Accordo di Programma “Polo dei Distretti Produttivi”

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Accordo di Programma “Polo dei Distretti Produttivi”
COMUNE DI LOCATE DI TRIULZI
Accordo di Programma “Polo dei Distretti Produttivi”
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
DICHIARAZIONE DI SINTESI
D.G.R. 761/2010
INDICE
1 INTRODUZIONE ....................................................................................................................................................... 3
2 SCHEMA PROCEDURALE METODOLOGICO DEL PERCORSO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE
DELL’ADP .................................................................................................................................................................. 4
2.1
SCHEMA PROCEDURALE DI RIFERIMENTO ......................................................................................................... 4
2.2
STATO DEL PROCEDIMENTO .............................................................................................................................. 5
3 SOGGETTI COINVOLTI, INFORMAZIONI CIRCA LE CONSULTAZIONI E PARTECIPAZIONE DEL
PUBBLICO .................................................................................................................................................................. 9
4 OBIETTIVI DELL’ADP E VALUTAZIONE DELLA COERENZA .................................................................. 10
4.1
OBIETTIVI GENERALI SPECIFICI E AZIONI ........................................................................................................ 10
4.2
LA VALUTAZIONE DELLA COERENZA .............................................................................................................. 14
5 MODALITÀ DI INTEGRAZIONE DELLE CONSIDERAZIONI AMBIENTALI E CONSIDERAZIONE
DEL RAPPORTO AMBIENTALE ......................................................................................................................... 16
5.1
SINTESI DEGLI EFFETTI AMBIENTALI DELLE TRASFORMAZIONI ....................................................................... 16
5.2
LE MISURE DI MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE.............................................................................................. 19
6 MODIFICAZIONI E OSSERVAZIONI RISPETTO ALLA PROPOSTA INIZIALE DI ADP ....................... 21
7 IL PARERE MOTIVATO ....................................................................................................................................... 22
8 MISURE PREVISTE IN MERITO AL MONITORAGGIO E ALL’ATTUAZIONE ....................................... 23
8.1
MONITORAGGIO DEL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI AMBIENTALI DELL’ADP .......................................... 23
8.2
MONITORAGGIO DELLE RICADUTE SULLO STATO DELL’AMBIENTE DERIVANTE DALL’ATTUAZIONE DEL
PROGETTO .................................................................................................................................................................... 24
8.3
ATTUAZIONE DEL PROGETTO .......................................................................................................................... 26
1
INTRODUZIONE
Il presente documento costituisce la dichiarazione di sintesi del processo di Valutazione Ambientale
Strategica (V.A.S.) dell’Accordo di Programma (AdP) ex art. 6 comma 12 della L. R. 14/03/2003,
art. 34 D. Lgs n. 267/2000, art. 5.4 D.G.R. 04/07/2007, n. 8/5054 e D.G.R. 24/04/2008, n. 8/7182,
in variante al P.R.G. vigente, denominato “Polo dei Distretti Produttivi” nel comune di Locate di
Triulzi (MI).
La presente relazione di sintesi è stata predisposta secondo le indicazioni della D.G.R. 761/2010
(schema H).
2
SCHEMA
PROCEDURALE
METODOLOGICO
DEL
PERCORSO
DI
VALUTAZIONE AMBIENTALE DELL’AdP
L’ambito procedurale in cui viene effettuata la Valutazione Ambientale Strategica è l’approvazione
di una variante al vigente Piano Regolatore Generale (approvato con Delibera di Giunta Regionale
n. 65963 del 28.03.95) relativa alla trasformazione dell’area industriale dismessa denominata “Ex
stabilimento SAIWA”, per una superficie lorda di pavimento (SLP) non superiore a 43.380 mq e
una superficie di vendita al dettaglio pari o non inferiore a 35.000 mq per il settore non alimentare,
oltre ad una superficie di vendita al dettaglio pari o non inferiore a 200 mq per il settore alimentare,
secondo la procedura dell’Accordo di programma ex art. 6 comma 12 della L. R. 14/03/2003, art.
34 D. Lgs n. 267/2000, art. 5.4 D.G.R. 04/07/2007, n. 8/5054 e D.G.R. 24/04/2008, n. 8/7182.
La variante urbanistica si rende necessaria in quanto non è esplicitamente prevista nel PRG vigente
la realizzazione di una grande struttura di vendita, ancorché nelle Zone D2 e D3 sia ammessa
l’edificazione di strutture a destinazione commerciale fino al 35% della s.c. e quindi per una
superficie massima di mq 43.380, pari a quella oggetto dell’AdP.
2.1
Schema procedurale di riferimento
Le attività sviluppate hanno seguito uno schema metodologico procedurale definito nel rispetto di
quanto previsto dalla direttiva omunitaria e dalla normativa regionale. Nel caso specifico, il modello
metodologico organizzativo di riferimento utilizzato è quello indicato nell’Allegato 1m della DGR
9/761. Le fasi sono schematizzate nella figura seguente.
2.2
Stato del procedimento
Nel 2008, sull’area complessiva era stato approvato, con delibera di C.C. n. 48 del 29.10.2008 un
Programma Integrato di Intervento (P.I.l.) denominato EX SIVA-SAIWA, presentato dalla proprietà
Soc. Sviluppo Triulzi. Tale Piano prevedeva la costruzione di edifici per una superficie totale SLP
di 144.600 mq con destinazione industriale / logistica / terziaria.
La Soc. Sviluppo Triulzi S.r.l. ha concluso, in data 17/03/2009, con la Soc. Locate District S.r.l., un
contratto preliminare di acquisto (n. 42282 di repertorio, n. 19008 di raccolta, rogato dal Notaio Dr.
Fabrizio Santosuosso) avente ad oggetto il complesso immobiliare interessato dall’AdP,
autorizzandola nel contempo a proporre qualunque modificazione/integrazione allo strumento
urbanistico in oggetto.
Il suddetto contratto preliminare è condizionato dall’approvazione di un Accordo di Programma per
la realizzazione di una grande struttura di vendita secondo la formula del Factory Outlet Center.
L’accordo di programma è stato promosso dal Sindaco di Locate di Triulzi con Delibera di G.C. n°
9 del 01.02.2010. In data 20.10.2010 è intervenuta l’adesione della Regione Lombardia
(deliberazione della Giunta Regionale n° 9/647), mentre in data 12.04.2011 (Delibera 120 del
12.04.2011) è intervenuta l’adesione della provincia di Milano. La Regione Lombardia e la
Provincia di Milano hanno altresì provveduto a nominare i componenti della segreteria tecnica
dell’AdP e della conferenza dei rappresentanti.
L’AdP prevede un nuovo dimensionamento, che costituisce un'evidente riduzione dell'impatto
insediativo, rispetto al P.I.I. sopra citato, non solo per la riduzione quantitativa della SLP (da mq
144.600 a mq 43.380), ma anche per il cambiamento tipologico. In particolare, è prevista la
realizzazione di un Fashion Factory Outlet Village, della Bottega delle Fabbriche, di un Villaggio
Del Gusto e di un Parco attrezzato.
La procedura di VAS dell’AdP si rende necessaria in quanto:
esso comporta variante urbanistica al PRG vigente del Comune di Locate di Triulzi
(approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 65963 del 28.03.95, cfr. Paragrafo 2.3.1) in quanto
non è esplicitamente prevista nel PRG vigente la realizzazione di una grande struttura di vendita
nelle Zone D2 e D3, ancorché sia ammessa l’edificazione di strutture a destinazione commerciale
fino al 35% della s.c..
esso costituisce quadro di riferimento per l’autorizzazione dei progetti elencati negli Allegati
I^ e II^ della Direttiva 85/337/CEE, così come specificati negli Allegati II^, III^ e IV^ del D.Lgs.
