Monitoraggio fetale
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Monitoraggio fetale
GINECOLOGIA A cura di Giovanni Di Vagno *, Antonio Li Bergoli Bergoli** Monitoraggio fetale Gravidanza ad 'alto' e a 'basso rischio' l numero delle famiglie in Italia è in crescita, secondo gli ultimi dati del Ministero degli Affari Esteri (2001), ma il numero dei suoi componenti continua a diminuire: 2,6 rispetto a 2,8 del 1991. Anche per il tasso di natalità lItalia è il fanalino di coda fra i paesi della comunità europea, vale a dire 9,6 rispetto al valore delle altre nazioni che si attesta intorno al 10,6. Tenendo presente anche, che linfertilità interessa dal 15 al 20% delle coppie, si comprende come ogni nuovo nato rappresenti un bene ancora più prezioso rispetto agli scorsi decenni e come il monitoraggio della gravidanza sia diventato sempre di più una priorità per la scienza medica. Oggi si è in continua ricerca di mezzi scientifici che possano garantire al meglio il buon esito di questo Condizioni materne preesistenti Sindrome da anticorpi antifosfolipidi Lupus eritematoso sistemico e malattie autoimmuni Ipertiroidismo Emoglobinopatie Cardiopatie cianogene Nefropatie croniche Diabete tipo I Condizioni indotte dalla gravidanza Ipertensione gestazionale preeclampsia Riduzione dei movimenti fetali Oligoamnios, polidramnios Iposviluppo fetale Gravidanza protratta Pregressa morte perinatale Gravidanza gemellare con discrepanza di crescita fetale Gravidanza oltre il termine > 41 settimane meraviglioso evento, che è la nascita di un bambino. La gravidanza ed il parto, pur essendo eventi fisiologici, possono complicarsi in modo non sempre prevedibile e con conseguenze anche gravi per la madre, il feto ed il neonato. Per questo motivo si preferisce parlare di gravidanza ad alto rischio e gravidanza a basso rischio, e non si può parlare di gravidanza fisiologica in quanto non esiste il rischio zero. Lobiettivo degli operatori sanitari è quello di assicurare la migliore assistenza alla donna gravida ed al feto attraverso un sistema di sorveglianza medico / ostetrica, laboratoristica e strumentale che garantisca la prevenzione o almeno la diagnosi precoce delle patologie più frequenti. Secondo lACOG (American College of Obstetricians and Ginecologyst) protocolli di sorveglianza fetale sono necessari quando vengono individuate situazioni di rischio sia preesistenti alla gravidanza sia indotte dalla gravidanza stessa, mentre non esistono evidenze scientifiche che giustifichino tali protocolli nelle gravidanze a basso rischio, (tabella1) Dallanalisi di studi osservazionali si è visto che lindividuazione del rischio fetale può essere ottenuta con una media di 5- 8 controlli medico/ostetrici nel corso della gravidanza, durante i quali la paziente: viene ascoltata, visitata (se necessario), vengono richiesti e controllati tutti gli esami ematochimici previsti dai protocolli del Ministero della Salute (tabella 2) tabella 1 pugliasalute - ventisei - gennaio 2007 Allinizio della gravidanza, possibilmente entro la 13° settimana e comunque al primo controllo Emocromo: Hb, GR, GB, HCT, PLT, IND. DERIV, F.L. Gruppo SanguignoAB0 e Rh (D) qualora non eseguito in funzione preconfezionale Aspartato Aminotrasferasi (AST) (GOT) (S) Alanina Aminotrasferasi (ALT) (GPT) (S/U) Virus Rosolia anticorpi (IgG, IgM): in caso di IgG negative , ripetere ogni 30-40 gg fino al parto Toxoplasma Anticorpi (E.I.A.): in caso di IgG negative ripetere ogni 30-40 gg fino al parto Treponema Pallidum Anticorpi (Ricerca quantitativa mediante emoagglutinazione passiva) (TPHA): qualora non eseguite in funzione preconcezionale esteso al partner Treponema Pallidum Anticorpi anti cardiolipina (Flocculazione) (VDRL) (RPR): qualora non eseguite in funzione preconcezionale esteso al partner Virus Immunodeficienza Acqisita (HIV 1-2) Anticorpi Glucosio(S/U/dU/La) Urine Esame chimico fisico e microscopico Ecografia ostetrica Anticorpi anti eritrociti (Test di Coombs indiretto): in caso di donne Rh negativo a rischio di immunizzazione il test deve essere ripetuto ogni mese; in caso di incompatibilità AB0, il test deve essere ripetuto alla 34°- 36°settimana Tra la 14° e la 18° settimana Urine Esame chimico fisico e microscopico Tra la 19° e la 23° settimana Urine Esame chimico fisico e microscopico Ecografia ostetrica Tra la 24° e la 27° settimana Glucosio(S/U/dU/La) Urine Esame chimico fisico e microscopico Tra la 28° e la 32° settimana Emocromo: Hb, GR, GB, HCT, PLT, IND. DERIV, F.L. Ferritina (P/Sg/Er) in caso di riduzione del volume globulare medio Urine Esame chimico fisico e microscopico Ecografia Ostetrica Tra la 33° e la 37° settimana Virus Epatite B (HBV) antigene HbsAg Virus Epatite C (HCV) Anticorpi Emocromo: Hb, GR, GB, HCT, PLT, IND. DERIV, F.L. Urine Esame chimico fisico e microscopico Virus Immunodeficienza Acquisita (HIV 1-2) Anticorpi in caso di rischio anamnestico Tra la 38° e la 40° settimana Urine Esame chimico fisico e microscopico Dalla 41° settimana Ecografia Ostetrica Cardiotocografia: su specifica richiesta dello specialista; se necessario monitorare fino al parto * In caso di Batteriuria significativaa Esame colturale dellurina (Urinocoltura) Ricerca completa microrganismi e lieviti patogeni. Incluso: conta batterica tabella 2 Viene misurata la pressione arteriosa e vengono effettuate almeno 3 ecografie: 1) 10-12a settimana: per localizzazione della gravidanza, conta del numero degli embrioni, datazione della stessa, visualizzazione di anomalie maggiori, translucenza nucale. 