Il problema delle origini e lo sviluppo delle

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Il problema delle origini e lo sviluppo delle
LUCY, l’Australopiteco
“RECITA–LETTURA” (SEMISERIA) IN PIU’ ATTI
SUL PROBLEMA DELL’ORIGINE DEL MONDO E LA COMPARSA DEI PRIMI OMINIDI
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Di queste pagine si possono fare letture individuali o, meglio ancora a più voci, in classe,
anche sotto forma di recita. Ricordarsi però che, se per il ruolo di Ugo e Miriam vanno bene
tutti, per Lucy è meglio scegliere l’insegnante o una bambina con una bella…. parlantina!
BUON DIVERTIMENTO!
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Secondo Atto
Il problema delle origini e lo sviluppo delle scienze
ANTEFATTO
QUASI PER RISPONDERE AD UN SUO DESIDERIO, L’AUSTRALOPITECO LUCY ENTRA ALL’IMPROVVISO IN CAMERA DI
UGO; INCALZATA DALLE DOMANDE DEI DUE BAMBINI, INIZIA A RACCONTARE LA SUA STORIA:
SPIEGA CHI SONO I PALEONTOLOGI, COSA SONO I FOSSILI, ED AFFRONTA IL PROBLEMA DELLA CREAZIONE DEL
MONDO, PRENDENDO SPUNTO DALLA LETTURA DEL GENESI, IL PRIMO LIBRO DELLA BIBBIA.
LUCY
Allora ragazzi, vi è piaciuto il racconto della creazione?
UGO
Si, anche se è un po’ lunghetto… Miriam non la finiva più di leggere!
E meno male che Dio se l’è cavata in sei giorni soltanto…
LUCY
Se avessimo proseguito nella lettura della Bibbia –ma bisognava fare i conti con te,
Ugo- avremmo scoperto che c’è anche un settimo giorno: quello in cui…
MIRIAM
… in cui Dio si è riposato!
UGO
Ha fatto come noi allora… per sei giorni a scuola, il settimo, la domenica, ci
riposiamo…
MIRIAM
Eh si Ugo, ti devi proprio stancare molto a scuola, sempre a studiare...
UGO
(CON UNA FINTA RISATA) Ah ah, che ridere... Miriam, che fai, l’ironica?
MIRIAM
Lucy, ora che ci penso… ma la nostra settimana, lunedì, martedì etc., deriva dal
racconto della creazione?
LUCY
Mmh… questa è una bella domanda… diciamo che la settimana, l’uso di scandire i
giorni con un ciclo di sette, deriva dal calendario ebraico, che a sua volta è simile a
quello delle antichissime civiltà del Vicino Oriente.
MIRIAM
Ma perché un ciclo di sette giorni? E non sei o cinque, o quattordici...
LUCY
Allora… per contare il tempo gli antichi hanno guardato al cielo. Il moto del sole e
della luna, le loro posizioni nella volta celeste, scandiscono non solo il giorno e la
notte, ma tutto lo scorrere del tempo: le settimane, i mesi, gli anni.
In particolare, per i popoli del vicino oriente era importante il mese lunare, cioè il
tempo che impiega la luna per compiere il giro intorno alla terra, cioè circa 28
giorni.
UGO
E come hanno fatto a scoprire quanto tempo ci mette? Mica erano astronauti!
LUCY
Lo puoi scoprire anche tu, Ugo… se ti decidessi ogni tanto a voltare gli occhi
all’insù, verso il cielo, anziché tenerli sempre fissi, come mi immagino, sulla
playstation!
Per fortuna gli antichi non avevano quegli aggeggi, e così passavano notti su notti
ad osservare il cielo, studiando i movimenti delle stelle e dei pianeti…
Hai presente la luna piena? Ecco, il mese lunare è il tempo che passa tra una luna
piena e quella successiva.
Il mese lunare è a sua volta scandito da 4 fasi lunari, che iniziano però dalla luna
nuova:
1- luna nuova;
2- quarto di luna crescente;
3- luna piena;
4- quarto di luna calante;
poi abbiamo di nuovo la luna nuova e così via, a seguire…
MIRIAM
Lucy, la luna piena l’ho ben presente, ed anche i quarti di luna, ma… la luna nuova
cosa è? Non l’ho mai vista!
LUCY
Ci credo che non l’hai mai vista… non si vede!
UGO
Come non si vede…
LUCY
E’ la luna quando non è visibile, perché sta nel nostro cielo di giorno e quindi non si
vede, o si intravede appena.
Per questo si chiama luna nuova, perché sta per nascere nel cielo notturno.
