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Numero 78
7 settembre 2010
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Per gli Etf è tempo
di nuovi germogli
M
Mentre i mercati azionari sembrano aver già smarrito la spinta
propulsiva arrivata settimana scorsa dai confortanti dati macro
statunitensi, l'industria degli ETF non accenna a rallentare il
passo confermando la propria capacità di germogliare indipendentemente dall’umore del mercato.
Di ritorno dalle vacanze estive gli emittenti di ETF hanno
accolto gli investitori europei diverse novità a livello di prodotto. A Zurigo il Credit Suisse ha quotato 13 ETF che propongono una nuova tipologia di replica sintetica del sottostante che mira a garantire maggiore trasparenza del prodotto
soprattutto per indici Paese complessi come quelli dei singoli
mercati emergenti. Per quanto concerne il fixed income, a
Londra ha fatto il debutto il primo fondo che permette un
investimento sul mercato dei bond in euro ad alto rendimento (iShares Markit iBoxx Euro High Yield Bond ETF). Molte
novità anche per il mercato EtfPlus di Piazza Affari: ben 15
sono le nuove emissioni di Amundi ETF che ha puntato
molto proprio sugli obbligazionari con un’ampia gamma di
ETF su indici EuroMTS. L'emittente transalpino ha quotato
anche il primo fondo presente in Italia che consente di investire su bond governativi europei ad esclusione dei Paesi con
rating tripla A. Due nuove quotazioni da Lyxor per investire
rispettivamente sul mercato azionario australiano e su quello
canadese. Intanto, secondo quanto anticipato a EtfNews da
Marco Fusco, managing director Italia di State Street Global
Advisors (SSgA), State Street è pronta a fare il suo ingresso nel
mercato italiano degli ETF con strumenti settoriali a replica
fisica del sottostante. State Street è il gestore dello SPDR
S&P500, l’ETF con il maggior patrimonio gestito al mondo.
Buona lettura
3
SOMMARIO
SOMMARIO
4 State Street Global Advisors prepara approdo sul mercato italiano degli ETF
6 Novità a Piazza Affari con i nuovi ETF proposti da Lyxor e Amundi
8 Focus Paese: l’export torna a trainare l’economia tedesca
10 La parola agli emittenti di ETF: Emanuele Bellingeri (iShares)
11 Focus Banca Imi: timori su crescita economica condizionano ancora i mercati
13 Osservatorio ETF
Pag 4
Da Lyxor due nuovi ETF per puntare
su Australia e Canada
Lyxor ha quotato a Milano due nuovi prodotti: il
Lyxor ETF Australia (S&P ASX 200) e il Lyxor ETF
Canada (S&P TSX 60) che permettono di investire rispettivamente sulle maggiori società quotate
in Australia e in Canada. Per entrambi il TER
(commissioni totali) risulta dello 0,45 per cento
annuo. E' prevista la distribuzione di una cedola
con cadenza annua.
Amundi porta a Milano 15 nuovi ETF
Infornata di 15 nuovi ETF da parte di Amundi ETF
che porta così a quota 45 il totale dei propri
prodotti quotati sul mercato EtfPlus di Piazza
Affari. Le commissioni annue vanno da un minimo
dello 0,14 per cento e un massimo dello 0,45%
annuo. Tutti i nuovi ETF sono a capitalizzazione
(dividendi reinvestiti nel fondo). Nel dettaglio
l’emittente transalpino ha quotato un fondo liquidità, otto obbligazionari e 6 azionari.
Pag 6
Pag 8
iShares lancia sul Nyse il primo ETF
sulla Nuova Zelanda
Due novità assolute per il mercato degli ETF da
parte di iShares. La società che fa capo a
BlackRock ha lanciato il 6 settembre a Londra
l'iShares Markit iBoxx Euro High Yield Bond ETF,
primo fondo che permette un investimento sul
mercato dei bond in euro ad alto rendimento.
L'emittente numero uno al mondo ha inoltre lanciato sul NYSE Arca l’iShares MSCI New Zealand
Investable Market Index Fund che permette di
investire sul mercato azionario neozelandese
(TER dello 0,55%).
TEMA CALDO
Presto in Italia
il pioniere degli ETF
Nel 1993 ha lanciato il primo ETF della storia. Ora si prepara a fare
il suo ingresso anche in Italia. E’ State Street Global Advisors, più conosciuta
sul mercato dei tracker con il marchio commerciale SPDR
STATE STREET IN SINTESI
N
Nel 1993 ha lanciato il primo ETF della storia. Ora si
prepara a fare il suo ingresso anche in Italia. E’ State
Street Global Advisors (SSgA), più conosciuta sul mercato dei tracker con il marchio commerciale SPDR e
famosa per essere il gestore dello SPDR S&P500,
l’ETF con il maggior patrimonio gestito al mondo.
Lo sbarco di SSgA sul mercato ETF Plus di Borsa
Italiana è fissato entro fine 2010 con la quotazione di
una dozzina di strumenti attualmente già presenti su
Euronext Paris.
Si tratta di strumenti a replica completa dei sottostanti, ossia strutturati attraverso l’acquisto di tutti i titoli
presenti nell’indice di riferimento, e che permetteranno di prendere posizione sugli indici settoriali europei
calcolati e gestiti da MSCI (si veda tabella).
La quotazione è frutto del rilancio della gamma degli
ETF europei di State Street avvenuto a fine giugno che
Primo gestore di asset
istituzionali al mondo
Primo fornitore di fondi pensione Usa
Primo fornitore di servizi di custodia
e amministrazione di fondi Usa
Seconda società al mondo per asset
under management
ha condotto al rebranding della Sicav francese in
SPDR Etfs, all’aggiornamento della denominazione
dei comparti (in precedenza la gamma di ETF era
denominata StreetTRACKS) e alla riduzione dei costi
totali annui massimi (TER) degli ETF.
Ad anticipare la decisione a ETFNews è Marco Fusco,
managing director Italia di State Street Global
Advisors e Head of Southern Europe del business
Intermediary, incontrato negli uffici milanesi del gruppo. A Fusco abbiamo rivolto alcune domande per
4
5
TEMA CALDO
comprendere meglio le motivazioni e la visione strategica che
hanno guidato la decisione di
approdare sul mercato italiano
degli Exchange Traded Fund.
GLI SPDR ETF QUOTATI SU EURONEXT PARIS
SPDR AEX Index ETF
SPDR MSCI Europe ETF
SPDR MSCI Europe small cap ETF
Da operatore “storico” sul
mercato degli ETF, perché
avete deciso di quotare ora i
vostri prodotti in Italia? Non
temete di trovarvi a competere
con un’offerta già molto ricca?
