il ruolo fertilizzante delle condizioni locali piu` favorevoli
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il ruolo fertilizzante delle condizioni locali piu` favorevoli
“IL RUOLO FERTILIZZANTE DELLE CONDIZIONI LOCALI PIU’ FAVOREVOLI” Proposta di percorso di PAOLO DEGLI ESPINOSA RESPONSABILE DI FONDAZIONE SVILUPPO SOSTENIBILE SETTORE TEC Con la collaborazione di Giulia Agrelli L’intervento di efficienza energetica in edilizia, in presenza di grandi opportunità ma anche di diversi ostacoli, che dipendono in parte dalla crisi economica e dal basso prezzo del petrolio, richiede un nuovo tipo di impostazione “ a pieno ciclo “, che sarà qui delineata, , a cominciare da brevi richiami di contestualizzazione del presente impegno, nel quadro strategico della sostenibilità dello sviluppo. EFFICIENZA ENERGETICA E RIDUZIONE DEI GAS SERRA Slide 1 Gli scenari globali dell’Agenzia Internazionale dell’Energia attribuiscono agli interventi per l’efficienza energetica il ruolo principale per la riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera Crisi economica e intervento pubblico – ENEA 26.02.09 Slide 2 L’EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI SCENARI ENEA DI ACCELERAZION TECNOLOGICA AL 2020 PER L’ITALIA L’Efficienza Energetica contribuisce per il 57% alla riduzione delle emissioni di CO2 al 2020 rispetto al 2005 risparmio energetico 12% idrogeno 1% tecnologie per l'efficienza energetica 57% rinnovabili 22% nucleare 7% generazione elettrica con CCS 2% Crisi economica e intervento pubblico – ENEA 26.02.09 SOSTENIBILITA’ DELLO SVILUPPO, EFFICIENZA ENERGETICA NUOVO Slide 3 PRODOTTO/SERVIZIO EDILIZIO E NUOVO CONTRATTO DI ANTICIPAZIONE FINANZIARIA L’intervento di efficienza energetica è indispensabile per il conseguimento degli obbiettivi europei 20/20/20 al 2020. Il suo decollo è realizzabile oggi, a partire da subito, pur in epoca di crisi economica, di basso prezzo del petrolio e di difficoltà di finanziamenti pubblici e bancari, a condizione di riconoscervi un nuovo ciclo di prodotto/servizio, che richiede: 9specifiche competenze tecniche 9specifiche tipologie contrattuali 9ruoli adeguati di tutti i partecipanti, amministrazione pubblica, azienda, banca, utente. Sono in primo piano gli elementi di incertezza e rischio, specifici di questo caso di anticipazione finanziaria, essendo il suo recupero dipendente soprattutto dai risparmi di gestione annuale. Sta proprio qui l’incertezza, in relazione a: 9 qualità del progetto 9 qualità della realizzazione del progetto in fase di cantiere 9 gestione, monitoraggio, rendicontazione continua del risparmio energetico/finanziario 9 prezzo del petrolio e prezzo al consumatore dell’energia risparmiata 9 mancanza di garanzie materiali per il recupero del prestito, ad ogni buon fine 9 mancanza di una sufficiente casistica di riferimento 9 vanno anche considerati , d’ altra parte, aspetti di lungo termine del rischio bancario. Occorre quindi un nuovo punto d’ incontro contrattuale tra AZIENDE E BANCHE, in presenza di SOSTEGNO PUBBLICO e di SOSTENIBILITA’ DELLO SVILUPPO. NUOVA IMPOSTAZIONE DEL CICLO ATTUATIVO DELL’ INTERVENTO DI EFFICIENZA ENERGETICA IN EDILIZIA Slide 4 Le opportunità e gli ostacoli in questione sono ben presenti all’ente pubblico.L’ Enea è intervenuto autorevolmente sul tema con iniziativa del 26 dicembre, presentando una proposta di Piano nazionale di intervento per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico. Lo studio Enea prende in considerazione Uffici e Scuole: queste due tipologie ospitano, secondo i dati CONSIP, quasi il 75% dei dipendenti pubblici. Vengono quindi esclusi dallo studio Ospedali, Caserme, Università, Carceri. Sono escluse anche le aree ex IACP Per l’aspetto finanziario dell’intervento si prevedono: – finanziamento bancario con fondo di garanzia, – finanziamento sostenuto da una