Le ANCORE - Patente Nautica Vela

Transcript

Le ANCORE - Patente Nautica Vela
Le ANCORE
L’ Ammiragliato è l’icona di tutte le ancore, da cui derivano tutti i termini che
indicano parti ed elementi dell’ancora (vedi figura). Sicuramente efficace ma
non indicata nel diporto. Esistono molte tipologie di ancore, al punto che la
scelta diventa anche un’esigenza personale.
La differenza fondamentale fra le ancore sta nella diversa capacità di tenuta
sui vari tipi di fondale; c’è quella che tiene meglio sulla sabbia o fango, quella
con maggior tenuta su fondali rocciosi, quella che si speda più facilmente in
fondali di posidonie, ecc…, e tutto dipende dalla forma dell’ancora. Si può
quindi affermare che la prima discriminante sta nel tipo di fondale a cui è
destinata, ma non esiste un’ancora polivalente che si adatta a tutti i fondali
con la stessa efficacia. Anche il materiale di produzione (acciaio, ferro e
leghe di metallo) è un’altra componente importante, perché, insieme alle
dimensioni, ne determina il peso che aiuta ad aumentare la capacità di carico
massimo oltre il quale l’ancora inizia ad arare il fondale.
Per quanto possa essere di ottima qualità produttiva, non è detto che sia in
grado di rispondere alla specificità delle vostre esigenze e dobbiamo fare una
scelta con qualche compromesso.
In linea generale le ancore con ampie marre e patta larga sono più adatte
per la sabbia o fango, perché si piantano meglio e oppongono una grande
superficie allo sforzo, mentre quelle con marre sottili, patta stressa e unghie
appuntite si utilizzano per rocce o fondali duri.
Esistono dei parametri di base a cui fare riferimento per capire quale sia il
giusto peso giusto, o meglio il peso minimo dell’ancora, in funzione della
lunghezza e del dislocamento della barca (vedi tabella).
Si deve tener presente che non bisogna rimanere troppo al limite ma non
andare troppo oltre, perché se il peso dell’ancora è utile sott’acqua, diventa
una zavorra quando si trova a prua della barca.
Essenzialmente le ancore si dividono in cinque famiglie:
1) ancore a ceppo - 2) ancore a vomere o ad aratro - 3) ancore a cucchiaio 4) ancore a marre articolate - 5) ancore a grappino o ad ombrello
- ancora Ammiragliato ceppo
cicala
croce
(maniglione)
bottone
quadrato
unghia
patta
chiavetta
(palma)
(perno del ceppo) fuso
orecchia
diamante
marra
Lunghezza / Dislocamento
della barca
Peso
dell’Ancora
Calibro
della Catena
< 6,5 mt / < 1.000 kg
8 kg
6 mm
6,5 – 7,5 mt / 1.000 – 2.000 kg
10 kg
8 mm
7,0 - 9,0 mt / 2.000 – 3.000 kg
12 kg
8 mm
9,0 – 10,5 mt / 3.000 – 4.500 kg
14 kg
10 mm
10,5 – 12,5 mt / 4.500 – 8.000 kg
16 kg
10 mm
12,5 – 16,0 mt / 8.000 – 12.000 kg
20 kg
10 mm
16,0 - 18,0 mt / 12.000 – 16.000 kg
24 kg
12 mm
18,0 – 20,0 mt / 16.000 – 20.000 kg
34 kg
12 mm
20,0 – 25,0 mt / 20.000 – 30.000 kk
40 kg
14 mm
> 25,0 mt / > 30.000 kg
60 kg
16 mm
Le ANCORE
danforth
a marre articolate - Ottima su fondali di sabbia e fango ,
molto meno efficace su roccia o alghe
hall
a marre articolate – Massiccia e particolarmente pesante.
La tenuta è affidata principalmente al peso
grappino
a grappino – poca tenuta, meglio su rocce, quattro o più
marre (anche richiudibili), perfetta per piccole barche e
gommoni con ridotte esigenze di ancoraggio e stivaggio.
cqr
a vomere - Buona tenuta su vari fondali ma non su alghe,
fuso orientabile. Riesce a riprendere la presa quando ara.
northill
a ceppo - efficacia legata alle dimensioni e peso, il ceppo
permette di assumere la posizione corretta per la presa.
Ottima su diversi fondali ma ad uso di grandi navi
bulwagga
Destinata a lavorare molto bene sulle alghe, meno su
sabbia e fango. Dotata di tre marre, due delle quali
penetrano. Poca resistenza strutturale.
bruce
a cucchiaio - Ottima su sabbia e fango, dove ha una forte
presa , meno indicata per fondali rocciosi.
delta
a vomere - Evoluzione della CQR, si esprime molto bene
su sabbia e rocce. Ha il vantaggio di mettersi da sola nella
posizione giusta durante l’issata sul musone di prua.
brake
a vomere - Buona/Ottima tenuta su fondali sabbiosi,
una forma tale da permettere una maggior facilità di
salpata anche in caso di incaglio
Le ANCORE
fortress
a marre articolate - Ottima tenuta su sabbia e fango.
