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Di ritorno dalle vacanze estive gli emittenti di ETF hanno accolto gli investitori europei diverse novità a livello di prodotto. A Zurigo il Credit Suisse ha quotato 13 ETF che propongono una nuova tipologia di replica sintetica del sottostante che mira a garantire maggiore trasparenza del prodotto soprattutto per indici Paese complessi come quelli dei singoli mercati emergenti. Per quanto concerne il fixed income, a Londra ha fatto il debutto il primo fondo che permette un investimento sul mercato dei bond in euro ad alto rendimento (iShares Markit iBoxx Euro High Yield Bond ETF). Molte novità anche per il mercato EtfPlus di Piazza Affari: ben 15 sono le nuove emissioni di Amundi ETF che ha puntato molto proprio sugli obbligazionari con un’ampia gamma di ETF su indici EuroMTS. L'emittente transalpino ha quotato anche il primo fondo presente in Italia che consente di investire su bond governativi europei ad esclusione dei Paesi con rating tripla A. Due nuove quotazioni da Lyxor per investire rispettivamente sul mercato azionario australiano e su quello canadese. Intanto, secondo quanto anticipato a EtfNews da Marco Fusco, managing director Italia di State Street Global Advisors (SSgA), State Street è pronta a fare il suo ingresso nel mercato italiano degli ETF con strumenti settoriali a replica fisica del sottostante. State Street è il gestore dello SPDR S&P500, l’ETF con il maggior patrimonio gestito al mondo. Buona lettura 3 SOMMARIO SOMMARIO 4 State Street Global Advisors prepara approdo sul mercato italiano degli ETF 6 Novità a Piazza Affari con i nuovi ETF proposti da Lyxor e Amundi 8 Focus Paese: l’export torna a trainare l’economia tedesca 10 La parola agli emittenti di ETF: Emanuele Bellingeri (iShares) 11 Focus Banca Imi: timori su crescita economica condizionano ancora i mercati 13 Osservatorio ETF Pag 4 Da Lyxor due nuovi ETF per puntare su Australia e Canada Lyxor ha quotato a Milano due nuovi prodotti: il Lyxor ETF Australia (S&P ASX 200) e il Lyxor ETF Canada (S&P TSX 60) che permettono di investire rispettivamente sulle maggiori società quotate in Australia e in Canada. Per entrambi il TER (commissioni totali) risulta dello 0,45 per cento annuo. E' prevista la distribuzione di una cedola con cadenza annua. Amundi porta a Milano 15 nuovi ETF Infornata di 15 nuovi ETF da parte di Amundi ETF che porta così a quota 45 il totale dei propri prodotti quotati sul mercato EtfPlus di Piazza Affari. Le commissioni annue vanno da un minimo dello 0,14 per cento e un massimo dello 0,45% annuo. Tutti i nuovi ETF sono a capitalizzazione (dividendi reinvestiti nel fondo). Nel dettaglio l’emittente transalpino ha quotato un fondo liquidità, otto obbligazionari e 6 azionari. Pag 6 Pag 8 iShares lancia sul Nyse il primo ETF sulla Nuova Zelanda Due novità assolute per il mercato degli ETF da parte di iShares. La società che fa capo a BlackRock ha lanciato il 6 settembre a Londra l'iShares Markit iBoxx Euro High Yield Bond ETF, primo fondo che permette un investimento sul mercato dei bond in euro ad alto rendimento. L'emittente numero uno al mondo ha inoltre lanciato sul NYSE Arca l’iShares MSCI New Zealand Investable Market Index Fund che permette di investire sul mercato azionario neozelandese (TER dello 0,55%). TEMA CALDO Presto in Italia il pioniere degli ETF Nel 1993 ha lanciato il primo ETF della storia. Ora si prepara a fare il suo ingresso anche in Italia. E’ State Street Global Advisors, più conosciuta sul mercato dei tracker con il marchio commerciale SPDR STATE STREET IN SINTESI N Nel 1993 ha lanciato il primo ETF della storia. Ora si prepara a fare il suo ingresso anche in Italia. E’ State Street Global Advisors (SSgA), più conosciuta sul mercato dei tracker con il marchio commerciale SPDR e famosa per essere il gestore dello SPDR S&P500, l’ETF con il maggior patrimonio gestito al mondo. Lo sbarco di SSgA sul mercato ETF Plus di Borsa Italiana è fissato entro fine 2010 con la quotazione di una dozzina di strumenti attualmente già presenti su Euronext Paris. Si tratta di strumenti a replica completa dei sottostanti, ossia strutturati attraverso l’acquisto di tutti i titoli presenti nell’indice di riferimento, e che permetteranno di prendere posizione sugli indici settoriali europei calcolati e gestiti da MSCI (si veda tabella). La quotazione è frutto del rilancio della gamma degli ETF europei di State Street avvenuto a fine giugno che Primo gestore di asset istituzionali al mondo Primo fornitore di fondi pensione Usa Primo fornitore di servizi di custodia e amministrazione di fondi Usa Seconda società al mondo per asset under management ha condotto al rebranding della Sicav francese in SPDR Etfs, all’aggiornamento della denominazione dei comparti (in precedenza la gamma di ETF era denominata StreetTRACKS) e alla riduzione dei costi totali annui massimi (TER) degli ETF. Ad anticipare la decisione a ETFNews è Marco Fusco, managing director Italia di State Street Global Advisors e Head of Southern Europe del business Intermediary, incontrato negli uffici milanesi del gruppo. A Fusco abbiamo rivolto alcune domande per 4 5 TEMA CALDO comprendere meglio le motivazioni e la visione strategica che hanno guidato la decisione di approdare sul mercato italiano degli Exchange Traded Fund. GLI SPDR ETF QUOTATI SU EURONEXT PARIS SPDR AEX Index ETF SPDR MSCI Europe ETF SPDR MSCI Europe small cap ETF Da operatore “storico” sul mercato degli ETF, perché avete deciso di quotare ora i vostri prodotti in Italia? Non temete di trovarvi a competere