152/06 e ss.mm.ii. e successive modifiche, in quanto il progetto rientra nel campo di applicazione
della normativa in materia di Valutazione di Impatto Ambientale.
La prima seduta della Segreteria Tecnica dell’AdP si è tenuta in data 05.05.2011: in tale occasione è
stato definito l’iter autorizzativo dell’AdP che, limitatamente agli aspetti di carattere ambientale,
prevede lo svolgimento di una Valutazione Ambientale Strategica sulla variante urbanistica e di una
Valutazione di Impatto Ambientale avente ad oggetto il progetto di una grande struttura di vendita
superiore a 15.000 mq di SV, ed è stato definito un cronoprogramma indicativo. Successivamente,
si sono svolte altre tre riunioni di Segreteria Tecnica: la seduta del 30 maggio 2011avente ad
oggetto il documento di scoping e la procedura di VAS, le sedute del 20 giugno e del 6 luglio aventi
ad oggetto le opere viabilistiche.
Con deliberazione di G.C. n. 58 del 11.05.2011 il comune di Locate di Triulzi ha dato avvio al
procedimento di VAS e con successiva deliberazione di G.C. n. 59 del 11.05.2011 sono stati
individuati: nella persona del Vice Segretario Comunale, dott. Massimo Pizzarelli, l’organo abilitato
ad agire in nome e per conto del Comune come Autorità Procedente e nella persona del
Responsabile dell’Area Tecnica, Geom. Claudio Songini l’organo abilitato ad agire in nome e per
conto del Comune come Autorità Competente nell’ambito del processo di Valutazione Ambientale
Strategica.
In data 13 Maggio 2011, l’avviso di avvio del procedimento di VAS è stato pubblicato nell’albo
pretorio comunale.
L’Autorità Procedente d’intesa con l’Autorità Competente per la VAS ha individuato, con atto
formale, in via preliminare, gli Enti territorialmente interessati, i soggetti competenti in materia
ambientale e i portatori di interesse da invitare alla Conferenza di Valutazione e ha definito le
modalità di informazione e di partecipazione del pubblico, di diffusione e pubblicizzazione delle
informazioni, organizzando e coordinando le conseguenti iniziative.
La conferenza di valutazione è stata articolata in due sedute:
- conferenza di valutazione introduttiva, di avvio del confronto, finalizzata ad illustrare e
discutere il documento di scoping, che si è tenuta il 26.05.2011;
- la seconda seduta, propriamente finalizzata alla valutazione ambientale dell’AdP, in occasione
della quale è stato presentato il Rapporto Ambientale, che si è tenuta in data 02.08.2011.
Il processo di valutazione ambientale dell’AdP si è caratterizzato per una costante e proficua
interazione tra l’Autorità Procedente, l’Autorità Competente e i soggetti competenti in materia
ambientale, che ha consentito di disporre della documentazione di lavoro necessaria e di contribuire
allo sviluppo dei contenuti via via consolidati rispetto alle analisi ambientali effettuate per valutare
lo stato attuale dell’ambiente e gli effetti potenziali dell’AdP.
La tabella che segue riporta le fasi principali e le attività svolte, e da svolgere, con le date effettive e
quelle previste.
Fase
0–
Preparazione
1Orientamento
2Elaborazione e
redazione
Avvio della
procedura
Scoping
Proposta di
variante e
Rapporto
Ambientale
Messa a
disposizione
Soggetti coinvolti Materiale per la
Attività/Modalità
consultazione
Autorità
Delibera Giunta
competente
Comunale (n. 58/2011)
Autorità
procedente
Pubblicazione avvio del
procedimento
Autorità
competente
Autorità
procedente
Tutti i portatori di
interesse
individuati
Documento di
scoping della
VAS
Presentazione del
Documento di scoping
26 maggio 2011
I seduta della conferenza
di valutazione
26 maggio 2011
Incontri tecnici
Giugno 2011
Invio convocazione II
seduta CdV
22 giugno 2011
Verbale della
conferenza di
valutazione
Autorità
competente di
intesa con
Deposito presso gli uffici
comunali e caricamento
sul web del comune e su
SIVAS
18 maggio 2011
viene convocata
la I seduta di
CdV
13 giugno 2011
Proposta di
variante
urbanistica
Rapporto
ambientale e
sintesi non
tecnica
3 – Decisione e Parere
approvazione
ambientale
AdP
motivato
13 maggio 2011
Maggio 2011
Verbale della
conferenza di
valutazione
Comune di Locate Proposta di
di Triulzi, ARPA variante e di
Rapporto
ambientale
Tutti i portatori di Proposta di
interesse
variante
individuati
urbanistica
Tutti i portatori di
interesse
individuati
11 maggio 2011
Incarico per la redazione
del rapporto ambientale
Documento
Invio convocazione I
preliminare della seduta CdV
variante
Caricamento sul web
Deposito presso gli uffici
comunali
Rapporto
ambientale e
sintesi non
tecnica
Conferenza di
valutazione
Tempi
Parere
ambientale
motivato
Presentazione del RA
nella II seduta della
Conferenza di
Valutazione
02 agosto 2011
Termine di presentazione
delle osservazioni
12 agosto 2011
Pubblicazione sul web e
sul sito SIVAS
Prot. 11860 del
26/09/2011
Fase
Approvazione
ipotesi di AdP
Approvazione
ipotesi di AdP
Soggetti coinvolti Materiale per la
Attività/Modalità
consultazione
l’autorità
Comunicazione agli enti
procedente
competenti in materia
ambientale
Conferenza dei
Ipotesi di AdP
Deposito presso gli uffici
rappresentanti su
comunali
proposta della
Rapporto
Pubblicazione sul web
Segreteria tecnica ambientale e
Sintesi non
Comunicazione del
tecnica
deposito agli enti
competenti in materia
Dichiarazione di ambientale
sintesi
Giunta regionale
Ipotesi di AdP
Deliberazione di Giunta
Regionale
Rapporto
ambientale e
Sintesi non
tecnica
3b Ratifica AdP Sottoscrizione
e variante
AdP
urbanistica
Ratifica AdP e
controdeduzioni
osservazioni
Approvazione
definitiva
dell’AdP
Enti aderenti
all’AdP
4 – Attuazione/
gestione
Autorità
procedente
Autorità
competente
Tutti i portatori di
interesse
Monitoraggio
dell’AdP e della
variante
urbanistica
Dichiarazione di
sintesi
AdP
Consiglio
comunale
AdP e Rapporto
ambientale
Presidente della
Giunta Regionale
AdP
Rapporto
ambientale
Rapporto di
monitoraggio
ambientale
Tempi
Data prevista:
Novembre 2011
Data prevista:
Aprile 2012
Aprile 2012
Analisi delle osservazioni
pervenute e
controdeduzioni
Pubblicazione su BURL e
web regione e comune
Entro 30 gg
dalla
sottoscrizione
Data prevista:
Giugno 2012
Sviluppo del programma
di monitoraggio anche
sulla base dei commenti e
delle osservazioni
pervenute
Data prevista:
2012-2013
3
SOGGETTI COINVOLTI, INFORMAZIONI CIRCA LE CONSULTAZIONI E
PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO
Così come previsto dalla normativa vigente, si sono svolte due sedute della Conferenza di
Valutazione: la prima seduta si è svolta in data 26.05.2011; la seconda in data 02.08.2011.
