Indici ROE e ROI

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Indici ROE e ROI
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REDDITIVITÀ OPERATIVA
R.O.I.
• Definizione • R.O.I. è l'abbreviazione delle seguenti parole di lingua inglese: "RETURN
ON INVESTMENT " che significano redditività dell'investimento.
• Nella realtà aziendale l'indice R.O.I. è di fondamentale importanza
poiché permette di valutare la redditività del capitale investito nella
gestione caratteristica.
• Indice
di
redditività
• L'indice R.O.I. viene calcolato con il seguente rapporto:
R.O.I. =
• Ro = reddito
operativo
Ro
C - Ca - L
• È il reddito generato dalla gestione caratteristica
dell'azienda dove, per caratteristica, si intende l'attività che caratterizza l'azienda.
• Per un calzificio, ad esempio, il reddito operativo è
dato dalla differenza tra i ricavi ed i costi che rientrano nella sua normale attività di vendita e di produzione di calze.
• C = capitale
• Si tratta del capitale globalmente investito nella
investito
gestione e può essere identificato con il totale atnella gestione tivo dello stato patrimoniale.
• Ca = capitale • Poiché lo scopo dell'indice R.O.I. è quello di deternon investito
minare la redditività della gestione caratteristica, è
nella gestione necessario determinare il capitale in essa investito
caratteristica
sottraendo Ca a C.
Se un calzificio ha impieghi di capitale
in titoli questi capitali vanno esclusi
Esempio dal capitale investito nella gestione caratteristica in quanto generano ricavi che
non sono caratteristici per un calzificio.
• L = liquidità
immediate
• Le scorte liquide, in quanto tali, non possono venire
considerate capitali investiti nella gestione caratteristica perché la loro esistenza in cassa preclude
il loro utilizzo nell'attività caratteristica.
• Nel caso in cui si verifichino le seguenti condizioni:
Ca = 0; L = 0;
.. la formula per il calcolo dell'indice
R.O.I. è la seguente:
Ro
C
• Se gli investimenti atipici e le scorte liquide sono
inesistenti o di consistenza trascurabile, il capitale
investito nella gestione caratteristica coincide con
il capitale totale investito dall'azienda e quindi con
il totale attivo o passivo dello Stato Patrimoniale.
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ANALISI DELL'INDICE
• Valori flusso • Il reddito operativo, numeratore dell'indice R.O.I., è un valore flusso poiché rappresenta la differenza tra valori flusso quali ricavi e
costi caratteristici che hanno avuto la loro manifestazione economica in un determinato arco di tempo.
• Valori stock • Il capitale investito nella gestione caratteristica è un valore stock
perché è il capitale calcolato in un determinato istante di tempo
che coincide con la data di redazione del bilancio.
• I valori stock non sono rappresentativi del periodo di tempo considerato ma soltanto dell'istante di tempo in cui vengono calcolati,
perciò il valore al denominatore potrebbe non rappresentare realmente il capitale investito nel periodo. Affinché questo valore sia
attendibile, o si avvicini maggiormente alla realtà, è necessario
calcolarne il valore medio.
• Per calcolare il R.O.I. dell'azienda Alfa relativo all'anno 2007; abbiamo
bisogno almeno dei seguenti elementi:
.. reddito operativo € 2.000.000,00;
Esempio
.. capitale investito
€ 20.000.000,00.
• Si suppone che non ci siano investimenti atipici
e liquidità di rilievo:
€
2.000.000,00
R.O.I. =
= 10%
€
20.000.000,00
• Secondo il bilancio è di € 20.000.000,00. Supponendo però che al 31.12.2006 il capitale investito
nell'azienda fosse di € 13.000.000,00, si può affermare che il capitale iniziale era € 13.000.000,00
mentre quello finale è di € 20.000.000,00. Qual è
il valore del capitale investito nell'anno 2007?
• Il capitale investito nell'azienda è una grandezza che varia costantemente a seguito
dell'esercizio dell'attività di impresa e potrebbe essere calcolato con assoluta precisione solo se si potesse disporre dei suoi valori giornalieri e da questi ricavarne
il valore medio del periodo considerato. Poiché questa soluzione è difficilmente
praticabile, si procede a calcolare la media dei valori a disposizione, quindi:
• Capitale investito
nella gestione caratteristica
nell'anno 2007
.. capitale investito
al 31.12.2006
.. capitale investito
al 31.12.2007
.. valore medio del capitale
investito nell'anno 2007
€ 13.000.000,00
€ 20.000.000,00
13.000.000,00 + 20.000.000,00
= 16.500.000,00
2
€ 2.000.000,00
R.O.I. =
= 12,12%
€ 16.500.000,00
.. il valore dell'indice R.O.I.
sarà allora:
• La differenza rispetto al precedente calcolo è notevole.
