Periodico d`informazione della Vallata del Tronto

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Periodico d`informazione della Vallata del Tronto
il Campanile
Periodico d’informazione della Vallata del Tronto
Aprile / Maggio 2013
Periodico di informazione locale - Sede redazione: Via Roma, 45 - 63030 Castel di Lama (AP) - Aut. Trib. Ascoli Piceno n. 360 del 25/06/1999 - ROC n° 21084 dell’11/05/2011
Tel. e Fax 0736.814041 - [email protected] - www.ilcampanile.info - Anno XIV, numero 3 - distribuzione gratuita
Editoriale
di Andrea Calvaresi
Cronaca di una seduta spiritica
I
n una amena località un medium invoca lo spirito del Presidente
Cossiga: questi gli eventi.
MEDIUM: Presidente, in questo momento così critico per il paese
noi ti invochiamo perché ci indichi la strada che ci porterà fuori
dal tunnel!
COSSIGA [parla con accento da sardo defunto]: Chi mi ha chiamato?
MEDIUM: Io, Presidente.
COSSIGA: Siamo sicuri che non è una seduta intercettata?
MEDIUM: Certo, Presidente, abbiamo usato il solito appartamento.
COSSIGA: Bene, allora dimmi che succede?
MEDIUM: Abbiamo un problema gravissimo che riguarda il
Governo.
COSSIGA: Capito. Chi hanno rapito stavolta?
MEDIUM: No, nessuno, è un problema di crisi politica gravissima.
COSSIGA: E potevi evocare Andreotti!
MEDIUM: Presidente, Andreotti è ancora vivo.
COSSIGA: Su diaule chi t’ha fattu! Allora era vero… Va bene,
dimmi pure di questa crisi politica.
MEDIUM: Il paese è sull’orlo del baratro, la recessione sembra
inarrestabile e il quadro politico emerso dalle recenti elezioni non
garantisce un Governo stabile.
COSSIGA: Chi ha vinto?
MEDIUM: È questo il problema. Il centro-sinistra di Bersani ha
vinto alla Camera, ma al Senato non ha la maggioranza, dove se
la gioca con Berlusconi e il Movimento 5 Stelle di Grillo, che ha
preso quasi il 30%.
COSSIGA: Il senatore Grillo? E come ha fatto?
MEDIUM: No, non Luigi Grillo. Dico il comico: Beppe Grillo.
COSSIGA [non si scompone]: Ma è del Sisde, adesso?
MEDIUM: No, della gente.
COSSIGA: Cosa?
MEDIUM: Ci dica Presidente, cosa dobbiamo fare?
COSSIGA: È facile. Il Presidente delle Repubblica deve fare come
me quando c’era una crisi di Governo.
MEDIUM: Cosa faceva?
COSSIGA: Spiegavo la pace sarda. In Sardegna abbiamo questa
tradizione: al tuo nemico regali un coltello, sa leppa. È il coltello
con cui ti potrebbe uccidere. Lui invece regala cento lire, con cui ti
dovrai difendere dal coltello. Questo sancisce la pace. Ora quando
il Pentapartito faceva i capricci convocati tutti i rappresentanti e gli
facevo trovare un coltello con il loro nome. Poi spiegavo la pace
sarda. Ti assicuro che il giorno dopo mi portavano cento lire e l’impegno a chiudere quanto prima la crisi di Governo.
MEDIUM: Ma il Presidente Della Repubblica non è sardo.
COSSIGA: Vedrai che funziona la stesso. E se non dovesse funzionare, c’è un’altra garanzia, in Italia.
MEDIUM: La Costituzione?
COSSIGA: No.
MEDIUM: La Cia?
COSSIGA: No. Cioè sì, però non in questo caso.
MEDIUM: E cosa, allora, Presidente?
COSSIGA: La Guardia di Finanza.
[I presenti si guardano intorno distraendosi per un attimo. Il
Medium fatica a mantenere la concentrazione]
MEDIUM: Ma… cosa c’entra?
COSSIGA: C’entra, c’entra. Quando per una, diciamo, incredibile
casualità nei comuni dove risiedono Grillo, Bersani e Berlusconi
inizieranno controlli a tappeto della Guardia di Finanza, e quando
questi controlli proseguiranno nei comuni dove abita un campione
accuratamente selezionato di parlamentari, vedrai che il senso
delle istituzioni infonderà nei loro cuori, e nei loro portafogli, la
giusta consapevolezza per portare il Paese fuori dal baratro.
MEDIUM: È sicuro?
Le candele si spengono di nuovo. Il Medium si rende conto che
Cossiga è scomparso.
In questo numero:
Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2
La scommessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
Social network e aziende . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Birra, un gusto da dipendenza? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Il nuovo Papa e la pampa dello spirito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
I giochi del mese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Ritorni primaverili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Mauro Michetti è il miglior Master C hef d’Italia . . . . . . . . . . . . . 7
la strage delle donne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
La nuova cripta di Padre Pio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
Vincere ad ogni costo: il doping . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Centrale a biomasse a centobuchi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
Jamaica: un gioiello prezioso nella terra delle primavere. . . . . 11
La Gonow lancia sul mercato italiano il Way . . . . . . . . . . . . . . 11
Vinitaly 2013: L’incontro con i vini del mondo. . . . . . . . . . . . . . 12
la ricetta del mese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Oggi... sono io. Valery. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
Maggio... fatti coraggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
il Campanile
Oroscopo di Maggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
periodico d’informazione della Vallata del Tronto
DIRETTORE RESPONSABILE:
PRESIDENTE:
SEGRETERIA:
COLLABORATORI:
Andrea Calvaresi
Cecilia Bellisi
Giuseppe Traini
Bruno Allevi
Marina Premici
Roberta Di Nicolò
Nazzareno Agostini
Pio Tempera
Athos Capriotti
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Luciana Foscolo
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di Diamanti N. & Mercuri G.
Impianti Termosanitari
* Attenzione: ogni riferimento a servizi segreti, politici e giornalisti realmente esistenti o esistiti è puramente casuale.
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Sandro Conti Borbone
Enzo Agostini
Sara Amatucci - Federica Galiè
il Campanile
Due mondi a confronto (reale e spirituale)
La scommessa: Dio c’è!
di Enzo Agostini
Q
uantunque l’uomo attraversasse tutto l’universo e giungesse al suo confine,
ancora si chiederebbe: C’è o non c’è Dio?
50% sì e 50% no - fifty-fifty come direbbero gli inglesi. ma il filosofo e matematico Pascal Blaise* affermava che un bravo giocatore che ama il rischio scommette tutto sul fatto che sì, c’è, perchè se vince, vince tutto, vince l’eternità. Se perde,
cosa vuoi che perda? Il tempo che gli resta da vivere? Che per una persona già adulta potrebbe essere all’incirca
30/40 anni. E 30/40 anni rispetto all’eternità sono niente, un batter di ciglia. Questo era Blaise Pascal ma le persone semplici come la vecchietta che non sa nulla di matematica, che non fa calcoli ma che è credente sono guidati
dalla fede.
*Blaise Pascal - Clermont-Ferrand, 19 giugno 1623 – Parigi, 19 agosto 1662)
è stato un matematico, fisico, filosofo e teologo francese. Bambino precoce, fu
istruito dal padre. I primi lavori di Pascal sono relativi alle scienze naturali e
alle scienze applicate. Contribuì in modo significativo alla costruzione di calcolatori meccanici e allo studio dei fluidi. Egli ha chiarito i concetti di pressione e di vuoto per ampliare il lavoro di Torricelli.
