Oss con formazione complementare

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Oss con formazione complementare
E
ditoriale
Oss con formazione complementare
di Giovanni Muttillo
PRESIDENTE
In data 16 gennaio 2003 la conferenza Stato-Regioni ha approvato lo “Schema di accordo per
la formazione complementare della figura professionale dell’operatore socio sanitario in assistenza sanitaria”. In data 19/03/2003 abbiamo convocato i responsabili dei servizi infermieristici e all’unanimità abbiamo condiviso e sottoscritto la nota inviata alle istituzioni in idirizzo.
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All’Assessorato alla Sanità
All’Assessorato alla Famiglia e Politiche Sociali Regione Lombardia
Al Ministero della Salute * Alla Federazione Nazionale Collegi IPASVI
Ai Collegi Provinciali IPASVI * Alle Associazioni dei malati e dei consumatori
Al Presidente della Conferenza Stato Regione * Al Tribunale dei diritti del malato
Alle Associazioni infermieristiche GPAIN * Alle OO.SS.
In nome della tutela della sicurezza dell’utenza e della dignità professionale degli infermieri, lo
scrivente Collegio ritiene necessario e doveroso formulare alcune puntualizzazioni sulla formazione complementare dell’O.S.S. prevista dall’accordo del 16 gennaio 2003 siglato dalla
Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento
e Bolzano. Attribuire ad altre figure le attività sanitarie proprie e riservate a professionisti sanitari,
riteniamo sia illegittimo. Questo, in quanto gli appartenenti a professioni di pubblica utilità, protette e regolamentate dalla normativa ordinistica conseguono il diploma di laurea in professioni
sanitarie, con il relativo esame finale abilitante e l’iscrizione all’albo professionale. Giudichiamo
quale aggravante che tali attribuzioni (a scopo esplicativo si cita l’identificazione dei bisogni di
assistenza, la somministrazione della terapia farmacologia per via naturale o intramuscolare, i clisteri) vengano estese ad operatori con inadeguata formazione teorico-pratica, pregiudicando inevitabilmente la sicurezza dell’utente, oltre a quella dei responsabili dell’assistenza infermieristica
ed ostetrica, sui quali ricadrebbe una compartecipazione di responsabilità professionale e personale in quanto non potrebbero, oggettivamente, garantire una reale sorveglianza e supervisione.
Lo scrivente Collegio, Ente di diritto pubblico di tutela e vigilanza della professione infermieristica, sulla base del mandato ricevuto nell’incontro tenutosi il 19 marzo 2003 con i Dirigenti
dei Servizi di Assistenza Infermieristica delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere delle province
di Milano e Lodi, nella consapevolezza di riconoscere la necessità di inserire all’interno degli
attuali modelli organizzativi figure di supporto al personale infermieristico,
CHIEDE
nel primario interesse della tutela della salute della collettività che l’Assessorato alla Sanità della
Regione Lombardia si attivi per:
1. bloccare ogni decisione in merito all’avvio dei corsi di “formazione complementare in assistenza sanitaria della figura professionale dell’operatore socio-sanitario”;
2. ottenere l’adeguamento reale del fabbisogno di personale infermieristico nelle Aziende
Sanitarie/Ospedaliere pubbliche/private accreditate e nelle R.S.A. secondo i requisiti dichiarati e vincolanti nell’accreditamento delle strutture ed orientati ad assicurare ai cittadini i migliori standard di qualità assistenziale;
3. sperimentare e verificare con i Collegi IPASVI l’impatto organizzativo legato all’appropriato
inserimento nell’equipe dell’attuale profilo dell’OSS;
4. rivedere il proprio parere espresso in sede di Conferenza, nell’ottica di una concertazione e
ridefinizione comune della problematica in oggetto con i Collegi IPASVI.
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