RELAZIONE FINALE CLASSE 1 C a.s. 2010

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RELAZIONE FINALE CLASSE 1 C a.s. 2010
RELAZIONE FINALE CLASSE 1 C a.s. 2010-2011
ITALIANO
Prof.Anselmi Cinzia
Presentazione della classe
La classe, molto numerosa e scarsamente scolarizzata, ha richiesto per buona parte dell’anno
scolastico un’attività didattica assai faticosa. Si sono distinti fin dai mesi iniziali, per un verso
alcuni studenti decisamente indisciplinati che hanno indotto dinamiche di tensione e disturbo, per
un altro vari alunni molto responsabili e diligenti che hanno svolto un lavoro pregevole. Diversi
studenti hanno evidenziato le loro buone qualità in itinere; altri ancora, infine, hanno migliorato il
loro comportamento generale nella seconda parte dell’anno, raggiungendo un profitto
complessivamente accettabile.
Preparazione conseguita
Il programma svolto è frutto sia della programmazione ipotizzata inizialmente, sia delle scelte
didattiche indotte dall’incontro e dalla conoscenza della classe. La preparazione media raggiunta è
discreta. Alcuni alunni non hanno raggiunto gli obiettivi fissati, generalmente per scarso senso di
responsabilità nel rispettare impegni e scadenze.
Situazione di insegnamento-apprendimento
Il clima all’interno della classe è migliorato nel corso dell’anno scolastico, sia per quanto riguarda i
rapporti tra studenti che relativamente alla collaborazione con l’insegnante.
Metodo
Lezioni frontali, lezioni dialogate, lezioni interattive.
Strumenti
Libri di testo, letture consigliate, CD-ROM, lavagna, dizionario.
Modello valutativo
Le prove di verifica effettuate sono state le seguenti: verifiche scritte secondo la tipologia del tema
argomentativo. Del riassunto e dell’analisi del testo; verifiche orali.
Valutazione
Valutazione in decimi secondo i seguenti criteri: fino a 4 punti, conoscenza dei contenuti
disciplinari; fino a 3 punti, capacità espositiva e formale; 1/2 punti, uso di un linguaggio
appropriato;1/2 punti, capacità di rielaborazione personale e/o progresso manifestato.
L’insegnante
Siena, 6 giugno, 2011
PROGRAMMA SVOLTO
ITALIANO
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CLASSE 1 sez. C
Insegnante: Prof. Cinzia Anselmi
Il testo e le diverse finalità della comunicazione: il testo descrittivo, narrativo,
espositivo, espressivo, interpretativo-valutativo, regolativo, argomentativo.
Dalla lettura alla scrittura: varie tipologie testuali e loro caratteristiche. Il
diario, il riassunto, la scheda di un libro, la recensione, il tema, l’articolo di
giornale. Esercitazioni scritte, in classe e a casa, su tali tipologie.
Esempi di temi trattati con diverse tipologie testuali.
1. “Un mondo veloce: fascino e limiti della società globalizzata”. Stefano
Baldini, Con le ali ai piedi (diario); Stefania Belmondo, Una gara
persa è comunque una vittoria (autobiografia sotto forma di intervista);
Valentino Rossi, La velocità è ovunque (testo espressivo e
argomentativo); Un gruppo di studenti intervista Paolo Fabbri, Tempo,
ritmo, moda (intervista); Umberto Santucci, Tempo reale e tempo
virtuale (articolo di giornale); Erri De Luca, Il mito logorato della
velocità (articolo di giornale).
2. “Attraverso le culture: il Maghreb”. T.B.Jelloun, Un po’ di furbizia per
giocare con l’eternità (dal romanzo Moha il folle Moha il saggio);
Fatima Mernissi, Il salone degli uomini e l’hammàm (dal romanzo
autobiografico La terrazza proibita); Vari articoli tratti dal Codice di
famiglia algerino (testo regolativo).
Le tecniche e i generi del testo narrativo: la favola, la fiaba, la novella, il
racconto, il romanzo.
Esempi di generi della narrativa: 1. Racconto e romanzo nero e giallo. E.A.Poe,
Il seppellimento prematuro; E.A.Poe, Il ritratto ovale; Bram Stoker, L’incontro
con il Conte Dracula; Stephen King, L’albergo del terrore; A.C.Doyle, Sulle
orme dell’assassino; A.Christie, Miss Marple racconta una storia;
A.Camilleri, Montalbano, un commissario dai metodi sbrigativi; C.Lucarelli, Il
silenzio dei musei; L. Sciascia, Western di cose nostre.
2. Racconto e romanzo fantastico e di fantascienza. J.L.Borges, There Are
More Things; D.Buzzati, Lo sconvolgente segreto; S.Benni, Fratello
Bancomat; Italo Calvino, da Le Cosmicomiche: Tutto in un punto, Senza
colori; da Il cavaliere inesistente: E dentro la corazza…un cavaliere
inesistente.
3. Racconto e romanzo realista. Guy de Maupassant, La collana; Beppe
Fenoglio, Vecchio Blister; Alberto Moravia, Addio alla borgata; Primo Levi,
Hurbinek. Italo Calvino, Il bosco degli animali.
I titoli dei testi sopra elencati fanno riferimento all’antologia in uso: L.Brunero,
S.Collina, M.Masera, S.Vignale, Laser, ed. Paravia, tomo A e tomo B
• Il mito e le origini della nostra cultura. Mitologia e mitografia. Significato e
valore esemplare dei miti classici. Lettura e analisi di miti tratti dalle
Metamorfosi di Ovidio (Deucalione e Pirra, Le Muse, Apollo e Dafne, Teseo e
Arianna, Dedalo e Icaro, Fetonte e il carro del Sole, Proserpina, Orfeo e
Euridice, Ercole, Mida, Clizia, Aracne, Filemone e Bauci, Narciso, Europa,
Pigmalione), dalla Teogonia di Esiodo (Prometeo), da L’Asino d’oro di
Apuleio (Amore e Psiche).
• Dall’archetipo al mito di rapido consumo: riflessione sul termine ‘mito’ oggi.
• Lettura, a casa, di testi integrali di narrativa:
1. N.Ginzburg, Lessico famigliare;
2. E.Hemingwuay, Il vecchio e il mare;
3. C.Lucarelli, Febbre gialla;
4. Leila, Murata viva;
5. V.M.Manfredi, Lo scudo di Talos;
6. D.Grossman, Qualcuno con cui correre;
7. C.R.Zafon, L’ombra del vento;
8. I.Beah, Memorie di un bambino soldato;
9. N.Ammaniti, Io non ho paura;
10.Daj Sije, Balzac e la piccola sarta cinese;
11.Italo Calvino, Le Cosmicomiche; Il cavaliere inesistente;
12.Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe;
13.A.Cristhie, Dieci piccoli indiani;
14.R.L.Stevenson, Lo strano caso..
15.L.Sciascia, A ciascuno il suo;
16.Primo Levi, Se questo è un uomo;
17.Primo Levi, La tregua.
• Esercitazioni scritte e orali di grammatica finalizzate a correggere gli errori più
ricorrenti e a potenziare le competenze lessicali, ortografiche e sintattiche.
Il testo di riferimento, per le esercitazioni di grammatica, è M.Sensini,
L’ammazzaerrori, ed. Mondatori Scuola.
• Lettura riassunto e commento di articoli di giornale legata al progetto Il
quotidiano in classe.
L’insegnante
Cinzia Anselmi
Gli alunni
RELAZIONE FINALE A. S. 2010-2011
DELL’ INSEGNANTE MARIA CAMPANILE
MATERIA STORIA – EDUCAZIONE CIVICA - GEOGRAFIA –
CLASSE I
SEZ. C
SITUAZIONE DELLA CLASSE
Lo sviluppo e il potenziamento dei valori culturali e sociali di base è stato perseguito in relazione
agli obiettivi corrispondenti definiti nella programmazione generale del Consiglio di Classe. Nel
corso del primo quadrimestre gli allievi hanno mostrato un atteggiamento positivo nei confronti
della materia e una partecipazione attiva e produttiva, anche se talvolta turbolenta e confusa. Nel
secondo quadrimestre la situazione è andata migliorando e soprattutto alcuni elementi che nel primo
quadrimestre avevano riportato maggiori difficoltà, hanno manifestato un maggiore impegno,
ottenendo buoni risultati. Per gli allievi che hanno mostrato carenze di base di un certo rilievo , sono
state operate azioni di stimolo ed interventi di recupero. Nel corso dell’anno scolastico gli alunni
hanno dimostrato in modo generalizzato un buon livello di collaborazione reciproca e si è verificata
una positiva evoluzione verso un maggiore autocontrollo ed un graduale progresso nella tolleranza
nei confronti dei comportamenti originati da disagio. Nel complesso la classe ha raggiunto gli
obiettivi prefissi dal piano di lavoro dell’insegnante.
STRUTTURA DELLA CLASSE
La classe I C è composta da un totale di 26 alunni, di cui 11 maschi e 15 femmine. La classe I C
comprende 2 alunni, 1 maschio e una femmina che seguono obiettivi differenziati e sono supportati
da insegnanti di sostegno. Nel corso del I quadrimestre n.2 alunni si sono trasferiti presso altri
Istituti scolastici, mentre all’inizio del secondo quadrimestre si è inserito nella classe I C un nuovo
alunno.
Indicatori comportamentali e disciplinari:
• osservare delle regole di convivenza scolastica e rispetto reciproco; presentarsi con i
materiali necessari,le lezioni studiate e i compiti svolti;
• conoscere ed usare la terminologia specifica;
• padroneggiare informazioni, rielaborare conoscenze, produrre elaborati, sulla base dei
contenuti appresi.
