[c-nazemi - 32] carlino/giornale/var/20<untitled

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il caffè 32
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IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE
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Faenza, l’ingegneria genetica
va in mostra in banca
Cesena, il ‘Bonci’ scopre
le sue carte con Papaleo
Per la Settimnana del Contemporaneo,
oggi alle 18 alla Banca di Romagna
viene inaugurato ‘Bigbigbubble’, la
personale di Chiara Lecca che espone
una serie di sculture e installazioni sul
tema dell’ibridazione e dell’ingegneria
genetica
Il Teatro Bonci presenta la Stagione
2013-14 con una festa aperta alla città:
guest star Rocco Papaleo.
Appuntamento in teatro alle 21.
Accompagnato al piano da Arturo
Valiante, il comico lucano regala
aCesena il suo originale augurio
MERCOLEDÌ 2 OTTOBRE 2013
IL CONCERTO STEVE VAI A NONANTOLA
Il chitarrista diabolico
che incantava Zappa
DAL
L
’
AL
BAALTRAMONTO
1
REGGIO EMILIA h. 20,30
2
IMOLA h. 20,30
3
GUALTIERI h. 21,30
Rock, parole
e animazioni video
Fortebraccio riprende
l’“Ubu roi”
Doppio set al Festival Aperto
2013: Aidoru in concerto e gli
ex Csi Maroccolo, Magnelli e
Zamboni si riuniscono per la
sonorizzazione live del film
dell’era del muto “Il fantasma
dell’opera”. Dalle 20.30
appuntamento al Teatro
Cavallerizza
La compagnia Fortebraccio Teatro
ripropone oggi e domani al Teatro
Sociale di Gualtieri lo spettacolo
“Ubu Roi” di Alfred Jarry,
candidato ai Premi Ubu 2012.
La regia è di Roberto Latini che ne
cura anche adattamento,
traduzione, drammaturgia
Dario Fo ricorda
Franca Rame
Alle 20,30 al Teatro Ebe Stignani
(via Verdi 1) sarà presente Dario
Fo che assisterà alla proiezione di
«Sesso? Grazie, tanto per gradire»
di Franca Rame, Dario e Jacopo
Fo. Il monologo somico ma non
troppo verte su amore e sesso, sul
vuoto di conoscenza del proprio
corpo, su tabù, paure e inibizioni
Steve Vai: 53 anni, tre Grammy, 15 milioni di dischi venduti
· NONANTOLA (Modena)
SE C’È una rockstar che non
ha mai tradito le sue radici e la
sua storia questa è Steve Vai,
“guitar hero” di formazione
zappiana che dopo essersi presentato tre mesi fa in versione
orchestrale al popolo del Ravenna Festival approda stasera
al Vox di Nonantola con il suo
‘Story of Light Tour’. Un giro
di concerti che il musicista
newyorkese di origini lomelli-
Nella foto di
Giampiero Corelli
un ritratto di Luana
Babini. Lei è una
delle 31 interpreti
protagoniste del
libro ‘Le
innamorate.
Cantanti e liscio in
Romagna:
confessioni private’
TESTIMONIANZE IL LIBRO DI CORELLI-MANZANI
Volti, voci e virtù
delle signore del liscio
· RAVENNA
IL LISCIO in Romagna raccontato dai volti e dalle voci delle
donne che, piano piano, se lo sono conquistato. ‘Le innamorate. Cantanti e liscio in Romagna: confessioni private’ è il libro del fotografo Giampiero Corelli e Silvia Manzani. Trentuno le cantanti intervistate e fotografate, dalle nuove leve, alcune
giovanissime, come Anna Maria Dolores Allegretti a delle ve-
re istituzioni, come Roberta
Cappelletti, Patrizia Ceccarelli,
Luana Babini, Novella Bergamini, Antonella Nuti, riprese
da Corelli nelle pose più originali. E poi le storiche Arte Tamburini, cantante del maestro Casadei, Clelia Ferri, Rita Baldoni, detta ‘coscialunga’, che con
l’orchestra spettacolo di Raoul
Casadei, fece innamorare l’Italia. E ancora Palma Calderoni,
che rinunciò alla carriera per
amore, ed Eugenia Foligatti,
chiamata la leonessa di Romagna. Accanto a loro i nomi da
tempo ‘scomparsi’ ma a volte
ancora sulla scena come Lidia
Pagani, cantante di Ely Neri
o Delia Cenni, la ‘soubrette del
liscio’ di Vittorio Borghesi. Ma
anche donne che hanno tentato
in maniera originale di dare un
contributo diverso al liscio, come Rosy Velasco, che oggi ha rilanciato il Bandiera Gialla. Accanto alle protagoniste, cinque
storie collaterali: Riccarda Casadei, figlia di Secondo, Carolina
e Mirna, figlie di Raoul. E ancora Monia Malpassi, figlia di
Bruno, fondatore della celebre
scuola di ballo. E poi i Sincopati. Infine, Alessandra e Anna
Galletti, anima delle edizioni
musicali Galletti-Boston.
SUL PALCO DEL VOX
Un ‘work in progress’
che rende ogni esibizione
un unicum imperdibile
ne (il nonno proveniva da quella Dorno che lo scorso hanno
gli ha conferito la cittadinanza
onoraria) definisce un avventuroso “work in progress” legato
agli stimoli e agli umori della
serata capace di rendere ogni
concerto un unicum imperdibile per le sue folte schiere di
ammiratori.
TANTO CHE a 53 anni Vai (tre
Grammy, quindici milioni di
dischi venduti, e una girandola di partnership notevolissime che va dai Whitesnake di
David Coverdale ai G3 dell’altro oriundo Joe Satriani) mostra di aver imparato la lezione
del maestro Frank Zappa fin
nei risvolti commerciali, “monetizzando” il suo straordinario talento con l’Evo Experience, il pacchetto speciale in vendita solo su internet che offre
l’opportunità ai fans più fans
di assistere alle prove e di scambiare quattro chiacchiere col
proprio idolo. E poco importa
che per conquistarsi il privilegio i devoti del fuoriclasse di
“Passion and warfare” e “The
Ultra Zone” debbano tirar fuori di tasca 200 euro. La passione costa. E lui è un monumento del rock. Anzi, il decimo della storia secondo la rivista Guitar World. D’altronde essendo
nato il 6/6/60 ed aver quindi
compito sei anni il giorno sei
del sesto mese del Sessantasei,
era lo stesso Frank a descrivere il virtuosissimo Steven “Steve” Siro Vai come un “chitarrista diabolico”. «Fra i tanti campioni della sei corde i miei preferiti sono sempre stati Jimi
Hendrix, Jeff Beck, Allan Holdsworth, Eddie Van Halen,
per la loro capacità di innovare», ammette. «Anche se il primo a scioccarmi fu Jimmy Page con l’assolo di ‘Heartbreaker’. Oggi, fra i tanti bravi e
bravissimi che ci sono in giro,
fatico un po’ a trovare qualcuno che sappia realmente sorprendermi». Il riferimento più
stimato, però, si chiama Satriani. «E’ stupefacente, riesce sempre ad avere la nota giusta, a seguire la propria voce interiore
senza compromessi».
ED È PROPRIO quel sussurro
profondo, quell’urgenza di attaccare il jack alle emozioni,
che continua a tenerlo sulla
strada con i suoi colpi di testa e
i suoi riff “alieni”. Uscito nel
2012 “The story of light” è il secondo capitolo di una trilogia
varata da Vai sette anni prima
con “Real illusions: reflections”. Inutile, quindi, attendersi il terzo in tempi brevi.
Andrea Spinelli