Il ciclo carolingio fa parte, come il ciclo bretone, di

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Il ciclo carolingio fa parte, come il ciclo bretone, di
Il ciclo carolingio fa parte, come il ciclo bretone, di quella letteratura dei cicli, di carattere epicocavalleresco, che si sviluppò immediatamente dopo l'anno Mille e che celebrava nelle sue
composizioni in versi i valori più alti della società aristocratica. Si tratta di un complesso di canzoni
di gesta francesi medievali, imperniate intorno alla solenne figura di Carlo Magno e celebranti le
sue imprese e quelle dei suoi fedeli paladini, (Rolando in primo luogo) e quelle ancora di altri
sovrani suoi predecessori e successori, sì da costituire una sorta di grande storia poetica dell'Impero
carolingio. Di questo ciclo il poema più antico a nostra conoscenza è la Chanson de Roland: proprio
dall'enorme successo di questo avrebbe preso avvio il processo di ciclizzazione rispondente al
desiderio del pubblico di conoscere antefatti e conseguenze della sconfitta di Roncisvalle. Nasce
così tutta una serie di canzoni (Entrée d'Espagne, Prise de Pampelune, Otinel, Gaydon, Galiens, Gui
de Bourgogne); altre canzoni trasportano invece la scena dell'azione dalla Spagna all'Italia, narrando
le spedizioni di Carlo Magno contro i Longobardi (Chevalerie Ogier) o quelle più fantastiche nel
Mezzogiorno invaso dai Saraceni (Chanson d'Aspremont) o il soccorso portato a Roma assalita
dagli infedeli (Destruction de Rome, Fierabras); altre ancora cantano le guerre dell'imperatore
contro gli infedeli che occupano la Bretagna (Aquin). Alcuni poemi rievocano le vicende e le
imprese giovanili di Rolando, altri ancora gli inizi romanzeschi della vita di Carlo Magno, la sua
nascita da Berta (Berthe aux grands pieds), l'infanzia, la fuga e l'esilio in Spagna, l'amore con la
bella Galiana.
Al ciclo carolingio appartengono le canzoni di gesta (chanson de geste), che esaltano le imprese
straordinarie dell'imperatore Carlo Magno (742-814) e dei paladini di Francia, cioè tutti i nobili
della sua corte, primo tra tutti Orlando (nipote di Carlo), che combattono per alti ideali, come la
fede religiosa, la patria, il sovrano, l'onore.
Proprio con il poema dedicato al paladino Orlando, la Canzone di Orlando (Chanson de Roland),
comincia di fatto la fioritura della letteratura francese.
Il ciclo carolingio ha una notevole fortuna di pubblico già tra la fine dell'XI e del XII secolo, e un
successivo momento tra la seconda metà del XV e l'inizio del XVI secolo, quando il paladino
Orlando verrà nuovamente scelto come protagonista, prima del poema di Matteo Maria Boiardo,
l'Orlando innamorato e in seguito del poema più famoso di Ludovico Ariosto, l'Orlando furioso,
considerato una delle opere più alte della letteratura italiana. In Italia si assistette al fenomeno di
assimilazione localista dei temi e dei personaggi, ben esemplificata dalla nascita di Rolando a Imola
e della sua infanzia a Sutri, luoghi ritenuti di collegamento fra la Francia e l'Italia.