L`ingegneria sismica in Turchia

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L`ingegneria sismica in Turchia
L’ingegneria sismica in Turchia
Opportunità per Progettisti ed Aziende italiane
Paolo Segala, Coordinatore Sezione Software, Ingegneria Sismica Italiana – CEO di CSPfea. [email protected]
IL MONDO DELLE COSTRUZIONI IN TURCHIA
L’ingegneria sismica in Italia ha raggiunto livelli di eccellenza internazionali, e le competenze
dei nostri progettisti, ad esempio nel campo della vulnerabilità e restauro di edifici esistenti,
sono ben al di sopra di qualunque ingegnere di altri Paesi.
Porto ad esempio la Turchia, circa 81 milioni di abitanti, dove il settore delle Costruzioni
contribuisce al PIL nazionale con il 7,5% e impiega 1,9 milioni di addetti. Il settore delle
Costruzioni turco esporta business principalmente nei Paesi euroasiatici (45%), nel Medio
Oriente (25%) e in Africa (20%). Un Paese con caratteristiche simili se non più esasperate
delle nostre in campo sismico e un patrimonio edilizio-monumentale simile per composizione
a quello italiano. Due terzi del territorio turco ricadono in zone sismiche, e nel 1999 un
terremoto M7,4 ha colpito Izmit, a circa 50 km da Istanbul, causando 37.000 morti e
distruggendo 120.000 abitazioni. Le zone a maggiore sismicità e maggiore esposizione sono
sicuramente le zone di Istanbul, Izmir, e la parte più orientale del Paese nella quale si sta
espandendo una attività edilizia legata al retrofitting dei beni storici usati per turismo.
Figura 1 – Mappa di sismicità in Turchia.
Senza dubbio, la Turchia possiede mediamente delle competenze sul tema del retrofitting di
edifici storici minori di quelle degli strutturisti italiani. Questo è parzialmente dovuto al fatto
che in Turchia l’espansione edilizia, nuovo costruito, non si è fermata, lasciando quindi il tema
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dei fabbricati esistenti in secondo piano. E’ anche per questo che la World Bank ha deciso di
investire su Istanbul due miliardi di dollari per un complesso programma di miglioramento
sismico dei fabbricati di una metropoli con quasi 14 milioni di abitanti in un’area dove il sisma
atteso è di circa 7 Richter con periodo di ritorno di 100 anni, già ampiamente superati
dall’ultimo grande sisma. Questo rappresenta una opportunità reale per quelle engineering
italiane in grado di organizzarsi per muoversi su tale mercato.
LA MISSIONE ISI NEL PROGETTO MED-ART2
Nel 2014 una delegazione di aziende associate ISI (www.ingegneriasismicaitaliana.it) ha
avuto l’opportunità di partecipare ad un progetto denominato MED-ART2 (Italian Antiseismic
Expertise for Building and Preservation), promosso da Assorestauro con il finanziamento
della Regione Emilia Romagna.
L’occasione è stata utile per comprendere il sistema Paese per quello che riguarda le strategie
di preparazione e prevenzione al sisma.
Il soggetto che coordina il National Earthquake Strategy and Action Plan è l’AFAD, una
istituzione sotto l’egida della Presidenza del Consiglio che può essere assimilata alla nostra
Protezione Civile.
In particolare nell’area di Istanbul, dove vive il 20% della popolazione turca e dove si produce
il 40% del PIL, è stato istituito un piano di mitigazione del rischio sismico denominato
Progetto ISMEP, che prevede uno scenario di sisma atteso di magnitudo 7.5 Richter, 70.000
morti e perdite economiche dirette di circa 30 miliardi di dollari.
Nell’ambito di tale Progetto numerosi sono stati e continuano ad essere i bandi internazionali
che il Governo emette per il retrofitting di edifici strategici o storici.
GLI INCONTRI CON IL “SISTEMA PAESE” TURCHIA
Gli incontri della delegazione MED-ART2 sono stati con alcuni Professori delle più strategiche
Università turche sul fronte dell’ingegneria sismica, la Middle East Technical University
(METU) e la Hacettepe University entrambe di Ankara e la Istanbul Technical University.
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Figura 2 – Espansione edilizia in downtown Istanbul
Al di la del settore accademico, interessante è la presenza di una Associazione per
l’Isolamento Sismico (OBS – Turkish Association for Seismic Isolation, TASI) che vede già tra i
suoi associati alcune rilevanti Aziende italiane e con la quale si sono riscoperte liasons con il
mondo produttivo ed accademico italiano, spesso nate per la frequentazione degli ingegneri
turchi ai Master e ai Dottorati in Università italiane e alla ROSE School di Eucentre. Il dialogo è
stato quindi facilitato dall’avere punti di riferimento comuni.
La Turchia ha un sistema associativo per ingegneri ed architetti simile al nostro, con la
presenza di una Camera degli Architetti ed una degli Ingegneri Civili. Gli incontri presso la UIA
Chamber of Architects, UIA Chamber of Civil Engineers, Ankara Branch, e con la UIA Chamber
of Architects, Istambul Branch, hanno permesso di dialogare con i colleghi professionisti
scoprendo molti punti in comune.
I PRIMI RISULTATI
In particolare gli incontri hanno portato ad uno scambio di competenze e ci hanno permesso
di scoprire alcune competenze inattese quali quella sulla vulnerabilità sismica degli elementi
non strutturali. Un articolo del Presidente di TASI, Dr. Eren Kalafat, è stato pubblicato sulle
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colonne di Ingenio http://www.ingenioweb.it/Articolo/1927/Seismic_protection_of_fire_sprinkler_and_other_mechanical_systems:_b
est_practices_from_Turkey.html “Seismic Protection of Fire Sprinkler and Other Mechanical
Systems: Best Practices from Turkey”.
La Turkish Chamber of Civil Engineers pubblica inoltre un Digest annuale, in lingua inglese, su
tematiche dell’ingegneria civile. In particolare si segnala, nel Digest 2013, Volume 24, un
Articolo di Ugur Ersoy, Università METU, dal titolo “A simple approach for preliminary design
of reinforced concrete structures to be built in seismic regions” che provvede a definire alcune
semplici regole di dimensionamento rapido preliminare nonché regole di disposizione delle
armature per colonne, travi e pareti strutturali con un approccio al predimensionamento
valido per le normative turche (Turkish Seismic Code, 2007) che per le Norme internazionali.
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