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UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
Mercoledì, 17 febbraio 2016
UNIONE COMUNI DEL RUBICONE
Mercoledì, 17 febbraio 2016
Comune di Gatteo
17/02/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 29
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L' Endas Borella Mitici torna con 11 punti dalla trasferta di Faenza e...
17/02/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
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Posti di controllo contro i furti
17/02/2016 La Voce di Romagna Pagina 24
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Festa tra miss e romanticismo
Comune di Savignano
17/02/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
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Camminata al buio per Mi illumino dimeno'
17/02/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 10
BRUNO ACHILLI
«Pantanissima e il Capitano sono i nostri fiori all' occhiello»
17/02/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 10
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Convegno sullo sport e come stare bene
17/02/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 25
MATTIA SANSAVINI
«A Sanremo porterei Terence Hill A Savignano 'solo' la mia...
17/02/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 25
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Dal Festival al Romagna Shopping Valley I...
17/02/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 30
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"Marlene Kuntz", il film all' Uci Cinemas
17/02/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 30
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La band al Romagna shopping valley
17/02/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 42
GIORGIO CONTI
«Non usare l' olio di palma»
17/02/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
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Posti di controllo contro i furti
17/02/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
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Dear Jack
17/02/2016 La Voce di Romagna Pagina 18
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Bellaria Igea Marina Quasi mille persone al Bottegaio per un Giorno di S....
17/02/2016 La Voce di Romagna Pagina 37
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Nel derby il Castelvecchio doma l' Imolese con la rete di Venturelli ad...
Comune di San Mauro
17/02/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 9
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Dal Giappone per l' inglese alla materna
17/02/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 10
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Cinque atleti del Budokan nella squadra regionale
17/02/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 20
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Videosorveglianza Oltresavio, sessanta telecamere in arrivo
17/02/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 28
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Ravenna avanti tutti
17/02/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 29
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Livio Neri ­Around Team, una serata da ricordare
17/02/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 36
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Oltresavio: 24 chilometri di fibra ottica
17/02/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 42
25
Il M5s chiede su tasse università e case acqua
17/02/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 42
GIORGIO MAGNANI
Molte nascite e boom di cinesi tra gli stranieri
17/02/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 12
GIULIA CRIVELLI
Baldinini sfida la crisi e investe in Russia: shop e sede a Mosca
17/02/2016 La Voce di Romagna Pagina 37
LUIGI DE MITRI
Il Romagna Centro ko col Fano scivola al terzo posto. Il Bellaria batte la
17/02/2016 La Voce di Romagna Pagina 43
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Rubicone In Volley Titan Services
Pubblica Amministrazione
17/02/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 2
MAURIZIO ZOPPOLATO
Appalti senza garanzia globale Riforma dei contratti già partita
17/02/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 2
GUGLIELMO SAPORITO
La scommessa della deregulation per ottenere più flessibilità
17/02/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 4
PAGINA A CURA DIGUGLIELMO SAPORITO
Più spazio all' Anac sul controllo della regolarità delle...
17/02/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 8
Accesso agli atti trasparente per evitare vantaggi indebiti
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La scelta del direttore lavori passerà da Albo e sorteggio
17/02/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 7
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GUGLIELMO SAPORITO
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17/02/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 9
GUGLIELMO SAPORITO
Servizi in house, va dimostrata la...
17/02/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10
PAGINA A CURA DIMAURIZIO ZOPPOLATO
Soccorso istruttorio senza sanzioni per chi partecipa a gare pubbliche
17/02/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 13
MAURIZIO ZOPPOLATO
Più forza al partenariato pubblico­privato
17/02/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 13
NATASCIA RONCHETTI
Asilo nido e libri, così Renner fa scuola in Emilia­Romagna
17/02/2016 Italia Oggi Pagina 2
MARINO LONGONI
Anagrafe, mld di dati per poveri risultati
17/02/2016 Italia Oggi Pagina 36
Fondo crediti limitato
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Stazioni appaltanti, le strade di qualifica o aggregazione
17/02/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 19
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Appalti, tutti i poteri all' Anac
17/02/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 13
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MATTEO BARBERO
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
BILIARDINO UISP
L' Endas Borella Mitici torna con 11 punti dalla
trasferta di Faenza e aumenta il vantaggio
Serie A. Sant' Andrea­Endas Borella 10­8,
Capanni­LocomotivA 8­10, Bar Trilly Faenza ­
Endas Borella Mitici 7­11, i TremEndas­Bar
Amati 5­13, Loco ­Il Gatto, il Topo e lo zio Pino
13­5.
Riposa Bar Rubicone CdC. Recupero:
TremEndas­Bar Rubi cone CdC 8­10.
Classifica: Endas Borella Mitici 131,
LocomotivA 103, Bar Amati e Bar Trilly 98, Bar
Rubicone 95, Capanni 88, Loco 82, i
TremEndas 80, Endas Borella 76, Sant'
Andrea 74, il Gatto, il Topo e lo zio Pino 65.
Serie B/1. Caffè Elite­Sgadezza 11­7, Bar al
Solito Posto ­Camino Verde Véc 10­8, Gitani ­
Ce suola B 6­12, New Team Circolino ­
Monster & Co. 2­16, Sweet Bar Capitano ­Loco
Disastar 6­12. Riposa Loco Pollo. Recupero:
Loco Pollo ­Sweet Bar Capitano 11­7.
Classifica: Cesuola B 129, Monster & Co. 128,
Caffè E lite* e Al Solito Posto 114, Camino
Verde* 91, Circolino 83, Gitani 75, Sgadezza
73, Disastar 71, Loco Pollo 58, Sweet Bar
Capitano 36 (* una gara in meno).
Serie B/2. Arci Borella­Baracca 12­6, Loco
Titino­Bulgarnò Bm Ced 16­2, Endas do Brasil
­Caffè Teatro Longiano 9­9, Real Petrella
Longiano­Bar Malatesta B 9­9, Crazy Bar ­Bar
Mercedes 12­6, Arci Fiumicino ­Loco Tennent'
s 11­7. Recupero: Loco Titino­Arci Fiumicino 12­6. Classifica: Loco Titino 150, Caffè Teatro Longiano
124, Arci Fiumicino* e Real Petrella Longiano 109, Endas do Brasil* 105, Malatesta B 90, Arci Borella
89, Mercedes 84, Loco Tennent' s 81, Bulgarnò e Crazy Bar 79, Baracca 71 (* una gara in meno).
Serie B/3. Bar Fabio ­La Taranta 7­11, Pizzeria Fausto ­Bar Rubicone rinv., Enghel­Gli Irri ducibili del
Punto' s 13­5, TFai­i Fenomenali 6­ 12, Bar Angeli ­La Rosa dei Venti 14­4. Riposa Crazy Jungle.
Classifica: Enghel Team 121, Irriducibili del Punto' s 113, Pizzeria Fausto* 109, Bar Angeli 106, La
Taranta 98, Fenomenali 84, Crazy Jungle 83, Bar Fabio 71, TFai* 70, Rosa dei Venti* 52, Bar Rubicone*
47 (* una gara in meno).
Serie C/1. Arci San Zaccaria­Durazzanino 1 11­7, Rock Tattoo ­Penne Bianche 6­12, Camino Verde
Zuvn­Qui d' na volta 13­5, Bussecchio C­Calcinari Caveja 13­5, Le Riserve del Circolino­Panighina 5­
13, Durazzanino 2 ­Bar Santi 12­6. Recupero: Calcinari Caveja­Camino Verde Zuvn 4­14. Classifica:
Qui d' na volta 139, Penne Bianche 132, Camino Verde 130, Bussecchio C e Durazzanino2 108, Rock
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
Tattoo 97, Panighina 96, Bar Santi e Le Riserve 82, Arci San Zaccaria 80, Durazzanino1 70, Calcinari
Caveja 64.
Serie C/2. Bletta Cafè­Bar Fratti 1­17, Cesuola C ­Aurora San Giorgio 9­9, Ranòc­LeggEndas 16­2,
Ercolino­Tot a Post 8­10, 5 Pini ­Picchio Rosso1 9­9, Dj Aff Ravenna ­Crazy Bar 12­ 6.
Recupero Bletta­Crazy Bar 4­14.
Classifica: Bar Fratti 144, 5 Pini 130, Picchio Rosso 1 127, Dj Aff Ravenna 116, Ranòc 115, Ce suola C
110, Aurora 96, Tot a Post 92, Crazy Bar 90, Bletta Cafè 71, Ercolino 54, LeggEndas 43.
Serie C/3. Caffè Teatro Longiano C ­Sweet Bar Evergreen 11­7, Arci Picchio Rosso 2 ­Bar Cento rinv,
Bar Malatesta C ­Power Rangers 16­2, Acdc Ponte Abbadesse­Centro Sportivo Gatteo2 6­12, i Ragazzi
dell' Arci Borella­Arci Balignano1 14­4, Arci Balignano 3 ­Reef Caffè 7­11. Classifica: Reef 140, Caffè
Teatro C 126, Malatesta C 116, Arci Borella 115, Centro Sportivo Gatteo2 112, Sweet Bar 101, Picchio
Rosso 2* e Bar Cento* 90, Acdc Ponte Abbadesse e Ar ci Balignano3 86, Arci Balignano1 e Power
Rangers 54 (* una gara in meno).
Serie C/4. Mojito Cafè­Freedom 5­13, Underground ­Bar Fabio Junior 11­7, Centro Sportivo Gatteo 1 ­
Bar Angeli C 9­9, Borderline ­Bar Nuovo 69 7­11, Ki Pataca­Drink Team 13­5, Cani morti di
Castelvecchio­Arci Balignano 2 10­8. Classifica: Bar Angeli C 142, Borderline 121, Ki Pataca 117,
Centro Sportivo Gatteo 1 e Canimorti 116, Arci Balignano 2 109, Bar Nuovo 102, Underground 89, Drink
Team 76, Freedom 74, Mojito Cafè 67, Bar Fabio Junior 59.
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Pagina 43
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Gatteo
I carabinieri nel fine settimana hanno utilizzato una quarantina di pattuglie
Posti di controllo contro i furti
Controllate 420 auto e 630 persone: 2 denunciati
di numerosi militari delle compagnie
carabinieri di Forlì, Cesena, Cesenatico e
Meldola e delle stazioni dell' Arma dipendenti.
I controlli si sono sviluppati soprattutto nelle
ore serali e notturne di venerdì e di sabato
lungo le principali arterie stradali, le direttrici
del traffico cittadino di maggior scorrimento
veicolare, che portano verso le zone
urbanizzate e le frazioni di campagna.
Sono stati effettuati posti di blocco e di
controllo. Particolare attenzione è stata rivolta
a i t e r r i t o r i d i Gatteo, Longiano, Bertinoro,
Gatteo, Cesenatico, Savignano e la prima
periferia di Forlì e Cesena.
Sono state impiegate 40 pattuglie. Sono stati
controllati 420 autoveicoli, con l' identificazione
di 630 persone. In seguito ai controlli sono
state denunciate a piede libero due persone,
una per guida in stato di ebbrezza, l' altra per
rifiuto di fornire le proprie generalità.
Complessivamente sono stati controllati 15
soggetti sottoposti agli arresti domi ciliari; 8
sottoposti alla libertà vigilata; 2 sottoposti alla
detenzione domiciliare.
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Pagina 24
La Voce di Romagna
Comune di Gatteo
GATTEO GRAN GALÀ ALL' INSEGNA DELLA MODA E DELLO SPETTACOLO DOMENICA
ALLA VECCHIA OFFICINA"
Festa tra miss e romanticismo
Bellezza, dolcezza, eleganza, sorrisi, simpatia
e romanticismo, un "mix" vincente, quello
vissuto nel pomeriggio di domenica 14
febbraio al ristorante "la Vecchia Officina" di
Gatteo, all' evento denominato "Gran Galà di
San Valentino", a cui hanno partecipato le
mamme vincitrici di fascia nazionale e
regionale insieme a P a o l o e G r a z i a T e t i ,
ideatori di "Miss Mamma Italiana", concorso
nazionale di bellezza ­ simpatia riservato a
tutte le mamme aventi un' età tra i 25 ed i 45
anni, con fascia "Gold" per le mam me dai 46
ai 55 anni, giunto quest' anno alla sua 23°
edizione, presenti anche i vincitori del
concorso "il Babbo più Bello d' Italia" e "la
Supercoppia Italiana". Nel corso della serata è
stato proposto un gioco legato al pensiero d'
amore più bello per la festa di San Valentino;
la "giuria popolare" ha proclamato vincitori, al
primo posto la cesenate Fabiola Cuccagna
che si è aggiudicata il gioiello "Cuore di San
Valentino" (una produzione gioielleria
Scarpellini ­ Gatteo Mare); 2° posto per il
forlivese Gianluca Cecche.
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17 febbraio 2016
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO
Camminata al buio per Mi illumino dimeno'
ANCHE i comuni del Rubicone aderiscono a 'Mi illumino
di meno 2016', la festa del risparmio energetico di
venerdì prossimo. A Longiano verranno spenti gli
impianti in centro storico, il porticato sotto il Comune, il
Parco pubblico di via Sabin a Badia, la pista ciclo­
pedonale in via Badia a Budrio, il Parco Costituzione
Europea a Ponte Ospedaletto. A Savignano la Consulta
propone, in collaborazione con il gruppo Savignano
Cammina, la 'Passeggiata al buio' con partenza alle
20.30 da piazza Borghesi, di circa un' ora. Il tragitto
comprende il passaggio per alcune zone spente del
centro: piazza Faberi, piazza Borghesi, corso Perticari e
corso Vendemini.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
PEDALATE DI PASSIONE
«Pantanissima e il Capitano sono i nostri fiori all'
occhiello»
Ciclismo Il presidente dell' Acsi Pironi: «Duemila tesserati e stanno crescendo»
Savignano DA undici anni Sergio Pironi è il
presidente del Comitato provinciale di Forlì­
Cesena della struttura amatoriale prima Udace
e poi negli ultimi tre anni diventata Acsi. Vive il
ciclismo con grande passione e impegno,
sempre presente in ogni gara o in ogni
momento, un vero stakanovista.