Pascal scrisse importanti testi sul metodo scientifico. A sedici anni scrisse un
trattato di geometria proiettiva e, dal 1654 lavorò con Pierre de Fermat sulla
teoria delle probabilità che influenzò fortemente le moderne teorie economiche e le scienze sociali.
Dopo un’esperienza mistica seguita ad un incidente in cui aveva rischiato la
vita, nel 1654, abbandonò matematica e fisica per dedicarsi alle riflessioni religiose e filosofiche. Morì due mesi dopo il suo 39º compleanno, nel 1662, dopo
una lunga malattia che lo affliggeva dalla fanciullezza.
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Blaise Pascal
Agli sposi Nazzareno e Francesca
un augurio per una lunga e felice vita insieme
dalla Redazione de “Il Campanile”
il Campanile
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Social network e aziende
A
lcune aziende in Italia hanno bloccato
l’utilizzo dei social network, come facebook e twitter, ai dipendenti durante l’orario
di lavoro. Questo provvedimento, già utilizzato da società di tutto il mondo, ha evitato
che i dipendenti passassero buona parte
della giornata lavorativa chattando con gli
amici e distraendosi dai compiti a loro assegnati. Ma superando questo scoglio culturale ci si può accorgere dell’enorme potenzialità di questi mezzi di comunicazioni per
una serie di attività quotidiane che vanno
dall’assistenza al cliente alla promozione di
eventi e prodotti. In alcuni casi queste reti sociali possono
rendere più fluida ed immediata la comunicazione anche
all’interno dell’azienda e fra i vari settori.
Per capire l’importanza e la potenzialità per le aziende
dei social network riporto alcuni numeri impressionanti su
facebook:
– più di 500 milioni di utenti attivi in tutto il mondo
–150 milioni di utenti che si collegano da dispositivi mobili
–250 milioni di utenti che si collegano ogni giorno
– una media di 130 amici per utente
Questo vuol dire che un’azienda che sceglie di comunicare su internet, attraverso un social network, avrà la possibilità di raggiungere una platea di dimensioni estese (molto
più estese del sito internet) a cui recapitare delle informazioni di carattere pubblicitario.
A Milano, poco tempo fa, si è svolta la seconda edizione di Aziende Italiane e Social Media, in cui sono stati presentati risultati dell’indagine “Quanto è Social la tua
Azienda?” realizzata da ANVED e AIDiM in collaborazione
con eCircle e CRIBIS D&B. L’indagine, giunta alla sua seconda edizione, ha come obiettivo quello di fotografare il reale
di Cecilia Bellisi
utilizzo dei social media da
parte delle aziende italiane. L’indagine è
stata condotta nel mese di gennaio su 338
aziende ed ha rilevato che il 77% delle
quelle utilizzano i social media (due punti in
percentuale in più rispetto alla prima edizione della ricerca). Rispetto allo scorso anno
c’è una maggiore consapevolezza degli
obiettivi perseguibili con i social network e
una visione strategica più integrata, che
vede i canali social mescolarsi in modo
sempre più omogeneo con i canali del marketing generalmente utilizzati. Sono ancora
poche le aziende che hanno un team di persone che si occupa della promozione sui social media.
La maggior parte delle aziende usa la web community
soprattutto per consolidare il proprio brand, generare traffico
sul sito e raccogliere iscrizioni per le newsletter: la condivisione di link, foto e video che rimandano al portale istituzionale permette di dare maggiore visibilità all’azienda.
L’ostacolo più grande che emerge dalla ricerca è che solo
un quarto delle aziende intervistate misura il ROI (Ritorno sull’investimento) che in partica serve per capire quanto il capitale investito in campagna pubblicitarie ritorna in termini di
reddito. Per questo motivo si riesce a comprendere la necessità di avere personale qualificato che “operi” sulla comunicazione dei social network. Comunque il trend è positivo:
secondo il 43% del campione ci sarà un aumento degli investimenti nel settore per il 2013 e più della metà delle aziende che ancora non sfruttano i nuovi canali di
comunicazione dichiarano di voler aumentare
l’impegno nei social media entro i prossimi 24
mesi.
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Birra, un gusto da dipendenza?
B
ionda, fresca, spumosa e… amara!
Spesso la birra al primissimo assaggio –
della vita – non ha un gusto così piacevole
eppure man mano che ci abituiamo a berla
sentiamo l’esigenza di gustarla sempre di
più. Talvolta troppo. Pare la cosa più ovvia
(per un neuroscienziato) eppure nessuno
ancora era andato a controllare se il gusto
della birra vada a stimolare il rilascio di
dopamina, specie nel corpo striato, un
nucleo del cervello. Questo meccanismo, infatti, è associato
alle dipendenze negli esseri umani (come quelle dalle droghe
per esempio, o da certi comportamenti molto pericolosi).
L’aumento dei livelli di dopamina, infatti, avviene in concomitanza alla sensazione di ricompensa percepita da un individuo,
un meccanismo che porta ad associare uno stato di benessere a un comportamento portando l’individuo a ripeterlo (il
comportamento). Questo va bene con i comportamenti effettivamente benefici per il soggetto, per esempio quelli associati
alla riproduzione, ma diventa nocivo per quei comportamenti
che pur essendo dannosi (l’abuso di alcol e droghe, per esempio) provocano una forte sensazione di appagamento.
Stranamente per quel che riguarda la birra, gli scienziati avevano dimostrato che anche solo vederla o sentirne l’odore scatena nel cervello quella cascata di eventi biochimici che porta
all’innalzamento della dopamina, ma nessuno aveva controlla-
4
di Andrea Calvaresi
to se il sapore provocasse la
stessa reazione. Detto fatto,
David Kareken e colleghi dell’Università
dell’Indiana hanno colmato questa lacuna e
hanno testato 49 soggetti con livelli differenti nell’assunzione abituale di birra, dai
“social drinker” a persone fortemente
dipendenti. Il quadro emerso non desta
grosse sorprese: un piccolo assaggio del
semplice sapore della birra (senza gli effetti dell’alcool) provoca una forte risposta
dopaminica a livello cerebrale – osservata con una PET – e una
sensazione di appagamento, come riportata dai soggetti, mentre piccoli assaggi di altre bevande (Gatorade e acqua) non
danno risultati comparabili. Questo tipo di risposta fisiologica
è presente in tutti i soggetti, ma molto più marcata in quelli che
hanno una storia familiare di persone con problemi di alcolismo, suggerendo una base genetica per il meccanismo.
Un’altra osservazione interessante è che anche coloro che
erano stati definiti “bevitori pesanti” nella selezione, se non
avevano una storia familiare di alcolismo, mostravano una
risposta dopaminica più moderata di coloro che l’avevano,
suggerendo che la predisposizione ereditata ha un peso maggiore della storia dell’individuo. Lo studio è stato pubblicato
sulla rivista Neuropsychopharmachology.