Ma ditemi una cosa… se il mese lunare è di 28 giorni ed è suddiviso nelle 4 fasi che
abbiamo visto, di quanti giorni sarà composta ciascuna fase?
UGO
Facile… basta fare 28 diviso 4… fa… fa…
LUCY
Dai Ugo, è sufficiente conoscere la tabellina del 4!
UGO
La tabellina del 4? Vuoi vedere che non è si ancora studiata? E’ per questo allora
che non mi riesce, questa divisione!
MIRIAM
Non ti riesce perché non l’hai studiata, la tabellina… certo che si è fatta…
UGO
(CON ARIA STUPITA) Ah si..?
MIRIAM
(CON TONO DECISO) Si! 4 per 7 uguale 28! Quindi, 28 diviso 4 fa 7.
LUCY
Sette, esatto… e sette, guarda caso, sono proprio i giorni della…
MIRIAM
…della settimana!
LUCY
Chiaro, no? L’uso di dividere il tempo in settimane, in uso già nei popoli antichi,
deriva proprio dall’osservazione dei cicli della luna.
Però il racconto biblico è importante per una cosa: l’istituzione della festa
settimanale, del giorno dedicato a Dio.
UGO
Ho capito… è la domenica!
LUCY
Si, in molti paesi, soprattutto quelli di religione cristiana, è la domenica, che, come
dice il nome, è il giorno del Signore, cioè di Dio. Domenica viene infatti dal latino
dominus, che significa signore. Per i cristiani è il giorno in cui Gesù Cristo è risorto;
per questo viene festeggiato.
Ma gli ebrei, ben prima dei cristiani, avevano come ultimo giorno della settimana,
lo shabbat, che cui prende il nome il nostro sabato.
Lo shabbat stava a ricordare proprio il giorno in cui Dio, dopo la creazione, si è
riposato; per questo, per precetto religioso, agli ebrei osservanti è vietato svolgere
qualsiasi lavoro. Non a caso shabbat deriva da una parola che significa smettere:
smettere appunto di lavorare.
E per gli ebrei, ancora oggi, è il sabato il giorno della festa.
UGO
Ma non si potrebbe essere ebrei e cristiani insieme? Si farebbero così due giorni di
festa…
LUCY
E perché allora non diventare anche musulmani? Per loro il giorno di festa, il giorno
dedicato a Dio, è venerdì…
il fatto, Ugo, è che ogni paese ha le sue tradizioni. In occidente ormai il giorno di
festa è la domenica, ed è solo quello, mi spiace per te…
Ma adesso torniamo a noi.
Come vi dicevo, fino al 1700, il racconto biblico sulla creazione del mondo veniva
preso alla lettera: si era convinti che le cose fossero andate esattamente in quel
modo.
Talmente se ne era sicuri che ci fu anche chi provò a calcolare il giorno preciso in
cui Dio dette inizio alla sua opera creatrice!
MIRIAM
Veramente? E come ha fatto a calcolarlo?
LUCY
Semplice: grazie alle genealogìe contenute nella Bibbia.
UGO
(CON TONO UN PO’’ IRRITATO)
LUCY
Hai ragione Ugo, la parola un po’ difficile, ma la spiegazione è semplice… una
genealogia è l’elenco di tutti gli antenati di una persona: i nonni, i bisnonni, i
trisavoli e su su fino al capostipite. Oppure al contrario, l’elenco della discendenza:
dal capostipite in giù, fino agli ultimi nipoti.
Se Ugo non mi guardasse male…. (LUCY GUARDA L’ESPRESSIONE DI UGO) …se Ugo non mi
guardasse male, dicevo, potrei anche aggiungere che genea in greco vuol dire
origine e logìa deriva, come al solito, da logos, cioè parola, discorso.
Quindi genealogia vuol dire discorso sull’origine; in questo caso l’origine di una
persona o di una famiglia…
UGO
Io ti ho guardato male… ma tu lo hai detto ugualmente!
LUCY
E’ un po’ la stessa cosa dell’albero genealogico … lo avete presente?
MIRIAM
Albero genealogico?
LUCY
Si chiama albero, ma in realtà non ha nulla a che vedere con l’albero vero e
proprio, perché è soltanto un disegno: il fusto dell’albero rappresenta il
capostipite, o meglio la coppia di capostipiti, i due antenati da cui la discendenza ha
preso avvio; i rami più grandi e più vicini al tronco sono le generazioni più antiche,
mentre i rami più piccoli e più lontani sono le generazioni più recenti.