Presidente Pironi la nuova stagione è appena
iniziata, quali sono i programmi di quest'
anno? «Abbiamo un calendario di eventi per
tutti i gusti con una sessantina di
manifestazioni in tutto il territorio provinciale la
metà delle quali sono nel Cesenate. Siamo poi
tornati a crescere anche per quanto riguarda i
tesserati, attualmente circa duemila, però
contiamo di aumentare ancora nei prossimi
mesi».
Quali sono invece i fiori all' occhiello del vostro
Comitato? «Vorrei intanto ricordare le due
gran fondo, quella del Capitano a Bagno di
Romagna (5 giugno) e la Pantanissima a
Cesenatico (4 settembre) due appuntamenti
importanti e con un trend di partecipanti
sempre in aumento. Da diversi anni ci stiamo
movendo bene anche nel settore fuoristrada. Diamo il nostro sostegno al Rally di Romagna di mountain
bike in programma a Riolo Terme (dall' 1 al 5 giugno). Già lo scorso anno la manifestazione ha riscosso
un notevole successo con la partecipazione di atleti in rappresentanza di 12 nazioni. Abbiamo anche
una '24 ore' e una '6 ore' in Mtb in calendario a Bellaria ­ Igea Marina nell' ultimo week end di settembre.
E' stata collaudata lo scorso anno, però questa è la prima edizione vera e propria. E' una scommessa,
sono convinto piacerà».
Ci sono altri appuntamenti da ricordare? «Certo. Diamo il nostro sostegno fin dalla prima edizione alla
'2 x Bene di Longiano' una manifestazione che vede in gara tanti concorrenti, donne e uomini, campioni
di ieri e di oggi, e con una scopo finale ben preciso: il ricavato viene devoluto in beneficenza. Ricordo
che quest' anno si svolgerà la terza domenica di settembre».
Cosa altro c' è in calendario da ricordare? «Organizziamo anche tante cicloturistiche e gare agonistiche.
Iniziamo a Savignano il 6 marzo con un raduno, mentre la prima prova agonistica è a San Vittore la
domenica successiva, il 13, per il Gp Marcellino Lucchi. Abbiamo suddiviso il calendario in maniera
equa, metà sono prove cicloturiste e le altre agonistiche».
Cosa spera per questa nuova stagione? «Rivolgo un invito a tutti i ciclisti: quello di stare sempre molto
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
attenti lungo le strade e di tenere comportamenti corretti. In bicicletta, ai nostri livelli, si va per divertirsi
e rischiare di farsi del male non ha alcun senso. Di incidenti in passato ce ne sono stati anche troppi.
Evitiamoli, credo sia possibile».
Bruno Achilli.
BRUNO ACHILLI
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
Al Seven a Savignano
Convegno sullo sport e come stare bene
Savignano DOMANI si terrà al Seven Sporting
Club di Savignano s u l Rubicone un evento
formativo promosso da Around Sport dal titolo
'Oltre l' obiettivo. Vincere, divertirsi, stare bene
con lo sport'.
Dalle ore 20.30 gli psicologi dello sport e
mental trainer Massimo Vandi, Claudio
Muccioli e William Porcellini animeranno un
incontro (gratuito) in cui si parlerà dell'
allenamento tecnico­atletico in particolare negli
sport da spiaggia e del corretto approccio
mentale per migliorare la propria performance
sportiva e, di conseguenza, i risultati.
L' appuntamento fa parte del ciclo di incontri
che il Gruppo Around, gestore del Seven,
dedica alla formazione proprio per avvicinarsi
e interpretare nel modo migliore lo sport.
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Pagina 25
Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
«A Sanremo porterei Terence Hill A Savignano 'solo'
la mia felicità»
Flavio Insinna sbarca al teatro Moderno con il suo spettacolo
«TE CHIAMO dal camerino della Rai...
Diamoci del tu però. Evitiamo i formalismi».
Tutto ok Flavio? «Proprio tutto mai. Per questo
serve la macchina della felicità...».
(Sabato alle 21, al Moderno di Savignano,
Flavio Insinna porta in scena 'La macchina
della felicità', viaggio di musica e parole
ispirato al suo omonimo romanzo).
Nella vita serve una macchina della felicità?
«Se dici macchina pensi a qualcosa di
meccanico, freddo. Il nostro spettacolo è una
ricreazione».
Una pausa nel delirio della vita? «La felicità è
esserci. Semplicemente. Esserci: anche nei
momenti più brutti».
Lo spettacolo porta il nome del suo libro.
«Libro che ho scritto dopo tante richieste e
tanti no. Non è né Moby Dick né la Divina
Commedia ma è una cosa vera, mia».
Il riscontro? «Sapere che le persone lo 'usano'
nei momenti di difficoltà. Nessuno è protetto
dalle tragedie».
Lei ha avuto bisogno di una macchina della
felicità? «Le persone note non sono immuni
dai dolori. Ricordo ad esempio i no ricevuti e le mie bocciature».
Lei? «A scuola, all' Accademia di arte drammatica, al concorso per entrare nei carabinieri» Scusi ma il
ruolo in Don Matteo? «Paradossale, eh... Poi ho fatto cinque serie di Don Matteo».
In un ipotetico Sanremo condotto da lei porterebbe Terence Hill? «Da solo non verrebbe mai. Ma con
Nino...».
Frassica? «Sono stato io la sua spalla. Un gigante».
Conti ha fatto il botto... Sa che un domani potrebbe condurlo lei il Festival? «Conduttore? Chiamatemi
conducente. Sono un irregolare. Mi piace narrare, raccontare cose».
Domanda sviata... in scena come si innesca la macchina della felicità? «Il mio più grande maestro, Gigi
Proietti, mi ha insegnato a respirare con il pubblico. Un lavoro che parte da lontano. Oggi molti talent
insegnano invece a bruciare le tappe. Il rischio è di essere spremuti per poi sparire subito».
La professionalità mette radici nel tempo? «Sì e inoltre dipende da chi ti circondi. Paolo Villaggio mi ha
sempre insegnato a non circondarmi di mezze figure. Non temere gli intelligenti che ti umiliano ­ diceva
­ ma temi la corte dei mediocri che ti idolatra».
In scena conta più il togliere o il mettere? «Falcao insegna. Per vincere toglieva, era essenziale anche
se avrebbe potuto fare tutto il campo a forza di colpi di tacco».
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di Savignano
La macchina della felicità aiuta a realizzare i sogni? «Aiuta a vederli. I sogni però costano fatica se non
vuoi che rimangano tali».
Mattia Sansavini.
MATTIA SANSAVINI
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Il Resto del Carlino (ed.
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Comune di Savignano
L' EVENTO OGGI POMERIGGIO ALLE 17
Dal Festival al Romagna Shopping Valley I Dear
Jack a tu per tu con il popolo dei fans
IL palcoscenico dell' Ariston non ha portato
loro la fortuna sperata, ma i Dear Jack non si
demoralizzano, anzi. Sono giovani e pieni di
cose da comunicare al pubblico. Pubblico che
oggi pomeriggio incontrano al Romagna
Shopping Valley di Savignano s u l Rubicone,
dove la boy band era già stata un anno fa, a
marzo. Oggi stringeranno mani, scatteranno
selfie insieme ai fan e firmeranno copie del
nuovo disco 'Mezzo respiro', che contiene l'
omonimo singolo presentato a Sanremo.
Con loro c' è anche il nuovo vocalist, Leiner
Riflessi, apprezzato concorrente di Fedez a X
Factor 2014, che ha preso il posto di Alessio
Bernabei. Per tutti i fan, oggi, ci sarà anche la
spilletta dei Dear Jack, la stessa che ha
indossato, durante le serate del festival, i l
nuovo fan d' eccezione della band, Gaetano
Curreri. Il vincitore assoluto della 66° edizione
del festival ha infatti dichiarato di avere preso
in simpatia i cinque musicisti lanciati da Amici.
Appuntamento oggi alle 17 nella piazzetta all'
ingresso numero due.
c. b.
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Pagina 30
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO
"Marlene Kuntz", il film all' Uci Cinemas
SAVIGNANO. A 20 anni dall' album di debutto
Catartica, arriva oggi sullo schermo dell' Uci
Cinemas di Savignano Marlene Kuntz.
Complimenti per la festa, il film di Sebastiano
Luca Insinga che celebra la band rock.
La pellicola è nata grazie a una campagna di
crowdfunding su Musicrai ser e racconta i 25
anni di carriera della band mostrando i
Marlene Kuntz sotto una veste inedita
attraverso filmati di archivio di ieri, alternati a
musica e interviste di oggi. Ingresso: 12 euro;
ridotto 10 euro (con Feltrinelli carta più
multipiù o esibendo la copia del loro ultimo
disco.
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17 febbraio 2016
Pagina 30
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
DA SANREMO A SAVIGNANO
La band al Romagna shopping valley
SAVIGNANO SUL RUBICONE. Reduci dal Festival d i
Sanremo con il brano Mezzo respiro, tornano oggi al
Romagna shopping valley i Dear Jack. A quasi un anno
di distanza dalla loro prima partecipazione, la band sarà
ospite oggi dalle 17 del polo commerciale di Savignano
a mare (piazzetta ingresso numero 2), per incontrare i
fan e firmare le copie del nuovo album Mezzo respiro,
appena uscito nei negozi, e che contiene l' omonimo
singolo presentato sul palco dell'Ariston nella categoria
Campioni. Nella serata di giovedì 11 febbraio dedicata
alle cover, il gruppo si è esibito in una inedita versione
di Un bacio a mezzanotte, brano reso celebre dal
Quartetto Cetra. I Dear Jack arriveranno a Savignano
nella nuova formazione con alla voce Leiner Riflessi, che
ha preso il posto di Alessio Bernabei. Dopo aver
partecipato alla 66ª edizione del festival della canzone
italiana, la band è dunque pronta per il tour nei negozi, e
sarà poi il 16 marzo dal vivo all'Alcatraz di Milano.
Mezzo respiro (B a r a o n d a / A rtist First) è anche il
titolo del nuovo album dei Dear Jack che contiene 8
brani inediti, 2 cover (Oro di Mango e Un bacio a
mezzanotte appunto), e 3 brani estratti dal precedente
album della band e reinterpretati dalla nuova
formazione.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
Savignano. Serata Lions
«Non usare l' olio di palma»
SAVIGNANO. Giorgio Conti invita a «non
usare mai prodotti contenenti l' olio di palma:
un tragico ingrassante». Nei giorni scorsi il
L i o n s c l u b d e l Rubicone, s u i n v i t o d e l
presidente Mario Cantelli, si è ritrovato al
ristorante Cesare di Savignano per conoscere
da vicino Giorgio Conti, nato a Rimini, docente
universitario a Venezia, coordinatore
scientifico della sostenibilità e responsabile
progetto Sos (scuola orientata alla
sostenibilità).
«Sbagliatissimo usare cibi con l' olio di palma
­ ha detto, tra l' altro ­ purtroppo un olio oramai
utilizzato anche per fare la pizza tradizionale.
Ma l' uso di questo olio vegetale è un
problema di sicurezza alimentare. L' olio di
palma ha un' altissima percentuale di grassi
saturi ed è così un formidabile ingrassante. Ne
bastano pochi grammi per essere a posto per
tutto il giorno per quanto riguarda i grassi
saturi. Causa fattori di rischio, di sviluppo e
comportamentale. Negli Usa oramai il 40 per
cento dei bambini sono obesi. E l' Italia è al
primo posto in Europa per questo poco
gradevole primato. L' Italia, patria del cibo
mediterraneo, sta importando olio di.
GIORGIO CONTI
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
I carabinieri nel fine settimana hanno utilizzato una quarantina di pattuglie
Posti di controllo contro i furti
Controllate 420 auto e 630 persone: 2 denunciati
di numerosi militari delle compagnie
carabinieri di Forlì, Cesena, Cesenatico e
Meldola e delle stazioni dell' Arma dipendenti.
I controlli si sono sviluppati soprattutto nelle
ore serali e notturne di venerdì e di sabato
lungo le principali arterie stradali, le direttrici
del traffico cittadino di maggior scorrimento
veicolare, che portano verso le zone
urbanizzate e le frazioni di campagna.
Sono stati effettuati posti di blocco e di
controllo. Particolare attenzione è stata rivolta
ai territori di Gatteo, Longiano, Bertinoro,
Gatteo, Cesenatico, Savignano e l a p r i m a
periferia di Forlì e Cesena.
Sono state impiegate 40 pattuglie. Sono stati
controllati 420 autoveicoli, con l' identificazione
di 630 persone. In seguito ai controlli sono
state denunciate a piede libero due persone,
una per guida in stato di ebbrezza, l' altra per
rifiuto di fornire le proprie generalità.
Complessivamente sono stati controllati 15
soggetti sottoposti agli arresti domi ciliari; 8
sottoposti alla libertà vigilata; 2 sottoposti alla
detenzione domiciliare.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di Savignano
SAVIGNANO
Dear Jack
Oggi i Dear Jack tornano al Romagna Shopping Valley.