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L’angolo di Pio
IL NUOVO PAPA E LA PAMPA DELLO SPIRITO
P
apa Francesco viene dall’Argentina e conosce bene l’immensa prateria denominata PAMPA e sa anche quale
immensa PAMPA ora si apre al suo Ministero che si dipana
da Roma. Gli uomini, sappiamo tutti di essere definiti nel
tempo e sappiamo che l’evoluzione della specie o il caso,
come pensano in tanti, non ha mai spiegato il Mistero della
vita e della morte. D’altronde una evoluzione della specie,
se non assistita, poteva consegnarci alla vita magari senza
occhi o senza la capacità di poter ricordare o di poter parlare e poi una evoluzione casuale poteva far albergare nei
nostri animi le emozioni? Nella vita quotidiana parliamo
poco di questo Mistero da cui sono nate le Religioni, parliamo di tutto tranne che del Mistero per antonomasia quasi
fosse una sorta di manifesta debolezza da non far notare.
Gli animi dentro di noi invece coltivano in ogni momento
questo contrasto tra la vita e il Mistero che ci circonda e le
nostre debolezze generano preghiere quasi inconsce verso
DIO Maniglia Suprema a nostro sostegno. Le nostre debolezze sono quindi volute per arrivare a lui??? Non so.
Perdonate cari lettori, quest’articolo potrebbe far pensare
ad una sorta di Omelia, non era questo il mio intento ma nell’immaginario il vento è sempre stato l’elemento più vicino
all’idea dello spirito, qualcosa che non c’è, si sente, si tocca
ma non si vede… Papa Francesco saprà consegnare ai venti
della Pampa, che lo hanno condotto a Roma, le sue BUONE
PAROLE e loro, di ritorno, le porteranno in tutti gli angoli
del Mondo anzi in tutti gli animi anche i più bui.
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I giochi del mese
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il Campanile
Ritorni Primaverili
R
ondine è il nome comune degli uccelli passeriformi irundinidi, la cui famiglia comprende molte specie differenti.
Ma… dove sono? Purtroppo il loro numero si è effettivamente
ridotto: nel giro di 10 anni in Italia sono diminuite del 50%, a
causa dei cambiamenti climatici, del massiccio uso di pesticidi
e del fatto che in Africa vengono cacciate per arricchire la dieta.
Comunque molte in realtà non sono ancora
arrivate: gli individui giovani partono solo
dopo aver effettuato la muta del piumaggio.
Grazie a una ricerca attualmente in corso
si conosce oggi perfino l’itinerario che percorreranno per giungere nel nostro paese, che
è completamente diverso da quello che effettueranno al ritorno.
Per arrivare in Italia passeranno lungo le
coste africane dell’atlantico fino allo stretto di
Gibilterra, attraverseranno la penisola iberica
e la Francia meridionale. Il loro viaggio
autunnale invece è diciamo la “via più breve”,
una sorta di linea retta in direzione nord-sud.
Con una grande differenza: il viaggio primaverile sarà di circa
7000 km, e quello di ritorno di circa 4000.
Questo si spiega con una differenza di esigenze: prima di
partire da Nigeria, Gabon, Camerun e Repubblica Centrafricana devono infatti ingrassare e accumulare riserve per attraversare il Sahara, ed effettuare un’altra sosta per rifocillarsi
prima di superare il Mediterraneo. I cambiamenti climatici e la
di Denise De Santis
conseguente scarsità di cibo le obbligano quindi
ad allungare la strada. Al ritorno, nonostante debbano comunque attraversare di nuovo sia il mediterraneo che il deserto del
Sahara, si presenta un’altra urgenza: non perdere tempo. Le
rondini, infatti, devono osservare una tabella di marcia precisa
che prevede una routine annuale di riproduzione, migrazione e
muta del piumaggio; operazione quest’ultima
che possono iniziare solo una volta giunte al
più presto nella prima fascia utile a sud del
Sahara.
Ha sempre affascinato il fatto che gli
uccelli migratori siano in grado di trovare la
rotta giusta, e finora la scienza ne ha spiegato
soltanto in parte i meccanismi. Sembra che si
orientino con le stelle - come gli antichi navigatori - e con il sole, ed è stato dimostrato che
sono in grado di percepire l’intensità del
campo magnetico terrestre in modo da capire
dove si trovano. Le rondini in particolare
sono solite tornare addirittura nello stesso
nido, o nei nidi limitrofi; la loro vista è molto sviluppata e l’ultimo tratto di strada è, infatti, guidato da piccoli segni che ogni
rondine ricorda e che le permetterà di tornare
proprio nella stessa casa. Un buon auspicio: antiche credenze popolari affermano che un nido di
rondini sotto il proprio tetto porti fortuna.
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S. BENEDETTO DEL T./MILANO MAURO MICHETTI
È IL MIGLIOR MASTER CHEF D’ITALIA
ASCOLI – Il cuoco della Riviera delle Palme ha conseguito il
punteggio più alto valorizzando le nostre tipicità.
C’era una grandissima attesa per l’esame finale che nei giorni scorsi ha proclamato i nuovi Maestri di Cucina ed Executive
Chef Italiani al Capac di Milano. Ad ottenere il massimo del
punteggio tra ventidue selezionatissimi professionisti di tutta Italia, è stato il Maestro di cucina ed
Executive chef di San Benedetto del Tronto,
Mauro Michetti. Il già pluridecorato cuoco della
Riviera delle Palme, davanti a una prestigiosa giuria, ha superato alla grande tutte le prove teoricopratiche, vedendosi attribuito il punteggio di ben
95,7 centesimi. Nel menù preparato, Michetti ha
valorizzato i prodotti tipici marchigiani, come
l’anisetta Meletti nel guazzetto di fragole con la
bavarese della pesca della Valdaso, i maccheroncini di Campofilone nel ragù agli omega 3 del pesce
azzurro dell’adriatico ed il mosaico di sapori marini all’anice verde di Appignano del Tronto. “In
ogni corso e concorso in cui mi misuro - ha affermato Michetti - il mio scopo principale è sempre
quello di dare grande visibilità ai prodotti tipici
della mia terra che meritano di essere conosciuti e promossi per
il loro altissimo livello di qualità”. Il corso è stato diviso in due
moduli di 11 giorni full-time ed è stato tenuto da grandi esperti
internazionali della Wacs, la Società Mondiale dei Cuochi, come
Giorgio Nardelli, Lino Schembri e Domenico Magi. La prima
parte del corso si è svolta a Varese nella sede della Uniascom a
novembre 2012 e la seconda parte sempre a Varese. I nuovi
Maestri di Cucina Certificati Wacs interpreteranno quella figura
apicale del cuoco che esprime la propria professionalità e moralità ai massimi livelli. Ricopre mansioni di direzione nelle aziende della ristorazione, dirige e coordina le brigate di cucina, svol-
di Francesco Petrelli
ge attività di docenza e di consulenza per le
aziende del settore agroalimentare, partecipa
alle più importanti competizioni e saloni culinari internazionali,
promuove l’immagine e la formazione continua dei cuochi e
valorizza la cucina italiana e i suoi ineguagliabili prodotti. Il
corso è nato dall’esigenza da parte dell’Ordine dei
Maestri di Cucina ed Executive Chefs (www.maestridicucina.it) di essere ufficialmente riconosciuti
dalla Wacs, alla quale appartengono come Fic, la
Federazione Italiana Cuochi. Infatti, l’Ordine è
stato fondato nel 1999 in seno alla Fic allo scopo
di identificare figure professionali ai massimi
livelli nella categoria dei cuochi. È anche membro
del circuito internazionale dei Master Chef con
scambi all’estero e presenze in Usa, Canada e
Germania. Il percorso di qualificazione è costantemente monitorato e valutato dai rappresentanti
incaricati dalla Wacs, chef di prestigio e di grande
professionalità in grado di garantire trasparenza,
autonomia ed oggettività. Tra le materie oggetto
del corso: la qualità nella ristorazione; la leadership; la gestione della sicurezza alimentare; le normative in materia di lavoro, apprendistato e sicurezza; la nutrizione e la sana alimentazione; la riforma previdenziale; l’autonomia nella gestione operativa della cucina. Attraverso il Corso
di qualificazione professionale Master Chef, la Fic, ha inteso
adeguarsi al progetto di alta qualificazione professionale mondiale della Wacs. Questa, infatti, ha un proprio Education committee che ha il compito di certificare il programma formativo e
di certificare le competenze degli chef con il WCC, Wacs
Certified Chef, basato su standard internazionali di formazione
con qualifica determinata a livello di singolo Stato.