emissione di “bond efficienza”, – finanziamento bancario associato a una emissione di “bond efficienza”. Sono anche previsti: 1) Attivazione di un Dlg per l’adeguamento del patrimonio edilizio pubblico agli standard energetici 2) Fondo di garanzia in collaborazione con ABI, a favore delle banche finanziatrici Vista l’estensione dell’impegno Enea a tutto il patrimonio edilizio, comprese zone climaticamente non favorevoli, si dovranno superare difficoltà di impegni governativi, regolamentari e finanziarie e di conseguenza si richiederanno tempi adeguati. RESTA APERTA LA NECESSITÀ DI UN’INIZIATIVA A PARTIRE DA SUBITO, LIMITATAMENTE ALLE SEDI CHE PRESENTINO CONDIZIONI PIÙ FAVOREVOLI, IN SENSO SIA AMMINISTRATIVO, FINANZIARIO, CLIMATICO E TECNICO IN PROSPETTIVA DI INCONTRO POSITIVO CON L’INIZIATIVA ENEA, CHE E’ DALL’ALTO, SI PROPONE QUINDI LA PRESENTE INIZIATIVA , DAL BASSO. L’IMPOSTAZIONE PROPOSTA: IL RUOLO FERTILIZZANTE DELLE CONDIZIONI LOCALI PIU’ FAVOREVOLI Slide 5 Consideriamo tre categorie di portatori di interesse: imprese, banche, utenti. Se gli interventi devono ripagarsi da soli, grazie ai risparmi annualmente realizzati, a causa della attuale crisi economica e dei bassi prezzi del petrolio, si allungano gli anni necessari per il recupero dell’investimento (circa 20 anni nella proposta ENEA) Ciclo finanziario dell’intervento di efficienza - Ai fini attuali, si può assumere come costante il costo di esecuzione di un determinato intervento, ad esempio, la sostituzione dei serramenti; - ogni tipo di intervento, serramenti, cappotto, caldaia, ecc., ha un suo differenziato tempo di ritorno dell’investimento, riportato in apposite tabelle; - questi tempi differenziati dipendono tutti insieme dal prezzo di mercato dell’energia sostituita (il prezzo che paga il consumatore dipende anche dalle tasse), per cui se il prezzo del petrolio è basso, tutti i tempi di ritorno si allungano; - l’incentivazione pubblica - a differenza del caso delle fonti rinnovabili - non protegge l’investimento in efficienza dalla indicata elasticità (allungamento) dei tempi di ritorno rispetto al prezzo (basso) del bene annualmente risparmiato. Si rileva quindi la necessità di un intervento immediato, traente, qualificato, innovativo rispetto al “ pieno ciclo “, fertilizzante, che - necessariamente - dovrà essere limitato alla parte del patrimonio edilizio pubblico che presenti, oggi, le condizioni locali più favorevoli, come di seguito descritte. Un intervento, quindi, che ottenga il massimo di risultati nell’intervallo di tempo da oggi all’auspicabile approntamento delle condizioni definite da ENEA Slide 6 LA STRATEGIA PROPOSTA PARTE PRIMA: CAPITALI E CONDIZION INIZIALI DI AVVIO A. un capitale rilevante, già oggi disponibile, è costituito dalle competenze ed esperienze, anche differenziate di Fondazione – TEC e di tre associazioni, Federcasa, CNA, ACER REGGIO EMILIA; per questo capitale si prevede sia una valorizzazione operativa immediata , che una dinamica di incremento; B. una realtà limitata, costituita dalla presenza, in alcune sedi, di amministrazioni pubbliche impegnate sul tema e dotate di condizioni finanziarie locali favorevoli (“situazioni favorevoli e attive”) C. un conseguente impegno immediato del gruppo sopra indicato, di individuazione di queste “sedi favorevoli” - amministrative - finanziarie - climatiche - tecniche, che presentino caratteri di agibilità finanziaria e possibilità di ruolo “fertilizzante”, ai fini di una positiva dinamica tra i singoli interventi e l’incremento della capacità del “punto centrale” di intervenire progressivamente su fasce e tipologie sempre più ampie di situazioni locali D. la strategia prenderà quindi avvio dalla individuazione e dal rapporto attivo con le prime situazioni favorevoli individuate LA STRATEGIA PROPOSTA PARTE SECONDA: LE AZIONI E. attivazione del