Reduci da Sanremo, saranno al centro commerciale a
partire dalle 17 (piazzetta ingresso numero 2), per
incontrare i fan e firmare le copie del nuovo album
"Mezzo respiro", appena uscito nei negozi, e che
contiene l' omonimo singolo presentato a Sanremo.
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La Voce di Romagna
Comune di Savignano
Bellaria Igea Marina Quasi mille persone al
Bottegaio per un Giorno di S. Valentino
Quasi mille persone hanno visitato Bottegaio
per un Giorno edizione speciale di San
Valentino: molti dei quali a Bellaria per una
gita fuori porta sia per il mercatino del riuso
che per la fiera di San Valentino. Anche la
gara podistica che si è svolta fuori dal
Palacongressi ha incrementato il pubblico
della mattinata. L' ormai consolidato mercatino
"delle pulci" nel Palacongressi di Bellaria
dedicato ai privati ha animato l' intera giornata
di ieri con bancarelle multicolori e tanta merce
usata per uno shopping ecosostenibile ed
intelligente. Tanti espositori in arrivo anche da
Bologna, Padova, Ferrara, Pesaro.
Come in ogni edizione ha riscosso grande
successo il "Bottegaio del Cuore" la sezione
dedicata alle ONLUS: acquistando in quelle
bancarelle si realizzano due obiettivi, il primo,
a carattere personale, è quello di risparmiare,
il secondo, più altruistico è quello di finanziare
l' associazione che lo organizza e che gestisce
programmi umanitari. Presenti: Lions
Savignano, Diversamente Insieme, Telemaco,
Amici di Luca, Fondazione Itaca, Associazione
Maria Negretto, Gli.
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La Voce di Romagna
Comune di Savignano
CALCIO DONNE / SERIE B Come all' andata successo della squadra di Varchetta
Nel derby il Castelvecchio doma l' Imolese con la
rete di Venturelli ad inizio ripresa
Castelvecchio 1 Imolese 0 CASTELVECCHIO
Pacini, Amaduzzi A., Fiorenza, Amaduzzi M.
(77' Vicini), Guiducci, Carlini, Lisi, Nagni, Guidi
(70' Cappelli), Venturelli, Casali (89' Zani). A
disp. Legni, Beleffi. All. Varchetta IMOLESE
Bassi, Marini, Purificato, Baharvand, Spada,
Soglia (71' Brienza), Filippi, Ceppari (79'
Balducci A.), Balducci, Li Calzi (49' Talami),
Giovannini. A disp.
Morotti ARBITRO Bravaccini di Macerata
(Assistenti Saimir e Faccioli di Ravenna) RETI:
3' st. Venturelli NOTE: Ammoniti: 36 Amaduzzi
A. (C), 64' Baharvand (I).
SAVIGNANO Il Castelvecchio fa la parte del
leone vincendo per la seconda volta il derby
contro l' imolese e tornano ai tre punti dopo tre
pareggi. Da segnalare la prova di Amaduzzi
Alessandra.
Al 6' Li Calzi da fuori area calcia un gran bel
tiro che Pacini devia sopra la traversa. Al 12'
Lisi lanciata da Amaduzzi A., si trova davanti
al portiere Bassi ma spreca con un tiro alto. Al
33' calcio di punizione per le padrone di casa
sulla palla Fiorenza che effettua un cross dove
Guiducci arriva in ritardo. Al 38' Bassi pronta e
de via in angolo un tiro di Casali. Risponde l'
Imolese con Balducci al 40' la cui bordata su
punizione da fuori area viene alzata oltre la
traversa da una attenta Pacini.
Occasionissima Castelvecchio a due minuti dal termine: recupera la sfera una instancabile Na gni, vede
libera e lancia Lisi, questa scatta verso la porta avversaria ma si allunga la palla e sfuma una grossa
azione. In avvio di ripresa la rete partita. Cross di Amaduzzi A. che serve Guidi in area di rigore, sulla
stessa esce a valanga Bassi: il direttore di gara da la regola di vantaggio e sulla palla si fionda
Venturelli che di piatto appoggia in rete. Al 41' il Castelvecchio ha l' occasioen per raddoppiare con
Casali (alto).
RISULTATI Reggiana­ Accademia Acqui 1­2, Bologna Amicizia Lagaccio 1 ­ 1, Alessandria ­
Castelfranco 1 ­ 2, Castelvecchio­ Imolese 1­0, Cuneo ­ Molassana Boero 4 ­ 0, Musiello Saluzzo­Torino
2 ­ 1 CLASSIFICA Cuneo 35; Castelfranco 34; Musiello Saluzzo 28; Accademia Acqui, Castelvecchio
22; Amicizia Lagaccio 15; Imolese Femminile 14; Reggiana 13; Molassana Boero 12; Torino 11;
Alessandria 7; Bologna 5.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
SAN MAURO ALLA PASCOLI
Dal Giappone per l' inglese alla materna
VENERDÌ una delegazione di ricercatori
giapponesi farà visita alla scuola per l' infanzia
Domus Pascoli di San Mauro Pascoli per
assistere a una lezione dell' esperta di lingua
inglese Elena Montemaggi. La delegazione.
che è in Italia per studiare come funziona la
metodologia Clil (Content and Language
Integrating Learning) ovvero Apprendimento di
contenuti disciplinari in lingua straniera) nelle
scuole italiane, è entrata in contatto con Elena
Montemaggi tramite l' università Ca' Foscari di
Venezia.
L' insegnante si è infatti perfezionata qui un
anno fa con ottimi risultati in metodologia Clil
ed è stata l' unica del corso a sperimentarla
nelle scuole infanzia. Il Clil è una metodologia
di insegnamento già applicata nelle scuole
internazionali a tutti i livelli.
IN ITALIA viene sperimentalmente applicata
nelle scuole superiori, medie e primarie ma
non nelle scuole infanzia dove ancora si fa
fatica a introdurre l' accostamento a una lingua
straniera.
Tramite questa metodologia e grazie alla
disponibilità e lungimiranza di Pamela Della Chiesa e alla preziosa collaborazione delle insegnanti, l'
esperta di inglese può inserire la lingua straniera nel tessuto della scuola e realizzare percorsi educativi
originali ed efficaci a promuovere la crescita cognitiva, culturale, relazionale e sociale dei bambini.
Elena Montemaggi, 49 anni, residente a San Mauro Pascoli, è un' esperta in lingua inglese livello C2 e
si occupa di glottodidattica infantile (ramo della linguistica applicata che studia le tecniche dell'
insegnamento delle lingue) e di progetti sul bilinguismo nelle scuole dell' infanzia da circa undici anni.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
Comune di San Mauro
Karate Prenderanno parte al Trofeo delle Regioni che si disputerà domenica a Formigine
Cinque atleti del Budokan nella squadra regionale
San Mauro Pascoli LA SQUADRA regionale
della Fikta Emilia Romagna ha convocato
cvinque atleti del Budokan San Mauro Pascoli
e assieme ad altri 40 in tutta la regione
rappresenteranno l' Emilia Romagna nella
gara nazionale 'Trofeo delle Regioni' che si
svolgerà il prossimo 21 febbraio a Formigine
(Modena). A passare le selezioni nella
squadra regionale del Csak della Fikta sono:
Manuel Silvani di Sala di Cesenatico,
Antonella Zillante, Aurora Bisacchi, Alex
Bersani e Vera Guida di San Mauro pascoli.
Cinque atleti tra i 15 e i 19 anni che dopo
almeno 8 anni di pratica a San Mauro e d a
qualche anno anche con la squadra regionale
raccolgono ora le loro prime soddisfazioni e
provano le prime importanti esperienze su un
tatami nazionale.
I maestri Andrea Silenzi e Daniele Arcangeli
sono contenti del risultato raggiunto dopo tanti
sacrifici: «Alcuni degli allievi selezionati sono
stati i primi a frequentare i nostri corsi
iniziando proprio nel 2005, anno di fondazione
della società, quando piccolissimi si sono
trovati in un gruppetto di 11 allievi a provare assieme a noi questa nuova esperienza.
Oggi questi ragazzi sono cresciuti, alcuni ci aiutano nell' insegnamento, e tutti sono l' esempio di quanto
una disciplina sportiva come il karate possa tirare fuori il meglio di questi ragazzi e formare dei giovani
volenterosi, educati e responsabili».
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
Comune di San Mauro
Videosorveglianza Oltresavio, sessanta telecamere
in arrivo
IL QUARTIERE Oltresavio avrà una
sessantina di telecamere, oltre 24 km di fibra
ottica, e il cablaggio di una decina di edifici
pubblici nell' ambito del progetto per la
realizzazione della rete Man e del sistema di
videosorveglianza diffusa sul territorio. Le
informazioni sono state diffuse dal sindaco
Paolo Lucchi e dall' assessore allo sviluppo e
innovazione Tommaso Dionigi nel corso dell'
incontro svoltosi lunedì sera nella sala del
quartiere di piazza Anna Magnani. Tra i punti
sorvegliati dalle telecamere il Parco
Ippodromo, il Parco per Fabio, i cimiteri di San
Mauro, Tipano, Diegaro e il nuovo cimitero
urbano.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
CALCIO SERIE D
Ravenna avanti tutti
Maini: «Dobbiamo dimenticare subito Bellaria»
RAVENNA. Il suo gol nel recupero a Bellaria
ha avuto lo stesso effetto, qualche secolo
dopo, della vittoria di Pirro, condita però da un
esercito decimato andato poi a picco nelle
battaglie successive. Nicolò Maini, dopo la sua
prima rete in serie D, assicura che l' esercito
del sergente Mosconi non deluderà
nuovamente le aspettative ed è prontissimo
alla preventivata battaglia contro la
Sammaurese.
Dimenticare Bellaria. «Anche se spesso salgo
sui calci piazzati ­ dice terzino classe '97
proveniente dalla Primavera del Bologna ho
poca familiarità con la rete, quindi sono stato
contento di essere andato a segno. Non ho
esultato perché non era il caso, sotto di un gol
e con pochissimo tempo per cercare il
recupero, e mi è dispiaciuto che questo evento
felice per me non abbia coinciso con un
risultato positivo per il Ravenna. Abbiamo
iniziato la partita con il piede sbagliato e non
siamo riusciti a rimetterci in carreggiata. La
cosa ci è parecchio dispiaciuta, perché dopo
la vittoria sulla Correggese il nostro desiderio
era quello di dare continuità ai risultati.
Ora dobbiamo dimenticare Bellaria e ripartire
con una vittoria. Siamo determinati a riuscirci,
questo è poco ma sicuro».
Bene così. Maini è arrivato a fine estate per ricoprire quello che nella categoria è un tipico ruolo da
fuoriquota, quello di terzino destro: «Sono con tento della scelta che ho fatto e del buon minutaggio che
ho avuto. Per me si tratta della prima esperienza lontano da Bologna e l' avere trovato un gruppo solido
ed unito è stato fondamentale. Ora il mio primo desiderio è quello di dare un contributo alla salvezza».
Dal campo. Esauriti i due giorni di riposo concessi da Mosconi i giallorossi inizieranno oggi ad allenarsi.
Sicuri assenti per la Sammaurese l' infortunato Ballardini e lo squalificato De Vecchis, al momento è in
forte dubbio anche Regno.
Sandro Camerani ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
Basket Uisp. Che terzo tempo dopo il big ­match (60­63)
Livio Neri ­Around Team, una serata da ricordare
CESENA. Nel nome di Livio Neri: è stata una
serata ricca di emozioni quella che al PalaIppo
ha visto sfidarsi le due squadre imbattute del
campionato Uisp, la Livio Neri e l' Around
Team. In campo c' erano due squadre in lotta
per il primo posto in stagione regolare (era l'
ultima giornata) e sugli spalti il pubblico delle
grandi occasioni. Partita bellissima e
combattutissima, vinta in volata 63­60 dall'
Around Team, e poi terzo tempo
indimenticabile con le due squadre e molto
spettatori seduti allo stesso tavolo. Per
ricordare Livio Neri: perché di fronte c' erano
la squadra creata dai suoi amici nel suo nome
e la squadra dei suoi ex allievi, capitanata dal
fratello.
Risultati. Così nell' ultima giornata:
Pallacanestro Cesena ­Forlì No Stop 73­77,
Glorie ­M Cervia 68­43, Cava 69ers­San Pie I
protagonisti della sfida Livio Neri ­Around
Team squadre unite nel nome dello
scomparso Livio Neri ro 63­49, Signorini ­
Progetto Romagna 56­46, Livio Neri ­Around
Team 60­63, Marghe All Star Fluidifikas­ San
Mauro 52­36, Evergreen Meldola­Fit Ziria 68­
60. Ha riposato Virtus Cesena.
Team 28 punti; Livio Neri 26; Virtus Cesena,
Glorie e Forlì No Stop 18; Cava 69ers e
Marghe All Star 16; M Cervia 14; Fit Ziria e San Piero 12; Evergreen Meldola 10; Cesena, Pro getto
Romagna e San Mauro 6, Signorini 4.
Play­off. Le prime 8 squadre accedono ai play­off. 1ª giornata: Marghe All Star ­Forlì No Stop; Virtus
Cesena ­Cava 69ers, Livio Neri ­Glorie, M Cer via ­Around Team. Classifica: Around Team e Livio Neri
4; Virtus Cesena, Glorie e Forlì No Stop 2; Cava 69ers, Marghe All Star e M Cervia 0.
Play ­out. Le squadre arrivate dal 9° al 15° posto fanno i play ­out. 1ª giornata: Fit Ziria­San Mauro; Pall.
Cesena ­Signorini; Evergreen Meldola­San Piero. Riposa Progetto Romagna. Classifica: Fit Ziria e San
Piero 4; Evergreen Meldola, Cesena e Progetto Romagna 2, San Mauro e Signorini 0.