• Ancora più preciso è il calcolo della media ponderata, supponendo che
il capitale impiegato abbia i seguenti valori:
Periodo
Capitale impiegato
Giorni
dal 1/01 al 31/08 13.000,00
90
dal 1/01 al 31/09 125.500,00
183
Esempio dal 1/04 al 30/09 12.500,00
92
dal 1/10 al 31/12 20.000,00
....
Valore medio ponderato
=
2
(13.000.000 • 90) + (12.500,00 • 183) + (20.000,00 • 92)
= .......
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ANALISI DELL'INDICE
(segue)
• È il fondamentale quoziente reddituale che esprime il tasso di redditività del capitale
investito nella gestione caratteristica.
• Permette di giudicare l'efficienza della gestione caratteristica.
• Assume un ruolo di primo piano nelle relazioni che intercorrono tra la redditività del
capitale proprio, da un lato, e l'onerosità dell'indebitamento dall'altro.
• Segnala la capacità dell'impresa di remunerare il capitale comunque acquisito facendo leva sull'attività caratteristica dell'impresa stessa.
• Variabili
che
influenzano
il R.O.I.
• Condizioni
di attività
aziendale
• L'attività aziendale ha come obiettivo il soddisfacimento di due problemi fondamentali:
.. cosa produrre;
.. quanto produrre.
• La soluzione di questi due problemi determina la
struttura e le dimensioni dell'attività economica svolta
dall'impresa. A loro volta, struttura e dimensioni
dell'attività economica influenzano rispettivamente il reddito operativo, numeratore dell'indice R.O.I.,
e la dimensione del capitale investito nella gestione, denominatore dell'indice R.O.I..
• Condizioni • Hanno ad oggetto il "come" realizzare cosa si è
di efficienza deciso di produrre combinato con il "quanto"
nell'acquisizione dei fattori produttivi, nel processo di trasformazione e nella vendita.
• La condizione di efficienza può essere così riassunta: "produrre il massimo con i mezzi a disposizione oppure utilizzare il minimo dei mezzi a disposizione per produrre la quantità pianificata".
• La redditività operativa è condizionata da:
.. efficienza • È il grado di utilizzazione della capainterna
cità produttiva e delle altre risorse a
disposizione.
.. efficienza • È la capacità dell'azienda di operare
esterna
scelte efficienti quando entra in
contatto con terze economie (ad es.:
quando acquista i fattori necessari
alla produzione oppure quando vende
i suoi prodotti).
• L'indice R.O.I. la cui formula è la seguente:
• Fattori
che
Ro
R.O.I. =
determinano
C
può essere scomposto nei fattori che lo costituiscono così come
il R.O.I.
segue:
Ro
V
Ro
R.O.I. =
x
=
V
C
C
Ro = reddito operativo
V = vendite
C = capitale investito nella gestione caratteristica
• I fattori nei quali l'indice R.O.I. può essere scomposto esprimono
rispettivamente:
Ro
=
.. redditività delle vendite
V = R.O.S.
.. rotazione del capitale investito
=
V
C
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ANALISI PER FATTORI
DELL'INDICE R.O.I.
R.O.S.
• R.O.S. è l'abbreviazione delle parole in lingua inglese " RETURN ON SALES " che stanno a
significare redditività delle vendite.
• L'indice di redditività delle vendite è la risultante del rapporto tra il reddito operativo (Ro)
ed i ricavi di vendita, più precisamente i ricavi netti di vendita cioè i ricavi al netto di sconti
e abbuoni della gestione caratteristica.
Ro
R.O.S. =
V
• Il R.O.S. esprime il reddito medio operativo per unità di ricavo, cioè quant'è il reddito
operativo medio per ogni euro di fatturato.
