Dal pensiero lineare al pensiero complesso: educare “alla” e

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Dal pensiero lineare al pensiero complesso: educare “alla” e
Dal pensiero lineare
al pensiero complesso:
educare “alla” e “attraverso”
la complessità
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Complessità: sfondo educativo della
comprensione
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La complessità come “sfondo
educativo” che rende possibile lo
sviluppo della comprensione,
intesa non solo come uno “stato
mentale”, ma proprio come la
capacità di svolgere prestazioni
complesse.
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complesso/complicato
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Ciò che è complicato può essere sempre
semplificato,ridotto, mantenendo forma e natura
(un foglio piegato può essere “spiegato” senza
che l’oggetto perda le sue qualità)
Ciò che è complesso se lo voglio semplificare lo
distruggo. Perché agire su uno o pochi elementi di
un oggetto complesso comporta necessariamente
conseguenze su tutti gli altri elementi. (es.: i fili
che tessono un arazzo)
Ciò che è complesso si fonda su relazioni tra
elementi diversi: agire sulla complessità significa
agire su relazioni di necessità reciproca (vedi
concetto di interdipendenza positiva)
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implicazioni educative
 un
problema complesso va
presentato e affrontato nella
sua interezza
“La verità delle cose la si scopre nel
momento in cui le accogliamo nel
loro essere, così come sono”.
(Carifi, Ruggeri, La rosa senza
perché. Poesia e vita, 2004)
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implicazioni educative
Raccontare la complessità
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Il modo migliore per descrivere la
complessità è raccontarla attraverso
storie.
L’insegnante narratore diventa modello
per i bambini, che imparano ad esprimere
e a dare forma attraverso il racconto
ai propri vissuti, ricordi, esperienze,
a mettere in scena le proprie emozioni
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implicazioni educative
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La complessità insegna …
a non stancarsi mai di cercare il
senso delle cose
il pensiero nasce dall’azione: “se
non si agisce non si cresce”
ogni buona teoria nasce da una
buona pratica
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implicazioni educative
La complessità insegna …
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il cognitivo è sempre mescolato con l’affettivo, il
relazionale, l’etico, il soggettivo
Integrare la dimensione dell’estetica (ciò che
apprendo deve essere bello e interessante) con la
dimensione valoriale (questa cosa mi piace perché
nasconde in sé un valore)
Anche se giriamo il mondo
in cerca di ciò che è bello
o lo portiamo già in noi
o non lo troveremo mai
(R.W. Emerson)
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implicazioni educative
La complessità insegna …
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costruire contesti educativi fondati sullo
sviluppo del “senso di responsabilità”
individuale e di gruppo
scoprire i propri “segni o marchi
cognitivi”, cioè il modo personale di
conoscere: ognuno interpreta quello che
vede e quello che conosce mettendoci dei
“marchi” propri
Seguire i propri, sogni, desideri, passioni,
è l’unico modo per aprire nuove strade…
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Indicazioni per la progettazione di
apprendimento significativo
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Scegliere temi, argomenti, problemi
complessi, in grado di offrire molteplici
possibilità di sviluppo e connessione.
Non semplificare i problemi nelle loro
singoli componenti, ma presentarli e
assumerli nella loro complessità
Spostare l’attenzione:
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sulle relazioni tra i diversi elementi;
sui processi più che sui risultati;
sulla qualità piuttosto che sulla quantità degli
apprendimenti
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Indicazioni per la progettazione di
apprendimento significativo
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Avviare percorsi educativi e di
apprendimento formulando domande
complesse, “indecidibili”, domande cioè
che possono avere tante risposte possibili
rimandare le risposte il più possibile e
accogliere l’errore come apertura, non
chiusura, verso la comprensione:
nell’errore c’è tutto il valore di come si
pensa
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Indicazioni per la progettazione di
apprendimento significativo
Progettare percorsi educativi e di apprendimento
ispirandosi alla logica e ai principi della narrazione.
Proporre percorsi di apprendimento significativo chiede
agli insegnanti di diventare “narratori del conoscere”
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Le storie sono costruite seguendo questi principi:
non si dispongono tutti i fatti
la trama di una storia prevede sviluppi imprevisti
le verità sono sempre implicite
sono più coinvolgenti di qualsiasi resoconto o riassunto
presentano spesso misteri, dilemmi e enigmi
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Indicazioni per la progettazione di
apprendimento significativo
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Promuovere processi di autovalutazione
Valorizzare le differenze e le eterogeneità, insite
nelle relazioni, come risorse per il raggiungimento
di obiettivi che da soli non si potrebbero
raggiungere
Creare spiazzamenti cognitivi, puntando sulla
sorpresa, sullo stupore: saper guardare,
“l’arcobaleno di profilo” (B. Munari)
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Attraverso l’esperienza
della complessità …
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scopro che si può imparare insieme ai
compagni oltre che dall’insegnante
che una cosa la si può capire meglio se
me la spiega un compagno
che un lavoro condiviso ha un valore più
alto di un lavoro individuale
che l’altro è una risorsa per crescere,
perché mi può regalare la sua diversità.
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Breve bibliografia
BRUNER J., La ricerca del significato. Per una psicologia
culturale, Bollati Boringhieri, 1992
FABBRI D., La memoria della Regina, Guerini e Associati,
2004
FABBRI D., Nuove complessità dell’educare oggi, relazione
al Convegno “La memoria del futuro”, Rovigo, febbraio
2008.
PERTICARI P., Verso una pedagogia della comprensione,
in Perticari P. (a cura di), Della conversazione. La
costruzione della conoscenza e il rapporto con l’altro,
Guaraldi, 1993
FABIANI R., PASSANTINO C., Risolvere i conflitti in classe,
Erickson, 2007
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