Marco Fusco,
State Street Global Advisors
Con quasi 160 miliardi di euro
di masse gestite in ETF, SSgA è
uno dei leader mondiali dell’industria e ora, a seguito
del crescente interesse che gli investitori europei
mostrano nei confronti degli ETF, sta ampliando la
sua gamma europea. Il mercato è più affollato di quello americano e ha forse proliferato eccessivamente,
ma riteniamo ci sia ancora spazio per diversificare e
per innovare.
L’ingresso in Italia sarà quindi contestuale
a un’espansione in tutta Europa?
Il primo passo sarà il cross listing su diversi mercati
europei, oltre all’Italia, la Germania e la Svizzera, ma
stiamo pensando anche al Regno Unito.
Successivamente, nei primi mesi del 2011, è previsto
l’ampliamento della gamma con emissioni che avverranno in modo graduale. Finora la maggior parte degli
emittenti ha quotato tutti i propri prodotti sulla totalità dei mercati nei quali sono presenti. Noi non listeremo gli strumenti ovunque, ma puntiamo alla presenza. Il nostro è un impegno di lungo termine: punteremo su una piattaforma competitiva, in particolare
per quanto riguarda struttura dei costi e liquidità.
LE INNOVAZIONI DI SSgA
1990 – lanciata la strategia US Long/Short Equity
market neutral
1991 – lanciato il primo fondo passive
azionario mercati emergent
1993 – quotati gli ETF all’American Stock Exchange
2005 – lanciate le strategie 130/30
2007 – lancio di strategie Global Macro,
Active commodity, Hedge Fund replication
SPDR MSCI Europe Consumer Discretionaty ETF
SPDR MSCI Europe Consumer Staples ETF
SPDR MSCI Europe Energy ETF
SPDR MSCI Europe Financials ETF
SPDR MSCI Europe Healthcare ETF
SPDR MSCI Europe Industrials ETF
SPDR MSCI Europe Information Technology ETF
SPDR MSCI Europe Materials ETF
SPDR MSCI Europe Telecom ETF
SPDR MSCI Europe Utilities ETF
Tornando all’offerta, quali saranno gli elementi che
potranno distinguerla rispetto a quella già esistente?
Prima di tutto la nostra storia. Nel 1993 abbiamo creato il primo ETF, ma già negli anni ’70 abbiamo strutturato il primo tracker. SSgA vanta poi un’expertise
nell’asset management. E’ uno dei maggiori gestori
istituzionali al mondo ed è parte di State Street
Corporation, leader mondiale nei servizi finanziari
dedicati agli investitori istituzionali, con masse totali
in gestione per 1.400 miliardi di euro.
Noi copriamo inoltre asset class diverse da quelle degli
altri emittenti, ad esempio gli indici settoriali europei
MSCI, quando usualmente per seguire i diversi comparti europeivengono utilizzati gli Stoxx settoriali.
Offriamo inoltre, come negli Usa, solo prodotti
costruiti tramite full replication.
Poco fa accennava all’opportunità di innovare ulteriormente nell’industria degli ETF. Quali potrebbero essere gli sviluppi?
Penso in particolare a quel che riguarda la costruzione
degli indici sottostanti. Consideriamo ad esempio gli
indici governativi, si potrebbe pensare a prodotti che
escludono emittenti sovranazionali con rating bassi.
La Grecia ad esempio è nell’indice Jp Morgan, ma in
realtà è uscita da molti portafogli.
Marco Barlassina
NUOVE EMISSIONI
Plotone di 15 nuovi
ETF da Amundi,
Lyxor punta su
Australia e Canada
Tra le novità spicca l’Amundi Etf Ex
AAA Govt Bond EuroMts che consente
di puntare su titoli di Stato di Paesi Ue
che hanno rating inferiore ad AAA
D
Dopo una breve pausa durata il solo mese di agosto, riprende la ricca campagna di nuove quotazioni sul mercato
EtfPlus. Da oggi sono disponibili due nuovi ETF su Australia
e Canada targati Lyxor, emittente leader in Italia, mentre
Amundi ETF ha portato a Milano 15 nuovi prodotti.
Per Lyxor i nuovi arrivati sono il Lyxor ETF Australia (S&P
ASX 200) e il Lyxor ETF Canada (S&P TSX 60). Il primo
espone l’investitore all’indice S&P/ASX 200 che ricomprende le 200 maggiori società quotate sull’Australian Stock
Exchange e rappresenta circa l’80% dell’intero mercato azionario australiano. I settori più rilevanti sono: finanziari
(40,7%), materiali (24,8%), beni di consumo (8,1%) ed energetici (7,1%). I principali titoli sono: BHP Billiton (12,3%),
Commonwealth Bank Australia (7,9%) e Westpac Banking
Corp. (7,1%). L'economia australiana è cresciuta nel secondo
trimestre del 2010 al ritmo più veloce degli ultimi tre anni
grazie soprattutto alla forte domanda di materie prime. Il pil
è salito dell'1,2% rispetto al trimestre precedente e del 3,3%
su base annuale. Il Lyxor ETF Canada (S&P TSX 60) replica
invece il benchmark ufficiale delle blue chip del
Toronto Stock Exchange e che, con i suoi 60 componenti, copre circa il 73% dell’intero mercato azionario
canadese. I settori più rilevanti sono: finanziari (34,1%),
energetici (26,8%), materiali (17,7%), industriali (5,5%) e
telecomunicazioni (5,1%). I principali titoli sono: Royal Bank
of Canada (8,4%), Toronto-Dominion Bank (6,3%), Suncor
Energy Inc (5,1%), Bank of Nova Scotia Halifax (5,1%) e
Canadian Natural Resources (4,1%).
