Falsi e pericolosi:la contraffazione nei prodotti a certificazione di
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Falsi e pericolosi:la contraffazione nei prodotti a certificazione di
Falsi e pericolosi:la contraffazione nei prodotti a certificazione di sicurezza obbligatoria Signori e Signore, buongiorno, sono Roberto Bonazzi, Presidente dell’Associazione Italiana Imprese Addobbi e Ornamenti Natalizi, Giocattoli, Giochi e Modellismo, Articoli di puericultura. Desidero ringraziare il Presidente Guglielmi ed il direttore Paschi per avermi invitato e avermi dato l’opportunità di presentare in forma ufficiale l’attività che Assogiocattoli sta sviluppando per fronteggiare la piaga della copia e della contraffazione. Come già ampiamente esposto da chi mi ha preceduto, vorrei sottolineare che anche per il settore del giocattolo - regolamentato da una direttiva comunitaria che stabilisce i principi essenziali di sicurezza del prodotto e rende obbligatoria la marcatura “CE” per la sua immissione sul mercato - la lotta alla contraffazione è una battaglia che richiede un approccio coordinato a vari livelli: tutti, dal consumatore che compra consapevolmente prodotti falsi al titolare di un marchio che non collabora a sufficienza con le autorità, dobbiamo svolgere un ruolo attivo. La contraffazione è, infatti, un male che minaccia la salute del consumatore, mette a repentaglio le nostre industrie e rende ogni giorno le organizzazioni criminali ed i gruppi terroristici più ricchi e più forti. Assogiocattoli, unitamente al Toy industries of Europe (TIE) – la nostra Federazione che ci rappresenta a livello europeo - è preoccupata in modo particolare del fatto che i prodotti contraffatti possano compromettere la sicurezza dei bambini ed è proprio a causa della natura specifica del nostro settore che ci siamo sempre impegnati per inserire la lotta alla contraffazione fra le nostre priorità assolute. A livello nazionale, Assogiocattoli, sta collaborando strettamente con il Ministero delle Attività Produttive, con l’Agenzia delle Dogane e con il comando della Guardia di Finanza, per cercare di sanare il mercato interno. Mentre, a livello europeo stiamo appoggiando il TIE con azioni mirate nei confronti dei legislatori al fine di migliorare il quadro giuridico in seno all’UE. Scopo principale delle nostre azioni è, pertanto, quello di mettere in guardia i responsabili del processo decisionale d’acquisto ed i consumatori, nonché esortare tutte le parti coinvolte ad intraprendere iniziative al riguardo. 1 A nostro parere, infatti, la questione delle “imitazioni fraudolente” (che comprendono anche i look-alikes, le copie derivate e le copie servili che imitano i giocattoli originali evitando con furbizia di violare qualsiasi diritto di proprietà intellettuale e industriale), deve essere affrontato con urgenza. La concorrenza costituisce un elemento positivo per qualsiasi tipo d’industria, purché tutti i concorrenti competano in maniera corretta. Le imitazioni fraudolente oltrepassano i limiti e violano qualsiasi principio di fair play. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, le legislazioni nazionali in vigore non offrono strumenti adeguati per tutelare l’industria contro coloro che sono effettivamente moderni ladri industriali. Da un punto di vista esclusivamente economico, la stima dei costi effettivi generati dalla contraffazione è insieme difficile e controversa. I dati più recenti a nostra disposizione, sono comunque allarmanti. Essi confermano che non vi sono segnali di regresso delle attività di contraffazione. Secondo quanto affermato dal governo degli USA, il commercio di prodotti contraffatti costituisce circa il 7% del commercio globale. In Europa, secondo i calcoli della Commissione europea, il numero complessivo di posti di lavoro persi a causa della contraffazione si aggira intorno a 200.000. Il “Centre for Economic and Business Research” (Centro di ricerca sulle attività economiche e commerciali) stima le perdite per il settore dei giocattoli intorno agli 1.5 milioni di €. Secondo queste statistiche, un giocattolo su dieci è contraffatto. Le statistiche più recenti elaborate nell’Unione europea mostrano che il numero di giocattoli contraffatti sequestrati ai confini dell’UE è aumentato in misura rilevante. Nel 2004 sono stati sequestrati più di 18.100.000 giocattoli contraffatti in circa 350 azioni