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LA STRAGE DELLE DONNE
ccoltella e uccide la moglie, spara alla compagna,
A
uccide la fidanzata a bastonate... queste sono le notizie che negli ultimi anni stanno tristemente riempiendo i
telegiornali.
In media, in Italia, ogni due/tre giorni, viene uccisa
una donna. I dati sono allarmanti: 137 donne assassinate
nel 2011, 124 nel 2012, e, nonostante sia cominciato da
poco, sono decine le donne ammazzate nel 2013.
Gelosia, rabbia, possesso, questi sono i moventi che spingono fidanzati, mariti, ex conviventi e, a volte, anche
padri a commettere atti di follia.
Si può parlare di femminicidio, strage delle donne
senza aver paura di esagerare.
In un paese come il nostro, che si definisce “civile”, stiamo assistendo al massacro di centinaia di donne. Senza
contare quelle che non vengono uccise ma che comunque
sono vittime di violenza domestica.
Con questi numeri bisogna realmente chiedersi se
l’Italia sia civile o cieca e non curante in una situazione
che, invece di migliorare, sta innegabilmente degenerando.
Si, se ne parla tanto, ma flash mob,
manifestazioni e spot sono utili solo ad
alimentare il dibattito e ad estenderne
la portata non a combattere il problema
Nel nostro paese non è stata mai
varata una legge contro il femminicidio
anche se sono molte le proposte avanzate da esponenti di centro destra e
centro sinistra per inasprire le condanne
per questi atti di violenza e tutelare le
vittime di abusi o stalking.
A rendere più grave la situazione si
aggiunge anche la lentezza dei tempi
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di Cecilia Bellisi
giudiziari e la mancanza di misure cautelative valide per
le donne che hanno sporto denuncia.
Perché le vittime in molti casi avevano denunciato,
anche più di una volta, le minacce ed i maltrattamenti,
senza che a queste denunce seguissero azioni concrete
atte a proteggerle.
A marzo, in occasione della Festa della donna, “Casa
delle donne” di Bologna, un centro di sostegno e accoglienza per le vittime di abusi, ha realizzato un dossier sui
femminicidi che vi voglio riportare.
Il dossier è stato compilato spulciando articoli di giornale e notizie uscite sulla stampa, dato che il Viminale non ha
ancora approntato un metodo specifico per contare i femminicidi.
Leggendo il rapporto scopriamo che il 60% dei delitti è
avvenuto nel contesto di una relazione intima tra la vittima
e l’autore del reato, relazione che era in corso o appena
conclusa.
Nel 25% dei casi la donna aveva appena concluso il
rapporto amoroso oppure stava per
farlo. Le vittime vengono uccise prevalentemente in casa (63%) e spesso non
sono le uniche a soccombere: nel
2012 otto persone, tra le quali anche
figli della coppia, sono state ammazzate durante la furia omicida dei loro
uomini.
Dati sconvolgenti che devono far
riflettere soprattutto i politici che fanno
accesi dibattiti sulle quote rosa invece
di concentrarsi sull’urgente bisogno di
una legge per fermare questo massacro.
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il Campanile
La nuova cripta di Padre Pio:
quanto c’è di francescano in tutto questo?
“N
on ci sono più i valori di un tempo!” Quante volte
abbiamo sentito ripetere questa frase? Certamente così
tante e in situazioni così disparate da diventare ormai priva di
valore. Ebbene mai nessun’altra affermazione è stata più corretta.
Recentemente per la Santa Pasqua molte persone hanno
deciso di far visita a luoghi sacri, tra le mete più gettonate troviamo senza alcun dubbio S. Pio da Pietrelcina, il cosiddetto
padre povero che ha vissuto all’insegna della povertà e che ha
messo il bisogno del prossimo sempre davanti al proprio.
Colui che ha creduto fermamente nell’ospedale pubblico di
San Giovanni Rotondo e ne ha favorito e incoraggiato la creazione, colui che ha sempre fuggito qualsiasi tipo di lusso o
superficialità e che aveva dichiarato chiaramente nel suo
testamento di volere una semplice tomba dove poter riposare
le sue ossa.
Alla luce di tutto ciò è comprensibile lo sgomento di certi
fedeli di fronte all’enorme e lussuosissima nuova chiesa dedicata a Padre Pio. La chiesa, voluta dall’Ordine dei Frati Minori
di Foggia e progettata dall’architetto Renzo Piano, va ben oltre
il concetto ordinario di chiesa. Non è, infatti, da mettere in
dubbio la magnificenza di tale opera, tuttavia bisogna ammet-
di Eleonora Citeroni
tere che entrandovi ci si sente disorientati e
si fa fatica ad immaginare di essere dentro un
luogo sacro.
Si è circondati da enormi mosaici in oro per poi giungere
infine nella cripta dove ora è contenuta la salma di Padre Pio
non più visibile come un tempo in quanto, durante il suo trasferimento alla chiesa nuova, ha subito danni irreparabili.
Accanto a questo sfarzo, dove sono stati spesi miliardi di
euro per la sua realizzazione, si staglia l’ospedale di San
Giovanni Rotondo, uno dei più rinomati ospedali della Puglia,
che oggigiorno rischia il fallimento per assenza di fondi.
È sorprendente come a volte l’uomo lasci che le proprie
azioni siano motivate dall’amore per Dio, sì ma del Dio
Denaro!
Non è forse paradossale il fatto che Padre Pio abbia vissuto di stenti e sacrifici per portare a termine la realizzazione dell’ospedale e che ora si trovi a vivere in una reggia d’oro mentre i suoi sacrifici di una vita rischiano di diventare vani?
Si è reso dunque un luogo sacro uno strumento per incrementare l’economia del paese a discapito di quelli che sono i
valori morali.
A volte accade se ci si innamora troppo del denaro...
il Campanile
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Vincere ad ogni costo: il doping
di Athos Capriotti
L
a mentalità orientata al vincere ad ogni costo e ad
abbattere continuamente record, favoriti dagli
interessi economici e dalla pressione degli sponsor, ha
drammatiche conseguenze, calpestando talvolta i valori dello sport: la
lealtà e il rispetto delle regole.
Ed è così che campioni di fama mondiale vedono crollare la loro
immagine e la loro dignità come castelli di sabbia, i tifosi si sentono
ingannati proprio da quel beniamino che acclamavano ad ogni impresa, ad ogni scalata, ad ogni volata ed esultavano vedendolo con le
braccia al cielo mentre tagliava il traguardo.