Durante le sedute della conferenza di valutazione, sono emerse informazioni importanti che hanno
contribuito al processo di costruzione del quadro conoscitivo, alla formulazione delle valutazioni
preliminari alle proposte (si allegano i verbali delle conferenze di valutazione e l’elenco dei soggetti
invitati e partecipanti alle due sedute della conferenza di valutazione), alla definizione dei contenuti,
sia progettuale che ambientali, della successiva fase di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
4
OBIETTIVI DELL’ADP E VALUTAZIONE DELLA COERENZA
4.1
Obiettivi generali specifici e azioni
La scelta e la definizione degli obiettivi generali dell’AdP sono scaturite a seguito di una stretta
collaborazione tra i soggetti decisori e quelli valutatori. Oltre agli obiettivi di carattere insediativo,
sono stati inseriti una serie di obiettivi ambientali e conseguenti azioni e/o misure, in modo da
perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientali pertinenti ed in particolare quelli derivanti
dall’analisi del contesto locale ambientale e territoriale.
Le analisi e le valutazioni relative al progetto di AdP hanno portato all’individuazione di una serie
di obiettivi generali, specifici e azioni di natura ambientale di seguito indicati.
Tabella 4-1 - Obiettivi generali, specifici e azioni dell’AdP.
SISTEMA DI RIFERIMENTO
OBIETTIVI SPECIFICI E AZIONI
Obiettivo generale: ottimale inserimento del progetto
trasformazione all'interno dell'area nella quale è localizzato
di
Obiettivo specifico: riduzione dell’impatto visivo
Realizzazione di edifici caratterizzati da volumi articolati, altezze
diverse, cambio di materiali e colori in modo da ottenere una visione
eterogenea degli stessi
Inserimento di alberature, filari d’alberi, siepi, specie vegetali e percorsi
pedonali interni ed esterni, percorsi ciclo-pedonali, ecc. al fine di
garantire un equilibrio tra l’ambiente naturale e il costruito
Realizzazione di attività commerciali inserite in tipico aggregato urbano
Obiettivo generale: miglioramento della viabilità a livello comunale
e sovra comunale
Obiettivo specifico: Incentivare la mobilità sostenibile
Insediativo e mobilità
Promozione del trasporto pubblico e incentivazione all’utilizzo della
vicina stazione ferroviaria (linee S)
Realizzazioni di un percorso ciclopedonale interno all’area a doppio
senso di marcia
Obiettivo specifico: Realizzazione di modifiche viabilistiche per il
miglioramento della situazione attuale
Realizzazione di rotatoria tra la SP28 e Via Località Tappa in Comune
di Opera
Realizzazione di rotatoria tra la SP28 e la Via Molise
Obiettivo specifico: Realizzazione di modifiche viabilistiche per la
compatibilità dell’intervento
Ridefinizione rotatoria Milani/Moro/SP164 con la creazione di un
sistema a doppia rotatoria
Adeguamento sezione stradale Via Milano nord
Realizzazione rotatoria est di accesso all’area su Via Milano sud;
Realizzazione rotatoria ovest di accesso all’area su Via della Fontana
Obiettivo specifico: Realizzazione di aree di sosta
Realizzazione di parcheggi pubblici e di uso pubblico
Realizzazione di parcheggi a servizio del parco
Obiettivo generale: sostenibilità dell'edificato
Obiettivo specifico: Efficienza energetica degli edifici
Realizzazione di edifici di classe energetica almeno pari alla B
Impiego estensivo di isolamento di tipo naturale (sughero per esempio)
e di vetrate atermiche con schermatura della radiazione solare
Illuminazione del tipo a basso consumo, soprattutto per la parte
dedicata alle strade e ai parcheggi
Energia e sostenibilità ambientale Sfruttamento della radiazione solare indiretta per illuminare gli spazi
espositivi
Obiettivo generale:
dell’energia
sostenibilità dei sistemi di produzione
Obiettivo specifico: Utilizzo di sistemi efficienti per la produzione di
energia
Utilizzo di impianti ad espansione diretta, con portata di refrigerante
variabile, unità di ventilazione a recupero di calore e impiego di sistemi
di gestione centralizzati
SISTEMA DI RIFERIMENTO
OBIETTIVI SPECIFICI E AZIONI
Utilizzo di un sistema di climatizzazione che permetta di controllare
singolarmente ciascuna zona degli edifici
Obiettivo specifico: Utilizzo di energie rinnovabili e riduzione delle
emissioni di CO2
Utilizzo di pannelli fotovoltaici per la realizzazione di un “tetto
fotovoltaico” di circa 250 kWp, integrato nel layout architettonico
Utilizzo di pannelli solari termici per la produzione di ACS, nella misura
del 50% dei fabbisogni necessari alle utenze
Ricorso all’acqua di falda, come fluido di condensazione delle pompe di
calore nella misura e nei limiti della capacità di rigenerazione
dell’ambiente per il solo comparto Città del Gusto
Obiettivo specifico: Utilizzo di sistemi a ridotto impatto acustico
Utilizzo di compressori con Inverter tipo Scroll e di ventilatori di nuova
concezione che garantiscono un basso livello di rumorosità
Ricorso a cuffie afoniche e/o mitigatori acustici, per rendere
trascurabile l’impatto acustico delle apparecchiature previste
Obiettivo generale: proporre un insediamento che differisca dalla
classica formula del centro commerciale e che non interferisca
con la rete commerciale di Locate di Triulzi
Sociale e economico
Obiettivo specifico: garantire una proposta insediativa che si connetta
in modo diretto alla strategia di accorciamento della filiera produzionedistribuzione
Inserimento di piccoli e medi negozi del mondo della moda gestiti
direttamente dalle aziende produttrici del made in Italy
Vendita di prodotti enogastronomici e di alto artigianato locale
Obiettivo generale: realizzazione di aree a verde
Obiettivo specifico: valorizzazione del parco sovra-comunale con
l’introduzione accanto alla preservazione ed implementazione del
valore naturalistico di un tema didattico per l’infanzia
Creazione di un parco attrezzato con superficie almeno pari al 20% dei
metri quadrati totali dell’ambito di trasformazione
Realizzazione di una simbiosi tra il verde ed il costruito articolando una
successione di piani e volumi inseriti nell’ambiente
Creazione di un’area verde di rispetto davanti alla Cascina Tappino
Suolo e sottosuolo
Obiettivo generale: garantire la presenza di superfici drenanti
Obiettivo specifico: garantire l’assorbimento delle acque piovane nel
sottosuolo
Realizzazione di pavimentazioni permeabili delle aree di sosta
Lasciare una superficie a verde filtrante pari al 90% del parco previsto
Obiettivo generale: tutela delle risorse idriche
Obiettivo specifico: Risparmio idrico
Recupero dell’acqua piovana dell’insediamento per l’innaffio del parco
adiacente all’insediamento
In relazione al sistema “insediativo e mobilità”, si sottolinea come la realizzazione dell’AdP
permetta la riconversione funzionale dell’area, attraverso l’introduzione di attività commerciali
quali il Fashion Factory Outlet Village, la Bottega Delle Fabbriche e il Villaggio Del Gusto.
Il progetto di trasformazione mira inoltre ad un ottimale inserimento degli edifici all'interno
dell'area nella quale sono localizzati.
In primo luogo le attività commerciali verranno inserite in un tipico aggregato urbano, salvando il
concetto del borgo antico interpretato in chiave moderna. La struttura è progettata attorno ad un
percorso pedonale interno che permette di unire e collegare le diverse funzioni presenti che si
affacceranno con delle vetrine su questo nuovo percorso urbano formato da strade, piazze e spazi di
incontro.