Amundi punta su basse commissioni e obbligazioni
area euro. La corposa emissione di Amundi ETF vede
un’offerta diversificata con un prodotto liquidità, otto
obbligazionari area euro e sei azionari su alcuni dei principali indici mondiali (MSCI World, S&P 500, Nasdaq
100, Msci Japan, Msci Germany e Ftse Mib). Spiccano le
basse commissioni annue: gli ETF su S&P 500 e Nasdaq
100, insieme a quello sul Ftse Mib, risultano quelli con
più basso TER a Piazza Affari tra gli ETF che coprono i
A Zurigo sbarca la nuova generazione di CS ETF a replica sintetica
Credit Suisse ha quotato a fine agosto a Zurigo 13 nuovi ETF,
in prevalenza sui mercati emergenti, che propongono una replica sintetica del sottostante senza penalizzare la trasparenza del
prodotto. L’emittente elvetico si propone di offrire prodotti
innovativi che coniugano i vantaggi dei metodi di replica sintetici alla trasparenza della replica diretta. Il nuovo approccio sviluppato dall’emittente svizzero evidenzia i propri vantaggi proprio con gli indici Paese complessi, come ad esempio quelli dei
singoli mercati emergenti. Questa nuova tipologia di replica sintetica consente infatti di riprodurre, rimarca la nota di lancio di
Credit Suisse, in modo più preciso ed efficiente, indici a bassa
liquidità senza penalizzare la trasparenza a beneficio degli inve-
stitori, che spesso hanno scarse o nulle possibilità di operare
investimenti diretti su questi mercati. “La trasparenza dei nostri
ETF – ha rimarcato Thomas Merz, responsabile Credit Suisse
per gli ETF in Svizzera - si conferma un aspetto chiave della
nostra filosofia. Proprio per questo, la composizione dei panieri
di titoli (substitute basket) della nuova generazione di ETF è
pubblicata quotidianamente sul nostro sito web”. I CS ETF già
esistenti (41 prodotti) continueranno a utilizzare il metodo della
replica fisica. La nuova gamma di prodotti targati Credit Suisse
include tre ETF su regioni (MSCI EM Asia, MSCI EM Latin
America e MSCI EM EMEA), nonché ETF su singoli paesi di
queste regioni, tra i quali Brasile, Russia, Cina e India.
6
7
NUOVE EMISSIONI
NUOVE EMISSIONI DI LYXOR E AMUNDI ETF
Categoria
Lyxor
Lyxor ETF Australia
Azionario
(S&P ASX 200)
Lyxor ETF Canada
Azionario
(S&P TSX 60)
Amundi
Amundi Etf Eonia
Liquidità
Amundi Etf EuroMts
Obbligaz.
Cash 3 Months
Europa
Amundi Etf Ex AAA
Obbligaz.
Govt Bond EuroMts
Europa
Amundi Etf Govt
Obbligaz.
Bond Euromts Broad 1-3
Europa
Amundi Etf Govt
Obbligaz.
Bond Euromts Broad 3-5
Europa
Amundi Etf Govt
Obbligaz.
Bond Euromts Broad 5-7
Europa
Amundi Etf Govt
Obbligaz.
Bond Euromts Broad 7-10
Europa
Amundi Etf Govt
Obbligaz.
Bond Euromts Broad 10-15
Europa
Amundi Etf Govt
Obbligaz.
Bond Euromts Broad
Europa
Amundi Etf Ftse/Mib
Azionario Italia
Amundi Etf Msci Germany Azionario Europa
Amundi Etf Msci Japan Azionario Giappone
Amundi Etf Nasdaq 100
Azionario Usa
Amundi Etf S&P 500
Azionario Usa
Amundi Etf Msci World
Azionario mondo
TER
CODICE ISIN
0,45% LU0496786905
0,45% LU0496786731
0,14% FR0010718841
0,14% FR0010754200
0,14% FR0010892190
0,14% FR0010754135
0,14% FR0010754168
0,14% FR0010754176
0,14% FR0010754184
0,14% FR0010754143
0,14% FR0010754192
0,18%
0,25%
0,45%
0,23%
0,15%
0,38%
FR0010892208
FR0010655712
FR0010688242
FR0010892216
FR0010892224
FR0010756098
medesimi sottostanti. Per gli ETF obbligazionari e quello liquidità il TER è dello 0,14 per cento. Tutti gli ETF
sono a capitalizzazione, pertanto non è prevista la distribuzione dei dividendi che vengono reinvestiti nel fondo.
Nella cerchia dei nuovi ETF obbligazionari, spicca
l’Amundi ETF Ex Aaa Govt Bond Euromts che è il
primo fondo presente sul mercato EtfPlus che consente
di investire sull’obbligazionario governativo europeo ad
esclusione dei Paesi che vantano rating tripla A. Rivisto
con frequenza mensile, quest’indice è pertanto composto da titoli emessi dai governi degli Stati membri dell'area euro con rating inferiore ad "AAA" (o inferiore
alla classe di rating equivalente di S&P, Moody's e
Fitch). Poi tra gli obbligazionari governativi figura anche
l’indice Eurozone Government Broad All Maturities che
comprende tutte le fasce di durata.
Amundi ha poi quotato una gamma completa di ETF su
indici EuroMTS relativi a bond governativi dell'eurozona con scadenze che vanno da 1-3 anni a 10-15 anni.
L’unico ETF liquidità (l’Amundi ETF Eonia) mira a
replicare il più esattamente possibile l'andamento dell'indice EuroMTS Eonia® Investable. L’Eonia è il tasso
di riferimento quotidiano per il calcolo della remunerazione dei prestiti overnight interbancari (non garantiti
da titoli) effettuati nell'area euro.
Titta Ferraro
db x-trackers
Indici a portata di mano
Zero TER1 sull’ETF
db x-trackers EURO STOXX 50®
Esperienza a costo zero
Nome
ISIN
Cod. Negoziazione
TER
db x-trackers
EURO STOXX 50®
ETF Classe “1C”
LU0380865021
XESC
0
db x-trackers
EURO STOXX 50®
ETF Classe “1D”
LU0274211217
XESX
0
Per maggiori informazioni:
www.dbxtrackers.it
Numero Verde 800 90 22 55
La riduzione della commissione onnicomprensiva (TER) non comprende e non si
riferisce alle commissioni e agli altri oneri applicati dagli intermediari autorizzati
(es. banche, SIM, etc.) per le negoziazioni delle azioni in borsa.
Deutsche Bank Exchange Traded Funds
1
A Passion to Perform.
La Commissione Onnicomprensiva (TER) comprende sia la Commissione della Società di Gestione che la Commissione Fissa.
Avvertenze – Prima dell’adesione leggere attentamente il prospetto, completo e semplificato, nonché il documento di quotazione relativo al comparto (o alla classe del comparto) db x-trackers di riferimento.