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
TELECAMERE
Oltresavio: 24 chilometri di fibra ottica
Numerose le direttrici scelte per il quartiere più popoloso della città
CESENA. Una sessantina di telecamere, oltre
24 km di fibra ottica, dieci edifici pubblici
cablati: sonio i numeri del progetto della rete
Man per il quartiere Oltresavio.
Gli interventi previsti per questo quartiere ­ il
più popoloso e uno dei più estesi di Cesena ­
sono stati illustrati dal sindaco Paolo Lucchi e
dall' assessore allo Sviluppo e Innovazione
Tommaso Dionigi nel corso dell' incontro
svoltosi lunedì nella sala di piazza Anna
Magnani.
All' iniziativa ha partecipato, eccezionalmente,
anche il Prefetto di For lì ­Cesena Fulvio
Rocco de Marinis e, accanto a lui, per parlare
di tutela della sicurezza dei cittadini, sono
intervenuti il dirigente capo del Commissariato
di Cesena Michele Pascarella, il
neocomandante della Compagnia dei
Carabinieri di Cesena, sottotenente Francesco
Grasso, il comandante della Polizia municipale
di Cesena Giovanni Colloredo. A introdurre i
lavori il presidente dell' Oltres av io Gianfranco
Rossi davanti ad una platea di 50 persone fra
cui la consigliere regionale Lia Montalti e i
consiglieri comunali Filippo Rossini e Caterina
Molari (Pd), Domenico Formica (Libera
Cesena).
Tre direttrici le direttri ci principali Man per il
quartiere più abitato (quelle verso la Valle Savio, verso Forlì e verso la via Dismano) e due le
ramificazioni periferiche che toccheranno rispettivamente San Mauro e Borgo Paglia ­ Tipano, per una
lunghezza complessiva di circa 24 km, vale a dire circa il 17% del totale del progetto. Servite dal cablag
gio le tre sedi di quartiere di piazza Anna Magnani, viale della Resistenza e via Pistoia, la sede della
Guardia di Finanza e ben sei complessi scolastici tra materne, elementari e medie. A completare il
quadro, la previsione di 57 telecamere, di cui quaranta dislocate sui principali nodi stradali del
quartiere.
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Pagina 42
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
SAN MAURO PASCOLI
Il M5s chiede su tasse università e case acqua
SAN MAURO PASCOLI.
Doppia iniziativa di Ivan Brunetti, consigliere
comunale del Movimento 5 stelle. Ieri ha
depositato due informative in municipio. Nella
prima annuncia che da sabato un banchetto
sarà in piazza per la raccolta di firme
riguardanti la petizione di iniziativa popolare
per l' abbassamento delle tasse universitarie.
La seconda è una richiesta di accesso agli atti
sulla gestione delle "Case dell' acqua" nel
comune. Il consigliere comunale Brunetti, in
particolare, chiede di conoscere «quale ditta si
occupa della documentazione? Ogni quanto
tempo si puliscono i filtri? E chi procede alla
analisi della qualità dell' acqua?».
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Pagina 42
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
San Mauro Pascoli. Popolazione in crescita
Molte nascite e boom di cinesi tra gli stranieri
«Il calzaturiero attira manodopera e servono sempre più servizi tipo scuole»
SAN MAURO PASCOLI. Record di nascite e
boom dei cinesi tra gli stranieri: San Mauro
Pascoli allunga ancora il passo e si conferma
una comunità piuttosto vivace
demograficamente.
Nel corso del 2015 la cicogna è stata costretta
a fare un superlavoro: l' anno scorso ben 117
voli, quasi una decina di nuovi nati in media
ogni mese.
San Mauro Pascoli si conferma saldamente il
secondo Comune dell' area della vallata del
Rubicone.
Dall' esame dei dati statistici a fine 2015 San
Mauro Pascoli è anche un Comune con un
considerevole numero di stranieri: in tutto
1.445 pari al 12,36% della popolazione, attratti
dalle numerose possibilità di lavoro nel settore
delle calzature e anche delle altre attività di
zona. Gli stranieri residenti a San Mauro
arrivano da tutte le parti del mondo. I tre ceppi
più numerosi sono quelli originari dall' Albania
( 547 persone), Marocco (300), Cina (172).
Quest' ultima comunità è quella che ha avuto il
maggiore incremento e che non era per nulla
rappresentata appena cinque anni fa. Ma oggi
sono registrate presenze significative anche
da Romania (91), Ucraina (61), Bosnia (37),
San Marino (26), Polonia (24), Senegal (31),
Liberia (13), Tunisia (13), Moldavia (10).
I residenti sono cresciuti complessivamente di 103 unità (+ 0,88 %), arrivando a quota 11.690, con un
ritmo di crescita notevole. I residenti erano invece 10.394 dieci anni fa (+ 12,5 % dal 2005 ad oggi).
Positivo il saldo naturale, con un + 17, dovuto a 117 nati e 100 deceduti.
Ma è soprattutto positivo il saldo migratorio, con un + 86, dovuto a 506 persone immigrate, contro 420
emigrate: i trasferimenti da altre località hanno inciso significativamente sulla crescita numerica.
Dai dati statistici risulta anche una maggioranza numerica del gen til sesso rispetto ai maschi: 5.979
donne e 5.711 uomini.
«Il Comune di San Mauro Pascoli ha una crescita costante ­ commenta il sindaco Luciana Garbuglia ­
direi ponderata, con un rapporto nati ­morti positivo e soprattutto molte nascite che fanno ben sperare.
La gente a San Mauro ha infatti fiducia nel futuro e mette al mondo i figli con serenità. I nati ogni anno
oscillano da 100 a 120».
Il primo cittadino prosegue: «L' economia risente positivamente del la presenza del comparto
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
Comune di San Mauro
calzaturiero, un settore che dà ancora delle certezze e attira manodopera. Per contro, il settore edilizio
langue qui da noi come altrove».
La conclusione di Luciana Garbuglia è che «Il rovescio della medaglia di questa crescita costante è la
necessità di assicurare più servizi alla popolazione, soprattutto sul fronte scolastico, ma ci stiamo
attrezzando con un progetto per le scuole del capoluogo».
Giorgio Magnani.
GIORGIO MAGNANI
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Il Sole 24 Ore
Comune di San Mauro
Made in Italy. L' azienda ha chiuso il 2015 con ricavi a 100 milioni
Baldinini sfida la crisi e investe in Russia: shop e
sede a Mosca
L' ad Gimmi: «Siamo arrivati 32 anni fa, il Paese resta strategico»
Gli stand al Micam di Baldinini, uno dedicato
alle scarpe, l' altro alle borse, sono affollati di
buyer, molti dei quali dei Paesi dell' Est e
persino russi, che tante altre aziende danno
per quasi scomparsi. La fiera delle calzature
che si è aperta domenica a Milano e si
chiuderà oggi dovrebbe dare importanti
indicazioni sulle prospettive per il 2016 del
settore.
Ma Gimmi Baldinini, comunque vada, torna a
San Mauro Pascoli, in Romagna, con le valigie
piene di ordini. Piace, a Baldinini, l' immagine
dell' imprenditore con le valigie sempre pronte
che gira il mondo con i suoi prodotti: è quello
che fa da oltre 30 anni.
«La nostra azienda è nata nel 1910 e in Russia
sono andato per la prima volta 32 anni fa,
siglando subito accordi commerciali. Oggi
abbiamo cento negozi in franchising e siamo
presenti in 300 multibrand ­ spiega Baldinini,
ceo dell' azienda ­. Nelle ultime stagioni
abbiamo smesso di crescere, ma le vendite
hanno tenuto e per il 2016 credo ci sarà un
oggettivo miglioramento dell' economia. Il
petrolio, sono quasi certo, tornerà a salire,
specie con i venti di guerra che spirano
ovunque, e per la Russia sarà la svolta».
Nel 2015 il fatturato Baldinini è stato di circa 100 milioni, in linea con l' anno precedente e con un export
superiore all' 80%. Oltre alla Russia, all' Est borse e calzature Baldinini sono distribuite in Ucraina,
Kazakistan, Bielorussia, Azerbaijan, Mongolia, Uzbekistan e Tagikistan .
«Gli investimenti del 2016 però si concentreranno su Russia e Polonia, dove apriremo altre boutique in
franchising, cinque per ciascun Paese. Entro l' anno inoltre completeremo la nuova sede a Mosca, di
circa mille metri, che servirà come punto di riferimento per tutti i nostri clienti retail e wholesale, ai quali
potremo dare riassortimenti anche piccoli e molto veloci, a seconda del sell­out giornaliero», spiega
Baldinini. Per molti anni l' azienda ha prodotto solo scarpe da donna di fascia medio­alta e alta, ma con
l' arrivo di Gimmi alla guida, alla fine degli anni 70, si è aggiunta la parte accessori ed è nata la linea
uomo, che oggi assorbe il 40% del fatturato. «Per i mercati con gli inverni più rigidi, partendo dal nostro
know how nella lavorazione delle pelli, abbiamo creato anche una collezione di capispalla, che
rinnoviamo di stagione in stagione, e che si affianca ad altri prodotti a marchio Baldinini ma prodotti in
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Il Sole 24 Ore
Comune di San Mauro
licenza: occhiali, orologi, profumi, persino vino... Il bello di un marchio che ha più di cento anni è che le
brand extension funzionano e che ci fruttano molte royalties».
Il passaggio generazionale è assicurato dalle due figlie di Gimmi, che lavorano in azienda già da
qualche anno, mentre le ipotesi di un partner finanziario o della Borsa appaiono lontane. «Ho sempre
reinvestito tutto nell' azienda e continuerò a farlo. Alla quotazione comincerò a pensare solo quando il
fatturato arriverà a 200 milioni», conclude Baldinini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
GIULIA CRIVELLI
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La Voce di Romagna
Comune di San Mauro
Il Romagna Centro ko col Fano scivola al terzo
posto. Il Bellaria batte la Sammaurese 3­2
ARBITRO: Campagnolo di Bassano del
Grappa.
RETE: 20' pt Spaneshi, 35' pt De Mitri, 20' st
Bonaldi.
NOTE: Ammonito: Dabalà.
I RISULTATI della 21ª giornata (sesta di
ritorno): Clodiense­Abano 2­1, Este­Legnago
1­3, Venezia­Campodarsego 1­1, Villafranca ­
Calvi Noale 5­2, Virtus Vecomp­Ribelle 40,
Luaprense­Forlì 1­0 Riposa: Delta Rovigo.
CLASSIFICA: Luparense San P a o l o * 4 3 ;
Ravenna* 40; Forlì 39, Virtus Vecomp Verona*
34; Venezia* e Mestre 33; Legnago e Abano
31; Delta Rovigo* 28; Campodarsego 26;
Clodiense 25; Villafranca 18; Este 13; Ribelle
10; Calvi Noale* 8.
* 1 partita in meno RISULTATI GIRONE E
Piacenza­Fiorenzuola 1­1, Parma ­Imolese 1­
1, Vis Pesaro­Jesina 3­1, Correggese­
Recanatese 0­2, Almajuventus Fano ­
Romagna Centro 3­2, Bella ria Igea
Marina­Sammaurese 3­2, Castelfidardo ­San
Marino 1­1; Mezzolara­Castelfranco 2­1.
CLASSIFICA Parma 45; Fano 44; Romagna
Centro 41; Piacenza 38; Imolese, Correggese
36; Fiorenzuola, Bella ria 31; Vis Pesaro 29;
San Marino 27; Recanatese 26; Mezzolara 24;
Castelfranco 23; Jesina 19; Castelfidardo 13;
Sammaurese 9.
Nelle foto: Sergio Spaneshi e Luigi De Mitri.
LUIGI DE MITRI
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La Voce di Romagna
Comune di San Mauro
Rubicone In Volley Titan Services
(25­9, 25­27, 25­19, 22­25, 9­15) RUBICONE
INVOLLEY: Fabbri, Aldini 17, Perini 14, Nori 9,
Pascucci 24, Pivi 7, Galassi 1, Mazzi, Carlini
(libero 1), Iorio (libero 2).
N.e. Lo Bass, Venturi. All.: Forte.
TITAN SERVICES: Peroni 11, Tabarini 16,
Lazzarini 7, Farinelli 23, Stefanelli 2, D. Zonzini
2, Cervellini (L), Rondelli, Gamboni. N.
E.: Tentoni, Budzko, Bernardi. All. Mascetti.
La tegola dell' assenza all' ultimo del centrale
Matteo Zonzini per problemi alla schiena e un
primo set da incubo non fermano l' incredibile
marcia della Titan Services che sbanca anche
il palazzetto di San Mauro imponendosi sul
campo della seconda in classifica al tie­break.
Dopo un primo set in cui i titani hanno fatto da
"sacco da botte" ai padroni di casa, con ovvie
difficoltà al centro, con calma e grande
intelligenza tattica, gli uomini guidati da
Stefano Mascetti si sono ripresi fino a giocarsi
il secondo parziale ai vantaggi. I padroni di
casa sul 23 pari hanno subiuto un cartellino
rosso e sono andati sotto 23­24. Nel secondo
e terzo set la Titan Services ha tirato fuori le
sue solite armi: efficacia a muro, grande
applicazione difensiva, lucidità nell'
impostazione del gioco. Il tie­break è stato
sempre in mano alla capolista che ora è a +7
sul Rubicone In Volley. Altra nota positiva, la bella prova di Francesco Tabarini (16 punti). In casa
Rubicone vibranti proteste per l' arbitraggio.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Appalti senza garanzia globale Riforma dei contratti
già partita
Conto alla rovescia per l' attuazione delle direttive contenute nella legge 11/2016
Nuova "rivoluzione" per gli appalti.