• Esempio: Ro = € 1.000.000,00; V = € 10.000.000,00
€ 1.000.000,00
R.O.S. =
= 0,1Ö 10%
€ 10.000.000,00
ogni € di fatturato netto genera mediamente 0,1 € di reddito operativo, quindi 100 € di
vendite generano mediamente 10 € di reddito operativo. Il R.O.S. è del 10%.
• Il numeratore dell'indice R.O.S. è dato dalla differenza tra i ricavi ed i costi della gestione
caratteristica dell'azienda.
• Il denominatore dell'indice R.O.S. rappresenta il volume dell'attività aziendale espresso
sotto forma di ricavi netti caratteristici.
• L'indice R.O.S. può assumere valori:
.. R.O.S. = maggiore di zero
• Significa che una parte di ricavi è ancora disponibile dopo
la copertura di tutti i costi inerenti alla gestione caratteristica.
• Esprime la capacità dei ricavi della gestione caratteristica
a contribuire alla copertura dei costi extra-caratteristici:
oneri finanziari, oneri straordinari, imposte, remunerazione
capitale di proprietà.
.. R.O.S. = zero
• La capacità remunerativa del flusso di ricavi caratteristici
è limitata alla sola copertura dei costi della gestione caratteristica.
• In questo caso, la copertura degli oneri finanziari, degli
oneri straordinari e la remunerazione del capitale proprio
dipendono dalla presenza di risorse extra-caratteristiche
quali proventi finanziari e proventi straordinari.
.. R.O.S. = negativo
• Viene segnalata l'incapacità dei ricavi caratteristici a coprire i costi della gestione caratteristica, oltre che, s'intende, i costi finanziari, i costi straordinari e la remunerazione
del capitale proprio.
V
• Tasso di rotazione del capitale investito =
C
V = vendite nette
C = capitale investito nella gestione caratteristica
• Questo indice segnala quante volte, nell’arco di tempo
preso in considerazione dal bilancio, il capitale investito
si è trasformato in ricavo di vendita.
• Tasso di rotazione
del capitale investito
RISULTATI
• Elementi • L'analisi dei fattori che determinano il valore dell'indice R.O.I. mette in
di
evidenza che la redditività della gestione dipende dai seguenti elementi:
influenza .. dai margini di profitto che si ottengono per ciascuno dei cicli "acquisto
materie prime - lavorazione - vendita prodotti finiti" (redditività delle vendite);
.. dalla velocità con cui questi cicli si ripetono nel corso del periodo preso in
considerazione (rotazione del capitale investito), e che sono conseguenza
diretta dei valori di vendita.
• Azioni
possibili
4
• Le imprese al fine di migliorare l'indice R.O.I. possono, in teoria, seguire due
differenti linee di condotta:
.. scegliere una politica di bassi margini sulle vendite ma, per ottenere una
redditività soddisfacente (evidenziata da un buon indice R.O.I.), debbono
conseguire una elevata rotazione del capitale investito;
.. scegliere una politica di elevati margini sulle vendite accettando di realizzare
una minore velocità di rotazione del capitale investito.
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REDDITIVITÀ NETTA
REDDITIVITÀ
DEL CAPITALE PROPRIO
O CAPITALE DI RISCHIO
• La redditività del capitale investito nella gestione viene calcolata utilizzando l'indice R.O.E. che significa "return on equity" ossia redditività del capitale proprio.
•Questo indice è definito dal rapporto tra il reddito netto del periodo considerato
"Rn" ed il capitale proprio mediamente investito "N" durante l'arco di tempo considerato.
•La formula dell'indice R.O.E. è la seguente:
Rn
Reddito netto del periodo considerato
=
Cap. proprio invest. inizio del periodo + Cap. proprio invest. a fine periodo
N
2
UTILITÀ DEL R.O.E.
• L'indice R.O.E. viene interpretato come tasso di redditività del capitale proprio ed
esprime il tasso di rendimento del capitale proprio che l'imprenditore o i soci hanno
investito nell'azienda.
• Può essere utilizzato in:
.. analisi
preventive
• Viene definito l'obiettivo di redditività del capitale proprio da raggiungere nei periodi futuri.
.. analisi
• Si confronta la redditività del capitale proprio con il valore di redditività
consuntive preventivato ed in caso di scostamenti si procederà ad accertarne
le cause.
VALORI DEL R.O.E.
• In quanto rapporto tra il reddito netto di esercizio ed il capitale proprio mediamente
investito nel periodo l'indice R.O.E. può assumere valori:
.. positivi
• Quando il reddito netto è positivo.