Genealogìe? Lucy, perché vuoi sempre farci passare per
degli ignoranti? Non potresti usare parole più semplice e conosciute, una volta
tanto?
Ognuno di noi può costruire l’albero genealogico della propria famiglia…
naturalmente con l’aiuto dei genitori o, meglio ancora, dei nonni.
UGO
Però… quasi quasi glielo chiedo a mio nonno, se mi aiuta a costruire il mio albero
gene…
LUCY
Genealogico! Perché no, Ugo, tuo nonno sarebbe certamente molto contento….
però ti accorgerai che ad un certo punto vi fermerete, perché mancano le
conoscenze sugli antenati più antichi.
Proviamo invece ad immaginare una cosa: se tu e tuo nonno riusciste a risalire
sempre più indietro nel tempo, a ricostruire tutte le generazioni passate, anche
quelle più antiche, alla fine arrivereste a ….a chi?
UGO
E che ne so!
LUCY
Al primo capostipite, al progenitore del genere umano!
O meglio, ai progenitori, un uomo ed una donna, perché da soli non si va da
nessuna parte, in quanto a discendenza…
UGO
Allora è possibile capire da chi tutti noi discendiamo? Conoscere i nostri primi
antichissimi antenati?
LUCY
Certo che no! La nascita del genere umano si perde nella notte dei tempi…
però, anche se non li conosciamo, questi due progenitori sono sicuramente esistiti
ed è grazie alla loro discendenza che oggi vivono sulla terra svariati miliardi di
uomini e di donne…
UGO
Peccato non poterli conoscere!
LUCY
Vedi Ugo, se tu fossi vissuto nel passato, almeno fino al 1700, non avresti avuto il
minimo dubbio sulla loro identità …. e chi mai, infatti, potevano essere?
MIRIAM
Io lo so…
UGO
Davvero? E chi te lo ha detto?
MIRIAM
Ma la Bibbia, Ugo… sono Adamo ed Eva!
LUCY
Eh, si proprio loro…. creati direttamente da Dio!
Se noi prendiamo la Bibbia, ad esempio, il primo libro delle Cronache…
UGO
Oh, no… ancora la Bibbia?
LUCY
… il primo libro delle Cronache, dicevo… Ugo cercalo un po’, vedrai che ti sarà
utile…
UGO
Uffa… primo libro delle Cronache…delle Cronache… eccolo!
LUCY
Cosa c’è scritto, subito all’inizio?
UGO
C’è scritto: Genealogie da Adamo a Davide. I primi antenati.
Chi era questo Davide?
LUCY
Davide è stato un grande re di Israele, vissuto intorno al mille avanti Cristo.
Ora leggi un brano, così si capisce come sono fatte le genealogie nella Bibbia; leggi
qui…
UGO
E va bene…
Isacco ed Esaù.
Abramo generò Isacco. Figli di Isacco: Esaù ed Israele. Figli di Esaù: Elifaz, Reuel,
Ieus, Ialam e Core. Figli di Elifaz: Teman, Omar, Zefi, Gatam, Kenaz, Timna e
Amalek…… Caspita, che nomi strani!
MIRIAM
Abramo, Isacco, Esaù… ma la Bibbia riporta solo i nomi dei padri? E le mamme?
LUCY
La società ebraica era una società patriarcale, mia cara… per questo riporta
solamente il nome dei padri. E sono nomi che vi suonano strani perché
appartengono alla lingua semitica, completamente diversa dalla vostra…
Ma veniamo a noi: come avete appena visto, la Bibbia contiene le genealogie da
Adamo a Davide; in altri libri, nel Nuovo Testamento, le genealogie arrivano fino a
Gesù, il cui anno di nascita lo conosciamo più che bene… vero?
MIRIAM
E’ proprio quello da cui inizia il nostro calendario… infatti oggi siamo nel 2 mila e
passa dopo la nascita di Cristo.
LUCY
Esatto! Quindi, calcolando gli anni di tutte le generazioni, da Adamo a Gesù, si può
stabilire, con buona approssimazione, quanti anni ci separano dalla creazione del
mondo.
Semplice, no?
UGO
In effetti è una bella pensata…
LUCY
E’ proprio quello che ha fatto un arcivescovo irlandese, vissuto alla metà del 1600;
dopo essersi dedicato a lungo a questi calcoli, alla fine, trionfante, ha sentenziato
che… che la creazione aveva avuto inizio circa 6.000 anni prima, esattamente il 23
ottobre del 4.004 avanti Cristo, a mezzogiorno in punto! Strepitoso, eh?