Infatti, con la legge delega 11/2016, il Governo
è stato delegato ad adottare, entro il 18 aprile
2016, un Dlgs per l' attuazione delle direttive
Ue 23, 24 e 25/2014 su aggiudicazione dei
contratti di concessione e di appalti pubblici;
così come, entro il 31 luglio 2016, un Dlgs per
il riordino complessivo dei contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture. In linea di
massima saranno confermate alcune
disposizioni fortemente volute dagli operatori
del settore tra cui: l' eliminazione dell' incentivo
del 2% ai progettisti interni alle pa; la
semplificazione dei procedimenti; la riduzione
degli oneri documentali per i partecipanti alle
gare; la sostituzione del criterio del massimo
ribasso con il criterio dell' offerta
economicamente più vantaggiosa, anche nei
servizi ad alta intensità di manodopera.
Le norme già in vigore Tuttavia, alcune norme
della legge 11/2016 sono già in vigore. Infatti,
dal 13 febbraio 2016 (articolo 1 comma 11 )
sono sospese le norme in materia di
cosiddetta garanzia globale di esecuzione (o
performance bond), norme destinate alla
definitiva abrogazione entro il prossimo luglio.
La garanzia globale, che comprende anche la
cauzione definitiva, era stata introdotta nel
nostro ordinamento dal 1998, quando la cosiddetta Merloni ter aggiunse alla legge 109/1994 l' articolo
30 comma 7­bis prevedendo, invece di una garanzia "parziale" (ordinaria cauzione definitiva), una
garanzia totale sull' esecuzione dell' opera in tutti i suoi aspetti. Ciò era previsto solo per gli appalti
superiori a 100 milioni ma la concreta disciplina dell' istituto era rimessa ad un regolamento mai varato
anche per contrasti con le imprese assicuratrici. Anche il Codice dei contratti del 2006 (articolo 129
comma 3) prevede la garanzia globale, nuovamente rinviando al regolamento, affiancando alla soglia
minima di lavori per 100 milioni, una seconda soglia di 75 milioni per gli appalti di progettazione ed
esecuzione. L' articolo 176, comma 18, ha previsto poi la garanzia globale anche per il contraente
generale delle infrastrutture strategiche.
Il regolamento del 2010 (Dpr 207/2010, articoli 129 e seguenti) ha posto a carico del soggetto garante
una "garanzia di subentro", superiore alla sola garanzia economica, a copertura dell' intera esecuzione.
Occorreva infatti assicurare il subentro all' appaltatore inadempiente nell' esecuzione dell' intervento.
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
Banche e compagnie di assicurazione avrebbero dovuto quindi individuare terzi "sostituti". In altri
termini, il garante si sarebbe trovato vincolato a trovare un "subentrante" disposto a completare l'
intervento alle condizioni contrattuali originarie e con un rischio non limitato al valore dell' opera (com' è
proprio del performance bond), ma esteso a qualsiasi danno derivante dall' inadempimento all' obbligo
di assicurare il completamento dell' opera. Di qui l' opposizione degli operatori, i reiterati differimenti
sino al luglio 2014 e l' attuale eliminazione della garanzia globale. Ora si prende atto dell' inidoneità dell'
istituto con abrogazione ed immediata sospensione anche prima dell' entrata in vigore del nuovo
Codice, con effetto anche sugli appalti pubblicati anteriormente al 13 febbraio 2016: in tal caso vi sarà
riapertura dei termini per la presentazione delle offerte, purché non sia già intervenuta l' aggiudicazione
provvisoria.
La «nuova» direzione lavori Ancora, dal 13 febbraio 2016 (articolo 1, commi 1, lettera sss e 9) il
contraente generale non può più avere compiti di responsabile dei lavori o di direttore dei lavori. Stesso
divieto di cumulo di compiti riguarda l' eventuale "soggetto collegato" al predetto contraente generale. Il
responsabile dei lavori è colui che è incaricato dal committente della progettazione o del controllo dell'
esecuzione dell' opera, coincidendo con il progettista (nella fase di progettazione l' opera) e con il
direttore dei lavori (per la fase di esecuzione dell' opera stessa).
Queste funzioni sono quindi riassorbite dalla stazione appaltante, la quale cumulerà l' alta sorveglianza
sull' esecuzione delle opere affidate al contraente generale (che già le spetta) con la responsabilità dei
lavori o la direzione lavori. Tutto ciò in un quadro (articolo 1 comma 1 lettera ll che nel prossimo codice
degli appalti vede rafforzate le funzioni di organizzazione, gestione e controllo della stazione appaltante.
Una terza innovazione già operativa dal 13 febbraio riguarda i contratti d' appalto con attività di call
center: in caso di successione di imprese l' appaltatore subentrante si assume il rapporto di lavoro
secondo le modalità e condizioni dei contratti collettivi nazionali applicati e vigenti stipulati dalle
organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative (o, in mancanza di contratto, secondo
condizioni definite dal ministero del Lavoro). E questo varrà per i call center facenti capo a soggetti sia
pubblici sia privati.
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MAURIZIO ZOPPOLATO
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
L' ANALISI. Cresce il ruolo dell' Anac che metterà a punto linee guida aggiornabili con facilità
La scommessa della deregulation per ottenere più
flessibilità
Due mesi per recepire tre direttive dell' Unione europea (23, 24
e 25/2014); altri tre mesi per riordinare la materia dei contratti
pubblici: con una tappa quindi entro il 18 aprile e un assetto
definitivo entro il 31 luglio 2016, la materia dei contratti pubblici
avrà un nuovo codice. La legge 11 del 28 gennaio 2016 fissa i
criteri che il governo dovrà rispettare nell' attuare la volontà del
Parlamento, criteri che appaiono avere tre matrici. Vi sono
innovazioni sostanziali, modifiche agli istituti vigenti ed infine
elementi di sostanziale continuità rispetto alla disciplina attuale.
Innovativa e dirompente è la scelta di deregolamentare. Ne è
vittima il regolamento sugli appalti pubblici, normativa primaria
contenuta nel Dpr 207/2010, che dall' aprile 2016 sarà sostituita
da linee guida redatte dall' autorità Anticorruzione (Anac) con l'
approvazione (con decreto) del ministero delle Infrastrutture. Il
vantaggio delle linee guida consiste nella flessibilità, superiore
all' elasticità dei regolamenti: se qualcosa non funziona nell'
organismo che regola gli appalti, non occorrerà quindi tornare
dal legislatore, ad esempio su impulso giudiziario o
approfittando di un decreto legge in corso di approvazione per
introdurre modifiche "sartoriali", cioè su misura per risolvere
uno specifico problema.
Flessibilità significa agevole possibilità di revisione, fermo il
necessario passaggio ministeriale che recepisca le linee guida
e le relative modifiche.
A loro volta le linee guida potranno avere affinamenti,
miglioramenti, chiarimenti, quantomeno perché l' Autorità che
emette le linee continua a risponderne anche dopo loro
emanazione, potendo interpretarle con l' autorevolezza che
deriva dall' identità della fonte. Ad esempio, un' espressione
presente in una "linea guida" potrà essere applicata in dettaglio
a casi specifici dalla stessa Autorità, attraverso pareri o letture
interpretative che, provenendo dallo stesso soggetto che ha
forgiato la linea guida, è abilitato a fornirne una sorta di
interpretazione autentica anche se con forme diverse ed
inferiori rispetto alla linea guida. L' eguale paternità (Anac)
rafforzerà infatti l' autorevolezza dell' interpretazione. Oltretutto,
l' Autorità ha poteri di vigilanza, di controllo, raccomandazioni,
intervento cautelare, di deterrenza, sanzionatorio, oltre al
potere di emettere atti di indirizzo tutti specificamente dotati di
efficacia vincolante (articolo 1 comma 1 lettera t).
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
Le modifiche agli istituti vigenti sono una sorta di promozione sul campo di punti fissi già acquisiti: l'
indipendenza di commissione di gara avrà un albo (lettera hh); l' autonomia e autorevolezza del
collaudo viene riconosciuta (lettere mm ed nn); l' aggiudicazione al prezzo più basso soccombe rispetto
a quella economicamente più vantaggiosa, con un' eliminazione totale nei servizi di ingegneria e
architettura (lettera oo); fallimenti e concordati diventano possibili presenze abituali nelle gare (lettera
vv), sulla scia dei commissariamenti delle imprese coinvolte in illeciti penali (articolo 32 Dl 90, legge
114/2014). Affinamenti sono previsti per le clausole sociali dando continuità a rapporti di lavoro (lettera
ggg, con specifica disciplina per i call center di soggetti pubblici: comma 10).
Elementi di sostanziale continuità riguardano l' esaltazione della pubblicità, trasparenza, della
telematica, della partecipazione con un dibattito pubblico: sul punto del resto non c' erano da attendersi
grandi innovazioni in quanto opera il divieto di introdurre sanzioni, procedure o meccanismi operativi
che risultino più gravosi o complessi di quelli strettamente necessari per l' attuazione delle direttive
comunitarie (articolo 14 legge 46/2005). Si interviene comunque in dettaglio coprendo spazi della vita
contrattuale finora trascurati, quali ad esempio la fase esecutiva: le varianti in corso d' opera saranno
seriamente controllate per specifica previsione (lettera ee) anche se già oggi vi è un serrato controllo
Anac (legge 114/2014). In ogni caso, è notevole lo sforzo del legislatore che ripone fiducia nelle "linee
guida" sostitutive, superano la tradizionale gerarchia delle norme (leggi e regolamenti) valorizzando ciò
che il Consiglio di Stato francese definisce diritto leggero, flessibile in contrapposizione al diritto rigido.
Oltralpe questo sistema di legiferare parte da tre presupposti: modificare ed orientare i comportamenti
dei destinatari, non creare di per sé diritti od obblighi giuridici, presentare un grado di formalizzazione e
struttura che renda le linee guida molto simili alle regole giuridiche.
Utilità effettività e la stessa legittimità di questo diritto flessibile saranno tutti da sperimentare, anche
perché (come già avvenuto oltralpe) si pone il problema della verifica giudiziaria delle linee guida, atti
che creano obblighi a carico dei destinatari (le stazioni appaltanti) e che quindi possono suscettibili di
essere impugnati gara per gara da chi ritenga di esserne danneggiato.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
La scelta del direttore lavori passerà da Albo e
sorteggio
La nuova soluzione riguarda le gare affidate a un contraente generale
GUGLIELMO SAPORITO ­ Il nuovo Codice
degli appalti entra nel vivo dell' esecuzione
delle opere, servizi e forniture, delineando
diverse figure professionali, tra le quali il
progettista, i componenti delle commissioni
giudicatrici di appalti, il direttore dei lavori ed il
collaudatore (rispettivamente, lettere ee, hh,
mm, nn dell'articolo 1 legge 11/2016).
La finalità di tali interventi è quella di una
maggiore efficienza della progettazione, con
meno varianti (lettera ee) ed effettiva
validazione dei progetti, con specifiche
garanzie di esecuzione (lettere ee, oo, qq ed
rr). A ciò va aggiunto che, già dal 13 febbraio
2016, il contraente generale non può essere
più direttore dei lavori, sicchè questa figura
guadagna indipendenza ed autonomia.
Il nuovo Codice dovrà tener presente l' articolo
130 del Dlgs 163/2006 e gli articoli 147 e
seguenti del regolamento 207/2010, norme
tutte che andranno rielaborate. Un Albo
nazionale obbligatorio riguarderà i direttori dei
lavori degli appalti aggiudicati con la formula
del contraente generale, con specifici requisiti
di moralità, competenza e professionalità
(lettera mm). Tale albo sarà selettivo solo nel
momento iniziale dell' iscrizione, perchè il
direttore dei lavori prescelto sarà estratto a
sorte da una rosa di candidati, con un sistema analogo a quello che individua i revisori nelle pubbliche
amministrazioni e cioè superando il criterio fiduciario.
Il ruolo del direttore Negli appalti diversi da quelli affidati al contraente generale, il direttore dei lavori
continuerà verosimilmente ad espletare la direzione ed il controllo tecnico, contabile ed amministrativo
nell' intervento nel rispetto degli impegni contrattuali; egli avrà specifiche responsabilità sui materiali e
sulle norme tecniche per le costruzioni, verificando le documentazioni, le manutenzioni ed i subappalti;
avrà i compiti previsti dalla normativa per la sicurezza sui cantieri, il tutto come già previsto dal codice e
dal regolamento del 2006­2010 (nonchè, per la storia, del resto, fin dalle norme sulla contabilità lavori,
(Rd 350/1895 tranne, ovviamente, la sicurezza).
Con una previsione specifica, la lettera ll, prevede il rafforzamento delle funzioni di organizzazione,
gestione e controllo della stazione appaltante sull' esecuzione delle prestazioni appaltate, attraverso
verifiche effettive (che la legge specifica «non meramente documentali»), funzioni affidate al
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
responsabile del procedimento ed al direttore dei lavori con un «adeguato sistema sanzionatorio» in
caso di controlli lacunosi o di omessa vigilanza. Tutto ciò non cambia di molto la figura odierna, ma
tende alla formazione di un ceto specifico di professionisti capaci di guidare l' esecuzione dei lavori: a
fronte delle responsabilità (e delle specifiche sanzioni) vi dovrà essere un progetto migliore, in cui ci sia
poco spazio per le variazioni in corso d' opera (lettera ee), cioè per quegli incidenti che maggiormente
coinvolgono la direzione lavori. Se infatti le variazioni progettuali in corso d' opera devono essere
adeguatamente motivate e giustificate, scaturendo unicamente da condizioni previste ed imprevedibili,
se questi incidenti sono collegati direttamente alla qualità progettuale ed alla responsabilità del
progettista (sotto gli attenti occhi dell' Anac), il direttore lavori avrà molti argomenti per controllare
facilmente l' appaltatore lungo la strada dell' esecuzione.
