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Mercoledì 6 Aprile 2016
MF NON PERFORMING LOAN
È IL CALCOLO DI FININT DEI DEAL ITALIANI DEL PERIODO 2013-2015
Cartolarizzazioni
di Npl per 40 mld
di Stefania Peveraro
N
el triennio 2013-2015 sono state realizzate ben 120
operazioni di cartolarizzazione di crediti in sofferenza e di altri crediti deteriorati
originariamente nei portafogli di
banche, società veicolo di cartolarizzazione, servicer o soggetti
industriali, come utility e tlc, per
un valore lordo di circa 40 miliardi di euro, con prezzi medi che
vanno dal 4,4% del valore lordo
per i crediti chirografi (cosiddetti
unsecured, cioè senza garanzia
reale sottostante) al 25,3% di
quelli ipotecari (secured). Lo ha
calcolato Securitisation Services
(gruppo Finint), in un report che
MF NPL è oggi in grado di anticipare.
«Le operazioni sono davvero
molte e ne comprendono alcune
anche molto piccole, su singoli
crediti o su portafogli da pochi
milioni di euro lordi. In particolare, infatti, l’analisi condotta ha
rilevato che un numero rilevante di operazioni (44,2%) hanno
per oggetto portafogli con meno
di 500 posizioni», ha spiegato
l’amministratore delegato Luigi
Bussi, aggiungendo che un 30%
delle operazioni è stata fatta sul
mercato secondario, dove cioè il
cedente è un spv o un servicer,
e che quasi la metà delle operazioni realizzate hanno avuto per
oggetto crediti unsecured mentre solo il 17,5% dei portafogli
fa riferimento a crediti esclusivamente secured, con il resto che è
rappresentato da portafogli misti.
Il tutto a indicare che le caratteristiche intrinseche dei crediti
secured, come i tempi lunghi
delle esecuzioni immobiliari e
più in generale il trend negativo
del mercato immobiliare, sinora
hanno reso difficoltoso il percorso di avvicinamento tra domanda
e offerta.
Quanto al valore lordo dei
portafogli passati di mano e
alle valutazioni nette di acquisto, ha spiegato ancora Bussi,
«l’analisi è stata ristretta solo a
un campione di 82 operazioni in
quanto, soprattutto per le operazioni del 2015, non sono ancora
disponibili le informazioni sul
QUANTO VENGONO PAGATI GLI NPL*
*rapporto tra prezzo di acquisto e valore contabile lordo
Tipologia cadente
Banche/intermediari finanziari
SPV/Servicer
Media
N. complessivo crediti
fino a 50
da 50 a 500
oltre 500
nd
fino a 50
da 50 a 500
oltre 500
nd
fino a 50
da 50 a 500
oltre 500
TOTALE
Misto
22,8%
31,8%
13,4%
39,6%
nd
5,2%
4,8%
nd
nd
nd
2,0%
Secured
47,2%
34,0%
25,5%
nd
46,6%
0,0%
6,3%
nd
84,1%
nd
nd
Unsecured
9,,5%
17,1%
4,6%
nd
1,0%
3,6%
2,2%
0,9%
65,0%
62,1%
1,7%
11,0%
25,3%
4,4%
Fonte: Securitisation Services spa (Gruppo Finint)
GRAFICA MF-MILANO FINANZA
valore contabile lordo dei portafogli ceduti. Inoltre sono state
escluse sei operazioni in quanto
non si possono definire di mercato, poiché i crediti non sono
stati oggetto di derecognition
da parte delle banche cedenti»,
cioè si trovano ancora sui libri
delle banche, ai fini dei ratio patrimoniali di vigilanza. Ebbene,
quelle 82 operazioni hanno dato
luogo a transazioni su portafogli
per un valore lordo complessivo
di 27,43 miliardi di euro, il che
fa stimare che il valore totale dei
portafogli passati di mano nelle
120 operazioni mappate sia di
circa 40 miliardi, di cui 29 miliardi sul mercato primario, cioè
originate direttamente da banche
o intermediari finanziari.
NON PERFORMING LOAN TREND
N Il mercato dei mutui continua a muoversi
lentamente ma nella direzione giusta. Gli effetti
delle manovre finanziare danno i primi segnali e la maggiore liquidità concessa alle banche
continua a tradursi in maggiore credito a disposizione delle famiglie. Le sofferenze bancarie
cominciano a diminuire, Abi lo conferma: non
solo le sofferenze lorde (passate al 9% dal 9,4%
degli impieghi), ma anche quelle al netto delle
svalutazioni, a fine gennaio pari ad 83,6 miliardi
di euro rispetto agli 89 miliardi di dicembre 2015.
Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali ha
raggiunto il 4,64% a gennaio dal 4,94% a dicembre 2015, segno tangibile che la crisi potrebbe
volgere al termine.
A febbraio risalgono lievemente anche i prestiti
delle banche a famiglie ed imprese, dello 0,04%
contro il -0,58% di gennaio, che aveva neutralizzato il rialzo iniziato a novembre. Inoltre, il totale
dei prestiti a residenti in Italia (settore privato più
amministrazioni pubbliche) si colloca a 1.826,8
miliardi di euro, segnando una variazione annua
di +0,6% (-0,2% il mese precedente). Si tratta di
incrementi non eclatanti, ma che segnalano una
presumibile inversione del ciclo.
Contestualmente all’aumento delle concessioni
di finanziamenti, si riducono i tassi di interesse
sui nuovi mutui: a febbraio la media dei tassi
fissi e variabili ha raggiunto il 2,40%, dal 2,49%
del mese precedente e al 3,49% nel febbraio del
2014. Persino lo spread continua ad attestarsi su
livelli sempre più bassi: 206 punti base a febbraio
scorso, 209 punti base il mese precedente contro
gli oltre 300 alla vigilia della crisi, raggiungendo
il limite massimo dei 329 punti a fine 2007.
Ciò significa, a nostro avviso, che le politiche della Bce e gli interventi radicali del Governo, dalla
riforma delle banche popolari, delle fondazioni
e delle Bcc fino alla garanzia dello Stato sulle
cartolarizzazioni degli Npl (Gacs), si stanno trasferendo anche al consumatore finale, attraverso
una potente spinta al rilancio della fiducia nel Paese. Dunque, la direzione è giusta, ma riteniamo
si debba proseguire nel cammino delle riforme.
Ben vengano allora ulteriori interventi, oltre alle
misure già varate, purché le nostre banche ed
aziende sappiano costruire attorno a tali strumenti una strategia di crescita coerente e sostenibile,
possibilmente con l’aiuto della politica fiscale ed
industriale del Governo.
Vincenzo Macaione
amministratore delegato Primus Capital
Sui prezzi effettivi di acquisto,
la variabilità è alta e ovviamente in primo luogo dipende dalla
forma tecnica (es. leasing, mutuo, credito al consumo, crediti
derivanti da società in procedura fallimentare), l’anzianità del
credito stesso (spesso rilevante
in particolare per le cessioni avvenute sul mercato secondario),
l’ubicazione geografica del debitore e/o del bene e, per i crediti
secured, dal tipo di garanzia e in
particolare del bene sul quale insistono le ipoteche (residenziale
o commerciale). Detto questo,
i prezzi medi dei portafogli unsecured ceduti è stato del 4,4%,
ma se si circoscrive l’analisi alle
operazioni condotte da banche e
intermediari finanziari, il prezzo
sale al 4,7%, con picchi addirittura al 17,1% per portafogli
contenenti solo da 50 a 500 posizioni. Quanto ai crediti secured,
la media è stata del 25,3%, che
sale al 31,2%, se si considerano
soltanto quelle originate da banche e intermediari, con un picco
al 47,2%, nel caso di portafogli
sino a 50 posizioni. (riproduzione riservata)
APPUNTAMENTI
N Primus Capital inaugura
oggi nella sua sede a Milano la
propria divisione arte dedicata
alla valorizzazione di figure e
movimenti del panorama artistico e culturale contemporaneo. L’avvio dell’attività della
divisione arte di Primus coinciderà con la mostra personale
di Michele Ciacciofera dal titolo «Enchanted Nature, revisited». La mostra è promossa
e organizzata da Primus in collaborazione con la designer e
collezionista Pamela Rebulla e
Ar.En., studio di progettazione
e ricerca fondato dagli architetti milanesi Paola Farè e Luca
Michelon. Tra gli ospiti Christine Macel (curatore capo del
Centre Pompidou di Parigi e
curatore della prossima Biennale d’Arte di Venezia 2017),
Hans Ulrich Obrist (direttore
della Serpentine Gallery) e il
critico d’arte Angelo Crespi,