contatto con queste specifiche amministrazioni; analisi del patrimonio edilizio locale, individuando gli edifici con caratteristiche ottimali per l’intervento (il cattivo stato può essere una ragione a favore, ad esempio scuole che consumano 400 kwh/mq anno, edifici in classe G) e successiva attivazione di bandi di gara per interventi di efficienza energetica F. attivazione del rapporto con le banche locali, con le seguenti possibilità principali, anche combinate tra loro: a) impegni finanziati di manutenzione straordinaria, integrabili con l’intervento di efficienza; b) fondo di garanzia pubblico a favore delle banche; c) finanziamenti pubblici per audit; d) accollo parziale pubblico di interessi; e) attivazione di sistemi di project financing; f) attivazione di contratti di gestione; g) presenza di Esco; h) costituzione di Esco con capitale misto pubblico e della banca locale i ) soluzioni derivanti da analisi di lungo termine dei rischi bancari. G. attuazione dell’intervento e della eventuale gestione Slide 6a LA STRATEGIA PROPOSTA Slide 6b PARTE TERZA: LE AZIONI PER LA FERTILIZZAZIONE H. lo sviluppo di una funzione di traino e fertilizzazione, da parte di questi primi interventi, anche grazie alla messa a punto di proposte e richieste allo Stato e alle Regioni I. presentazione pubblica delle iniziative avviate e delle proposte di provvedimenti nazionali e regionali per l’allargamento delle condizioni di convenienza (sul piano concettuale, si deve proporre che, di fronte alle oscillazioni del prezzo dell’energia e all’incertezza che ne segue, venga adottato un provvedimento di garanzia dell’investimento a lungo termine, paragonabile al ruolo che svolgono i certificati verdi per le fonti rinnovabili, con prezzo garantito per 15 anni; è in corso un approfondimento tra Fondazione–TEC e ISAE (Presidente prof. Maiocchi, ing. Zatti) per la strutturazione del concetto accennato, ad esempio, assumendo il valore di 100$ a barile come riferimento fisso garantito, al di sotto del quale entrerebbero in funzione gli incentivi pubblici J. la creazione di un “punto centrale”, sede permanente di sviluppo delle capacità di intervento, anche sulla base di confronti tra casi reali, tra regioni e tra paesi europei (Germania, Svizzera, Francia,UK ecc.) in grado di sviluppare, anche in collaborazione con le imprese edili e coni produttori di componenti, e possibilmente anche con istituti finanziari e fondazioni, rapporti di partecipazione attiva all’innovazione tecnica, amministrativa, finanziaria Slide 7 PROPOSTA CONSEGUENTE: COSTITUZIONE IMMEDIATA DEL “PUNTO CENTRALE PER LO SVILUPPO DELL’INNOVAZIONE NELL’INTERVENTO ENERGETICO IN EDILIZIA”, CHE DOVRA’ SVOLGERE ATTIVITA INNOVATIVA DI CICLO DI INTERVENTO (IN FORMA COLLABORATIVA, SENZA IMPEGNI FINANZIARI RECIPROCI) DA PARTE DI FONDAZIONE – TEC CON LE TRE ASSOCIAZIONI: FEDERCASA, CNA, ACER REGGIO EMILIA All’avvio, i quattro partecipanti al “punto centrale”, sulla base della convergenza delle loro intenzioni e della convinzione che le differenze di ruolo tra loro costituiscano una specifica ricchezza, rara nel Paese, e da valorizzare, si accordano per mettere in comune conoscenze ed esperienze, dando luogo ad un ricco patrimonio di competenze, che permette da subito approfondimenti operativi ed azioni. Tale patrimonio verrà in seguito incrementato, grazie all’esecuzione di studi decisi in comune, a seguito di fonti di finanziamento da individuare successivamente, di varia provenienza, da istituzioni pubbliche, imprese, fondazioni, banche ecc. AZIONE 1 Slide 8 corrisponde ai punti A. – B. – C. – D. delle slide sulla strategia INDIVIDUAZIONE DELLE “SEDI FAVOREVOLI” (“FERTILIZZANTI”) DI INTERVENTO PRIORITARIO, DA EFFETTUARSI IN COMUNE TRA FONDAZIONE-TEC, FEDERCASA, CNA, ACER REGGIO EMILIA Fondazione TEC e le tre associazioni, in base alle loro conoscenze, comprensive