con un’offerta già molto ricca? Marco Fusco, State Street Global Advisors Con quasi 160 miliardi di euro di masse gestite in ETF, SSgA è uno dei leader mondiali dell’industria e ora, a seguito del crescente interesse che gli investitori europei mostrano nei confronti degli ETF, sta ampliando la sua gamma europea. Il mercato è più affollato di quello americano e ha forse proliferato eccessivamente, ma riteniamo ci sia ancora spazio per diversificare e per innovare. L’ingresso in Italia sarà quindi contestuale a un’espansione in tutta Europa? Il primo passo sarà il cross listing su diversi mercati europei, oltre all’Italia, la Germania e la Svizzera, ma stiamo pensando anche al Regno Unito. Successivamente, nei primi mesi del 2011, è previsto l’ampliamento della gamma con emissioni che avverranno in modo graduale. Finora la maggior parte degli emittenti ha quotato tutti i propri prodotti sulla totalità dei mercati nei quali sono presenti. Noi non listeremo gli strumenti ovunque, ma puntiamo alla presenza. Il nostro è un impegno di lungo termine: punteremo su una piattaforma competitiva, in particolare per quanto riguarda struttura dei costi e liquidità. LE INNOVAZIONI DI SSgA 1990 – lanciata la strategia US Long/Short Equity market neutral 1991 – lanciato il primo fondo passive azionario mercati emergent 1993 – quotati gli ETF all’American Stock Exchange 2005 – lanciate le strategie 130/30 2007 – lancio di strategie Global Macro, Active commodity, Hedge Fund replication SPDR MSCI Europe Consumer Discretionaty ETF SPDR MSCI Europe Consumer Staples ETF SPDR MSCI Europe Energy ETF SPDR MSCI Europe Financials ETF SPDR MSCI Europe Healthcare ETF SPDR MSCI Europe Industrials ETF SPDR MSCI Europe Information Technology ETF SPDR MSCI Europe Materials ETF SPDR MSCI Europe Telecom ETF SPDR MSCI Europe Utilities ETF Tornando all’offerta, quali saranno gli elementi che potranno distinguerla rispetto a quella già esistente? Prima di tutto la nostra storia. Nel 1993 abbiamo creato il primo ETF, ma già negli anni ’70 abbiamo strutturato il primo tracker. SSgA vanta poi un’expertise nell’asset management. E’ uno dei maggiori gestori istituzionali al mondo ed è parte di State Street Corporation, leader mondiale nei servizi finanziari dedicati agli investitori istituzionali, con masse totali in gestione per 1.400 miliardi di euro. Noi copriamo inoltre asset class diverse da quelle degli altri emittenti, ad esempio gli indici settoriali europei MSCI, quando usualmente per seguire i diversi comparti europeivengono utilizzati gli Stoxx settoriali. Offriamo inoltre, come negli Usa, solo prodotti costruiti tramite full replication. Poco fa accennava all’opportunità di innovare ulteriormente nell’industria degli ETF. Quali potrebbero essere gli sviluppi? Penso in particolare a quel che riguarda la costruzione degli indici sottostanti. Consideriamo ad esempio gli indici governativi, si potrebbe pensare a prodotti che escludono emittenti sovranazionali con rating bassi. La Grecia ad esempio è nell’indice Jp Morgan, ma in realtà è uscita da molti portafogli. Marco Barlassina NUOVE EMISSIONI Plotone di 15 nuovi ETF da Amundi, Lyxor punta su Australia e Canada Tra le novità spicca l’Amundi Etf Ex AAA Govt Bond EuroMts che consente di puntare su titoli di Stato di Paesi Ue che hanno rating inferiore ad AAA D Dopo una breve pausa durata il solo mese di agosto, riprende la ricca campagna di nuove quotazioni sul mercato EtfPlus. Da oggi sono disponibili due nuovi ETF su Australia e Canada targati Lyxor, emittente leader in Italia, mentre Amundi ETF ha portato a Milano 15 nuovi prodotti. Per Lyxor i nuovi arrivati sono il Lyxor ETF Australia (S&P ASX 200) e il Lyxor ETF Canada (S&P TSX 60). Il primo espone l’investitore all’indice S&P/ASX 200 che ricomprende le 200 maggiori società quotate sull’Australian Stock Exchange e rappresenta circa l’80% dell’intero mercato azionario australiano. I settori più rilevanti sono: finanziari (40,7%), materiali (24,8%), beni di consumo (8,1%) ed energetici (7,1%). I principali titoli sono: BHP Billiton (12,3%), Commonwealth Bank Australia (7,9%) e Westpac Banking Corp. (7,1%). L'economia australiana è cresciuta nel secondo trimestre del 2010 al ritmo più veloce degli ultimi tre anni grazie soprattutto alla forte domanda di materie prime. Il pil è salito dell'1,2% rispetto al trimestre precedente e del 3,3% su base annuale. Il Lyxor ETF Canada (S&P TSX 60) replica invece il benchmark ufficiale delle blue chip del Toronto Stock Exchange e che, con i suoi 60 componenti, copre circa il 73% dell’intero mercato azionario canadese. I settori più rilevanti sono: finanziari (34,1%), energetici (26,8%), materiali (17,7%), industriali (5,5%) e telecomunicazioni (5,1%). I principali titoli sono: Royal Bank of Canada (8,4%), Toronto-Dominion Bank (6,3%), Suncor Energy Inc (5,1%), Bank of Nova Scotia Halifax (5,1%) e Canadian Natural Resources (4,1%). Amundi punta su basse commissioni e obbligazioni area euro. La corposa emissione di Amundi ETF vede un’offerta diversificata con un prodotto liquidità, otto obbligazionari area euro e sei azionari su alcuni dei principali indici mondiali (MSCI World, S&P 500, Nasdaq 100, Msci Japan, Msci Germany e Ftse Mib). Spiccano le basse commissioni annue: gli ETF su S&P 500 e Nasdaq 100, insieme a quello sul Ftse Mib, risultano quelli con più basso TER a Piazza Affari tra gli ETF che coprono i A Zurigo sbarca la nuova generazione di CS ETF a replica sintetica Credit Suisse ha quotato a fine agosto a Zurigo 13 nuovi ETF, in prevalenza sui mercati emergenti, che