Inoltre gli edifici saranno caratterizzati da volumi articolati, altezze diverse, cambio di materiali e
colori in modo da ottenere una visione eterogenea degli stessi, ridurre l’impatto visivo e evitare una
visione monotona dei fabbricati. Saranno inoltre inserite alberature, filari d’alberi, siepi, specie
vegetali e percorsi pedonali interni ed esterni, percorsi ciclo-pedonali, ecc. al fine di garantire un
equilibrio tra l’ambiente naturale e il costruito.
Dalla viabilità perimetrale gli edifici saranno trattati in modo da attenuare la presenza dei volumi
costruiti tramite artifizi architettonici che permetteranno di raccordare le altezze e i volumi su
diversi livelli con l’uso di terrapieni, argini, terrazzi e muri verdi/alberati.
Dal punto di vista delle mobilità saranno realizzati molti interventi al fine di migliorare la viabilità
comunale e sovra comunale.
Le opere infrastrutturali previste per favorire l’accesso alla struttura e necessarie per l’apertura della
struttura sono:
- la ridefinizione rotatoria Milani/Moro/S.P. 164 con la creazione di un sistema a doppia rotatoria;
- l’adeguamento sezione stradale via Milano nord;
- la realizzazione rotatoria est di accesso all’area su via Milano sud;
- la realizzazione rotatoria ovest di accesso all’area su via della Fontana.
Sono inoltre previste delle opere di miglioramento della viabilità esistente:
- la realizzazione di rotatoria tra la SP28 e Via Località Tappa in Comune di Opera;
- la realizzazione di rotatoria tra la SP28 e la Via Molise.
La mobilità sostenibile sarà incentivata da un lato promuovendo l’utilizzo del trasporto pubblico (le
linee esistenti saranno implementate dalla nuova linea S che aumenterà la funzionalità della
limitrofa stazione ferroviaria) e dall’altro mediante la creazione di percorsi ciclopedonali interni
all’area.
Infine si sottolinea che oltre alle aree di sosta a servizio delle attività commerciali, saranno realizzati
e ceduti dei parcheggi per il parco.
In materia di energia, si sottolinea che gli edifici previsti rientreranno almeno nella classe B. Il
contenimento dei consumi energetici degli stabili, come previsto dalla DGR VIII 8745 e s.m.i., sarà
garantito mediante l’impiego estensivo di materiali di isolamento di tipo naturale (sughero per
esempio) e di vetrate atermiche con schermatura della radiazione solare.
Inoltre, la strategia energetica si è indirizzata verso impianti di elevata efficienza e affidabilità, di
semplice gestione, di manutenzione ridotta e di tipo non invasivo, attraverso l’impiego di impianti
ad espansione diretta, con portata di refrigerante variabile e unità di ventilazione a recupero di
calore. Il sistema di climatizzazione permetterà di controllare singolarmente ciascuna zona degli
edifici.
Il sistema consentirà inoltre di ricorrere all’impiego di fonti di energia rinnovabile, quali:
- l’uso di pannelli solari, per la realizzazione di un “tetto fotovoltaico” di circa 250 kWp,
integrato nel layout architettonico;
- il ricorso a pannelli solari termici per la produzione di ACS, nella misura del 50% dei
fabbisogni necessari alle utenze;
- il ricorso all’acqua di falda, come fluido di condensazione delle pompe di calore nella misura e
nei limiti della capacità di rigenerazione dell’ambiente, limitatamente all’ambito Città del
Gusto.
Per quanto riguarda l’illuminazione saranno utilizzati sistemi del tipo a basso consumo, soprattutto
per la parte dedicata alle strade e ai parcheggi.
E’ previsto l’impiego di apparecchiature dotate di inverter (elettropompe di prelievo acqua di falda,
pompe di aumento pressione, unità di ventilazione meccanica, compressori delle unità esterno
ecc….) per il contenimento dei consumi energetici.
In merito all’ambito “sociale ed economico” si sottolinea come l’intervento voglia proporre un
insediamento che differisca dalla classica formula del centro commerciale e che non interferisca con
la rete commerciale di Locate di Triulzi, organizzata in funzione di un servizio alla residenza.
L’obiettivo è quello di garantire una proposta insediativa che si connetta in modo diretto alla
strategia di accorciamento della filiera produzione-distribuzione, senza essere impattante sul
territorio e sulla rete commerciale locale. Tale obiettivo sarà perseguito mediante l’inserimento di
piccoli e medi negozi del mondo della moda gestiti direttamente dalle aziende produttrici del made
in Italy e tramite la vendita di prodotti enogastronomici e di alto artigianato locale.
Per quanto riguarda l’ambito “suolo e sottosuolo” si sottolinea come l’AdP preveda la formazione
di un parco attrezzato nella porzione sud dell’area di intervento, con l’introduzione accanto alla
preservazione ed implementazione del valore naturalistico di un tema didattico per l’infanzia. Tale
parco dovrà avere una superficie almeno pari al 20% dei metri quadrati totali dell’ambito di
trasformazione, e dovrà essere caratterizzato da una superficie a verde filtrante minima pari al 90%
del parco stesso.
Sempre al fine di garantire la presenza di superfici drenanti si sottolinea che le aree di sosta saranno
realizzate con pavimentazioni permeabili.
Il progetto sarà inoltre articolati in modo da produrre una simbiosi tra il verde ed il costruito,
articolando una successione di piani e volumi inseriti nell’ambiente.
Al fine di garantire un risparmio idrico le aree a verde saranno innaffiate con acqua piovana
recuperata (il recupero sarà esteso ad oltre il 70% della superficie coperta dell’insediamento).
4.2
La valutazione della coerenza
Gli obiettivi dell’AdP sono stati messi in relazione con i criteri di sostenibilità e con gli obiettivi
degli strumenti sovraordinati che sono indicati nella tabella che segue e nella quale sono riportati
soltanto quelli che sono direttamente perseguibili (P) dal progetto e quelli comunque di interesse (I),
ma il cui perseguimento dipende da altri strumenti esterni a cui l’AdP può solo concorrere.
Oltre agli obiettivi/criteri strettamente ambientali, vengono riportati, per completezza, anche quelli
riconducibili prevalentemente agli ambiti insediativo, territoriale e della mobilità, economico e
sociale.
AdP
EC/SOC
INSED
TERR/
MOB
Criteri/Obiettivi di sostenibilità
AMB
Tabella 4-2 - Valutazione della coerenza degli obiettivi dell’AdP con i criteri/obiettivi di sostenibilità.
Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (Del CIPE 2.8.2002)
Conservazione della biodiversità
X
Migliore qualità dell’ambiente urbano
X
Riequilibrio territoriale ed urbanistico
I
X
X
X
X
Miglioramento della qualità sociale e della partecipazione democratica
P
P
X
P
X
I
Piano Territoriale Regionale (Sistema Metropolitano)
Favorire uno sviluppo e riassetto territoriale di tipo policentrico mantenendo il ruolo di Milano come
principale centro del nord Italia
Applicare modalità di progettazione integrata tra paesaggio urbano, periurbano, infrastrutture e
grandi insediamenti a tutela delle caratteristiche del territorio
X
X
X
X
P
Limitare l’ulteriore espansione urbana
X
X
Conservare i varchi liberi, destinando le aree alla realizzazione della Rete Verde Regionale
X
X
Realizzare nuove edificazioni con modalità e criteri di edilizia sostenibile
X
INSED
EC/SOC
AdP
TERR/
MOB
AMB
Criteri/Obiettivi di sostenibilità
Sviluppare il sistema delle imprese lombarde attraverso la cooperazione verso un sistema
produttivo di eccellenza
X
X
P
X
I
P
X
X
I
Piano Paesaggistico Regionale
L’innalzamento della qualità paesaggistica ed architettonica degli interventi di trasformazione del
territorio
X
X
P
OBIETTIVI PER L'UNITA' TIPOLOGICA "FASCIA DELLA BASSA PIANURA"
Rispetto degli elementi e dei brani di paesaggio non sommersi dall’ondata edificatoria
X
P
Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano
Raccolta differenziata e del riciclaggio dei rifiuti
X
X
Promozione del risparmio energetico e dell'utilizzo di tecnologie innovative ecocompatibili
X
X
Migliorare l’ambiente di vita e la fruizione da parte della popolazione residente
X
X
Reintroduzione di elementi naturalistici mirata alla costruzione di una rete ecologica provinciale
X
X
I
X
X
I
P
P
Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale
Competitività dell’impresa commerciale e del sistema economico locale, e qualità del servizio
commerciale
Compatibilità e sostenibilità del commercio rispetto al territorio e alle sue risorse
X
X
X
P
X
P
OBIETTIVI PER L'AMBITO DI APPARTENENZA
Integrazione delle attività commerciali con i diversi sistemi produttivi locali
Disincentivo al consumo di aree libere
X
X
Attenzione al rapporto con il movimento delle persone e delle merci e alle scelte di localizzazione
degli spazi logistici.