delle esperienze delle aziende rappresentate, predispongono un quadro sintetico della realtà limitata, ma di specifico interesse, costituita dalle situazioni istituzionali amministrativefinanziarie-climatiche-tecniche più favorevoli. In queste sedi saranno presenti, a esempio, attività di manutenzione straordinaria di edifici pubblici e rapporti con le banche locali. Oppure ci potrà essere la disponibilità a costituire una Esco a doppia partecipazione o altro. In linea di massima, deve essere attivo anche un fattore soggettivo, costituito da un amministratore interessato al tema, dotato di capacità e volontà di intervento, disponibile per successivi contatti, per arrivare ad una operatività concordata. Il criterio della selezione delle “sedi favorevoli” sarà quindi articolato su aspetti di agibilità amministrativa e finanziaria, interesse e “prontezza generale” rispetto all’intervento innovativo da specificare e concordare attraverso i contatti successivi. All’indicazione delle “sedi favorevoli” potranno contribuire anche le aziende rappresentate dalle tre Associazioni. Slide 8a AZIONE 1 LE CONDIZIONI LOCALI PIU’ FAVOREVOLI, SUL PIANO AMMINISTRATIVO E FINANZIARIO, SONO: 1. volontà politica locale, provinciale, regionale 2. la proprietà o responsabilità di volumi consistenti di edifici che necessitano di manutenzione straordinaria, da integrare con la riqualificazione energetica 3. disponibilità in bilancio per il suddetto intervento di manutenzione straordinaria 4. disponibilità di banca locale o Esco per il finanziamento dell’intervento integrativo di riqualificazione energetica 5. altre disponibilità per finanziamento di audit o di fondi di garanzia o per accollo all’ente pubblico di una parte degli interessi (accordo possibile con la banca, caso di Zurigo) 6. condizioni provinciali o regionali favorevoli (programmi approvati, obblighi regionali di certificazione energetica, incentivi derivanti da piani regionali, vantaggi di volumetria in cambio di efficienza, altro) 7. disponibilità a nuove soluzioni, ad esempio ESCO a doppia partecipazione, contratti di project financing o contratti di gestione (promotore finanziario), o altro 8. incentivi rilevanti, ad esempio nel caso delle quattro regioni meridionali con rilevanti fondi POR (anche in relazione ad un recente provvedimento Bruxelles sulla possibilità di ridestinazione dei fondi, con il limite del 4%) AZIONE 1 Slide 8b LE CONDIZIONI PIU’ FAVOREVOLI, DAL PUNTO D VISTA CLIMATICO-TECNICO Dal punto di vista tecnico-climatico, va presa in considerazione una tipologia edilizia diffusa e suscettibile di modifiche energetiche significative a fronte di investimenti contenuti. In ipotesi potrebbe trattarsi di edifici pubblici (ex IACP, scuole, uffici o, altro) di costruzione antecedente alla legge 373/76, con struttura multipiano, collocati in zone climatiche D - E - F e quindi con un consistente impegno di consumi energetici destinati alla climatizzazione. Identificazione del mix di interventi specifici in grado di massimizzare il risparmio energetico minimizzando i costi per il caso in esame Tale ottimizzazione non è necessariamente finalizzata a prestazioni straordinarie, ma piuttosto ad ottenere un “buon risultato” energetico che permetta di ammortizzare l’investimento in un tempo di 6-10 anni. La riduzione del numero di anni necessari per recuperare, grazie ai risparmi di gestione energetica, i costi dell’ investimento iniziale dipenderà, in definitiva, dalla compresenza delle seguenti quattro “condizioni favorevoli” di carattere climatico-tecnico: 1. zone climatiche D – E – F 2. tipologia e anno di costruzione edifici (edifici multipiani caratterizzati da una scarsa qualità costruttiva, quindi da consumi elevati che non rispondono alle norme attuali e permettono, con costi contenuti, di conseguire consistenti vantaggi energetici) 