Ha fatto scalpore la vicenda che ha coinvolto Lance Armstrong,
l’oramai ex ciclista texano radiato ufficialmente dalle competizioni sportive il 24 agosto 2012, con una squalifica a vita e la revoca di tutti i risultati sportivi ottenuti dal 1998 in poi, compresi i sette Tour de France. Una tegola, per usare un eufemismo, che
ha colpito così profondamente il corridore da spingerlo a confessare tutti i suoi segreti e scorrettezze antisportive alla tv statunitense, l’intervista più importante della storia del ciclismo, in cui il campione ammette di aver fatto uso di
doping.
Anche i tifosi dovrebbero riflettere in quanto sostenitori di uno sport in cui al termine delle gare ci si
domanda se a vincere sia stata la tenacia e la forza di volontà o il doping, che va dunque considerato una violazione delle regole costitutive dello sport. A questo punto il problema rimane insoluto: ha vinto il miglior
atleta o la miglior sostanza dopante?
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CENTRALE A BIOMASSE A CENTOBUCHI
Nasce una delegazione per il “NO”
o scorso 11 aprile 2013 presso la sala convegni del
Lriunita
Comune di Monteprandone, la comunità si è nuovamente
(c’era stato un precedente incontro il 15 marzo 2013
e successivamente il 20 marzo 2013), per discutere la nascita di una centrale a biomasse nella zona industriale di
Centobuchi. Di cosa si tratta esattamente? La formulazione
prevista
dalla
Direttiva
Europea
2009/28/CE riporta la
seguente spiegazione: “Per
biomassa si intende la frazione biodegradabile dei
prodotti, rifiuti e residui di
origine biologica provenienti dall’agricoltura, dalla
silvicoltura e delle industrie
connesse, comprese la
pesca e l’acquacoltura,
nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e
urbani.”
Quindi una centrale a
biomasse, è un complesso che utilizza l’energia rinnovabile
ricavata appunto dalle biomasse, per produrre corrente elettrica. I pareri a riguardo sono molti e contrastanti. Le biomasse durante la combustione emettono nell’atmosfera, una
quantità di anidride carbonica più o meno corrispondente a
quella che viene assorbita dai vegetali durante il processo di
crescita. Ma l’impiego delle biomasse, ai fini energetici produce il rilascio di nuova anidride carbonica, principale
responsabile dell’effetto serra. Quindi il problema principale
è sicuramente l’impatto sulla salute a causa delle emissioni di
polveri che ricadrebbero sul territorio, con derivante deturpazione dei luoghi ad inclinazione agricola e turistica, e
pesanti conseguenze sui posti di lavoro e sul valore degli
immobili, dato che la centrale si trova in prossimità del centro abitato. Inoltre ci sono innumerevoli altri svantaggi: per
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di Marina Premici
necessità economiche di funzionamento, è una
forma opposta a politiche di minimizzazione
della produzione di rifiuti; si ha bisogno di grandi aree e
quindi si toglie terreno che potrebbe essere coltivato; ed alle
lunghe ci sarebbero problemi di logistica per la fornitura
delle risorse. Infatti le biomasse locali, non riuscirebbero a garantire a lungo il
funzionamento della centrale, e potrebbe essere
necessario rifornirsi all’estero, con mezzi di trasporto
che farebbero aumentare
l’inquinamento, e peggiorerebbero la viabilità. Altro
punto importante è non
confondere il concetto di
biomassa con termodistruzione dei rifiuti. Perché nel
caso accadesse la seconda ipotesi, la contaminazione sarebbe di gran
lunga peggiore.
In questa vallata sono state pianificate circa 30MW di queste centrali, da autorizzazioni rilasciate con normative nazionali e regionali, senza sentire il parere dei cittadini. Per questo si è deciso di costituire una delegazione per far valere i
diritti dei residenti; infatti ai precedenti incontri oltre ad essere presenti il sindaco Stracci ed altri esponenti
dell’Amministrazione, c’erano i promotori del Comitato “Aria
Nostra” di Colonnella, che alcuni mesi fa, sono riusciti ad
opporsi alla realizzazione di una centrale
sulla Bonifica del Tronto. Devo però
aggiungere che molti adulti sono giunti
agli incontri, ma quasi nessun giovane:
come se il problema non riguardasse in
particolar modo loro!!!
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il Campanile
JAMAICA
un gioiello prezioso nella terra delle primavere
L
a Jamaica è uno stato di 2.695.867 abitanti, un’isola meravigliosa delle Grandi Antille lunga 240 km e larga 80 km
situata nel mar dei Caraibi. La lingua ufficiale è l’inglese. Il
popolo jamaicano è un popolo molto orgoglioso, dignitoso e
speciale perché cercano di aiutare tutti
in ogni modo.
Penso che non dimenticherò mai i
loro occhi e i loro sorrisi. Anche se
avete un inglese stentatissimo, riuscirete comunque a parlare con chiunque.
Non perdetevi la messa la domenica
dopo le ore 10.00, dove i canti Gospel
sono da pelle d’oca. Lo stile di musica
più in voga in Jamaica è il Reggae,
popolarizzato in tutto il mondo dal
conosciutissimo jamaicano Rasta
“Bob Marley”. “Rasta” è la tipica capigliatura a treccine jamaicana ma non è solo un look bensì
uno stile di vita dal cibo prettamente naturale al periodo storico della schiavitù dei neri. Lo stile di vita dei Rasta prende
spunto dalla Bibbia. In Jamaica incontrerete tantissimi fiumi e
cascate paradisiache. La discesa del fiume Rio Grande sulle
zattere in bambù costruite a mano è durata circa 2 ore.
Rilassamento profondo immerso in uno scenario da sogno. Le
cascate Dunn’s River Falls sono un paradiso su terra. Si parte
dalla spiaggia e si risale a piedi fino in cima in mezzo alle
cascate con delle scarpette antiscivolo che si
affittano a 5 Dollari. Port Antonio è sicuramente la parte più selvaggia della Jamaica. La natura qui è
impressionante, gli occhi si riempiono solo del verde brillante
della vegetazione. Per i viaggiatori alla
ricerca di zone meno turistiche a Port
Antonio si trovano le piccole Guest
House tipicamente jamaicane. La
Laguna Blu è veramente blu e l’acqua
ha un colore intensissimo. Al mercatino locale di Ocho Rios vi troverete
tantissime bancarelle, dove fare i vostri
acquisti. I jamaicani sono artisti del
legno ed i quadri sono dipinti con dei
bellissimi colori. Non potete tornare a
casa senza i tipici cappellini jamaicani
detti “TAM” e senza il rum ed il caffè
(uno dei migliori al mondo) delle blue Montain. Negril è la
Rimini della Jamaica, 12 km di spiaggia bianchissima, un mare
con 1000 tonalità di azzurro e tantissimi Rasta. La Jamaica è un
paradiso terrestre e la cosa fantastica è che anche i jamaicani si
rendono conto di vivere in “un gioiello prezioso”. Sicuramente
tornerò in Jamaica. Su www.viaggiaresicuri.it potrete trovare
tutte le informazioni necessarie. Tipica frase di un jamaicano?
“JAMAICA SE NANM MWEN” Jamaica sei la mia anima.