Piano di Risanamento della Qualità dell'Aria (P.R.Q.A.)
X
X
P
X
P
X
X
P
X
I
X
I
X
I
OBIETTIVI AMBITO MOBILITA'
Progetti di mobilità sostenibile e diffusione di piste ciclabili
X
OBIETTIVI AMBITO CIVILE
Certificazione energetica degli edifici
Impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e impianti di teleriscaldamento
X
X
Piano di Coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano
AREE ESTERNE AL PARCO
Sottoporre a particolare tutela i parchi pubblici e privati salvaguardando le essenze arboree di
particolare rilevanza e di interesse naturalistico
X
Definire i parcheggi perimetrali, la viabilità di penetrazione al parco, gli accessi al parco stesso, la
continuità dei percorsi e delle piste ciclabili, in coerenza con le previsioni del presente Piano e dei
suoi strumenti attuativi
X
P
X
P
Gli obiettivi dell’AdP sono risultati anche coerenti con gli obiettivi derivanti dall’analisi di contesto.
Risulta parzialmente perseguito l’obiettivo di limitare gli effetti derivanti dall’esposizione agli
inquinamenti (atmosferico, acustico) delle abitazioni esistenti.
In particolare, gli aspetti legati all’inquinamento acustico sono stati approfonditi nella valutazione
previsionale di impatto acustico considerando le tipologie di sorgenti presenti: traffico
autoveicolare, impianti fissi e attività di carico/scarico merci. La valutazione è stata condotta in via
preliminare e necessita di approfondimenti che riguardano i rilievi acustici in corrispondenza dei
ricettori: tali rilievi sono stati concordati con gli Enti nell’ambito della procedura di VAS, sono stati
effettuati nel mese di Giugno 2011 e saranno utilizzati nell’ambito della successiva fase di VIA.
5
MODALITÀ DI INTEGRAZIONE DELLE CONSIDERAZIONI AMBIENTALI E
CONSIDERAZIONE DEL RAPPORTO AMBIENTALE
Le considerazioni di carattere ambientale sviluppate nel corso delle analisi e contenute nel Rapporto
Ambientale e in particolare l’individuazione e l’analisi delle sensibilità ambientali locali (criticità,
valenze e vulnerabilità) hanno permesso di:
- individuare delle azioni di miglioramento della situazione ambientale soprattutto in relazione
alle valenze e alle vulnerabilità locali;
- individuare una serie di criteri di valutazione della sostenibilità ambientale delle fasi successive
di attuazione e monitoraggio dell’AdP;
- individuare, in caso di effetti negativi, adeguate azioni/misure di mitigazione e/o di
compensazione.
Nel corso della predisposizione dell’AdP sono stati valutati gli effetti indotti sulle componenti
ambientali anche attraverso una stima della variazione dei valori assunti da specifici indicatori di
stato e di pressione. È stato così possibile esplicitare gli eventuali punti di incompatibilità tra le
scelte delle varianti e i criteri di sostenibilità.
Non si sono evidenziate nel corso dell’analisi e delle valutazioni incompatibilità totali.
In caso invece di incompatibilità parziali, che si verificano qualora un’azione induca effetti positivi
su alcune componenti e negativi su altre, la valutazione ha portato ad accettare l’azione anche in
presenza di criticità, individuando comunque delle misure di mitigazione e /o di compensazione.
Sulla base delle analisi di carattere ambientale svolte nel corso della fase di elaborazione dell’AdP e
contenute nel Rapporto Ambientale si è preso atto che, in senso generale, l’AdP risulta
complessivamente compatibile con i caratteri ambientali e territoriali rilevati sia nell’area vasta
(area metropolitana milanese) che in quella locale (ambiti di intervento e aree limitrofe).
In generale, si sottolinea che, in presenza di interventi di riconversione di superfici territoriali
dell'ampiezza di quelle in oggetto, è ovvio che l’elemento primario di valutazione del rapporto
costi/benefici, in termini di impatti ambientali, è l'impostazione complessiva dell'intervento, sotto il
profilo delle scelte ambientalmente sostenibili ed eco-compatibili, che siano assunte a presupposto
della successiva definizione progettuale.
5.1
Sintesi degli effetti ambientali delle trasformazioni
Le analisi e le valutazioni sono state condotte sia con riferimento ad un ambito di area ristretta sia
con riferimento ad un ambito di area vasta, in quanto la tipologia di insediamenti previsti è tale che
gli effetti possano manifestarsi in un’area ampia e di interesse sovracomunale.
Ai fini di una stima degli effetti della trasformazione, si riporta nel seguito una sintesi del confronto
tra il P.I.I. EX SIVA-SAIWA, approvato nel 2008 con delibera di C. C. n. 48 del 29/10/2008, e
l’AdP oggetto di studio: per maggiori dettagli si rimanda al Rapporto Ambientale.
Il P.I.I. approvato prevedeva la formazione di un unico comparto urbanistico formato dalle zone di
PRG D2, D3 e Ap3 per la realizzazione di un complesso immobiliare a destinazione
produttivo/logistico e terziario. Il piano utilizzava l’incremento volumetrico del 20% della Sc e in
proporzione degli altri indici per le Zone D2, concesso dal Documento di Inquadramento (approvato
con deliberazione di Consiglio Comunale n. 27 del 02.05.2006). In particolare il P.I.I. prevedeva la
realizzazione di una superficie massima per la destinazione industriale/logistica di 100.000,00 mq di
Sc e 114.600,00 mq di Sl, con la possibilità di frazionare in più corpi di fabbrica o accorpare
l’edificazione, con eventuale diminuzione di Sc e Sl. Per gli edifici terziari era prevista la
realizzazione di un massimo di 14.900,00 mq di Sc e 30.000,00 mq di Sl distribuiti su cinque piani
fuori terra.
Dal confronto tra i parametri di progetto del P.I.I. approvato e quelli dell’AdP, emerge che il nuovo
dimensionamento costituisce un'evidente riduzione dell'impatto insediativo: non solo per la
riduzione quantitativa (da circa mq 124.000 a mq 44.000 di Sc), ma anche per il cambiamento
tipologico (da industriale/logistico e terziario a commerciale). Si sottolinea inoltre che la superficie
permeabile risulta essere maggiore quasi del 40% nel progetto dell’AdP.