Un' agevolazione al direttore lavori verrà anche dal ruolo specifico della progettazione di qualità (lettera
oo), sia negli aspetti architettonici che in quelli tecnico­funzionali, essendo privilegiata la messa a gara
del progetto esecutivo, contraendo cioè l' affidamento lavori su base di progettazioni solo preliminari.
La commissione Infine, la stessa commissione giudicatrice che opererà in sede di gara avrà una
provenienza qualificata (lettera hh), con un Albo, requisiti di moralità, competenza e professionalità nello
specifico settore, sorteggio e onnipresente controllo Anac: anche ciò contribuirà a un' opera che parte
con il piede giusto e che non vedrà isolato il direttore dei lavori nell'attività affidatagli.
Non ultima, la presenza di garanzie per l' esecuzione degli appalti pubblici (lettera qq), con proporzione
ed adeguatezza alla natura delle prestazioni, fornirà una sorta di continua verifica a garanzia del rispetto
dei costi e dei tempi contrattuali. Alcune espressioni in tema di garanzie sono innovative: si parla ad
esempio di «grado di rischio» delle prestazioni oggetto del contratto e di preventivo accordo con gli
istituti bancari ed assicurativi che devono assumersi i rischi d'impresa.
Sembra emergere un plurimo spazio professionale, nell'interesse dei garanti (banche ed assicurazioni) i
quali a loro volta, prima di assumersi i «rischi d' impresa», vorranno senz'altro vederci chiaro non solo
nel progetto e nell'esecuzione dei lavori, ma anche a monte, in sede di predisposizione dell'offerta da
parte del soggetto che intende concorrere in gara.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione
Più spazio all' Anac sul controllo della regolarità
delle procedure
I poteri riconosciuti all' autorità finiranno per creare un «soft law» di riferimento
Il legislatore punta sull' Autorità anticorruzione
(Anac) per una completa attuazione delle
direttive comunitarie del 2014, e per dare un'
impronta diversa all' intero settore d e g l i
appalti. Qualsiasi innovazione resa possibile
dalle direttive viene infatti filtrata attraverso l'
Autorità, che è legittimata ad interpretare ed
attuare norme e prassi dell' intero settore. Lo
spettro di intervento spazia dalla promozione
dell' efficienza al sostegno allo sviluppo (con
assistenza ai soggetti che chiedano ausilio);
dalla facilitazione allo scambio di informazioni
fino alla vigilanza sull' intero settore degli
appalti e delle concessioni. Alla vigilanza si
somma poi il controllo, unificando poteri di
vasta latitudine, che la stessa legge 11 del
2016, all' articolo 1 lettera t), descrive
elencando varie tipologie di intervento. Inoltre,
in quasi tutti gli articoli della legge 11/2016 vi è
un riferimento all' Anac, come elemento
regolatore. Raccomandazioni e indirizzi,
previsti nell' articolo 1 lettera t), conferiscono il
potere di emanare precisi segnali, cogenti
nella misura in cui è necessaria una specifica
motivazione per discostarsene. A ciò va
aggiunto che Anac ha anche una funzione di
consulenza, sicché diventerà difficile
discostarsi dagli indirizzi, perché prima di
decidere manifestando opinioni autonome è possibile (e quindi opportuno) che il potenziale
dissenziente coinvolga l' Anac in sede consultiva. In altri termini, la stessa possibilità di dissentire può
essere assorbita dalla possibilità (che diventa un onere) di chiedere un "parere" sulla materia e sul
dissenso che si intende esprimere.
Il quadro dei poteri La massa delle competenze e dei poteri Anac si avvicina molto a una funzione
giurisdizionale in senso letterale, cioè di "esprimere diritto" non solo per l' autorevolezza ma anche per
specifici poteri di deterrenza, sanzione ed intervento cautelare, che si sommano a quelli di segnalazione
qualificata alla magistratura penale ed alla Corte dei conti. Lo stesso patrocinio dell' Avvocatura dello
Stato a sostegno dell' Anac conferma l' identificazione con l' amministrazione statale e legittima
penetranti poteri, situazione in contrasto con quel principio di soft law (generico suggerimento) che la
matrice francese delle varie Autorità sembra condividere. Sul potere di indirizzo, di fatto, prevale infatti
quello di deterrenza e sanzionatorio, e ciò proprio in un settore dove, con il potere di "soccorso" (articolo
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Il Sole 24 Ore
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Pubblica Amministrazione
38 Dlgs 163/2006) si sono eliminate numerose ipotesi di esclusione dalle gare.
Quindi, da un lato gli errori si perdonano (a pagamento), ma dall' altro l' Autorità incombe sulle
amministrazioni qualora vi siano dubbi sulla trasparenza dell' operato della stazione appaltante. In
questo quadro molto delicato, l' intervento cautelare quale conferma all' Anac la massima possibilità di
imporsi. Il potere cautelare, in sostanza, equivale ad una sorta di divisa, aggiungendo
all'"autorevolezza" di Anac anche l'"autorità", perché Anac può obbligare il destinatario ad eseguire
immediatamente ciò che essa impone. Tutto ciò può rappresentare un forte filtro alla tutela
giurisdizionale, che pure l' articolo 1 comma 1 lettera t) riconosce percorribile. In una materia quale
quella degli appalti pubblici, in cui l' inizio dei lavori rappresenta uno spartiacque difficilmente
superabile tra contendenti e pubblica amministrazione, dove cioè chi riesce ad iniziare i lavori può
confidare nella prosecuzione, vi è poi una recente innovazione da tener presente: il risarcimento del
danno. Tale risarcimento spetta a chi subisca ingiustamente violazioni di leggi e di prassi. Chi perde
una gara per errori dell' amministrazione può trovare, sul percorso giudiziario finalizzato ad ottenere un
risarcimento, l' ostacolo rappresentato da pareri e provvedimenti Anac, che possono diluire la
responsabilità introducendo un parametro di opinabilità anche nelle procedure in cui vi sia stata la
consultazione dell' Agenzia.
La trasparenza Poiché tutte le amministrazioni hanno diritto di accesso all' Anac, diventerà poi
importante che la trasparenza non sia solo delle amministrazioni e nelle gare, ma anche della stessa
Anac, che dovrà gestire una rilevante mole di materiale. La gestione di tale materiale (pareri, attività di
vigilanza, controllo, sanzioni, linee guida, provvedimenti tipo, provvedimenti cautelari) avrà un onere di
coerenza superiore alla giurisprudenza: ogni nuovo orientamento di Anac dovrà tener presenti tutte le
proprie precedenti opinioni, senza contraddizioni. Ciò inciderà sulle stesse dimensioni dei
provvedimenti Anac, che dalle attuali poche pagine dei pareri di precontenzioso dovranno ampliarsi con
i motivi delle proprie decisioni. Con un paradosso, mentre le liti giudiziarie subiscono una contrazione
nelle dimensioni delle motivazioni (circa 25 pagine), Anac avrà un onere di assoluta chiarezza, che
scaturisce dalla plurima sua veste di controllore vigilante e di autorità operativa.
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PAGINA A CURA DIGUGLIELMO SAPORITO
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Accesso agli atti trasparente per evitare vantaggi
indebiti
Dalle «info» complementari alle Faq: tutti gli strumenti per la parità
Particolare attenzione è dedicata, in più di un
punto della delega, all' accesso agli atti
progettuali, garantendo piena accessibilità,
visibilità e trasparenza, anche in via
telematica, al fine di consentire un' adeguata
ponderazione dell' offerta da parte dei
concorrenti.
Gli atti progettuali Per atti progettuali si
intendono quelli della stazione appaltante che,
secondo il principio di pubblicità dei bandi di
g a r a , s o n o comunicati p r i v i l e g i a n d o l o
strumento informatico.
Le direttive, in particolare la 24/2014, dedicano
ampio spazio all' accessibilità elettronica dei
documenti di gara, accessibilità che la legge
specifica come comprensiva di «visibilità e
trasparenza»: la visibilità sembra coincidere
con la comprensibilità, cioè con l' uso di
tecniche, terminologie e sistemi accessibili a
tutti; la trasparenza, quale contrapposta all'
opacità, impone un' immediata percezione del
contenuto degli atti progettuali, cioè la
completezza necessaria per formulare un'
offerta esaustiva.
La direttiva 24/2015 prevede, in uno specifico
articolo, l' accesso alle informazioni
complementari ed alle Faq, che devono
essere comunicate a tutti gli offerenti che
partecipino alla procedura d' appalto, sei giorni prima della scadenza del termine.
Sul tema, il punto 68 del preambolo della direttiva 24/2014 afferma che, quando l' amministrazione
aggiudicatrice abbia elaborato un' offerta, l' operatore economico interessato dovrebbe avere la facoltà
di verificare che l' offerta così costituita dall' amministrazione aggiudicatrice non contenga errori
materiali. Se infatti esistono errori materiali, l' operatore economico interessato non dovrebbe essere
vincolato dall' offerta elaborata dall' amministrazione aggiudicatrice, a meno che l' errore venga corretto.
Indebiti vantaggi La piena conoscenza degli atti progettuali è indispensabile per le varianti progettuali
migliorative, per dare ingresso al dialogo competitivo ed anche per evitare indebiti vantaggi o la
potenziale interferenza di progettisti. Infatti, collegato alla progettazione c' è il tema della conoscibilità
degli elementi e degli elaborati che siano posti direttamente o indirettamente a base di gara. Il problema
da affrontare è quello dei possibili indebiti vantaggi e dell' opacità di procedure, qualora il soggetto
appaltante non ponga a disposizione dei concorrenti tutti gli elementi e le capacità di precedenti studi o
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Il Sole 24 Ore
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moduli.
L' orientamento dei giudici Nell' ordinamento nazionale attuale, l' articolo 90 del Dlgs 163/2006 prevede
divieti per coloro che, in fase di progettazione, abbiano avuto incarichi dal soggetto appaltante, o che
siano in situazioni di controllo o collegamento circa incarichi di progettazione.
Sul punto già la Corte di Giustizia (3 marzo 2005 c­21/03) ha sottolineato che le direttive sull'
aggiudicazione degli appalti pubblici ostano ad una normativa nazionale (nella specie, dello Stato
belga) che escluda in modo radicale la partecipazione o l' offerta per un appalto pubblico di lavori, da
parte di una persona che sia stata incaricata di una precedente ricerca, sperimentazione, studio o
sviluppo di tali lavori. Secondo il giudice Ue occorre concedere al soggetto la possibilità di provare che,
nelle circostanze del caso, l' esperienza acquisita non ha potuto falsare la concorrenza.
Questo principio è diffusamente applicato anche dai giudici nazionali, richiedendo la presenza di indizi
seri, precisi e concordanti, sulla circostanza che il partecipante alla gara, o il soggetto a questo
collegato, abbia rivestito un ruolo determinante nell' indirizzo delle scelte dell' amministrazione, o ne
abbia ricevuto un flusso di informazioni riservate che sia tale da falsare la concorrenza (Tar Lazio
8595/2012). In conseguenza, quando gli studi non possono in alcun modo configurarsi come essenziali
e determinanti per la corretta attività di progettazione, non vi è incompatibilità e quindi non vi è onere di
metterli a disposizione. Ciò fermo restando che, applicando il principio della trasparenza, ciò che non è
necessariamente accessibile, può essere fornito ai concorrenti per motivi di opportunità.
Si ricorda altresì che, quando il Consiglio di Stato (3102/2015) ha esaminato la possibile interferenza tra
dati di progettazione e studi preliminari nella gara per realizzare una linea metropolitana, si è esclusa l'
interferenza con precedenti studi sui flussi di traffico e sull' interscambio con altre stazioni, in quanto
indebiti vantaggi competitivi erano elisi dalle adeguate esperienze e capacità dei vari concorrenti.
