circolare - OFS Italia
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Porziuncola, 3 ottobre 2016 Festa di san Francesco d'Assisi Prtot. N. 27/2016 A tutti i francescani secolari d’Italia E p.c. Agli Assistenti spirituali OFS Consiglio nazionale Gi.Fra. «Io ho fatto la mia parte, la vostra Cristo ve la insegni» Seduto, col capo chinato su una pietra, fresca e liscia, in fondo alla parete sinistra della Porziuncola, gli occhi chiusi e lo sguardo perso oltre, mi ritrovo in cerca di Francesco, nel momento più straziante. Questa pietra c'era, potrà pur dirmi qualcosa... Tira una brezza leggera all'ora del vespro qui a Santa Maria degli Angeli, e la terra, nuda sotto i piedi nudi, rilascia ancora un po' del calore di quel cocente sole dell'estate umbra appena terminata. Lui è qui, disteso nudo sulla stessa nuda terra. Poi d'improvviso sembra gonfiare i polmoni e riprende a far suonare le sue corde vocali, affidando la sua voce docile ma decisa a un leggero soffio di vento, accompagnato dalle prime foglie di autunno che aiutano a seguirne il percorso... Io ho fatto la mia parte E' povero Francesco...e in pace! Il suo “tutto è compiuto” mi ricorda Giobbe, che morì sazio dei suoi giorni (Gb 42, 17). Straordinaria rivelazione! Vorrei poter completare ogni giorno nella sazietà! Cioè senza recriminazioni o affanni, avendo compiuto ciò che mi era stato affidato…oggi! È come accettare di poter morire al termine di ogni giornata, nella pace di chi è consapevole di aver fatto il suo. Potrebbe bastare qui: sono sazio! È la disposizione migliore per accogliere con stupore e gratitudine il dono di un nuovo giorno. E così ancora, con ogni giorno che sarà donato...come giorno nuovo. Non potremmo pensarla allo stesso modo riguardo alla nostra vocazione francescana? Qual'è la responsabilità quotidiana che deriva dalla grazia ricevuta con questa chiamata? C'è una parte che ci spetta ogni giorno, come fosse la porzione di un vigneto che attende la nostra opera quotidiana...come fossimo contadini chiamati a giornata dal padrone della vigna; arriverà la sera, e se avremo compiuto ciò che ci era stato affidato, allora potremo dirci "sazi". Non è una questione di quantità di cose fatte, né di ricompensa, ma di fedeltà alla chiamata, di appartenenza, di disponibilità a fare la propria parte. È un modo di vivere…ogni giorno ci viene affidata un "parte". la vostra Cristo ve la insegni Potrebbe colpire il fatto che Francesco non ha richiamato all'Ordine, né alla Fraternità, tantomeno alla Regola. Ma è chiaro che nessuna istituzione, come nessuna norma, è capace da se stessa di insegnare o guidare se è spogliata di Cristo, che ne deve essere il centro per farne vita. E' Cristo che ci rivela la nostra "parte"! Ciò che abbiamo da compiere oggi...comunitariamente e personalmente. L’annuncio evangelico, “alla maniera di Francesco”, che costituisce la nostra missione, si nutre della capacità di ciascuno di noi di passare dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo, vivendo la conversione “ogni giorno”. Questa “sazietà” quotidiana, cui mi sembra che anche la nostra Regola ci conduce, è tutt’altro che un limite temporale, ma è piuttosto la partecipazione al tempo che appartiene alla storia. A ognuno di noi è chiesto “solo” di essere testimoni del carisma, partecipandovi con la docilità e la povertà di chi sa di essere semplicemente uno strumento. Francesco, come il francescanesimo, sono e rimarranno patrimonio della Chiesa, che “è” oltre, ma anche attraverso il mio e il nostro giorno! Francesco, in fin di vita, si esprime da uomo povero e completamente libero: «Io ho fatto la mia parte, la vostra Cristo ve la insegni», e ci offre il modello del servo in-utile con una frase che è espressione di piena appartenenza alla Chiesa di Cristo, di chi non ha gelosie di ruolo, ma vive la relazione con i “suoi” oltre se stesso. Si, Francesco muore sazio dei suoi giorni! Fratelli e sorelle carissimi, è questo il solco su cui procedere in questo nuovo anno fraterno, che vorremmo considerare "compiuto" nella festa di Pentecoste del 2017, con la celebrazione del Capitolo elettivo nazionale. E' questo il nostro "lungo giorno", nel quale accogliere da Cristo la "parte" che ci sarà affidata. «la vostra Cristo ve la insegni». Francesco è profondamente materno: prega e sollecita i suoi figli; come la Madre durante le Nozze di Cana, quando, dopo aver pregato Gesù, disse ai servi: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». (Gv 2, 5) Non sarà un caso se è proprio questo il brano del Vangelo che ci è stato affidato per questo nostro percorso verso il Capitolo elettivo! Come abbiamo già annunciato, l'ultima volta lo scorso 23 settembre a Bologna, in occasione dell'apertura ufficiale dell'anno durante il Festival Francescano, vorremmo affidarci a questo brano per lasciarci provocare proprio dalle parole di Gesù: «Riempite d'acqua le anfore». (Gv 2, 7) E allora, come anfore vuote, ci recheremo a La Verna insieme ai Ministri e vice Ministri regionali, dal 29 ottobre al 1 novembre, per iniziare il nostro percorso in preparazione al Capitolo di giugno a partire dalla dimensione dell'ascolto e della contemplazione, per accogliere la nostra "parte" e poi discendere dal monte e proseguire il cammino. Seguiranno altre due assemblee precapitolari, che saranno molto più partecipate e aperte al dialogo, al discernimento e al confronto fraterno: Dal 20 al 22 gennaio 2017 ad Assisi Dal 31 marzo al 2 aprile 2017 a Loreto. Ve ne daremo comunque notizia in modo più dettagliato mentre ci avvicineremo agli appuntamenti. Indipendentemente da chi parteciperà agli incontri, il percorso che ci prefiggiamo di affrontare riguarda tutta la Fraternità nazionale, richiamata sia comunitariamente che personalmente in ogni suo membro dalle parole di Francesco. Affidiamo a ciascuno di voi e ad ogni Fraternità la traccia evangelica delle Nozze di Cana, invitandovi a partecipare al comune discernimento suscitato dall’invito di Gesù: «Riempite d'acqua le anfore»! Sarebbe bellissimo e segno di vera comunione fraterna, avere il contributo di tutti. E’ questa la via che ci permetterà di versare il vino e dare compimento alla festa nuziale attesa dal mondo che abitiamo. Ciascuno si lasci insegnare da Cristo la propria parte! Questo è l'augurio migliore che possiamo rivolgerci in questa festa, accogliendo il soffio di quel vento che continua a condurci le parole di Francesco... Riapro lentamente gli occhi...è ora di andare a fare la mia parte. Esco e alzo lo sguardo al cielo, lo stesso scrutato dagli occhi ciechi di Francesco...che hanno visto la stessa luna. Non siamo poi così lontani. Il tepore della terra mi coglie di sorpresa e mi scopro a piedi nudi: ecco la mia parte! Sta per iniziare un nuovo viaggio...fino al termine di un giorno nuovo! Il Signore vi benedica e vi custodisca! Con profondo affetto fraterno, per il Consiglio nazionale OFS d’Italia remo di pinto