Potete ottenere gratuitamente tali documenti presso Deutsche Bank AG, Via Santa Margherita 4, 20121 Milano e sul sito www.dbxtrackers.it. Deutsche Bank AG e gli sponsor degli indici non rilasciano alcuna dichiarazione o
garanzia circa i rendimenti che possono essere ottenuti dall’utilizzo del relativo indice. La pubblicazione del presente documento non costituisce una modalità di offerta al pubblico da parte di Deutsche Bank AG e non costituisce o
intende fornire alcun giudizio, da parte della stessa, sull’opportunità dell’eventuale investimento ivi descritto. Gli Sponsor degli indici indicati nel presente documento (compresa Deutsche Bank AG) non rilasciano alcuna
dichiarazione o garanzia di qualsivoglia natura, in relazione ai risultati che potranno essere ottenuti attraverso l’uso degli Indici e/o ai livelli raggiunti dagli stessi in qualsiasi giorno, né rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia
aventi qualsiasi altro contenuto. Gli Sponsor degli Indici non saranno responsabili nei confronti di alcuno per qualsivoglia errore presente negli Indici, né assumono alcun obbligo di comunicare tali errori ad alcuno.
FOCUS PAESE
La Germania torna
locomotiva d’Europa
Il listino di Francoforte riscuote sempre più consensi tra gli investitori: da inizio
anno è l’unica Borsa a vantare un saldo positivo. Merito della ripresa delle
esportazioni che nel secondo trimestre ha sospinto la prima economia europea
S
Soffia forte il vento della ripresa lungo le sponde del
Reno. La locomotiva tedesca è tornata a sbuffare a
pieno ritmo. Grazie al suo cuore manifatturiero orientato all'esportazione. La crescita di Berlino veleggia
sopra il 3% annuo. Nel secondo trimestre il Pil è cresciuto del 2,2% rispetto al trimestre precedente, nettamente superiore all'1,3% atteso. E mentre gli economisti si interrogano sulla capacità della germania di mantenere questo ritmo di crescita nei prossimi trimestri,
gli investitori accorrono. Non è certamente un caso se
la Borsa di Francoforte è l'unico listino del Vecchio
Continente a vantare un saldo positivo dall'inizio dell'anno. L'indice di riferimento del mercato tedesco da
inizio 2010 ha infatti messo da parte un +1,43%.
Decisamente meglio rispetto alla flessione del 6,86%
dell'Eurostoxx 50, al -10,97% del Ftse Mib, al -11,81%
del Nikkei e al -0,95% dello Standard & Poor's 500.
La ripresa dell'economia tedesca non è un bluff. La
Germania ha imboccato con decisione la via della ripresa. A favorire il balzo della congiuntura tedesca sono
Dax tedesco vs Eurostoxx 50
Dax
Eurostoxx 50
5
0
-5
-10
-15
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
2010
Giu
Lug
Ago
state soprattutto le esportazioni, che hanno beneficiato
del cambio favorevole, della solidità della domanda
internazionale e della maggiore disponibilità di credito.
Da sempre l'economia tedesca si rivolge soprattutto ai
mercati internazionali, con le esportazioni che rappresentano il 40% del Pil. Secondo quanto reso noto
dall'Ufficio di statistica l’export è, infatti, cresciuto
dell'8,2% con un apporto al Pil pari a 0,8 punti.
Soltanto nel 2009 la Cina ha scalzato Berlino dalla
prima posizione nella classifica dei paesi esportatori
8
9
FOCUS PAESE
Angela Merkel,
cancelliere della Germania
che la Germania aveva mantenuto
per quasi un decennio. Ma quest’anno Berlino vuol dare battaglia.
Forte del miglioramento dei principali indicatori economici, la
Bundesbank ha rivisto al rialzo le
attese di crescita del Pil 2010. Le
nuove stime sono di un progresso
annuo del 3% rispetto al +1,9%
precedentemente indicato.
Francoforte, mosca bianca d’Europa. Nonostante l’elevata volatilità, che sta caratterizzando i mercati azionari,
l’indice Dax l’ha spuntata. Un’evidenza che si spiega considerando la composizione settoriale dell’indice, dove il
comparto industriale ha una peso pari al 40%, mentre
quello finanziario, tra i più penalizzati dalle vendite, è limitato a poco meno del 20 per cento. In relazione ai fondamentali, le attese sulla redditività elaborate da Bloomberg
sono positive: per il 2010 la crescita media degli utili per le
I numeri della Germania
Pil reale (% a/a)
CPI (% a/a)
Disoccupazione (%)
Conto corr (% di Pil)
Saldo (% di Pil)
2008
2009 2010
2011
2012
1
2,76
7,8
6,69
0
-4,7
0,23
8,18
4,94
-3,3
1,9
1,5
7,5
5,5
-3,8
1,5
1,7
7,25
6,1
-2,8
3,25
1,1
7,7
5,2
-4,6
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società appartenenti al paniere è stimata al 25% mentre per
il 2011 è attesa al 15 per cento. "I risultati pubblicati dalle
imprese per il secondo trimestre sono stati per lo più soddisfacenti e in contrasto con i rinnovati timori di una possibile fine della ripresa economica", sostengono gli esperti
dei Swiss & Global Asset Management. Tanto più vale questo discorso per un'economia solida come quella tedesca.
"È molto probabile che il mercato azionario di Francoforte
registri una performance relativamente più brillante del
resto d’Europa grazie al sostanziale miglioramento della
competitività dovuto all’indebolimento dell’euro e al basso
costo unitario del lavoro", spiega Oliver Maslowski, gestore
del Julius Baer German value stock fund di Swiss&Global
Asset Management. "Il costo unitario del lavoro in
Germania è inferiore del 10% circa rispetto al resto
d’Europa - argomenta il money manager - . Inoltre, la
Germania beneficerà della crescita dei paesi emergenti in
Asia: infatti il 60% dei ricavi complessivi delle società comprese nell’indice Dax viene prodotto al di fuori della
Germania, rispetto al 40% soltanto dei paesi periferici in
Europa". Non da ultimo, a suo avviso gli investitori attribuiscono alla Germania la condizione di porto rifugio.
Nonostante le ottime prospettive economiche della
Germania, per l’anno in corso il Dax scambia in termini di
prezzo/valore (P/B) contabile su livelli inferiori del 12%
rispetto al resto d’Europa.
Micaela Osella
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L’INTERVISTA
Bellingeri: la trasparenza
degli ETF non ha rivali
EtfNews è andata a trovare Emanuele Bellingeri, responsabile per l’Italia di
iShares, investigando sulle prospettive del mercato degli ETF che continua
a mostrare segnali di forza e costanti novità a livello di prodotti
L'industria degli ETF sta vivendo
un boom di prodotti offerti.
