progetto demetra missione imprenditoriale a mac

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progetto demetra missione imprenditoriale a mac
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI MENDOZA
Associazione delle
Camere di Commercio
Italiane all’Estero
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Camera riconosciuta dal Governo Italiano ai sensi della legge 1º luglio 1970, n. 518
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Telefax + 54 - 261 - 429 8771 / 429 0964
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NOTIZIE DALLA CAMERA DI COMMERCIO
MARZO
2008
PROGETTO DEMETRA
Le Camere di Commercio Italiane di Minas Gerais, Porto Alegre, Rio di Janeiro e
San Paolo (Brasile), Santiago (Cile), Asunción (Paraguay), Montevideo (Uruguay) e
Buenos Aires, Cordoba, Mendoza e Rosario (Argentina) hanno coordinato un
progetto congiunto di presentazioni delle potenzialità imprenditoriali e di
investimenti nel Mercosud.
Saranno realizzate in diverse città d’Italia in occasione della realizzazione di
qualche evento, missione o fiera internazionale.
Durante il 2008 saranno promossi i settori agroindustriale, del benessere e del
turismo. Le presentazioni saranno completate con incontri imprenditoriali B2B.
MISSIONE IMPRENDITORIALE A MAC FRUT 2008
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DEMETRA
La Camera di Commercio Italiana di Mendoza ha organizzato una missione
imprenditoriale alla Fiera Internazionale Mac Frut, che si svolge a Cesena, fino
al 19 aprile.
Parallela e congiuntamente con la Camera di Commercio Italiana di Porto Alegre,
con Bre Archimede On Lus e con l’Ente Fiera di Cesena, il 18 aprile, presso la “Sala
Delegazioni”, sarà realizzata la presentazione del Progetto Internazionale Demetra.
La illustrazione su Mendoza sarà a carico dell’Ing. Alessandro Gennari, ex
Segretario dell’Agicoltura del Governo di Mendoza.
Nella fotografia della sinistra si trovano, tra altri, il Sindaco di Cesena, Dr.
Giordano Conti, il Ministro delle Attività Produttive dell’Emilia Romagna, On. Duccio
Campagnoli, il Presidente dell’Ente Fiera Cesena, Dr. Domenico Scarpellini e il
Presidente di Bre Archimede, Dr. Achille Bianchi. A destra fotografia di alcuni
imprenditori argentini della missione del 2007 nello stand Argentina.
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI MENDOZA
MONDO GLOBALE:
CONGRESSO INTERNAZIONALE DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO
La Camera di Commercio Italiana parteciperà al “Congresso Internazionale del Turismo Enogastronomico Mondo Globale” a svolgersi tra il 9 e 10 maggio, nel Centro Congressi del Grand Hotel Billia, Saint Vicent, a
Valle d’Aosta. Il Congresso sarà organizzato dal Centro Studi delle Strade del Vino e dei Sapori d’Italia
dell’Associazione “Città del Vino”.
Responsabile Scientifica del Congresso sarà la Dr.ssa Iole Piscolla, dell’Associazione, e Moderatore il noto
giornalista internazionale Bruno Gambacorta. L’esperienza argentina sarà illustrata dal Segretario Generale
della CCI Mendoza, Pedro Baziuk.
™ IIº FORO ECONOMICO REGIONE MARCHE - ARGENTINA
In seguito al primo Foro realizzato a Mendoza nel 2007, la Regione Marche e l’Associazione di Imprenditori
Marchigiani dell’Argentina, Marchigianar, stanno organizzano congiuntamente con SVIM - Sviluppo Marche il
II° Foro Economico Regione Marche - Argentina. Il 19 e 20 maggio a Civitanova Marche.
14º CIBUS - SALONE INTERNAZIONALE DELL’ ALIMENTAZIONE
Dal 5 all’ 8 maggio sarà realizzato a Parma il 14º Cibus, uno dei principali incontri
italiani sull’alimentare. Organizzato da Fiere di Parma. www.cibus2008.it
RESEARCH TO BUSINESS 2008
Il 15 e 16 maggio sarà realizzato a Bologna il 4º Salone
della Ricerca
Industriale. Organizzato da Bologna Fiere in collaborazione con la Regione Emilia
Romagna, l’ICE, l’ASTER e il Ministero del Commercio Internazionale. www.rtob.it
FLUIDTRANS COMPOMAC
Dal 27 al 30 maggio sarà realizzata a Milano la Fluidtrans Compomac, biennale
della fluidotecnica, trasmissioni di potenza e movimento, comandi, controlli.