di forza contro i commercianti non autorizzati, con un incremento del fenomeno, rispetto al 2003, del 47%. Come settore siamo secondi solamente a quello del CD e Dvd (18,5 milioni di pezzi) che però, nello stesso periodo, pur rimanendo su cifre enormi, si sono ridotti del 42%. Purtroppo siamo consapevoli che questi sequestri rappresentano solamente una parte del problema. Molte copie passano ugualmente attraverso le maglie della rete doganale comunitaria ed entrano nel mercato europeo. Queste attività continuano ad essere molto redditizie ed attraenti, in quanto i rischi di essere scoperti, perseguiti legalmente e condannati sono attualmente bassi. Quali le conseguenze negative della contraffazione sul nostro settore? 2 1. Minore sicurezza Il gioco rappresenta l’attività centrale nella vita di un bambino e svolge un ruolo cruciale nel suo sviluppo fisico, sociale e psicologico. I giocattoli originali sono frutto di lunghe ricerche, elaborazioni e controlli per garantire la loro idoneità ad essere usati dai bambini con l’obiettivo di aiutarli a sviluppare una gamma di capacità importanti per la loro vita, dalla coordinazione alle attitudini sociali, l’immaginazione e la creatività. I prodotti contraffatti, d’altro canto, non sono altro che copie illegali e, per contro, possono rivelarsi pericolosi per i bambini. I giocattoli contraffatti non rispettano i più essenziali requisiti di sicurezza che sono stati specificamente sviluppati per le esigenze di sicurezza dei bambini. I contraffattori sono dediti ad una produzione in quantità massiccia per raggiungere rapidamente un facile guadagno. La loro strategia non tiene minimamente in considerazione la sicurezza. I giocattoli contraffatti in quanto tali mettono a repentaglio gli sforzi compiuti sia dai legislatori che dalle imprese per garantire ai bambini un’esperienza di gioco sicura e ricca di valore. 2. Minore innovazione dei giocattoli Le nostre aziende sono attente a sviluppare giocattoli che abbiano un valore ludico sempre maggiore per i bambini. Gli investimenti che l’industria del giocattolo effettua nel settore R&D e la sua capacità di innovazione costituiscono il suo maggior valore aggiunto, che consente alle aziende del settore di essere competitive a livello mondiale. L’impatto deleterio che la contraffazione e le imitazioni esercitano sull’economia scoraggiano i produttori di giocattoli dall’investire in tali innovazioni, vanificando tali sforzi e mettendo a repentaglio la nostra industria. Il costo delle loro azioni ricade allo stesso modo sui consumatori e sulle imprese, di conseguenza, la contraffazione sta mettendo a rischio la produzione di giochi e giocattoli innovativi e di qualità che contribuiscono al benessere dei bambini. Gli imitatori fraudolenti sono “rapinatori industriali” in senso moderno e devono essere fermati. 3 Pensando ai risultati fino ad ora raggiunti, è con grande piacere che dichiaro pubblicamente che siamo fieri di collaborare con le nostre istituzioni nazionali (Ministero delle Attività Produttive, Dogane e Guardia di Finanza) allo sviluppo delle iniziative mirate al controllo e alla “pulizia” del mercato e, attraverso il TIE, al miglioramento di un quadro legislativo europeo più equilibrato e favorevole per i titolari di marchi. Siamo, pertanto, molto grati alle istituzioni per il loro atteggiamento positivo in merito al problema: unico punto che mi sento di dover rilevare riguarda le difficoltà che ancora si incontrano nell’attivare le azioni sul territorio a causa della presenza di alcuni “lacciuoli” di carattere burocratico. Quello che chiediamo alle nostre autorità ministeriali è di rendere più flessibili e rapidi gli adempimenti finali del sistema. Oggi gli strumenti ci sono: a livello europeo esistono, infatti, due tipi di diritti in relazione ai modelli: 1. Il modello registrato che dà all’utente esclusivamente il diritto di usare sul mercato un certo modello ed avviare azioni legali contro i trasgressori. Esso è riconosciuto nei paesi UE con una validità da cinque a venticinque anni e costituisce un deterrente, in quanto consente il ritiro dalla vendita dei prodotti che violano i diritti sui modelli. 