propongono una replica sintetica del sottostante senza penalizzare la trasparenza del prodotto. L’emittente elvetico si propone di offrire prodotti innovativi che coniugano i vantaggi dei metodi di replica sintetici alla trasparenza della replica diretta. Il nuovo approccio sviluppato dall’emittente svizzero evidenzia i propri vantaggi proprio con gli indici Paese complessi, come ad esempio quelli dei singoli mercati emergenti. Questa nuova tipologia di replica sintetica consente infatti di riprodurre, rimarca la nota di lancio di Credit Suisse, in modo più preciso ed efficiente, indici a bassa liquidità senza penalizzare la trasparenza a beneficio degli inve- stitori, che spesso hanno scarse o nulle possibilità di operare investimenti diretti su questi mercati. “La trasparenza dei nostri ETF – ha rimarcato Thomas Merz, responsabile Credit Suisse per gli ETF in Svizzera - si conferma un aspetto chiave della nostra filosofia. Proprio per questo, la composizione dei panieri di titoli (substitute basket) della nuova generazione di ETF è pubblicata quotidianamente sul nostro sito web”. I CS ETF già esistenti (41 prodotti) continueranno a utilizzare il metodo della replica fisica. La nuova gamma di prodotti targati Credit Suisse include tre ETF su regioni (MSCI EM Asia, MSCI EM Latin America e MSCI EM EMEA), nonché ETF su singoli paesi di queste regioni, tra i quali Brasile, Russia, Cina e India. 6 7 NUOVE EMISSIONI NUOVE EMISSIONI DI LYXOR E AMUNDI ETF Categoria Lyxor Lyxor ETF Australia Azionario (S&P ASX 200) Lyxor ETF Canada Azionario (S&P TSX 60) Amundi Amundi Etf Eonia Liquidità Amundi Etf EuroMts Obbligaz. Cash 3 Months Europa Amundi Etf Ex AAA Obbligaz. Govt Bond EuroMts Europa Amundi Etf Govt Obbligaz. Bond Euromts Broad 1-3 Europa Amundi Etf Govt Obbligaz. Bond Euromts Broad 3-5 Europa Amundi Etf Govt Obbligaz. Bond Euromts Broad 5-7 Europa Amundi Etf Govt Obbligaz. Bond Euromts Broad 7-10 Europa Amundi Etf Govt Obbligaz. Bond Euromts Broad 10-15 Europa Amundi Etf Govt Obbligaz. Bond Euromts Broad Europa Amundi Etf Ftse/Mib Azionario Italia Amundi Etf Msci Germany Azionario Europa Amundi Etf Msci Japan Azionario Giappone Amundi Etf Nasdaq 100 Azionario Usa Amundi Etf S&P 500 Azionario Usa Amundi Etf Msci World Azionario mondo TER CODICE ISIN 0,45% LU0496786905 0,45% LU0496786731 0,14% FR0010718841 0,14% FR0010754200 0,14% FR0010892190 0,14% FR0010754135 0,14% FR0010754168 0,14% FR0010754176 0,14% FR0010754184 0,14% FR0010754143 0,14% FR0010754192 0,18% 0,25% 0,45% 0,23% 0,15% 0,38% FR0010892208 FR0010655712 FR0010688242 FR0010892216 FR0010892224 FR0010756098 medesimi sottostanti. Per gli ETF obbligazionari e quello liquidità il TER è dello 0,14 per cento. Tutti gli ETF sono a capitalizzazione, pertanto non è prevista la distribuzione dei dividendi che vengono reinvestiti nel fondo. Nella cerchia dei nuovi ETF obbligazionari, spicca l’Amundi ETF Ex Aaa Govt Bond Euromts che è il primo fondo presente sul mercato EtfPlus che consente di investire sull’obbligazionario governativo europeo ad esclusione dei Paesi che vantano rating tripla A. Rivisto con frequenza mensile, quest’indice è pertanto composto da titoli emessi dai governi degli Stati membri dell'area euro con rating inferiore ad "AAA" (o inferiore alla classe di rating equivalente di S&P, Moody's e Fitch). Poi tra gli obbligazionari governativi figura anche l’indice Eurozone Government Broad All Maturities che comprende tutte le fasce di durata. Amundi ha poi quotato una gamma completa di ETF su indici EuroMTS relativi a bond governativi dell'eurozona con scadenze che vanno da 1-3 anni a 10-15 anni. L’unico ETF liquidità (l’Amundi ETF Eonia) mira a replicare il più esattamente possibile l'andamento dell'indice EuroMTS Eonia® Investable. L’Eonia è il tasso di riferimento quotidiano per il calcolo della remunerazione dei prestiti overnight interbancari (non garantiti da titoli) effettuati nell'area euro. Titta Ferraro db x-trackers Indici a portata di mano Zero TER1 sull’ETF db x-trackers EURO STOXX 50® Esperienza a costo zero Nome ISIN Cod. Negoziazione TER db x-trackers EURO STOXX 50® ETF Classe “1C” LU0380865021 XESC 0 db x-trackers EURO STOXX 50® ETF Classe “1D” LU0274211217 XESX 0 Per maggiori informazioni: www.dbxtrackers.it Numero Verde 800 90 22 55 La riduzione della commissione onnicomprensiva (TER) non comprende e non si riferisce alle commissioni e agli altri oneri applicati dagli intermediari autorizzati (es. banche, SIM, etc.) per le negoziazioni delle azioni in borsa. Deutsche Bank Exchange Traded Funds 1 A Passion to Perform. La Commissione Onnicomprensiva (TER) comprende sia la Commissione della Società di Gestione che la Commissione Fissa. Avvertenze – Prima dell’adesione leggere attentamente il prospetto, completo e semplificato, nonché il documento di quotazione relativo al comparto (o alla classe del comparto) db x-trackers di riferimento. Potete ottenere gratuitamente tali documenti presso Deutsche Bank AG, Via Santa Margherita 4, 20121 Milano e sul sito www.dbxtrackers.it. Deutsche Bank AG e gli sponsor degli indici non rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia circa i rendimenti che possono essere ottenuti dall’utilizzo del relativo indice. La pubblicazione del presente documento non costituisce una modalità di offerta al pubblico da parte di Deutsche Bank AG e non costituisce o intende fornire alcun giudizio, da parte della stessa, sull’opportunità dell’eventuale investimento ivi descritto. Gli Sponsor degli indici indicati nel presente documento (compresa Deutsche Bank AG) non rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia di qualsivoglia natura, in relazione ai risultati che potranno essere ottenuti attraverso l’uso degli Indici e/o ai livelli raggiunti dagli stessi in qualsiasi giorno, né rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia aventi qualsiasi altro contenuto. Gli Sponsor degli Indici non saranno responsabili nei confronti di alcuno per qualsivoglia errore presente negli Indici, né assumono alcun obbligo di comunicare tali errori ad alcuno. FOCUS PAESE La Germania torna locomotiva d’Europa Il listino di Francoforte riscuote sempre più consensi tra gli investitori: da inizio anno è l’unica Borsa a vantare un saldo positivo. Merito della ripresa delle esportazioni che nel secondo trimestre ha sospinto la prima economia europea S Soffia forte il vento della ripresa lungo le sponde del Reno. La locomotiva tedesca è tornata a sbuffare a pieno ritmo. Grazie al suo cuore manifatturiero orientato all'esportazione. La crescita di Berlino veleggia sopra il 3% annuo. Nel secondo trimestre il Pil è cresciuto del 2,2% rispetto al trimestre precedente, nettamente superiore all'1,3% atteso. E mentre gli economisti si interrogano sulla capacità della germania di mantenere questo ritmo di crescita nei prossimi trimestri, gli investitori accorrono. Non è certamente un caso se la Borsa di Francoforte è l'unico listino del Vecchio Continente a vantare un saldo positivo dall'inizio dell'anno. L'indice di riferimento del mercato tedesco da inizio 2010 ha infatti messo da parte un +1,43%. Decisamente meglio rispetto alla flessione del 6,86% dell'Eurostoxx 50, al -10,97% del Ftse Mib, al -11,81% del Nikkei e al -0,95% dello Standard & Poor's 500. La ripresa dell'economia tedesca non è un bluff. La Germania ha imboccato con decisione la via della ripresa. A favorire il balzo della congiuntura tedesca sono Dax tedesco vs Eurostoxx 50 Dax Eurostoxx 50 5 0 -5 -10 -15 Gen Feb Mar Apr Mag 2010 Giu Lug Ago state soprattutto le esportazioni, che hanno beneficiato del cambio favorevole, della solidità della domanda internazionale e della maggiore disponibilità di credito. Da sempre l'economia tedesca si rivolge soprattutto ai mercati internazionali, con le esportazioni che rappresentano il 40% del Pil. Secondo quanto reso noto dall'Ufficio di statistica l’export è, infatti, cresciuto dell'8,2% con un apporto al Pil pari a 0,8 punti. Soltanto nel 2009 la Cina ha scalzato Berlino dalla prima posizione nella classifica dei paesi esportatori 8 9 FOCUS PAESE Angela Merkel, cancelliere della Germania che la Germania aveva mantenuto per quasi un decennio. Ma quest’anno Berlino vuol dare battaglia. Forte del miglioramento dei principali indicatori economici, la Bundesbank ha rivisto al rialzo le attese di crescita del Pil 2010. Le nuove stime sono di un progresso annuo del 3% rispetto al +1,9% precedentemente indicato. Francoforte, mosca bianca d’Europa. Nonostante l’elevata volatilità, che sta caratterizzando i mercati azionari, l’indice Dax l’ha spuntata. Un’evidenza che si spiega considerando la composizione settoriale dell’indice, dove il comparto industriale ha una peso pari al 40%, mentre quello finanziario, tra i più penalizzati dalle vendite, è limitato a poco meno del 20 per cento. In relazione ai fondamentali, le attese sulla redditività elaborate da Bloomberg sono positive: per il 2010 la crescita media degli utili per le I numeri della Germania Pil reale (% a/a) CPI (% a/a) Disoccupazione (%) Conto corr (% di Pil) Saldo (% di Pil) 2008 2009 2010 2011 2012 1 2,76 7,8 6,69 0 -4,7 0,23 8,18 4,94 -3,3 1,9 1,5 7,5 5,5 -3,8 1,5 1,7 7,25 6,1 -2,8 3,25 1,1 7,7 5,2 -4,6 7U\]`O`Sc\] ab`c[S\b] R¸W\dSabW[S\b]RO [WZWO`RWRW R]ZZO`W società appartenenti al paniere è stimata al 25% mentre per il 2011 è attesa al 15 per cento. "I risultati pubblicati dalle imprese per il secondo trimestre sono stati per lo più soddisfacenti e in contrasto con i rinnovati timori di una possibile fine della ripresa economica", sostengono gli esperti dei Swiss & Global Asset Management. Tanto più vale questo discorso per un'economia solida come quella tedesca. "È molto probabile che il mercato azionario di Francoforte registri una performance relativamente più brillante del resto d’Europa grazie al sostanziale miglioramento della competitività dovuto all’indebolimento dell’euro e al basso costo unitario del lavoro", spiega Oliver Maslowski, gestore del Julius Baer German value stock fund di Swiss&Global Asset Management. "Il costo unitario del lavoro in Germania è inferiore del 10% circa rispetto al resto d’Europa - argomenta il money manager - . Inoltre, la Germania beneficerà della crescita dei paesi emergenti in Asia: infatti il 60% dei ricavi complessivi delle società comprese nell’indice Dax viene prodotto al di fuori della Germania, rispetto al 40% soltanto dei paesi periferici in Europa". Non da ultimo, a suo avviso gli investitori attribuiscono alla Germania la condizione di porto rifugio. Nonostante le ottime prospettive economiche della Germania, per l’anno in corso il Dax scambia in termini di prezzo/valore (P/B) contabile su livelli inferiori del 12% rispetto al resto d’Europa. Micaela Osella ?cSab]aQVS|c\ O^^`]QQW]^OaaWd] ?bcedZeZ[]b__dl[ij_c[dj_i_[lebl[_d\h[jjW$I[cfh[f__dl[ij_jeh_i_ijWdde h[dZ[dZe Yedje Z[bbW Yh[iY_jW Z[b c[hYWje Z[]b_ ;J< [ ijWdde YWcX_WdZe _Z[WWh_]kWhZe$:Wb(&&&"]b_Wii[jZ_;J<iedeYh[iY_kj_WkdWc[Z_WZ[b)* Wddke[WZ[iieWccedjWdeWf_Z_'$&&&c_b_WhZ_Z_ZebbWh_"Yed_I^Wh[iW \Wh[ZWb[WZ[h$:_\hedj[Wkdeijhkc[djeZÊ_dl[ij_c[djefWii_leY^[WjjhW[ YeijWdj[Wjj[dp_ed_"\ehi[ehWZ_fWiiWh[WkdWijhWj[]_Wf_Wjj_lW$ ?bYWf_jWb[_dl[ij_jefk[ii[h[ie]][jjeWh_iY^_$ EZghVeZgcZY^e^hjaaZVYZgbdcY^VaZY^:I; KV^hj^H]VgZh#^idX]^VbV-%%-.