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Astrologia celtica: il magico mondo degli alberi prima parte dell'Astrologa Martina A differenza del nostro Zodiaco, di derivazione mesopotamica, e dell’oroscopo cinese, che si sono preservati con continuità fino a oggi nella pratica astrologica, i segni anticamente associati dai Celti al calendario sono stati oggetto di ricerche e di congetture, che hanno preso vigore in particolare dopo la pubblicazione da parte del poeta e scrittore Robert Graves dell’opera La Dea Bianca. L’opera di Graves è frutto di approfonditi studi e ricostruzioni che, sebbene all'inizio accolti con qualche perplessità dall'astrologia tradizionale, sono ora riconosciuti alla base di un calendario astrologico che associa un albero a ciascun mese dell’anno e a una lettera dell’alfabeto celtico. Nella cultura dei Celti l’albero era un elemento simbolicamente molto importante e investito di sacralità, in quanto rappresentazione naturale del ciclo della vita ed emblema del ‘tutto’ inteso come armonizzazione delle singole parti (radici che affondano nel sottosuolo, tronco che, solido, si staglia sulla Terra e chioma che protende verso il cielo). Vediamo quindi i primi sei di questi tredici “segni arborei” e le loro caratteristiche, le ‘virtù’ che essi, secondo i Celti, conferivano ai nuovi nati. t r a v e l c a r n e t . i t 1 MARZO t r a v e l c a r n e t . i t A str olo gi a celti ca : i l ma gi co mond o d egli alb e ri Betulla 24 dicembre / 20 gennaio Dopo lo scioglimento dei ghiacci dell'era glaciale, la Betulla sarebbe stato il primo albero a comparire sulla terra e per questo ha assunto il significato simbolico dell'inizio e della rinascita; infatti, nel simbolismo celtico, è considerato albero materno della fecondità fisica e spirituale. I nativi della Betulla sono determinati e ambiziosi. Tuttavia non dimostrano aggressività, ma sono cortesi, eleganti e, sotto la superficie, dotati di un'eccezionale resistenza. Pensano positivo anche nelle situazioni più complicate e affrontato le difficoltà con forza e ottimismo, così come il loro albero guida riesce a crescere anche in condizioni avverse. Professionalmente sono competenti e rispettati, mentre nei rapporti personali possono mostrare un po’ di freddezza. Compatibilità con Pruno e Salice. Sorbo rosso 21 gennaio / 17 febbraio I Celti pensavano che le bacche del Sorbo possedessero poteri magici tanto da farne il cibo prediletto dei loro Dei, come l’ambrosia lo era per gli Dei olimpici. Rami di Sorbo venivano appesi all’esterno delle case per propiziare la buona fortuna, e in generale questa pianta era considerata capace di scacciare gli influssi negativi. Gli individui che hanno il Sorbo come albero guida sono visionari, creativi, rivoluzionari. Possono essere eccellenti artisti e leader carismatici, sono curiosi e avidi di novità; molto forti spiritualmente, difendono a spada tratta le loro idee e i loro obiettivi. Nonostante il loro apparente individualismo, tuttavia, sono leali e affidabili nei rapporti personali. La loro diffidenza innata li può portare, talvolta, a perdere in spontaneità. Compatibilità con Biancospino e Edera. Frassino 18 febbraio / 17 marzo I frassini sono grandi alberi, in grado di raggiungere oltre 200 metri di altezza. I Celti credevano che fossero alberi sacri tanto da usarne il pregiato legno per oggetti di culto. Il legno del frassino era anche il preferito dai druidi per i fuochi che venivano accesi durante i rituali e altre cerimonie pubbliche. I nati nel Frassino hanno una natura ambivalente, che li porta a dover bilanciare il loro lato artistico e immaginativo con il loro lato t r a v e l c a r n e t . i t 2 MARZO t r a v razionale e