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FTA Morning View
martedì 25 ottobre 2016
Dalla Redazione di FTAOnline News
MERCATO USA
Usa: Borsa chiude in rialzo, nuovo record per Microsoft
La Borsa di New York ha chiuso la prima seduta della settimana in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,43%, l'S&P 500 lo
0,47% e il Nasdaq Composite l'1%.
L'indice Markit PMI manifatturiero (stima preliminare) di ottobre si è attestato a 53,2 punti, in crescita rispetto al dato precedente
(51,5 punti) e superiore alle attese (consensus 51,5 punti).
Sul fronte societario Microsoft +2,25%. Il gigante tecnologico ha toccato il nuovo massimo storico.
Time Warner -3,02%. At&t (-1,71%) ha raggiunto l’accordo per acquisire il colosso media in un’operazione da 85,4 miliardi di
dollari, metà in contanti e metà in azioni.
VF Corp -2,93%. Il gruppo di abbigliamento ha rivisto al ribasso la guidance 2016. Per l'intero esercizio i ricavi sono ora attesi in
crescita del 2% a circa 12,2 miliardi di dollari contro l'incremento del 3%-4% previsto in precedenza. L'utile per azione è atteso
a 3,13 dollari contro i 3,20 dollari della precedente guidance. Nel terzo trimestre il proprietario dei marchi Lee e Timberland ha
registrato un utile per azione di 1,19 dollari su ricavi per 3,49 miliardi. Gli analisti avevano previsto un Eps di 1,15 dollari su
ricavi per 3,63 miliardi.
T-Mobile US +9,5%. L'operatore telecom ha annunciato un utile trimestrale superiore alle attese. Nel terzo trimestre l'Eps
adjusted si è attestato a 0,27 dollari contro i 21 centesimi del consensus.
Hilton Worldwide Grou +0,13%. La cinese HNA Group ha comunicato l'acquisto del 25% del capitale della catena di alberghi da
Blackstone Group per 6,25 miliardi di dollari.
B/E Aerospace +16,36%. Rockwell Collins (-6,22%) rileverà il fornitore di componentistica per l’aereospaziale per 6,4 miliardi di
dollari.
Genworth Financial -8,06%. Oceanwide ha annunciato l'acquisto del gruppo assicurativo per 2,7 miliardi di dollari.
MERCATI ASIATICI
Seduta contrastata in Asia ma il Nikkei 225 di Tokyo guadagna lo 0,76%
Dopo la positiva seduta di lunedì per Wall Street (il migliore dei tre indici Usa è stato il Nasdaq, in progresso dell’1,00%), i
mercati riaprono in Asia in modo contrastato a fronte di un unico dato macroeconomico rilevante, quello del Pil di Seoul, che
nonostante una crescita superiore alle attese evidenzia un rallentamento dell’economia sudcoreana: nel terzo trimestre, infatti, il
Pil della Corea del Sud è cresciuto del 2,7% annuo contro il 2,4% atteso dagli economisti ma ampiamente sotto al 3,3% del
precedente periodo. E il Kospi di Seoul ha registrato un declino intorno al mezzo punto percentuale. Di tutt’altro tenore la
seduta di Tokyo, che approfitta del dollaro forte. Il Bloomberg Dollar Spot Index, che monitora la divisa Usa nei confronti delle
altre dieci maggiori monete, continua a muoversi intorno ai massimi degli ultimi sette mesi e il rafforzamento del dollaro sullo
yen garantisce una buona performance alla piazza nipponica, che sale ai livelli dello scorso mese di aprile. In chiusura il Nikkei
225 segna un progresso dello 0,76% (performance simile per l’indice più ampio Topix, in crescita dello 0,71%). Tra i singoli titoli
da segnalare il debutto di Kyushu Railway, che tocca un progresso del 20% all’apertura degli scambi. L’operatore ferroviario,
controllato dallo Stato, ha raccolto 416 miliardi di yen (3,6 miliardi di euro) dall’Ipo.
Complessivamente la seduta è in tono positivo per l’Asia, con l’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che limita però
intorno allo 0,10% il suo guadagno soprattutto a causa delle performance contrastate delle piazze cinesi. A circa un’ora dalla
chiusura, infatti, Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 si muovono intorno alla parità, ma in negativo. Guadagna
invece circa lo 0,30% lo Shenzhen Composite. Allineata a Shanghai è invece Hong Kong: l’Hang Seng è infatti sostanzialmente
invariato (l’andamento è simile anche per l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia
britannica per la Corporate China). Sul fronte delle materie prime, positiva la giornata dei metalli industriali: sui mercati della
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Cina lo zinco sfiora un guadagno del 5% mentre il minerale di ferro si muovi sui massimi degli ultimi due mesi. Ne beneficiano i
titoli del settore minerario a Sydney e l’S&P ASX 200 segna un progresso dello 0,63% al termine delle contrattazioni.