2) 20- 22a settimana: per controllo morfologico e verifica della crescita fetale. 3) 30- 34a settimana: per controllo crescita fetale, localizzazione e morfologia placentare (linee guida SIEOG 2001) Lesecuzione dei suddetti controlli permette dunque, agli operatori sanitari di individuare le cosiddette gravidanze ad alto rischio che richiedono la messa in opera di metodologie diagnostiche che inizialmente devono essere di semplice esecuzione e di basso costo e che, se risultano positive, danno luogo alla messa in opera di test sempre più intensivi e più complessi che consentono di minimizzare la mortalità e la morbilità feto-neonatale. Fra i vari protocolli di sorveglianza fetale proposti abbiamo: 1° livello: Conta dei movimenti fetali percepiti dalla madre Non Stress Test (NST) Valutazione ecografica della quantità di liquido amniotico (AFI) 2° livello: Profilo Biofisico Fetale (PBF) Profilo Biofisico Fetale Modificato (PBFM) Dopplerflussimetria feto-placentare. Contraction Stress Test (CST) CONTA DEI MOVIMENTI FETALI da parte della madre: una sofferenza ipossica cronica si associa spesso ad una graduale e progressiva riduzione dei movimenti attivi fetali, per cui può essere usata come test di screening per gravidanze a basso ed alto rischio, consiste nella percezione di almeno 10 movimenti fetali in 12 ore. Per la sua bassa pugliasalute - ventisette - gennaio 2007 Lettura NTS Aspetto Rassicurante Linea di base (battiti per minuto) Variabilità (bpm) Decelerazioni 110-160 >/= 5 Nessuna Non Rassicurante 100-109 161-180 Anormale < 100 < 5 Accelerazioni Presenti Precoci variabili La loro per 40- 90 Singola decelerazione<3 assenza <5 per 90 Variabili atipiche è > 180 Tardive di incerto Andamento sinusoidale Singola decelerazione >3 significato attendibilità richiede comunque accertamenti di secondo livello, più specifici ed accurati. NST: cioè la rilevazione contemporanea del battito cardiaco fetale e delle contrazioni uterine fuori del travaglio di parto per un periodo di tempo non inferiore a 20 minuti, ed è ampiamente utilizzato come test di primo livello in gravidanze ad alto rischio di mortalità e morbilità perinatale. Il test è di semplice esecuzione e non presenta controindicazioni. Per quanto concerne linterpretazione, viene considerato Reattivo e quindi Rassicurante un NTS che presenti una buona variabilità della frequenza cardiaca fetale e almeno due accelerazioni in 20 minuti di tracciato. Nonostante il test sia in uso nella pratica clinica da oltre 30 anni, non ci sono sufficienti studi randomizzati che ne valutino lefficacia nel ridurre gli esiti perinatali sfavorevoli. da solo in gravidanze a rischio medio-alto non sia efficace nel migliorare loutcome della gravidanza, per la sua alta percentuale di falsi positivi, sebbene possa ridurre il numero dei ricoveri inutili in ospedale, per la sua bassa percentuale di falsi negativi. Per tale motivo il NST può essere utilizzato come test di primo livello, ma la sua positività richiede di essere confermata da indagini più accurate, fra le quali il profilo biofisico fetale, lo Stress Test (CST), e la Dopplerflussimetria feto-placentare. Il PROFILO BIOFISICO FETALE (PBF): consiste nellesecuzione di un NTS, associato alla valutazione ecografica di : Movimenti del corpo del feto Movimenti respiratori del feto Tono fetale Quantità di liquido amniotico A ciascun parametro viene attribuito un punteggio = 2 se normale; = 0 se patologico. Variabili Biofisiche Normale: ( punteggio = 2) Movimenti 1 episodio Respiratori di almeno 30 sec. fetali Movimenti fetali Anormale: (punteggio = 0) Nessun episodio della durata di 30sec. in 30min. </= 2 movimenti del di durata in 30 min. 3 movimenti distinti di un corpo o di un arto in arto o del corpo in 30 min. 30 min. Tono fetale 1 episodi di estensione attiva con ritorno alla flessione Assenza di movimenti fetali Criteri di punteggio per Profilo biofisico fetale Un punteggio: Maggiore o uguale ad 8 viene considerato: Normale Uguale a 6 viene considerato: Dubbio Minore o uguale a 4 viene considerato:Patologico. Lanalisi degli studi che hanno valutato lefficacia del PBF