Dal punto di vista dei fabbisogni energetici per la climatizzazione invernale ed estiva, a parità di
parametri di base, i valori stimati per il precedente P.I.I. sono pari a oltre il triplo rispetto a quelli
dell’AdP oggetto di studio. Risultano pertanto notevolmente minori anche le emissioni in
atmosfera. Analogo discorso può essere fatto per i fabbisogni idrici: dal confronto tra i due progetti
emerge un fabbisogno idrico pari a quasi tre volte quello dell’AdP. Dal punto di vista degli effetti
sulla viabilità, i due interventi risultano difficilmente confrontabili vista la differenre tipologia
insediativa e la conseguente diversa distribuzione oraria e giornaliera dei flussi di traffico sulla rete.
In merito agli effetti ambientali della trasformazione oggetto dell’AdP, si riporta nel seguito una
sintesi relativa a ciascuna componente analizzata nel Rapporto Ambientale.
Per quanto riguarda i possibili impatti sul traffico, è stato eseguito uno studio viabilistico dalla
società TRM Engineering S.r.l (cfr. Allegato 1 al Rapporto Ambientale - Descrizione del sistema
viario, dei trasporti e della rete di accesso). Lo studio è stato impostato con il principale obiettivo di
valutare il funzionamento dello schema viabilistico dal punto di vista dei flussi di traffico attuali e
futuri in transito nell’area di studio, con lo scopo di valutare l’effetto sulla viabilità contermine
derivante dalla realizzazione dell’intervento.
In sintesi lo studio ha messo in evidenza:
- una buona accessibilità da parte delle persone (addetti e utenza) e delle merci;
- l’idonea dotazione di aree a parcheggio armonicamente inserite nel contesto paesistico del sito,
la dotazione di posti per motocicli e di aree per il carico e lo scarico delle merci separate dalle
aree di sosta dei clienti;
- la compatibilità del traffico generato dall’intervento rispetto alla capacità della rete viabilistica
(archi, nodi e accessi). L’impatto viabilistico, dovuto agli incrementi di traffico potenzialmente
generati/attratti dall’intervento in progetto, risulta infatti fortemente mitigato dal corretto
dimensionamento dei nodi della rete. Inoltre, se si considera che, già nella scenario di
riferimento, tutti gli elementi della rete – siano essi puntuali (nodi) o lineari (archi) – funzionano
con un elevato margine residuo di capacità, si può concludere che non emerge nessun punto
critico in termini viabilistici;
- la dotazione di linee di trasporto pubblico su gomma e, soprattutto su rotaia, implementate dalla
nuova linea S, contribuirà ad aumentare la funzionalità della limitrofa stazione ferroviaria.
Riguardo alla componente rumore, è stata condotta una preliminare valutazione previsionale di
impatto acustico considerando le tipologie di sorgenti presenti: traffico autoveicolare, impianti fissi
e attività di carico/scarico merci (si veda Allegato 2 al Rapporto Ambientale). La valutazione è stata
condotta in via preliminare e necessita di approfondimenti che riguarderanno i rilievi acustici in
corrispondenza dei ricettori: tali rilievi sono stati concordati con gli Enti nell’ambito della
procedura di VAS, sono stati realizzati nel corso del mese di giugno 2011 e saranno utilizzati
nell’ambito della successiva fase di VIA.
Gli impatti sull’inquinamento atmosferico sono dovuti principalmente:
- alle emissioni di inquinanti derivanti dal traffico aggiuntivo, generato ed attratto dall’intervento;
- alle emissioni, indirette, di inquinanti del sistema degli impianti delle strutture.
In merito al primo aspetto, sulla base della stima del traffico aggiuntivo, sono state valutate le
emissioni in atmosfera, parimenti aggiuntive. Le stime effettuate hanno portato a valutare un
incremento delle emissioni comunali derivanti dal trasporto su strada (ricavate dall’inventario
INEMAR) tra il 4 e il 7%. Rispetto alle emissioni ricavate a livello dei tre comuni confinanti
(Locate di Triulzi, Opera e Pieve Emanuele), il contributo dello scenario di progetto alle emissioni
derivanti dal solo trasporto su strada nell’area di studio varia dall’1 al 3%.
Gli incrementi delle emissioni sono tali da rendere trascurabile l’effetto delle stesse sulla qualità
dell’aria.
Per quanto riguarda il secondo profilo di possibile impatto, pare fin d'ora evidente che gli effetti
saranno estremamente limitati: gli insediamenti, infatti, non saranno dotati di impianti propri per la
produzione di energia elettrica, energia termica e frigorifera. La soluzione impiantistica adottata non
prevede processi di combustione.
Di conseguenza non è previsto nessun inquinamento atmosferico locale: non vi saranno emissioni
aggiuntive dirette (locali) dal comparto edilizio rispetto alla situazione attuale, ma soltanto
emissioni indirette, legate all’utilizzo di energia elettrica dalla rete.
Il 50% del fabbisogno termico per la produzione dell’acqua calda sanitaria sarà garantito da pannelli
solari termici. Sarà inoltre realizzato un “tetto fotovoltaico” di circa 250 kWp integrato nel layout
architettonico.
A partire dai fabbisogni previsti di energia primaria per il riscaldamento, per il raffrescamento e per
la produzione di acqua calda sanitaria, sono state stimate le emissioni indirette collegate ai consumi
elettrici. Confrontando i dati di emissioni di anidride carbonica con le emissioni a livello comunale
del medesimo inquinante, emerge che le emissioni legate alla trasformazioni sono pari al 2% delle
emissioni totali di CO2 a livello comunale.
Dal punto di vista del consumo di suolo, l’intervento insiste sull’area produttiva dismessa ex Saiwa
ed ex Siva: si tratta pertanto di un progetto riguardante un’area industriale dimessa, che prevede
anche la realizzazione di un’ampia area verde su ambiti che attualmente hanno destinazione D3 - di
espansione degli insediamenti produttivi – e AP3, di superficie pari a circa a 133.000 mq per i quali
il progetto prevede la creazione di un grande parco. Il consumo di nuovo suolo, rispetto alla
situazione attuale, si può pertanto ritenere nullo.
Inoltre, l’intervento non comporta modifiche all’uso del suolo, in quanto preordinato alla
riqualificazione della porzione dismessa di area industriale, senza consumo di nuovo suolo, e anzi,
come più volte segnalato, con recupero di maggiori superfici drenanti, attrezzatura di aree a verde,
creazione di percorsi urbani e pedonali, anche di interesse paesistico, rispetto alle previsioni di
PRG.
Per quanto riguarda la qualità dei suoli si ricorda che l’ambito è stato dichiarato non inquinato a
seguito di caratterizzazione preliminare e restituito agli usi previsti dagli strumenti urbanistici.
Rispetto alla compatibilità geologica, l’area di interesse è classificata in Classe 3 – fattibilità con
consistenti limitazioni a causa della bassa soggiacenza della falda. Le porzioni prospicienti alle
rogge sono classificate in classe 4. Sarà ad ogni modo necessario attenersi alle norme di piano, con
particolare riferimento all’esecuzione delle adeguate indagini geotecniche, prima di procedere con
gli interventi di trasformazione.
In merito all’ambiente idrico superficiale, gli eventuali effetti sono da ricondurre:
- all’interferenza diretta;
- agli eventuali scarichi idrici.
In relazione al primo aspetto l’unico elemento che sarà interessato dall’intervento è la roggia della
Venturina. Gli interventi non prevedono modifiche alla sezione della roggia, che sarà invece
oggetto di riqualificazione che, ragionevolmente, comporterà anche un miglioramento del deflusso
delle acque. Un piccolo tratto della roggia verrà intubata per consentire la realizzazione della
rotonda di accesso al comparto, senza riduzione della sezione di deflusso.
