cuneo ha importato il “sistema toyota”
Transcript
cuneo ha importato il “sistema toyota”
4 ricerca e innovazione Luglio 2011 N° 6 confindustria lancia il progetto “lean manufacturing” cuneo ha importato il “sistema toyota” think lean Fabrizio Gardinali “ Lean manufacturing. L’innovazione nei processi produttivi per migliorare la competitività”. è questo il titolo del grande progetto avviato da Confindustria Cuneo il 28 giugno scorso. L’iniziativa si articola in tre fasi: la conoscenza del sistema Lean attraverso l’esperienza di imprenditori, manager e consulenti che lo hanno applicato, riscontrandone i vantaggi e anche le difficoltà e i problemi connessi alla sua adozione. In questo step è previsto un approfondimento “sul campo”, con visite ad aziende del territorio che già applicano la “filosofia” Lean. Seguirà un percorso di formazione di sei giorni, in autunno, dedicato ai responsabili di produzione e qualità delle imprese al fine di apprendere e poi saper applicare i fondamenti del cosiddetto “sistema Toyota”, del quale il Lean è lo sviluppo o meglio l’adattamento al mondo produttivo occidentale, diverso per cultura, storia e metodo d’approccio a quello del Paese del Sol Levante. Il terzo e ultimo momento del progetto è costituito dal “coaching”: mediante il supporto di esperti si avvieranno, da parte degli interessati, le procedure “snelle” nelle varie aziende aderenti. “Si tratta di avviare una rottura culturale - afferma Luca Drocco, delegato all’Innovazione di Confindustria Cuneo - cioè inculcare nel nostro concetto e modo di produrre la precisione teutonica e il senso di efficienza di progetto giapponese. Unire alla nostra indubbia creatività e fantasia il rigore dell’organizzazione e la ricerca costante della qualità può essere una soluzione per il futuro. Il sistema Lean è applicabile anche da noi, nella realtà del Cuneese, ricca di piccole e medie imprese, come emerge dalle testimonianze portate oggi di tre casi locali. Mentre la prima parte di questo incontro ha caratteri più accademici e tecnici”. Ad aprire il meeting è stato Michele Bonfiglioli, ad della Bonfiglioli Consulting, che ha illustrato la filosofia Lean, il cui punto di partenza è la “caccia allo spreco”. In pratica ciò che nel processo produttivo non aggiunge valore al prodotto finale. Serve una rottura culturale: dobbiamo inculcare nel nostro concetto e modo di produrre, la precisione tedesca e l’efficienza di progetto giapponese Luca Drocco Nella routine quotidiana molti di tali sprechi non si vedono o sono considerati inevitabili. Per capirne, però, il peso si pensi che nelle imprese considerate “eccellenti”per efficienza, il lavoro che crea valore aggiunto non supera il 33%: il margine di miglioramento è nel restante 67%. Federico Magno, ad della Porsche Consulting, ha portato la testimonianza dell’esperienza che ha vissuto la prestigiosa casa automobilistica tedesca, che ai primi anni ’90 si è trovata ad affrontare una situazione di crisi. L’adozione del Lean manufacturing è stata una scelta per costruire un vantaggio competitivo a medio termine. Per farlo si è modificato tutto il sistema aziendale. Dalla ristrutturazione radicale degli stabilimenti alla riduzione drastica delle giacenze, oggi di meno di un giorno. Alla visione del prodotto: le cose devono essere fatte semplici. Così si è giunti alla razionalizzazione della progettazione, con piattaforme comuni che hanno consentito di passare dalle 4.000 alle oltre 100.000 autovetture prodotte. Importante è il totale coinvolgimento: dal management, che deve definire gli obiettivi, non comandare, ma spiegare, motivare e creare entusiasmo, ai lavoratori e ai fornitori esterni. Anche le esperienze di aziende locali parlano