Lo sviluppo ed il potenziamento dei valori culturali e sociali di base è stato perseguito in
relazione agli obiettivi corrispondenti definiti nella programmazione generale del Consiglio di
Classe.
METODOLOGIA
Per i presupposti metodologici si è fatto riferimento a quanto espresso nel piano di lavoro annuale.
Gli argomenti proposti sono stati organizzati in unità didattiche. In questa prospettiva sono stati
perseguiti, oltre agli obiettivi specifici della materia, lo sviluppo delle capacità di comunicazione,
comprensione, analisi, sintesi, rielaborazione,applicazione e valutazione. Per gli alunni che hanno
manifestato difficoltà nell’apprendimento sono stati proposti obiettivi più limitati.
Il metodo d’ insegnamento adottato è stato:
lezione argomentata in classe da parte dell’insegnante;
successivo riepilogo e precisazione dei punti chiave dei contenuti;
approfondimento dell’argomento tramite documenti, fonti, materiale iconografico, strumenti
audiovisivi.
STRUMENTI
Gli strumenti impiegati sono stati: il libro di testo,schemi, fotocopie tratte da altri testi per
approfondire alcuni argomenti, strumenti audiovisivi.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
I rapporti con i familiari degli allievi si sono svolti attraverso le consuete modalità dei colloqui
individuali e generali; non si sono manifestate particolari problematiche di collaborazione.
SITUAZIONE DISCIPLINARE
Nel corso dell’anno scolastico il docente non si è trovato nelle condizioni di ricorrere a richiami
scritti sul registro o a comunicazioni per le famiglie sul diario.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Le verifiche si sono svolte sia in maniera scritta che orale alla fine di ogni Unita’ Didattica. Nel I
quadrimestre molti alunni hanno riportato il debito nella disciplina, per questo l’insegnante ha
svolto un recupero in itinere di quattro ore. La verifica del superamento del debito è stata positiva
per tutti gli alunni. Nel primo quadrimestre si sono svolti due verifiche scritte e una interrogazione
per ciascun alunno. Nel secondo quadrimestre si sono svolte una o più interrogazioni per ogni
alunno e una verifica finale scritta a risposte aperte. Tutti gli alunni, ciascuno in base alle proprie
capacità, hanno dimostrato di avere raggiunto gli obiettivi prefissi in questa disciplina.
VALUTAZIONE
Per la valutazione si terrà conto dei seguenti elementi:
-frequenza, impegno, partecipazione;
-livello di partenza e di arrivo;
-livello di conoscenze e di competenze acquisite.
CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO
AREA CULTURALE:
I
livello 1 ° ( voto 1-4 )
- gravi e diffuse lacune a livello cognitivo;
- parti poco assimilate e comprese;
- incapacità ad applicare i concetti teorici se non con gravi errori;
- lessico molto povero e non appropriato;
- esposizione molto frammentaria.
I
Livello 2° ( voto 5 )
- modeste lacune a livello cognitivo, diffuse su tutto il programma;
- parti talvolta non comprese od assimilate;
- errori non gravi nell'applicazione pratica dei concetti teorici
- lessico non sempre appropriato;
- esposizione poco sicura e precisa.
I
Livello 3° ( voto 6 )
I
Livello 4° ( voto 7 )
- lievi lacune a livello cognitivo;
- parti raramente non comprese od assimilate;
- applicazione pratica dei concetti teorici quasi corretta;
- lessico generalmente appropriato;
- esposizione abbastanza sicura e precisa.
- rare carenze a livello cognitivo;
- parti comprese ed assimilate non sempre in modo approfondito;
- applicazione pratica dei concetti teorici generalmente corretta;
- lessico abbastanza ricco ed appropriato;
- esposizione sicura e abbastanza precisa;
- capacità di orientamento e ragionamento, soprattutto su guida del docente;
- capacità di sintesi
I Livello 5° ( voto 8 )
- nessuna carenza significativa a livello cognitivo;
- parti comprese, assimilate ed approfondite;
- nessun errore nell'applicazione pratica dei concetti teorici;
- lessico ricco ed appropriato;
- esposizione sicura e precisa;
- capacità di orientamento e ragionamento;
- buone capacità di analisi e di sintesi.
I
Livello 6° ( voto 9-10 )
- nessuna carenza a livello cognitivo;
- parti comprese, assimilate ed approfondite;
- corretta applicazione pratica dei concetti teorici;
- capacità di adattamento a situazioni nuove ed impreviste;
- esposizione sicura e precisa;
- facilità ed autonomia di orientamento;
- buone capacità di analisi e di sintesi;
- conoscenze extrascolastiche.
Data
firma
Maria Campanile
DISCIPLINA : STORIA – EDUCAZIONE CIVICA-GEOGRAFIA
INSEGNANTE: CAMPANILE MARIA
PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI
STORIA –libro di testo “Dal Mediterraneo all’Europa” Lineamenti di Storia antica e medioevale.
Autori: B. De Corradi - A.Giardina- B.Gregori. Editore Laterza tomo 1 -Nuovi programmi 2010 –
Modulo 0: GLI UOMINI E LA STORIA
Modulo 1: LA PREISTORIA. Unità 1 : le culture preistoriche.
Modulo 2: IL VICINO ORIENTE ANTICO. Unità 2 : culture e imperi mesopotamici -Unità 3 :la
cultura del Nilo- Unità 4 .L’area siro-palestinese.
Modulo 3: IL MONDO GRECO. Unità 5 : Le origini della civiltà greca- Unità 6:La Grecia delle
polis- Unità 7 :Sparta e Atene-Unità 8: Le guerre persiane e l’imperialismo ateniese- Unità 9 : La
guerra del Peloponneso- Unità 10: Alessandro Magno e l’ellenismo.
Modulo 4:UNA NUOVA POTENZA MEDITERRANEA:ROMA. Unità 11: LItalia e RomaUNITà 12: L’espansione romana in Italia- Unità 13: Roma e il Mediterraneo-Unità 14 : L’identità
romana.
EDUCAZIONE CIVICA - Libro di testo: Uomini nel tempo-“Cittadinanza e costituzione” Autori:
V.Ardone- G. Pianura. Casa editrice G.D’Anna.
UNITA’ 3 : COME FUNZIONA LO STATO ITALIANO.
Capitolo 9 : Il Parlamento;
Capitolo 10: Il Presidente della Repubblica;
Capitolo 11: Governo e la pubblica amministrazione;
Capitolo 12: la Magistratura;
Capitolo13: Le autonomie locali e le garanzie costituzionali:
GEOGRAFIA- Libro di testo: Corso di Geografia a cura di Gianni Sofri e Francesca Sofri.
“Ambienti, popoli, idee.”Continenti e paesi.- parte 2 -Editore Zanichelli.
MODULO 1 : U.D.12 Geografia fisica dell’Europa. - U. 13 Climi e ambienti europei.
MODULO 2: U.D. 14 LUnione Europea - U.D 15 I processi demografici in Europa. U.D. 16 Le
migrazioni in Europa. U.d 17 Le città europee U.D. 18 Le culture dell’Europa .
MODULO 3 : U.D.19 L’economia europea U.D 20 Il settore primario in EuropaU.D. 21 Il settore
secondario in Europa U.D.22 Il settore terziario in Europa.
Firma dell’insegnante
Maria Campanile ..................................
Firma dei rappresentanti di classe
Diletta De Vitis..............................................................
Amanda Mainardi............................................................
Relazione finale
A.S. 2010-11
RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE
MATERIA
classe I C sez. Liceo Artistico
Wanda Marmoross
Lingua Inglese
1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti
ottenuti rispetto al punto di partenza:
La classe, già all’inizio dell’anno scolastico, dimostrava una certa vivacità nel comportamento ma,
generalmente, interesse per la materia. Con il tempo la vivacità di alcuni alunni è andata
trasformandosi in vero e proprio disturbo, non solo delle lezioni ma degli stessi compagni, anche al
di fuori delle aule scolastiche. Numerose sono stati i richiami disciplinari e intensi i rapporti con le
famiglie. Tale situazione ha creato molti momenti di distrazione e disimpegno rendendo talvolta
molto difficile e lento il lavoro in classe. Soltanto verso la fine dell’anno ho notato un lieve
miglioramento nel comportamento.
Alla fine dell’anno ho potuto distinguere:
- un piccolo gruppo di alunni ben motivati: hanno partecipato con interesse e costruttivamente alle
attività, hanno dimostrato impegno costante nello studio pomeridiano, hanno dimostrato equilibrio
nei rapporti interpersonali e rispetto del regolamento scolastico. Hanno ottenuto risultati buoni o
ottimi. Si sono, purtroppo, talvolta annoiati, soprattutto nei ripetuti momenti di revisione del
programma che sono stati una necessità continua.
- un secondo gruppo di alunni abbastanza motivati ma non in possesso di sufficienti prerequisiti allo
studio della lingua. E’ stato necessario un continuo lavoro di revisione e controllo. L’impegno è
stato maggiore nella seconda parte dell’anno e i risultati sono stati sufficienti o poco più che
sufficienti.
- un terzo gruppo, totalmente privo dei prerequisiti essenziali allo studio della lingua, che sono
riuscita a motivare solo parzialmente o limitatamente alle attività in classe. Lo studio pomeridiano è
stato molto saltuario o inesistente. A niente sono valse le attività e le ore di recupero, le
sollecitazioni, i tentativi di facilitare l’apprendimento con continue e diverse attività orali, schede
particolari da me compilate, esercizi supplementari. Per alcuni si è trattato di rifiuto di qualsiasi
impegno e conseguente atteggiamento di disturbo, per altri di vera e propria difficoltà
all’apprendimento di pur semplici strutture della lingua.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione
individuale del docente)
a) raggiunti:
Ascolto: il primo e il secondo gruppo, sia pure a livelli diversi, sa capire brevi dialoghi, ricavare
informazioni essenziali dalle registrazioni audio su argomenti di vita quotidiana. Il terzo gruppo ha
molta difficoltà.
