Accordo di Programma “Polo dei Distretti Produttivi”
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Accordo di Programma “Polo dei Distretti Produttivi”
COMUNE DI LOCATE DI TRIULZI Accordo di Programma “Polo dei Distretti Produttivi” VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DICHIARAZIONE DI SINTESI D.G.R. 761/2010 INDICE 1 INTRODUZIONE ....................................................................................................................................................... 3 2 SCHEMA PROCEDURALE METODOLOGICO DEL PERCORSO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE DELL’ADP .................................................................................................................................................................. 4 2.1 SCHEMA PROCEDURALE DI RIFERIMENTO ......................................................................................................... 4 2.2 STATO DEL PROCEDIMENTO .............................................................................................................................. 5 3 SOGGETTI COINVOLTI, INFORMAZIONI CIRCA LE CONSULTAZIONI E PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO .................................................................................................................................................................. 9 4 OBIETTIVI DELL’ADP E VALUTAZIONE DELLA COERENZA .................................................................. 10 4.1 OBIETTIVI GENERALI SPECIFICI E AZIONI ........................................................................................................ 10 4.2 LA VALUTAZIONE DELLA COERENZA .............................................................................................................. 14 5 MODALITÀ DI INTEGRAZIONE DELLE CONSIDERAZIONI AMBIENTALI E CONSIDERAZIONE DEL RAPPORTO AMBIENTALE ......................................................................................................................... 16 5.1 SINTESI DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE TRASFORMAZIONI ....................................................................... 16 5.2 LE MISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE.............................................................................................. 19 6 MODIFICAZIONI E OSSERVAZIONI RISPETTO ALLA PROPOSTA INIZIALE DI ADP ....................... 21 7 IL PARERE MOTIVATO ....................................................................................................................................... 22 8 MISURE PREVISTE IN MERITO AL MONITORAGGIO E ALL’ATTUAZIONE ....................................... 23 8.1 MONITORAGGIO DEL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI AMBIENTALI DELL’ADP .......................................... 23 8.2 MONITORAGGIO DELLE RICADUTE SULLO STATO DELL’AMBIENTE DERIVANTE DALL’ATTUAZIONE DEL PROGETTO .................................................................................................................................................................... 24 8.3 ATTUAZIONE DEL PROGETTO .......................................................................................................................... 26 1 INTRODUZIONE Il presente documento costituisce la dichiarazione di sintesi del processo di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) dell’Accordo di Programma (AdP) ex art. 6 comma 12 della L. R. 14/03/2003, art. 34 D. Lgs n. 267/2000, art. 5.4 D.G.R. 04/07/2007, n. 8/5054 e D.G.R. 24/04/2008, n. 8/7182, in variante al P.R.G. vigente, denominato “Polo dei Distretti Produttivi” nel comune di Locate di Triulzi (MI). La presente relazione di sintesi è stata predisposta secondo le indicazioni della D.G.R. 761/2010 (schema H). 2 SCHEMA PROCEDURALE METODOLOGICO DEL PERCORSO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE DELL’AdP L’ambito procedurale in cui viene effettuata la Valutazione Ambientale Strategica è l’approvazione di una variante al vigente Piano Regolatore Generale (approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 65963 del 28.03.95) relativa alla trasformazione dell’area industriale dismessa denominata “Ex stabilimento SAIWA”, per una superficie lorda di pavimento (SLP) non superiore a 43.380 mq e una superficie di vendita al dettaglio pari o non inferiore a 35.000 mq per il settore non alimentare, oltre ad una superficie di vendita al dettaglio pari o non inferiore a 200 mq per il settore alimentare, secondo la procedura dell’Accordo di programma ex art. 6 comma 12 della L. R. 14/03/2003, art. 34 D. Lgs n. 267/2000, art. 5.4 D.G.R. 04/07/2007, n. 8/5054 e D.G.R. 24/04/2008, n. 8/7182. La variante urbanistica si rende necessaria in quanto non è esplicitamente prevista nel PRG vigente la realizzazione di una grande struttura di vendita, ancorché nelle Zone D2 e D3 sia ammessa l’edificazione di strutture a destinazione commerciale fino al 35% della s.c. e quindi per una superficie massima di mq 43.380, pari a quella oggetto dell’AdP. 2.1 Schema procedurale di riferimento Le attività sviluppate hanno seguito uno schema metodologico procedurale definito nel rispetto di quanto previsto dalla direttiva omunitaria e dalla normativa regionale. Nel caso specifico, il modello metodologico organizzativo di riferimento utilizzato è quello indicato nell’Allegato 1m della DGR 9/761. Le fasi sono schematizzate nella figura seguente. 2.2 Stato del procedimento Nel 2008, sull’area complessiva era stato approvato, con delibera di C.C. n. 48 del 29.10.2008 un Programma Integrato di Intervento (P.I.l.) denominato EX SIVA-SAIWA, presentato dalla proprietà Soc. Sviluppo Triulzi. Tale Piano prevedeva la costruzione di edifici per una superficie totale SLP di 144.600 mq con destinazione industriale / logistica / terziaria. La Soc. Sviluppo Triulzi S.r.l. ha concluso, in data 17/03/2009, con la Soc. Locate District S.r.l., un contratto preliminare di acquisto (n. 42282 di repertorio, n. 19008 di raccolta, rogato dal Notaio Dr. Fabrizio Santosuosso) avente ad oggetto il complesso immobiliare interessato dall’AdP, autorizzandola nel contempo a proporre qualunque modificazione/integrazione allo strumento urbanistico in oggetto. Il suddetto contratto preliminare è condizionato dall’approvazione di un Accordo di Programma per la realizzazione di una grande struttura di vendita secondo la formula del Factory Outlet Center. L’accordo di programma è stato promosso dal Sindaco di Locate di Triulzi con Delibera di G.C. n° 9 del 01.02.2010. In data 20.10.2010 è intervenuta l’adesione della Regione Lombardia (deliberazione della Giunta Regionale n° 9/647), mentre in data 12.04.2011 (Delibera 120 del 12.04.2011) è intervenuta l’adesione della provincia di Milano. La Regione Lombardia e la Provincia di Milano hanno altresì provveduto a nominare i componenti della segreteria tecnica dell’AdP e della conferenza dei rappresentanti. L’AdP prevede un nuovo dimensionamento, che costituisce un'evidente riduzione dell'impatto insediativo, rispetto al P.I.I. sopra citato, non solo per la riduzione quantitativa della SLP (da mq 144.600 a mq 43.380), ma anche per il cambiamento tipologico. In particolare, è prevista la realizzazione di un Fashion Factory Outlet Village, della Bottega delle Fabbriche, di un Villaggio