3. possibilità di intervento basato su un mix tecnologico-progettuale ottimizzato per combinare le consistenti riduzioni dei consumi, dell’ordine del 30–40%, con la convenienza finanziaria (importante per gli utenti, le imprese e gli istituti finanziari) 4. necessità di lavori di manutenzione straordinaria anche con adeguamento alle normative sulla sicurezza/sismicità (con disponibilità dei finanziamenti relativi) Slide 9 AZIONE 2 corrisponde ai punti E. - F. delle slide di strategia A seguito di decisioni concordate nel “punto centrale”, Fondazione TEC - incontra gli amministratori delle “sedi favorevoli” - in collaborazione con gli uffici tecnici locali effettua una analisi del patrimonio edilizio individuando gli edifici suscettibili di intervento conveniente di efficienza energetica. tali interventi potranno comprendere anche l’utilizzo di fonti rinnovabili di cogenerazione di piccola scala o altro. se richiesto dall’amministrazione locale, potranno anche essere considerati, in associazione con gli interventi sugli edifici, interventi di fonti rinnovabili anche all’esterno degli edifici - in tal modo, predispone gli elementi tecnico-economici principali (audit) necessari per le parti tecniche di un bando di gara - si accorda con l’ Amministrazione sulla tipologia, sui contenuti e sul quadro dell’intervento per l’attivazione del suddetto bando di gara - incontra anche le istituzioni finanziarie locali, ed eventuali Esco, su presentazione dell Amministrazione locale - si impegna, ove necessario, per la realizzazione di corsi e altre forme di qualificazione per amministratori, tecnici ed imprese AZIONE 3 Slide 10 corrisponde ai punti E. – F. delle slide di strategia PREDISPOSIZIONE DEL BANDO DA PARTE DELLA FONDAZIONE TEC VALENDOSI ANCHE DELLE COMPETENZE ED ESPERIENZE DELLE TRE ASSOCIAZIONI I RAPPORTI DIRETTI DELLE TRE ASSOCIAZIONI CON LE AZIENDE PERMETTONO SCAMBI DI INFORMAZIONE DI PRIMA MANO, SU TEMI DI INTERESSE COME PREZZI, DIFFICOLTA’, CAPACITA’ D’INTERVENTO, RAPPORTI TRA AZIENDE E BANCHE, PASSAGGIO DAGLI ORDINARI CONTRATTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA AI CONTRATTI DI NUOVO TIPO CON INTERVENTO DI EFFICIENZA ENERGETICA IL BANDO SARA’ FORMULATO IN TERMINI ACCETTABILI PER LE BANCHE LOCALI Esempi: • Esco partecipate dalle banche locali • Contratti di Project financing • Contratti di gestione (intervento e gestione) , con “certificazione effettiva” dei consumi • Fondo di garanzia pubblico a favore della banca (interviene quando i risparmi di gestione sono inferiori a quelli preventivati) • Vantaggi limitati di aumento di volume in cambio di forti diminuzioni dei consumi • Altre possibilità Slide 11 AZIONE 4 corrisponde al punto G. delle slide di strategia Il “Punto Centrale” collabora con le imprese rappresentate dalle tre associazioni per fornire indicazioni tecnologiche-progettuali e contrattuali per la partecipazione alle gare LE ASSOCIAZIONI PROMUOVONO PRESSO LE AZIENDE ASSOCIATE LA PARTECIPAZIONE AI BANDI POSSIBILI ACCORDI LOCALI ATI, ACCORDI TEMPORANEI DI IMPRESA (AD ESMPIO, PER L’INCREMENTO DELLA QUALIFICAZIONE TECNOLOGICA DELLE IMPRESE EDILI LOCALI) IMPEGNO DI POLITICA TECNOLOGICA - CONTRATTUALE CONFRONTI DI IMPRESE E BANCHE. NEI TRASPARENZA QUADRO DEGLI INTERESSI PARTECIPANTI E/O COINVOLTI Slide 12 L’Amministrazione Pubblica consegue l’adeguamento del parco edilizio, i risparmi di gestione, gli effetti economici anti–congiunturali e occupazionali, il miglioramento del modello di consumo dell’Amministrazione. Si costituisce così una base di esperienza per gli interventi sull’edilizia residenziale e privata qui non considerati Le Imprese edili e le imprese produttrici di componenti e materiali partecipano ad un processo di apertura di un nuovo mercato e di riqualificazione della loro capacità di intervento, anche mediante ATI. Il nuovo mercato, è