, per
non parlare poi del clero... soprattutto
il Papa... lui é il peggiore dei comunisti.
Anche la stampa estera: Le Monde,
francese, è comunista, anche El Mundo
spagnolo è diretto da comunisti... per
non parlare degli inglesi, ogni giornale
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è comunista... perfino quelli porno
sono comunisti. Anche la Regina è
porno... voglio dire è comunista!"
E D'Alema è il capo dei comunisti: è
lui che organizza tutto, che comanda
tutti i comunisti. (Pausa, guada il
pupazzo Berlusconi con affetto, poi si
rivolge a lui sorridendo)
D'Alema comunista! (Risata) Ma dove
vivi! A parte che tu dovresti baciare
dove cammina D'Alema! Perché se non
ci fosse stato d’Alema col cavolo che
saresti diventato il Capo del Consiglio!
Che poi D’Alema è pure recidivo,
ultimamente infatti ha detto: “Eh beh, se
insitono con la guerra, si potrebbe anche
fare!”
D'Alema, D'Alema... per la miseria! È
stato quattro anni al Governo aveva
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l'obbligo morale e politico di creare
una legge sul il conflitto d'interessi... e
invece
no:
“Aspettiamo
un
attimo
cerchiamo di stare uniti, centro destra,
per farvore, stai un po’ dentro, cerchiamo
di fare un centro sinsitra un po’ di
destra… facciamo finta di niente! E poi
figurati… non crederai mica alla favola
che con la possibilità di avere tre
televisioni e la pubblicità si riesca ad
influenzare la gente in periodo di
elezioni?! Ma chi ci crede! Ma su... da
noi la gente ragiona con la propria
testa con la pubblicità!"(Piangendo
disperato) Che stronzata!
Io lo so, a questo punto recito da cani, ma
anche voi siete imballonati come Dio.
Non riusciamo più a divertirci. Alla fine
trovo della gente: “(Contrito) Ah che
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spettacolo!” Non l’ho fatto apposta! Ma
state su con la vita. Va bene va tutto
male, ci sono le guerre, la Fiat va
crollando, le scuole un disastro…ma c’è
una speranza, vi assicuro, c’è una
speranza! Vanna Marchi… è la nostra
stella cometa che ci indica dove andare.
Con una televiosne ridicola, di provincia
e una figlia un po’ deficiente, ha messo
su un’impresa ed è riuscita ad incastrare e
a gabbare 300.000 persone che sono
cadute in trappola, vendendo loro che
cosa? Niente, nemmeno l'aria.. solo
promesse
e
sogni...
vincite
straordinarie, amore, salute, denaro.
Ed è riuscita ad incastrarsi 170 miliardi...
e ci sono riusciti con una piccola
televisione commerciale!
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Ma pensate cosa sarebbe riuscita a
fare se avesse avuto a disposizione sei
televisioni nazionali!
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