Del Gusto e di un Parco attrezzato. La procedura di VAS dell’AdP si rende necessaria in quanto: esso comporta variante urbanistica al PRG vigente del Comune di Locate di Triulzi (approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 65963 del 28.03.95, cfr. Paragrafo 2.3.1) in quanto non è esplicitamente prevista nel PRG vigente la realizzazione di una grande struttura di vendita nelle Zone D2 e D3, ancorché sia ammessa l’edificazione di strutture a destinazione commerciale fino al 35% della s.c.. esso costituisce quadro di riferimento per l’autorizzazione dei progetti elencati negli Allegati I^ e II^ della Direttiva 85/337/CEE, così come specificati negli Allegati II^, III^ e IV^ del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. e successive modifiche, in quanto il progetto rientra nel campo di applicazione della normativa in materia di Valutazione di Impatto Ambientale. La prima seduta della Segreteria Tecnica dell’AdP si è tenuta in data 05.05.2011: in tale occasione è stato definito l’iter autorizzativo dell’AdP che, limitatamente agli aspetti di carattere ambientale, prevede lo svolgimento di una Valutazione Ambientale Strategica sulla variante urbanistica e di una Valutazione di Impatto Ambientale avente ad oggetto il progetto di una grande struttura di vendita superiore a 15.000 mq di SV, ed è stato definito un cronoprogramma indicativo. Successivamente, si sono svolte altre tre riunioni di Segreteria Tecnica: la seduta del 30 maggio 2011avente ad oggetto il documento di scoping e la procedura di VAS, le sedute del 20 giugno e del 6 luglio aventi ad oggetto le opere viabilistiche. Con deliberazione di G.C. n. 58 del 11.05.2011 il comune di Locate di Triulzi ha dato avvio al procedimento di VAS e con successiva deliberazione di G.C. n. 59 del 11.05.2011 sono stati individuati: nella persona del Vice Segretario Comunale, dott. Massimo Pizzarelli, l’organo abilitato ad agire in nome e per conto del Comune come Autorità Procedente e nella persona del Responsabile dell’Area Tecnica, Geom. Claudio Songini l’organo abilitato ad agire in nome e per conto del Comune come Autorità Competente nell’ambito del processo di Valutazione Ambientale Strategica. In data 13 Maggio 2011, l’avviso di avvio del procedimento di VAS è stato pubblicato nell’albo pretorio comunale. L’Autorità Procedente d’intesa con l’Autorità Competente per la VAS ha individuato, con atto formale, in via preliminare, gli Enti territorialmente interessati, i soggetti competenti in materia ambientale e i portatori di interesse da invitare alla Conferenza di Valutazione e ha definito le modalità di informazione e di partecipazione del pubblico, di diffusione e pubblicizzazione delle informazioni, organizzando e coordinando le conseguenti iniziative. La conferenza di valutazione è stata articolata in due sedute: - conferenza di valutazione introduttiva, di avvio del confronto, finalizzata ad illustrare e discutere il documento di scoping, che si è tenuta il 26.05.2011; - la seconda seduta, propriamente finalizzata alla valutazione ambientale dell’AdP, in occasione della quale è stato presentato il Rapporto Ambientale, che si è tenuta in data 02.08.2011. Il processo di valutazione ambientale dell’AdP si è caratterizzato per una costante e proficua interazione tra l’Autorità Procedente, l’Autorità Competente e i soggetti competenti in materia ambientale, che ha consentito di disporre della documentazione di lavoro necessaria e di contribuire allo sviluppo dei contenuti via via consolidati rispetto alle analisi ambientali effettuate per valutare lo stato attuale dell’ambiente e gli effetti potenziali dell’AdP. La tabella che segue riporta le fasi principali e le attività svolte, e da svolgere, con le date effettive e quelle previste. Fase 0– Preparazione 1Orientamento 2Elaborazione e redazione Avvio della procedura Scoping Proposta di variante e Rapporto Ambientale Messa a disposizione Soggetti coinvolti Materiale per la Attività/Modalità consultazione Autorità Delibera Giunta competente Comunale (n. 58/2011) Autorità procedente Pubblicazione avvio del procedimento Autorità competente Autorità procedente Tutti i portatori di interesse individuati Documento di scoping della VAS Presentazione del Documento di scoping 26 maggio 2011 I seduta della conferenza di valutazione 26 maggio 2011 Incontri tecnici Giugno 2011 Invio convocazione II seduta CdV 22 giugno 2011 Verbale della conferenza di valutazione Autorità competente di intesa con Deposito presso gli uffici comunali e caricamento sul web del comune e su SIVAS 18 maggio 2011 viene convocata la I seduta di CdV 13 giugno 2011 Proposta di variante urbanistica Rapporto ambientale e sintesi non tecnica 3 – Decisione e Parere approvazione ambientale AdP motivato 13 maggio 2011 Maggio 2011 Verbale della conferenza di valutazione Comune di Locate Proposta di di Triulzi, ARPA variante e di Rapporto ambientale Tutti i portatori di Proposta di interesse variante individuati urbanistica Tutti i portatori di interesse individuati 11 maggio 2011 Incarico per la redazione del rapporto ambientale Documento Invio convocazione I preliminare della seduta CdV variante Caricamento sul web Deposito presso gli uffici comunali Rapporto ambientale e sintesi non tecnica Conferenza di valutazione Tempi Parere ambientale motivato Presentazione del RA nella II seduta della Conferenza di Valutazione 02 agosto 2011 Termine di presentazione delle osservazioni 12 agosto 2011 Pubblicazione sul web e sul sito SIVAS Prot. 11860 del 26/09/2011 Fase Approvazione ipotesi di AdP Approvazione ipotesi di AdP Soggetti coinvolti Materiale per la Attività/Modalità consultazione l’autorità Comunicazione agli enti procedente competenti in materia ambientale Conferenza dei Ipotesi di AdP Deposito presso gli uffici rappresentanti su comunali proposta della Rapporto Pubblicazione sul web Segreteria tecnica ambientale e Sintesi non Comunicazione del tecnica deposito agli enti competenti in materia Dichiarazione di ambientale sintesi Giunta regionale Ipotesi di AdP Deliberazione di Giunta Regionale Rapporto ambientale e Sintesi non tecnica 3b Ratifica AdP Sottoscrizione e variante AdP urbanistica Ratifica AdP e controdeduzioni osservazioni Approvazione definitiva dell’AdP Enti aderenti all’AdP 4 – Attuazione/ gestione Autorità procedente Autorità competente Tutti i portatori di interesse Monitoraggio dell’AdP e della variante urbanistica Dichiarazione di sintesi AdP Consiglio comunale AdP e Rapporto ambientale Presidente della Giunta Regionale AdP Rapporto ambientale Rapporto di monitoraggio ambientale Tempi Data prevista: Novembre 2011 Data prevista: Aprile 2012 Aprile 2012 Analisi delle osservazioni pervenute e controdeduzioni Pubblicazione su BURL e web regione e comune Entro 30 gg dalla sottoscrizione Data prevista: Giugno 2012 Sviluppo del programma di monitoraggio anche sulla base dei commenti e delle osservazioni pervenute Data prevista: 2012-2013 3 SOGGETTI COINVOLTI, INFORMAZIONI CIRCA LE CONSULTAZIONI E PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO Così come previsto dalla normativa vigente, si sono svolte due sedute della Conferenza di Valutazione: la prima seduta si è svolta in data 26.05.2011; la seconda in data 02.08.2011. Durante le sedute della conferenza di valutazione, sono emerse informazioni importanti che hanno contribuito al processo di costruzione del quadro conoscitivo, alla formulazione delle valutazioni preliminari alle proposte (si allegano i verbali delle conferenze di valutazione e l’elenco dei soggetti invitati e partecipanti alle due sedute della conferenza di valutazione), alla definizione dei contenuti, sia progettuale che ambientali, della successiva fase di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). 