capodanno ad istanbul 31/12/2009-3/1/2010 capodanno ad

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capodanno ad istanbul 31/12/2009-3/1/2010 capodanno ad
CAPODANNO AD ISTANBUL
31/12/2009-3/1/2010
NOTIZIE UTILI
CLIMA:
L’inverno turco è caratterizzato da venti freddi e nevicate. Le previsioni dicono che le
temperature oscilleranno tra i 7 e gli 11 gradi. E’ prevista pioggia per il 2/1.
FESTIVITA’
Il calendario ufficiale è quello gregoriano. Il venerdì è il giorno sacro per i musulmani
ma non è festivo. Il giorno di riposo è la domenica. Le banche e gli uffici statali
chiudono in occasione del Capodanno.
DOGANA
All’Aeroporto Internazionale di Istanbul è in uso il sistema dei due canali, rosso e verde.
Vengono anche effettuati controlli a campione sui bagagli dei passeggeri. E’ illegale
esportare dal paese oggetti di antiquariato.
DONNE IN VIAGGIO
Cercate di adattare il vostro comportamento e il vostro abbigliamento all’ambiente
circostante. E’ preferibile indossare abiti discreti, evitando scollature e gonne troppo
corte che potrebbero attirare gli sguardi e, talvolta, reazioni irriguardose da parte degli
uomini locali. Le donne dovrebbero evitare di camminare da sole la notte. Mettere in
valigia un foulard per visitare le moschee.
ELETTRICITA’
A Istanbul l’energia elettrica viene erogata a 220V, 50 Hz, come in Europa. Le spine
sono del tipo europeo, con due spinotti rotondi.
MONETA
La valuta corrente è la Yeni Turk Lirasi (Nuova Lira Turca YTL). Sono in circolazione
monete da 1, 5, 10, 25 e 50 kurus e banconote da 5, 10, 20, 50 e 100 lire. Gli sportelli
bancomat sono molto diffusi e quasi tutti offrono istruzioni in inglese, francese e
tedesco e consentono di prelevare lire turche in contanti inserendo la propria tessera
bancomat. Quasi tutti gli alberghi, i negozi, le farmacie, i locali e i ristoranti accettano le
carte di credito Visa e MasterCard. Gli euro vengono cambiati facilmente negli uffici di
cambio e spesso sono accettati per i pagamenti.
SALUTE—PRECAUZIONI ALIMENTARI
L’acqua del rubinetto è trattata con cloro ma non è del tutto sicura. L’acqua naturale
viene venduta ovunque in bottiglie di plastica, all’acquisto verificare che la confezione
sia ben sigillata. E’ abbastanza frequente che i viaggiatori siano colpiti dalla diarrea del
viaggiatore (la “vendetta del sultano”) e si può incorrere in questo disturbo soprattutto
se si mangia cibo acquistato in strada. Alcuni spuntini sono innocui—per esempio le
pannocchie arrostite o i cetrioli pelati– mentre altri rientrano nella lista degli alimenti da
evitare come i midye dolma(cozze ripiene), pis pilav (riso e ceci), cig kofte (polpette di
carne cruda), kokorec (intestino di agnello cucinato con erbette e spezie), balik ekmek
(panino di pesce). I sintomi dell’intossicazione alimentare sono cefalea, nausea e/o
dolori di stomaco, diarrea, febbre e brividi. E’ bene portarsi (in valigia) una piccola
scorta di medicinali: Aspirina, Tachipirina o altri antinfiammatori, Augmentin o Ciproxin,
Imodium o Dissenten, Buscopan.
CAPODANNO AD ISTANBUL
31/12/2009-3/1/2010
CIBO E BEVANDE
Il pane (ekmek) è un alimento essenziale in qualsiasi pasto turco. Si inizia la giornata con
un simit (anello di pane) cosparso di sesamo; a pranzo si consumano il pide o il lahmacun,
versioni turche della pizza. Il piatto nazionale è il kebab che viene servito in vari modi:
doner striscioline di carne di solito di agnello, sis spiedini di agnello alla griglia, fistikli carne
di agnello macinata con pistacchi, tuvuk spiedini di pollo alla griglia. Il modo più economico
per gustare il pesce fresco proveniente dalle acque intorno a Istanbul consiste nel
comprare un panino di pesce all’estremità di Emimonu del ponte di Galata da imbarcazioni
ancorate al molo dove a bordo di ciascuna barca, un pescatore cuoce tranci di pesce su un
fornello. Il pesce cotto velocemente viene infilato in una pagnotta tagliata e servito con
insalata. Il piatto più famoso della Turchia è l’imam bayildi a base di melanzane cucinate a
fuoco lento con cipolla e aglio e servite fredde. Per i dolci, da assaggiare sono i lokumturkish de light, cubetti di gelatina semplici o ripieni. Il cay (tea) è servito unicamente con
zollette di zucchero, indispensabili per mitigare il sapore intenso della bevanda. Il turk
kahve (caffè turco) non è così diffuso. In inverno si beve il sahlep, una bevanda calda fatta
con estratto di radici di tapioca. La bevanda alcolica più diffusa è il raki (anice) che si beve
con acqua per renderlo più lattiginoso. La birra locale è l’Efes, una pilsener.
I Turchi sono accaniti fumatori. I bar e i ristoranti dove è vietato fumare sono pressoché
inesistenti.
SERVIZI IGIENICI
In quasi tutte le toilette pubbliche si pagano circa YTL 0,50 per entrare.
FURTI
Tra le zone in cui occorre prestare particolare attenzione si segnalano Aksaray/Laleli, il
quartiere a luci rosse, il Gran Bazar (molto frequentato dai borseggiatori), Istiklal Caddesi a
Beyoglu e Galipdede Caddesi a Tunel.
CELLULARI
La Turchia utilizza la rete GSM 900/1800, la stessa in uso nella maggior parte dei paesi
europei. La maggior parte dei telefoni cellulari può essere collegata alle reti Turkcell, Telsim
o Avea. Per chiamare la Turchia dall’Italia bisogna comporre 0090, seguito dal prefisso
della località, senza lo zero, e dal numero telefonico desiderato. Per chiamare l’Italia dalla
Turchia bisogna comporre il prefisso 0039, seguito dal prefisso della città italiana con lo
zero e dal numero dell’abbonato, o seguito dal numero di cellulare dell’abbonato.
CARTINE
Negli uffici di informazioni turistiche sono generalmente disponibili cartine gratuite in diverse
lingue. Talvolta si possono trovare cartine in inglese nella hall degli arrivi dell’Aeroporto
Internazione Ataturk e dei migliori alberghi.
ORA
Istanbul si trova nel fuso orario dell’Europa orientale, un’ora avanti rispetto all’Italia.
VISTI
Non è richiesto il visto e in base a un accordo con la Turchia, i turisti italiani non sono più
soggetti al pagamento di 10 euro al momento dell’arrivo. La carda d’identità valida per
l’espatrio viene accettata in Turchia mentre i minorenni devono essere muniti di passaporto
proprio o inseriti su quello di uno dei genitori.
(Liberamente tratto da “Istanbul” Guida Città, Lonely Planet, settembre 2008)