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Senegal - Missione dal 3 Dicembre 2010 al 14 Dicembre 2010 Partecipanti: Armaroli Alberto informatico, Laffi Gian Luca oculista, Baruzzi Simone fotografo, Tintorri Alessandro tesoriere AMOA, Mazzoli Silvia segretaria AMOA e Golfieri Maria Grazia volontaria Struttura di accoglienza: Scuola dei Giovani Ciechi di Thies e Centro Oftalmologico di M’Bour. Clima: 30°C di giorno e 25°C di notte con umidità del 70%. Moneta: 1 euro = 650 CFA Obiettivo principale: Allestire sala informatica alla scuola dei giovani ciechi di Thies; Obiettivo secondario: Installare frontifocometro automatizzato, sterilizzatrice, verificare prestazioni sanitarie e aggiornamento dell’infermiera N’Deye Boury N’Dour al centro oftalmologico di M’Bour. Venerdì 03 e Sabato 04/12/2010 Bo-Casablanca 16 e 45 – 19 e 10 poi Casablanca – Dakar 21 e 45 -00 e 30. Le formalità doganali non hanno creato problemi grazie anche all’aiuto del poliziotto Souma Sané, fratello dell’infermiera Ninì. Sabato Gian Luca, Babacar e Alberto hanno pranzato con il primo consigliere dell’Ambasciata francese Gautier Mignon mentre gli altri del gruppo visitavano l’isola di Gorée. Domenica 05/12/2010 Incontro con il contabile sig Sow e l’informatico MBaye alla Scuola dei Giovani Ciechi di Thies dove si è riscontrato che la sala prescelta non era stata preparata e al contrario era adibita a magazzino. Dopo aver pianificato le attività della settimana il gruppo AMOA ed i due rappresentanti della scuola si sono lasciati con la promessa che martedì 7 l’aula sarebbe stata agibile. Arrivo in serata a M’Bour. Alberto e Gian Luca sono ritornati a Dakar ad accogliere Maria Grazia arrivata alle 2 e 40 con air Maroc in ritardo di 2 ore. Lunedì 06/12/2010 Gian Luca ha effettuato numerose visite al centro oftalmologico, Alberto e gli altri hanno sistemato il materiale. Il pomeriggio è stato installato il frontifocometro automatizzato (strumento che serve a misurare le lenti degli occhiali) nel laboratorio di ottica di M’Bour donato dall’associazione amici di Beatrice, mentre non si è riusciti a far funzionare la sterilizzatrice per verosimile acqua distillata non idonea. Dopo averla smontato e rimontato più volte la sterilizzatrice ha smesso di funzionare completamente. Il detto a ognuno il suo lavoro è venuto subito in mente ad Alberto e agli atri. Martedì 07/12/2010 Gian Luca ha assistito all’intervento di 2 cataratte eseguite da Babacar per verificare qualità ed efficienza del servizio di chirurgia, risultata di ottima qualità nonostante non si utilizzino ancora gli ultrasuoni come in Italia. Alessandro e Alberto hanno trasportato tutto il materiale alla scuola dei ciechi a Thies per iniziare l’installazione dei computer AMOA. Silvia, Simone e Maria Grazia si sono recati a casa di Samedei, bambino di 7 anni completamente cieco dalla nascita (riconosce solo la presenza di luce o meno) per cataratta congenita per capire e fotografare dove vive e se veramente la famiglia non possiede i mezzi per partecipare economicamente all’intervento chirurgico programmato per giovedì. Mercoledì 08/12/2010 Alberto, Alessandro, Simone, Maria Grazia e Silvia completano l’installazione a Thies dei computer nonostante la mancanza di corrente per diverse ore ed allestiscono una mini biblioteca con i volumi braille donati dalla regione toscana. Gian Luca e Babacar sono rimasti al centro oftalmologico a visitare e operare una bambina di 12 anni di distichiasi (ciglia che entravano nell’occhio) Giovedì 09/12/2010 Alberto e gli altri sono andati ad installare un computer e una stampante all’asilo di Thiadyae gestito da Nabou, referente AMOA per la scuola di Thies. Gian Luca e Babacar hanno operato 4 bambini in anestesia generale grazie all’anestesista Racky Gueye venuta da Thies (un bambino di 7 anni con scoppio del bulbo post-traumatico, una cataratta secondaria di 4 anni, 2 bambini con cataratta congenita bilaterale di 7 anni (Samedei) e 4 anni. Quando stavano per cominciare l’ultimo intervento l’ossigeno è finito, però grazie all’iniziativa africana si è riusciti a recuperare una bombola di ossigeno dall’ospedale vicino e così gli interventi si sono potuti concludere positivamente alle 15. Venerdì 10/12/2010 Alessandro, Babacar e Gian Luca sono stati ricevuti a Dakar dall’ambasciatore italiano Calvetta e dalla direttrice della cooperazione italiana allo Sviluppo Bianca Pomeranzi. Il cordiale colloquio aveva il fine di far conoscere le attività AMOA in Senegal e di creare sinergie con altre associazioni e progetti in atto. A tal proposito Roberta Battista, della cooperazione italiana, ha fornito un elenco delle ONG presenti e dei progetti sanitari in atto. Sorprendentemente non vi sono progetti oculistici italiani registrati dalla cooperazione a parte quelli di AMOA. Sabato 11 e domenica 12/12/2010 Week-end di relax a Palmirin e a Simal. Lunedì 13/12/2010 In mattinata Gian Luca e Babacar operano un paziente francese di cataratta e controllano gli operati dei giorni scorsi. Il pomeriggio cerimonia di inaugurazione della sala informatica alla presenza delle autorità e di una televisione locale con consegna di 2 computer ai 2 ragazzi diplomati quest’anno Abdulaye Ndye e Hamidou Pouye che attualmente vivono a Dakar. Alla fine della spedizione il progetto di informatizzazione per la scuola dei giovani ciechi di Thies si è concluso positivamente: 12 postazioni computer dotate di Windows XP con office in francese, lettore di schermo e software per convertire il testo di winword direttamente in braille sono perfettamente funzionanti e collegati in rete tra loro e a internet, nonché collegate ad una stampante braille e a 2 stampanti laser. Riportiamo di seguito la lettera di ringraziamento del direttore ricevuta pochi giorni fa: Docteur, La direction de l’INEFJA, le personnel et les pensionnaires joingnent leurs voix pour vous témoigner toute leur reconnaissance à l’endroit de votre association AMOA. En effet, l’équipement de notre salle informatique ainsi que son installation sont des actions que nous évaluons à leur juste valeur. Docteur, si L’INEFJA est la lumière pour les aveugles du Sénégal, vous venez d’ajouter des rais lumineux à cette source de lumière. Nous n’ignorons pas qu’en Europe, les aveugles ont dépassé l’usage du matériel rudimentaire braille pour n’utiliser que l’ordinateur dans leur quête du savoir. Votre noble geste vient hisser les pensionnaires de notre Institut à un rang équivalent à celui des non voyants de vos pays nantis. Nous vous assurons que l’usage de ce don précieux équivaudra à la satifaction du besoin urgent que nous en avions. Nous sommes conscients que votre acte entre dans la résorption de la fracture numérique existant entre le Nord et le Sud. S’il existait un mot plus forr que merci, nous l’aurions employé pour vous dire notre gratitude. Ce mot n’existant pas, nous vous disons merci au nom de tous les membres de la direction, de tous les travailleurs et de tous les pensionnaires de l’Institut National d’Etude et Formation de Jeunes Aveugles de Thiès. Bien des choses à tous les membres de AMOA.<br> Alassane Wane Directeur de l’INEFJA.