Lettura: il primo e il secondo gruppo sono in grado di capire globalmente il significato di brevi
letture su argomenti quotidiani, biografie di personaggi celebri, lettere inviate a riviste per giovani.
Il terzo gruppo ha ancora difficoltà.
Produzione orale: il primo e secondo gruppo, sia pure a livelli diversi di fluency, sa chiedere
notizie e reagire in un modo appropriato alle risposte; fare domande e rispondere su un
personaggio famoso; chiedere e dare informazioni su qualcuno e descriverlo; sulla propria
città o regione; parlare di avvenimenti passati; chiedere informazioni su incidenti in casa,
formulare scuse e dare spiegazioni per quello che è successo; fare acquisti in un negozio;
parlare di abiti; descrivere la propria casa.
Produzione scritta: il primo e il secondo gruppo, sempre a livelli diversi, sa scrivere e.mail,
brevi lettere o dialoghi; riassumere semplici brani riferiti a fatti della vita quotidiana.
b) raggiunti parzialmente o non raggiunti ( con opportuna motivazione/analisi delle cause del
mancato raggiungimento degli stessi);
Il terzo gruppo ha raggiunto solo molto parzialmente o non ha raggiunto affatto gli obiettivi sopra
specificati.
Alla spiegazione dei motivi che ho fornito sopra vorrei aggiungere due considerazioni importanti:
* le indicazioni ministeriali forniscono precisi programmi e obiettivi per lo studio della lingua
straniera a partire dalla scuola primaria e secondaria di primo grado. In realtà un gran numero di
alunni esce dalla scuola media con conoscenze meno che elementari, non solo della lingua straniera,
ma anche della lingua madre. L’insegnante di lingua straniera deve quindi dedicarsi seriamente al
recupero di conoscenze che possono variare dal riconoscere il soggetto di una frase, al capire che
“ieri ho mangiato” si riferisce ad un tempo passato e non al tempo presente, che esistono sostantivi
plurali e non solo singolari, etc etc. In pratica la maggior parte della classe ha avuto necessità, in
questo primo anno di Liceo, di cominciare a riflettere su tali problemi. Il breve periodo di revisione
delle strutture di base, programmato all’inizio dell’anno, si è protratto molto più a lungo e si sono poi
rese necessarie ulteriori pause che hanno senz’altro annoiato parte della classe. Per quanto si
privilegi il metodo comunicativo, è indubbio che certe strutture di base debbano essere
padroneggiate al fine di una comunicazione sufficientemente chiara.
* Ho l’impressione che molti studenti abbiano scelto quest’anno il nuovo Liceo Artistico soltanto
perché attratti dalle materie artistiche, ignorando l’esistenza delle altre materie. Nel caso specifico
della lingua straniera, i programmi dei diversi licei sono identici e presuppongono livelli di uscita
del tutto uguali. Fin dall’inizio dell’anno ho apertamente lodato in classe la creatività che ha guidato
molti alunni alla scelta di questo Liceo e ho insistito che proprio questa loro dote sarebbe stata un
valido aiuto nello studio della lingua straniera. Ma non per tutti, evidentemente, questa mia
esternazione è stata di stimolo.
c) da raggiungere/compensare con interventi di recupero e/o nella fase iniziale del successivo a.s.
Interventi di recupero sono senza dubbio necessari, anche se lo studio della lingua è di per sé
circolare e quindi le varie situazioni comunicative, le strutture linguistiche e lessicali sono state
proposte e riproposte continuamente.
Ho dovuto purtroppo trascurare quest’anno alcune parti del programma riguardanti civiltà e
intercultura: sarà possibile approfondirle l’anno prossimo.
3. PROGRAMMA SVOLTO: in allegato
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI: Non è stato possibile quest’anno un
collegamento con le altre discipline, ma certamente sarà importantissimo negli anni futuri quando i
ragazzi potranno , per esempio, accostarsi alla descrizione e commento di opere d’arte.
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia
degli stessi nel processo di apprendimento):
Lezione partecipativa, approccio essenzialmente comunicativo. L’obiettivo finale è sempre stata la
capacità comunicativa in L2 secondo i livelli descritti nel Quadro Europeo Comune di Riferimento
del Consiglio d’Europa. Ciò non ha escluso momenti di lezione frontale necessaria per anticipare
nuovi contenuti o spiegare gli obiettivi, ma lo spazio maggiore è stato dedicato ad attività centrate
sullo studente (group/pair work, creazione di situazioni comunicative particolari).
STRUMENTI DIDATTICI:
* computer fornito di proiettore e grande telo, collegato ad Internet
Ciò ha reso possibile proiezioni dal libro libro di testo multimediale adottato, proiezioni di materiale
da me creato (schemi, mind map), ascolti ed esercizi di ascolto. Ciò renderà possibile l’anno
prossimo la proiezione di ulteriore materiale didattico creato dalle case editrici per lo studio della
lingua (brevi film), il collegamento Internet a siti del tipo BBC English, la visione di brevi filmati
didattici su YouTube.
E’ inutile qualsiasi commento sull’efficacia di tale strumento. Inoltre, gli alunni che a casa hanno
voluto e potuto fare uso del computer, hanno tratto grande beneficio.
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
Le verifiche scritte sono sempre state chiare nelle richieste, attinenti agli argomenti svolti con
completezza, il più possibile oggettive, misurabili e trasparenti nei criteri di valutazione.
Nei test grammaticali e lessicali è stato assegnato un punteggio ad ogni esercizio. La sufficienza è
stata raggiunta con il 60% delle risposte giuste.
Nella redazione di lettere e nelle brevi composizioni sono stati valutati: la capacità comunicativa,
l’uso del lessico, l’attinenza alla traccia, la correttezza grammaticale.
Nelle verifiche orali sono state valutate la pronuncia e l'intonazione, la comprensione, la correttezza
morfo-sintattica, la fluidità della conversazione.
All’alunno sono sempre stati comunicati i criteri di valutazione.
I risultati delle verifiche scritte sono stati comunicati entro 8 giorni; i risultati delle verifiche orali
immediatamente.
I compiti scritti sono stati sempre mostrati alle famiglie durante i colloqui insegnante/genitori.
La valutazione di fine anno scolastico ha tenuto conto sia degli aspetti cognitivi che degli aspetti
non-cognitivi (interesse e partecipazione, impegno e puntualità nell’eseguire i compiti assegnati,
progressi compiuti nel corso dell’anno).
Verifiche scritte: test grammaticali e lessicali per il controllo dell’acquisizione delle nozioni ;
dialoghi da completare o creare su traccia; descrizioni di immagini; brevi composizioni
guidate/libere su traccia; lettere e e.mail; prove strutturate; questionari; brevi traduzioni.
test per il controllo della comprensione di un testo di ascolto o di lettura.
Verifiche orali: l’obiettivo principale è stato il controllo dell’abilità produttiva orale, sia nelle
verifiche più formali, sia nelle continue verifiche informali durante le attività svolte in classe. Si è
reso necessario il continuo controllo dei compiti a casa.
7. SUGGERIMENTI
Le ore di lingua straniera sono 3 settimanali. Dovrebbero svolgersi in tre giorni distinti.
Siena, 5 giugno 2011
Liceo Artistico “Duccio di Buoninsegna”
classe I sez. C
a. s. 2010/11
Lingua Inglese
prof. Wanda Marmoross
PROGRAMMA SVOLTO
LESSICO E FUNZIONI COMUNICATIVE
nazionalità - esprimere l’età - lavori e professioni - la famiglia - i colori, le
materie scolastiche, la musica - esprimere l’accordo e il disaccordo - sport e
attività del tempo libero, routines giornaliere - negozi e luoghi in città descrizione di una persona - il tempo - attività di ogni giorno - spiegare una
direzione, descrivere luoghi - cibi e bibite - proporre qualcosa, offrire e
chiedere - festività, esclamazioni, incontri e relazioni - stanze e mobili in
una casa; i vestiti e la moda, incidenti in casa - parlare delle capacità, della
routine e delle attività temporanee - parlare del passato e descrivere
avvenimenti passati - descrivere le persone: gusti, aspetto e carattere descrivere i vestiti e fare shopping
STRUTTURE GRAMMATICALI
to be - have got - pronomi personali soggetto e oggetto - aggettivi
possessivi - pronomi possessivi - genitivo sassone - present simple like+ing - preposizioni di tempo - frequency adverbs - some, any, no can - present continuous - imperative - countable and uncountable
nouns - quantifiers - whose - past simple, verbi regolari e irregolari aggettivi che finiscono con -ed e – ing - past simple verbo be - be born verbi e preposizioni nelle domande like, be like e look like - pronomi
interrogativi soggetto e complemento- i composti di some, any, every, no too, enough –
CIVILTÀ E INTERCULTURA
Factfile: Romeo e Giulietta e un quiz su Shakespeare
Ascolto di tutti i brani sul DVD.