PREAPERTURA ITALIA/EUROPA
Future sugli indici azionari europei in lieve progresso: Eurostoxx 50 +0,1%, DAX +0,2%, CAC 40 +0,2%, FTSE 100 +0,2%. Le
chiusure dei principali indici nella seduta precedente: Eurostoxx 50 +0,61%, Francoforte (DAX) +0,47%, Parigi (CAC 40)
+0,36%, Londra (FTSE 100) -0,49%, Milano (FTSE Mib) +0,81%.
Future sugli indici azionari americani in rialzo dello 0,2% circa. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500
+0,47%, Nasdaq Composite +1,00%, Dow Jones Industrial +0,43%.
Tokyo in progresso con il Nikkei 225 che chiude a +0,76%. Borse cinesi poco mosse: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen
segna -0,2% circa, l'Hang Seng di Hong Kong oscilla a ridosso della parità.
Euro stabile contro dollaro poco sopra i minimi da inizio marzo a 1,0859 toccati venerdì. EUR/USD al momento viene scambiato
a 1,0855 circa.
Avvio di seduta tranquillo per il Bund future dopo il netto calo dai massimi di ieri mattina a 164,54 punti. Il contratto dicembre
2016 segna 163,96 contro i 163,94 della chiusura della seduta precedente alle 22:00 e i 163,97 alle 17:30.
Petrolio poco mosso. I future dicembre segnano ora per il Brent 51,40 $/barile, per il WTI 50,60 $/barile.
Oro sostanzialmente stabile. I prezzi attualmente segnano 1267 $/oncia circa.
DATI MACRO ATTESI
Martedì 25 Ottobre 2016
08:45 FRA Indice fiducia imprese ott;
09:00 SPA Indice prezzi alla produzione set;
10:00 GER Indice IFO (fiducia imprese) ott;
10:00 ITA Fatturato industriale ago;
10:00 ITA Ordini all'industria ago;
15:00 USA Indice FHFA (prezzi abitazioni) ago;
15:00 USA Indice S&P-Case/Shiller (prezzi abitazioni) ago;
16:00 USA Indice fiducia consumatori (Conference Board) ott;
16:35 GB Intervento Carney (BoE);
17:30 EUR Intervento Draghi (BCE).
HEADLINES
Per Bullard (Fed di St. Louis) aumento dei tassi di 25 punti base è “necessario”
Secondo James Bullard, capo della Federal Reserve (Fed) di St. Louis, l’istituto centrale Usa non ha alternative a un aumento
dei tassi d’interesse anche se si sta avvicinando ai propri obiettivi d’inflazione al 2% e piena occupazione. La Fed di St. Louis
crede che un singolo incremento di 25 punti base sia necessario, ha spiegato Bullard parlando lunedì a Fayetteville, Arkansas.
Bassi tassi sono probabili nei prossimi due o tre anni, perché il rendimento da attività sicure al netto dell’inflazione è stato di 200
punti base inferiore negli ultimi anni in confronto all’espansione del periodo 2001-2007, ha aggiunto.
Per Evans (Fed di Chicago) rialzo dei tassi legato al progresso dell’inflazione
Charles Evans, presidente della Federal Reserve di Chicago, ha dichiarato che l’istituto centrale Usa dovrebbe legare il passo
dei rialzi futuri dei tassi d’interesse al progresso dell’inflazione. La Fed deve “dimostrare impegno nel raggiungere l'obiettivo
d’inflazione in modo sostenibile, in modo simmetrico e il più presto possibile", ha spiegato Evans parlando all’University di
Chicago. E ciò potrebbe richiedere un tasso di disoccupazione inferiore ai target e il superamento dell'obiettivo del 2% per la
crescita dei prezzi al consumo, ha aggiunto.
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Corea del Sud: rallenta al 2,7% annuo la crescita del Pil nel terzo trimestre
Secondo i dati preliminari diffusi dalla Bank of Korea, la crescita del Pil di Seoul nel terzo trimestre 2016 è stata del 2,7% annuo
contro il 3,3% del dato finale del precedente periodo (e il 2,8% del primo trimestre) e a fronte del 2,4% del consensus. Su base
sequenziale rettificata stagionalmente l’economia sudcoreana è cresciuta nei tre mesi allo scorso 30 settembre dello 0,7% dallo
0,8% della lettura finale del secondo trimestre (nel primo trimestre la crescita era stata dello 0,5%) e contro lo 0,5% stimato
dagli economisti.
Per Moody’s possibile il downgrade di At&t sul takeover da 85,4 mld $ di Time Warner
Moody's Investors Service lunedì ha comunicato di avere messo sotto revisione il giudizio Baa1 sul debito di At&t per un
possibile downgrade dopo che sabato l’ex monopolista telefonico Usa ha comunicato di avere raggiunto l’accordo per acquisire
Time Warner in un’operazione da 85,4 miliardi di dollari, da finanziare per metà in contanti (il resto in azioni). “I costi di
finanziamento del deal consumeranno la maggior parte dei flussi di liquidità acquisiti”, ha spiegato l’agenzia di rating. At&t, che
già aveva perso il 3,00% venerdì a Wall Street sulle indiscrezioni di Bloomberg relative al takeover, ha segnato un declino
dell’1,68% lunedì..
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