4 OBIETTIVI DELL’ADP E VALUTAZIONE DELLA COERENZA 4.1 Obiettivi generali specifici e azioni La scelta e la definizione degli obiettivi generali dell’AdP sono scaturite a seguito di una stretta collaborazione tra i soggetti decisori e quelli valutatori. Oltre agli obiettivi di carattere insediativo, sono stati inseriti una serie di obiettivi ambientali e conseguenti azioni e/o misure, in modo da perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientali pertinenti ed in particolare quelli derivanti dall’analisi del contesto locale ambientale e territoriale. Le analisi e le valutazioni relative al progetto di AdP hanno portato all’individuazione di una serie di obiettivi generali, specifici e azioni di natura ambientale di seguito indicati. Tabella 4-1 - Obiettivi generali, specifici e azioni dell’AdP. SISTEMA DI RIFERIMENTO OBIETTIVI SPECIFICI E AZIONI Obiettivo generale: ottimale inserimento del progetto trasformazione all'interno dell'area nella quale è localizzato di Obiettivo specifico: riduzione dell’impatto visivo Realizzazione di edifici caratterizzati da volumi articolati, altezze diverse, cambio di materiali e colori in modo da ottenere una visione eterogenea degli stessi Inserimento di alberature, filari d’alberi, siepi, specie vegetali e percorsi pedonali interni ed esterni, percorsi ciclo-pedonali, ecc. al fine di garantire un equilibrio tra l’ambiente naturale e il costruito Realizzazione di attività commerciali inserite in tipico aggregato urbano Obiettivo generale: miglioramento della viabilità a livello comunale e sovra comunale Obiettivo specifico: Incentivare la mobilità sostenibile Insediativo e mobilità Promozione del trasporto pubblico e incentivazione all’utilizzo della vicina stazione ferroviaria (linee S) Realizzazioni di un percorso ciclopedonale interno all’area a doppio senso di marcia Obiettivo specifico: Realizzazione di modifiche viabilistiche per il miglioramento della situazione attuale Realizzazione di rotatoria tra la SP28 e Via Località Tappa in Comune di Opera Realizzazione di rotatoria tra la SP28 e la Via Molise Obiettivo specifico: Realizzazione di modifiche viabilistiche per la compatibilità dell’intervento Ridefinizione rotatoria Milani/Moro/SP164 con la creazione di un sistema a doppia rotatoria Adeguamento sezione stradale Via Milano nord Realizzazione rotatoria est di accesso all’area su Via Milano sud; Realizzazione rotatoria ovest di accesso all’area su Via della Fontana Obiettivo specifico: Realizzazione di aree di sosta Realizzazione di parcheggi pubblici e di uso pubblico Realizzazione di parcheggi a servizio del parco Obiettivo generale: sostenibilità dell'edificato Obiettivo specifico: Efficienza energetica degli edifici Realizzazione di edifici di classe energetica almeno pari alla B Impiego estensivo di isolamento di tipo naturale (sughero per esempio) e di vetrate atermiche con schermatura della radiazione solare Illuminazione del tipo a basso consumo, soprattutto per la parte dedicata alle strade e ai parcheggi Energia e sostenibilità ambientale Sfruttamento della radiazione solare indiretta per illuminare gli spazi espositivi Obiettivo generale: dell’energia sostenibilità dei sistemi di produzione Obiettivo specifico: Utilizzo di sistemi efficienti per la produzione di energia Utilizzo di impianti ad espansione diretta, con portata di refrigerante variabile, unità di ventilazione a recupero di calore e impiego di sistemi di gestione centralizzati SISTEMA DI RIFERIMENTO OBIETTIVI SPECIFICI E AZIONI Utilizzo di un sistema di climatizzazione che permetta di controllare singolarmente ciascuna zona degli edifici Obiettivo specifico: Utilizzo di energie rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2 Utilizzo di pannelli fotovoltaici per la realizzazione di un “tetto fotovoltaico” di circa 250 kWp, integrato nel layout architettonico Utilizzo di pannelli solari termici per la produzione di ACS, nella misura del 50% dei fabbisogni necessari alle utenze Ricorso all’acqua di falda, come fluido di condensazione delle pompe di calore nella misura e nei limiti della capacità di rigenerazione dell’ambiente per il solo comparto Città del Gusto Obiettivo specifico: Utilizzo di sistemi a ridotto impatto acustico Utilizzo di compressori con Inverter tipo Scroll e di ventilatori di nuova concezione che garantiscono un basso livello di rumorosità Ricorso a cuffie afoniche e/o mitigatori acustici, per rendere trascurabile l’impatto acustico delle apparecchiature previste Obiettivo generale: proporre un insediamento che differisca dalla classica formula del centro commerciale e che non interferisca con la rete commerciale di Locate di Triulzi Sociale e economico Obiettivo specifico: garantire una proposta insediativa che si connetta in modo diretto alla strategia di accorciamento della filiera produzionedistribuzione Inserimento di piccoli e medi negozi del mondo della moda gestiti direttamente dalle aziende produttrici del made in Italy Vendita di prodotti enogastronomici e di alto artigianato locale Obiettivo generale: realizzazione di aree a verde Obiettivo specifico: valorizzazione del parco sovra-comunale con l’introduzione accanto alla preservazione ed implementazione del valore naturalistico di un tema didattico per l’infanzia Creazione di un parco attrezzato con superficie almeno pari al 20% dei metri quadrati totali dell’ambito di trasformazione Realizzazione di una simbiosi tra il verde ed il costruito articolando una successione di piani e volumi inseriti nell’ambiente Creazione di un’area verde di rispetto davanti alla Cascina Tappino Suolo e sottosuolo Obiettivo generale: garantire la presenza di superfici drenanti Obiettivo specifico: garantire l’assorbimento delle acque piovane nel sottosuolo Realizzazione di pavimentazioni permeabili delle aree di sosta Lasciare una superficie a verde filtrante pari al 90% del parco previsto Obiettivo generale: tutela delle risorse idriche Obiettivo specifico: Risparmio idrico Recupero dell’acqua piovana dell’insediamento per l’innaffio del parco adiacente all’insediamento In relazione al sistema “insediativo e mobilità”, si sottolinea come la realizzazione dell’AdP permetta la riconversione funzionale dell’area, attraverso l’introduzione di attività commerciali quali il Fashion Factory Outlet Village, la Bottega Delle Fabbriche e il Villaggio Del Gusto. Il progetto di trasformazione mira inoltre ad un ottimale inserimento degli edifici all'interno dell'area nella quale sono localizzati. In primo luogo le attività commerciali verranno inserite in un tipico aggregato urbano, salvando il concetto del borgo antico interpretato in chiave moderna. La struttura è progettata attorno ad un percorso pedonale interno che permette di unire e collegare le diverse funzioni presenti che si affacceranno con delle vetrine su questo nuovo percorso urbano formato da strade, piazze