Effetti di informazione ed educazione nella riduzione dell`ansia

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Effetti di informazione ed educazione nella riduzione dell`ansia
Effetti di informazione ed educazione nella riduzione dell’ansia: aspetti metodologici
Gorizia, 24/10/2011
Gloria Moretto
[email protected]
Il raggiungimento e il riconoscimento dello statuto scientifico di una disciplina
• Esclusivo oggetto di studio
• Metodo clinico Æ valutazione di appropriatezza, efficacia ed efficienza
• Pratica fondata sulle regole proprie del ragionamento scientifico (riproducibilità, comparabilità, verificabilità delle asserzioni e delle azioni professionali)
• Linguaggio tecnico specifico
Royal College of Nursing (RCN), 20032
1: l’oggetto esclusivo di studio
Il paradigma di Virginia Henderson (1897‐1996)
Prima identificazione di uno specifico ambito infermieristico:
“Assistere individui, sani o malati, nel completamento di tutte quelle attività che contribuiscono alla salute, o al suo recupero (o a morire in pace), che altrimenti essi compirebbero senza aiuto se possedessero la forza necessaria, la volontà o la conoscenza. Tutto questo fatto in modo di aiutarli ad ottenere l’indipendenza il più
rapidamente possibile”
(Textbook of the Principles and Practice of Nursing, 1955). American Nurses Association (ANA)
“Il Nursing è la protezione, promozione e ottimizzazione della capacità di salute, prevenzione di malattia e ferite e sollievo dalla sofferenza, tramite la diagnosi e il trattamento della risposta umana allo stato patologico”
(Nursing Social Policy Statement, 2nd Edition, 2003)
Oggetto di studio dell’infermieristica è
la risposta umana alle modificazioni dello stato di salute
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La salute come capacità di risposta
• Henderson: “l’infermiere non è colui che fa assistenza ma piuttosto colui che rende l’altro capace di assistere se stesso”.
• L’assistito è soggetto attivo di cambiamento
• L’infermiere promuove il cambiamento con supporto, educazione, orientamento, addestramento, sostituzione temporanea di funzioni se ciò sarà utile a svilupparne le risorse e le potenzialità, capacità, desideri.
Codice Deontologico:
Capo II Articolo 7
L’infermiere orienta la sua azione al bene dell'assistito di cui attiva le risorse
sostenendolo nel raggiungimento della
maggiore autonomia possibile, in particolare, quando vi sia disabilità, svantaggio, fragilità.
Lo scopo primario del nursing diventa allora di proporsi come “scienza” nella misura in cui studia e mette in prova l’efficacia di una assistenza “attivante e migliorante la risposta della persona”, che non mira a guarirla o curarla da lesioni o alterazioni, ma a renderla massimamente indipendente in rapporto al suo stato, anche convivendo con la malattia e affrontando meglio la morte.
Nursing sensitive outcomes
La finalità e la professionalizzazione del nursing
L’assistenza diventa professionale non per le azioni che fa, ma per la consapevole finalizzazione ad un obiettivo di beneficio per l’altro, il che permette di assegnare i due pilastri del ragionamento clinico:
a)Quali sono le caratteristiche del soggetto in ingresso (definizione della casistica clinica e sistema diagnostico);
a)quali sono le caratteristiche di uscita (obiettivo che, se raggiunto, sancisce la soluzione dell’assistenza).
L’introduzione del metodo e il quesito sulla prassi professionale: cosa produce l’infermiere?
Anni ’50:
• Forte sviluppo economico
• Aumento disponibilità fondi per la formazione
• Approccio comportamentista
Nuovo focus di interesse, basato sull’osservabile, il descrivibile, il misurabile: la prassi (il “cosa fa l’infermiere?”)
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Come e quando l’infermiere assiste?
Il quesito richiede:
• Un linguaggio specifico disciplinare
• La definizione delle condizioni di bisogno rispetto le quali giustificare l’assistenza
• Motivare perché, in determinate situazioni, è
l’assistenza infermieristica e non quella medica a rappresentare la migliore scelta per il paziente.
Alternative alla concettualità della cultura medica
La professionalizzazione dell’attività
assistenziale si realizza nel momento in cui le conoscenze utilizzate dagli infermieri giungono ad essere organizzate in un corpo sistematico di teorie e vengono applicate secondo un insieme condiviso di strumenti metodologici e tecnici allo scopo di assicurare un’efficace assistenza infermieristica. 11
il metodo scientifico
Modalità con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Il metodo scientifico costituisce un insieme di criteri sulla base dei quali un risultato di ricerca o un’ipotesi teorica può essere considerata scientifica.