-%-* É_I^Wh[iÊkdcWhY^_eYecc[hY_Wb[h[]_ijhWjeZ_8bWYaHeYa?dij_jkj_edWbJhkij9ecfWdo"D$7$(&'&8bWYaHeYa7Zl_iehiKAB_c_j[Z$Dkc[heZ__iYh_p_ed[Wbh[]_ijheZ[bb[_cfh[i[&&-/,-/)$Jkjj__Z_h_jj_h_i[hlWj_ L’INTERVISTA Bellingeri: la trasparenza degli ETF non ha rivali EtfNews è andata a trovare Emanuele Bellingeri, responsabile per l’Italia di iShares, investigando sulle prospettive del mercato degli ETF che continua a mostrare segnali di forza e costanti novità a livello di prodotti L'industria degli ETF sta vivendo un boom di prodotti offerti. Sintomo di buona salute o eccesso di fervore degli emittenti? Il mercato degli ETF continua a mostrarsi molto solido con una crescita sana dal punto di vista della domanda. Crescita che si è confermata anche nel corso dell'ultima crisi finanziaria con un deciso aumento dell'utilizzo di questi strumenti indipendentemente dagli umori dei mercati. Anche dal lato dell'offerta il mercato è molto frizzante con molteplici novità. E' però una situazione curiosa perché quello che viene proposto sovente non rispecchia le esigenze della domanda. Situazione spiegabile con la volontà degli emittenti di ampliare la gamma delle soluzioni offerte. Sarà poi il mercato a determinare e capire come e quando utilizzarle. Ben vengano comunque le novità che danno agli investitori un più ampio spettro di opportunità. tare al meglio le proprie strategie d'investimento. Discorso differente per gli ETF a Leva che sono maggiormente adatti a investitori più evoluti in grado di decifrare la rischiosità del prodotto. L L'aumento della concorrenza con diversi nuovi attori sul mercato come è visto dall'emittente leader a livello globale? La maggiore concorrenza non può che essere ben accetta e rappresenta sicuramente un bene per gli investitori. Maggiore competizione implica una maggiore trasparenza. Ad esempio la presenza di molteplici prodotti che replicano lo stesso sottostante porta ad avere prodotti più efficienti. L’interesse verso gli ETF è in costante aumento e la crescente concorrenza va sicuramente a vantaggio dell’investitore La nostra strategia continua ad essere quella di sviluppare i prodotti indipendentemente dalle mosse della concorrenza e da quello che accade sul mercato. Quali gli elementi chiave che rendono gli ETF uno strumento da preferire rispetto ad altri prodotti d'investimento? La trasparenza degli ETF è di gran lunga maggiore rispetto a quella degli altri prodotti finanziari. E' innegabile che investire attraverso un ETF permette di ottenere quello che ci si aspetta. Per la maggior parte dei prodotti “core”, l'investitore non va incontro a cattive sorprese e può tranquillamente implemen- Su cosa sta lavorando iShares per il prossimo futuro? Nell'industria degli ETF le masse sono concentrate sui prodotti core più conosciuti. Noi vogliamo proseguire nel percorso di miglioramento dei prodotti esistenti e solo secondariamente guardiamo al lancio di nuovi ETF. Questo mese abbiamo portato a Londra un nuovo ETF obbligazionario, l'iShares Markit iBoxx Euro High Yield Bond ETF, che arriverà anche in Italia. Il focus è principalmente sul fixed income perché va completata la gamma dei prodotti offerti ed entro la fine dell'anno vogliamo lanciare in Italia anche un ETF sui titoli di Stato dei mercati emergenti (iShares JPMorgan $ Emerging Markets Bond Fund). iShares stima che il prossimo anno l'assets under management (Aum) degli ETF obbligazionari a livello globale raggiunga quota 200 miliardi di dollari rispetto ai 189,9 mld attuali. Nel dettaglio l'Europa nel primo semestre del 2010 risulta contribuire per il 23% sul totale degli asset gestiti nel fixed income. Titta Ferraro 10 FOCUS BANCA IMI 11 Mercati ancora condizionati da timori su crescita L’APPROFONDIMENTO DI BANCA IMI La decellerazione del ritmo di crescita degli Usa ha condizionato i mercati ad agosto. Serie di dati negativi che è stata interrotta dal balzo dell’indice Ism Collegati al sito www.bancaimi.it per leggere tutte le ricerche o ascoltare i risultati con il servizio Podcast Il sentiment di mercato continua a essere fortemente condizionato dai timori sul fronte della crescita economica. In tale contesto, nelle ultime sedute alcuni dati macro superiori alle attese hanno allentato le tensioni di una nuova fase particolarmente critica. La perdita accusata dagli indici nel mese di agosto aveva innescato nuovamente un aumento del “fly to quality”, ovvero di acquisto di titoli difensivi come Bund e Treasury statunitensi, che hanno raggiunto nuovi massimi in termini di prezzo. Complessivamente, lo scenario macro statunitense si è deteriorato dopo una serie di dati peggiori delle attese, confermato dalle dichiarazioni della Fed, in merito alla decelerazione del ritmo di crescita economica. In tale contesto, il presidente Bernanke ha comunque rassicurato i mercati confermando l’intenzione di intervenire con nuove misure espansive qualora lo scenario dovesse deteriorarsi in modo significativo. Successivamente dopo una serie di dati macro negativi, l’ISM statunitense ha sorpreso fortemente al rialzo salendo a 56,3 punti rispetto alle attese di 52,5, fornendo un segnale positivo in termini di sistema produttivo e rivitalizzando le contrattazioni nelle ultime sedute. Queste ultime hanno poi beneficiato anche di una maggiore tenuta dei dati occupazionali di agosto, che hanno visto il numero di salariati nel settore non agricolo calare solo di 54 mila unità rispetto alle 105 mila attese