e spazi di incontro. Inoltre gli edifici saranno caratterizzati da volumi articolati, altezze diverse, cambio di materiali e colori in modo da ottenere una visione eterogenea degli stessi, ridurre l’impatto visivo e evitare una visione monotona dei fabbricati. Saranno inoltre inserite alberature, filari d’alberi, siepi, specie vegetali e percorsi pedonali interni ed esterni, percorsi ciclo-pedonali, ecc. al fine di garantire un equilibrio tra l’ambiente naturale e il costruito. Dalla viabilità perimetrale gli edifici saranno trattati in modo da attenuare la presenza dei volumi costruiti tramite artifizi architettonici che permetteranno di raccordare le altezze e i volumi su diversi livelli con l’uso di terrapieni, argini, terrazzi e muri verdi/alberati. Dal punto di vista delle mobilità saranno realizzati molti interventi al fine di migliorare la viabilità comunale e sovra comunale. Le opere infrastrutturali previste per favorire l’accesso alla struttura e necessarie per l’apertura della struttura sono: - la ridefinizione rotatoria Milani/Moro/S.P. 164 con la creazione di un sistema a doppia rotatoria; - l’adeguamento sezione stradale via Milano nord; - la realizzazione rotatoria est di accesso all’area su via Milano sud; - la realizzazione rotatoria ovest di accesso all’area su via della Fontana. Sono inoltre previste delle opere di miglioramento della viabilità esistente: - la realizzazione di rotatoria tra la SP28 e Via Località Tappa in Comune di Opera; - la realizzazione di rotatoria tra la SP28 e la Via Molise. La mobilità sostenibile sarà incentivata da un lato promuovendo l’utilizzo del trasporto pubblico (le linee esistenti saranno implementate dalla nuova linea S che aumenterà la funzionalità della limitrofa stazione ferroviaria) e dall’altro mediante la creazione di percorsi ciclopedonali interni all’area. Infine si sottolinea che oltre alle aree di sosta a servizio delle attività commerciali, saranno realizzati e ceduti dei parcheggi per il parco. In materia di energia, si sottolinea che gli edifici previsti rientreranno almeno nella classe B. Il contenimento dei consumi energetici degli stabili, come previsto dalla DGR VIII 8745 e s.m.i., sarà garantito mediante l’impiego estensivo di materiali di isolamento di tipo naturale (sughero per esempio) e di vetrate atermiche con schermatura della radiazione solare. Inoltre, la strategia energetica si è indirizzata verso impianti di elevata efficienza e affidabilità, di semplice gestione, di manutenzione ridotta e di tipo non invasivo, attraverso l’impiego di impianti ad espansione diretta, con portata di refrigerante variabile e unità di ventilazione a recupero di calore. Il sistema di climatizzazione permetterà di controllare singolarmente ciascuna zona degli edifici. Il sistema consentirà inoltre di ricorrere all’impiego di fonti di energia rinnovabile, quali: - l’uso di pannelli solari, per la realizzazione di un “tetto fotovoltaico” di circa 250 kWp, integrato nel layout architettonico; - il ricorso a pannelli solari termici per la produzione di ACS, nella misura del 50% dei fabbisogni necessari alle utenze; - il ricorso all’acqua di falda, come fluido di condensazione delle pompe di calore nella misura e nei limiti della capacità di rigenerazione dell’ambiente, limitatamente all’ambito Città del Gusto. Per quanto riguarda l’illuminazione saranno utilizzati sistemi del tipo a basso consumo, soprattutto per la parte dedicata alle strade e ai parcheggi. E’ previsto l’impiego di apparecchiature dotate di inverter (elettropompe di prelievo acqua di falda, pompe di aumento pressione, unità di ventilazione meccanica, compressori delle unità esterno ecc….) per il contenimento dei consumi energetici. In merito all’ambito “sociale ed economico” si sottolinea come l’intervento voglia proporre un insediamento che differisca dalla classica formula del centro commerciale e che non interferisca con la rete commerciale di Locate di Triulzi, organizzata in funzione di un servizio alla residenza. L’obiettivo è quello di garantire una proposta insediativa che si connetta in modo diretto alla strategia di accorciamento della filiera produzione-distribuzione, senza essere impattante sul territorio e sulla rete commerciale locale. Tale obiettivo sarà perseguito mediante l’inserimento di piccoli e medi negozi del mondo della moda gestiti direttamente dalle aziende produttrici del made in Italy e tramite la vendita di prodotti enogastronomici e di alto artigianato locale. Per quanto riguarda l’ambito “suolo e sottosuolo” si sottolinea come l’AdP preveda la formazione di un parco attrezzato nella porzione sud dell’area di intervento, con l’introduzione accanto alla preservazione ed implementazione del valore naturalistico di un tema didattico per l’infanzia. Tale parco dovrà avere una superficie almeno pari al 20% dei metri quadrati totali dell’ambito di trasformazione, e dovrà essere caratterizzato da una superficie a verde filtrante minima pari al 90% del parco stesso. Sempre al fine di garantire la presenza di superfici drenanti si sottolinea che le aree di sosta saranno realizzate con pavimentazioni permeabili. Il progetto sarà inoltre articolati in modo da produrre una simbiosi tra il verde ed il costruito, articolando una successione di piani e volumi inseriti nell’ambiente. Al fine di garantire un risparmio idrico le aree a verde saranno innaffiate con acqua piovana recuperata (il recupero sarà esteso ad oltre il 70% della superficie coperta dell’insediamento). 4.2 La valutazione della coerenza Gli obiettivi dell’AdP sono stati messi in relazione con i criteri di sostenibilità e con gli obiettivi degli strumenti sovraordinati che sono indicati nella tabella che segue e nella quale sono riportati soltanto quelli che sono direttamente perseguibili (P) dal progetto e quelli comunque di interesse (I), ma il cui perseguimento dipende da altri strumenti esterni a cui l’AdP può solo concorrere. Oltre agli obiettivi/criteri strettamente ambientali, vengono riportati, per completezza, anche quelli riconducibili prevalentemente agli ambiti insediativo, territoriale e della mobilità, economico e sociale. AdP EC/SOC INSED TERR/ MOB Criteri/Obiettivi di sostenibilità AMB Tabella 4-2 - Valutazione della coerenza degli obiettivi dell’AdP con i criteri/obiettivi di sostenibilità. Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (Del CIPE 2.8.2002) Conservazione della biodiversità X Migliore qualità dell’ambiente urbano X Riequilibrio territoriale ed urbanistico I X X X X Miglioramento della qualità sociale e della partecipazione democratica P P X P X I Piano Territoriale Regionale (Sistema Metropolitano) Favorire uno sviluppo e riassetto territoriale di tipo policentrico mantenendo il ruolo di Milano come principale centro del nord Italia Applicare modalità di progettazione integrata tra paesaggio urbano, periurbano, infrastrutture e grandi insediamenti a tutela delle caratteristiche del territorio X X X X P Limitare l’ulteriore espansione urbana X X Conservare i varchi liberi, destinando le aree alla realizzazione della Rete Verde Regionale X X Realizzare nuove edificazioni con modalità e criteri di edilizia sostenibile X INSED EC/SOC AdP TERR/ MOB AMB Criteri/Obiettivi di sostenibilità Sviluppare il sistema delle imprese lombarde attraverso la cooperazione verso un sistema produttivo di eccellenza X X P X I P X X I Piano Paesaggistico Regionale L’innalzamento della qualità paesaggistica ed architettonica degli interventi di trasformazione del territorio X X P OBIETTIVI PER L'UNITA' TIPOLOGICA "FASCIA DELLA BASSA PIANURA" Rispetto degli elementi e dei brani di paesaggio non sommersi dall’ondata edificatoria X P Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano Raccolta differenziata e del riciclaggio dei rifiuti X X Promozione del risparmio energetico e dell'utilizzo di tecnologie innovative ecocompatibili X X Migliorare l’ambiente di vita e la fruizione da parte della popolazione residente X X Reintroduzione di elementi naturalistici mirata alla costruzione di una rete ecologica provinciale X X I X X I P P Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale Competitività dell’impresa commerciale e del sistema economico locale, e qualità del servizio commerciale Compatibilità e sostenibilità del commercio rispetto al territorio e alle sue risorse X X X P X P OBIETTIVI PER L'AMBITO DI APPARTENENZA Integrazione delle attività commerciali con i diversi sistemi produttivi locali Disincentivo al consumo di aree libere X X Attenzione al rapporto con il movimento delle persone e delle merci e alle scelte di localizzazione degli spazi logistici. Piano di Risanamento della Qualità dell'Aria (P.R.Q.A.) X X P X P X X P X I X I X I OBIETTIVI AMBITO MOBILITA' Progetti di mobilità sostenibile e diffusione di piste ciclabili X OBIETTIVI AMBITO CIVILE Certificazione energetica degli edifici Impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e impianti di teleriscaldamento X X Piano di Coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano AREE ESTERNE AL PARCO Sottoporre a particolare tutela i parchi pubblici e privati salvaguardando le essenze arboree di particolare rilevanza e di interesse naturalistico X Definire i parcheggi perimetrali, la viabilità di penetrazione al parco, gli accessi al parco stesso, la continuità dei percorsi e delle piste ciclabili, in coerenza con le previsioni del presente Piano e dei suoi strumenti attuativi X P X P Gli obiettivi dell’AdP sono risultati anche coerenti con gli obiettivi derivanti dall’analisi di contesto. Risulta parzialmente perseguito l’obiettivo di limitare gli effetti derivanti dall’esposizione agli inquinamenti (atmosferico, acustico) delle abitazioni esistenti. In particolare, gli aspetti legati all’inquinamento acustico sono stati approfonditi nella valutazione previsionale di impatto acustico considerando le tipologie di sorgenti presenti: traffico autoveicolare, impianti fissi e attività di carico/scarico merci. La valutazione è stata condotta in via preliminare e necessita di approfondimenti che riguardano i rilievi acustici in corrispondenza dei ricettori: tali rilievi sono stati concordati con gli Enti nell’ambito della procedura di VAS, sono stati effettuati nel mese di Giugno 2011 e saranno utilizzati nell’ambito della successiva fase di VIA. 5 MODALITÀ DI INTEGRAZIONE DELLE CONSIDERAZIONI AMBIENTALI E CONSIDERAZIONE DEL RAPPORTO AMBIENTALE Le considerazioni di carattere ambientale sviluppate nel corso delle analisi e contenute nel Rapporto Ambientale e in particolare l’individuazione e l’analisi delle sensibilità ambientali locali (criticità, valenze e vulnerabilità) hanno permesso di: - individuare delle azioni di miglioramento della situazione ambientale soprattutto in relazione alle valenze e alle vulnerabilità locali; - individuare una serie di criteri di valutazione della sostenibilità ambientale delle fasi successive di attuazione e monitoraggio dell’AdP; - individuare, in caso di effetti negativi, adeguate azioni/misure di mitigazione e/o di compensazione. Nel corso della predisposizione dell’AdP sono stati valutati gli effetti indotti sulle componenti ambientali anche attraverso una stima della variazione dei valori assunti da specifici indicatori di stato e di pressione. È stato così possibile esplicitare gli eventuali punti di incompatibilità tra le scelte delle varianti e i criteri di sostenibilità. Non si sono evidenziate nel corso dell’analisi e delle valutazioni incompatibilità totali. In caso invece di incompatibilità parziali, che si verificano qualora un’azione induca effetti positivi su alcune componenti e negativi su altre, la valutazione ha portato ad accettare l’azione anche in presenza di criticità, individuando comunque delle misure di mitigazione e /o di compensazione. Sulla base delle analisi di carattere ambientale svolte nel corso della fase di elaborazione dell’AdP e contenute nel Rapporto Ambientale si è preso atto che, in senso generale, l’AdP risulta complessivamente compatibile con i caratteri ambientali e territoriali rilevati sia nell’area vasta (area metropolitana milanese) che in quella locale (ambiti di intervento e aree limitrofe). In generale, si sottolinea che, in presenza di interventi di riconversione di superfici territoriali dell'ampiezza di quelle in oggetto, è ovvio che l’elemento primario di valutazione del rapporto costi/benefici, in termini di impatti ambientali, è l'impostazione complessiva dell'intervento, sotto il profilo delle scelte ambientalmente sostenibili ed eco-compatibili, che siano assunte a presupposto della successiva definizione progettuale. 5.1 Sintesi degli effetti ambientali delle trasformazioni Le analisi e le valutazioni sono state condotte sia con riferimento ad un ambito di area ristretta sia con riferimento ad un ambito di area vasta, in quanto la tipologia di insediamenti previsti è tale che gli effetti possano manifestarsi in un’area ampia e di interesse sovracomunale. Ai fini di una stima degli effetti della trasformazione, si riporta nel seguito una sintesi del confronto tra il P.I.I. EX SIVA-SAIWA, approvato nel 2008 con delibera di C. C. n. 48 del 29/10/2008, e l’AdP oggetto di studio: per maggiori dettagli si rimanda al Rapporto Ambientale. Il P.I.I. approvato prevedeva la formazione di un unico comparto urbanistico formato dalle zone di PRG D2, D3 e Ap3 per la realizzazione di un complesso immobiliare a destinazione produttivo/logistico e terziario. Il piano utilizzava l’incremento volumetrico del 20% della Sc e in proporzione degli altri indici per le Zone D2, concesso dal Documento di Inquadramento (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 27 del 02.05.2006). In particolare il P.I.I. prevedeva la realizzazione di una superficie massima per la destinazione industriale/logistica di 100.000,00 mq di Sc e 114.600,00 mq di Sl, con la possibilità di frazionare in più corpi di fabbrica o accorpare l’edificazione, con eventuale diminuzione di Sc e Sl. Per gli edifici terziari era prevista la realizzazione di un massimo di 14.900,00 mq di Sc e 30.000,00 mq di Sl distribuiti su cinque piani fuori terra. Dal confronto tra i parametri di progetto del P.I.I. approvato e quelli dell’AdP, emerge che il nuovo dimensionamento costituisce un'evidente riduzione dell'impatto insediativo: non solo per la riduzione quantitativa (da circa mq 124.000 a mq 44.000 di Sc), ma anche per il cambiamento tipologico (da industriale/logistico e terziario a commerciale). Si sottolinea inoltre che la superficie permeabile risulta essere maggiore quasi del 40% nel progetto dell’AdP. Dal punto di vista dei fabbisogni energetici