L`unione fa la forza: gli operatori in rete
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L`unione fa la forza: gli operatori in rete
SOTTOPROGETTO 1: AGRICOLTURA & TERRITORIO: DALLE RISORSE LOCALI OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PER IL TURISMO RURALE 1° INCONTRO INFORMATIVO 22 ottobre 2013 L'unione fa la forza: gli operatori in rete Relatore: Fumagalli Claudia 1 L’UNIONE FA LA FORZA: GLI OPERATORI IN RETE “Lo stormo in formazione ha la capacità di percorrere il doppio della distanza di un uccello che vola solitario” PREMESSA Seguire il suggerimento dell’antico proverbio “L’unione fa la forza” significa affacciarsi sul mercato con maggior peso, valorizzando e promuovendo un intero territorio attraverso strategie integrate atte al raggiungimento di obiettivi comuni e conseguenti risultati migliori. In quest’ottica di proficua collaborazione, sempre più operatori turistici decidono di mettersi in rete traendo reciproci vantaggi dalle particolarità, individualità, specializzazioni ed eccellenze di un territorio, dei suoi singoli operatori e delle sue singole attività. Per affacciarsi su un mercato sempre più globalizzato, le piccole realtà devono posizionarsi all’interno di un sistema territoriale e soprattutto “collaborare per competere” acquistando così forza e peso di fronte ad una sempre più agguerrita concorrenza globale. IL CONTRATTO DI RETE Per fronteggiare un mercato globale e per stimolare la collaborazione delle singole realtà imprenditoriali, nel 2009 è stato inserito nell’ordinamento italiano il contratto di rete, un nuovo strumento giuridico che consente alle aggregazioni di imprese di instaurare tra loro una collaborazione organizzata e duratura, mantenendo la propria autonomia e la propria individualità (senza costituire un’organizzazione come la società o il consorzio), nonché di fruire di rilevanti incentivi e di agevolazioni fiscali. Per aggregazioni di imprese si intende una realtà produttiva costituita da una molteplicità di imprese, tipicamente di piccole e medie dimensioni, tra le quali intercorrono particolari rapporti di collaborazione ed interdipendenza, diversi ed ulteriori rispetto al mero scambio di beni o prestazioni e rispetto alle comuni relazioni di concorrenza di mercato. Sinteticamente, ci si riferisce alle aggregazioni di imprese quando una pluralità di imprese viene a costituire una realtà economico-produttiva in qualche modo unitaria. Dal punto di vista interno dell’aggregazione, le singole imprese, pur mantenendo ciascuna la propria autonomia e la propria indipendenza giuridica ed economica, perseguono, oltre 2 al singolo interesse individuale, un interesse comune e, a tal fine, strutturano i loro rapporti in modo tale che ciascuna di esse condiziona ed è condizionata dalle altre. Dal punto di vista esterno, l’aggregazione può arrivare ad essere percepita, in particolare dai clienti e dai fornitori, quasi come un’entità unitaria che assorbe le singole imprese che la costituiscono (un esempio su tutti: la rete di franchising). Il modello primigenio di aggregazione tra imprese è il “distretto industriale”, ossia quel fenomeno industriale, tipicamente italiano, caratterizzato da una elevata concentrazione, in un territorio ristretto, di piccole imprese specializzate nel medesimo settore produttivo, nell’ambito del quale esse tessevano profondi legami, in termini occupazionali e sociali, con la comunità locale. Si pensi al distretto della calzatura della riviera del Brenta, al distretto della ceramica di Sassuolo o al distretto friulano della sedia. La caratteristica che, nel passato, ha fatto la fortuna di questo modello di organizzazione aziendale è la compresenza di forte competizione e al contempo di profonda collaborazione tra le imprese. Con l’avvento del mercato globale, la necessità di competere con le grandi aziende multinazionali ha indotto il modello distrettuale ad evolversi in forme diverse, slegate dal