basato sulla innovazione non solo tecnologica, ma di pieno ciclo, amministrativa, bancaria, gestionale. Le banche avviano un nuovo tipo di attività finanziaria in accordo con la sostenibilità dello sviluppo, tutelandosi sia dalle incertezze del singolo intervento, sia da quelle che sono proprie della sostenibilità dello sviluppo, in cui, ad esempio, il mutuatario che consuma poco è più affidabile. Fondazione-TEC, in accordo con il suo impegno statutario per la sostenibilità dello sviluppo e per le attività delle imprese a questo fine, opera in contratto con l’Amministrazione Pubblica (aspetti fiduciari derivanti dal carattere di Fondazione, ONG, impegni statutari per lo sviluppo sostenibile e per il conseguente ruolo delle imprese) Slide 13 IL CASO DELLA BANCA CANTONALE DEL CANTONE DI ZURIGO L’aspetto principale è una “nuova” riflessione sui rischi bancari nell’epoca dello sviluppo sostenibile. Nel caso dei mutui a 30 anni - tempi che richiamano i lunghi tempi di durata degli edifici e delle relative politiche - la banca è interessata a ridurre i suoi rischi nei pagamenti dei mutui Per selezionare il mutuatario più affidabile, può arrivare a ridurre l’interesse. Nel caso della Banca Cantonale di Zurigo si accorda una riduzione dell’interesse dell’1% a chi compie determinati interventi di efficienza energetica. E’ prevista una verifica a 5 anni: in caso negativo, viene arrestata la riduzione. In caso positivo, la riduzione viene accordata per altri 5 anni. Elementi di riflessione che influiscono su questa politica: A) il prezzo del petrolio, sul medio e lungo termine, dovrà aumentare, a causa del rapporto tra domanda in aumento, offerta non altrettanto in aumento, per ragioni fisiche B) a causa del rischio climatico, la sensibilità degli utenti sarà in aumento C) chi opera in modo da ridurre i suoi costi di gestione energetica, appare più affidabile, come mutuatario, sia come cultura che come disponibilità economica D) l’abitazione ad elevata efficienza energetica, nel quadro indicato, in quanto sia certificata, ha un maggiore valore di mercato, ancora a favore della capacità di pagamento del mutuatario AI FINI ITALIANI: va attivato un rapporto con le banche attive in edilizia, per verificare le loro disponibilità in merito. Sono possibili anche politiche pubbliche e private, in cui ciascuna delle parti si accolla una riduzione di 1% dell’ interesse, con una riduzione complessiva del 2%. Slide 14 INCREMENTO DEL PATRIMONIO DI CONOSCENZE DEL “PUNTO CENTRALE” Una delle attività del “Punto centrale” sarà il controllo continuo dei prezzi correnti di mercato in relazione agli interventi di interesse La verifica avverrà attraverso una pratica continua di confronto con le imprese e loro associazioni, allo scopo di individuare tecniche di intervento affidabili e a basso costo, nonché di migliorare la capacità di previsione sulle variazioni di investimento in corso d’opera. Caratteri specifici del “Punto centrale” saranno quindi: - l’impostazione a pieno ciclo, amministrativa–finanziaria–climatica–tecnicagestionale - il rapporto continuo e diretto con le imprese che operano sul mercato - la conoscenza diretta delle condizioni per la introducibilità efficace dell’innovazione, in termini di nuova convenienza per i diversi attori - la strategia di “innovazione subito” e di “effetto fertilizzante” Slide 14a INCREMENTO DEL PATRIMONIO DI CONOSCENZE DEL “PUNTO CENTRALE”: LA BANCA E’ UN PROTAGONISTA Il confronto va esteso alle banche che finanziano gli interventi in edilizia. La banca non è vista solo come un “problema”, ma come un protagonista indispensabile dello sviluppo sostenibile locale. A questo fine, dovrà essere anche ottimizzata la “forma” (project financing, business plan ecc.) di presentazione del progetto di intervento ai finanziatori dell’intervento. In generale, dovranno essere riconosciuti