per la climatizzazione invernale ed estiva, a parità di parametri di base, i valori stimati per il precedente P.I.I. sono pari a oltre il triplo rispetto a quelli dell’AdP oggetto di studio. Risultano pertanto notevolmente minori anche le emissioni in atmosfera. Analogo discorso può essere fatto per i fabbisogni idrici: dal confronto tra i due progetti emerge un fabbisogno idrico pari a quasi tre volte quello dell’AdP. Dal punto di vista degli effetti sulla viabilità, i due interventi risultano difficilmente confrontabili vista la differenre tipologia insediativa e la conseguente diversa distribuzione oraria e giornaliera dei flussi di traffico sulla rete. In merito agli effetti ambientali della trasformazione oggetto dell’AdP, si riporta nel seguito una sintesi relativa a ciascuna componente analizzata nel Rapporto Ambientale. Per quanto riguarda i possibili impatti sul traffico, è stato eseguito uno studio viabilistico dalla società TRM Engineering S.r.l (cfr. Allegato 1 al Rapporto Ambientale - Descrizione del sistema viario, dei trasporti e della rete di accesso). Lo studio è stato impostato con il principale obiettivo di valutare il funzionamento dello schema viabilistico dal punto di vista dei flussi di traffico attuali e futuri in transito nell’area di studio, con lo scopo di valutare l’effetto sulla viabilità contermine derivante dalla realizzazione dell’intervento. In sintesi lo studio ha messo in evidenza: - una buona accessibilità da parte delle persone (addetti e utenza) e delle merci; - l’idonea dotazione di aree a parcheggio armonicamente inserite nel contesto paesistico del sito, la dotazione di posti per motocicli e di aree per il carico e lo scarico delle merci separate dalle aree di sosta dei clienti; - la compatibilità del traffico generato dall’intervento rispetto alla capacità della rete viabilistica (archi, nodi e accessi). L’impatto viabilistico, dovuto agli incrementi di traffico potenzialmente generati/attratti dall’intervento in progetto, risulta infatti fortemente mitigato dal corretto dimensionamento dei nodi della rete. Inoltre, se si considera che, già nella scenario di riferimento, tutti gli elementi della rete – siano essi puntuali (nodi) o lineari (archi) – funzionano con un elevato margine residuo di capacità, si può concludere che non emerge nessun punto critico in termini viabilistici; - la dotazione di linee di trasporto pubblico su gomma e, soprattutto su rotaia, implementate dalla nuova linea S, contribuirà ad aumentare la funzionalità della limitrofa stazione ferroviaria. Riguardo alla componente rumore, è stata condotta una preliminare valutazione previsionale di impatto acustico considerando le tipologie di sorgenti presenti: traffico autoveicolare, impianti fissi e attività di carico/scarico merci (si veda Allegato 2 al Rapporto Ambientale). La valutazione è stata condotta in via preliminare e necessita di approfondimenti che riguarderanno i rilievi acustici in corrispondenza dei ricettori: tali rilievi sono stati concordati con gli Enti nell’ambito della procedura di VAS, sono stati realizzati nel corso del mese di giugno 2011 e saranno utilizzati nell’ambito della successiva fase di VIA. Gli impatti sull’inquinamento atmosferico sono dovuti principalmente: - alle emissioni di inquinanti derivanti dal traffico aggiuntivo, generato ed attratto dall’intervento; - alle emissioni, indirette, di inquinanti del sistema degli impianti delle strutture. In merito al primo aspetto, sulla base della stima del traffico aggiuntivo, sono state valutate le emissioni in atmosfera, parimenti aggiuntive. Le stime effettuate hanno portato a valutare un incremento delle emissioni comunali derivanti dal trasporto su strada (ricavate dall’inventario INEMAR) tra il 4 e il 7%. Rispetto alle emissioni ricavate a livello dei tre comuni confinanti (Locate di Triulzi, Opera e Pieve Emanuele), il contributo dello scenario di progetto alle emissioni derivanti dal solo trasporto su strada nell’area di studio varia dall’1 al 3%. Gli incrementi delle emissioni sono tali da rendere trascurabile l’effetto delle stesse sulla qualità dell’aria. Per quanto riguarda il secondo profilo di possibile impatto, pare fin d'ora evidente che gli effetti saranno estremamente limitati: gli insediamenti, infatti, non saranno dotati di impianti propri per la produzione di energia elettrica, energia termica e frigorifera. La soluzione impiantistica adottata non prevede processi di combustione. Di conseguenza non è previsto nessun inquinamento atmosferico locale: non vi saranno emissioni aggiuntive dirette (locali) dal comparto edilizio rispetto alla situazione attuale, ma soltanto emissioni indirette, legate all’utilizzo di energia elettrica dalla rete. Il 50% del fabbisogno termico per la produzione dell’acqua calda sanitaria sarà garantito da pannelli solari termici. Sarà inoltre realizzato un “tetto fotovoltaico” di circa 250 kWp integrato nel layout architettonico. A partire dai fabbisogni previsti di energia primaria per il riscaldamento, per il raffrescamento e per la produzione di acqua calda sanitaria, sono state stimate le emissioni indirette collegate ai consumi elettrici. Confrontando i dati di emissioni di anidride carbonica con le emissioni a livello comunale del medesimo inquinante, emerge che le emissioni legate alla trasformazioni sono pari al 2% delle emissioni totali di CO2 a livello comunale. Dal punto di vista del consumo di suolo, l’intervento insiste sull’area produttiva dismessa ex Saiwa ed ex Siva: si tratta pertanto di un progetto riguardante un’area industriale dimessa, che prevede anche la realizzazione di un’ampia area verde su ambiti che attualmente hanno destinazione D3 - di espansione degli insediamenti produttivi – e AP3, di superficie pari a circa a 133.000 mq per i quali il progetto prevede la creazione di un grande parco. Il consumo di nuovo suolo, rispetto alla situazione attuale, si può pertanto ritenere nullo. Inoltre, l’intervento non comporta modifiche all’uso del suolo, in quanto preordinato alla riqualificazione della porzione dismessa di area industriale, senza consumo di nuovo suolo, e anzi, come più volte segnalato, con recupero di maggiori superfici drenanti, attrezzatura di aree a verde, creazione di percorsi urbani e pedonali, anche di interesse paesistico, rispetto alle previsioni di PRG. Per quanto riguarda la qualità dei suoli si ricorda che l’ambito è stato dichiarato non inquinato a seguito di caratterizzazione preliminare e restituito agli usi previsti dagli strumenti urbanistici. Rispetto alla compatibilità geologica, l’area di interesse è classificata in Classe 3 – fattibilità con consistenti limitazioni a causa della bassa soggiacenza della falda. Le porzioni prospicienti alle rogge sono classificate in classe 4. Sarà ad ogni modo necessario attenersi alle norme di piano, con particolare riferimento all’esecuzione delle adeguate indagini geotecniche, prima di procedere con gli interventi di trasformazione. In merito all’ambiente idrico superficiale, gli eventuali effetti sono da ricondurre: - all’interferenza diretta; - agli eventuali scarichi idrici. In relazione al primo aspetto l’unico elemento che sarà interessato dall’intervento è la roggia della Venturina. Gli interventi non prevedono modifiche alla sezione della roggia, che sarà invece