Æ Metodo scientifico:
• formulazione di ipotesi • osservazione sperimentale
• controllo delle ipotesi
• falsificabilità
Dal metodo scientifico al metodo clinico
Il metodo clinico è unico e vale per tutte le discipline. Quello che cambia è il corpus di conoscenze disciplinari e il campo di azione. Può essere definito come:
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•
•
•
“Insieme di operazioni intellettuali che permettono di:
formulare una diagnosi
spiegare i fenomeni presentati dal paziente
prevedere lo svolgimento futuro dei fenomeni
modificare il decorso dei fenomeni mediante una terapia”
(Federspil, 2005)
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Il metodo clinico applicato
all’infermieristica
Il processo di nursing
metodo: μετα‐οδος
(la strada per…)
È molto meglio non pensar mai alla ricerca della verità di alcuna cosa, che farlo senza metodo.
Cartesio, Regulae ad directionem ingenii
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Caratteristiche del metodo clinico
• Precisa il numero e il tipo di regole che occorre seguire in modo corretto;
• orienta costantemente verso un fine ;
• stabilizza i corsi di azione, cioè previene le varianze, cioè che può accadere in caso di situazioni impreviste;
• preserva il più possibile dall’errore;
• oltrepassa la descrizione dei fenomeni per
giungere alla loro spiegazione, individuando correlazioni stabili fra le variabili studiate;
• classifica i fenomeni studiati con una connotazione di problema.
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Le discipline scientifiche esigono che la molteplicità
e la variabilità dell’esperienza vengano sostituite con astrazioni che consentono meglio le attività di analisi dei fenomeni. controllo metodologico
determinazione del campo della conoscenza e della pratica
esplicitazione delle regole della pratica professionale e della ricerca
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Caratteristiche del metodo infermieristico
clinico
dialogico
ipotetico‐
deduttivo
strategico
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Le fasi del processo di nursing …
Il processo diagnostico
1. Accertamento
2. Definizione del problema
La pianificazione
dell’assistenza
3. Definizione degli obiettivi
4. Definizione degli interventi
5. Attuazione del piano
6. Verifica e feedback
Accertamento
Quale modello concettuale?
I modelli concettuali sono rappresentazioni di una particolare visione dell’assistenza infermieristica, necessari per inquadrare razionalmente le attività svolte dall’infermiere, in quanto forniscono i sistemi di classificazione dei problemi e dei risultati di competenza infermieristica
a)definizione della casistica clinica e sistema diagnostico;
b)Obiettivo/i da raggiungere con determinati interventi.
Il modello bifocale di L.J.Carpenito
Area Collaborativa
Area Autonoma
Problemi attuali
Problemi Collaborativi
Diagnosi
Infermieristiche
Problemi potenziali
Complicanze Potenziali
Diagnosi di Rischio
Responsabilità
Processo
Processo + Risultato
I modelli funzionali di salute di M. Gordon
• “Tutti gli esseri umani hanno in comune certi modelli funzionali che contribuiscono alla loro salute, qualità della vita e realizzazione del potenziale umano.
• Tali modelli comuni sono il centro di interesse dell’accertamento infermieristico. • La descrizione e la valutazione dei modelli di salute permette all’infermiere di identificare i modelli che sono funzionali (punti di forza del cliente) e quelli che sono disfunzionali (diagnosi infermieristiche)”
Gli 11 modelli funzionali
1. Modello di percezione e gestione della salute
2. Modello nutrizionale – metabolico
3. Modello di eliminazione
4. Modello di attività – esercizio fisico
5. Modello di sonno – riposo
6. Modello cognitivo – percettivo
7. Modello di percezione di sé – concetto di sé
8. Modello di ruolo – relazione
9. Modello di sessualità – riproduzione
10. Modello di adattamento – tolleranza allo stress
11. Modello di valori – convinzioni
Il modello “percezione di sé”
Descrive il modello del concetto di sé e le percezioni che si hanno in rapporto a se stessi.
La raccolta dati intende verificare:
atteggiamenti verso se stessi;
percezione delle proprie capacità;
immagine corporea, identità, modello emozionale generale;
modello di postura e di linguaggio.
Diagnosi infermieristica
Giudizio clinico sulle risposte date dall’individuo, dalla famiglia o dalla società ai problemi di salute e ai processi vitali, reali o potenziali. La diagnosi infermieristica fornisce le basi per effettuare una scelta degli interventi assistenziali infermieristici che porteranno al conseguimento degli obiettivi dei quali è
responsabile l’infermiere.
NANDA International, 1990
Diagnosi infermieristiche del modello
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Paura
Ansia
Disperazione
Impotenza
Alterazione dell’immagine corporea
Alterazione dell’identità personale
Alterazione dell’autostima
Bassa stima di sé cronica
Bassa stima di sé situazionale
Alto rischio di autolesionismo
Ansia correlata alla procedura chirurgica che si manifesta con …
Diagnosi infermieristica validata per la ricerca e l’applicazione clinica.