Libro di testo: BARTRAM -WALTON, Think English pre-intermediate + entry book
l’insegnante
gli alunni
Siena, 8 giugno 2011
Programma di Matematica effettivamete svolto nella classe 1 sez.C
Insegnante : Prof. Luca Magni
Materia :MATEMATICA
UNITA' DIDATTICA 1
I NUMERI NATURALI E I NUMERI INTERI
1. Che cosa sono i numeri naturali
2. Le quattro operazioni
3. I multipli e i divisori di un numero
4. Le potenze
5. Le espressioni con i numeri naturali
6. Le proprietà delle operazioni
7. Le proprietà delle potenze
8. La scomposizione in fattori primi
9. Il massimo comune divisore e il minimo comune multiplo
10. I sistemi di numerazione
11. Che cosa sono i numeri interi
12. Le operazioni nell'insieme dei numeri interi
UNITA' DIDATTICA 2
NUMERI RAZIONALI
1. Le frazioni
2. Le frazioni equivalenti e la proprietà invariantiva
3. Dalle frazioni ai numeri razionali
4. Il confronto tra numeri razionali
5- Le operazioni in Q
6. Le potenze a esponente intero negativo
7. Gli operatori relazionali e le leggi di monotonia
8. Le percentuali
9. Le frazioni e le proporzioni.
10. I numeri razionali e i numeri decimali
UNITA' DIDATTICA 3
I MONOMI
1. Che cosa sono i monomi
2. Le operazioni con i monomi
3. Massimo Comune Divisore e minimo comune multiplo fra monomi
UNITA' DIDATTICA 4
I POLINOMI
1. Che cosa sono i polinomi
2. Le operazioni con i polinomi
3. I prodotti notevoli
4. I polinomi come funzioni
5. La divisione fra polinomi
6. La regola di Ruffini
7. 11 teorema del resto
8. Il teorema di Ruffini
UNITA' DIDATTICA 5
LA SCOMPOSIZIONE IN FATTORI E LE FRAZIONI ALGEBRICHE
1. La scomposizione in fattori dei polinomi
2. Il M.C.D. e il m.c.m. fra polinomi
UNITA' DIDATTICA 6
LA GEOMETRIA DEL PIANO
1. Oggetti geometrici e proprietà.
2. Appartenenza e ordine
3. Gli enti fondamentali.
4. Le operazioni con i segmenti e gli angoli.
Siena,10 giugno 2010
L’insegnante
Gli alunni
Prof.Luca Magni
Istituto d’istruzione superiore E. S. Piccolomini - sez. Istituto d’arte Duccio di Buoninsegna
A.S.
2010-2011
Classe: 1 C
RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE
MATERIA: Storia dell’arte
1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti
ottenuti rispetto al punto di partenza: Il lavoro in questa classe si è rivelato assai faticoso, causa la
vivacità di alcuni elementi che hanno finito per trainare, non certo in senso positivo, quasi l’intero
gruppo. Nella seconda parte dell’anno l’atteggiamento è complessivamente migliorato, ferme
restando alcune problematicità già emerse nel primo quadrimestre e la difficoltà del gruppo a
mantenere la concentrazione durante il tempo della lezione. A parte pochi casi il livello di
preparazione della classe può comunque definirsi più che sufficiente.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale
del docente)
raggiunti: 1-elementi basilari di linguaggio specialistico; 2- adeguata percezione dello specifico
della materia; 3- capacità di connotare gli aspetti caratteristici delle diverse civiltà antiche,
enucleando i manufatti e le tecniche che le contraddistinguono; 4- capacità di riconoscere ed
analizzare le principali tecniche dei manufatti esaminati.
raggiunti parzialmente o non raggiunti (con opportuna motivazione/analisi delle cause del mancato
raggiungimento degli stessi); 1- capacità di organizzare la lettura dell'opera d'arte nei suoi
molteplici aspetti; 2- capacità e stimoli legati alla disciplina, che permettano una maggiore
sensibilità nei confronti del patrimonio artistico ed ambientale.
3. PROGRAMMA SVOLTO: Il programma svolto è allegato a parte
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI: Si è tentato, e per buona parte dell’anno
scolastico ci si è riusciti, di coordinare l’insegnamento di questa disciplina con Storia, allo scopo di
fornire agli allievi una visione il più possibile organica delle tematiche di studio proposte.
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia
degli stessi nel processo di apprendimento): Lezione frontale, coadiuvata dalla riproduzione dal
computer di immagini in formato jpg o power point e da varie clip riguardanti monumenti e siti
archeologici. Inizialmente tale metodo si è rivelato estremamente efficace e stimolante; talvolta
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI: Due verifiche
orali individuali per quadrimestre. La valutazione complessiva ha tenuto conto dei seguenti
parametri:
- differenza tra i livelli di preparazione iniziale e quelli raggiunti, considerando la partenza
individuale;
- maturazione delle capacità comportamentali in relazione alla crescita dell'alunno;
- capacità personali di sintesi e di collegamento;
- impegno, interesse e partecipazione alla vita di classe ed al dialogo educativo;
- risultati forniti dalle prove di verifica.
Siena 10 giugno 2011
Anno Scolastico 2010/2011
Programma di Storia dell'arte
Docente: Luciano Cateni
Classe: 1 A
Alle origini dell'espressione artistica: la Preistoria
Vicino Oriente e Mediterraneo: le radici dell'arte occidentale: Sumeri, Egizi
Le civiltà di un mare fecondo: Creta e Micene
N. 1 - I cretesi e le città-palazzo N. 2 - I micenei e le città-fortezza
L'inizio della civiltà occidentale: la Grecia
N. 1 - Le origini N. 2 - Il periodo di formazione N. 3 - L'età arcaica: il tempio e le sue forme e gli
ordini architettonici N. 4 - Kouroi e Korai N. 5 - La pittura vascolare
L'inizio del periodo classico
N. 1 - Il primato di Atene N. 2 - La statuaria: alla ricerca dell'equilibrio N. 3 - L'equilibrio
raggiunto: Policleto di Argo N. 4 - Fidia
L'arte nella crisi della polis
N. 1 - Il ripiegamento intimista in Prassitele e Skòpas N. 2 - Lisippo e la conquista assoluta dello
spazio N. 3 - Pergamo e Rodi N. 4 - La pittura: alla ricerca della terza dimensione
L'arte in Italia: gli Etruschi
N. 1 - Un popolo dalle origini incerte N. 2 - La città e la sua forma N. 3 - Architettura funeraria
N. 4 - La pittura
Roma: Dalle origini ai primi secoli dell'Impero
N. 1 - I romani e l'arte N. 2 - Tecniche costruttive: l'arco e la volta, i paramenti murari N. 3 L'architettura: dalla città di mattoni a quella di marmo N. 4 - I templi, le costruzioni onorarie,
quelle per lo svago e quelle per i giochi cruenti N. 5 - La pittura N. 6 - La scultura
IL DOCENTE
GLI STUDENTI
RELAZIONE FINALE A.S.20010/2011
Classe 1^ C
DOCENTE: Anna Taddeo
DISCIPLINA: Scienze Naturali e Chimica
1.SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.
L’ andamento didattico disciplinare di questa classe appare veramente complesso. Compaiono gravi
episodi di intolleranza delle regole da parte di alcuni alunni già sanzionati nel corso dell’anno
scolastico associati a modalità alquanto discutibili di chi, pur con buon profitto , continua a
disturbare costantemente le lezioni. Tali atteggiamenti hanno reso faticoso il lavoro in classe anche
per la collocazione orariadi fine mattinata. Permangono, irrisolte, gravi situazioni per quanto
concerne il rendimento scolastico che spesso si associa ad una mancanza di disciplina e di rispetto
delle regole anche se la situazione nel secondo quadrimestre, dopo innumerevoli colloqui con le
famiglie degli alunni interessati ha portato ad un clima di maggiore collaborazione e rispetto tra gli
studenti. Ci sono diversi alunni dotati di buone capacità e di un efficace metodo di studio che
ottengono risultati positivi e che partecipano con particolare entusiasmo alle altre attività
scolastiche.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI
Risultano raggiunti gli obiettivi disciplinari previsti nel Piano Individuale di Lavoro di inizio anno,
per un buon numero di studenti. Il gruppo di alunni che non li ha raggiunti non si è impegnato nello
studio ,non ha lavorato a casa e non ha partecipato al recupero settimanale che ha avuto luogo ogni
Martedì dalle ore 14.00 alle ore 15.00 a partire dal mese di Novembre e per l’intero anno scolastico.
Tutta la classe ha partecipato alle discussioni su temi di attualità funzionali all’educazione
ambientale riferiti al corretto smaltimento dei rifiuti, al riciclo e riuso dei materiali con la
collaborazione di Siena Ambiente. Si sono inoltre svolti incontri di Educazione alla Salute
promossi in collaborazione con la Asl 7 di Siena.
3. PROGRAMMA SVOLTO
Vedi allegato
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI
Integrazione dei contenuti delle Scienze della Terra con quelli di Geografia. Laboratorio di
tecnologia sui colori e alcune tecniche pittoriche ad integrazione di discipline grafiche e pittoriche e
del laboratorio artistico di pittura.
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI
Indicazione delle metodologie utilizzate in prevalenza:
• lezione partecipata
• problem solving
• lezione frontale
• correzione collettiva di esercizi assegnati
• stesura di semplici schede di laboratorio
• lavori di gruppo con tutor per recupero in itinere
• sportello didattico pomeridiano di durata annuale
METODOLOGIE CHE HANNO DATO RISPOSTE POSITIVE / NEGATIVE DA PARTE DELLA
MAGGIORANZA DEGLI ALUNNI:
tutte giocano un ruolo importante, ma sicuramente la metodologia più proficua è la lezione
partecipata. L’uso prevalente di una rispetto all’altra dipende da molte variabili:
possesso di adeguati strumenti di cultura di base (saper leggere , scrivere e interpretare un testo, saper
svolgere semplici calcoli)
argomento da trattare ( quanto è concreto e verificabile da parte dei ragazzi o quanto si riferisca ad argomenti
teorici per i quali è richiesta una certa capacità di astrazione)
applicazione e partecipazione al lavoro in classe
rielaborazione dei contenuti nel lavoro a casa e ultimo ma non meno importante un concreto interesse per la
disciplina.