rispetto a quello del solo NST non dimostra differenze significative, pertanto il PBF è un test ormai obsoleto e sostituito da un altro di più agevole esecuzione e altrettanto accurato, e cioè dal PBF modificato. Profilo biofisico fetale modificato (pbfm): Esso prevede la esecuzione di un NST associato alla valutazione ecografica della quantità di liquido amniotico attraverso la determinazione dell AFI (Amniotic Fluid Index). Il calcolo dellAFI si esegue suddividendo lutero in 4 quadranti teorici, misurando in ciascun quadrante la tasca amniotica verticale più profonda e ottenere la pugliasalute - ventotto - gennaio 2007 somma in cm. LAFI è considerato normale per valori superiori a 5cm. Il PBF modificato è considerato normale se contemporaneamente il NST e lAFI sono normali. Il tasso dei falsi negativi del PBF modificato è dello 0,8, quindi molto attendibile. Dopplerflussimetria (df) dellarteria ombelicale: è indicata nella sorveglianza fetale sulla base dellosservazione che la velocità del flusso ematico, in questo distretto è diversa nel feto normale rispetto a quello con crescita ridotta su base ipossica. Riduzione e soprattutto assenza o inversione del flusso diastolico dellarteria ombelicale sono correlati significativamente con un aumento della mortalità perinatale o della comparsa di danni feto-neonatali permanenti. Quindi in tutti i casi di riscontro ecografico di ritardo di crescita fetale la DF dellarteria ombelicale è il test di scelta dal momento che alterazioni flussimetriche di questo distretto precedono cronologicamente le indicazioni ottenibili con NST ed AFI e sono predittivi di esiti perinatali sfavorevoli. Sembra, dai risultati dei primi studi, che il tasso dei falsi negativi sia dello 0, quindi con un a valore predittivo negativo del 100%. Nella gravidanza oltre il termine, la maggior parte dei centri utilizza il PBF modificato (NST + AFI) a giorni alterni.Un NST Non Rassicurante e/o un AFI < 5cm vengono considerati elementi di indicazione al ricovero in ospedale ed alla induzione del parto, (o al CST) che in mancanza di un rapido riscontro positivo, conduce a taglio cesareo. Nelle gravidanze a rischio, lepoca di inizio della sorveglianza fetale dipende dalla gravità della situazione clinica materna o fetale. In ogni caso, studi clinici suggeriscono che in genere iniziare lesecuzione dei tests a 32- 34 settimane è appropriato per la maggior parte delle gravidanze a rischio. La frequenza di ripetizione dei test dipende, naturalmente, dalla situazione clinica e dalla entità del rischio fetale. In nessun caso è codificata secondo criteri rigorosi: la scelta pertanto è empirica e lasciata allesperienza del clinico. In altre parole, per la sorveglianza fetale è ragionevole utilizzare per uno screening di primo livello test di facile esecuzione, poco costosi e soprattutto con un valore predittivo negativo elevato. Come metodica di sorveglianza domiciliare, anche se non validata da prove di efficacia, è molto diffusa la Conta dei Movimenti Fetali registrati dalla propria madre. Nella pratica clinica quotidiana, in regime ambulatoriale o ospedaliero, invece, il test di primo livello più utilizzato è il NST associato eventualmente alla misurazione dellAFI. In presenza di un test dubbio o positivo è opportuno procedere dapprima alla ripetizione in tempi brevi del test, quindi allesecuzione di accertamenti di secondo livello caratterizzati da una percentuale di falsi positivi minore): PBFM, DF arteria ombelicale. In caso di positività del test di secondo livello è indicato il CST,che si esegue provocando farmacologicamente (tramite infusione endovenosa lenta di Ossitocina) linsorgenza di contrazioni uterine (almeno 3 ogni 10) e registrando contemporaneamente BCF e intensità delle contrazioni uterine, svelando così condizioni di ridotta ossigenazione fetale attraverso la rilevazione di decelerazioni tardive a s s o c i a t e a d u n a r i d o t t a v a r i a b i l i t à d e l B C F. Il CST viene considerato negativo in assenza di decelerazioni tardive quando le contrazioni si susseguono con una frequenza di 1 ogni 3. La positività del CST associata ad unassenza della reattività fetale implica che lossigenazione basale subottimale persista da un periodo di tempo sufficientemente lungo, tale da aver causato unacidosi metabolica con elevato rischio di sofferenza fetale, che se non si risolve in tempi brevi, può condurre a morte il feto o lasciargli dei danni neurologici permanenti. In questo caso il management ostetrico consiste nellimmediato espletamento del parto anche con taglio cesareo. * Responsabile U.O. di Ostetricia e Ginecologia IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza **Dirigente medico U.O. Ostetricia e Ginecologia IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza pugliasalute - ventinove - gennaio 2007