Sintomo di buona salute o eccesso
di fervore degli emittenti?
Il mercato degli ETF continua a
mostrarsi molto solido con una crescita sana dal punto di vista della
domanda. Crescita che si è confermata anche nel corso dell'ultima crisi
finanziaria con un deciso aumento
dell'utilizzo di questi strumenti indipendentemente dagli umori dei mercati. Anche dal lato dell'offerta il mercato è molto frizzante con molteplici
novità. E' però una situazione curiosa
perché quello che viene proposto
sovente non rispecchia le esigenze
della domanda. Situazione spiegabile
con la volontà degli emittenti di
ampliare la gamma delle soluzioni
offerte. Sarà poi il mercato a determinare e capire come e quando utilizzarle. Ben vengano comunque le novità
che danno agli investitori un più
ampio spettro di opportunità.
tare al meglio le proprie strategie
d'investimento. Discorso differente
per gli ETF a Leva che sono maggiormente adatti a investitori più
evoluti in grado di decifrare la
rischiosità del prodotto.
L
L'aumento della concorrenza con
diversi nuovi attori sul mercato
come è visto dall'emittente leader a
livello globale?
La maggiore concorrenza non può
che essere ben accetta e rappresenta
sicuramente un bene per gli investitori. Maggiore competizione implica
una maggiore trasparenza. Ad esempio la presenza di molteplici prodotti
che replicano lo stesso sottostante
porta ad avere prodotti più efficienti.
L’interesse verso
gli ETF è in costante
aumento e la crescente
concorrenza va
sicuramente a vantaggio
dell’investitore
La nostra strategia continua ad essere quella di sviluppare i prodotti
indipendentemente dalle mosse
della concorrenza e da quello che
accade sul mercato.
Quali gli elementi chiave che rendono gli ETF uno strumento da
preferire rispetto ad altri prodotti
d'investimento?
La trasparenza degli ETF è di gran
lunga maggiore rispetto a quella
degli altri prodotti finanziari. E'
innegabile che investire attraverso
un ETF permette di ottenere quello
che ci si aspetta. Per la maggior
parte dei prodotti “core”, l'investitore non va incontro a cattive sorprese e può tranquillamente implemen-
Su cosa sta lavorando iShares per il
prossimo futuro?
Nell'industria degli ETF le masse
sono concentrate sui prodotti core
più conosciuti. Noi vogliamo proseguire nel percorso di miglioramento
dei prodotti esistenti e solo secondariamente guardiamo al lancio di
nuovi ETF. Questo mese abbiamo
portato a Londra un nuovo ETF
obbligazionario, l'iShares Markit
iBoxx Euro High Yield Bond ETF,
che arriverà anche in Italia. Il focus è
principalmente sul fixed income perché va completata la gamma dei prodotti offerti ed entro la fine dell'anno vogliamo lanciare in Italia anche
un ETF sui titoli di Stato dei mercati emergenti (iShares JPMorgan $
Emerging Markets Bond Fund).
iShares stima che il prossimo anno
l'assets under management (Aum)
degli ETF obbligazionari a livello globale raggiunga quota 200 miliardi di
dollari rispetto ai 189,9 mld attuali.
Nel dettaglio l'Europa nel primo
semestre del 2010 risulta contribuire
per il 23% sul totale degli asset gestiti nel fixed income.
Titta Ferraro
10
FOCUS BANCA IMI
11
Mercati ancora condizionati
da timori su crescita
L’APPROFONDIMENTO DI BANCA IMI
La decellerazione del ritmo di crescita degli Usa ha condizionato i mercati
ad agosto. Serie di dati negativi che è stata interrotta dal balzo dell’indice Ism
Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast
Il sentiment di mercato continua a essere fortemente condizionato dai timori sul fronte della crescita economica. In
tale contesto, nelle ultime sedute alcuni dati macro superiori alle attese hanno allentato le tensioni di una nuova
fase particolarmente critica.
La perdita accusata dagli indici nel mese di agosto aveva
innescato nuovamente un aumento del “fly to quality”,
ovvero di acquisto di titoli difensivi come Bund e Treasury
statunitensi, che hanno raggiunto nuovi massimi in termini di prezzo. Complessivamente, lo scenario macro statunitense si è deteriorato dopo una serie di dati peggiori delle
attese, confermato dalle dichiarazioni della Fed, in merito
alla decelerazione del ritmo di crescita economica. In tale
contesto, il presidente Bernanke ha comunque rassicurato
i mercati confermando l’intenzione di intervenire con
nuove misure espansive qualora lo scenario dovesse deteriorarsi in modo significativo. Successivamente dopo una
serie di dati macro negativi, l’ISM statunitense ha sorpreso
fortemente al rialzo salendo a 56,3 punti rispetto alle attese di 52,5, fornendo un segnale positivo in termini di sistema produttivo e rivitalizzando le contrattazioni nelle ultime sedute. Queste ultime hanno poi beneficiato anche di
una maggiore tenuta dei dati occupazionali di agosto, che
hanno visto il numero di salariati nel settore non agricolo
calare solo di 54 mila unità rispetto alle 105 mila attese dal
consenso. Inoltre, a livello internazionale i mercati hanno
beneficiato della crescita del PMI cinese nel mese di agosto,
che ha permesso un recupero soprattutto dei comparti legati alle materie prime. Sul fronte europeo, le indicazioni
rivenienti dai dati macro rimangono positive, sostenute
soprattutto dai buoni dati in Germania, tali da ipotizzare
un proseguimento dei segnali decisamente positivi anche
nel 3° trimestre. A incidere positivamente è ancora il canale estero, favorito dalla competitività dei prodotti europei
I
legata alla debolezza dell’euro.
In tale contesto, segnali positivi continuano a giungere
dalle trimestrali sia negli USA che in Europa, con indicazioni ancora confortanti, e anche dal riaccendersi dell’attività di M&A; a tal riguardo, da inizio anno il controvalore
complessivo di tali operazioni a livello internazionale ha
superato la cifra di mille miliardi di dollari, anche se tali
valori rimangono ancora decisamente inferiori rispetto ai
massimi registrati nel 2007 (fonte Bloomberg). In particolare, nei primi due trimestri del 2010 si sono registrati
incrementi in media del 6% su base annua, mentre i primi
dati relativi al trimestre in corso segnalano una crescita del
19% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. A
livello settoriale, da inizio anno i maggiori investimenti si
sono concentrati soprattutto sull’Energia, nei confronti di
società petrolifere o operanti nel campo estrattivo, seguite
dal comparto Telefonico e Chimico; in quest’ultimo caso
risulta rilevante l’offerta lanciata da BHP Billiton nei confronti del gruppo produttore di fertilizzanti Potash, per un
controvalore complessivo pari a 43 mld di dollari.