i rischi e le incertezze che sono propri degli interventi in questione. Dovrà essere promosso l’adeguamento della politica bancaria di rischio alla strategia dello sviluppo sostenibile (banca sostenibile). Dovrà essere sollecitata la disponibilità del sistema bancario a collaborare per la definizione di tipologie contrattuali che tengano esplicitamente conto dei suddetti “rischi dell’innovazione”. Il project financing, ad esempio, è nato con questo scopo (e non si basa sulle garanzie materiali fornite dal destinatario del finanziamento). L’aspetto di partecipazione della banca ai rischi dell’intervento innovativo può trovare soluzione anche nella sua partecipazione ad una Esco, insieme con l’Amministrazione. Sono possibili anche soluzioni anche miste con la partecipazione di pubblico, banche e imprese Ai fini dei bandi di gara, un riferimento principale è alla L 163/06 e al Regolamento attuativo Dpr 554/99 della L 109/94 (Merloni) ancora in vigore, in cui vengono specificati, tra l’altro, i procedimenti del project financing e del “promotore finanziario”, che aprono diverse possibilità al ruolo dell’impresa di costruzione, con il sostegno bancario INCREMENTO DEL PATRIMONIO DI CONOSCENZE DEL “PUNTO CENTRALE” Slide 14b Messa a punto di una metodologia di controllo e rendicontazione della gestione energetica per il periodo del rientro economico dell’investimento. Il bando, infatti – per offrire garanzie più affidabili all’istituto di credito – deve prevedere un monitoraggio dell’effettivo risparmio energetico che viene a prodursi nei 6/10 anni di realizzazione del progetto. Il controllo e la rendicontazione di questi dati consente l’attivazione dei correttivi eventualmente necessari a salvaguardare l’integrità energetica - economica del programma. Anche quest’aspetto fa parte dell’esigenza culturale-strategica di una maggiore partecipazione diretta della banca al ciclo attuativo dell’intervento dell’efficienza. Impegno per determinare le condizioni di allargamento dell’intervento. Definizione , in particolare, di richieste circostanziate a livello di Stato (ipotesi Maiocchi-degli Espinosa-Zatti) e Regioni (considerando casi di interesse in varie regioni, settentrionali, centrali e meridionali, anche valorizzando determinate contiguità, ttra Germania e Svizzera, Lombardia e Veneto ). Andrà predisposto in comune un quadro delle norme e delle tipologie di incentivo di maggiore interesse su base regionale, provinciale e locale. -Sviluppi tecnologici, -studi comparativi a diversi livelli, casi singoli, province, regioni, paesi europei, -follow up internazionale, direttive europee e decisioni nazionali, Copenhagen, - convegni, ad es. a Roma per le banche, a Milano , dopo l’avvio della I fase di interventi Slide 15 L’EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI USI FINALI DELL’ENERGIA: EFFETTI DI UN INTERVENTO NEL SETTORE TERZIARIO NELLO SCENARIO ENEA DI ACCELERAZIONE TECNOLOGICA AL 2020 Crisi economica e intervento pubblico – ENEA 26.02.09 Slide 16 CONSISTENZA DEL PARCO EDILIZIO DI RIFERIMENTO •Scuole –Circa 43.000 •39% al Nord •22% al Centro •39% al Sud •Uffici –Circa 14.000 •42% al Nord •25% al Centro •33% al Sud (Fonte: CRESME per ENEA Elaborazioni ENEA su dati CONSIP) Crisi economica e intervento pubblico – ENEA 26.02.09 Slide 17 PARCO EDILIZIO UFFICI –LE TIPOLOGIE (Fonte: CRESME per ENEA) Crisi economica e intervento pubblico – ENEA 26.02.09 Slide 18 LOGICA E TIPOLOGIE DEGLI INTERVENTI Gli interventi prevedono il ricorso a materiali, componenti e sistemi realizzati con le tecnologie più avanzate oggi disponibili in grado di realizzare: – miglioramento delle prestazioni dell’involucro edilizio, – generazione efficiente dell’energia per la energia per la climatizzazione in funzione delle fonti disponibili, – gestione ottimizzata dei servizi di climatizzazione illuminazione