internazionale con la mentalità del corriere espresso

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internazionale con la mentalità del corriere espresso
Palletways:
il Network
internazionale con la mentalità
del corriere espresso
P
iemontese affezionato alle sue terre, ma
dalla grande esperienza internazionale, Roberto Rossi è il presidente di Palletways, il primo
Network specializzato nel
trasporto espresso di merce su pallet, che nonostante
l’ampiezza e la peculiarità dei
servizi offerti, rimane – come
spiega Rossi - “con la mentalità del corriere espresso”, ov-
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vero estremamente attento a:
“Qualità del servizio, rapidità
nella risoluzione degli eventi
negativi e riduzione continua dei tempi di resa”. Forse
proprio per quest’attenzione
e professionalità, Palletways
cresce del 30% ogni anno
e dal 2014 ha risolto, per il
comparto vitivinicolo, il problema delle accise. I dettagli
nell’intervista a I grandi Vini.
Presidente, da dove pren-
de le mosse la storia di
Palletways?
“Palletways nasce nel Regno
Unito agli inizi degli anni ’90.
L’idea era quella di trattare
la merce su pallet come se si
trattasse di “colli”, idea che
dopo essere stata sviluppata,
viene venduta a un fondo di
investimento e da questo al
nostro fondo che per la creazione di valore ha deciso di
esportare il modello di busi-
ness in Europa continentale e,
in questo ambito, ha acquisito
Palletways Italia, allora un
franchisee, nel febbraio 2007:
da quell’anno registriamo una
forte crescita che la crisi, con
la riduzione dei carichi completi e l’aumento dei frazionati, ha ulteriormente alimentato.”.
Quali sono i servizi offerti?
“Il Nostro scopo è mettere a
Una crescita del 30% l’anno, una vasta gamma di servizi per i produttori
di vino e la ricerca continua della qualità del trasporto: questi i punti
vincenti dell’azienda diretta da Roberto Rossiproduttori di vino e la
ricerca continua della qualità del trasporto: questi i punti vincenti
dell’azienda diretta da Roberto Rossi
Palletways Italia Spa
Via Pradazzo, 7
40012 Calderara di Reno (BO)
Tel. +39 051 3171311
Fax +39 051 3171360
[email protected]
www.palletways.com
disposizione dei Clienti uno
“spazio” ed un “peso”, con
sei tipi di pallet, dal “full”
(1 tonnellata), al “mini”
(150 Kg), con una drastica
riduzione della complessità
delle tariffe. Poi abbiamo
anche “osato”, creando un
Servizio Garantito, su tutti i
“Premium”: se la consegna
non avviene nei tempi dichiarati, il mittente ha diritto al rimborso delle spese di
spedizione”.
Perché un produttore di
vino dovrebbe scegliere
Palletways?
“Il nostro servizio si sposa
benissimo col settore vitivinicolo, in particolare con il
nostro pallet “light” da 750
kg, ed il “mini ” per le cantine più piccole. Un’altra
nostra fissazione è l’attenzione ai danni, che riduciamo
al minimo, e, infatti, sono
registrati in “eventi per milione”. Il 25% delle nostre
spedizioni va nella Gdo,
uno sbocco importante per il
settore. Per i produttori più
piccoli stiamo sviluppando,
sempre in ambito Gdo, dei
progetti che prevedono dei
cosiddetti “giri del latte”,
ovvero il giro dei produttori,
al fine di raccogliere tutti i
pallet e portarli massificati
al destinatario finale. Infine,
con i pallet, non trasportiamo solo il vino, ma anche
birra di qualità, olio e aceto,
in particolare quello balsamico. E anche bottiglie, tappi e tutte le merci di rifornimento per l’attività viticola,
compresi i materiali ADR,
cioè le merci“pericolose””.
Voi siete la risposta giusta per i produttori che
vogliono esportare autonomamente, perché?
“Esiste una crescente domanda di piccole cantine,
di solito di qualità, che vogliono vendere il prodotto
direttamente al ristorante,
all’enoteca o al piccolo commerciante estero. Fra questa
volontà, e la sua realizzazione, ci sono di mezzo le accise. Allora abbiamo stipulato
un accordo con una società
specializzata nella documentazione di questo tipo
di operazioni che elimina la
criticità. Una volta risolta la
questione, sfruttiamo i nostri
punti di forza per l’esportazione, la raccolta all’origine
del prodotto e la consegna a
destino,partendo con il Regno Unito; ma a breve anche
in Germania, Belgio e Olanda”.
Qual è la caratteristica vincente della vostra
azienda, rispetto alle altre?
“Sono tre i punti di forza: la qualità del servizio e
l’integrità della merce, la
rapidità nella risoluzione
dei problemi e la riduzione
continua dei tempi di resa.
Su quest’ultima siamo particolarmente attenti. Lei
pensi che per noi le cosiddette “zone disagiate”, sono
un tabù: al massimo ci sono
zone dove non si effettua il
servizio “premium” bensì
solo l’“economy”, ma a differenza di alcune aziende che
hanno anche 11mila zone disagiate, noi ne abbiamo solo
3200”.
Che cosa fare, dunque,
per
diventare
vostri
Clienti?
“Molto semplicemente andare sul nostro sito, e contattarci direttamente oppure
tramite il proprio CAP trovando il concessionario di
zona, che sarà felicissimo di
andare a trovare il produttore interessato”.
Quali progetti per il futuro?
“La nostra preoccupazione
maggiore, attualmente, è
gestire i volumi in continua
crescita, migliorando la qualità del servizio. Non esiste
Network integrato che riesca a sopportare, anno dopo
anno, crescite del 30%, e noi
da almeno 3 anni lo facciamo, dimostrando la nostra
grande flessibilità. Infine
Vinitaly, il prossimo sarà il
settimo consecutivo al quale
partecipiamo: non vediamo
l’ora di accogliere i produttori al Padiglione F stand
G3”.
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