UGO
Ed aveva indovinato?
LUCY
Ma neanche per idea, aveva sbagliato completamente!
Come vi ho già detto, per quanto riguarda la creazione del mondo, quelli narrati
nella Bibbia, Adamo ed Eva compresi, non sono avvenimenti reali, ma frutto di
fantasia. Si tratta di un racconto simbolico, che parla per simboli.
MIRIAM
Cosa vuol dire per simboli?
LUCY
L’autore di questa storia voleva far capire che tutto ciò che esiste è stato creato da
Dio; non bisogna pensare che la creazione sia avvenuta proprio in quel modo, come
sta scritto, in 6 giorni.
Invece in quel tempo si dava piena fiducia al racconto biblico: tutti erano convinti
che la creazione risalisse a poche migliaia di anni prima e che da allora, niente, sulla
faccia della terra, fosse cambiato.
Questo modo di pensare, questa dottrina, si indicava con due nomi:
creazionismo e fissismo.
Il perché di questi due nomi lo capite da voi, vero?
MIRIAM
Creazionismo perché l’universo è stato creato da Dio?
LUCY
Si, il creazionismo è quella corrente di pensiero convinta della creazione del mondo
secondo la Bibbia…
ed il fissismo, invece, cosa sarà mai stato?
UGO
Comodo eh, Miriam, hai detto il più facile… il creazionismo lo sapevo anch’io… ma il
fissismo, vattelappesca cosa sarà mai…
LUCY
Dai Ugo, non è così difficile, te l’ho detto prima: se una persona crede che, da
quando il mondo è stato creato, nulla sia cambiato e tutto sia rimasto immutato,
vuol dire che secondo lui il mondo è … è?
UGO
Fisso! Hai ragione, era facile… perché non ci arrivo mai?
MIRIAM
Io una risposta l’avrei….
UGO
Miriam… meglio che taci!
LUCY
Questa era la corrente di pensiero chiamata fissismo, e fissisti erano chiamati i suoi
seguaci.
Ma lo studio dei fossili e le scoperte della geologia hanno dato uno scossone –e che
scossone!- a questo modo di pensare.
MIRIAM
Cosa è la geologia?
LUCY
Geologia: da geo – logos, studio della terra, perché geo in greco vuol dire terra e…
logos ormai lo sappiamo… vero, Ugo?
UGO
(CON TONO SCOCCIATO, COME CHI DEVE RIPETERE SEMPRE LE STESSE COSE)…il
LUCY
Ma veniamo ai fossili: tra i primi fossili rinvenuti, quelli più sorprendenti e
misteriosi erano le cosiddette glossopetre o lingue di serpente ….
UGO
Lingue di serpente?
LUCY
Bè, non erano proprio lingue di serpente… anzi, in realtà erano denti di squalo…
MIRIAM
Lucy… ci stai prendendo in giro, vero?
LUCY
Assolutamente no!
La storia è andata così: ogni tanto, sepolti nella terra o incastrati nelle rocce,
venivano rinvenuti strani oggetti: avevano la consistenza del sasso, ed erano
ugualmente lisci, ma non potevano essere sassi, perché avevano una forma ben
precisa: vagamente triangolare, con una punta affilata come un coltello… Miriam,
cerca una foto, lì su Internet… glossopetre…
MIRIAM
Eccola qui…
suo significato
preciso è parola, ma noi lo usiamo per studio, o discorso… (POI, CON ARIA DI RIVALSA) un
po’ distratto forse si, ma proprio scemo, no, eh!
Caspita, che punta!
LUCY
Affilata, eh?
Questi reperti dalla forma così strana hanno da sempre stimolato molta curiosità…
avete mai sentito parlare di Plinio il Vecchio?
UGO
Plinio il vecchio… Plinio il vecchio…. forse… mi sembra…
MIRIAM
Lucy, continua il racconto… se aspetti Ugo si fa notte!
LUCY
Siete mai stati a Pompei?
UGO
Io si! La città romana sepolta dalla lava del vulcano, il…
LUCY
Il Vesuvio! Ecco, Plinio il vecchio era un appassionato di studi sulla natura, al punto
che, per osservare da vicino l’eruzione del Vesuvio, vi trovò la morte, soffocato dai
gas e dalla fuliggine eruttati dal vulcano.
UGO
Hai visto che lo avevo sentito nominare, il vecchio Plinio… (UGO, RIVOLTO A MIRIAM, LE
FA UNA LINGUACCIA)
LUCY
Plinio il Vecchio si inventò una storia a dir poco fantasiosa: affermò che quegli
oggetti erano pietre che cadevano dal cielo durante le eclissi di luna.