legame con il territorio, ma ancora caratterizzate dalla nota della collaborazione interimprenditoriale, quali ad esempio la filiera produttiva, la catena di subfornitura, le reti di distribuzione (franchising) e, in generale, le reti tra imprese, sulle quali oggi si concentra l’attenzione degli operatori italiani. Ai sensi dell'art. 42 della legge 122/2010, che ha riscritto i commi 4ter e 4-quater dell’art. 3 della legge 33/2009, e successive modifiche ed integrazioni, con il "contratto di rete" più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all’esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ancora ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa. BEST PRACTICES 3 Esempi di successo testimoniano la necessità di fare sistema e avvalorano le teorie di collaborazione e cooperazione tra realtà imprenditoriali. In questa sede si preferisce portare come esempio casi locali di realtà territoriali limitrofe e, nello specifico la creazione dell’Associazione Viva Colico in Provincia di Lecco e la nascita della rete di operatori turistici Visit Gravedona ed Uniti in provincia di Como. CASE HISTORY 1 – ASSOCIAZIONE VIVA COLICO Problematica La costituzione di reti o associazioni è spesso stimolata dalla presenza di problematiche irrisolvibili dal singolo operatore e che rendono quindi necessario l’intervento congiunto di tutti i soggetti attivi sul territorio. Talvolta, dopo aver risolto l’urgenza del problema imminente, gli attori coinvolti prendono maggiore coscienza della necessità di rimanere uniti lavorando fianco a fianco e la scelta di costituirsi formalmente come associazione o rete diventa quasi uno scontato evolversi della situazione. E così anche la storia di Viva Colico nasce da un problema e dalla volontà di risolverlo. Insieme. Uniti. Nell’ottobre 2011 il Comune di Colico convoca i commercianti del proprio territorio per comunicare che, a causa della mancanza di fondi, non sarebbe stato in grado di sostenere le spese necessarie al noleggio e all’installazione delle luminarie natalizie. Un mese dopo i commercianti di Colico si riuniscono per affrontare il problema e, all’unanimità, decidono di “autotassarsi” di 100,00 Euro per raccogliere i fondi necessari per le luminarie. A grande sorpresa, aderiscono all’iniziativa ben 127 operatori (commercianti, operatori turistici, liberi professionisti ecc..) raccogliendo così 12.700,00 Euro. Il Comune di Colico, volendo riconoscere lo sforzo dei commercianti, delibera di impegnarsi con una quota pari a 3.500,00 Euro per contribuire al noleggio delle luminarie natalizie. Nasce così l’esigenza di creare un’associazione in grado di difendere gli operatori del territorio e di partecipare attivamente nelle politiche comunali. Cresce inoltre la consapevolezza del peso e della forza dell’unione anche di fronte alle scelte politiche. Associazione Viva Colico 4 Nel gennaio 2012 viene costituita l’Associazione Commercio e Turismo Viva Colico con 127 tesserati (principalmente commercianti), con un budget a disposizione per le luminarie e per altre iniziative e con due contributi economici: il primo da parte del Comune e il secondo da parte di Confcommercio. Organizzazione interna Viene nominato un direttivo composto da 12 operatori tra i quali poi viene eletto il Presidente. L’approvazione del bilancio di previsione e quello di chiusura rimane invece di competenza dell’Assemblea, convocata due volte l’anno. Obiettivi dell’Associazione La condivisione di chiari e raggiungibili obiettivi costituisce la chiave di successo di tutte le associazioni per cui anche Viva Colico definisce con precisione i propri scopi e la propria missione. Gli obiettivi principali possono essere così sintetizzati: - difesa della categoria “commercianti” nei confronti delle amministrazioni pubbliche e possibilità di avere voce in capitolo nelle scelte e nelle decisioni politiche; - organizzazione manifestazioni con possibilità di chiudere l’accesso