Congiuntamente Mechanical Power Transmission & Motion Control, controllo
del movimento e trasmissioni meccaniche e Bi.Man, manutenzione industriale.
ASSEMBLEA DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI MENDOZA
24 aprile, sede della CCI Mendoza, 18 ore
Temi a svolgere :
- Approvazione del bilancio 2007
- Approvazione del preventivo 2008
- Elezione di nuove cariche nel Consiglio Direttivo
Articolo 20 : L’Assemblea generale sarà legalmente costituita con la presenza di una quarta parte almeno dei
Soci effettivi e sostenitori, al giorno con la quota associativa. Mancando il numero legale, e trascorsa mezz’ora da
quella fissata per la prima convocazione, l’Assemblea si intenderà riunita in seconda convocazione, e sarà
legalmente costituita qualunque sia il numero dei Soci effettivi e sostenitori presenti.
INCONTRO SLOW FOOD A MENDOZA
Lo scorso 28 febbraio è stata realizzata la prima cena del 2008 del gruppo
Slow Food Mendoza nell’accogliente e storica tenuta “Andes Gaucho” nel
Comune di Lujàn, con piatti preparati dallo chef Pablo Garcìa Paternite e i vini
premium della cantina Di Tommaso.
Nella fotografia, a destra, il Presidente del Convivium Mendoza, Eduardo
Maccari e sulla sinistra il Segretario della CCI Mendoza, Pedro Baziuk.
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI MENDOZA - Espejo 680 Mendoza - ( ++54 ) ( 261 ) 4298771 - [email protected]
CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI MENDOZA
LA LEGGENDA DELLA “YERBA MATE”
L’ INFUSIONE DELL’ AMICIZIA
Quando i primi conquistatori sono arrivati nelle aree
selvatiche del nord dell’ancora inesistente Argentina,
sono rimasti meravigliati da un’infusione che gustavano
gli aborigeni locali, non solo per il suo particolare aroma
e gusto, ma per la socializzazione che si realizzava
durante le riunioni per il suo assaggio.
Infatti, questi si sedevano in circolo e si passavano
questa piccola zucca con una cannuccia, il “mate”, con
un gran sorriso per il momento felice che trascorrevano.
La spiegazione: sin dalla notte dei tempi rappresenta
l’amicizia, per questo si offre alla mano dell’amico.
Il “mate” si è originato nell’area compresa nel sud
dell’attuale Paraguay e nelle province argentine di
Corrientes e Misiones.
L’infusione viene preparata con le foglie della “yerba
mate” (Ilex paraguayensis), una pianta originaria del
Sudamerica, previamente seccate, tagliate e triturate.
Il nome nasce per estensione del vocabolo quechua
“mati”, che significa vaso o recipiente per bere, e che
si è generalizzato come nome volgare della zucca che
si utilizza come contenitore dell’infusione.
Come succede con il te, il caffé o la ciocolatta, il mate
ha caratteristiche stimolanti dovute alla caffeina,
chiamata anche mateina.
Si aggiunge che, per l’alto consumo d’acqua che si
utilizza quando si beve, ha un efetto depuratore e per
avere antiossidanti è un’eccellente preservatore
dell’organismo.
Come le altre infusioni menzionate, il mate ha certa
acidità e per questo, molte volte, si aggiungono in bassa
proporzione altre erbe (digestive, epatiche, sedanti,
ecc.) che oltre a neutralizzare l’acidità compensano il
forte efetto della caffeina.
La zucca originaria, rozza e semplice, si è stilizzata ed
imbellita con il correre degli anni. Oltre ai disegni sulla
stessa zucca si sono incominciati a usare metalli nobili
per la decorazione: alpaca, argento ed anche oro.