Relativamente ai fondamentali, il consenso ha rivisto al
rialzo le stime di crescita degli utili sul 2010, in particolar
modo per l’Eurostoxx, grazie alle attese di migliore tenuta
dell’economia europea nei prossimi trimestri; di contro,
sono state riviste al ribasso le stime sul 2011, ipotizzando
uno scenario più incerto visti i segnali di rallentamento
della crescita economica soprattutto negli Stati Uniti. In
particolare, per quanto riguarda l’Eurostoxx, il consenso si
attende una crescita nel biennio 2010-11 pari al 35%, con
una variazione positiva nel 2010 del 52% e del 18% nel
prossimo anno. Sull’S&P500 gli utili sono attesi in miglioramento del 35,1% nel biennio 2010-11, con una crescita
del 55,4% nell’anno in corso e del 14,8% nel 2011. I multipli di utile rimangono ancora contenuti, con il ben-
FOCUS BANCA IMI
chmark europeo che quota a 11,97x sul 2010 e a 10,15x sul
2011, mentre i P/E sull’S&P500 risultano pari a 13,08x sul
2010 e a 11,39x sul 2011.
Esaminando la forza relativa a 1 mese i comparti che
mostrano maggior forza restano i difensivi, come il
Farmaceutico e l’Alimentare, a cui si aggiunge anche il
Telefonico; quest’ultimo beneficia in particolar modo della
migliore remunerazione offerta dai dividendi, garantendo
uno stacco costante e remunerativo. Infatti, in tale contesto
le preferenze degli investitori sono orientate verso asset rifugio, come lo yen (che ha fatto segnare il massimo degli ultimi 15 anni nei confronti del dollaro e degli ultimi 9 anni
sull'euro), l'oro e i titoli di stato tedeschi e statunitensi.
Negli ultimi giorni, in coincidenza con il rimbalzo degli
indici, si è assistito a un recupero dei comparti a maggior
beta e quelli più esposti al ciclo (Bancario, Assicurativo,
Costruzioni/Cementieri e Risorse di base).
Tecnicamente, l’S&P500 resta incanalato in un trading
range piuttosto ampio che vede una forte area supportiva
intorno a 1.040-1.030 e un’altrettanta importante zona
resistenziale sui 1.120-1.130 punti. L’eventuale fuoriuscita
da questo range preluderebbe a un movimento direzionale;
pertanto, il superamento di 1.130, confermato dalla violazione di 1.150, fornirebbe un segnale di forza con obiettivi
dapprima a 1.205-1.207 e successivamente a 1.220-1.230.
Sul fronte opposto, l’eventuale cedimento di 1.040-1.030
condurrebbe nuovamente sul test posto a 1.010 (38,2% di
ritracciamento di Fibonacci dell’intero movimento rialzista
costruito sui minimi del 2009). L’eventuale perdita di tali
livelli accentuerebbe la debolezza proiettando l’indice dapprima verso 990 e successivamente a 980-978 per poi puntare verso 950-940.
Lo Stoxx600 conferma il recupero di forza relativa evidenziata negli ultimi mesi nei confronti dell’S&P500, anche se
l’andamento degli indici statunitensi restano sempre la
guida dei mercati azionari. In tale contesto, l’indice europeo resta sotto l’area resistenziale posta a 261-263, barriera
di forte valenza. Solo il superamento di tali livelli fornirebbe un ulteriore segnale di forza con successivi obiettivi sui
precedenti massimi realizzati lo scorso aprile a 270-272. Sul
fronte opposto, solo la perdita di 247-245, confermata dal
cedimento di 243, imprimerebbe nuova debolezza al mercato. L’ulteriore cedimento dell’area posta a 237-236 imprimerebbe una nuova accelerazione al ribasso con un primo
test sul precedente supporto individuabile a 230-228, parte
inferiore del flag in atto e 38,2% di Fibonacci dell’intero
movimento rialzista.
A cura del Servizio studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
Il presente articolo costituisce l'estratto di un documento di ricerca redatto da Intesa Sanpaolo e distribuito da BancaIMI. Per ogni dettaglio informativo relativo al documento, alle avvertenze e ai conflitti di interesse
dell'analista, di BancaIMI e del Gruppo Bancario di appartenenza
(IntesaSanpaolo) si invita a voler consultare il sito www.bancaimi.it.
Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari (euro)
Eurostoxx
Eurostoxx 50
Stoxx 600
DAX
CAC 40
FTSE 100
Ibex 35
FTSE MIB
FTSE All Share
SMI
S&P500
NASDAQ Composite
Dow Jones Industrial
Nikkei 225
Hang Seng
Sensex 30 (India)
Bovespa (Brasile)
RTS Interfax (Russia)
Valore
P/E
2009
P/E
2010E
P/E
Var. %
2011E EPS 2009
259,1
2.715,3
258,2
6.083,9
3.623,8
5.366,4
10.544,8
20.369,9
20.937,9
6.332,4
1.080,3
2.176,8
10.269,4
8.927,0
20.623,8
18.205,8
67.072,5
1.450,0
18,19
13,42
18,16
19,40
15,92
18,17
12,15
15,32
16,91
16,57
20,32
30,41
16,96
51,61
16,72
22,83
18,23
12,26
11,97
10,47
11,96
11,23
11,19
11,27
10,71
12,03
12,56
12,11
13,08
16,06
11,66
15,20
11,94
17,47
11,92
7,10
10,15
9,25
10,18
10,05
9,64
9,48
9,50
9,38
9,65
10,89
11,39
13,27
10,30
12,02
10,66
14,73
9,84
5,98
Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso. Fonte: FactSet
-32,9
-17,9
-22,3
-21,0
-30,2
-30,8
-25,4
-44,9
-45,7
302,7
7,8
-1,7
-20,8
103,9
11,3
4,8
-4,7
-35,1
Var. %
EPS 2010E
52,0
28,1
51,8
72,7
42,2
61,3
13,5
27,3
34,6
36,9
55,4
89,3
45,5
239,5
40,0
30,7
53,0
72,7
Var. %
EPS 2011E
2010-11E
18,0
13,2
17,6
11,7
16,2
18,8
12,7
28,3
30,2
11,1
14,8
21,0
13,1
26,4
12,0
18,5
21,1
18,7
Var. % EPS
Medio
2010-11E
35,0
20,7
34,7
42,2
29,2
40,1
13,1
27,8
32,4
24,0
35,1
55,2
29,3
133,0
26,0
24,6
37,0
45,7
PEG
sul biennio
0,34
0,51
0,35
0,27
0,38
0,28
0,82
0,43
0,39
0,50
0,37
0,29
0,40
0,11
0,46
0,71
0,32
0,16
12
13
OSSERVATORIO ETF
ETF in cifre
I MIGLIORI A 1 MESE
PREZZO €
VOLUMI
PER % 1 MESE PER % 6 MESI
Lyxor Etf Malaysia
13,28
45.271
12,44
Market Access Nyse Gold Bugs
155,91
596
8,94
Etfx Daxglobal Gold Mining
36,96
2.222
8,40
Powershares Global Agriculture
8,42
5.935
Lyxor Etf Msci Usa Real Estate
26,05
29.72
EUROPA - EuroStoxx 50
TREND BT
TREND MT
25,21
▲
▲
18,70
▲
▲
21,56
▲
▲
2700
7,54
3,50
▲
▲
2600
7,29
24,67
▲
▲
2500
3000
2900
2800
2400
Mar 10
Apr 10
Mag 10
Giu 10
Lug 10
Ago 10
Set 10
I MIGLIORI A 6 MESI
PREZZO €
VOLUMI
TREND BT
TREND MT
Lyxor Etf Turkey
55,21
12.391
PER % 1 MESE PER % 6 MESI
4,88
29,78
▲
▲
Market Access Dj Turkey Titans 20
171,54
820
4,43
28,96
▲
▲
Ishares Msci Turkey
31,05
16.944
4,42
28,49
▲
▲
Lyxor Etf Malaysia
13,28
45.271
12,44
25,21
▲
▲
Lyxor Etf Msci Usa Real Estate
26,05
2.972
7,29
24,67
▲
▲
Eurostoxx50
Ftse Mib
Dax30
Ftse100
Cac40
Chiusura
Var. % 3mesi
Var. % 6mesi
Var. % 12mesi
2715
20412
6084
5371
3631
7,54
10,17
3,30
5,89
6,27
-4,56
-7,35
4,38
-3,06
-6,09
0,11
-7,09
13,93
11,88
2,04
USA - S&P 500
1.252
I PEGGIORI A 1 MESE
Etfx Ftse Mib Leveraged 2X
PREZZO €
VOLUMI
109,49
1.104
PER % 1 MESE PER % 6 MESI
-5,18
n.d.
TREND BT
TREND MT
▼
▼
1200
1.150
1.100
Db X-Trackers Dj Stoxx 600 Healthcare
38,32
240
-5,16
-3,72
▼
▼
Etfx Dax 2X Long Fund
119,12
327
-4,85
4,55
▼
▼
1.050
Lyxor Etf Levdax
39,11
103.354
-4,67
5,96
▼
▼
Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib
13,19
2.498.440
-4,52
-18,43
▼
▼
1.000
Mar 10
I PEGGIORI A 6 MESI
PREZZO €
VOLUMI
TREND BT
TREND MT
Lyxor Etf Msci Greece
4,4925
35.937
-3,18
-21,53
=
▲
Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib
13,19
2.498.440
-4,52
-18,43
▼
▼
Etfx Dax 2X Short Fund
57,54
1.103
3,83
-14,72
▲
=
Db X-Trackers Stoxx 600 Telecom Short
25,11
1.059
-3,14
-12,55
▼
▼
Db X-Trackers Stoxx 600 Industrial
43,01
595
PER % 1 MESE PER % 6 MESI
0,14
-11,66
=
=
Apr 10
Dow Jones
S&P 500
Nasdaq
Russell 2000
Mag 10
Giu 10
Lug 10
Ago 10
Set 10
Chiusura
Var. % 3mesi
Var. % 6mesi
Var. % 12mesi
10320
1090
1841
632
5,19
3,72
2,09
1,48
-1,12
-3,00
-0,97
-3,40
10,66
8,67
14,18
12,77
FAR EAST - Nikkei
11.500
11.000
10.500
I PIÙ SCAMBIATI /QUANTITÀ
PREZZO €
VOLUMI
Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib
13,19
2.498.440
Lyxor Etf Xbear Ftse Mib
TREND BT
TREND MT
1000
-4,52
-18,43
▼
▼
9.000
8.500
Mar 09
PER % 1 MESE PER % 6 MESI
34,835
1.088.204
2,93
-5,95
▲
=
Ishares S&P 500 Index Fund
8,50
526.539
1,95
2,41
=
=
Ishares Euro Stoxx 50
27,51
298.532
-1,64
-2,63
=
=
Lyxor Etf Msci India
12,31
291.109
3,14
8,65
=
▲
TREND BT
TREND MT
I PIÙ SCAMBIATI /VALORE
PREZZO €
VALORE
Lyxor Etf Xbear Ftse Mib
34,83
38.425.320
PER % 1 MESE PER % 6 MESI
2,93
-5,95
▲
=
Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib
13,19
32.232.890
-4,52
-18,43
▼
▼
Lyxor Etf Daily Double Short Bundd
84,86
8.973.597
-3,11
n.d.
▼
=
Ishares S&P 500 Index Fund
8,50
6.712.005
1,95
2,41
=
=
27,515
6.496.571
-1,64
-2,63
=
=
Ishares Euro Stoxx 50
Giappone
Cina
Russia
Brasile
Apr 10
Mag 10
Giu 10
Lug 10
Lug 10
Lug 10
Chiusura
Var. % 3mesi
Var. % 6mesi
Var. % 12mesi
9114
708
1468
66808
-6,06
27,95
8,34
8,11
-10,30
16,28
-2,25
-3,15
-8,70
42,07
38,62
17,70
COMMODITY - Crb
300
290
280
270
260
I PIÙ ATTIVI /VALORE
250
PREZZO €
VAR %
38,86
300%
0,63
Db X-Trackers Iboxx Euro Sovereign Eurozon 173,07
286%
Lyxor Etf Stoxx 600 Media
17,94
Ishares Ftse Uk All Stock
Lyxor Etf Daxplus Protect Put
Ishares Stoxx 600 Auto&Parts
PER % 1 MESE PER % 6 MESI
TREND BT
TREND MT
20,76
▲
=
0,70
3,37
=
▲
262%
1,13
10,40
▲
▲
12,98
257%
1,56
14,20
=
▲
37,47
252%
-2,93
-0,64
▼
▼
240
Mar 10
Crb
Brent
Oro
Cacao
Apr 10
Mag 10
Giu 10
Lug 10
Ago 10
Set 10
Chiusura
Var. % 3mesi
Var. % 6mesi
Var. % 12mesi
271
75
1250
2691
9,57
4,00
2,74
-10,53
-1,50
-8,75
10,07
-3,06
10,17
9,34
25,53
-5,90
Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 06/09/2010
Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato nelle ultime due colonne è dato
dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 5 giorni perfora verso l'alto quella a 20 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni. Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale
a 20 giorni perfora verso l'alto quella a 50 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni.
