Ci ritroviamo alla fine - Conservatorio di Cuneo

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Ci ritroviamo alla fine - Conservatorio di Cuneo
ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI MUSICALI
Conservatorio Statale di Musica “Giorgio Federico Ghedini”
CUNEO
Comunicato Stampa
STORIE NASCOSTE.
FATTI, PERSONE E RACCONTI DELLA CUNEO DI IERI
«Ci ritroviamo alla fine»
Musica nei campi di concentramento italiani.
Una pagina dolorosa alle porte di Cuneo
IN COLLABORAZIONE CON IL CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA “G. VERDI” DI MILANO
RACCONTO A CURA DI RAFFAELE DELUCA E ALBERTO JONA
Domenica 29 maggio 2016
Borgo San Dalmazzo, Auditorium Città di Borgo San Dalmazzo
Ex officina Bertello, via Vittorio Veneto 19
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Musiche di K. Sonnenfeld
C
’è un filo rosso che parte dalla provincia di Cosenza e arriva fino a Milano, passando per il territorio
di Cuneo, a Borgo San Dalmazzo per la precisione. È un filo doloroso e commovente, perché unisce
storie e persone attraverso la musica, in una delle pagine più tristi del XX secolo: quella dei campi di
concentramento.
A raccontare questa storia è il Conservatorio statale di musica “G.F. Ghedini” di Cuneo che grazie al
racconto scritto dal docente Alberto Jona e da Raffaele Deluca,
autore quest’ultimo di una pubblicazione dedicata a Sonnenfeld,
organizza - insieme ai Conservatori di Milano e Cosenza e al
Comune di Borgo San Dalmazzo - un viaggio della memoria
musicale ricostruendo il ‘filo rosso’ che unisce questi tre territori, in
un appuntamento d’eccezione previsto per domenica 29 maggio
2016 alle ore 17.00 a Borgo San Dalmazzo presso l’Auditorium Città
[email protected]
ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI MUSICALI
Conservatorio Statale di Musica “Giorgio Federico Ghedini”
CUNEO
di Borgo San Dalmazzo (ex officina Bertorello), via Vittorio Veneto n. 19.
Tutto ha inizio nel campo di concentramento di Ferramonti in Calabria, dove si faceva musica. Molti
musicisti, cantanti e compositori furono prigionieri in quel campo e diedero vita a commoventi stagioni
concertistiche all’interno delle mura del campo. Ci ritroviamo alla fine era una delle espressioni più ricorrenti tra i
musicisti internati, spesso pronunciata prima della nota d’attacco in esecuzioni musicali pubbliche organizzate
all’interno del campo. Mancavano le condizioni per le prove d’insieme, gli strumenti musicali erano pochi e
scadenti, le voci dei cantanti angosciate dalle continue privazioni. Ritrovarsi alla fine era un modo per
esorcizzare esecuzioni forse non impeccabili, ma sicuramente di stimolo per fare comunque musica e per
sopportare con dignità la vita del campo di concentramento.
Tra i vari artisti prigionieri a Ferramonti ci fu anche Kurt Sonnenfeld (1921-1997), compositore
austriaco, il cui patrimonio di manoscritti musicali è conservato al Conservatorio di Milano e che viene
ricordato in un concerto che avrà luogo prima a Borgo San Dalmazzo e successivamente replicato al
Conservatorio milanese, non senza passare attraverso una tappa a Cosenza.
Quella di Borgo San Dalmazzo è una tappa obbligata, visto che proprio alle porte di Cuneo fu attivo un
campo di concentramento istituito per gli stranieri catturati nel territorio e da qui passarono molti prigionieri
destinati ad Auschwitz. Il concerto infatti, previsto alle 17.00, sarà preceduto da una visita all’ex Campo di
concentramento e al Memoriale della Deportazione alle ore 15.30.
Le note di Sonnenfeld saranno affidate a musicisti del Conservatorio di Milano (Vittoria Vimercati,
Omar Mancini - voci; Margherita Miramonti e Francesco Granata - pianoforte) e di Cuneo (Laura Romo
Contreras, William Allione - voci; Caterina Alifredi - violino; Davide Bertorello e Stefano Eligi - pianoforte;
armonizzazione e realizzazione pianistica di Edoardo Dadone, studente di Composizione).
L’iniziativa è realizzata con il sostegno del comune di Borgo San Dalmazzo.
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