I qualificati artigiani del Paese producono vere opere
d’arte ed alcune di esse arrivano a importanti personalità
del mondo in omaggio di Stato.
Pero la parte più appasionante è la leggenda che raconta
il suo origine.
Una sera tiepida d’estate, le dee Asi e Aria, che
rappresentavano per gli aborigeni la luna e le
nuvole rose, scesero nella terra come forme
umane per passeggiare nei boschi.
Camminando per le fitte foreste furono assalite
da un giaguaro. Per fortuna un valeroso uomo
riuscì a salvarle dalle faccie della bestia.
Le portò alla sua umile capanna dove con la
moglie le ospedarono durante la notte.
Al mattino, prima di partire, le dee lasciarono
cadere lacrime di emozione per la buona volontà
della coppia e quando queste toccarono il suolo
fecero nascere la pianta dell’amicizia, la “yerba
mate”.
LE TOMBE DEI GIGANTI
Il
turista che arriva in Sardegna in cerca del mare
trasparente che bagna le sue coste, raramente si
interessa per le vecchie culture e poche volte si interna
per scoprire gli spettacolari resti archeologici che si
trovano in tutta l’isola.
Questo territorio è quello che, millenni addietro, è stato
popolato da una civiltà forte, coraggiosa e capace di
difendere la propria terra: la civiltà nuragica, madre di
incredibili meraviglie architettoniche quali i Nuraghi, i
Pozzi Sacri ma soprattutto le Tombe dei Giganti.
Vicino a Dorgali, piccolo comune nella costa orientale,
nella provincia di Nuoro, in una natura incontaminata
con profonde gole verdi, si trova uno dei monumenti
meglio conservati di tutta l’isola, la “tomba dei giganti di
S’Ena e Thomes”.
Le tombe dei giganti furono edificate a partire dal
1800-1500 a.C. Aldilà delle leggende sui giganti,
sappiamo che esse furono costruite dai sardi nuragici,
e che furono probabilmente destinate ad importanti
personaggi della vita sociale.
In esse è stato anche praticato il culto dell’incubazione,
un particolare rito per il quale, nei sedili antistanti la
tomba, dormiva per una notte chi necessitava di un
consiglio da parte del morto contenuto nella tomba. Va
precisato
inoltre
che
le
tombe
accoglievano
generalmente più di un defunto.
Dal punto di vista strutturale, le tombe furono
realizzate interamente in pietra di grandi dimensioni,
senza l’utilizzo di alcun tipo di malta.
La “tomba dei giganti di S’Ena e Thomes” è costruita
in granito. Ha una lunghezza di ben 16,20 metri, di cui
11 metri di camera sepolcrale, l’altezza del vano
tombale è di circa 1,50 metri.
La loro forma caratteristica ricorda le corna di bue:
un’abside costituita dalla camera sepolcrale e due
bracci litici che vanno a formare un semicerchio.
L’imponente stela centrale, con un bassorilievo ellittico
e un piccolo foro di accesso alla camera sepolcrale, ha
un’altezza di 3,65 metri (una delle più alte dell’isola) e
un peso di 7 tonnellate.
La parte inferiore rappresenterebbe la vita terrea e la
superiore il cielo e la divinità. Mantengono un
orientamento astronomico verso il sole nascente.
Un’antica leggenda sarda dice che “in un tempo lontano,
all'epoca delle possenti torri dei nuraghi, in un posto non
troppo distante dal mare, viveva un popolo di adoratori
delle stelle e della luna, un popolo di giganti. Nessuno
poteva conoscerli da vicino, nessuno poteva disturbarli …
Un giorno, le cittadelle e il bel lago con canali navigabili
fino al mare, rimasero sommerse da un onda gigantesca
d’acqua. Sono rimasti alcuni ruderi delle loro case e le
“tombe”, costruite con pesantissime pietre che solo questi
“esseri sovraumani” erano in grado di eregere.
Si dice che nei campi, ogni tanto, saltano fuori delle ossa
... tutte grandi, enormi..…”.
E’ una leggenda ma quando visitiamo questi monumenti un
brivido in tutto il corpo ci fa guardare intorno con il fiato
trattenuto ... chissà che non sia vera e ci appia uno di
questi giganti ….
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