oggetto di riqualificazione che, ragionevolmente, comporterà anche un miglioramento del deflusso delle acque. Un piccolo tratto della roggia verrà intubata per consentire la realizzazione della rotonda di accesso al comparto, senza riduzione della sezione di deflusso. In relazione al secondo aspetto, gli scarichi delle acque reflue civili verranno effettuate in fognatura. Le acque meteoriche verranno disperse nei primi strati del suolo, previo eventuale trattamento e successiva laminazione. Non sono previsti scarichi diretti nei corpi idrici superficiali. Per quanto riguarda l’ambiente idrico sotterraneo, vista la bassa soggiacenza della falda, il progetto non prevede elementi interrati. Le fondazioni saranno su pali che saranno eseguiti senza asportazione di terreno. Non si ritiene che vi possano essere pertanto interferenze dirette tra le opere e l’acquifero. In merito agli aspetti qualitativi, l’AdP prevede l’insediamento di funzioni che non comportano rischi di inquinamento per il suolo e per la falda. Il progetto delle reti idriche, in fase di predisposizione, prevede comunque la raccolta separata delle acque, in modo da evitare qualsiasi fenomeno di inquinamento della falda. Dal punto di vista degli effetti di natura igienico-sanitario, si sottolinea che non sono presenti residenze nelle immediate vicinanze dell’ambito di trasformazione. Fanno eccezione le cascine presenti lungo le strade di accesso. Allo stato attuale solo la Cascina Fontana, posta a sud, è produttiva e vede la presenza di circa 10 residenti che lavorano presso la Cascina stessa. Nella Cascina Tappa c’è un agriturismo e sono residenti i gestori (oltre agli utenti). La cascina Tappino ha 5 residenti che però non risiedono nell’edificio. La Cascina Flora, in parte di proprietà dell’Amministrazione Comunale, vede la presenza di una cooperativa sociale di tipo B (Manutenzione, giardinaggio. Ecc.): non vi sono residenti. La cascina Fiorita registra 2 residenti. La cascina Fioraia registra 3 residenti. Complessivamente quindi i residenti nelle cascine sono meno di venti. Si fa inoltre presente che il “Piano delle cascine” non prevede la trasformazione del produttivo in residenza. Non sono prevedibili pertanto incrementi della popolazione residente nelle cascine. Presso l’ambito non è previsto l’insediamento di attività insalubri e/o l’insediamento di attività che comportano la manipolazione di sostanze pericolose. Gli unici disturbi di carattere sanitario sono riconducibili al traffico e al conseguente rumore e inquinamento atmosferico. Saranno pertanto adottate una serie di misure mitigative. In particolare il trasporto delle merci e lo scarico avverrà attraverso una viabilità dedicata, senza la realizzazione di baie di carico, ma attraverso una distribuzione con mezzi leggeri. Il progetto prevederà inoltre che le aree di caricoscarico e di movimentazione delle merci siano il più lontano possibile dalle cascine. In ogni caso saranno previste misure di mitigazione (muri, sistemi di insonorizzazione, ecc.). 5.2 Le misure di mitigazione e compensazione Nell’ambito della procedura di VAS sono state individuate opere di mitigazione e compensazione da ricondurre alle componenti ambientale e territoriale. La più importante e significativa misura di compensazione di carattere ambientale è la cessione della porzione sud del comparto di trasformazione: tale area, di superficie pari a 133.500 mq, sarà interamente destinata alla realizzazione di verde fruibile e attrezzato, con modalità progettuali che saranno definite con il P.A.S.M.. Si sottolinea che in questo modo viene eliminata la potenziale edificabilità dell’area, attualmente prevista dal P.R.G, in quanto area a destinazione espansione industriale. Dal punto di vista compensativo, l’area a parco contribuisce anche all’assorbimento della CO2: considerando infatti una superficie piantumata di circa 8 ha e un assorbimento variabile tra 5 e 10 t/ha/anno, si ottiene un assorbimento di CO2 tra 40 e 80 t/anno. Dal punto di vista della viabilità sono state individuati degli interventi di compensazione consistenti nella realizzazione di adeguamenti alla viabilità per risolvere problematiche attuali: tra queste rientrano la realizzazione della rotatoria tra la SP28 e Via Località Tappa in Comune di Opera e la realizzazione della rotatoria tra la SP28 e la Via Molise. Rientrano invece tra le misure di mitigazione gli interventi messi in atto sulla viabilità comunale per ridurre i possibili impatti dei nuovi insediamenti, più in particolare: - la ridefinizione rotatoria Milani/Moro/S.P. 164, con la creazione di un sistema a doppia rotatoria; - l’adeguamento sezione stradale via Milano tratta nord; - la realizzazione rotatoria est di accesso all’area su via Milano tratta sud; - la realizzazione rotatoria ovest di accesso all’area su via della Fontana. Si ricorda che il tema delle compensazioni territoriali sarà anche oggetto di analisi e valutazione in sede di conferenza dei servizi del commercio per il rilascio della licenza commerciale per grande strutture di vendita ai fini della valutazione delle misure di sostenibilità dell’intervento. Rientrano inoltre tra le mitigazioni tutte le caratteristiche progettuali degli interventi che mirano a ridurre l’impatto visivo del progetto e a creare un’integrazione tra aree verdi e edifici. Le apparecchiature esterne, ad esempio, saranno poste in copertura e nelle corti interne degli edifici, in modo da integrarsi nel “lay-out” architettonico oppure saranno mascherate da siepi. Tutte le aree verdi saranno curate e trattate in modo diverso e coordinato con la disposizione di aree a prato o aree piantumate, filari alberati, con l’uso di diverse specie autoctone, alberi ed arbusti della regione Lombardia, così come indicato dal P.A.S.M.. Il verde sarà inoltre utilizzato sugli edifici come “pelle” di facciata con l’utilizzo di nuove tecnologie che permetteranno la crescita di specie vegetali rampicanti su strutture leggere ancorate ai prospetti e attenuando la presenza dei volumi costruiti. Ulteriori misure/azioni di mitigazione e compensazione potranno essere individuate con riferimento ai comparti acqua, energia e inquinamento atmosferico e saranno definite nell’ambito della successiva procedura di VIA. 6 MODIFICAZIONI E OSSERVAZIONI RISPETTO ALLA PROPOSTA INIZIALE DI AdP Nel corso del periodo intercorrente tra la messa a disposizione della proposta di AdP e del Rapporto Ambientale e la data di redazione del presente documento, sono giunte i seguenti pareri/ osservazioni al Rapporto Ambientale: - ARPA Lombardia - Protocollo 107333 del 03.08.2011; Provincia di Milano – Protocollo 129499 del 01.08.2011; Comune di Siziano – Protocollo 7398 del 01.08.2011; Parco Agricolo Sud Milano – protocollo 0131262/7.3/2011/16 del 04.08.2011. Le osservazioni e le indicazioni/osservazioni/prescrizioni contenute nei pareri, sono tali da non comportare modifiche alla proposta di AdP e della variante urbanistica, e di conseguenza del Rapporto Ambientale, ma riguardano soprattutto la successiva di progettazione e di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del progetto di trasformazione. Le osservazioni di carattere ambientale e non, sono state oggetto di analisi e di valutazione. Si rimanda al documento contenente le controdeduzioni “Analisi delle controdeduzioni” che fa parte integrante della documentazione dell’AdP, e che riporta tutte le risposte alle osservazioni finora pervenute. 