Montagna, Collina, Pianura, Fiume, Lago (pp. 50s., 54s., 56s., 60s

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Montagna, Collina, Pianura, Fiume, Lago (pp. 50s., 54s., 56s., 60s
La montagna (p. 50 s.)
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La montagna è un rilievo della crosta terrestre che supera i 600 m s. l. m.
A seconda dell’altitudine, muta, distribuendosi per fasce ben precise, la vegetazione.
I comuni delle valli montane di solito sono di solito qualche migliaio di abitanti e si trovano o sul
versante esposto al sole o lungo le vie di comunicazione.
Una catena montuosa è una serie di montagne affiancate le una alle altre e separate da valli
profonde.
Un massiccio montuoso è un rilievo compatto, senza valli.
Il crinale, o linea spartiacque divide i diversi versanti.
Il versante esposto al sole si dice solacìo; quello all’ombra, bacìo.
Le valli possono essere a U, se scavate dai ghiacciai; a V, se scavate dai fiumi.
La collina (p. 54 s.)
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La collina è un rilievo che supera i 300 m s. l. m., ma non supera i 600 m s. l. m.
La collina è particolarmente adatta all’insediamento umano, tanto che fin dall’antichità è stata
a fini abitativi perché più salubre e più protetta da eventuali attacchi.
Le colline per erosione si sono formate grazie agli agenti atmosferici che hanno eroso antiche
montagne.
Le colline sedimentarie si sono formate grazie ai sedimenti trasportati da fiumi e ghiacciai e
ai movimenti della crosta terrestre.
Le colline moreniche si sono formate grazie ai sedimenti trasportati dai ghiacciai.
Le colline vulcaniche erano antichi vulcani, ormai spenti ed erosi dagli agenti atmosferici.
La pianura (p. 56 s.)
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La pianura è un territorio piatto, uniforme e continuo di altitudine inferiore ai 300 m slm
La pianura vicina ai monti è detta alta pianura.
La pianura lontana dai monti è detta bassa pianura.
La linea dei fontanili separa alta e bassa pianura: infatti, l’acqua che era stata inghiottita dal
terreno permeabile dell’alta pianura, ricompare in coincidenza del terreno impermeabile
dell’alta pianura.
Le pianure di accumulo o di sedimentazione si sono formate per l’accumulo di sedimenti, portati
da ghiacciai, torrenti, fiumi (p. es. Pianura Padana).
Le pianure di erosione perché gli agenti atmosferici hanno abbassato le montagne e le colline.
Il fiume (p. 60 s.)
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Un fiume è un flusso d’acqua continuo contenuto in un letto o alveo.
Nasce su un rilievo, è alimentato dallo scioglimento di neve o ghiaccio.
Può terminare in un altro fiume (affluente), in un lago o nel mare.
Il corso fluviale superiore è caratterizzato da torrenti e ruscelli.
Torrenti e ruscelli hanno non hanno portata costante: sono ricchi d’acqua in primavera, in
magra d’estate e d’autunno, ghiacciati d’inverno.
I torrenti possono formare cascate, che possono essere utilizzate per la produzione di energia
idroelettrica.
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Nel corso fluviale inferiore l’acqua non ha più la forza per superare gli ostacoli e forma grandi
anse.
Il corso fluviale inferiore può essere sfruttato per l’agricoltura e per il trasporto; è inoltre la
maggiore risorsa idrica delle città.
Il lago (p. 62 s.)
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Grandi masse d’acqua localizzate in depressioni o cavità del suolo.
Un lago di solito ha un immissario (fiume che porta l’acqua) e un emissario (fiume che fa
uscire l’acqua).
Quando questo non si verifica, si ha un bacino endoreico, es. Mar Caspio, Mar Morto.
Tipologie di lago: di origine tettonica, vulcanica, morenica, carsica, costiera, artificiale.