.. negativi
• Quando il reddito netto è negativo.
L'indice R.O.E. può assumere valori positivi nel caso in cui numeratore
e denominatore siano negativi oppure valori negativi quando il
numeratore è positivo ed il denominatore negativo. In questi casi non
Attenzione è significativo calcolare l'indice R.O.E., poiché con tale indice ci si
prefigge di calcolare la redditività del capitale proprio ma, nel caso
in cui il denominatore sia negativo, l'azienda non ha capitale proprio
investito nella sua attività.
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COMPOSIZIONE
DEL R.O.E.
• L'indice R.O.E. è il risultato del prodotto dei seguenti tre fattori:
Reddito operativo
Ro
.. R.O.I.
=
C
.. grado di
indebitamento
Capitale investito nella gestione
C
=
Capitale netto
N
.. incidenza del
reddito netto
sul reddito
operativo
o tigex
ANALISI DEL R.O.E.
Capitale investito nella gestione
Reddito netto
Rn
=
Reddito operativo
Ro
• La formula per il calcolo dell'indice R.O.E. si ricava come segue dal prodotto dei tre
fattori sopra elencati:
Ro
.. R.O.E. =
C
y
C
N
y
Rn
Rn
=
Ro
N
• L'indice R.O.E., e quindi il tasso di redditività del capitale proprio investito nell'azienda, dipende:
.. dal rendimento del capitale inve- • Questo fattore è correlato:
stito nella gestione operativa
.. alla struttura dei costi e ricavi aziendali sostenuti nell'esercizio della sua attività caratRo
teristica;
C
.. al capitale investito nella gestione caratteristica.
.. dal rapporto di indebitamento
C
N
.. dall'incidenza del reddito
netto sul reddito operativo
Rn
Ro
6
• Questo fattore pone in evidenza la proporzione esistente fra l'intero capitale impiegato dall'impresa e la parte di esso rappresentato dal
capitale proprio. Tanto maggiore è il valore
dell'indice quanto maggiore è la dipendenza
dell'azienda dal capitale di terzi.
• Questo indice esprime il peso esercitato dalle
gestioni finanziaria, straordinaria e tributaria
sulla redditività netta.
• Può assumere valori compresi tra 0 e 1. All'interno di questo intervallo l'indice assume valori
tanto più vicini allo 0 quanto più elevato è il
peso delle gestioni extracaratteristiche.
• Questo indice assume valori negativi se:
Nota
a) Rn < 0; Ro > 0;
bene
b) Rn > 0; Ro < 0.
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FATTORI DEL R.O.E.
Ro
R.O.E. =
C
y
C
y
N
Rn
Ro
• Il significato di questa equazione è il seguente: la redditività del capitale proprio,
espressa dal R.O.E., può essere intesa come il prodotto dell'azione congiunta di tre
fattori primari:
.. la redditività operativa espressa
dall'indice R.O.I.
• In termini di variazioni ne deriva che, a
parità di rapporto di indebitamento e di
tasso di incidenza del risultato netto sul
risultato operativo, il R.O.E. varia in relazione diretta al variare del R.O.I.
.. la struttura finanziaria, espressa
dal rapporto di indebitamento
• A parità di R.O.I. e di incidenza del risultato netto sul risultato operativo, le modificazioni del R.O.E. dipendono direttamente
dalle variazioni intervenute nel rapporto di
indebitamento.
•Il rapporto di indebitamento assume valori
tanto maggiori quanto più elevato è il ricorso dell'azienda al capitale di terzi. Vista
la struttura dell'equazione per la determinazione del R.O.E. è evidente che il rapporto di indebitamento esercita un "effetto
amplificativo"; da qui la nozione di leva
finanziaria o "financial levarage", termine
con cui si specifica l'azione svolta dalla
composita struttura finanziaria espressa appunto dal rapporto di indebitamento sul
capitale proprio. Facendo leva sul capitale
di terzi l'impresa può infatti migliorare, in
date condizioni, la sua redditività netta.
.. il tasso di incidenza del reddito
netto sul reddito operativo o tigex
• Questo indice assume valori compresi tra 0
e 1 e precisamente valori via via decrescenti all'aumentare del peso dei componenti di
reddito estranei alla gestione operativa.