7 IL PARERE MOTIVATO L’Autorità competente per la VAS ha formulato, con decreto dell’Autorità Competente prot. 11860 del 26/09/2011, il parere ambientale motivato, che esprime parere favorevole, a condizione che si ottemperi alle prescrizioni ed indicazioni contenute nel Rapporto Ambientale, nonché si attuino, o vengano debitamente tenute in conto, nella fase della predisposizione degli elaborati progettuali ed ambientali per la successiva fase di VIA e, in seguito, nella predisposizione degli elaborati progettuali necessari per il rilascio dei titoli edilizi, le indicazioni/prescrizioni di cui ai pareri pervenuti dagli enti, elencati al precedente paragrafo e allegati al parere ambientale motivato. 8 MISURE PREVISTE IN MERITO AL MONITORAGGIO E ALL’ATTUAZIONE 8.1 Monitoraggio del perseguimento degli obiettivi ambientali dell’AdP Nella tabella successiva si riportano gli obiettivi ambientali generali e specifici dell’AdP e gli indicatori che potranno essere oggetto di monitoraggio. Tabella 8-1 – Indicatori di monitoraggio degli obiettivi dell’AdP. OBIETTIVI SPECIFICI E AZIONI INSEDIATIVO E MOBILITÀ Obiettivo specifico: riduzione dell’impatto visivo Inserimento di alberature, filari d’alberi, siepi, specie vegetali e percorsi pedonali interni ed esterni, percorsi ciclo-pedonali, ecc. al fine di garantire un equilibrio tra l’ambiente naturale e il costruito Obiettivo specifico: Incentivare la mobilità sostenibile % di persone che utilizzano il trasporto pubblico locale per raggiungere l’area Km di pista ciclabile realizzati/previsti Obiettivo specifico: Realizzazione di modifiche viabilistiche per il miglioramento della situazione attuale Realizzazione della rotatoria tra la SP28 e Via Località Tappa in Comune di Opera Realizzazione della rotatoria tra la SP28 e la Via Molise Obiettivo specifico: Realizzazione di modifiche viabilistiche per la compatibilità dell’intervento Ridefinizione della rotatoria Milani/Moro/SP164 Adeguamento sezione stradale Via Milano nord Realizzazione rotatoria est di accesso all’area su Via Milano sud Realizzazione rotatoria ovest di accesso all’area su Via della Fontana Obiettivo specifico: Realizzazione di aree di sosta Num parcheggi pubblici realizzati/previsti Num parcheggi a servizio del parco realizzati/previsti ENERGIA E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Obiettivo specifico: Efficienza energetica degli edifici Classe energetica dei nuovi edifici desumibile dagli attestati di certificazione energetica almeno pari alla B Numero e tipologia di impianti innovativi istallati per l'illuminazione pubblica Obiettivo specifico: Utilizzo di sistemi efficienti per la produzione di energia Effettiva installazione e collaudo dei sistemi di contabilizzazione Effettivo utilizzo di impianti ad espansione diretta, con portata di refrigerante variabile, unità di ventilazione a recupero di calore e impiego di sistemi di gestione centralizzati Obiettivo specifico: Utilizzo di energie rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2 Quota di energia prodotta da risorse rinnovabili rispetto a quanto previsto (fotovoltaico 200 kWp e solare termico con produzione del 50% dell’acs) Ricorso all’acqua di falda, come fluido di condensazione delle pompe di calore nella misura e nei limiti della capacità di rigenerazione dell’ambiente per il solo comparto Città del Gusto Obiettivo specifico: Utilizzo di sistemi a ridotto impatto acustico Livelli di rumorosità dei nuovi impianti 23 OBIETTIVI SPECIFICI E AZIONI SUOLO E SOTTOSUOLO Obiettivo specifico: valorizzazione del parco sovra-comunale con l’introduzione accanto alla preservazione ed implementazione del valore naturalistico di un tema didattico per l’infanzia Mq di aree a verde fruibili realizzati / mq previsti Mq di area di rispetto a verde realizzati davanti alla Cascina Tappino / mq previsti Obiettivo specifico: garantire l’assorbimento delle acque piovane nel sottosuolo Mq di pavimentazioni permeabili delle aree di sosta realizzati / mq previsti Mq di aree a verde permeabili realizzati / mq previsti Obiettivo specifico: Risparmio idrico Effettivo riutilizzo delle acque meteoriche per irrigazione 8.2 Monitoraggio delle ricadute sullo stato dell’ambiente derivante dall’attuazione del progetto Parallelamente alla verifica dell’avanzamento delle attività finalizzate al perseguimento degli obiettivi ambientali dell’AdP, verrà sviluppato il monitoraggio delle risorse ambientali potenzialmente impattate dalla realizzazione degli interventi previsti. In particolare, saranno oggetto di monitoraggio i temi indicati nella tabella successiva. Tali attività di monitoraggio si affiancheranno a quelle istituzionalmente eseguite da altri Enti quali ARPA, Provincia, ecc. I risultati dei monitoraggi effettuati saranno raccolti in una Pubblicazione a cura dell’amministrazione comunale che avrà frequenza indicativamente annuale. 24 Tabella 8-2 – Indicatori di monitoraggio delle ricadute sullo stato dell’ambiente. Tema Frequenza Inquinamento acustico Livelli acustici ai ricettori Ante operam attuali ed eventuali situazioni di superamento dei limiti Post operam Responsabilità Frequenza di reporting Verifica Proponente Una tantum Comune, ARPA Proponente Una tantum Comune, ARPA Previsionale in sede Proponente di Valutazione previsionale di clima acustico dei permessi di costruire Una tantum Comune, ARPA Proponente Amm. Comunale Biennale ARPA nell’ambito della relazione biennale sull’inquinamento acustico Proponente Una tantum Comune, ARPA, Provincia Proponente Una tantum Comune, ARPA Rilievi dei flussi di traffico Ante operam e analisi di funzionalità delle infrastrutture viarie Proponente Una tantum Comune, Provincia Post operam Proponente Una tantum Comune, Provincia Post operam Bonifiche Segnalazione di eventuali Corso d’opera situazioni puntuali di inquinamento che dovessero emergere durante le operazioni di scavo Inquinamento elettromagnetico Valutazioni di esposizione Ante operam in relazione al nuovo planivolumetrico in progetto secondo le indicazioni di cui al DPCM 8 luglio 2003 e DM 29.05.2008 Traffico e accessibilità 25 In relazione al monitoraggio, si ricorda che il Parere Ambientale Motivato richiede che il sistema di monitoraggio venga integrato con quanto emergerà dalla successiva fase di VIA. 8.3 Attuazione del progetto Il progetto verrà sottoposto a VIA regionale, di cui verrà fatta istanza nel corso del mese di settembre 2011. L’AdP sarebbe infatti soggetto al “verifica di assoggettabilità a VIA” in quanto rientrante tra le opere di cui all’allegato IV del D. Lgs 152/06 e s.m.i., e in particolare nella categoria 7b) progetti di sviluppo di aree urbane, nuove o in estensione, interessanti superfici superiori ai 40 ettari; progetti di riassetto o sviluppo di aree urbane all'interno di aree urbane esistenti che interessano superfici superiori a 10 ettari; costruzione di centri commerciali di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114; parcheggi di uso pubblico con capacità superiori a 500 posti auto. Per scelta dell’operatore, e come da accordi presi con l’Autorità competente in sede di Segreteria tecnica dell’AdP, verrà svolta la procedura di VIA. Locate di Triulzi, 26/09/2011 26