OSSERVATORIO ETF
Commento
agli ETF
I listini azionari dei paesi emergenti continuano a dare
soddisfazione ai risparmiatori italiani. Nel corso dell’ultimo mese sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana spicca
il rialzo registrato dal Lyxor ETF Malaysia (+12,44%).
Seguono alcuni fondi specializzati nell’investimento in
oro come il Market Access Nyse Gold Bugs
(+8,94%) e l’Etfx Daxglobal Gold Mining
(+8,40%). A sei mesi i migliori progressi
sono stati registrati dal Lyxor ETF Turkey
(+29,78%) seguito dal Market Access Dj Turkey Titans
20 (+28,96%) e dall’Ishares Msci Turkey (+28,49%).
Penalizzati invece nelle ultime quattro settimane l’Etfx
Ftse Mib Leveraged 2X (-5,18%), il Db X-Trackers Stoxx
600 Healthcare (-5,16%) e l’Etfx Dax 2X Long (-4,85%).
A sei mesi le vendite hanno colpito invece il Lyxor ETF
Msci Greece (-21,53%), il Lyxor ETF Leveraged Ftse Mib
(-18,43%) e l’Etfx Dax 2X Short (-14,72%).
Tra gli ETF più scambiati per numero di pezzi nel corso
dell’ultimo mese spiccano il Lyxor ETF
Leveraged Ftse Mib con una media giornaliera di 2,49 milioni di pezzi, il Lyxor
ETF Xbear Ftse Mib con 1,08 milioni di
pezzi e poi l’Ishares S&P 500
Index con una media di
526mila unità. Il maggiore
controvalore di scambio è
stato messo a segno dal
Lyxor ETF Xbear Ftse Mib con negoziazioni per 38,42 milioni di euro. Seguono il Lyxor ETF
Leveraged Ftse Mib con una media di 32,23 milioni e
poi il Lyxor ETF Daily Double Short Bond con una
media di 8,97 milioni di dollari. Il maggiore incremento
negli scambi è stato messo a segno dal Ishares Stoxx 600
Auto&Parts (+300%). Seguono il Db X-Trackers Iboxx
Euro Sovereign Eurozone (+286%) e il Lyxor ETF Stoxx
600 Media (+282%).
Lyxor quota su Borsa Italiana 2 ETF “double short” sul DAX e sul Bund Future
che, su base giornaliera, espongono l’investitore alla performance doppia ed
inversa di tali sottostanti*. Questi ETF hanno un rischio elevato.
BUND FUTURE
L’innovativo ETF sul Bund Future, assolutamente unico nel proprio genere:
1) Permette di investire, in ottica speculativa o di copertura, sul puro “rischio di
tasso” (senza l’effetto “distorsivo” del mutevole “rischio di credito” dei vari
paesi dell’area euro);
2) Beneficia della straordinaria liquidità del Bund Future sottostante (17.000
miliardi di Euro di negoziazioni nel 2009) (fonte: Eurex);
3) Consente, grazie all’elevata Modified Duration (circa -20), di operare coperture con un impiego di capitale minimo (una frazione della posizione long da
coprire)**.
Double Short
DAX
Negoziazione continua su Borsa Italiana - ETF armonizzati (UCITS III) – Fondi
con patrimonio segregato per legge e non aggredibile - Liquidità da 40 operatori tra cui Société Générale, Banca IMI e UniCredit.
Double Short
Lyxor è il 1° Emittente di ETF in Italia per Contratti (68%), Controvalore (61%) e
Patrimonio (47%) (Borsa Italiana, 2009).
SOTTOSTANTE
NOME ETF
DAX Double Short
BUND FUTURE Double Short
Lyxor ETF Daily ShortDAX x2
Lyxor ETF Daily Double Short Bund
BLOOMBERG
REUTERS
ISIN
DAX2S IM
BUND2S IM
LDAX2S.MI
BUND2S.MI
FR0010869495
FR0010869578
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la documentazione
di tutti gli ETF di Lyxor a:
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Consulenti: 02 89 63 25 00
Istituzionali: 02 89 63 25 28
Gli ETF menzionati sono Fondi Comuni di Investimento di diritto francese gestiti da Lyxor International Asset Management SA (qui per brevità “Lyxor”).
* L’ETF double short sul DAX (denominato “Lyxor ETF Daily ShortDAX x2”) ha l’obiettivo di replicare la performance dell’indice “ShortDAX x2”, mentre l’ETF double short sul Bund Future (denominato “Lyxor ETF Daily Double Short Bund”) ha l’obiettivo di replicare la performance dell’indice “SGI
Daily Double Short Bund”. I citati indici double short (e quindi gli ETF che li replicano) hanno una leva fissa (-2x) che viene ribasata ogni giorno: di conseguenza la leva è valida solo durante la specifica seduta di negoziazione, mentre non è più valida per lassi di tempo superiori al giorno. Vari elementi possono influenzare positivamente o negativamente la leva: es. costo prestito titoli e/o ricavo della componente di liquidità ecc.
** Il valore della Modified Duration potrebbe modificarsi anche sensibilmente nel tempo.
Questo è un messaggio pubblicitario e non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento. Il valore dell’ETF può aumentare o diminuire nel corso del tempo e l’investitore potrebbe perdere l’intero capitale investito. Il valore degli ETF a leva amplia le oscillazioni
al rialzo e/o al ribasso del sottostante. Prima dell'adesione leggere attentamente il Prospetto Semplificato e Completo ed il Documento di Quotazione disponibili sul sito www.ETF.it e presso Société Générale, Listed Products, via Olona 2, 20123 Milano.
ETF ad alto rischio rivolti ad investitori con elevata conoscenza ed esperienza in prodotti finanziari complessi.
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