al traffico nel centro paese prendendo accordi con l’amministrazione comunale e provinciale; - organizzazione eventi con possibilità di definire in sinergia la programmazione delle aperture straordinarie dei negozi; - noleggio e istallazione luminarie e arredi natalizi. Relazioni operative con enti locali Strategico per Viva Colico è stata fin da subito la fattiva collaborazione con la Pro Loco che è diventata il “braccio operativo” degli operatori realizzando così concretamente tutte le iniziative ideate e finanziate dai commercianti. Sebbene ad una prima superficiale valutazione sarebbe bastato insediare un direttivo di “operatori” all’interno della Pro Loco e dirottare così le quote associative direttamente all’interno di questa Associazione già presente sul territorio, la scelta di fondare ex novo Viva Colico si è rilevata comunque 5 migliore. La Pro Loco infatti dipende direttamente dal Comune e ne è conseguentemente vincolata. L’Associazione Viva Colico invece è indipendente e libera quindi anche di contestare e opporsi ad alcune scelte della politica locale. Rapporti con il Comune di Colico Oltre a recuperare parte dei fondi, sebbene inizialmente non sembravano disponibili, per le luminarie di Natale, il Comune di Colico, di fronte ad una mobilitazione massiva da parte degli operatori del territorio ha dimostrato piena disponibilità nel supportare finanziariamente altri progetti redatti dall’Associazione stessa. Sviluppo del settore turistico Sebbene Colico abbia una forte vocazione turistica, solo una piccola percentuale del bilancio comunale viene dedicata per la promozione turistica. Calcolando che la popolazione passa da 7.566 residenti durante il periodo invernale a 18.000 presenze durante il periodo estivo, Viva Colico da associazione “commerciale” vorrebbe diventare anche associazione “turistica” e inserire attività a supporto della promozione turistica. Attività realizzate Durante il biennio 2012/2013 Viva Colico ha realizzato svariate attività. Nello specifico: - affitto e installazione luminarie di Natale; - realizzazione adesivi di riconoscimento delle attività associate da esporre nelle proprie vetrine; - eventi natalizi con concerti, animazione bambini e chiusura al traffico nel centro paese; - organizzazione serate estive con apertura straordinaria negozi ed eventi musicali/gastronomici; - concorso natalizio “migliore vetrine” (giuria popolare + giuria popolare); - acquisto di una tensostruttura da utilizzare per le feste di paese; - realizzazione studio di fattibilità per la trasformazione del centro paese in centro commerciale naturale; 6 - partecipazione al Salone Internazionale del Viaggiatore di Lugano e predisposizione brochure dedicata alla promozione turistica; - erogazione contributo alla Pro Loco per implementare giorni e orari di apertura dell’ufficio turistico. In questo modo gli utenti sono passati da 5000 nel 2011 a 7700 nel 2012. Proposte Sono state inoltre formulate (e accolte) alcune richieste al Comune di Colico come ad esempio: - realizzazione sito internet www.turismocolico.it; - mantenimento del mercato comunale ogni mercoledì del mese; - aggiunta di 3 mercati al mese nelle frazioni più periferiche del paese; - inserimento nel nuovo PGT (Piano di Governo del Territorio) della possibilità di chiudere il centro trasformandolo in area pedonale. Vantaggi per Comune Avere un unico interlocutore che rappresenti la moltitudine di soggetti ai quali il Comune dovrebbe rivolgersi rappresenta un grande vantaggio per l’amministrazione pubblica. Gli obiettivi dell’Associazione inoltre sono perfettamente in linea e, talvolta, complementari a quelli dell’amministrazione locale la quale viene continuamente stimolata ad operare sempre al meglio. Problematiche L’entusiasmo iniziale con conseguente tesseramento all’unanimità di tutte le realtà imprenditoriali di Colico è andato purtroppo scemando nel tempo. Le problematiche legate agli associati sono: poco coinvolgimento, scarsa partecipazione, aspettative di vantaggi esclusivamente immediati e, talvolta, mancanza di una visione comune. Il direttivo inoltre si è trovato a dover fronteggiare la scarsa attività da parte di alcuni componenti e un relativo carico eccessivo di lavoro per i restanti membri. CASE HISTORY 2 – RETE OPERATORI TURISTICI VISIT GRAVEDONA ED UNITI Problematica Nel 2011, dalla fusione di Gravedona, Consiglio di Rumo e Germasino, nasce un nuovo Comune: GRAVEDONA ED UNITI. La problematica che gli 7 operatori turistici si ritrovano a dover fronteggiare e per la quale organizzano un incontro è in merito alla mancanza di cartografia e materiale promozionale comune. Gli operatori decidono quindi provvedere in prima persona, lavorando congiuntamente per la predisposizione di una nuova brochure. Nel frattempo la nuova amministrazione comunale convoca tutti gli operatori turistici per discutere in merito all’applicazione della tassa di soggiorno. Ne nasce un accordo di programma pubblico-privato dove il Comune rinuncia ai ricavi derivanti dall’applicazione della nuova tassa in cambio di azioni concrete da parte degli operatori turistici in merito alla promozione turistica del paese. Motivazioni costituzioni della rete La possibilità di costituire un contratto di rete viene presa fin da subito in considerazione per le seguenti motivazioni: - impegnarsi in prima persona nella promozione e valorizzazione territoriale in cambio dell’assenza di un’ulteriore tassa; - buoni risultati nei lavori di gruppo iniziati per la realizzazione di una brochure comune; - necessità di confrontarsi e scambiarsi consigli e suggerimenti; - possibilità di accedere a contributi pubblici destinati alla costituzione di reti di operatori. Nel settembre 2012 viene convocato un’incontro per discutere in merito alla migliore forma giuridica per l’unione e contestualmente si organizza una riunione operativa per la realizzazione di cartina e brochure. Nel dicembre 2012 si raccolgono ufficialmente le adesioni di fronte alla totalità degli operatori presenti in sala. Primo risultato Il primo traguardo raggiunto, ancor prima della costituzione ufficiale, è stata la realizzazione della cartina turistica. L’importo pari a 3.500 Euro per la stampa di 15.000 copie viene coperto con un versamento spontaneo di 100 Euro da parte di ogni operatore turistico presente sul territorio. Obiettivi Alla definizione degli obiettivi sono state dedicate svariate riunioni e incontri: 8 - coordinare le modalità di promozione e sviluppo delle proprie realtà economiche nonché creare i presupposti ed iniziative idonee ad acconsentire l’accesso a nuovi mercati soprattutto esteri promuovendo un unico marchio comune identificativo; - realizzare sistemi telematici ed informativi integrati utili alla promozione del territorio e all’accesso ad informazioni da parte dei turisti e consumatori; - realizzare progetti trasversali per la riqualificazione e la promozione del territorio (es. educational tour, pacchetti di incoming, turismo congressuale); - migliorare il potere di acquisto nei confronti dei fornitori (acquisti di gruppo); - realizzare piani di vendita coordinata attraverso convenzioni con Tour Operator Internazionali. Programma Altrettanto ambizioso è risultato il programma di lavoro: - partecipazione a fiere, mostre, mercati e altre manifestazioni nelle quali si realizzino quelle iniziative di carattere promozionale tese a valorizzare la produzione, l’immagine, l’attività e la professionalità delle imprese; - predisposizione di disciplinari e regolamenti relativi ad ogni fase della promozione turistica e dell’immagine di Gravedona ed Uniti; - definizione di linee comuni di marketing e di packaging; - realizzazione campagne pubblicitarie comuni; - organizzazione tavoli tecnici e seminari di approfondimento e di promozione per il territorio soprattutto con valenza economica; - registrazione marchio comune e tutela