La lezione frontale risulta sempre la più pesante.Tuttavia la materia necessita anche di queste e gli esiti di
apprendimento sono molto legati alla capacità di concentrazione e di astrazione dei singoli alunni. Molte
difficoltà potrebbero essere superate con l’allestimento di un laboratorio a norma ma in mancanza di ciò
l’uso di internet e di DVD con il laboratorio virtuale offre un valido aiuto.
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
I criteri di valutazione e le modalità di verifica ,sono allegati alla programmazione annuale.
La trasparenza del processo valutativo attuato per studenti e famiglie è stato così articolato:
lettura e spiegazione dei criteri di valutazione all’inizio dell’anno scolastico
esplicitazione di data e contenuto della verifica scritta
comunicazione tempestiva della valutazione
correzione in classe della verifica
stretti rapporti con le famiglie e/o tutori degli alunni tramite colloqui, telefonate o comunicazioni scritte
comunicazione alle famiglie riguardo alle assenze o a gravi episodi disciplinari
7. SUGGERIMENTI
Come stabilito in occasione dell’ultimo Collegio Docenti su proposta del D.S. , è indispensabile
conoscere i profitti di licenza media e eventuali problematiche degli alunni che si iscrivano
per una formazione delle classi più equilibrata possibile, in grado di evitare il
sovraffollamento di studenti poco motivati o comunque meno inclini allo studio all’interno di
una stessa classe.
Fondamentale è il raccordo e la continua collaborazione tra docenti e famiglie per
l’attivazione di strategie finalizzate al benessere psico-fisico dell’alunno/a nella continua
ricerca di ciò che è meglio per loro e per la classe.
Classe 1° sez. A/B/C
Prof. Anna Taddeo
SCIENZE DELLA TERRA
Libro di testo: “Elementi di scienze della terra”
Tarbuck –Lutgens
Ed. Linx
LE SCIENZE DEL SISTEMA TERRA
Lez. 1 Le scienze della terra, un insieme di discipline
Lez. 2 Le quattro sfere della terra
Lez. 3 Il geosistema e il suo equilibrio
IL PIANETA AZZURRO:ATMOSFERA E IDROSFERA
LE CARATTERISTICHE DELL’ATMOSFERA
Lez. 1 Composizione e struttura dell’atmosfera
Uomo e ambiente: l’inquinamento atmosferico
Lez. 2 Il riscaldamento dell’atmosfera
Lez. 3 I fattori che influenzano il riscaldamento dell’atmosfera
LE ACQUE OCEANICHE
Lez.1 Il ciclo dell’acqua e il bilancio idrico
Lez. 2 Le acque marine
Uomo e ambiente: l’inquinamento delle acque
UN PIANETA DINAMICO
I MATERIALI DELLA LITOSFERA
Lez. 1 I minerali
Lez. 2 Il ciclo litogenetico e le rocce ignee
Lez. 3 Le rocce sedimentarie e le rocce metamorfiche
Argomenti di attualità trattati in seguito ad eventi catastrofici avvenuti nel corso dell’anno:
energia nucleare e problematiche legate al suo uso
Intervento di Siena Ambiente con lezione sul corretto smaltimento dei rifiuti urbani e
sull’ importanza della raccolta ddifferenziata per il riuso dei materiali
CHIMICA
Libro di testo:” Elementi di Chimica”
Palladino- Bosia
Ed. Linx
I METODI DELLA CHIMICA
Che cosa è la chimica?
L’evoluzione della chimica
Osserviamo gli oggetti che ci circondano
La misura
I MISCUGLI E LE SOSTANZE, I COMPOSTI E GLI ELEMENTI
I miscugli eterogenei e le loro proprietà
I miscugli omogenei o soluzioni
Le sostanze pure: composti ed elementi chimici
Gli elementi chimici
IL LINGUAGGIO DELLA CHIMICA
L’alfabeto della chimica
Come scrivere e leggere i simboli degli elementi
Come rappresentare graficamente gli atomi
(uso dei modellini atomici)
La tavola periodica
Gruppi e periodi
La classificazione dei gruppi (distinzione tra metalli, semimetalli e non metalli)
Fuori testo (fotocopia e appunti )
La struttura atomica: caratteristiche delle particelle subatomiche
Numero atomico e numero di massa
Gli ioni e gli isotopi
Siena, 4 Giugno 2011
Insegnante
Prof.ssa Anna Taddeo
Gli alunni
RELAZIONE FINALE – CLASSE 1° C -
A.S. 2010/2011
MATERIA – DISCIPLINE GEOMETRICHE – PROF. S. TADDEI
RELAZIONE SULLA CLASSE
All’inizio dell’anno la classe era composta di 27 studenti tra i quali 2 seguiti da un insegnante di
sostegno; nel corso dell’anno 2 studenti si sono ritirati e se ne è aggiunto 1 all’inizio del 2°
quadrimestre.
Il test di ingresso ha evidenziato livelli di partenza molto diversi e scolarizzazione ugualmente
molto diversa ; nel corso dell’anno è apparso chiaro il divario tra le buone capacità di alcuni e la
mancanza di reale predisposizione per altri; a questo si deve aggiungere la mancanza di disciplina e
di semplice educazione di alcuni studenti che, nel 1° quadrimestre, hanno collezionato un numero
impressionante di rapporti disciplinari .
Il lavoro per l’insegnante è stato estremamente faticoso sia per il comportamento di alcuni, sia per
l’estremo divario di qualità: gli argomenti ripetuti più volte hanno annoiato i più capaci, la
mancanza di rispetto delle scadenze ha costretto i migliori ad attendere con il rischio di demotivarli,
la confusione e l’indisciplina hanno reso meno efficaci le spiegazioni.
Nel 2° quadrimestre la situazione è leggermente migliorata, probabilmente come effetto dei voti di
condotta pesantemente negativi, ed è stato quindi possibile recuperare alcune persone e proporre
U.D. più interessanti.
Al termine dell’anno si sono evidenziati i diversi orientamenti e, per alcuni, la mancanza di
motivazione che, soprattutto in questo tipo di scuola, è fondamentale.
OBIETTIVI DIDATTICI RAGGIUNTI
Molti studenti conoscono il linguaggio e la simbologia e possiedono una sufficiente conoscenza
dell’uso degli strumenti tecnici. Alcuni si pongono il problema di una corretta impaginazione,
dell’uso più appropriato delle tecniche grafiche e lavorano volentieri in questo settore nel quale
possono esprimere anche fantasia e creatività. Molti, inoltre, sanno legare correttamente la realtà
alla rappresentazione grafica.
Esiste, comunque, un gruppo di studenti che non ha tratto un gran giovamento da questo anno
scolastico: lo studio saltuario o assente, la mancanza di esercitazioni a casa, la scarsa attenzione in
classe si sono aggiunti a doti già piuttosto limitate; a fronte di questo esiste comunque un gruppo
ben motivato, capace, interessato e studioso con il quale dispiace non aver potuto lavorare al
meglio.
METODO DI LAVORO - STRUMENTI
Lezione frontale, esercitazione guidata.
Le lezioni sono state articolate in Unità Didattiche seguite, per ogni U. D. teorica,
da esercitazioni grafiche. La classe ha seguito una lezione di recupero per ogni U.D. svolta.
Non sono stati effettuati corsi di recupero pomeridiani, in considerazione del numero di studenti
pendolari minorenni che avrebbero dovuto trattenersi fuori sede oltre l’orario scolastico. Sono stati
però effettuati numerosi interventi di recupero in itinere.
PROGRAMMA
Uso degli strumenti tecnici.
Impaginazione.
La proiezione ortogonale di figure piane e di solidi anche sovrapposti .
La proiezione assonometrica: rappresentazione degli oggetti sopra elencati costruiti parallelamente
alla proiezione ortogonale allo scopo di favorire l’immagine mentale dello spazio geometrico.
LA VERIFICA : NUMERO, TIPOLOGIA, MOTIVAZIONE
In relazione alle finalità ed agli obiettivi da perseguire, le verifiche grafiche sono state numerose e
svolte sia in classe che a casa per verificare l’impegno e l’effettiva autonomia degli studenti.
Nelle verifiche grafiche si è tenuto conto della correttezza e proprietà dell’uso degli strumenti,
della completezza e correttezza dell’elaborato tecnico, della originalità e creatività della
elaborazione personale.
Per ogni U.D. sono state effettuate numerose verifiche per valutare la possibilità di prosecuzione
delle spiegazioni.
CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI APPRENDIMENTO
1-4 : conoscenza assente o molto lacunosa; applicazione incompleta o con gravi errori;
5
: conoscenza lacunosa e superficiale; applicazione con errori;
6
: conoscenze elementari ma corrette; applicazione accettabile con piccoli errori formali;
7
: conoscenze complete; applicazione corretta e precisa;
8
: conoscenze complete , approfondite e personali; applicazione corretta, completa
ed autonoma ;
9-10 : conoscenze approfondite e rielaborate; applicazione corretta, completa ed originale.
VALUTAZIONE FINALE
La valutazione finale tiene conto: dei risultati delle verifiche, del livello di partenza, dell’impegno e
della partecipazione alle lezioni, della puntualità nel rispetto delle scadenze e di fattori
extrascolastici condizionanti.