L'indice in questione esercita quindi un "effetto riduttivo" nell'ambito dell'equazione
che permette di calcolare il R.O.E.
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ALTRA CONFIGURAZIONE
DEL R.O.E.
• La configurazione dell'indice R.O.E. che rappresentiamo mette in risalto il meccanismo della leva finanziaria.
• La relazione matematica è la seguente:
R'n
Rn
y
R.O.E. =
N
dove
= Reddito netto
= Reddito operativo - oneri finanziari
Rn
R'n
R'n
sostituiscono ad R'n i suoi valori:
R.O.E. =
(
Of
Ro
N
N
)
Rn
y
dove
N
Ro
Of
R'n
Ro
moltiplico e divido il rapporto
y
N
Of
moltiplico e divido il rapporto
Ro
C =
y
T =
Ro
y
C
Of
-
N
C
C
y
C
Of
N
T
y
T
N
R.O.E. =
= Capitale netto
= Reddito operativo
= Oneri finanziari
T
y
T
y
N
C
sapendo che: C = N + T e quindi
Rn
R'n
=
N
dove C = Capitale investito
T = Capitale di terzi
T
1 +
N
N
C
nell'equazione del R.O.E. provvedo a sostituire a
il suo valore:
N
Ro
R.O.E. =
y
C
Ro
R.O.E. =
Ro
+
C
raccolgo
T
(
)
T
1+
N
y
C
T
Of
T
y
T
Of
-
N
Rn
y
N
y
T
T
R'n
y
N
Rn
R'n
a fattor comune:
N
Ro
R.O.E. =
T
+
C
N
(
Ro
Of
-
C
T
)
y
Rn
R'n
moltiplico i membri dentro la parentesi con il fattore fuori:
Ro
R.O.E. =
C
8
y
Rn
R'n
T
+
N
(
Ro
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C
-
Of
T
)
Rn
R'n
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ALTRA CONFIGURAZIONE
DELL'INDICE R.O.E.
(segue)
Ro
sapendo che
= R.O.I.
C
Of
= i
sapendo che
T
si ottiene
R.O.E. = R.O.I.
y
Rn
R'n
EFFETTO LEVA
FINANZIARIA
T
+
y (R.O.I. - i)
y
N
Rn
R'n
• Nella seconda configurazione dell'indice R.O.E. il rapporto di indebitamento, espresso
dal rapporto T agisce come moltiplicatore del divario esistente tra la redditività
N
del capitale investito (R.O.I.) e l'onerosità del capitale di terzi (i) e proprio per questo
prende il nome di leva finanziaria. Il divario tra R.O.I. ed "i" può, a seconda delle
circostanze, assumere segno positivo o negativo.
• Nell'ambito di questa equazione si possono distinguere le seguenti diverse ipotesi:
T
ƒ assenza di capitale di terzi, quindi
= 0 oppure (R.O.I. - i) = 0
N
• In entrambi questi casi viene ad essere = 0 il secondo addendo dell'equazione:
.. nel primo caso non c'è effetto di leva finanziaria, perché l'azienda non è indebitata;
.. nel secondo caso non c'è effetto di leva finanziaria, perché i capitali che l'azienda
raccoglie presso terzi hanno un costo pari alla redditività che gli stessi generano
quando vengono impiegati nella gestione.
T
ƒ l'azienda fa ricorso a capitale di terzi, quindi
>0
N
R.O.E. > R.O.I.
Il primo membro di questa disuguaglianza
cresce tanto più rapidamente quanto
maggiore è il rapporto di indebitamento;
in questo caso si parla di effetto leva
positivo.
Condizioni affinché la disuguaglianza sia verificata
1) R.O.I. - i > 0;
2)
Rn
R'n
>0
T
3)
N
sufficientemente alto da compensare l'effetto riduttivo esercitato da Rn
R'n
R.O.E. < R.O.I.
In presenza della condizione 1) il primo
membro di questa disuguaglianza diminuisce tanto più rapidamente quanto
maggiore è il rapporto di indebitamento.
Condizioni affinchè la disuguaglianza sia verificata
Rn
1) R.O.I. - i < 0;
oppure
>0
R'n
1) R.O.I. - i > 0;
2)
Rn
<0
R'n
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CALCOLO DEL R.O.E.