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Senza gara. L' ente deve provare che l' internalizzazione costa meno della gestione esterna
Servizi in house, va dimostrata la convenienza
Mentre i concorrenti privati devono dimostrare
adeguati requisiti di capacità economico
finanziaria, tecnica ed organizzativa (lettera r,
dell' articolo 1, si veda articolo sopra), per i
soggetti che ottengono affidamenti in house vi
è un requisito parallelo: la lettera eee prevede
i n f a t t i c h e g l i a f f i d a t a r i i n house s i
sottopongano ad una «valutazione sulla
congruità economica delle offerte». Sotto l'
aspetto della pubblicità e trasparenza, emerge
quindi un elemento dell' affidamento in house
fino ad oggi spesso trascurato: questo
affidamento deve cioè essere conveniente per
il soggetto pubblico. Capita di frequente che l'
ente pubblico, dopo aver bandito una gara per
la scelta dell' impresa cui affidare un appalto,
revochi la procedura selettiva assegnando il
servizio ad una propria società in house. Per
fare ciò occorre, tuttavia, un business plan
credibile, che dimostri la convenienza
economica della gestione del servizio in house
rispetto agli oneri che sarebbero stati sostenuti
per effetto dell' affidamento d e l l ' appalto i n
esito alla gara originariamente bandita. Il
requisito della capacità economico finanziaria
(richiesto ai privati concorrenti) si trasforma
quindi in un parallelo requisito della
"economicità della gestione" del servizio i n
house. Non bastano quindi generiche motivazioni circa la scelta gestionale di affidarsi all' in house
(come richiami all' esperienza positiva sotto il profilo qualitativo, oppure all' opportunità), ma occorre
inoltre dimostrare la convenienza sulla base di stime di costo. Stime che poi possono essere sindacate
dal giudice amministrativo all' interno di un giudizio sull' attendibilità della motivazione posta a base
della scelta di provvedere in house, comparando la convenienza economica dell' affidamento diretto alla
propria società rispetto alla selezione del contraente in esito ad una pubblica gara (Consiglio di Stato,
sentenza 5732/2015). Le ragioni addotte dal soggetto pubblico a s o s t e g n o d e l l a s c e l t a d '
internalizzazione del servizio sono sindacabili perché attengono direttamente all' esame della coerenza
e della correttezza della motivazione dell' opzione gestoria, e non rappresentano un inammissibile
sindacato nel merito della relativa scelta. In altri termini, per valutare la legittimità del ricorso all' in
house occorre far riferimento a parametri precisi, quali la stima dei costi delle prestazioni contrattuali dal
gestore del servizio. Se il corrispettivo complessivo del servizio fornito dal soggetto in house risulta
irragionevolmente superiore a quello posto a base di una precedente gara pubblica, e quindi se la
convenienza economica della gestione in house rispetto all' assegnazione dell' appalto mediante una
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gara pubblica risulta carente, ne deriva che l' affidamento diretto dell' appalto è illegittimo perché
fondato sull' erroneo presupposto di una convenienza economica. Oltre tutto, l' indagine sulla "congruità
economica delle offerte" sarà agevolata dall' indagine sui costi del servizio (stabiliti dall' Osservatorio
dei contratti presso Anac, ad esempio per la spesa sanitaria dall' articolo 17 Dl 98); indagine oggi
ampliata in forza della lettera v dell' articolo 1 della legge 11/2016 (circa la rilevazione e determinazione
annua le dei costi standardizzati per tipo di lavoro, di servizio e di fornitura). A una credibile
convenienza economica potrà poi affiancarsi (sentenza 120/2016 del Tar Liguria) la valutazione di
opportunità circa la dimensione dei servizi pubblici locali su ambiti o bacini territoriali ottimali e
omogenei: ma la valutazione della "congruità economica" è irrinunciabile.
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Soccorso istruttorio senza sanzioni per chi partecipa
a gare pubbliche
Integrazione esclusa solo per elementi che sono valutabili sul merito dell' offerta
Gli adempimenti formali e documentali dei
concorrenti alle gare per l' affidamento d e i
contratti pubblici, rappresentano non solo un
appesantimento ai danni delle imprese, da
evitare nei limiti del possibile in forza dei
principi generali (codificati anche nella legge
241/1990 sul procedimento amministrativo),
ma anche l' elemento cardine del contenzioso
in materia.
Riduzione del contenzioso Nell' intento di
ridurre il contenzioso, più che di alleviare le
imprese, il Dl 90/2014, attraverso l'
introduzione di due nuovi commi agli articoli
38 e 46 del Codice, ha recentemente tentato di
ridurre le cause di esclusione per
inadempienze documentali, nel contempo
ampliando le possibilità di «soccorso
istruttorio» (la possibilità, cioè, per l' ente
appaltante, di chiedere al concorrente
chiarimenti o integrazioni della
documentazione presentata).
Nell' esperienza pratica, il risultato di questo
tentativo può dirsi quantomeno parziale. Le
ragioni di contenzioso non sono calate,
spostandosi al più sulla questione della
mancanza totale del documento, o sulla
valenza essenziale della mancanza, anche per
le riserve dei giudici amministrativi ad
ammettere il ricorso al soccorso istruttorio (si veda, ad esempio, l' esclusione del soccorso istruttorio nel
caso in cui le imprese non avessero dichiarato in offerta gli oneri aziendali di sicurezza, obbligo peraltro
non previsto dalla legge ­ Consiglio Stato, adunanza plenaria 9/2015).
D' altro canto, le norme introdotte nel 2014 prevedevano l' applicazione di una sanzione per l'
ammissione al soccorso istruttorio, sicché i Tar hanno dovuto anche affrontare nuove controversie nelle
quali i concorrenti contestavano non la propria o altrui esclusione, ma solo l' imposizione della sanzione.
Oneri documentali In questo contesto, la lettera (z della legge delega rimette al nuovo Codice il compito
generale di ridurre gli oneri documentali, limitandosi peraltro in concreto a recepire la piena portata del
Documento di gara unico europeo prevista dalla direttiva 2014/24, per poi contemplare ben più
diffusamente l' istituto del soccorso istruttorio.
I l Codice dovrà attribuire ai concorrenti la «piena possibilità di integrazione documentale»,
relativamente a qualsiasi elemento di natura formale della domanda, e cioè a qualsiasi lacuna delle
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dichiarazioni presentate, o della documentazione, senza evidentemente alcuna possibilità di sanare un
requisito di cui l' impresa sia priva nella sostanza.
La domanda Il riferimento alla "domanda" di ammissione parrebbe confinare il soccorso istruttorio alla
documentazione amministrativa; sennonché la lettera prosegue escludendo dalla possibilità di
integrazione solo gli elementi oggetto di valutazione sul merito dell' offerta e, dunque, ammettendo
implicitamente la sanabilità di lacune nell' offerta (tecnica o economica), purché non interessati dalla
valutazione da compiersi ai fini dell' aggiudicazione. Con l' ulteriore dubbio ­ che ci si augura sarà
chiarito nel Codice ­ se l' integrazione di elementi dell' offerta possa riguardare solo aspetti formali
(com' è previsto nella prima parte della disposizione in esame), o anche di aspetti sostanziali, ma non
rilevanti ai fini dell' aggiudicazione.
In ogni caso, la lettera z) della legge delega precisa che l' integrazione dovrà essere gratuita,
superando così tutte le questioni, anche di legittimità costituzionale, oltre che di giustizia sostanziale,
sollevate dalla sanzione introdotta (in modo quantomeno precipitoso) nel 2014.
Prosegue poi imponendo la semplificazione delle procedure di verifica da parte degli enti appaltanti: l'
unico strumento di tale semplificazione, per il resto indeterminata e financo non agevole da ipotizzare, è
la riconduzione dell' intero assetto dei requisiti generali di ammissione (quelli dell' odierno articolo 38
del Codice) ad un' unica banca dati centralizzata, non più gestita dall' Anac, com' è stato sinora per l'
AvcPass, ma rimessa al ministero delle Infrastrutture.
A tal fine, è prevista anche una revisione e semplificazione dell' attuale sistema AvcPass, rivelatosi fino
a questo momento ampiamente inidoneo ed incompleto, con necessaria interoperabilità tra ministeri ed
altri enti coinvolti, ed addirittura sanzioni (che saranno invero di non agevole definizione ed
applicazione, riguardando enti pubblici) per gli enti che rifiutino tale interoperabilità.
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PAGINA A CURA DIMAURIZIO ZOPPOLATO
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Palazzo Chigi. Il testo del Dlgs oggi in «commissione Manzione» per l' ultima riunione, poi
subito in Cdm
Appalti, tutti i poteri all' Anac
Salta la cabina di regìa, vecchio regolamento ad abrogazione progressiva
GIORGIO SANTILLI ­ Si svuota la cabina di
regia a Palazzo Chigi (che farà solo
programmazione di investimenti) per lasciare
tutti i poteri di indirizzo normativo e
regolazione all' Anac di Raffaele Cantone; si
prevede una fase transitoria che, per evitare di
bloccare i bandi e le opere in corso, comporti
una «abrogazione progressiva» del vecchio
regolamento via via che arriveranno le linee­
guida dell' Anac; si limita la possibilità di
adottare il criterio del massimo ribasso in gara
solo per piccoli contratti di manutenzione; si
prevede «una soglia del sottosoglia Ue» (1
milione di euro per i lavori, 150mila euro per
forniture e servizi) sotto la quale sarà possibile
affidare appalti mediante procedure negoziate
«previa consultazione di dieci operatori
economici, nel rispetto di un ciriterio di
rotazione degli inviti, individati sulla base di
indagini di mercato o tramite elenchi di
operatori economici». In queste gare
semplificate la stazione appaltante potrà
inserire anche l' esclusione automatica delle
offerte anomale.
Sono alcune delle novità del testo di decreto
legislativo che recepirà le direttive U e e
riformerà il codice degli appalti, modificando radicalmente anche i sistemi di qualificazione: ci saranno
«idonee misure di premialità connesse ai criteri reputazionali» per le imprese appaltatrici di lavori, un
potere sanzionatorio rafforzato dell' Anac verso le Soa (società organismo di attestazione) e un
ventaglio assai ampio di sanzioni pecunarie e amministrative per colpirne le distorsioni, il
«coordinamento con la normativa vigente in materia di rating di legalità», la novità assoluta della
istituzione di «un sistema reputazionale delle stazioni appaltanti teso a valutarne l' effettiva capacità
tecnico­organizzativa sulla base di di parametri oggettivi e criteri di qualità, efficienza e
professionalizzazione delle stesse».
Oggi pomeriggio la «commissione Manzione» terrà un' ultima riunione, in plenaria, per bollare lo
schema di decreto attuativo della delega della legge 11/2016 e trasferirlo poi nelle mani di Matteo Renzi
che ha fretta di portarlo al Consiglio dei ministri subito, forse già domani o al più tardi la prossima
settimana.
Ancora ieri sera il testo mancava di alcune parti fondamentali (gli articoli sui poteri dell' Anac) e altre
venivano ancora riscritte e limate alla velocità della luce, ma per oggi la stesura definitiva sarà pronta.
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Sfida nella sfida ­ una sfida titanica quella in capo al direttore dell' ufficio legislativo di Palazzo Chigi,
Antonella Manzione, di riscrivere in due mesi l' intera disciplina degliappalti pubblici ­ la riduzione del
numero degli articoli che è sceso dai 249 su cui ha lavorato la commissione in questi ultimi 45 giorni a
219 (cui vanno aggiunti una decina di articoli sui poteri Anac), in ossequio al principio della
semplificazione e dell' alleggerimento normativo che anima il governo (e in particolare il ministro delle
Infrastrutture, Graziano Delrio).
Per nessuna ragione al mondo Renzi vuole sforare la data del 18 aprile ­ scadenza per l' esercizio della
delega e soprattutto per il receprimento delle direttive Ue ­ per l' approvazione definitiva del
provvedimento. Tra il primo sì e quello definitivo del Cdm c' è un percorso a ostacoli, con i pareri del
Consiglio di Stato, della Conferenza Stato­Regioni e ben due pareri delle commissioni parlamentari. Il
percorso sarà "in simultanea" e non "in sequenza" e dovrebbe richiedere almeno 45 giorni, ma il
premier vuole affrontarlo per tempo.
Sulla riforma degli appalti Renzi si gioca due partite decisive: una interna, per avviare un nuovo sistema
di investimenti pubblici a blindatura anticorruzione che giri intorno alla vigilanza e alla regolazione di
Raffaele Cantone; l' altra in Europa, dove Renzi spiegherà che questa è un' altra fondamentale riforma
economica che agisce su uno dei punti più critici in questo momento: il rilancio degli investimenti. Un
crocevia di tensioni che toccano il rilancio del Pil italiano, l' accettazione da parte della Ue della
"clausola" di flessibilità per gli investimenti da 5 miliardi, le riforme economiche in senso lato. Normale
quindi che il premier voglia fare in fretta per ribaltare il rischio di una procedura di infrazione per il
mancato recepimento in una carta a sua favore da giocare con Bruxelles. Il rilancio degli investimenti, in
un regime di legalità e di risultati effettivi (fare le opere in tempi e costi certi e non solo avviare
incompiute), è anche la carta con cui si può spingere l' economia italiana a riprendere la corsa. Illimite
posto alle varianti in corso d' opera, le procedure telematiche e il nuovo Osservatorio appalti potenziato
presso l'Anac lo aiuteranno in questo percorso.
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L' obiettivo. La legge delega punta a incrementare l' apporto di capitale privato in operazioni di
interesse collettivo
Più forza al partenariato pubblico­privato
La lettera ss della legge delega individua tra le
finalità del nuovo Codice la razionalizzazione
ed estensione delle forme di partnerariato
pubblico privato (Ppp), ossia di quegli
strumenti economici e contrattuali che
presuppongono l' apporto di capitale privato in
operazioni (lavori e/o servizi pubblici) d i
pubblico interesse.
Il carattere distintivo del Ppp è rappresentato
dal trasferimento del rischio gestionale dell'
o p e r a r e a l i z z a t a o d e l servizio affidato,
comprensivo del rischio sul lato della
domanda e/o sul lato dell' offerta (articolo 5
direttiva 2014/23, relativa alle concessioni).
Mentre la concessione di lavori pubblici ha da
tempo la sua collocazione nell' ordinamento ed
un suo diffuso impiego, il Ppp (che pure
comprenderebbe le concessioni) è s t a t o
interpretato a lungo come uno strumento
diverso, sempre accompagnato, a partire dall'
introduzione del cosiddetto project financing
nella legge 109/1994 (avvenuta nel 1998), da
aspettative molto elevate; aspettative però
puntualmente frustrate dallo scarso successo
concreto (fatta eccezione per le concessioni),
a causa anzitutto della farraginosità normativa
ed amministrativa, probabilmente originata da
una generale diffidenza del mondo pubblico
verso i privati, che ha avuto l' effetto di dissuadere l' iniziativa privata.