2. Il diritto relativo ai modelli non registrati che protegge un modello per un periodo di tre anni dalla data in cui esso è stato reso disponibile al pubblico all’interno dell’Unione europea. Un modello comunitario non registrato conferisce al suo proprietario il diritto di impedirne l’imitazione. I giocattoli in media hanno una permanenza sul mercato assai breve. Per questa ragione il modello comunitario non registrato è particolarmente adatto ai giocattoli, in quanto non implica alcun onere finanziario di rilievo su un prodotto che sarà obsoleto dopo alcuni mesi. 3. Per armonizzare le legislazioni nazionali, l’UE ha adottato la cosiddetta “Direttiva Enforcement” nell’aprile del 2004 che garantisce un accesso più efficace alle informazioni relative all’origine dei giocattoli contraffatti sequestrati. Per l’industria del giocattolo, che ha spesso dovuto affrontare difficoltà per identificare i produttori di giocattoli contraffatti, questo strumento giuridico, associato all’armonizzazione delle condanne in sede civile, rappresenta un elemento essenziale per la lotta contro la contraffazione. 4 4. Anche l’adozione del nuovo Regolamento doganale che integra la direttiva Enforcement, migliorerà l’intervento delle autorità doganali ed il coinvolgimento dei titolari di diritti nella lotta contro la contraffazione, tenendo conto in modo particolare delle sfide che comporta l’allargamento dell’Unione. È di fondamentale importanza che ai confini dell’UE si eserciti un controllo uniforme, per evitare che qualche Stato diventi una sorta di cavallo di Troia per i contraffattori. 5. Per quanto riguarda la lotta alla contraffazione oltre i confine dell’Unione Europea, la nostra Federazione (TIE) sta lavorando fianco a fianco con i funzionari della Commissione responsabili per l’aspetto transfrontaliero dei diritti di proprietà intellettuale e la loro applicazione nei paesi terzi condividendo la propria esperienza sulla situazione in Cina ed ha preso parte al dialogo UE-Cina sulla proprietà intellettuale. Nella nostra veste di industria che vende i propri prodotti a livello mondiale, è, pertanto, particolarmente importante poter constatare un incremento degli standard globali nel settore della protezione dei diritti di proprietà intellettuale sui mercati nostri clienti al di fuori dell’U.E. Vorrei concludere esponendo i nostri prossimi obiettivi nella lotta alla contraffazione sia come Associazione nazionale che come membri della nostra Federazione europea. Nonostante i successi raggiunti, c’è ancora molto da fare. Innanzitutto, l’eliminazione delle frodi perpetrate mediante le imitazioni fraudolente e servili. Continueremo, attraverso il TIE ad esercitare pressioni affinché si crei una legislazione armonizzata in seno all’UE che metta al bando questa pratica palesemente scorretta. Nello stesso tempo, ci stiamo adoperando per il recepimento della Direttiva Enforcement nella maniera più rapida e più completa possibile nel nostro contesto legislativo. Se bloccare i prodotti contraffatti ai confini esterni dell’UE è indubbiamente un fatto positivo, impedire che essi escano dal paese in cui sono prodotti è comunque un’azione più efficace. Sebbene i prodotti contraffatti provengano da tutto il mondo, vi sono alcune regioni individuate in cui la concentrazione di contraffattori è più elevata, ad esempio l’Asia; è in queste zone che occorre investire risorse. 5 In tale ambito, la nostra Federazione europea sta appoggiando il progetto di direttiva della Commissione sul modello d’utilità e ne ha proposto alcuni emendamenti. In particolare, il settore dei giocattoli richiede la tutela delle innovazioni che conferiscono un maggior valore educativo o ludico. Resta nelle nostre priorità il rafforzamento della nostra cooperazione sia con l’Agenzia delle Dogane che con la Guardia di Finanza attraverso azioni di tipo “culturale” con incontri mirati con i funzionari delle due istituzioni per fornire loro il nostro patrimonio di conoscenze sulla sicurezza dei prodotti e per l’individuazione di articoli non conformi. Infine un aspetto altrettanto importante nel nostro futuro impegno sarà quello di sostenere azioni di comunicazione e di informazione verso tutti i soggetti coinvolti: dagli opinion leader alle associazioni dei consumatori perché si sappia che un prodotto contraffatto - a cominciare dal giocattolo – è un prodotto rischioso per la salute e la sicurezza, dannoso per il sistema che vede le Aziende impegnate ad offrire prodotti in cui la qualità, la sicurezza e il prezzo sono elementi fondamentali e insostituibili. Vi ringrazio per l’attenzione. 6