Stato Patrimoniale della Società Alfa S.p.A. (valori migliaia di Euro)
2005
2006
2007
Attività immobilizzate
1.500
1.200
2.000
Attività correnti
3.000
4.000
4.000
Totale attivo (C)
4.500
5.200
6.000
Capitale netto (N)
600
1.000
800
Passività consolidate
900
1.600
2.500
Passività correnti
3.000
2.600
2.700
Totale passivo (T)
3.900
4.200
5.200
Totale passivo e netto (C)
4.500
5.200
6.000
2005
2006
2007
1.500
2.000
2.400
Costi della gestione caratteristica
800
1.100
1.300
Risultato operativo (Ro)
700
900
1.100
Oneri finanziari (Of)
300
600
900
Reddito ante imposte (R'n)
400
300
200
Imposte
200
150
100
Reddito netto (Rn)
200
150
100
Conto Economico della Società Alfa S.p.A. (valori migliaia di Euro)
Valore della produzione
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Calcolo dell'indice R.O.E.
R.O.E.
=
R.O.I.
=
Rapporto di indebitamento
in forma indiretta
=
Incidenza risultato netto
sul risultato operativo
=
Incidenza del reddito netto
sul reddito operativo al netto
degli oneri finanziari
=
Costo dell'indebitamento
=
Rapporto di indebitamento
in forma diretta
=
Reddito netto
=
media Capitale Netto
Reddito Operativo
=
media Capitale Investito
media Capitale Investito
=
media Capitale Netto
Reddito Netto
=
Reddito Operativo
Reddito Netto
=
Redd. Operat. - Oneri finanz.
Oneri finanziari
2005
2006
2007
33,33%
18,75%
11,11%
15,56%
18,56%
19,64%
7,50%
6,062%
6,22%
28,57%
16,67%
9,09%
0,5
0,5
0,5
7,69%
14,81%
19,14%
6,5
5,062
5,22
Rn
N
Ro
C
C
N
Rn
Ro
Rn
R'n
Of
=
media Capitale di terzi
media Capitale di terzi
=
media Capitale Netto
T
T
N
Controllo
R.O.E. =
C
R.O.I. y
R.O.E. =
Rn
R.O.I. y
R'n
T
+
Rn
y
N
Ro
Rn
y (R.O.I. - i) y
N
R'n
=
33,33%
18,75%
11,11%
=
33,33%
18,75%
11,11%
Commento
• L'analisi della redditività dell'azienda evidenzia l'aumento dell'indice R.O.I. ed il calo
dell'indice R.O.E.; questo significa che nonostante ci sia stato un miglioramento della
redditività operativa la redditività del capitale netto è invece in calo.
• L'analisi del'indice R.O.E. permette di capire quali sono le cause che hanno determinato
la perdita di redditività netta:
R.O.E.=
(
R.O.I.
y
Rn
R'n
)
T
+
y
N
(
R.O.I. - i
)
Rn
y
R'n
y (0,1556% - 0,0769%) y 0,5
= 33,33%
+ 5,062
y (0,1856% - 0,1481%) y 0,5
= 18,75%
+ 5,22
y (0,1964% - 0,1914%) y 0,5
= 11,11%
R.O.E. 2005 =
(0,1556% y 0,5)
+
R.O.E. 2006 =
(0,1856% y 0,5)
R.O.E. 2007 =
(0,1964% y 0,5)
6,5
• Si può notare che il primo addendo della formula
(
R.O.I. y
Rn
R'n
)
è in costante miglioramento; ciò che invece
determina il peggioramento dell'indice R.O.E. è il secondo addendo della formula.
Utilizzando il rapporto di indebitamento in forma diretta.
Utilizzando il rapporto di indebitamento in forma indiretta.
Allegato alla rivista Soluzioni n. 1/08 - edita dal Centro Studi Castelli S.r.l
11
L INK
Calcolo dell'indice R.O.E. (segue)
• Disaggregare le variabili che determinano la reddittività netta come evidenziato nell’esempio precedente permette di individuare:
1. quale più incide nel calcolo della redditività netta;
2. la loro evoluzione nel tempo e l’apporto positivo o negativo alla redditività netta.