a favore del Lean. Diego Borgna, della Manitowoc Crane Group Italy, ha ripercorso le tappe che dal 2006 hanno segnato l’applicazione del sistema all’unità produttiva di Niella Tanaro, accolta con irridente scetticismo da altre fabbriche del gruppo statunitense, specie quelle francesi, ma come invece essa si sia rivelata positiva. Davide Pegoraro, della Rolfo, si è soffermato sul fatto che il Lean si è rivelato importantissimo per affrontare la crisi del 2008 facilitando la riduzione dei costi. Mentre Enzo Giletta, dell’omonima ditta produttrice di spargisale, ha messo in luce come esso sia applicabile anche ad aziende medio-piccole. Soprattutto, nel caso specifico, si è affrontato il problema della standardizzazione della produzione, passando dagli originari 23 modelli (troppi) ad 8 che, però, forniscono la stessa versatilità e un mantenuto elevato livello qualitativo. Così vicine, così facili, così salutari. Così vicine da essere raggiungibili in pochi minuti. Così immerse nella pineta ai piedi del Monte Pigna, lontane dallo stress cittadino, sono il luogo ideale per trovare un momento da dedicare a se stessi. Alle Terme di Lurisia prendersi una breve pausa è facile, con i trattamenti termali ma anche con le offerte dell’area relax. Così facile come bere un bicchiere d’acqua: l’acqua delle fonti Lurisia. Conosciute dal 1917 e da sempre famose per le proprietà ipotermali. Così salutari da generare da subito un immediato e duraturo benessere. che cos’è La rivoluzione arrivata dall’Est Il sistema Lean fa emergere gli aspetti negativi dell’organizzazione aziendale, che Womack ha identificato in sette elementi: lavorazioni superflue, movimenti di persone, produzione anticipata, movimentazioni di materiali, rilavorazioni, attese, scorte. Nel “sistema Toyota” vi era anche un ottavo elemento negativo: il non sfruttare appieno la capacità delle persone a risolvere i problemi. Aspetto che collima con la visione giapponese della centralità del fattore umano, non solo come mero “fattore di produzione”, ma come elemento indispensabile del successo dell’impresa. Visione che nella concezione imprenditoriale statunitense non c’è o è alquanto marginale. Il “Lean thinking”, il “pensare snello” si concentra solo sui processi che creano valore aggiunto e, prevedendo un coinvolgimento attivo di tutti coloro che operano in azienda, vede nell’elemento umano un fattore importante. I principi di questa filosofia sono finalizzati a produrre col minor consumo di risorse e sono identificabili in alcuni punti: identificazione del valore (ciò per il quale i clienti sono disposti a pagare il prezzo), identificare il flusso del valore, far scorrere il flusso del valore, flusso tirato (cioè il fabbisogno di attività è determinato dai reali consumi a valle), assumere la qualità come riferimento per un continuo miglioramento, estendere l’ottica “lean” anche ai fornitori esterni. STOP ALLERGIE ALLE TERME Respira meglio all’arrivo della primavera e libera la mente dallo stress - Grotta sudatoria - Sauna finlandese - Inalazione e aerosol - Massaggio Testa 30’ - Massaggio Shiatsu 30’ Pacchetto 6 giorni Respira Meglio - Consulenza con Medico Termale - 4 cure inalatorie (4 inalazioni, 4 aerosol, 1 doccia nasale) - 2 Grotta sudatoria - 1 Massaggio Testa 30’ - 1 Massaggio Shiatsu 30’ Cure in convenzione con il S.S.N. Cure inalatorie, Fangoterapia, Balneoterapia, Idropinoterapia, Cure ginecologiche, Ciclo per la Sordità Rinogena, Ventilazione polmonare. Istituto Idrotermale di Lurisia S.r.l. - Via delle Terme, 60 - 12088 Roccaforte Mondovì (CN) - fraz. Lurisia Terme - Tel. 0174 683 421- Fax 0174 583 555 - e-mail: [email protected] - www.lurisia.it Stabilimento Termale di Prima Categoria Super