Anziché semplificare i procedimenti e tentare di imprimere un mutamento di visuale "culturale" nelle Pa,
il legislatore ha ripetutamente introdotto variazioni procedurali e addirittura nuove figure contrattuali, da
ultimo "raggruppate" nella definizione comune dell' articolo 3 comma 15­ter del Codice; senza con
questo invertire il trend di insuccesso del Ppp, anzi aggravato negli ultimi anni dalla crisi economica,
che ha contratto i finanziamenti concessi dagli istituti bancari.
Nella legge delega, il Ppp viene ancora nettamente ripartito tra le concessioni, destinate ad una
disciplina organica in recepimento della direttiva 2014/23 (lettera hhh), e le (altre) procedure di Ppp
(lettere ss e tt), anche se pare auspicabile un coordinamento ed una disciplina unitaria almeno nei
presupposti fondamentali.
Per quanto riguarda specificamente il Ppp, sul versante dell' accesso al credito, la lettera tt rimette al
nuovo Codice la definizione di procedure mirate alla predisposizione di studi di fattibilità che
consentano l' accertata copertura finanziaria dei progetti, attraverso la verifica della cosiddetta
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"bancabilità" (ossia, della disponibilità degli istituti a finanziare l' intervento).
Sul versante procedurale, invece, le nuove disposizioni dovranno indicare l' amministrazione
competente, definire le modalità e le tempistiche di predisposizione degli studi di fattibilità, e garantire
entro la fase di aggiudicazione l' acquisizione di tutte le necessarie autorizzazioni, pareri ed atti di
assenso. L' obiettivo è dunque una disciplina che definisca tempi, regia (l' amministrazione
competente), condizioni per poter accedere al credito e certezza di realizzabilità dell' intervento prima
dell' aggiudicazione conclusiva.
Tuttavia l' efficacia del proposito pare almeno parzialmente compromessa dalla contestuale previsione
della lettera ss di estendere la finanza di progetto (che, si noti, non è un contratto ma un istituto
economico/finanziario, impiegabile in tutte le concessioni) e la locazione finanziaria di opere pubbliche
(che invece è un contratto), anche attraverso il ricorso a strumenti innovativi di carattere finanziario;
laddove più che di strumenti innovativi e di confusione tra concetti e contratti, vi sarebbe necessità di
certezza per gli operatori.
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Enti locali. Il testo lascia aperte le diverse strade
Stazioni appaltanti, le strade di qualifica o
aggregazione
ROMA Uno dei nodi aperti della riforma
appalti è quello delle aggregazioni e delle
centralizzazioni delle committenze, posto con
forza dalle direttive Ue e dalle politiche di
spending review, mentre la legge delega
individua anche nella qualificazione e nella
professionalizzazione delle stazioni appaltanti
gli strumenti per rendere efficiente il sistema.
Un tema che non è privo di contraddizioni e
avrà un impatto sugli enti locali che non di
rado vivono questi processi di riforma "in
difesa" rispetto alle competenze attuali.
Diverse strade sono ancora aperte. «Il
recepimento delle direttive Ue ­ dice Claudio
Lucidi, componente della "commissione
Manzione" in rappresentanza dell' Anci,
intervistato dal Quotidiano Edilizia e Territorio
­ può rappresentare un' occasione importante
per rilanciare il ruolo e le funzioni dei comuni e
contemporaneamente contribuire a un riordino
delle modalità di approvvigionamento,
razionalizzando procedure di spesa attraverso
l' applicazione di criteri di qualità ed
efficienza».
Ma qual è la strada giusta per dare efficienza
al settore? «Per raggiungere questi obiettivi ­
dice Lucidi ­ la legge delega indica vari percorsi: a) professionalizzazione e qualificazione delle stazioni
appaltanti; b) centralizzazione delle committenze e riduzione del numero delle stazioni appaltanti; c)
creazione di reti di committenza per intensificare il ricorso ad affidamenti di tipo telematico. La
previsione di un sistema di qualificazione potrebbe consentire ai comuni che intendono "investire" in
questo settore, di svolgere specifiche funzioni non solo per sé stessi ma anche per altre amministrazioni
locali e stazioni appaltanti».
La direttiva Ue esprime un favor per i processi di aggregazione della domanda o di centralizzazione
delle procedure, ma ­ dice Lucidi «segnala il rischio di eccessiva concentrazione del potere di acquisto
e collusioni, nonché di preservare la trasparenza e la concorrenza e la possibilità di accesso al mercato
per le Pmi». L' auspicio è che il nuovo codice individui strumenti per coniugare le diverse esigenze,
risolvendo «la problematicità individuabile nel binomio aggregazione/centralizzazione».
Come? Vale l' esempio dei comuni non capoluogo di provincia per cui si introduce l' obbligo di
aggregazione o centralizzazione a livello di unioni dei comuni. «I comuni non capoluogo ­ dice Lucidi ­
possono propendere per una delle due modalità, con coinvolgimento e responsabilità diverse secondo
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a quale modello si intende fare riferimento. Ovviamente nel sistema di reti di committenza occorre
considerare l' obbligo di rivolgersi per determinati acquisiti di beni e servizi (in parte per lavori) alla
Consip e ai soggetti aggregatori di livello regionale e a livello di città metropolitane».
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La storia/2. Negli ultimi tre anni ogni lavoratore si è trovato in busta paga 8.450 euro in più
Asilo nido e libri, così Renner fa scuola in Emilia­
Romagna
Ha fatto scuola Renner, Minerbio (provincia di
Bologna), azienda leader nella produzione di
vernici per legno che dopo aver deciso di
distribuire ai dipendenti il 15% degli utili ­ negli
ultimi tre anni ognuno di loro ha trovato
complessivamente in busta paga 8.450 euro in
più ­ ha accordato bonus di 500 euro per
acquistare beni e servizi, dall' asilo nido per i
figli ai libri per arrivare a medicine e vacanze.
Ma in Emilia Romagna sono molti i casi di
aziende che hanno scelto di investire sul
welfare aziendale per sostenere il reddito dei
lavoratori, fidelizzare i dipendenti, migliorare la
qualità del lavoro (e della vita) per aumentare
contemporaneamente anche le performance
dell' impresa. «Investimenti che da tre anni a
questa parte sono in costante crescita», dice
Franca Guglielmetti, presidente di Cadiai,
maxi cooperativa sociale di Bologna (1.400
dipendenti) che gestisce servizi di welfare per
enti pubblici e aziende private. Tre i campi di
intervento. Prima di tutto c' è il welfare di
solidarietà. Piace s o p r a t t u t t o a l l e g r a n d i
imprese che operano nel settore d e i servizi
(dalle pulizie al turismo) per sostenere il
reddito dei lavoratori, tra fondi per il
pagamento delle tasse universitarie dei figli, finanziamenti a fondo perduto, microcredito.
Operazioni che hanno conquistato colossi del cleaning professionale, industriale o sanitario, come
Manutencoop. O della ristorazione collettiva, come Camst. Poi ci sono le due opzioni predilette dall'
industria, per trattenere i dipendenti con le competenze maggiormente necessarie all' azienda o per
conciliare i tempi di vita e di lavoro.
Nel primo caso, flessibilità dell' orario di lavoro e facilitazioni per le trasferte (compresa la ricerca della
scuola per i figli) sono al primo posto. «Quanto alla conciliazione ­ spiega Guglielmetti ­ ormai non
riguarda solo le donne ma anche gli uomini. Non ci limitiamo a parlare unicamente del classico asilo
aziendale. Ma anche di voucher personalizzati per aiutare chi ha un famigliare da assistere, anziano o
disabile».
Renner ­ 93 milioni di fatturato nel 2015, 260 dipendenti ­ al collaudato pacchetto concordato con i
sindacati ha aggiunto, dall' estate scorsa, anche un premio fisso annuale pari a 1.150 euro lordi,
indipendente dall' andamento dell' azienda. In Emilia già avevano fatto storia esempi come quello del
gruppo Coesia (Bologna, macchine automatiche e ingranaggi di precisione, un fatturato che ha superato
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Il Sole 24 Ore
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gli 1,4 miliardi, oltre seimila collaboratori nel mondo), che dopo essersi dotata di asilo e palestra
aziendale ha costruito il Mast, centro polifunzionale ed espositivo a disposizione dei dipendenti ma
anche della città. Una delle aziende del gruppo, GD, ha anche un presidio medico interno, polizze
sanitarie e integrative per tutti i dipendenti. Orme seguite da Aeroporto Marconi di Bologna, che ha alle
dipendenze 430 persone. Orario flessibile per il personale amministrativo e part time sono diffusi. Ci
sono una polizza infortuni extraprofessionale e una sanitaria, è in corso il telelavoro. «Dal 2014 inoltre ­
spiega il direttore delle Risorse umane Marco Verga ­ in accordo con i sindacati abbiamo trasferito
parte del premio di produzione in una piattaforma di flexible benefit. Ogni dipendente ha a disposizione
un programma personalizzato, tra baby sitting, assistenza domiciliare, buoni spesa, libri, tempo libero».
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NATASCIA RONCHETTI
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Italia Oggi
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L' analisi
Anagrafe, mld di dati per poveri risultati
Decine di milioni di dichiarazioni dei redditi
ogni anno.
Miliardi di dati bancari relativi ai conti di tutti i
cittadini italiani. Tutte le operazioni rilevanti ai
fini Iva (spesometro). Una valanga di dati
sanitari. Miliardi di fatture elettroniche relative
a tutti i rapporti delle imprese con la pubblica
amministrazione e, a breve, anche dei rapporti
t r a i m p r e s e e i l o r o c l i e n t i . L ' anagrafe
tributaria sta diventando un divoratore di dati
sensibili sempre più ingordo, invasivo,
esigente. Non è mai sazia. Infatti si prepara a
ingoiare un altro boccone succulento, il country
by country reporting, cioè l' elenco di tutte le
transazioni infragruppo che avvengono tra le
imprese con sedi in paesi diversi. Milioni di
transazioni ogni giorno. Da tutto il mondo. Una
grande abbuffata.
Peccato che questo sforzo enorme, sostenuto
dai contribuenti e dai loro consulenti, che
forniscono i dati nel formato richiesto e nei
tempi dovuti, produca ben pochi risultati.
La pubblica amministrazione ha più di 130
banche dati, ma queste non riescono a
dialogare tra di loro. «Le singole banche dati
esterne, infatti, spesso per ragioni proprie», si
legge in un documento dell' Agenzia delle
entrate di qualche mese fa, «presentano
imperfezioni, disallineamenti, lacune e incompletezze che inevitabilmente rischiano di riversarsi nella
banca dati dell' anagrafe tributaria nella quale affluiscono dati di bassa qualità, poco veritieri,
scarsamente aggiornati e, quindi, non completamente affidabili per quantificazioni e valutazioni rilevanti
sotto il profilo fiscale».
Mancano regole standard anche solo per registrare nomi e cognomi o ragioni sociali. Ciascun archivio
registra gli indirizzi in modo diverso e questo rende spesso impossibile incrociare i dati. Figuriamoci
cosa succederà quando arriveranno dati dalle imprese multinazionali relativi ai transfer pricing o ai
prodotti finanziari derivati, redatti secondo logiche e schemi mentali diversi da paese a paese.
Da molti anni sono stati varati progetti per consentire la condivisione delle informazioni. Ma sembra di
essere sempre all' anno zero. È come se un esercito scendesse in guerra con una quantità esagerata di
munizioni, ma di calibro diverso rispetto alle armi di cui dispone.
MARINO LONGONI
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Italia Oggi
Pubblica Amministrazione
patto 2015
Fondo crediti limitato
Ai fini della verifica del rispetto del Patto 2015,
gli enti locali devono considerare solo il fondo
crediti di dubbia esigibilità di parte corrente e
in particolare l' importo risultante a bilancio in
sede di rendiconto (da non confondere con
quello accantonato nel risultato di
amministrazione). Il chiarimento arriva dal Mef,
che rispondendo ad un quesito ha precisato la
rilevanza ai fini dei vincoli di finanza pubblica
del fondo previsto dalla nuova contabilità per
«sterilizzare» le entrate ballerine spesso
iscritte ma più difficilmente riscosse. Per
quanto concerne il Patto 2015 dei comuni, il
fondo ha un duplice impatto: da un lato, riduce
l' obiettivo, dall' altro deve essere considerato
nel saldo come se fosse impegnato. Poiché l'
entità del fondo non è fissa, in quanto esso
deve essere costantemente monitorato in
corso di gestione ed eventualmente adeguato
(incrementandolo o riducendolo) in relazione
all' andamento delle riscossioni, molti operatori
si domandavano quale fosse il dato finale da
considerare ai fini della certificazione.
Ebbene, il Mef lo individua nello stanziamento
definitivo 2015, ovvero nell' importo risultante
nel conto il bilancio in sede di rendiconto. Tale
importo non deve essere confuso con il fondo
accantonato nel risultato di amministrazione,
che ha un significato ed una natura diversi, essendo quantificato non in base alle entrate di competenza,
bensì ai residui attivi. Per i comuni, tale valore sarà lo stesso riportato ed aggiornato dall' ente nel
modello degli obiettivi Ob/15/C, che viene automaticamente acquisti nel modello del monitoraggio
semestrale Monit/15. Per le province e le città metropolitane, il meccanismo è più semplice, perché il
fondo non abbatte l' obiettivo, ma rileva solo come spesa. Anche in tal caso, comunque, si considera lo
stanziamento finale. In tutti i casi, ai fini del Patto 2015, ciò che conta è solo il fondo stanziato in parte
corrente.
Viceversa, precisa il Mef, ai fini del pareggio di bilancio 2016 rileva anche il fondo di parte capitale, che
insieme a quello di parte corrente non è considerato tra le spese finali, tranne che sia stato finanziato
con l' avanzo.
MATTEO BARBERO
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