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La Gonow lancia sul mercato italiano il Way
LA CINA AL LAVORO
ASCOLI PICENO – La Gonow, casa automobilistica cinese nota
in Italia per il pick-up GA200, presenta sul mercato nazionale il
Way, veicolo a metà fra un mezzo commerciale e un veicolo
ricreazionale. Il mezzo cinese è disponibile con un solo motore
1000 a benzina da 54 cv, disponibile anche con alimentazione a
GPL o Metano, nelle varianti di carrozzeria Furgone (denominato
Way Cargo), 4 posti finestrato (denominato Way), Cabina Singola
con cassone (denominato Way M1). Esternamente il Way è un
veicolo dalle forme tondeggianti e compatte (è lungo
circa 3,80 m), dalle linee
pulite ed essenziali, elegante,
lineare, simpatico nel suo
complesso. Frontalmente abbiamo due grandi gruppi ottici trapezoidali, una grande
mascherina quadrata con un
elegante bordatura cromata,
mascherina che ingloba anche
il logo della Gonow, i fari
fendinebbia inglobati nel paraurti e, grande novità per un derivato commerciale di taglia small, abbiamo fari diurni a led integrati
anch’essi nel paraurti. Posteriormente abbiamo i più forti e vivi
legami con il mondo dei veicoli commerciali: coda tronca e dritta, grande portellone, ampio lunotto vetrato ed eleganti gruppi
ottici rettangolari trasparenti posti in posizione verticale. Se per la
versione furgone e 4 posti finestrato il posteriore è uguale, per la
versione M1 abbiamo un cassone fisso e i gruppi ottici integrati
sulle sponde del cassone. Accomodandosi a bordo del Way notiamo la posizione di guida rialzata, la comodità delle doppie porte
laterali a scorrimento sia sulla versione 4 posti che su quella commerciale, la linearità e l’abbondante spazio interno (ampio è
anche il cassone sulla versione M1), la sobrietà degli interni e la
di Monica Sosi
di Bruno Allevi
buona qualità costruttiva. Analizzando nel dettaglio la consolle è lineare e accoglie i comandi
radio e clima, leggibile è il quadro strumenti. Ed ora il momento
del test drive: il Gonow Way provato è stata la 1000 GPL Way (4
posti finestrato) da 14.093 Euro. La Gonow propone in Italia il
suo veicolo commercial-ricreazionario da città andando a coprire
un settore in cui questi veicoli sono poco diffusi. Su strada il Way
provato è un mezzo comodo e confortevole, divertente da guidare, pratico e maneggevole, grazie alle sue dimensioni compatte,
inoltre ha molto spazio a bordo e le porte scorrevoli laterali sono
molto comode per agevolare la salita posteriore. Infine spazio al
motore che equipaggia il Way provato. Questo motore, 1000 di
cilindrata con 54 cv, di origine
Suzuki, è l’elaborazione del
motore che a cavallo fra gli anni
’70 e ’80 ha equipaggiato un
mostro sacro del fuoristrada come
era la famiglia SJ – Samurai.
Questo motore è quindi indistruttibile come il veicolo che
equipaggiava, parco nei consumi
ed ecologico grazie all’alimentazione a GPL. Infine il listino
prezzi. Partiamo con la versione Way Cargo Commerciale: per la
versione a Benzina occorrono 11882 Euro, per la versione a GPL
occorrono 12.971 Euro, per la versione a Metano occorrono
14.060 Euro. Continuiamo con la versione Way 4 posti finestrato:
per la versione Benzina occorrono 12.608 Euro, per la versione a
GPL 13.697 Euro, per la versione a Metano 14.786 Euro. Infine
spazio al listino prezzi del Way M1 Cassone Fisso: per la versione
a benzina occorrono 11.882 Euro, per la versione a GPL occorrono 12.971 Euro, per la versione a Metano occorrono 14.060 Euro.
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il Campanile
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VINITALY 2013:
L’incontro con i vini del mondo
S
i è da poco concluso a Verona il 47° Vinitaly, salone internazionale del vino e distillati, evento annoverato come la più
prestigiosa manifestazione vinicola del pianeta. I numeri sono
senza pari: 94.000 mq di superficie esposta, 120 paesi presenti,
148.000 visitatori (di cui 53.000 straniere), 4255 espositori, fatturato di 8,9 miliardi di euro di cui 50% dall’esportazione (Usa,
Gran Bretagna e Germania assorbono il 60% dell’export italiano).
Il bilancio è decisamente positivo e va al di là di ogni rosea
aspettativa in un settore trainante dell’agricoltura e soprattutto
del made in Italy, con ricadute positive sia in termini di occupazione che di promozione dell’immagine italiana nel mondo.
Contemporaneamente, in un padiglione dedicato, si è svolta
la mostra denominata SOL, il Salone Internazionale dell’Olio
d’Oliva Extravergine di Qualità organizzato da Verona Fiere con
l’obiettivo di promuovere e dare visibilità ad una delle produzioni italiane più esportate nel mondo. Infatti, l‘Italia fornisce il
25% della produzione mondiale di olio d’oliva ed i produttori
del prezioso estratto si incontrano avvalendosi
anche di una nuova sinergia con i prodotti
agroalimentari. Allo scopo, a Verona si è costituita la Sol&Agrifood, Rassegna Internazionale
dell’Agroalimentare di Qualità con degustazione degli oli pregiati e premiazione del “Sol
d’Oro” alle migliori produzioni oleicole nazionali ed internazionali. Tra gli altri, è risultato
vincitore con Sol d’Argento l’Azienda Agricola De Antoniis
Adele di Garrufo (Teramo).
I diversi padiglioni sono stati affollati da viticoltori, enologi,
buyers e noti produttori (Al Bano Carrisi, Moser, Pirlo, Malesani,
Simeoni, Trulli e Siffredi). Alla scoperta e degustazione delle
tipicità nei diversi stand, non sono mancati i noti personaggi
dello sport e spettacolo; Antonella Clerici, i Pooh, Cecilia
Gasdia, la miss Giusy Buscemi, i calciatori Balotelli, Giorgi,
Biondini e tanti altri.
Le Marche ed il vicino Abruzzo, hanno riaffermato la qualità
dei tradizionali e preziosi Verdicchio e Montepulciano accanto
agli autoctoni Mondonico, Passerina, Cococciola e Pecorino;
quest’ultimo, vanta la maggior crescita per volumi di vendita nel
2012 (+ 23,8%).
Una vasta gamma di novità ha caratterizzato l’edizione del
Vinitaly 2013:
L’azienda vinicola La Rocchetta di Villongo (BG) ha presentato L’Etoile, Spumante Brut Metodo Classico con polvere
di Marino Felicioni
d’oro, dotato di virtù terapeutiche ed antiossidanti. Il battesimo del vino certificato biologico ormai affermato
con 53mila ettari interessati da viti biologiche, pari all’8% dell’intera superficie viticola nazionale. Per la prima volta abbiamo
osservato le etichette certificate con l’eurofoglia ovvero il logo
europeo obbligatorio per le produzioni di vini biologici.
La cantina Menegolli della Valpantena, ha presentato la botte
più grande del mondo, la «Superba» realizzata dalla ditta
Garbellotto di Conegliano, che può contenere 425 ettolitri di vino
pari a 56.666 bottiglie. Ribattezzata Giulietta e Romeo in onore
di Verona, sulle due facciate riporta la scena del balcone.
Un particolare riconoscimento è andato all’Istituto Tecnico
Agrario “C.Ulpiani” di Ascoli P, che con il vino “Catelius
2012” ha trionfato tra i vini prodotti dalle Scuole Enologiche
d’Italia.
“Rocco, non solo magnum” è un Montepulciano Igt che la
Cantina Podere Castorani di Alanno (PE) del pilota di Formula
1 Jarno Trulli, ha deciso di dedicare a Rocco Siffredi abruzzese
originario di Ortona.