dal consenso. Inoltre, a livello internazionale i mercati hanno beneficiato della crescita del PMI cinese nel mese di agosto, che ha permesso un recupero soprattutto dei comparti legati alle materie prime. Sul fronte europeo, le indicazioni rivenienti dai dati macro rimangono positive, sostenute soprattutto dai buoni dati in Germania, tali da ipotizzare un proseguimento dei segnali decisamente positivi anche nel 3° trimestre. A incidere positivamente è ancora il canale estero, favorito dalla competitività dei prodotti europei I legata alla debolezza dell’euro. In tale contesto, segnali positivi continuano a giungere dalle trimestrali sia negli USA che in Europa, con indicazioni ancora confortanti, e anche dal riaccendersi dell’attività di M&A; a tal riguardo, da inizio anno il controvalore complessivo di tali operazioni a livello internazionale ha superato la cifra di mille miliardi di dollari, anche se tali valori rimangono ancora decisamente inferiori rispetto ai massimi registrati nel 2007 (fonte Bloomberg). In particolare, nei primi due trimestri del 2010 si sono registrati incrementi in media del 6% su base annua, mentre i primi dati relativi al trimestre in corso segnalano una crescita del 19% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. A livello settoriale, da inizio anno i maggiori investimenti si sono concentrati soprattutto sull’Energia, nei confronti di società petrolifere o operanti nel campo estrattivo, seguite dal comparto Telefonico e Chimico; in quest’ultimo caso risulta rilevante l’offerta lanciata da BHP Billiton nei confronti del gruppo produttore di fertilizzanti Potash, per un controvalore complessivo pari a 43 mld di dollari. Relativamente ai fondamentali, il consenso ha rivisto al rialzo le stime di crescita degli utili sul 2010, in particolar modo per l’Eurostoxx, grazie alle attese di migliore tenuta dell’economia europea nei prossimi trimestri; di contro, sono state riviste al ribasso le stime sul 2011, ipotizzando uno scenario più incerto visti i segnali di rallentamento della crescita economica soprattutto negli Stati Uniti. In particolare, per quanto riguarda l’Eurostoxx, il consenso si attende una crescita nel biennio 2010-11 pari al 35%, con una variazione positiva nel 2010 del 52% e del 18% nel prossimo anno. Sull’S&P500 gli utili sono attesi in miglioramento del 35,1% nel biennio 2010-11, con una crescita del 55,4% nell’anno in corso e del 14,8% nel 2011. I multipli di utile rimangono ancora contenuti, con il ben- FOCUS BANCA IMI chmark europeo che quota a 11,97x sul 2010 e a 10,15x sul 2011, mentre i P/E sull’S&P500 risultano pari a 13,08x sul 2010 e a 11,39x sul 2011. Esaminando la forza relativa a 1 mese i comparti che mostrano maggior forza restano i difensivi, come il Farmaceutico e l’Alimentare, a cui si aggiunge anche il Telefonico; quest’ultimo beneficia in particolar modo della migliore remunerazione offerta dai dividendi, garantendo uno stacco costante e remunerativo. Infatti, in tale contesto le preferenze degli investitori sono orientate verso asset rifugio, come lo yen (che ha fatto segnare il massimo degli ultimi 15 anni nei confronti del dollaro e degli ultimi 9 anni sull'euro), l'oro e i titoli di stato tedeschi e statunitensi. Negli ultimi giorni, in coincidenza con il rimbalzo degli indici, si è assistito a un recupero dei comparti a maggior beta e quelli più esposti al ciclo (Bancario, Assicurativo, Costruzioni/Cementieri e Risorse di base). Tecnicamente, l’S&P500 resta incanalato in un trading range piuttosto ampio che vede una forte area supportiva intorno a 1.040-1.030 e un’altrettanta importante zona resistenziale sui 1.120-1.130 punti. L’eventuale fuoriuscita da questo range preluderebbe a un movimento direzionale; pertanto, il superamento di 1.130, confermato dalla violazione di 1.150, fornirebbe un segnale di forza con obiettivi dapprima a 1.205-1.207 e successivamente a 1.220-1.230. Sul fronte opposto, l’eventuale cedimento di 1.040-1.030 condurrebbe nuovamente sul test posto a 1.010 (38,2% di ritracciamento di Fibonacci dell’intero movimento rialzista costruito sui minimi del 2009). L’eventuale perdita di tali livelli accentuerebbe la debolezza proiettando l’indice dapprima verso 990 e successivamente a 980-978 per poi puntare verso 950-940. Lo Stoxx600 conferma il recupero di forza relativa evidenziata negli ultimi mesi nei confronti dell’S&P500, anche se l’andamento degli indici statunitensi restano sempre la guida dei mercati azionari. In tale contesto, l’indice europeo resta sotto l’area resistenziale posta a 261-263, barriera di forte valenza. Solo il superamento di tali livelli fornirebbe un ulteriore segnale di forza con successivi obiettivi sui precedenti massimi realizzati lo scorso aprile a 270-272. Sul fronte opposto, solo la perdita di 247-245, confermata dal cedimento di 243, imprimerebbe nuova debolezza al mercato. L’ulteriore cedimento dell’area posta a 237-236 imprimerebbe una nuova accelerazione al ribasso con un primo test sul precedente supporto individuabile a 230-228, parte inferiore del flag in atto e 38,2% di Fibonacci dell’intero movimento rialzista. A cura del Servizio studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Il presente articolo costituisce l'estratto di un documento di ricerca redatto da Intesa Sanpaolo e distribuito da BancaIMI. Per ogni dettaglio informativo relativo al documento, alle avvertenze e ai conflitti di interesse dell'analista, di BancaIMI e del Gruppo Bancario di appartenenza (IntesaSanpaolo) si invita a voler consultare il sito www.bancaimi.it. Multipli, crescite