MARINEO MAGAZINE 2.0

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MARINEO MAGAZINE 2.0
MARINEOMAGAZINE2.0
SVILUPPOECONOMICOORISPETTODELL’AMBIENTE?
GREENECONOMY,UNAPOSSIBILERISPOSTA
Buco nell’ozono, piogge acide, effetto serra:
da anni ormai i cambiamenti climatici e
l’inquinamento globale occupano le prime
paginedeigiornalierappresentanountema
moltodiscussodaigovernidituttoilmondo,
sempre in cerca di soluzioni che salvino la
Terra senza rinunciare al benessere e allo
sviluppo economico. In difesa del pianeta è
intervenutoancheilPapachehadedicatoal
tema dell’ecologia un’intera enciclica,
Laudato si’, mentre nell’autunno del 2015 si
è tenuta in Francia, a Parigi, la 21esima
Conferenzamondialesulclima.Nellacapitale
ancora scossa dai terribili attentati del 13
novembre2015,icapidiStatodi195nazioni
si sono riuniti per discutere dell’allarme
lanciato da un gruppo di scienziati ONU sui
cambiamenti climatici provocati dall’uomo;
cambiamenti che, se non si interverrà in
fretta,porterannonel2035aunpuntodinon
ritornoperlasopravvivenzadell’umanità.
Naturalmente i principali responsabili di
questa drammatica situazione sono le
emissioni di gas serra legate allo sviluppo
incontrollato delle industrie e delle attività
umane.AParigiledecisionipresesonostate
importanti (ridurre in modo costante le
emissioni di gas, mantenere l’aumento di
temperatura sotto i 2 gradi ecc), ma rimane
aperto il problema di unire sviluppo
economicoenecessitàdelpianeta.
Una possibile soluzione viene dalla Green
Economy (in italiano economia verde), un
modello di sviluppo che prende in
considerazione, oltre al profitto, anche
l'impattoambientale.
L’obiettivo è quello di ridurre la produzione
sostenibile e di abbandonare pratiche e
di rifiuti, il consumo di energia e di risorse
materiali che inquinano l’ambiente. Stanno
naturali (acqua, cibo, combustibili, metalli,
venendo così fuori delle idee originali, come
ecc.) e i danni all’ambiente portando avanti
quella di creare un nuovo tipo di tessuto
un tipo di sviluppo sostenibile che si basi
rinnovabileutilizzandolealghechesitrovano
sull’abbattimentodelleemissionidigasserra
facilmente nelle coste e che rappresentano
e sulla riduzione dell’inquinamento locale e
una risorsa pulita e rinnovabile; oppure
globale.
riutilizzare gli scarti della produzione per
Unaspettoimportantedasottolineareèche,
ridurre i rifiuti o ancora servirsi della fibra
rispetto al passato, non sono soltanto gli
degliagrumiperrealizzarefilatipertessutidi
scienziatioglieconomistiaporsiilproblema
altaqualità.
dell’ambiente, ma anche la gente comune
Enonèsoloquestol’unicoutilizzoecologico
cheèsemprepiùattentaaquestatematicae
degli agrumi. Da qualche tempo in Sicilia si
vuole dare il proprio contributo. Da una
produceenergiadagliscartidellearanceedi
ricerca svolta da alcuni studiosi è emerso
altri agrumi provenienti dalle lavorazioni
infatti che il 79% degli Italiani si dichiara
industriali. L’Università di Catania e il
disposto a spendere di più per acquistare
Distretto Agrumi di Sicilia hanno infatti
prodotti green o fare uso di servizi a basso
realizzato un progetto pilota per sfruttare la
impatto ambientale. Grazie dunque alla
buccia,isemielapolparesiduadegliagrumi
spinta dell’opinione pubblica, molti
(maancheisottoprodottidellevinacce,della
produttori cercano di creare lavoro e
sansa d’oliva, dei fichi d’India) per ottenere
svilupporispettandol’ambiente.Adesempio,
biomassadacuiricavareelettricità,evitando
ilmondodellamoda(oalmenounapartedi
anche l’accumulo di rifiuti provenienti dagli
esso) sta cercando di diventare sempre più
scartidelleindustrieagroalimentari.
DalilaFontana,LuisaMariaRitaGiambanco,EleonoraRealmonte,GiorgiaRigoglioso3C