Fu proprio lui a chiamarle glossopetre, perché assomigliavano alla lingua
dell’uomo. Glossa infatti in greco significa lingua; quindi lingua di pietra.
Durante il medioevo, invece, si pensava che fossero lingue di serpente pietrificate,
con effetti magici.
Questo errore durò fino alla fine del 1500, quando uno studioso napoletano, Fabio
Colonna, intuì che le glossopetre erano in realtà denti di squalo fossili. Alcuni, per
giunta, appartenenti a specie sconosciute.
UGO
Ma… perché soltanto un dente? E gli altri?
MIRIAM
Già! E lo scheletro, che fine aveva fatto?
LUCY
Avete detto bene, le vostre osservazioni sono giuste… avete un futuro come
paleontologi!
Il fatto è che gli squali, visto la loro attività di predatori, rinnovano continuamente
la dentatura, e quindi perdono denti di continuo. Per questo si trovano denti….
sciolti, isolati nel terreno.
UGO
Ma, ora che ci penso… che ci fanno denti di squalo sulla …terra?
Non dovrebbero stare in fondo al mare?
LUCY
E allora i fossili di conchiglie marine sparsi nei terreni intorno casa di Miriam? Che
ci fanno lì?
Le domande che ti fai tu, Ugo, se le ponevano anche altre persone … quelle
persone che, più sveglie di altri, più portate ad investigare la natura ed a ragionare
con la propria testa, capivano che… che c’era qualcosa che non tornava, nel
racconto biblico.
Uno tra i primi a farsi queste domande è stato uno svedese, vissuto a metà del
1600, Nils Stensen, italianizzato in Niccolò Stenone.
UGO
Mai sentito nominare…
LUCY
Si, lo so, non è molto conosciuto, ma è un peccato, perché Stenone è stato
veramente una personalità interessante, curioso ed appassionato di molte cose.
Ebbe una vita molto movimentata, tanto che alla fine giunse perfino a diventare
sacerdote ed infine vescovo.
La sua vita cambiò quando venne in Italia, a Firenze, presso la corte del granduca di
Toscana, Ferdinando II (secondo). A quel tempo, la corte granducale era uno dei
centri più avanzati di ricerca scientifica; non dobbiamo dimenticare infatti che
pochissimi anni erano passati dalla morte, proprio a Firenze, di Galileo Galilei, un
grandissimo scienziato, inventore del cannocchiale e della moderna astronomia.
A Firenze Stenone si dedicò in particolare allo studio dei fossili e delle rocce che li
contenevano. Da questi studi e ricerche ne uscì un libro, dedicato proprio al
granduca di Toscana, Ferdinando II … fammi venire un po’ su Internet se ve lo
trovo…. eccolo qua… questa è la copertina, scritta in latino:
Il titolo è:
DE SOLIDO
INTRA SOLIDUM NATURALITER CONTENTO
significa:
DE SOLIDO, a proposito del solido, CONTENTO, cioè contenuto, NATURALITER, per
natura, INTRA SOLIDUM, all’interno di un altro solido.
MIRIAM
Lucy, ma conosci anche il latino?
LUCY
Ed anche un po’ di greco, mia cara… mi è toccato impararle, queste lingue; le
parole della scienza - ed Ugo ne sa qualcosa- sono zeppe di termini greci e latini …
Ma torniamo al libro di Stenone: cosa è questo solido contenuto per natura
all’interno di un altro solido, se non il fossile, un oggetto di pietra racchiuso a sua
volta dentro un’altra pietra?
MIRIAM
Ma un fossile…. come fa a formarsi? Come fa a diventare duro come pietra?
LUCY
Un fossile si forma ad una condizione: che un essere vivente, animale o pianta che
sia, dopo la morte venga velocemente ricoperto da sedimenti, cioè dalla terra.
Che questo processo avvenga all’aria o in un fiume o dentro il mare, non importa;
ciò che è importante è che quei resti stiano al riparo sia dalle intemperie che dagli
altri animali, oltre naturalmente ai batteri che decompongono le materia organica.
MIRIAM
Cosa è la materia organica?
LUCY
La materia organica è quella materia che appartiene alla vita, animale o vegetale
che sia. Tutti gli esseri viventi sono fatti di materia organica, anche voi. Le rocce o
l’acqua, invece, sono materia inorganica, senza vita.
Come vi dicevo, se i resti di un essere vivente rimangono occultati e protetti dentro
la terra, essi non deperiscono completamente ma vanno incontro al processo di
fossilizzazione, un complicato processo alla fine del quale diventano come una…
UGO
…pietra!