• In questo caso, ad esempio, è ben chiaro che la causa del “crollo” della redittività netta è dato dall’aumento del costo del capitale
di terzi (i). Infatti, pur in presenza di un continuo e considerevole aumento della redditività operativa (R.O.I.), che passa dal
15,56% dell’anno 2005 al 18,33% dell’anno 2007, non si ha alcun effetto positivo in termini di redditività netta. Si nota
immediatamente che uno degli elementi “chiave” determinanti della redditività operativa, quale il differenziale (R.O.I. - i ) è in
costante calo:
= 7,87%
.. 2005: (15,56% - 7,69%)
.. 2006: (17,31% - 14,29%)
= 3,02%
.. 2007: (18,33% - 17,31%)
= 1,02%
• Quindi la situazione è estremamente chiara: se l’azienda non riuscirà a recuperare maggiore redditività operativa (aumentare il
R.O.I.) è obbligata a queste scelte:
T
a) mantenere invariato il rapporto di indebitamento
e abbassare il costo dell’indebitamento
i
;
N
b) mantenere invariato il costo dell’indebitamento
( )
()
()
i
e aumentare il rapporto di indebitamento
c) puntare sia alla diminuzione del costo dell’indebitamento
i
()
( )
T
N
;
sia all’aumento del rapporto di indebitamento
( )
T
N
.
• Vi invitiamo a questo punto a prendere in considerazione le conseguenze delle diverse strategie:
.. strategia a)
• Il rapporto di indebitamento rimane invariato se:
1. non cambia il capitale netto e non cambia il capitale di terzi (situazione quasi impossibile perchè il capitale
netto è immancabilmente condizionato dal risultato economico di esercizio; quindi, la prima condizione di
invarianza del capitale netto è un risultato di esercizio uguale a zero, condizione difficilmente verificata);
2. la variazione del capitale netto (positiva o negativa) è percentualmente uguale alla variazione del capitale
di terzi (positiva o negativa).
N (capitale netto)
T (Capitale di terzi)
T
N
Esempio di variazione positiva:
anno T+I
anno T
100
110
1.000
1.100
0,10
0,10
Variazione %
+ 10%
+ 10%
Uguale variazione %
al numeratore e al denominatore
mantiene invariato T
N
• Quindi, nasce spontanea una domanda; se per mantenere invariato il rapporto di indebitamento devo aumentare
il capitale di terzi, come posso abbassare il costo dell’indebitamento? Solo con due modalità di intervento:
1. aumento il ricorso a fonti di indebitamento meno onerose (fornitori);
2. abbasso il costo delle fonti di indebitamento onerose (si cerca un strategia per tagliare gli oneri finanziari).
.. strategia b)
• Come è possibile aumentare il rapporto di indebitamento (T/N) mantenendo invariato il costo dell’indebitamento
(i)? È chiaro che l’aumento del rapporto di indebitamento presuppone che:
1. a parità di capitale netto aumenti il capitale di terzi;
2. a parità di capitale di terzi diminuisca il capitale netto.
• Quindi, in entrambi i casi, si presuppone l’ingresso tra le fonti di finanziamento di “nuovi” capitali di terzi,
che, solitamente, sono a pagamento se forniti dalle banche, “gratuiti” se forniti dai fornitori. Dunque, tale
strategia passa immancabilmente attraverso una ripianificazione delle fonti di finanziamento con l’obbligo di
puntare ad un maggior peso del credito di fornitura commerciale.
.. strategia c)
• Persegue contemporaneamente quanto detto per la strategia a) e b); è dunque la modalità di intervento che
produce il miglior e risultato; ovviamente è importante individuare se quanto previsto dalla strategia a) e b)
è concretamente realizzabile.
CONCLUSIONE
12
• Individuare la logica dell’andamento della redditività aziendale è una procedura complessa,
impossibile da raggiungere se non si procede alla scomposizione della redditività in tutti gli
elementi che la condizionano. Quindi, il solo modo a disposizione per discutere razionalmente della redditività in azienda passa attraverso queste due fasi fondamentali:
1. analisi dell’andamento degli elementi che condizionano l’indice R.O.I.
2. analisi dell’andamento degli elementi che condizionano l’indice R.O.E.
Allegato alla rivista Soluzioni n. 1/08 - edita dal Centro Studi Castelli S.r.l
L INK
ANNO 2006
• C'è un calo drastico del R.O.E. del 55,00% data dal rapporto
( )
33 - 15
33
ed è da
attribuire sia al peggioramento della leva finanziaria espressa dal rapporto
T
N
che del margine positivo tra R.O.I. e costo del capitale di terzi espresso dalla
differenza "R.O.I - i".