e PEG dei principali indici azionari (euro) Eurostoxx Eurostoxx 50 Stoxx 600 DAX CAC 40 FTSE 100 Ibex 35 FTSE MIB FTSE All Share SMI S&P500 NASDAQ Composite Dow Jones Industrial Nikkei 225 Hang Seng Sensex 30 (India) Bovespa (Brasile) RTS Interfax (Russia) Valore P/E 2009 P/E 2010E P/E Var. % 2011E EPS 2009 259,1 2.715,3 258,2 6.083,9 3.623,8 5.366,4 10.544,8 20.369,9 20.937,9 6.332,4 1.080,3 2.176,8 10.269,4 8.927,0 20.623,8 18.205,8 67.072,5 1.450,0 18,19 13,42 18,16 19,40 15,92 18,17 12,15 15,32 16,91 16,57 20,32 30,41 16,96 51,61 16,72 22,83 18,23 12,26 11,97 10,47 11,96 11,23 11,19 11,27 10,71 12,03 12,56 12,11 13,08 16,06 11,66 15,20 11,94 17,47 11,92 7,10 10,15 9,25 10,18 10,05 9,64 9,48 9,50 9,38 9,65 10,89 11,39 13,27 10,30 12,02 10,66 14,73 9,84 5,98 Nota: i valori degli indici sono in valuta locale. E= expected, atteso. Fonte: FactSet -32,9 -17,9 -22,3 -21,0 -30,2 -30,8 -25,4 -44,9 -45,7 302,7 7,8 -1,7 -20,8 103,9 11,3 4,8 -4,7 -35,1 Var. % EPS 2010E 52,0 28,1 51,8 72,7 42,2 61,3 13,5 27,3 34,6 36,9 55,4 89,3 45,5 239,5 40,0 30,7 53,0 72,7 Var. % EPS 2011E 2010-11E 18,0 13,2 17,6 11,7 16,2 18,8 12,7 28,3 30,2 11,1 14,8 21,0 13,1 26,4 12,0 18,5 21,1 18,7 Var. % EPS Medio 2010-11E 35,0 20,7 34,7 42,2 29,2 40,1 13,1 27,8 32,4 24,0 35,1 55,2 29,3 133,0 26,0 24,6 37,0 45,7 PEG sul biennio 0,34 0,51 0,35 0,27 0,38 0,28 0,82 0,43 0,39 0,50 0,37 0,29 0,40 0,11 0,46 0,71 0,32 0,16 12 13 OSSERVATORIO ETF ETF in cifre I MIGLIORI A 1 MESE PREZZO € VOLUMI PER % 1 MESE PER % 6 MESI Lyxor Etf Malaysia 13,28 45.271 12,44 Market Access Nyse Gold Bugs 155,91 596 8,94 Etfx Daxglobal Gold Mining 36,96 2.222 8,40 Powershares Global Agriculture 8,42 5.935 Lyxor Etf Msci Usa Real Estate 26,05 29.72 EUROPA - EuroStoxx 50 TREND BT TREND MT 25,21 ▲ ▲ 18,70 ▲ ▲ 21,56 ▲ ▲ 2700 7,54 3,50 ▲ ▲ 2600 7,29 24,67 ▲ ▲ 2500 3000 2900 2800 2400 Mar 10 Apr 10 Mag 10 Giu 10 Lug 10 Ago 10 Set 10 I MIGLIORI A 6 MESI PREZZO € VOLUMI TREND BT TREND MT Lyxor Etf Turkey 55,21 12.391 PER % 1 MESE PER % 6 MESI 4,88 29,78 ▲ ▲ Market Access Dj Turkey Titans 20 171,54 820 4,43 28,96 ▲ ▲ Ishares Msci Turkey 31,05 16.944 4,42 28,49 ▲ ▲ Lyxor Etf Malaysia 13,28 45.271 12,44 25,21 ▲ ▲ Lyxor Etf Msci Usa Real Estate 26,05 2.972 7,29 24,67 ▲ ▲ Eurostoxx50 Ftse Mib Dax30 Ftse100 Cac40 Chiusura Var. % 3mesi Var. % 6mesi Var. % 12mesi 2715 20412 6084 5371 3631 7,54 10,17 3,30 5,89 6,27 -4,56 -7,35 4,38 -3,06 -6,09 0,11 -7,09 13,93 11,88 2,04 USA - S&P 500 1.252 I PEGGIORI A 1 MESE Etfx Ftse Mib Leveraged 2X PREZZO € VOLUMI 109,49 1.104 PER % 1 MESE PER % 6 MESI -5,18 n.d. TREND BT TREND MT ▼ ▼ 1200 1.150 1.100 Db X-Trackers Dj Stoxx 600 Healthcare 38,32 240 -5,16 -3,72 ▼ ▼ Etfx Dax 2X Long Fund 119,12 327 -4,85 4,55 ▼ ▼ 1.050 Lyxor Etf Levdax 39,11 103.354 -4,67 5,96 ▼ ▼ Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib 13,19 2.498.440 -4,52 -18,43 ▼ ▼ 1.000 Mar 10 I PEGGIORI A 6 MESI PREZZO € VOLUMI TREND BT TREND MT Lyxor Etf Msci Greece 4,4925 35.937 -3,18 -21,53 = ▲ Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib 13,19 2.498.440 -4,52 -18,43 ▼ ▼ Etfx Dax 2X Short Fund 57,54 1.103 3,83 -14,72 ▲ = Db X-Trackers Stoxx 600 Telecom Short 25,11 1.059 -3,14 -12,55 ▼ ▼ Db X-Trackers Stoxx 600 Industrial 43,01 595 PER % 1 MESE PER % 6 MESI 0,14 -11,66 = = Apr 10 Dow Jones S&P 500 Nasdaq Russell 2000 Mag 10 Giu 10 Lug 10 Ago 10 Set 10 Chiusura Var. % 3mesi Var. % 6mesi Var. % 12mesi 10320 1090 1841 632 5,19 3,72 2,09 1,48 -1,12 -3,00 -0,97 -3,40 10,66 8,67 14,18 12,77 FAR EAST - Nikkei 11.500 11.000 10.500 I PIÙ SCAMBIATI /QUANTITÀ PREZZO € VOLUMI Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib 13,19 2.498.440 Lyxor Etf Xbear Ftse Mib TREND BT TREND MT 1000 -4,52 -18,43 ▼ ▼ 9.000 8.500 Mar 09 PER % 1 MESE PER % 6 MESI 34,835 1.088.204 2,93 -5,95 ▲ = Ishares S&P 500 Index Fund 8,50 526.539 1,95 2,41 = = Ishares Euro Stoxx 50 27,51 298.532 -1,64 -2,63 = = Lyxor Etf Msci India 12,31 291.109 3,14 8,65 = ▲ TREND BT TREND MT I PIÙ SCAMBIATI /VALORE PREZZO € VALORE Lyxor Etf Xbear Ftse Mib 34,83 38.425.320 PER % 1 MESE PER % 6 MESI 2,93 -5,95 ▲ = Lyxor Etf Leveraged Ftse Mib 13,19 32.232.890 -4,52 -18,43 ▼ ▼ Lyxor Etf Daily Double Short Bundd 84,86 8.973.597 -3,11 n.d. ▼ = Ishares S&P 500 Index Fund 8,50 6.712.005 1,95 2,41 = = 27,515 6.496.571 -1,64 -2,63 = = Ishares Euro Stoxx 50 Giappone Cina Russia Brasile Apr 10 Mag 10 Giu 10 Lug 10 Lug 10 Lug 10 Chiusura Var. % 3mesi Var. % 6mesi Var. % 12mesi 9114 708 1468 66808 -6,06 27,95 8,34 8,11 -10,30 16,28 -2,25 -3,15 -8,70 42,07 38,62 17,70 COMMODITY - Crb 300 290 280 270 260 I PIÙ ATTIVI /VALORE 250 PREZZO € VAR % 38,86 300% 0,63 Db X-Trackers Iboxx Euro Sovereign Eurozon 173,07 286% Lyxor Etf Stoxx 600 Media 17,94 Ishares Ftse Uk All Stock Lyxor Etf Daxplus Protect Put Ishares Stoxx 600 Auto&Parts PER % 1 MESE PER % 6 MESI TREND BT TREND MT 20,76 ▲ = 0,70 3,37 = ▲ 262% 1,13 10,40 ▲ ▲ 12,98 257% 1,56 14,20 = ▲ 37,47 252% -2,93 -0,64 ▼ ▼ 240 Mar 10 Crb Brent Oro Cacao Apr 10 Mag 10 Giu 10 Lug 10 Ago 10 Set 10 Chiusura Var. % 3mesi Var. % 6mesi Var. % 12mesi 271 75 1250 2691 9,57 4,00 2,74 -10,53 -1,50 -8,75 10,07 -3,06 10,17 9,34 25,53 -5,90 Fonte: Bloomberg - dati aggiornati al 06/09/2010 Nelle tabelle sono riportati solamente gli Etf quotati sul segmento ETFplus di Borsa Italiana Spa. I dati sono elaborati su base quindicinale. Il trend indicato nelle ultime due colonne è dato dall’incrocio di due medie mobili. Per quella di breve periodo, l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 5 giorni perfora verso l'alto quella a 20 