dello stesso. Quota di partecipazione Importante decisione è stata infine quella relativa alle quote di partecipazione. All’unanimità si è votato per fissare la partecipazione economica come segue: - strutture ricettive: 25,00 Euro per posto letto - strutture ristorative: 8,00 Euro per coperto 9 Indipendentemente dalla quota versata dalle singole attività nel fondo comune, i partecipanti alla rete decidono a maggioranza calcolata per capi. Contratto di rete Nel febbraio 2013 si riuniscono davanti al notaio per stipulare un regolare contratto di rete formato da 21 operatori turistici (soci fondatori), 4 B&B (soci simpatizzanti) e 4 soci onorari (Sindaco, Presidente della Pro Loco, Notaio e Commercialista). Gestione della rete L'attuazione del programma di rete è affidata ad un Comitato di Gestione costituito da un minimo di 3 (tre) componenti ed un massimo di 9 (nove), due per ogni categoria di imprese facenti parte del contratto di rete. Le categorie di imprese aderenti al contratto di rete sono suddivise come di seguito riportato: - strutture alberghiere (alberghi, residenze turistiche, campeggi, villaggi turistici, aree di sosta, parco vacanze); - strutture extra alberghiere (affittacamere, residenze d’epoca, case per vacanze, residence, case per ferie, rifugi escursionistici, ostelli per la gioventù); - agriturismi e B&B; - ristorazione e somministrazione alimenti e bevande (ristoranti, pizzerie, trattorie, bar e simili); - attività commerciali (negozi e simili). Commissioni Per rendersi sempre più operativi e veloci nella realizzazione delle attività, il comitato di gestione decide di creare opportune commissioni dividendo il lavoro in base alle varie competenze: - commissione contratto di rete e bilancio; - commissione ufficio turistico; - commissione sentieri; - commissione ristorazione; - commissione formazione e cultura; 10 - commissione acquisti di gruppo; - commissione promozione turistica. Attività 2013 Le attività realizzate nel primo anno di vita della rete possono essere considerate notevoli sia dal punto di vista quantitativo che da quello qualitativo: - realizzazione del sito internet www.visitgravedona.it; - realizzazione cartina e brochure di Gravedona ed Uniti; - partecipazione alla BIT a Milano; - partecipazione al TTT a Erba; - co-gestione dell’ufficio turistico; - realizzazione concorso fotografico; - educational giornalisti guide routard; - organizzazione Convegno Associazione Nazionale Parkinsoniani con prezzi e condizioni alberghiere comuni; - organizzazione cena benefica di Natale. Richieste accolte Uno degli aspetti più importanti dell’aggregazione, rispetto al singolo operatore, risiede nel fatto che le richieste formulate vengono prese maggiormente in considerazione sia dalle amministrazioni locali che dalle realtà che operano sul territorio. Di seguito un esempio a questa tesi. In un’ottica di destagionalizzazione, gli operatori turistici di Gravedona hanno spesso richiesto alla Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio di prolungare la stagione dei concerti di musica classica (stagione Piano Master) evitando di concentrare gli eventi solo nei mesi di luglio e agosto lasciando così scoperti altri periodi dell’anno con una minor presenza di turisti. Queste richieste non sono mai state accolte per paura di organizzare eventi in bassa stagione con conseguente scarsa partecipazione di utenti. Appena costituita la rete di operatori turistici di Gravedona ed Uniti la richiesta è stata nuovamente inoltrata con l’aggiunta di un impegno concreto da parte degli operatori nella prevendita dei biglietti anche in bassa stagione. Il risultato è stato il 11 prolungamento della stagione Piano Master fino al 12 ottobre offrendo così intrattenimenti di qualità anche ai turisti presenti sul territorio in bassa stagione. Risultati ottenuti dalla commissione “Acquisti di gruppo” Successi più tangibili poiché misurabili nell’immediato e soprattutto quantificabili