In relazione al secondo aspetto, gli scarichi delle acque reflue civili verranno effettuate in fognatura.
Le acque meteoriche verranno disperse nei primi strati del suolo, previo eventuale trattamento e
successiva laminazione. Non sono previsti scarichi diretti nei corpi idrici superficiali.
Per quanto riguarda l’ambiente idrico sotterraneo, vista la bassa soggiacenza della falda, il progetto
non prevede elementi interrati. Le fondazioni saranno su pali che saranno eseguiti senza
asportazione di terreno.
Non si ritiene che vi possano essere pertanto interferenze dirette tra le opere e l’acquifero.
In merito agli aspetti qualitativi, l’AdP prevede l’insediamento di funzioni che non comportano
rischi di inquinamento per il suolo e per la falda. Il progetto delle reti idriche, in fase di
predisposizione, prevede comunque la raccolta separata delle acque, in modo da evitare qualsiasi
fenomeno di inquinamento della falda.
Dal punto di vista degli effetti di natura igienico-sanitario, si sottolinea che non sono presenti
residenze nelle immediate vicinanze dell’ambito di trasformazione. Fanno eccezione le cascine
presenti lungo le strade di accesso. Allo stato attuale solo la Cascina Fontana, posta a sud, è
produttiva e vede la presenza di circa 10 residenti che lavorano presso la Cascina stessa. Nella
Cascina Tappa c’è un agriturismo e sono residenti i gestori (oltre agli utenti). La cascina Tappino ha
5 residenti che però non risiedono nell’edificio. La Cascina Flora, in parte di proprietà
dell’Amministrazione Comunale, vede la presenza di una cooperativa sociale di tipo B
(Manutenzione, giardinaggio. Ecc.): non vi sono residenti. La cascina Fiorita registra 2 residenti. La
cascina Fioraia registra 3 residenti. Complessivamente quindi i residenti nelle cascine sono meno di
venti. Si fa inoltre presente che il “Piano delle cascine” non prevede la trasformazione del
produttivo in residenza. Non sono prevedibili pertanto incrementi della popolazione residente nelle
cascine.
Presso l’ambito non è previsto l’insediamento di attività insalubri e/o l’insediamento di attività che
comportano la manipolazione di sostanze pericolose. Gli unici disturbi di carattere sanitario sono
riconducibili al traffico e al conseguente rumore e inquinamento atmosferico.
Saranno pertanto adottate una serie di misure mitigative. In particolare il trasporto delle merci e lo
scarico avverrà attraverso una viabilità dedicata, senza la realizzazione di baie di carico, ma
attraverso una distribuzione con mezzi leggeri. Il progetto prevederà inoltre che le aree di caricoscarico e di movimentazione delle merci siano il più lontano possibile dalle cascine. In ogni caso
saranno previste misure di mitigazione (muri, sistemi di insonorizzazione, ecc.).
5.2
Le misure di mitigazione e compensazione
Nell’ambito della procedura di VAS sono state individuate opere di mitigazione e compensazione
da ricondurre alle componenti ambientale e territoriale.
La più importante e significativa misura di compensazione di carattere ambientale è la cessione
della porzione sud del comparto di trasformazione: tale area, di superficie pari a 133.500 mq, sarà
interamente destinata alla realizzazione di verde fruibile e attrezzato, con modalità progettuali che
saranno definite con il P.A.S.M.. Si sottolinea che in questo modo viene eliminata la potenziale
edificabilità dell’area, attualmente prevista dal P.R.G, in quanto area a destinazione espansione
industriale.
Dal punto di vista compensativo, l’area a parco contribuisce anche all’assorbimento della CO2:
considerando infatti una superficie piantumata di circa 8 ha e un assorbimento variabile tra 5 e 10
t/ha/anno, si ottiene un assorbimento di CO2 tra 40 e 80 t/anno.
Dal punto di vista della viabilità sono state individuati degli interventi di compensazione consistenti
nella realizzazione di adeguamenti alla viabilità per risolvere problematiche attuali: tra queste
rientrano la realizzazione della rotatoria tra la SP28 e Via Località Tappa in Comune di Opera e la
realizzazione della rotatoria tra la SP28 e la Via Molise.
Rientrano invece tra le misure di mitigazione gli interventi messi in atto sulla viabilità comunale per
ridurre i possibili impatti dei nuovi insediamenti, più in particolare:
- la ridefinizione rotatoria Milani/Moro/S.P. 164, con la creazione di un sistema a doppia
rotatoria;
- l’adeguamento sezione stradale via Milano tratta nord;
- la realizzazione rotatoria est di accesso all’area su via Milano tratta sud;
- la realizzazione rotatoria ovest di accesso all’area su via della Fontana.
Si ricorda che il tema delle compensazioni territoriali sarà anche oggetto di analisi e valutazione in
sede di conferenza dei servizi del commercio per il rilascio della licenza commerciale per grande
strutture di vendita ai fini della valutazione delle misure di sostenibilità dell’intervento.
Rientrano inoltre tra le mitigazioni tutte le caratteristiche progettuali degli interventi che mirano a
ridurre l’impatto visivo del progetto e a creare un’integrazione tra aree verdi e edifici.
Le apparecchiature esterne, ad esempio, saranno poste in copertura e nelle corti interne degli edifici,
in modo da integrarsi nel “lay-out” architettonico oppure saranno mascherate da siepi.
Tutte le aree verdi saranno curate e trattate in modo diverso e coordinato con la disposizione di aree
a prato o aree piantumate, filari alberati, con l’uso di diverse specie autoctone, alberi ed arbusti
della regione Lombardia, così come indicato dal P.A.S.M.. Il verde sarà inoltre utilizzato sugli
edifici come “pelle” di facciata con l’utilizzo di nuove tecnologie che permetteranno la crescita di
specie vegetali rampicanti su strutture leggere ancorate ai prospetti e attenuando la presenza dei
volumi costruiti.
Ulteriori misure/azioni di mitigazione e compensazione potranno essere individuate con riferimento
ai comparti acqua, energia e inquinamento atmosferico e saranno definite nell’ambito della
successiva procedura di VIA.
6
MODIFICAZIONI E OSSERVAZIONI RISPETTO ALLA PROPOSTA INIZIALE
DI AdP
Nel corso del periodo intercorrente tra la messa a disposizione della proposta di AdP e del Rapporto
Ambientale e la data di redazione del presente documento, sono giunte i seguenti pareri/
osservazioni al Rapporto Ambientale:
-
ARPA Lombardia - Protocollo 107333 del 03.08.2011;
Provincia di Milano – Protocollo 129499 del 01.08.2011;
Comune di Siziano – Protocollo 7398 del 01.08.2011;
Parco Agricolo Sud Milano – protocollo 0131262/7.3/2011/16 del 04.08.2011.
Le osservazioni e le indicazioni/osservazioni/prescrizioni contenute nei pareri, sono tali da non
comportare modifiche alla proposta di AdP e della variante urbanistica, e di conseguenza del
Rapporto Ambientale, ma riguardano soprattutto la successiva di progettazione e di Valutazione di
Impatto Ambientale (VIA) del progetto di trasformazione. Le osservazioni di carattere ambientale e
non, sono state oggetto di analisi e di valutazione. Si rimanda al documento contenente le
controdeduzioni “Analisi delle controdeduzioni” che fa parte integrante della documentazione
dell’AdP, e che riporta tutte le risposte alle osservazioni finora pervenute.