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 5 giorni perfora verso il basso quella a 20 giorni. Per quello di medio termine l’indicazione è positiva tutte le volte che la media mobile esponenziale a 20 giorni perfora verso l'alto quella a 50 giorni mentre è negativa ogni volta che la media a 20 giorni perfora verso il basso quella a 50 giorni. OSSERVATORIO ETF Commento agli ETF I listini azionari dei paesi emergenti continuano a dare soddisfazione ai risparmiatori italiani. Nel corso dell’ultimo mese sul mercato ETFPlus di Borsa Italiana spicca il rialzo registrato dal Lyxor ETF Malaysia (+12,44%). Seguono alcuni fondi specializzati nell’investimento in oro come il Market Access Nyse Gold Bugs (+8,94%) e l’Etfx Daxglobal Gold Mining (+8,40%). A sei mesi i migliori progressi sono stati registrati dal Lyxor ETF Turkey (+29,78%) seguito dal Market Access Dj Turkey Titans 20 (+28,96%) e dall’Ishares Msci Turkey (+28,49%). Penalizzati invece nelle ultime quattro settimane l’Etfx Ftse Mib Leveraged 2X (-5,18%), il Db X-Trackers Stoxx 600 Healthcare (-5,16%) e l’Etfx Dax 2X Long (-4,85%). A sei mesi le vendite hanno colpito invece il Lyxor ETF Msci Greece (-21,53%), il Lyxor ETF Leveraged Ftse Mib (-18,43%) e l’Etfx Dax 2X Short (-14,72%). Tra gli ETF più scambiati per numero di pezzi nel corso dell’ultimo mese spiccano il Lyxor ETF Leveraged Ftse Mib con una media giornaliera di 2,49 milioni di pezzi, il Lyxor ETF Xbear Ftse Mib con 1,08 milioni di pezzi e poi l’Ishares S&P 500 Index con una media di 526mila unità. Il maggiore controvalore di scambio è stato messo a segno dal Lyxor ETF Xbear Ftse Mib con negoziazioni per 38,42 milioni di euro. Seguono il Lyxor ETF Leveraged Ftse Mib con una media di 32,23 milioni e poi il Lyxor ETF Daily Double Short Bond con una media di 8,97 milioni di dollari. Il maggiore incremento negli scambi è stato messo a segno dal Ishares Stoxx 600 Auto&Parts (+300%). Seguono il Db X-Trackers Iboxx Euro Sovereign Eurozone (+286%) e il Lyxor ETF Stoxx 600 Media (+282%). Lyxor quota su Borsa Italiana 2 ETF “double short” sul DAX e sul Bund Future che, su base giornaliera, espongono l’investitore alla performance doppia ed inversa di tali sottostanti*. Questi ETF hanno un rischio elevato. BUND FUTURE L’innovativo ETF sul Bund Future, assolutamente unico nel proprio genere: 1) Permette di investire, in ottica speculativa o di copertura, sul puro “rischio di tasso” (senza l’effetto “distorsivo” del mutevole “rischio di credito” dei vari paesi dell’area euro); 2) Beneficia della straordinaria liquidità del Bund Future sottostante (17.000 miliardi di Euro di negoziazioni nel 2009) (fonte: Eurex); 3) Consente, grazie all’elevata Modified Duration (circa -20), di operare coperture con un impiego di capitale minimo (una frazione della posizione long da coprire)**. Double Short DAX Negoziazione continua su Borsa Italiana - ETF armonizzati (UCITS III) – Fondi con patrimonio segregato per legge e non aggredibile - Liquidità da 40 operatori tra cui Société Générale, Banca IMI e UniCredit. Double Short Lyxor è il 1° Emittente di ETF in Italia per Contratti (68%), Controvalore (61%) e Patrimonio (47%) (Borsa Italiana, 2009). SOTTOSTANTE NOME ETF DAX Double Short BUND FUTURE Double Short Lyxor ETF Daily ShortDAX x2 Lyxor ETF Daily Double Short Bund BLOOMBERG REUTERS ISIN DAX2S IM BUND2S IM LDAX2S.MI BUND2S.MI FR0010869495 FR0010869578 Richiedi gratuitamente la documentazione di tutti gli ETF di Lyxor a: www.ETF.it - [email protected] Consulenti: 02 89 63 25 00 Istituzionali: 02 89 63 25 28 Gli ETF menzionati sono Fondi Comuni di Investimento di diritto francese gestiti da Lyxor International Asset Management SA (qui per brevità “Lyxor”). * L’ETF double short sul DAX (denominato “Lyxor ETF Daily ShortDAX x2”) ha l’obiettivo di replicare la performance dell’indice “ShortDAX x2”, mentre l’ETF double short sul Bund Future (denominato “Lyxor ETF Daily Double Short Bund”) ha l’obiettivo di replicare la performance dell’indice “SGI Daily Double Short Bund”. I citati indici double short (e quindi gli ETF che li replicano) hanno una leva fissa (-2x) che viene ribasata ogni giorno: di conseguenza la leva è valida solo durante la specifica seduta di negoziazione, mentre non è più valida per lassi di tempo superiori al giorno. Vari elementi possono influenzare positivamente o negativamente la leva: es. costo prestito titoli e/o ricavo della componente di liquidità ecc. ** Il valore della Modified Duration potrebbe modificarsi anche sensibilmente nel tempo. Questo è un messaggio pubblicitario e non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento. Il valore dell’ETF può aumentare o diminuire nel corso del tempo e l’investitore potrebbe perdere l’intero capitale investito. Il valore degli ETF a leva amplia le oscillazioni al rialzo e/o al ribasso del sottostante. Prima dell'adesione leggere attentamente il Prospetto Semplificato e Completo ed il Documento di Quotazione disponibili sul sito www.ETF.it e presso Société Générale, Listed Products, via Olona 2, 20123 Milano. ETF ad alto rischio rivolti ad investitori con elevata conoscenza ed esperienza in prodotti finanziari complessi. La presente newsletter ETF News ha carattere puramente informativo e non rappresenta né un’offerta né una sollecitazione ad effettuare alcuna operazione di acquisto o vendita di strumenti finanziari. Il Documento è stato preparato da Brown Editore S.p.A (l’editore) in completa autonomia e riflette quindi esclusivamente le opinioni e le valutazioni dell’Editore stesso. 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