Definizione: stato in cui la persona (o il gruppo) prova un senso di inquietudine (apprensione), unito all’attivazione del sistema autonomo, in risposta ad una minaccia al proprio sistema di valori o al proprio modello di sicurezza (May, 1987).
NANDA International Definizione e Classificazione 2005‐2006
Quali obiettivi?
1. La classificazione degli esiti NOC (Iowa Intervention Taxonomy Project)
Aggiornamento 2010 (3° edizione)
330 outcomes (247 individuali, 7 famiglia, 6 comunità)
29 classi
7 domini (salute funzionale, salute fisiologica, salute psicosociale, conoscenze e comportamenti sulla salute, salute
percepita, salute famigliare, salute comunitaria)
Quali obiettivi?
Classificazione NOC:
un risultato correlato all’assistenza infermieristica è lo stato, o il comportamento o la percezione di un individuo, una famiglia o di una comunità che viene misurato lungo un continuum in relazione all’intervento (o interventi) infermieristico.
I risultati sono neutri e vengono quantificati attraverso gli indicatori:
Misurabilità
Ricerca clinica sull’efficacia
Cosa descrivono i risultati dell’assistito?
I risultati descrivono gli stati dell’assistito che si manifestano dopo un intervento infermieristico e che ci si aspetta siano influenzati da un intervento
Perché i risultati non sono espressi come obiettivi?
Possibilità di monitoraggio e confronto
Maggiori informazioni
Possibilità di documentare minime variazioni
Uso dei NOC negli ambienti clinici
• Tipo di problemi di salute
• Caratteristiche dell’assistito
• La malattia o le variabili collegate alla salute
• Preferenze dell’assistito
• Potenziale di trattamento
Uso degli indicatori di risultato
• Dopo aver selezionato un risultato per un singolo assistito o per un piano di assistenza standard, l’infermiere dovrà scegliere gli indicatori da usare per determinare le condizioni dell’assistito rispetto al risultato. • In genere, in base alla specifica popolazione di assistiti, tra il personale infermieristico dovrebbe esserci accordo sugli indicatori da usare per i risultati scelti più spesso
• Gli indicatori sono meno astratti del risultato e, a volte, possono servire da risultati intermedi in un piano di assistenza standard
Uso delle scale di misura
• Ogni scala è costruita in modo tale che il 5°
punto, il valore finale, rifletta la condizione ottimale dell’assistito in rapporto al risultato
• Punteggio su scala Likert
• Individuazione del punto di miglioramento ottenibile
• Personalizzazione e standardizzazione
NOC autocontrollo dell’ansia
Definizione: azioni individuali poste in atto per eliminare o ridurre i sentimenti di apprensione, tensione o inquietudine
Indicatore
Controlla l’intensità
dell’ansia
Ricerca informazioni per ridurre l’ansia
Usa efficaci strategie di coping
…
Controlla le manifestazioni fisiche
Controlla le manifestazioni comportamentali
…
Mai Raramen Talvolta = 1
te = 2
= 3
Spesso
= 4
Costante
= 5
NA
NOC livello di ansia
Definizione: gravità delle manifestazioni di apprensione, tensione o inquietudine
Indicatore
Inquietudine Dichiarazione di apprensione
Dichiarazione di ansia
…
Aumento della PA
Aumento della FC
…
Sudorazione
…
Disturbi del modello di sonno
grave Modera Sostanzi
= 1
to= 2
ale = 3
Leggero
= 4
Nessuno
= 5
NA
La classificazione degli interventi
NIC (Iowa Intervention Taxonomy Project)
514 interventi (3° ed, 2010), raggruppati in 30 classi, facenti capo a 7 domini infermieristici:
1.Fisiologico di base
2.Fisiologico complesso
3.Comportamentale
4.Sicurezza
5.Famiglia
6.Sistema sanitario
7.Comunità
Interventi NIC per
Insegnamento: periodo preoperatorio Definizione: aiutare la persona perché capisca e sia mentalmente preparata ad un intervento chirurgico e al periodo di recupero postoperatorio
Attività (n= 31):
Informare l’assistito su data ora e sede di programmazione dell’interveto chirurgico
Informare la persona e i familiari sulla durata dell’intervento
…
Discutere le possibili misure di controllo del dolore
Attività (2)
Descrivere la routine perioperatoria
Descrivere tutti i farmaci, i relativi effetti e le motivazioni di somministrazione
…
Spiegare lo scopo dei frequenti accertamenti postoperatori
…
Istruire la persona sulla tosse efficace e la respirazione profonda
…..
Valutare il grado di ansia
Ce l’abbiamo fatta…