Siena 30/05/2011
DISCIPLINE GEOMETRICHE – CLASSE 1° C - PROGRAMMA
U.D. 1 – a) conoscenza degli strumenti e dei materiali
b) la scrittura
c) l’impaginazione
d) il disegno quotato
U.D. 2 – a) proiezione ortogonale: cenni generali
b) “
“
“ “ di figure piane parallele ai piani cartesiani
c) “
“
“
“ di solidi semplici
U.D. 3 – a) assonometria ortogonale ed obliqua: cenni generali
b)
“
“
“
“ di figure piane
c) assonometria di solidi semplici
U.D. 4 – a) proiezioni ortogonali di gruppi di solidi
b) assonometria di gruppi di solidi
U.D.5 - Progetto di scacchiera : proiezione ortogonale e assonometria isometrica.
U.D. 6 – a) assonometria esplosa
U.D. 7 – a) proiezioni ortogonali di solidi sovrapposti
b) assonometria di solidi sovrapposti
U.D. 8 – a) La sezione di solidi semplici con piani paralleli ai piani cartesiani
b) assonometria “ “ “
“ “
“
“ “
“
Siena 30/05/2011
prof. S. Taddei
Relazione finale
A.S. 2010-11
classe 1C
sezione Liceo Artistico
RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE Prof. Mezzacasa Fiorella
MATERIA Discipline Grafiche e Pittoriche
1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti
ottenuti rispetto al punto di partenza:
La classe, numerosa , dopo un periodo iniziale di osservazione reciproca, pur mantenendosi curiosa
nei confronti della materia, si è mostrata poco scolarizzata , tendente a riunirsi in gruppetti,
mostrando anche atteggiamenti di bullismo. Tutto questo ha interferito comunque sul clima
scolastico, mentre per alcuni non ha interferito minimamente sul rendimento, infatti alcuni di
questi allievi hanno ottenuto ottimi risultati in questa disciplina. Altri allievi, hanno ottenuto
risultati più che sufficienti , altri con dei requisiti di partenza scarsi, con fatica si sono avvicinati alla
sufficienza. Alcune allievi si mostrano insofferenti al rispetto delle regole relative al
comportamento e alle fasi operative del lavoro.
2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale
del docente)
d) raggiunti:
e) raggiunti parzialmente o non raggiunti ( con opportuna motivazione/analisi delle cause del
mancato raggiungimento degli stessi);
f) da raggiungere/compensare con interventi di recupero e/o nella fase iniziale del successivo a.s.
In linea generale questo gruppo si è reso consapevole dell’esistenza degli stereotipi figurativi,
raggiungendo in parte il superamento di alcuni di questi, avendo sperimentato forme espressive più
complesse.
Questo superamento si è ottenuto in parte anche attraverso l’uso di materiali specifici alla materia
impiegati per delle tecniche sempre specifiche delle materia, attraverso l’osservazione dal vero , o
la riproduzione fatta con tecniche quali a mano libera , la quadrettatura ecc.
Queste pratiche ci hanno portato verso una maggiore conoscenza delle terminologie relative alla
disciplina.
Nella fase iniziale del prossimo anno scolastico dovremmo approfondire lo studio della tecnica
dell’acquarello e della tempera .
3.PROGRAMMA SVOLTO (in allegato):
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:
Con la Prof. di Italiano abbiamo concordato di collaborare sviluppando in modo
interdisciplinare il tema dei miti classici. I miti classici studiati ad italiano nelle metamorfosi
di Ovidio hanno trovato una veste figurativa a Discipline Pittoriche attraverso la realizzazione
con varie tecniche di episodi mitologici tratti da vari autori figurativi di varie epoche. A
conclusione di questo percorso si è realizzata una mostra con i lavori realizzati dai ragazzi
seguita da un intervento dello scrittore Alfonso Diego Casella sul tema.
METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia
degli stessi nel processo di apprendimento):
Metodologia e strumenti didattici (modalità di conduzione delle lezioni e delle
esercitazioni,strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli
obiettivi, sia disciplinari che trasversali concordati dal consiglio di classe.)
• lezione frontale
• unità didattica o percorso didattico.
• introduzione teorica degli argomenti in forma problematica.
• le lezioni avranno carattere teorico-pratico.
STRUMENTI DI LAVORO
• testi di consultazione: riviste, giornali, libri,foto.
• Audiovisivi, proiettori,lavagna, lavagna luminosa.
• fotocopiatrice - P.C e stampante.
• Materiale grafico/pittorico per la disciplina.
• Visite guidate a musei, mostre, luoghi,eventi.
6. CRITERIi DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
Modalità di verifica e criteri di valutazione delle prove (indicazione degli strumenti e
dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli strumenti di valutazione.)
STRUMENTI DI VERIFICA
• esercitazioni grafiche /pittoriche.
• Verifiche scritte/orali.
VALUTAZIONE
La valutazione finale terrà conto dei risultati delle verifiche e del :
• livello di partenza
• partecipazione e comportamento
• impegno e continuità nell’applicazione allo studio
• presenza assidua e attiva in classe
• disponibilità verso gli insegnanti, i compagni e il personale ATA
• accettazione e rispetto delle regole e delle date di scadenza
• consapevolezza dei propri doveri e accettazione delle proprie responsabilità
• rispetto delle norme di comportamento all’interno dei laboratori
• rispetto delle norme sulla sicurezza (legge 626)
• rispetto della legge sul divieto di fumo nei locali pubblici
• cura e pulizia dei propri strumenti di lavoro e dei laboratori
• numero di assenze non riconducibili a motivi di salute
Interventi didattici specifici di recupero e sostegno.
Eventuali interventi di recupero verranno effettuati in itinere e attraverso compiti a casa.
Data 27.05.2011
L’ Insegnante
Prof. Fiorella Mezzacasa
Scansione del programma (Contenuti disciplinari)
Le lezioni saranno articolate in U.D.della durata da due 2 a 8
ore circa a seconda delle difficoltà dell’argomento in trattazione. I tempi della realizzazione
delle U.D singole e dei percorsi potranno avere una certa flessibilità a causa delle
problematiche esecutive.
I Quadrimestre.
• Disegno: disegno dal vero di una mela con i lapis, i lapis e la loro classificazione in
duri e morbidi, a cosa serve il disegno, cosa sono gli stereotipi figurativi. Esercizi.
• Conoscenza/ uso degli strumenti: matite, carboncino, sanguigna, grafite, inchiostri,
acquarello.
• Disegno/ luce ombra volume, ombre proprie e ombre portate:riproduzione da
fotocopie di figure geometriche solide con il chiaroscuro ottenuto attraverso l’uso
dei lapis morbidi.
•
Disegno:riprodurre attraverso l’uso della quadrettatura per il disegno e del
chiaroscuro per il volume la copia di un’opera a carboncino di Mario Sironi.
• Esercizi:eseguire una pagina di texture grafiche realizzando varietà di tratteggi
ottenendo diversi segni ( incrociati ,paralleli, trasversali ecc) e diverse intensità di
chiaro scuro.
• I colori primari e i colori secondari/ la teoria dei colori/l’uso dei colori a tempera.
• Colore/ mascherine :composizione eseguita con lo spruzzatore a bocca e le
mascherine.
• Le texture:il frottage, texture ottenute attraverso graffiti, china e cannucce,
spugnature, stampi di varia natura. Esercizi :produzione di vari tipi di texture e re
interventi successivi.
• Il Colore/Espressività delle tecniche pittoriche:rappresentazione di un soggetto
sperimentando le modalità di stesura che ritieni più adatte.
• Il disegno/La forma/positivo e negativo: esercizi su positivo e negativo e sulle
ombre portate.
• Disegno: il disegno capovolto,il disegno automatico, il disegno scarabocchiato.
II Quadrimestre.
• La forma/le figure geometriche primarie/ il punto/ la linea. Le forme geometriche
primarie per Kandinskij, il valore simbolico dei colori per kandinskij. Esercizi sulle
forme geometriche primarie sul punto e sulla linea.
• La composizione:la simmetria e l’asimmetria e il ritmo. Es. in natura , esercizi.
• Il segno:cenni di semiotica, che cosa si intende per segno, il significato , il
significante ed il referente, esercizi relativi.
• I Miti antichi: lavoro in collaborazione con l’insegnante di Italiano. Per realizzare
questa ricerca ci siamo recati nell’aula MAC dove tutti assieme ci siamo collegati ad
internet. Scelta e rielaborazione attraverso Photoshop delle immagini scaricate.
• La scrittura ed i relativi caratteri: esegui attraverso il collage una composizione
astratta composto esclusivamente da parole in bianco e nero.
• Esegui una ricerca di caratteri tipografici Fantastici o particolari, scegli un carattere
attraverso il quale scriverai il tuo nome.
• Inventa un segno grafico per ognuno dei quattro elementi: acqua, terra fuoco,aria.
Prof. Mezzacasa Fiorella
Siena 27.05.11
RELAZIONE FINALE DELL’ INSEGNANTE:
Parmeggiani Marta
MATERIA Discipline Plastiche CLASSE 1° SEZ. C
1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S.:
Dalle osservazioni effettuate durante l’anno scolastico, emerge una situazione eterogenea: alcuni
allievi, partiti con un livello medio-basso, durante le attività proposte si sono impegnati molto,
mostrando anche risvolti molto creativi, arrivando così a buoni ed ottimi esiti. Altri, invece, hanno
raggiunto solo risultati modesti, con produzione di segni grafici e plastici non sempre corretti,
dovuto soprattutto allo scarso impegno e concentrazione.
Complessivamente i discenti si sono mostrati motivati ed interessati ad apprendere le conoscenze e
le tecniche della disciplina, sia nell’ambito grafico, sia in quello pratico e plastico.