LUCY
Proprio! Per questo i fossili sono oggetti rari, come raro è il caso di rimanere sepolti
sotto una frana o venire ricoperti dal limo e dal fango di una alluvione…
UGO
Certo, buffa la vita… quella che è sfortuna per loro, è fortuna per noi: a loro la
frana, a noi il fossile!
LUCY
Per gli insetti, invece, si possono avere casi particolari… tanto che alla fine i loro
fossili possono diventare un ornamento, o un gioiello… vero Miriam?
MIRIAM
Un fossile di insetto usato come gioiello?
Lucy, a me gli insetti non piacciono proprio, figurati se potrei usarli come gioielli!
LUCY
Ma è quello che comunemente avviene con l’ambra... non la conoscete?
MIRIAM
No…
LUCY
Vi piacciono i pinoli? Avete mai aperto una pigna?
UGO
Certo che si!
LUCY
Ecco, la resina che spesso vi rimane appiccicata nelle mani, o quella che vi ritrovate
nei vestiti dopo esservi appoggiati ad un fusto di un pino, può fossilizzare,
diventando appunto ambra.
Ogni tanto capitava -come capita tutt’ora- che una colata di resina, cadendo
dall’alto, intrappoli al suo interno un insetto. Quando la resina si indurisce, dentro il
sassolino trasparente, rimane, perfettamente conservato, l’insetto, che così spesso
va ad ornare, sotto forma di collane o pendenti, i colli di signore e ragazze…
MIRIAM
Io non me le metterò mai…
LUCY
Ed invece sono oggetti molto belli… vedremo se da grande ti rimangerai la parola!
Ma torniamo al nostro Stenone. Nel suo libro, De Solido, dimostrò, senza ombra di
dubbio, che le glossopetre erano denti fossili di squali preistorici.
Fece anche un bel disegno… eccolo qua:
MIRIAM
Bello? Terrificante, vorrai dire! Più che squalo, sembra un mostro marino…
LUCY
C’è un motivo: alcuni denti appartenevano a specie di squalo sconosciute, dalla
taglia decisamente gigantesca…. pensate che qualcuno era lungo fino a 20
centimetri, come una matita! E’ per questo che si venuta fuori una
rappresentazione così fantasiosa …
Comunque, a parte il disegno, il suo libro, il DE SOLIDO, fu, per l’epoca un libro
veramente importante; grazie alla esatta comprensione delle glossopetre, Stenone
lasciava intuire le grandi trasformazioni avvenute sulla terra, con mari che si
ritirano e fondali marini che si sollevano fino a diventare montagne.
Non solo: se i fossili erano rimasti intrappolati all’interno di alcune rocce, capì che
quelle rocce si erano formate… quando? Prima o dopo l’età in cui quelle specie
animali erano vissute?
UGO
Bè, se i fossili sono rimasti inglobati dentro quelle rocce, vuol dire che le rocce si
sono formate… dopo!
LUCY
Esatto, bravo Ugo… quindi quelle rocce non risalivano al momento della creazione
del mondo, ma dovevano essere molto, molto più recenti.
Voi subito capirete che, affermando questo, Stenone andava a mettere in
discussione le idee allora dominanti, in particolare quelle dei … di chi, secondo voi?
UGO
Dei fissisti!
LUCY
Certamente, proprio di loro…
del resto, se denti di squali primitivi spuntavano fuori dalle rocce di montagna,
come era possibile che, dai tempi della creazione, tutto fosse rimasto fisso, uguale,
immutato?
Gli interrogativi posti da Stenone stimolarono altre studi e ricerche, da cui
nacquero a sua volta altri interrogativi… insomma, la validità del racconto biblico, le
idee dei creazionisti e dei fissisti, erano messe sempre più in discussione!
E, spesso, proprio da uomini di chiesa… come John Ray, ad esempio!
UGO
E chi era questo John…?
LUCY
John Ray?
Era un sacerdote inglese vissuto alla fine del 1600, ma soprattutto era un
appassionato di studi sulla natura…
ve lo faccio vedere: eccolo qua, in un bel dipinto conservato a Londra.
Sentite cosa scriveva il reverendo Ray, nel 1663, osservando stupito una foresta
fossile che tornava alla luce dopo essere stata sommersa, in tempi antichissimi, dal
mare..
UGO
Una foresta fossile un tempo sommersa dal mare?
MIRIAM
Capisco perché era stupito!
