Corso Kundalini Yoga
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Corso Kundalini Yoga
Corso Kundalini Yoga (K.Y.) Premettendo che il Kundalini yoga stimola la circolazione sanguigna, depura i tessuti e gli organi interni, armonizza il sistema ghiandolare e il sistema nervoso, aiuta a canalizzare rapidamente l’energia liberata per esplorare aree più ampie della nostra coscienza donandoci energia mentale, calma e concentrazione. E’ questa l’arte della sequenza, del ritmo e del suono per ottenere uno stato di equilibrio e consapevolezza profonda. Attraverso la pratica nel kundalini yoga viene ricercata l’unione tra corpo, mente ed anima. E’ lo yoga della consapevolezza per eccellenza e agisce con un processo progressivo di liberazione dello stress e dai vecchi modelli inconsci, attraverso i movimenti del corpo (asana), i ritmi respiratori (pranayama), le vibrazioni (mantra), le posizioni degli occhi (dhristi) e delle mani (mudra). Dando per scontata l’interazione iniziale con personale specializzato, che possa indicare e indirizzare le esigenze e le limitazioni di eventuali partecipanti. In generale non sono richieste particolari doti o abilità fisiche. Le classi sono date e le facilitazioni (per le posizioni, le respirazioni o la ripetizioni dei mantra) valgono nella pratica per partecipanti alla classe siano essi pazienti con limitazioni o parenti. Ciò che è veramente richiesto, oltre auspicalmente all’indipendenza nella respirazione, soprattutto la volontà di partecipare, in quanto se non si riesce a mantenere una posizione o una respirazione si richiede di immaginare di riuscirci espandendo le capacità della mente e a cascata sul fisico (ad esempio la stessa regola vale anche per donne che sono nei primi giorni del ciclo ,per chi è affetto da paraplegia o paresi). La classe di solito è strutturata con: 1) una parte iniziale di riscaldamento fisico (con posizioni e respirazioni che riscaldano e mobilitano gli arti e le muscolature che andranno successivamente a lavorare attraverso la concentrazione nella ripetizione del movimento di allungamento più che di un lavoro sotto sforzo); 2) successivamente allo sviluppo di un kriya (una serie di posture (asana) e le loro facilitazioni per arrivare al mantenimento della posizione; 3) il rilassamento per andare a mettere in circolo in tutto il corpo le energie e gli ormoni messi in gioco (di solito in posizione sdraiata); 4) Dopo una serie di piccoli movimenti di allungamento, per risvegliare il corpo dal momento di inattività, si passa infine ad una piccola pratica meditativa; La lezione può essere svolta e accompagnata con sottofondo musicale per agganciare la mente (attraverso quest’ultima o nell’ascolto dei mantra in essa contenuti), aiutando a spostare l’attenzione dalla sensazione di possibile dolore nei momenti “sfidanti” che per ogni persona possono essere diversi e che sono riconducibili più a blocchi psicofisici protratti nel tempo che a veri blocchi corporei (nella scienza vedica comunque riconducibili a blocchi di natura emotiva). La potenza di questo yoga è nell’affrontare questi blocchi non da un punto di vista mentale, a cui si rimanda ad altre figure professionali, ma allo scioglimento inconscio attraverso la pratica. I partecipanti non vengono fisicamente corretti ne toccati, ma guidati vocalmente e incoraggiati a prestare ascolto ed automaticamente a un certo punto avviene sempre un aggiustamento naturale di allineamento della posizione. Nella maggior parte delle posizioni (dopo aver mostrato l’esercizio) viene richiesto di chiudere gli occhi, così facendo non permettiamo al senso più distraente di influenzare la mente, permettendo a quest’ultima una pulizia del subconscio e la gestione non mentale dello stress. Il kundalini yoga utilizza nelle classi molto l’uso di respirazioni e ripetizioni di mantra, quest’attenzione alla respirazione, unitamente all’uso della concentrazione mentale, permette di regolare il respiro e le emozioni da loro di solito influenzate, il canto o la recitazione (che avviene in fase di espirazione) permette di gestire il respiro consapevolemente e di esprimere e gestire la parte emozionale, non affogando in essa ma rafforzando una parte della mente neutrale per una gestione distaccata. Non di secondaria importanza il ripetere fonemi, crea una riflessologia della lingua sul palato che permette di stimolare direttamente e indirettamente molte aree del cervello. Nel K.Y. non è importante capire la causa di stress ma affrontarla rafforzando il sistema alla gestione, anche solo banalmente rafforzare il sistema nervoso permette, tenendo impegnato i collegamenti, di diminuire anche i possibili scambi d’informazioni legati alla sensazione di dolore. Il materiale che sarà utilizzato durante il corso: _tappetini, cuscini e seggiole/sgabelli: i primi per chi può o vuole stare seduto a terra per alzare la seduta e non sovraccaricare le articolazioni inferiori e le seconde per chi ha problemi alle ginocchia, di postura o di età avanzata; _coperte per il rilassamento _stereo e/o impianto stereo; E’ richiesto un abbigliamento comodo e il rimanere con i piedi nudi. In base ai partecipanti si potrà strutturare la classe ad una composizione inizialmente più meditativa (con o senza uso della musica). Comunemente le classi si sviluppano in un tempo medio ottimale di circa un ora - ora e mezza. Per pratiche solo meditative è possibile anche tempi più ristretti.