La presentazione di una Guida Interattiva
dell’Istituto Marchigiano Tutela Vini, veicolata dall’Apple Store verso i 32 Paesi che fanno
parte del “mondo Apple”.
Lo spumante ottenuto senza l’aggiunta di
zuccheri, Essenza zero, amico delle diete, realizzato secondo tradizioni celtiche, invecchiato
in anfore di terracotta come si faceva 7000 anni nel Caucaso,
dell’Azienda agricola Ricchi di Monzambano (MN).
Il cantante Al Bano, insieme con la figlia Cristel, presenti fin
dall’inaugurazione, hanno presentato il vino bianco “Felicità”,
il suo prodotto dalle Tenute di Al Bano Carrisi.
Il Valtellina Superiore dell’azienda agricola Alberto
Marsetti di Sondrio è un vino il cui affinamento decennale è
stato realizzato ai 2700 metri d’altezza del Passo dello Stelvio.
Lo spumante Abissi dell’Azienda Bisson di Chiavari maturato per dodici mesi in mare a 60 metri di profondità beneficiando di fresco, silenzio e la tranquillità.
Il Prosecco Superiore Docg Conegliano Valdobbiadene denominato “Nona Sinfonia”, frutto della particolare ricerca enologica di Claudia Adami, la più giovane produttrice che
ha voluto creare uno spumante fermentato in bottiglia, accompagnato da una continua suite sinfonica
durante il processo biologico di maturazione.
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La ricetta del mese
Trippa alla marchigiana
Ingredienti (per 4 persone)
1Kg di trippa lessata - 5 pomodori pelati
1/2 bicchiere di olio d’oliva extravergine
50 gr di lardo a dadini - Un mestolo di brodo
Cipolla, aglio, carota, sedano, sale, pepe, maggiorana e Parmigiano Reggiano
di nonna Dina Ciafrè
Preparazione
Preparate un trito con una cipolla, uno spicchio d’aglio,una carota e una costa di sedano,
aggiungete 50gr di lardo tagliato a dadini e fate soffriggere il tutto in mezzo bicchiere d’olio.
Tagliate a listarelle 1kg di trippa già bollita e fate rosolare anch’essa nel trito, salate,
pepate e aromatizzate con un pizzico di maggiorana.
Unite 5 pomodori pelati e privati dei semi, diluite con un mestolo di brodo e lasciate cuocere;
a fine cottura, la salsa dovrà essere ben densa. Aggiungete abbondante parmigiano grattugiato e servite. Buon appetito!!
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il Campanile
Oggi... sono io
C
di Loredana Valery
are amiche, cari amici, sono ormai due anni che scrivo
d’estetica sul nostro giornale “Il Campanile” e questo ha
contribuito a farmi conoscere da un pubblico vasto, più di
quanto credessi. Voglio ringraziare tutte le persone che leggono la mia rubrica e che spesso nei negozi incontro e mi dicono
di aspettare con ansia la prossima uscita. Grazie davvero a
tutti!!
Per questa Primavera, allora, ho deciso di fare un’articolo
diverso. Oggi non parlerò dell’estetica o del benessere in generale ma voglio raccontarvi quello che avviene nella mia SPA
ovvero nel centro benessere Valery Wellness and Body Care.
Partiamo dal nome del centro: “Valery (è il mio cognome) e
sono a gestire la beauty farm all’interno dell’hotel Villa Picena.
Chi vuol vedere com’è fatta, può andate sul sito
Valerywellness.it. Non molto grande ma elegante e soft, accogliamo i clienti con atmosfere profumate e colori delicati nonchè musiche rilassanti e curative dello spirito. Sauna, bagno
turco, jacuzzi a tre posti, lampada solare e massaggi di vario
genere, dal classico Linfodrenaggio all’orientale Ayurveda, dal
solo massaggio ai piedi a quello muscolare per sciogliere la
schiena, e specialità della casa, massaggio “a tempo di musica”
ad un ritmo che arriva dritto dritto al cuore passando attraverso
i recettori della pelle e dell’udito.
Naturalmente mi occupo anche di depilazioni, fanghi, scrub
al corpo pulizie e trattamenti vari al viso, ma tutto viene gestito sempre nel massimo rispetto della riservatezza e privacy del
cliente, con spazio e tempo giusto per tutti, non creando le file
in sala d’attesa, le luci forti, il telefono che interrompe il trattamento ...così anche una dolorosa ceretta, diventa più sopportabile in un’atmosfera rilassante. Molti sono portati a pensare che
recarsi in beauty farm abbia dei costi proibitivi, ebbene, forse
una volta, quando si doveva andare in luoghi
esclusivi per fare benessere, perchè altro non si
trovava in giro, era così ma adesso che quasi tutti gli hotel si
sono attrezzati in questo senso, i prezzi sono uguali a quelli
degli isituti vicino casa ma con la differenza che c’è un servizio
più accurato nell’accoglienza e chi è stato mio ospite sà di cosa
sto parlando. Ho la fortuna di lavorare in un Hotel il cui proprietario è una persona di grande coraggio, infatti inventa sempre nuove formule da proporre e non si tira indietro neanche
quando arrivo io con le mie idee di collaborazione fra beauty,
hotel e ristorante.
Il 4 maggio, c’è stata la terza “Festa di Primavera” un
evento annuale che unisce la beauty farm e il ristorante di Villa
Picena. Quest’anno con un pacchetto di 70 euro si è prenotato
un bel pomeriggio da fare nella SPA (validità 2 mesi) unito alla
famosa cenaspettacolo dove, mentre si gustavano deliziosi
piatti curati dal nostro chef, si è assistito alla sfilata di modelle di una nota agenzia di concorsi di bellezza, per il titolo di
Miss Mediterraneo e i giudici sono stati proprio i nostri spettatori!! A seguire un concerto tributo a Laura Pausini proposto
dal gruppo ascolano “I Sing” gli otto componenti della band
hanno proposto il repertorio più bello della Laura Nazionale.
La cenaspettacolo senza prenotare il pacchetto beauty è
costata solo 30 euro.
Si organizzano inoltre addii al nubilato, compleanni, e
festeggiamenti vari o semplici riunioni fra amici, coccolati da
uno spumantino a bordo vasca per i più goderecci o da una rinvigorente tisana per i più salutisti. Spero di avervi incuriositi e
che ci veniate a trovare in beauty. Per info: Loredana Valery
345.4149813 - Villa Picena 0736.892460
[email protected]
il Campanile
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di Giuseppe Traini
MAGGIO..... FATTI CORAGGIO!!!
I consigli di Peppe:
G
li antichi detti sono sempre dettati dall’esperienza e spesso legati alla vita lavorativa.
Maggio era il preludio dei grandi lavori nei campi, infatti, ci si
preparava alla fienagione, alla mietitura, alla trebbiatura, alla
sarchiatura poi all’aratura, raccolta del mais, vendemmia,
semina ecc.
Dopo l’inverno, che segnava un periodo di riposo, e la primavera, che prevedeva dei lavori leggeri, con Maggio cominciavano i lavori più importanti ed anche i più pesanti per chi
lavorava nei campi quando non c’erano le macchine e gli attrezzi di oggi.
Serviva quindi farsi coraggio,
occorreva raccogliere tutte le forze,
per fare fino a dodici ore al giorno di
lavoro nei campi, e poi in casa, nella
stalla.