Dal punto di vista disciplinare la classe è generalmente rimasta vivace tutto l’anno, ultimamente un
gruppetto di alunni ha dimostrato una maggiore maturità, nel comportamento e nella responsabilità
del proprio materiale. Altri invece, ripresi in diverse discipline, hanno continuato ad avere una
personalità poco matura e controllata, hanno mostrano disinteresse nei confronti della materia e dei
continui richiami degli insegnanti.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI
g) raggiunti:
• Saper riprodurre graficamente semplici oggetti tridimensionali, impostando correttamente il
disegno nel foglio, nel rispetto degli elementi proporzionali e di semplici effetti chiaroscurali.
• Conoscere ed utilizzare correttamente gli strumenti, i materiali ed il linguaggio specifico della
materia.
• Conoscere le principali tipologie del modellato e della scultura.
• Comprendere e saper applicare i procedimenti logici per l’esecuzione di: impronte, bassorilievi
ed altorilievi in creta.
• Saper impostare, secondo le capacità di ognuno, esercizi di copia plastica di semplici elementi
scultorei e grafici geometrici, umani, vegetali ed animali a carattere figurativo, architettonico ed
ornamentale.
h) raggiunti parzialmente o non raggiunti:
• Avviare lo studio di un oggetto o di una figura, con capacità di percezione, osservazione ed
analisi.
• Avviare alla conoscenza della forma plastico-scultorea tramite l’esercizio dell’osservazione, lo
studio dei parametri visivi e plastico-spaziali, l’analisi dei rapporti spazio/forma, figura/fondo,
pieno/vuoto, segno/traccia, positivo/negativo, secondo i principi della percezione visiva e della
composizione, nei suoi aspetti espressivi e comunicativi.
• Sviluppare le proprie abilità manipolative e creative.
• Capire e saper eseguire i procedimenti tecnici per la preparazione di un elaborato in creta
(svuotamento ed essiccazione) alla cottura nel forno per ottenere una terracotta.
Obiettivi parzialmente raggiunti in quanto non la totalità della classe è riuscita a conseguirli
interamente, soprattutto a causa del poco impegno e concentrazione durante le lezioni.
i)
da compensare nella fase iniziale del successivo a.s.:
• Capire il procedimenti tecnici per la preparazione del gesso e per la formatura di un modello e
l’uso dei calchi in gesso ed in gomma siliconica.
• Conoscere le modalità di patinatura della terracotta e del gesso.
• Conoscere lo sbalzo su foglio di rame e saper attuare i procedimenti per la sua realizzazione.
• Conoscere e applicare semplici processi progettuali e operativi utilizzando in modo appropriato
le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e/o tridimensionale, anche in funzione della
necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari.
3. OBIETTIVI EDUCATIVI PARZIALMENTE RAGGIUNTI: (differenziati in base alla
maturità dei singoli alunni)
• Rispetto del Regolamento d’Istituto, gli orari, le strutture, gli elaborati, i docenti, i compagni.
• Responsabilità nei confronti degli impegni e del lavoro scolastico, portando il materiale
personale.
• Partecipazione attiva, con interesse ed impegno alle lezioni.
• Possedere capacità relazionali con i compagni e di gruppo di lavoro.
• Impegno costante e produttivo, per sviluppare le proprie potenzialità.
• Acquisizione della consapevolezza di sé, delle capacità personali e del valore dell’impegno
scolastico per la realizzazione del proprio progetto di vita.
• Arricchimento del proprio lessico con il linguaggio specifico della materia.
• Saper operare con le conoscenze e le tecniche acquisite, riflettendo sui propri errori.
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:
Nelle ultime lezioni c’è stato un collegamento didattico con il “Progetto Archeologia” seguito da
tutte le classi prime con gli insegnanti di italiano, dopo aver incontrato i docenti dell’Università di
Siena, gli allievi sono stati portati (nelle ore di Discipline Plastiche) al Museo Archeologico del
S.Maria della Scala, dove, dopo una breve illustrazione da parte di un’archeologa gentilmente
messa a disposizione dalla Direzione, i ragazzi si sono cimentati a disegnare alcuni reperti etruschi
della collezione.
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI:
La metodologia d’insegnamento si è dimostrata generalmente efficace. In ciascuna U.D. è stata
inizialmente direttiva, nell’illustrare i concetti da apprendere, i procedimenti tecnici e gli obiettivi
da raggiungere, con lezioni frontali di carattere teorico-pratico; sono seguite lezioni operativepartecipative per mettere in pratica le conoscenze disciplinari acquisite e sviluppare le competenze
specifiche della materia.
Gli allievi sono seguiti sia individualmente, sia per piccolo gruppo, spiegando e mostrando loro le
soluzioni logiche possibili alle problematiche che si presentavano, incentivandoli ad una sempre
maggiore autonomia esecutiva e creatività nel personalizzare i propri elaborati. Gli alunni con più
difficoltà sono stati affiancati da compagni in un’azione di tutoring, talvolta veramente efficace.
Per gli studenti risultati insufficienti nel I° quadrimestre è stato attivato un corso di recupero in
itinere con spiegazioni e chiarimenti sulla disciplina e sono stati richiesti degli studi grafici mirati
da svolgere a casa, la risposta a questi ultimi però è stata incostante.
Le esercitazioni grafiche e plastiche proposte avevano difficoltà crescente.
- MATERIALI DIDATTICI:
•
•
•
•
•
Schemi alla lavagna ed immagini di varia natura (testi, fotocopie, etc.)
Tavolette di legno, materiali riciclati, cartoncini, creta
Modelli in gesso presenti nella scuola
Strumenti specifici della materia (mirette, stecche, spatole, etc.)
Visita al Museo Archeologico di Siena.
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
Le verifiche degli apprendimenti sono state svolte sia in itinere, sia al termine degli elaborati
grafici e plastici degli allievi. La valutazione è stata formativa per cogliere: la conoscenza, i
miglioramenti e l’efficacia delle procedure operative; i criteri di valutazione hanno tenuto conto del
livello di partenza di ciascun alunno e si sono basati sui seguenti parametri:
•
•
•
•
•
•
•
acquisizione degli obiettivi didattici ed educativi prefissati
abilità creative, visive ed operative dimostrate,
partecipazione e puntualità alle lezioni,
interesse ed impegno dimostrati nei confronti della disciplina,
capacità di utilizzare il linguaggio specifico,
fattori extrascolastici che possono aver condizionato il rendimento e il profitto,
comportamento in classe nei confronti del docente e dei compagni.
Le conoscenze e le abilità dei singoli allievi sono state valutate secondo griglie di corrispondenza
tra voti e livelli, differenziati in ordine di conoscenza, comprensione, applicazione e uso degli
strumenti. Tali griglie sono state discusse e concordate dai docenti delle tre aree (culturale,
propedeutica e di sezione) e allegate alla programmazione iniziale.
Siena, 07/06/2011
L’insegnante
(Parmeggiani Marta)
PROGRAMMA SVOLTO NELLA CLASSE 1°C
Docente: Parmeggiani Marta
Materia: Discipline Plastiche
PIANO ANNUALE DEI CONTENUTI DISCIPLINARI.
La programmazione ha affrontato quattro U.D. a tema, che si sono alternate e sovrapposte durante
l’anno scolastico, con una tempistica differente secondo il numero di elaborati richiesti e la loro
complessità. Ai ragazzi con maggiori difficoltà è stato dato più tempo per la consegna del lavoro,
diminuendo la quantità degli elaborati richiesti, per potersi concentrare sul recupero.
Ciascun elaborato o esperienza è stata documentata fotograficamente.
Ogni unità didattica è stata introdotta da un periodo di studio grafico e progettazione. Nel caso di
buoni risultati negli elaborati plastici (modulo sulla concavità e convessità), è stata prevista la loro
cottura nel forno della scuola.
1) Esercitazioni grafiche di copia dal vero di semplici modellati e composizioni con tecnica
chiaroscurale a tratteggio e modulazione del segno per effetti tridimensionali.
2) La superficie e la texture: -spiegazione e ricerca delle texture visive, tattili, naturali ed
artificiali;
- elaborazione di tavole esplicative visive e tattili sulle texture;
- lavoro di gruppo sulle sensazioni tattili, le scatole misteriose;
- elaborazioni di composizioni polimateriche su tavolette con il tema
delle “stagioni”.
3) Gli opposti: pieno/vuoto, concavo/convesso, positivo/negativo:
- spiegazione dei concetti “togliere” e “aggiungere” e dei relativi effetti chiaroscurali;
- realizzazione di un piano in creta ed elaborazione di una composizione modulare sul
tema degli opposti (pieno/vuoto, concavo/convesso, positivo/negativo).
4) Approfondimento sull’Archeologia: i reperti delle tombe etrusche, in collaborazione con il
Museo del Santa Maria della Scala.
- spiegazione dei reperti da parte di un’esperta,
- disegno dal vero con chiaroscuro di un manufatto a scelta dell’allievo.
Non tutte le unità didattiche predisposte all’inizio dell’anno scolastico sono state affrontate, sia per
un approfondimento delle sopra citate, sia per la lentezza organizzativa ed esecutiva degli alunni.