LUCY
Bè, non si trattava naturalmente di una foresta vera e propria, ma di resti fossili…
ma lo stupore era ugualmente giustificato; ed infatti scriveva:
...o il mondo è molto più antico di quanto si immagina, dal momento che tali
mutamenti richiedono uno spazio di tempo incredibile, oppure, nei tempi primitivi,
la creazione della terra si accompagnò a scosse e mutamenti della sua parte
superficiale molto più numerosi di quelli intervenuti in seguito.
Capite? Da religioso, Ray credeva nella Bibbia, ma da uomo di scienza e naturalista
capiva che, per quanto riguarda l’età della Terra, troppe cose non tornavano.
(LUCY SI INTERROMPE UN ATTIMO A RIFLETTERE)
Ragazzi… voi avete presente il Grand Canyon?
UGO
Certamente, si trova in America, nel Colorado… è un posto incredibile, una gola
profondissima scavata tra rocce rossastre dove in fondo scorre un fiume… il fiume
Colorado, appunto…
MIRIAM
Caspita, Ugo, mi sorprendi…
UGO
Non mi intendo solo di supereroi giapponesi, bella mia…
ora ti faccio vedere una foto…. eccolo qui… uno spettacolo, eh?
MIRIAM
Accipicchia!
LUCY
Se quelle gole, quelle fosse così profonde, sono state scavate dal fiume, capite
anche voi che è impossibile che tutto ciò sia avvenuto…. in poche migliaia di anni!
Se così fosse, vedremmo il nostro bel pianeta modificarsi a vista d’occhio!
I cambiamenti sulla superficie della Terra ci sono, certamente che ci sono, ma sono
lentissimi… talmente lenti che non ce ne accorgiamo.
Lo stesso ragionamento lo faceva John Ray: diceva infatti che, osservando le
possenti trasformazioni avvenute nel tempo sulla Terra, “si arriva ad una serie di
conclusioni che sembrano scuotere la Sacra Scrittura per quanto riguarda la storia
della giovinezza del mondo.”
Eh si… il nostro acuto reverendo aveva ormai le idee ben chiare: La Terra doveva
essere molto, molto più antica di quanto risultava dai calcoli fatti sulla Bibbia!
UGO
Forte, il reverendo….
LUCY
Ma il bello doveva ancora venire: come vi dicevo all’inizio, per chi credeva nel
racconto biblico, più ancora che la geologia era lo studio dei fossili a porre
domande veramente inspiegabili.
Non era solo il fatto, già di per sé incomprensibile, di trovare conchiglie o denti di
squalo sepolti nelle rocce di montagna, ma…. come spiegare che quei fossili
appartenevano spesso a specie sconosciute, oggi non più esistenti?
La Bibbia afferma che tutte le specie viventi sono state create da Dio all’inizio del
mondo, e che da allora non ci sono state trasformazioni.
Perché dunque alcune specie sembravano scomparse nel nulla?
UGO
Già… come spiegarlo? Ancora un’altra bella gatta da pelare per i fissisti!
LUCY
Qualcuno ha provato a dare una risposta in accordo con la Bibbia: secondo loro, la
causa della scomparsa di molte specie animali era da ricercarsi nel … Diluvio
Universale!
UGO
Diluvio Universale?
LUCY
Ma si… Noè, l’arca…vi ricordate?
E’ una storia anch’essa raccontata nel Libro della Genesi… la vogliamo leggere?
UGO
(CON VOCE INCERTA) No, per carità… Miriam, non te lo ricordi?
Sei così brava a religione!
MIRIAM
Ugo, la storia del diluvio universale e dell’arca di Noè la conoscono anche i sassi…
I primi discendenti di Adamo ed Eva non è che si comportassero tanto bene… erano
cattivi e violenti e quindi Dio decise di punirli, tramite un grande diluvio da
mandare sulla terra.
Però c’era un uomo giusto, Noè, e Dio voleva che si salvasse. Per questo gli disse di
costruire un grande arca di legno dove, insieme alla sua famiglia, potessero trovar
posto tutti gli animali, o meglio una coppia, un maschio e una femmina, di tutte le
specie animali.
Poi venne il diluvio, piovve per quaranta giorni e quaranta notti, tutta la terra
venne ricoperta dalle acque, ma Noè, galleggiando sulla sua bella arca, si salvò.
LUCY
Brava Miriam, ti ricordi proprio bene.
UGO
Ma perché il Diluvio Universale avrebbe causato la scomparsa di molte specie di
animali? Erano o non erano entrate nell’arca?