Una volta si lavorava, il lavoro
era insito nelle persone, non c’erano
i disoccupati e chi non lavorava,
veniva tacciato come scansafatiche,
poco di buono, perché in campagna il
lavoro c’era per tutti. I soldi pochi, a
volte solo per sfamare la famiglia ma
il lavoro non mancava mai.
Poi è arrivata la fabbrica, è arrivato
il “posto fisso” e la gente ha cominciato a cercare il posto di
lavoro. Il lavoro in quanto tale, è passato in secondo piano,
l’importante è avere il posto.
Ora purtroppo, questo posto fisso, sta diventando sempre
più una chimera.
Nel frattempo sono scomparse tante aziende e tante ne spariranno, sopraffatte dalla globalizzazione, sono scomparsi tanti
artigiani, tante aziende agricole, che potevano dare lavoro, non
il posto, ma il Lavoro.
E adesso che sta arrivando questo Maggio, di coraggio ce
ne vorrà tanto, con la speranza che i nostri politici, riescano ad
accordarsi, a darci delle soluzioni, a ricreare il lavoro vero che
fa crescere l’economia e nobilita le persone di valore.
CON LA LUNA CALANTE
IN CASA: Ci si prende cura delle piante grasse.
NELL’ORTO: Si seminano all’aperto bietole da costa e da
taglio, cavoli, indivie, lattughe, sedani e spinaci.
Si trapiantano pomodori, lattuga, anguria e meloni.
Si cimano angurie e meloni.
Si spollonano pomodori e melanzane.
Si consigliano trattamenti contro le
lumache, con distribuzione di cenere
intorno alle verdure.
IN GIARDINO: Si recidono le cime
degli arbusti sfioriti. Si spollonano
alberi ed arbusti, si puliscono e sfoltiscono le “perenni”. Il prato si taglia
alzando leggermente l’altezza delle
lame. Si possono seminare graminacee macroterme.
NEL FRUTTETO: Si potano i polloni dell’actinidia e dell’olivo, si fa il
diradamento delle drupacee e si esegue l’innesto di gran parte delle piante da frutto.
CON LA LUNA CRESCENTE
IN CASA: Si rallegrano con piante le finestre e i balconi,
agghindandoli per l’estate.
NELL’ORTO: Si seminano all’aperto basilico cardo, fagiolo,
fagiolino, melone, pisello, pomodoro tardivo e prezzemolo.
IN GIARDINO: Si seminano all’aperto campanule, fiordalisi,
garofani, primule e viole a ciocche.
NEL FRUTTETO: Si ultimano l’impianto di uliveti e il trapianto dei frutti di bosco. Si controllano lo sviluppo di fitopatie.
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Dott.ssa Daniela Dialetto
Informatore Scientifico
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il Campanile
[email protected]
Oroscopo Maggio 2013 a cura di Linda Schafe
Ariete - Avrai l’accesso a qualsiasi percorso di
vita: sentimentale, professionale o vacanziero che
sia. Non sarai in bilico tra il dire e il fare, vivrai
una vita che sa di vita, tra certezze affettive e avventure che
metteranno in moto l’adrenalina. Intensa la vita di società.
Sensibilità nel coltivare le idee e progetti che andranno in
porto intorno al 25.
Bilancia - Mese di grande equilibrio, di svolte che
aiuteranno ad ampliare gli orizzonti esistenziali
favorendo nuovi progetti di vita. Ci sarà nell’aria
una forza che rigenera dalle fatiche del recente passato.
Moti astrali che favoriranno e incrementeranno questa tua
propensione all’armonia. Meno paure e indecisioni, e maggiore attitudine a goderti la vita.
Toro - Ottimo mese. Previsione entusiasmante per
festeggiare il compleanno all’insegna dell’armonia
e del benessere sia fisico che mentale. Le stelle
faranno scaturire passioni a cui non saprai rinunciare.
Incontri, nuovi amori e qualche addio. Momento clou: tra
l’8 e il 10. Straordinarie energie in campo pratico: sarà un
ribollire di progetti e iniziative.
Scorpione - Inizio mese ancora delicato per la
sfera sentimentale. La dissonanza delle stelle dell’amore frenerà i tuoi impulsi vigorosi. Potrebbe
trattarsi di una fase di raffreddamento accompagnata da
solitudine e inevitabili rinunce causate da un Saturno retrogrado. Risorgerai dalle ceneri a fine mese, in tutti i settori.
Gemelli - Il tuo universo affettivo si colorerà di
mille sfumature. Alcune dolci e afrodisiache, altre
molto più legate alle predilette affinità elettive. Le
stelle ti ameranno, ravviveranno i tuoi giorni e le tue notti
regalandoti amore, creatività, socievolezza e un’alta dose di
passionalità. Efficaci soluzioni in campo pratico. Fortuna e
tanto benessere.
Cancro - Ottimo mese, perfetto per esprimersi in
libertà e trascorrere giorni e notti piacevoli. In primis le amicizie, i contatti, la realizzazione delle tue
più intime speranze. Buone energie stimoleranno le qualità
dell’intelletto accentuando la disponibilità al confronto con
gli altri. Marte promuoverà incontri hot e Saturno il raggiungimento di seri obiettivi.
Sagittario - Dal punto di vista sentimentale maggio non segnala grandi eventi. Le stelle ti guideranno nelle faccende perlopiù di vita pratica e dovresti continuare a vivere come in precedenza, senza clamorosi risvolti. La seconda metà del mese, invece, si profila più
impegnativa e critica. Prudenza durante gli incontri col partner non ufficiale.
Capricorno - Mese esaltante. Circoleranno energie positive, novità, creatività e amore. Buon
momento: vivilo alla grande e non farti disanimare
da nessuno. Hai dei sogni nel cassetto? Tirali fuori perché
potresti realizzarli in tempi brevissimi. Matrimonio o nuovi
amori. In campo pratico sarà il dono di entrare in sintonia
con gli altri a regalarti un successo.
Leone -Periodo delicato per i rapporti d’amore. La
dissonanza di Marte e Venere frenerà ogni impulso.
Potrebbe trattarsi di una fase di raffreddamento
accompagnata da un’ambizione sfrenata per il lavoro.
L’arroganza potrebbe nuocerti in molte circostanze. Dal 21 lo
scenario astrale migliorerà: ritornerai sereno e di buonumore.
Acquario - Inizio caratterizzato da un certo disordine interiore che accrescerà il bisogno di conferme affettive. Liti e tensioni destabilizzeranno
anche le relazioni più belle. Dopo la metà si intravede un
sostanziale ribaltamento della situazione. Focalizzerai quello che ti manca per stare davvero bene e comincerai a lavorare con risoluzione accentuata.
Vergine -Ottima la prima parte, che prevede evoluzioni e ampliamento degli orizzonti esistenziali,
viaggi e vita all’aria aperta. Aumenteranno fascino
e desiderio di avventura. Novità per i single. Idee
chiarissime, stabilità affettiva, migliorie nel lavoro. Alcune
stelle dispettose nella seconda parte ti distoglieranno dai piaceri dell’amore.
Pesci - All’inizio ti attenderanno giorni piacevolissimi sotto ogni punto di vista. Tutto andrà per il
verso giusto: concretezza nelle azioni e vigore nei
sentimenti. Dall’11 si faranno sentire le contrarietà.
Socievolezza, creatività espressiva e disponibilità subiranno
una battuta d’arresto. Dovrai essere meno emotivamente
influenzabile e velleitario.
il Campanile
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