realistico. Sono liberi e indipendenti nello spirito e nel corpo, amanti del progresso e dei cambiamenti, costantemente alla ricerca di nuove sfide, con se stessi e gli altri. Piuttosto tolleranti e compassionevoli nei confronti degli altri, sono sensibili e spesso fortemente intuitivi. Nelle situazioni in cui si sentono privati della loro libertà, possono reagire in modo piuttosto impulsivo e collerico. Compatibilità con Salice e Sambuco. Ontano 18 marzo / 14 aprile L’Ontano è un albero che cresce rigogliosamente in zone umide, vicino a paludi e corsi d'acqua, e il suo legno è incredibilmente resistente alle intemperie. Al taglio, la sua linfa assume un colore rossastro, che ricorda il sangue. Questo era visto dai Celti come un segno di generosità dell'albero che veniva utilizzato sia per il riscaldamento che per le costruzioni. Alle persone nate con l'Ontano come albero guida, piace viaggiare e cavarsela da soli. Sono coraggiosi e competitivi, generosi ma autoritari e amanti della disciplina; la loro intraprendenza rappresenta una forza ma anche un difetto, quando non è accompagnata dalla capacità di riconoscere i propri limiti. Dotati di un grande senso pratico, sono apprezzati per la loro serietà e la brillante capacità di organizzazione. Questa necessità di pianificazione, unita all'autocontrollo cui si sottopongono, spesso rappresenta un ostacolo nella spontanea espressione dei sentimenti e elle emozioni, sia nei confronti della persona amata che degli amici. Compatibilità con Quercia e Betulla. Salice 15 aprile / 12 maggio Nella mitologia celtica, il Salice era sacro alla Triplice Dea. Gli antichi miti cosmogonici lo collegavano all’origine della vita, e quest’albero è da sempre associato alle pratiche magiche e occulte. I nativi del Salice sono intelligenti e tenaci, capaci di dimostrarsi amici preziosi e avversari implacabili. Normalmente sono introversi e sensibili e il loro temperamento è piuttosto incline alla malinconia. Ciononostante, godono di un naturale ascendente sugli altri, grazie alla loro innata capacità di seduzione; amanti del bello e del lusso, senza però mai eccedere, sono persone raffinate ed eleganti, sempre alla ricerca dell'armonia. La loro straordinaria capacità di tradurre le proprie idee per trasmetterle agli altri li porta a eccellere nell’insegnamento o nei ruoli pubblici. Compatibilità con Betulla e Edera. t r a v e l c a r n e t . i t 3 MARZO t r a v e l c a r n e t . i t A str olo gi a celti ca : i l ma gi co mond o d egli alb er i Biancospino 13 maggio / 9 giugno L'albero di Biancospino appartiene alla famiglia delle rose, e come queste è coperto di spine acuminate. Già dai Celti era utilizzato per le sue qualità medicamentose, e ancora oggi è impiegato nella farmacologia e nell’erboristeria. Le persone del Biancospino sono carismatiche e creative, capaci di rinnovarsi continuamente. Sono grandi comunicatori, dotati di un forte senso dell'umorismo e dell'ironia; ottimi ascoltatori, vengono apprezzati dagli altri per la loro capacità di fornire con chiarezza un quadro generale della situazione e mostrare punti di vista alternativi. Coloro che hanno il Biancospino come albero guida sono persone profonde, anche più di quanto non appaia, ricche di curiosità e interessi. Il loro amore per le novità li rende a volte imprevedibili e volubili, tanto da dare di sé l'immagine di individui affascinanti ma incostanti. Compatibilità con Frassino e Sorbo. 1 - continua In apertura, a sinistra, la prima edizione del saggio di Robert Graves pubblicato dalla Creative Age Press di New York nel 1948; a destra, il libro di Graves nella traduzione italiana, Gli Adelphi 2009. t r a v e l c a r n e t . i t 4 MARZO t r a v e l c a r n e t . i t