in termini di risparmio economico sono stati raggiunti grazie alla costituzione di un gruppo di acquisto. Analizzate le bollette e i costi sostenuti dai singoli operatori in riferimento a gas, elettricità, telefono, prodotti per la pulizia e tasso commissione carta di credito è stato possibile quantificare gli effettivi costi sostenuti da tutti gli operatori. Successivamente sono stati richiesti, per ogni spesa, 3 preventivi diversi ed è emersa una palese opportunità di risparmio sulle bollette semplicemente scegliendo lo stesso fornitore. Il vantaggio della rete permette infatti di mantenere la propria forma giuridica ed economica (scegliendo man mano se aderire al gruppo di acquisto o rimanere indipendente con i propri fornitori) ma al tempo stesso di essere percepita dai fornitori come un’entità unitaria ottenendo così condizioni molto vantaggiose. Risultati ottenuti dalla commissione “Sentieri” L’obiettivo della commissione per il ripristino dei sentieri era quello di soddisfare la richiesta di ospiti e turisti che vogliono trascorrere qualche ora tra la natura su percorsi di difficoltà turistica/escursionistica a bassa quota. Il CAI si occupa principalmente della pulizia e della manutenzione di percorsi escursionistici in alta/media quota e le amministrazioni pubbliche non hanno le risorse necessarie al mantenimento di sentieri accessibili e percorribili dalle famiglie. Visit Gravedona pertanto ha ritenuto opportuno intervenire ideando il progetto “adotta un sentiero”. Per scegliere il percorso da valorizzare sono state prese in considerazione diverse componenti: difficoltà di percorrenza, punti di accesso, stato di conservazione dell’itinerario e difficoltà di manutenzione nel tempo. Una volta individuato il sentiero ottimale è stato coinvolto nel progetto il CAI, mappato il percorso, steso un progetto per il posizionamento della segnaletica e realizzato l’intervento. I prossimi passi saranno quelli di ideare iniziative per la promozione del sentiero, collaborare 12 con professionisti locali (Guide Alpine, Accompagnatori media montagna) e creare nuovi itinerari (MTB, scialpinismo, ciaspole, canyoning) nonché accedere a finanziamenti pubblici per recuperare i fondi necessari. Attività previste per il 2014 Le nuove attività in previsione per il 2014 sono altrettanto interessanti e ambiziose: - organizzazione concorso fotografico che permetterà così al vincitore di ottenere un premio in denaro e alla rete di acquisire un archivio fotografico da poter utilizzare per eventuali materiali di promozione turistica; - mostra “L’arte spagnola” - Litografie di Picasso, incisioni di Goya e opere di Josè Molina dal 26 aprile all’11 maggio; - definire politiche comune (es. cancellation policy su booking.com) per evitare una concorrenza penalizzante; - nuovo progetto “Adotta un sentiero 2” - coinvolgimento di altre categorie presenti sul territorio (es. commercianti, aziende agricole ecc..); - realizzazione portale turistico con sistema di prenotazione on line; - realizzazione guida enogastronomica coinvolgendo ristoranti e agriturismi; - attività varie per la promozione turistica. CONCLUSIONI Quando le richieste del singolo non possono essere accolte dalle amministrazioni pubbliche e quando le problematiche locali non possono essere affrontate da un unico operatore, la svolta vincente può risiedere solo nella creazione di una rete in grado di collaborare e operare in sinergia perseguendo obiettivi comuni. I successi ottenuti dall’Associazione Viva Colico e dalla Rete Operatori di Gravedona ed Uniti ne sono testimonianza e provano con fermezza che l’unione fa la forza. Ovviamente non si vuole affatto affermare che sia una strada facile da percorrere o priva di difficoltà. Talvolta risulta molto impegnativo riuscire anche solo a definire obiettivi comuni ma “ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso e riuscire a lavorare insieme è un successo”. (cit. Henry Ford). 13