ANNO 2007
• Si rileva nuovamente un calo del R.O.E. ma in termini più contenuti rispetto all'anno
precedente: il calo è infatti del 16,67% data dal rapporto
(
15 - 12,50
15
)
• La flessione è dovuta all'assottigliamento del margine positivo tra R.O.I. e costo del
capitale di terzi.
• L'impatto negativo che quest'ultimo esercita sulla redditività netta non è attenuato
dalla leva finanziaria che, rispetto all'anno precedente si mantiene pressochè invariata (da 4,20 a 6,50).
SOLUZIONI
• Nel caso in questione, l'azienda si trova a fronteggiare una situazione dove la
redditività operativa è in miglioramento ma questo miglioramento, non porta benefici dal punto di vista della redditività netta.
• La direzione dell'azienda può adottare soluzioni differenti per cercare di migliorare
la redditività netta:
.. migliorare l'indice
R.O.I.
• In questo caso migliora sia il primo addendo della formula
che il secondo.
Quest'ultimo migliora perchè aumenta il margine positivo
tra R.O.I. e costo del capitale di terzi.
.. ridurre il costo
del capitale di terzi
• In questo caso migliora il secondo addendo della formula
poichè aumenta il margine positivo tra il R.O.I. ed il costo
del capitale di terzi.
.. migliorare la leva
finanziaria
• In questo caso migliora il secondo addendo della formula.
• Sarà compito della direzione scegliere su quali variabili agire per raggiungere gli
obiettivi di redditività netta desiderati.
• È importante tener conto delle relazioni che esistono tra le differenti variabili sulle
quali si agisce.
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L INK
PROBLEMA DEGLI ONERI
FINANZIARI IMPLICITI
• Sono gli oneri finanziari compresi nel costo d'acquisto nel caso di acquisti a regolamento differito, negli accantonamenti al fondo T.F.R. ed in altre poste.
• Lo scorporo di questi oneri dai valori di Conto Economico in cui sono conglobati
presenta notevoli incertezze e difficoltà, cosicché lo si attua nei casi in cui si può
procedere con sufficiente attendibilità in questa operazione.
• Se non si procede allo scorporo degli oneri finanziari impliciti viene penalizzata la
veridicità di due quozienti presenti nella formula per il calcolo dell'indice R.O.E.:
.. R.O.I., il reddito operativo viene gravato di costi che hanno natura finanziaria e
non operativa;
.. "i", gli oneri finanziari vengono sottostimati poichè gli oneri finanziari impliciti
vengono considerati costi operativi.
SOLUZIONE
AL PROBLEMA
DEGLI ONERI
FINANZIARI IMPLICITI
• La proposta alla soluzione del problema degli oneri finanziari impliciti consiste nel
porre al denominatore dei quozienti R.O.I. ed "i" i valori al netto dei finanziamenti
indiretti ad interesse implicito, rappresentati dai debiti verso i fornitori, dal trattamento di fine rapporto e da tutte quelle forme di finanziamento spontaneo di questo
tipo.
• In modo analogo si procede a costruire il rapporto di indebitamento, essendo
direttamente collegato al R.O.I. ed a "i".
• Pertanto, fermi restando i simboli già noti nella formula del R.O.E. ed indicando con
"Ti" i finanziamenti indiretti ad interesse implicito, gli indici interessati verranno
riformulati come segue:
.. R.O.I.
Ro
C - Ti
.. Rapporto di indebitamento
T - Ti
N
.. Costo dell'indebitamento
Of
T - Ti
• Così procedendo lo scorporo degli oneri finanziari impliciti non è più richiesto ed
i quozienti stessi risultano coerentemente costruiti poichè numeratore e denominatore risultano omogenei.
ANALISI DI BILANCIO
E VALUTAZIONE
D’AZIENDA
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• L’analisi di bilancio è uno strumento fondamentale per valutare l’azienda. Permette
infatti di:
.. studiare l’aspetto patrimoniale/economico/finanziario dell’azienda;
.. individuare razionalmente punti di forza o di debolezza;
.. l’analisi del passato permette di comprendere se le previsioni future saranno
razionali o meno.
Allegato alla rivista Soluzioni n. 1/08 - edita dal Centro Studi Castelli S.r.l