7
IL PARERE MOTIVATO
L’Autorità competente per la VAS ha formulato, con decreto dell’Autorità Competente prot. 11860
del 26/09/2011, il parere ambientale motivato, che esprime parere favorevole, a condizione che si
ottemperi alle prescrizioni ed indicazioni contenute nel Rapporto Ambientale, nonché si attuino, o
vengano debitamente tenute in conto, nella fase della predisposizione degli elaborati progettuali ed
ambientali per la successiva fase di VIA e, in seguito, nella predisposizione degli elaborati
progettuali necessari per il rilascio dei titoli edilizi, le indicazioni/prescrizioni di cui ai pareri
pervenuti dagli enti, elencati al precedente paragrafo e allegati al parere ambientale motivato.
8
MISURE PREVISTE IN MERITO AL MONITORAGGIO E ALL’ATTUAZIONE
8.1
Monitoraggio del perseguimento degli obiettivi ambientali dell’AdP
Nella tabella successiva si riportano gli obiettivi ambientali generali e specifici dell’AdP e gli
indicatori che potranno essere oggetto di monitoraggio.
Tabella 8-1 – Indicatori di monitoraggio degli obiettivi dell’AdP.
OBIETTIVI SPECIFICI E AZIONI
INSEDIATIVO E MOBILITÀ
Obiettivo specifico: riduzione dell’impatto visivo
Inserimento di alberature, filari d’alberi, siepi, specie vegetali e percorsi pedonali interni ed esterni,
percorsi ciclo-pedonali, ecc. al fine di garantire un equilibrio tra l’ambiente naturale e il costruito
Obiettivo specifico: Incentivare la mobilità sostenibile
% di persone che utilizzano il trasporto pubblico locale per raggiungere l’area
Km di pista ciclabile realizzati/previsti
Obiettivo specifico: Realizzazione di modifiche viabilistiche per il miglioramento della situazione
attuale
Realizzazione della rotatoria tra la SP28 e Via Località Tappa in Comune di Opera
Realizzazione della rotatoria tra la SP28 e la Via Molise
Obiettivo specifico: Realizzazione di modifiche viabilistiche per la compatibilità dell’intervento
Ridefinizione della rotatoria Milani/Moro/SP164
Adeguamento sezione stradale Via Milano nord
Realizzazione rotatoria est di accesso all’area su Via Milano sud
Realizzazione rotatoria ovest di accesso all’area su Via della Fontana
Obiettivo specifico: Realizzazione di aree di sosta
Num parcheggi pubblici realizzati/previsti
Num parcheggi a servizio del parco realizzati/previsti
ENERGIA E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Obiettivo specifico: Efficienza energetica degli edifici
Classe energetica dei nuovi edifici desumibile dagli attestati di certificazione energetica almeno pari
alla B
Numero e tipologia di impianti innovativi istallati per l'illuminazione pubblica
Obiettivo specifico: Utilizzo di sistemi efficienti per la produzione di energia
Effettiva installazione e collaudo dei sistemi di contabilizzazione
Effettivo utilizzo di impianti ad espansione diretta, con portata di refrigerante variabile, unità di
ventilazione a recupero di calore e impiego di sistemi di gestione centralizzati
Obiettivo specifico: Utilizzo di energie rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2
Quota di energia prodotta da risorse rinnovabili rispetto a quanto previsto (fotovoltaico 200 kWp e
solare termico con produzione del 50% dell’acs)
Ricorso all’acqua di falda, come fluido di condensazione delle pompe di calore nella misura e nei
limiti della capacità di rigenerazione dell’ambiente per il solo comparto Città del Gusto
Obiettivo specifico: Utilizzo di sistemi a ridotto impatto acustico
Livelli di rumorosità dei nuovi impianti
23
OBIETTIVI SPECIFICI E AZIONI
SUOLO E SOTTOSUOLO
Obiettivo specifico: valorizzazione del parco sovra-comunale con l’introduzione accanto alla
preservazione ed implementazione del valore naturalistico di un tema didattico per l’infanzia
Mq di aree a verde fruibili realizzati / mq previsti
Mq di area di rispetto a verde realizzati davanti alla Cascina Tappino / mq previsti
Obiettivo specifico: garantire l’assorbimento delle acque piovane nel sottosuolo
Mq di pavimentazioni permeabili delle aree di sosta realizzati / mq previsti
Mq di aree a verde permeabili realizzati / mq previsti
Obiettivo specifico: Risparmio idrico
Effettivo riutilizzo delle acque meteoriche per irrigazione
8.2
Monitoraggio delle ricadute sullo stato dell’ambiente derivante dall’attuazione del
progetto
Parallelamente alla verifica dell’avanzamento delle attività finalizzate al perseguimento degli
obiettivi ambientali dell’AdP, verrà sviluppato il monitoraggio delle risorse ambientali
potenzialmente impattate dalla realizzazione degli interventi previsti. In particolare, saranno oggetto
di monitoraggio i temi indicati nella tabella successiva. Tali attività di monitoraggio si
affiancheranno a quelle istituzionalmente eseguite da altri Enti quali ARPA, Provincia, ecc.
I risultati dei monitoraggi effettuati saranno raccolti in una Pubblicazione a cura
dell’amministrazione comunale che avrà frequenza indicativamente annuale.
24
Tabella 8-2 – Indicatori di monitoraggio delle ricadute sullo stato dell’ambiente.
Tema
Frequenza
Inquinamento acustico
Livelli acustici ai ricettori Ante operam
attuali
ed
eventuali
situazioni di superamento
dei limiti
Post operam
Responsabilità
Frequenza di
reporting
Verifica
Proponente
Una tantum
Comune, ARPA
Proponente
Una tantum
Comune, ARPA
Previsionale in sede Proponente
di
Valutazione
previsionale
di
clima acustico dei
permessi
di
costruire
Una tantum
Comune, ARPA
Proponente
Amm. Comunale
Biennale
ARPA
nell’ambito della
relazione biennale
sull’inquinamento
acustico
Proponente
Una tantum
Comune,
ARPA,
Provincia
Proponente
Una tantum
Comune, ARPA
Rilievi dei flussi di traffico Ante operam
e analisi di funzionalità
delle infrastrutture viarie
Proponente
Una tantum
Comune,
Provincia
Post operam
Proponente
Una tantum
Comune,
Provincia
Post operam
Bonifiche
Segnalazione di eventuali Corso d’opera
situazioni
puntuali
di
inquinamento
che
dovessero
emergere
durante le operazioni di
scavo
Inquinamento
elettromagnetico
Valutazioni di esposizione Ante operam
in relazione al nuovo
planivolumetrico
in
progetto
secondo
le
indicazioni di cui al DPCM
8 luglio 2003 e DM
29.05.2008
Traffico e accessibilità
25
In relazione al monitoraggio, si ricorda che il Parere Ambientale Motivato richiede che il sistema di
monitoraggio venga integrato con quanto emergerà dalla successiva fase di VIA.
8.3
Attuazione del progetto
Il progetto verrà sottoposto a VIA regionale, di cui verrà fatta istanza nel corso del mese di
settembre 2011.
L’AdP sarebbe infatti soggetto al “verifica di assoggettabilità a VIA” in quanto rientrante tra le
opere di cui all’allegato IV del D. Lgs 152/06 e s.m.i., e in particolare nella categoria 7b) progetti di
sviluppo di aree urbane, nuove o in estensione, interessanti superfici superiori ai 40 ettari; progetti
di riassetto o sviluppo di aree urbane all'interno di aree urbane esistenti che interessano superfici
superiori a 10 ettari; costruzione di centri commerciali di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998,
n. 114; parcheggi di uso pubblico con capacità superiori a 500 posti auto.
Per scelta dell’operatore, e come da accordi presi con l’Autorità competente in sede di Segreteria
tecnica dell’AdP, verrà svolta la procedura di VIA.
Locate di Triulzi, 26/09/2011
26