Siena, 07/06/2011
Gli studenti
L’insegnante
(Parmeggiani Marta)
Relazione finale
A.S. 2010/2011 sezione 1ªC liceo artistico
RELAZIONE FINALE DELL’INSEGNANTE Luano Pinzi
MATERIA Laboratorio
1. SITUAZIONE DELLA CLASSE ALLA FINE DELL’A.S. (sviluppi osservati/miglioramenti
ottenuti rispetto al punto di partenza:
La classe ha espresso pienamente i dubbi suscitati all’inizio anno scolastico, si sono
evidenziate tute le problematiche espresse e questo ha portato un alto numero di
insufficienze in condotta; nel secondo quadrimestre la situazione è migliorata, ma non è
comunque ottimale
Un piccolo gruppo di alunni, costituito da elementi in buona parte motivati allo studio,
dotati di una sufficiente autonomia intellettuale e che hanno mostrato un reale interesse
per l’indirizzo di studio scelto, ottenendo anche ottimi risultati.
La restante parte degli studenti ha evidenziato diverse capacità di attenzione, e capacità
diverse nell’approccio operativo, alcuni se pur assidui nel lavoro mostrano carenze nelle
capacità manuali .
Continua la spiccata esuberanza di alcuni che disturba la possibilità di apprendimento per
coloro che sono interessati allo svolgimento delle attività didattiche.
I risultati sono disomogenei in alcuni casi non adeguati allo svolgimento delle
programmazioni curricolari di una prima classe liceo, in altri casi nonostante il disagio
generale, si sono raggiunte le mete didattiche previste anche con ottimi risultati.
2.FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI (con riferimento alla Programmazione individuale
del docente)
j)
raggiunti:
•
Potenziamento della metodologia operativa attraverso la conoscenza e l’utilizzazione di varie
tecniche operative.
•
Sviluppo di una maggiore autonomia operativa.
•
Utilizzare in modo corretto le tecniche impiegate.
•
Uso corretto degli strumenti adoperati.
•
Rispetto degli ausili a disposizione.
3.PROGRAMMA SVOLTO (eventualmente in allegato):
• Esercizi di alfabetizzazione sull’uso dell’acquerello.
• Esercizi di alfabetizzazione sull’uso della tempera.
• Esercizio di elaborazione di un tema con l’uso della tempera.
• Su un foglio di carta da disegno verranno realizzate delle texture usando le foglie
come stampi naturali.
• Da due fotocopie di foglie è stata individuata prima la simmetria assiale ,poi la
struttura essenziale delle forme dalla quale si è giunti ad una stilizzazione della
foglia. Questa è stata realizzata a campiture piatte su foglio, con le tempere.
• Alfabetizzazione sulla capacità di organizzare compositivamente uno spazio.
• Corretta manutenzione degli strumenti di lavoro.
4. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI REALIZZATI:
•
Visita didattica a Palazzo Pubblico.
•
Visita di istruzione alla mostra di illustrazione “le immagini della fantasia”.
5. METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI USATI (con opportuna analisi dell’efficacia
degli stessi nel processo di apprendimento):
• Lezione di tipo direttivo attraverso l’assegnazione di esercizi da eseguirsi secondo precise
direttive di carattere teorico-pratico.
6. CRITERIi DI VALUTAZIONE E MODALITA’ DI VERIFICA ADOTTATI:
• Del livello di partenza.
• Autonomia operativa.
• Correttezza esecutiva.
• Rispetto e ottimizzazione dei tempi esecutivi.
• Dei risultati delle verifiche.
• Del livello di partenza.
• Impegno, partecipazione ed interesse.
• Presenza alle lezioni.
• Grado di conoscenze specifiche acquisite.
• Puntualità nel rispetto delle scadenze.
7. SUGGERIMENTI
Laboratorio
Programma svolto anno scolastico 2010/11
Docente prof. Luano Pinzi
Classe 1ªC
In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
CONOSCENZE:
Gli studenti generalmente hanno acquisito i contenuti e le conoscenze in maniera corretta,
alcuni anche in autonomia. Permangono per alcuni alunni incertezze dovute a difficoltà
personali.
Un piccolo gruppo di alunni presenta difficoltà dovute allo scarso se non nullo impegno
nel lavoro.
Complessivamente la classe ha raggiunto un sufficiente livello .
COMPETENZE:
Le abilità sia di applicazione che elaborazione, la valutazione e la flessibilità nell’affrontare
i temi dati sono differenziate; vari studenti riescono a padroneggiare i metodi e gli
strumenti di lavoro, ed alcuni hanno ottenuto questi risultati da un livello di partenza molto
basso.
CAPACITA’:
Le capacità sono fortemente differenziate all’interno della classe, vi é un gruppo che si
accontenta di un mero risultato scolastico o nessun risultato, negli altri elementi si può
parlare di autoformazione e autoaggiornamento, in alcuni casi condotta con lodevole
assiduità e proprietà.
Contenuti
Le lezioni del laboratorio artistico sono state organizzate durante l’anno scolastico in 4
moduli didattici che hanno permesso agli studenti iscritti di poter prendere contatti con tutti
i laboratori caratterizzanti la storia del nostro istituto. La durata di ciascun modulo è stata
di n°8 lezioni di 3 ore ciascuna .Le attività si so no svolte in compresenza dei docenti
titolari.
I moduli hanno avuto il seguente ordine: modulo di Pittura, modulo di Architettura, modulo
di Ceramica, modulo di Scultura.
Il tema che filo conduttore di questa attività è stato l’ambiente naturale.
Obiettivi:
•
•
•
•
•
•
•
Esercizi di alfabetizzazione sull’uso dell’acquerello.
Esercizi di alfabetizzazione sull’uso della tempera.
Esercizio di elaborazione di un tema con l’uso della tempera.
Su un foglio di carta da disegno verranno realizzate delle texture usando le foglie
come stampi naturali.
Da due fotocopie di foglie è stata individuata prima la simmetria assiale ,poi la
struttura essenziale delle forme dalla quale si è giunti ad una stilizzazione della
foglia. Questa è stata realizzata a campiture piatte su foglio, con le tempere.
Alfabetizzazione sulla capacità di organizzare compositivamente uno spazio.
Corretta manutenzione degli strumenti di lavoro.
Verifiche-
Le verifiche sono state effettuate durante le fasi operative di ogni lavoro.
Valutazione- La valutazione ha tenuto conto:
- Dei risultati delle verifiche.
- Del livello di partenza.
- Impegno, partecipazione ed interesse.
- Presenza alle lezioni.
- Puntualità nel rispetto delle scadenze.
Gli alunni:
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L’insenante
Luano Pinzi
A. S. 2010/2011
RELAZIONE FINALE DELL’ INSEGNANTE:
Parmeggiani Marta
MATERIA Materia alternativa alla religione cattolica
CLASSE 1° SEZ. C
1. FINALITA’ E OBIETTIVI DISCIPLINARI
L’insegnamento della materia alternativa ha avuto lo scopo di formare i discenti ad una sensibilità
multiculturale, educandoli alla convivenza sociale nel rispetto delle differenze.
Inoltre, nella metodologia affrontata ha concorso alla formazione e all’ampliamento delle capacità
e potenzialità informatiche, operative e creative, all’acquisizione di metodologie appropriate
nell’analisi e nell’elaborazione di testi ed immagini.
2. PROGRAMMA,
VALUTAZIONE
METODOLOGIA DI
INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO
E
La programmazione è stata suddivisa in tre U.D., con una tempistica differente, secondo la
semplicità/complessità dell’argomento ed i suoi possibili approfondimenti. Ha affrontato lo studio
delle antiche civiltà extraeuropee, con la loro localizzazione, storia, società, religione e particolari
approfondimenti sulle produzioni artistiche. Alcune anche realizzate praticamente in rielaborazioni
creative.
La metodologia d’insegnamento è stata sia direttiva, sia partecipativa, impostata su lezioni
interattive con gli alunni, per incentivare la loro comprensione e partecipazione. Ogni cultura è stata
introdotta da una breve spiegazione delle informazioni più importanti, poi, spiegati gli obiettivi da
raggiungere si è dato il via all’operatività degli allievi tramite l’uso di testi e immagini da libri e da
internet. I ragazzi hanno svolto le ricerche per la creazione di un file in Power Point da presentare
oralmente.
La metodologia utilizzata ed il prodotto finale sono stati valutati ed i files sono stati raccolti in
forma digitale su un DVD. La valutazione è stata formativa per cogliere: l’impegno dimostrato,
l’apprendimento, i miglioramenti, l’efficacia delle procedure operative e delle scelte fatte.
Siena, 07/06/2011
L’insegnante
(Parmeggiani Marta)
ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE “E.S. Piccolomini”
LICEO ARTISTICO / ISTITUTO STATALE D’ARTE “Duccio di Buoninsegna”
A. S. 2010/2011
PROGRAMMA SVOLTO NELLA CLASSE 1°C
Docente: Parmeggiani Marta
Materia: Materia alternativa alla religione cattolica
PIANO ANNUALE DEI CONTENUTI DISCIPLINARI.
La programmazione ha affrontato tre U.D. sulla tematica scelta (le antiche civiltà extraeuropee),
con una tempistica differente secondo i possibili approfondimenti e la loro complessità. Ai ragazzi
con maggiori difficoltà è stato dato più tempo per la consegna del lavoro, per potersi concentrare sul
recupero.
1. Gli Sciti:
- spiegazione, ricerca delle informazioni e delle immagini su testi ed internet,
stesura di un documento, redazione di un Power Point, esposizione orale.
2. I Celti:
- spiegazione, ricerca delle informazioni e delle immagini su testi ed internet,
stesura di un documento, redazione di un Power Point, esposizione orale,
studio grafico di un medaglione d’ispirazione celtica, riporto e sbalzo su
foglio di rame.
3. I Giapponesi: - spiegazione, ricerca delle informazioni e delle immagini su testi ed internet,
studio grafico-pittorico ad acquarello di stampe giapponesi.
Siena, 07/06/2011
Gli studenti
L’insegnante
(Parmeggiani Marta)