Possibilità di variare l’angolo fra fuso e marre la rende
estremamente versatile. Smontabile
rocna
a cucchiaio - Dotata di rollbar riesce a posizionarsi bene su
tutti i fondali, ampia marra unica con unghia concava,
eccellente sulla sabbia e si infila bene fra le rocce.
ultra
a cucchiaio - Ottima su sabbia. Progetto di nuova
generazione con fuso vuoto all’interno e concentra tutto il
peso sul vomere affondando dritta a destinazione.
kobra
a vomere - di recente progettazione con alta efficacia in
diversi fondali. Caratteristiche simili e migliorate rispetto
alla CQR e Delta. Fuso oscillante o fisso
spade
a cucchiaio - Ottima presa sul fondo (parte del suo peso è
proprio alla base dell’ancora), una volta impiantata è
molto difficile che si giri o ari. Eccellente su sabbia
manson
Progettata sulle linee del modello Rocna, meno efficace e
inferiori prestazioni rispetto a quest’ultimo ma ad un
buon livello.
bügel
a cucchiaio - progetto spartano ma originario dei modelli
avanzati di nuova generazione. Bügel (manico). Buone
prestazioni su diversi fondali.
sarca
a cucchiaio - Ancora abbastanza compatta che si sviluppa
intorno al suo rollbar stabilizzatore. Marre sottili e unghia
appuntita, ottima presa sulla sabbia.
xyz
Buone prestazioni solo su fondali di sabbia o fango.
Progettazione concentrata sulla forma dell’ancora.
ANCORAGGIO alla fonda
L’ancoraggio è l’azione che permette di vincolare
la barca rispetto al fondo, attraverso l’utilizzo
dell’ancora che farà presa sul fondale marino.
L’ancoraggio alla fonda in una rada è anche
definito ancoraggio alla ruota, cioè la barca
ruoterà con un raggio pari all’incirca alla
lunghezza dell’unità più quella della catena filata.
I principali fattori da considerare per il corretto
posizionamento dell’ancora sono: tipo di
fondale, profondità, vento e/o corrente, ostacoli
e altre unità già ancorate.
La manovra va eseguita seguendo alcune regole
fondamentali: controllare la situazione e scegliere
opportunamente la posizione verificando la
profondità per valutare il calumo (lunghezza di
catena da filare) - avvicinarsi controvento (o
controcorrente se la corrente prevale sull’azione
del vento) al punto di ancoraggio a lento moto sul punto, quasi fermi, dare l’ordine di “fondo” e
far filare catena – ingranare la marcia indietro
procedendo molto lentamente mantenendo prua
al vento - far “agguantare” la catena a calumo
filato - per assicurarsi che l’ancora abbia fatto
testa (una corretta presa sul fondo) dare
moderata marcia indietro e verificare che la barca
arresti il movimento (evitare verifica a marcia
indietro su fondali rocciosi per non incattivare
l’ancora).
A manovra ultimata è essenziale determinare la
posizione rilevando almeno due punti fissi a
terra, sguardati di almeno di 60/90 gradi,
controllando profondità e GPS, al fine di valutare
se l’ancora tiene o sta arando.
Osservando queste regole e accorgimenti
eviteremo la collisione con altre unità, e quando
cambia il vento, di notte molto spesso si inverte di
180°, saremo sempre in posizione ottimale.
Su fondali rocciosi, o in caso di altra necessità, è opportuno utilizzare una grippia, una cima fissata al diamante
dell’ancora filata insieme alla catena e con il capo libero dato volta in barca; oppure il grippiale, una cima più
corta fissata al diamante e dato volta ad un gavitello per sostenerla. La grippia e il grippiale facilitano il recupero
dell’ancora permettendo di spedarla al rovescio, in più il grippiale indica la posizione dell’ancora sul fondo.
Calumo: 3/5 volte la profondità
grippiale
grippia
7 mt
ancoraggio alla ruota
ancoraggio non corretto
SI
NO
vento
A
appennellare
1
2
con
cattivo
tempo
Appennellare due ancore indica che la seconda ancora è
fissata con un cavo al diamante della principale, lavorano
simultaneamente. Il termine appennellare si usa spesso per
indicare l’ancora fuori dal musone pronta per essere calata.
1
B
S
A
C
R
afforcare
2
S
con
cattivo
tempo
Afforcare due ancore indica che la seconda ancora ( di rispetto,
di scorta) viene calata da prua con un angolo di circa 45°
rispetto alla principale. È consigliabile questo metodo per
evitare l’eccessivo brandeggio.
Alcune imbarcazioni sono ancorate alla fonda correttamente, le
barche A, B e C, sopraggiunte in rada successivamente, per differenti
ragioni non devono e non possono ancorare nelle posizioni indicate:
A- pericolo di collisione, B- fondale non opportuno, C- pericoli laterali.
È considerato fondale “buon tenitore” la sabbia e il fango compatto,
mentre “cattivo tenitore” la melma e le alghe. Sulle rocce si può
ancorare con i relativi accorgimenti.