LUCY
Secondo questa ipotesi, si trattava di quelle specie che non avevano trovato posto
nell’arca e così non potettero salvarsi… i ritardatari, insomma.
MIRIAM
Sembra un po’ una favoletta….
LUCY
In effetti questa spiegazione non è stata presa molto sul serio… e poi c’era anche
un altro fatto: gli studi sui fossili dimostravano che la improvvisa scomparsa di
specie era avvenuta non una volta sola, ma più volte.
Una risposta molto più credibile venne da un naturalista francese, un grande
botanico - cioè uno studioso delle piante-, vissuto tra 1700 e 1800, Georges Cuvier.
Ora vi cerco una immagine… eccolo qua, còlto con aria pensosa nel suo laboratorio:
Per spiegare la ripetuta scomparsa delle specie animali e vegetali nel corso del
tempo, Cuvier elaborò una strana teoria: la teoria delle catastrofi naturali.
UGO
Teoria delle catastrofi naturali? E che roba è?
LUCY
Intanto una teoria è una spiegazione di alcuni fenomeni ancora sconosciuti, ancora
non compresi nel loro modo di manifestarsi.
Secondo questa teoria, la Terra, durante la sua lunga vita, è andata soggetta a varie
catastrofi, che ogni volta hanno provocato la scomparsa di tutte le specie viventi.
Su questo, Cuvier aveva visto giusto: come molto più tardi è stato scoperto, la
terra, nella sua lunghissima storia di oltre 4 miliardi di anni, ha veramente visto di
tutto:
inondazioni, con la terra ricoperta dalle acque per le piogge incessanti;
eruzioni interminabili con il suolo trasformato in una coltre di lava;
glaciazioni talmente estese da trasformare l’intero pianeta in una palla di neve e
ghiaccio;
scontri con meteoriti così violenti da provocare nubi di polvere impenetrabili per
anni alla luce del sole;
pioggia di raggi gamma, causati dalla esplosione di qualche stella supernova,
talmente intensi da abbrustolire il nostro bel pianeta…
UGO
Caspita… anche i raggi gamma, come quelli delle battagli tra le astronavi
interstellari… ne ha veramente viste di tutti i colori, la nostra Terra!
LUCY
Ma la teoria di Cuvier aveva un punto debole, un interrogativo a cui non riusciva a
dare risposta… se, dopo ogni catastrofe, la vita sul pianeta era scomparsa…
MIRIAM
...come ha fatto ogni volta a ricrearsi?
LUCY
Eh si, Miriam, hai colto proprio il punto cruciale: come ha fatto la terra a ripopolarsi
di nuovo?
Questa domanda era tutt’uno con l’altro grande interrogativo posto dallo studio,
sempre più esteso ed approfondito, dei fossili: come mai, della gran parte delle
specie attualmente viventi, come il cane, il gatto o il cavallo, non si trovava alcun
fossile?
Forse in tempi antichi queste specie non esistevano?
E allora se veramente prima non esistevano… come sono venute fuori?
Se la creazione è stata unica ed irrepetibile, chi le ha create e, soprattutto…
quando?
UGO
Un bel rebus…
MIRIAM
E la risposta quale era? Cioè… come faceva a tornare la vita sulla terra, dopo le
catastrofi? Come nascevano le nuove specie?
LUCY
E che lo volete sapere subito? Andiamo per gradi… facciamo prima la conoscenza di
un brillante naturalista francese, Jean-Baptiste Pierre Antoine de Monet cavaliere di
Lamarck,…
UGO
Si , buonanotte… e chi lo impara questo?
LUCY
Non preoccuparti, Ugo: fortunatamente per noi, è conosciuto con il semplice nome
di Lamarck…
certo però, che strano destino, il suo…
MIRIAM
Perché ha avuto uno strano destino?
LUCY
Perché Lamarck deve la sua fama, il suo essere famoso, ad una teoria che è sì
innovativa ed utilissima per i futuri sviluppi delle scienze naturali, ma che è anche…
UGO
… che è anche …?
LUCY
…che è anche completamente sbagliata!
UGO
Ecco… mi ci mancava il Lamarck e la sua teoria, sbagliata per giunta…
e poi, Lucy, se è sbagliata…. che ce la racconti a fare?
Andiamo piuttosto a fare merenda!
FINE Secondo Atto
Creato nel marzo 2010 per www.loscrittoiodigirolamo.it. Registrato il 5/5/2010. Pubblicato il 15/5/2010.
Testo e grafica: Giovanni Comi. Titolare del copyright: Giovanni Comi. Limiti di utilizzo: vedi HOME PAGE del sito