modulabili in funzione della domanda, – ricorso alle fonti energetiche rinnovabili attraverso dispositivi sia attivi che passivi Crisi economica e intervento pubblico – ENEA 26.02.09 Slide 19 COSTO INTERVENTI: 8,2 MILIARDI 24% uffici 76% scuole Crisi economica e intervento pubblico – ENEA 26.02.09 Slide 20 BENEFICI: RISPARMIO ENERGIA PRIMARIA (MTEP) 0,44; 20% 1,76; 80% Risparmio Totale Post Crisi economica e intervento pubblico – ENEA 26.02.09 Slide 21 SINTESI DEI DATI RELATIVI ALLA PRIMA TRANCHE DI INTERVENTO Dimensione dell’intervento considerato: - campione di circa 15.000 edifici tra scuole e uffici (pari al 35% del totale censito) Valutazione del consumi attuali (tendenziali): - 15 milioni di MWhtermici/anno - 6 milioni di MWhelettrici/anno Valutazione della relativa “bolletta energetica”: - 1,8 Miliardi di €/anno Spesa prevista (intervento sul 35% del parco totale): - 8,2 miliardi di € Effetti degli interventi sui costi energetici: - riduzione del 20% di energia primaria - riduzione della bolletta energetica di 420 Milioni di €/anno Crisi economica e intervento pubblico – ENEA 26.02.09 Slide 22 GLI ASPETTI FINANZIARI DELL’INTERVENTO L’aspetto finanziario dell’intervento può essere validamente sostenuto attraverso: – finanziamento bancario con fondo di garanzia, – finanziamento sostenuto da una emissione di “bond efficienza”, – finanziamento bancario associato a una emissione di “bond efficienza”. Crisi economica e intervento pubblico – ENEA 26.02.09 IMPATTO ECONOMICO NELLA FASE DI CANTIERE Slide 23 L’investimento nel Piano di 8,2 miliardi di € determina i seguenti effetti (valori medi): – produzione attivata per circa 20 miliardi di €, – creazione di valore aggiunto pari circa 15 miliardi di €, – incremento dell’occupazione di circa 150.000 unità – incremento complessivo del PIL dell’ordine dello 0,6% (nell’arco temporale dell’intervento) Distribuzione del reddito nei settori (%) Crisi economica e intervento pubblico – ENEA 26.02.09 CONCLUSIONE Slide 24 ENEA Il campo dell’intervento di efficienza energetica nell’edilizia pubblica, è autorevolmente segnato dalla proposta Enea presentata il 26 febbraio. La proposta Enea, ampia e attrezzata, con intento sia energetico-ambientale che anti-congiunturale e occupazionale, con carattere dall’alto, richiede un impegno di Governo all’altezza del suo impianto. Richiede in particolare una disponibilità consistente dal Ministero dell’Economia-Finanza, con la costituzione di un fondo di garanzia che permetta l’accordo con ABI e con il sistema bancario nazionale, a fronte delle incertezze relative ad un ventennio di mercato dell’energia. Richiede anche una disponibilità normativa, quale può esprimersi un decreto legge che preveda per tutte le amministrazioni pubbliche la messa a norma del loro patrimonio edilizio. Derivano dall’ampiezza dell’impegno il valor medio del risparmio energetico pari a 20% e il numero degli anni per il recupero dell’investimento, 19,5 (senza tener conto degli interessi). Va quindi auspicato il riconoscimento operativo della proposta Enea da parte del Governo. PUNTO CENTRALE. INNOVAZIONE SUBITO L’impostazione della presente strategia di “fertilizzazione”, a partire dalle “situazioni locali più favorevoli” ,intende avviare, da parte sua, una dinamica positiva e immediata, dal basso, che parta dalla casistica più adatta all’intervento – che presenterà comunque difficoltà ed esigenze di innovazione – per passare progressivamente a fasce più ampie di mercato. Alla base sta quindi il riconoscimento della necessità urgente di innovazione, non solo tecnologica, ma di tipo amministrativo-finanziario, che andrà messa punto e collaudata nei casi più favorevoli per essere poi replicata in mercati sempre più ampi e con maggiori incentivi, nella prospettiva di un positivo incontro , dall’alto e dal basso, ,con la proposta Enea.