se non ritenga necessario ed urgente nominare un`Authority che

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se non ritenga necessario ed urgente nominare un`Authority che
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se non ritenga necessario ed urgente
nominare un’Authority che funga da controllo sia sul corretto utilizzo dei fondi
stanziati sia su diverse decisioni relative
agli assetti societari del « Porto dei Normanni ».
(4-00976)
*
*
*
INTERNO
Interrogazioni a risposta orale:
MINARDO. — Al Ministro dell’interno.
— Per sapere – premesso che:
gli sbarchi clandestini in Sicilia ed in
provincia di Ragusa sono diventati intensi,
ultimo in ordine di tempo si è verificato il
15 luglio a Pozzallo, dove 29 immigrati
sono stati intercettati su una piccola barca
forse calata in mare da una nave madre;
la frequenza degli sbarchi denota che
il fenomeno ha oramai assunto gravissime
proporzioni da trasformarsi in vere e
proprie stragi di disperati;
gli sbarchi avvenuti nel litorale della
provincia di Ragusa, come a Pozzallo,
Punta Secca, Scoglitti e cosı̀ via, hanno
confermato la precarietà ed il rischio che
corrono i clandestini durante i « viaggi
della speranza » in quanto li affrontano a
bordo di barconi in pessime condizioni –:
se il Governo, alla luce della tragicità
dei fatti e della frequenza con la quale si
verificano gli sbarchi, intenda intervenire
più incisivamente con un piano di controllo intenso lungo le coste per arginare
un fenomeno che ha assunto proporzioni
incredibilmente drammatiche;
se intenda prevedere accordi internazionali da stipulare con i Paesi interessati a questo esodo infinito invitando i
governanti degli Stati da dove provengono
i clandestini ad intervenire per la prevenzione e la sicurezza affinché venga garantito e custodito l’alto valore della vita
umana.
(3-00196)
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GASPARRI. — Al Ministro dell’interno.
— Per sapere:
quali siano le valutazioni del titolare
del Viminale sulle affermazioni rilasciate
alla stampa dal prefetto di Roma, Achille
Serra, che ha definito « imprudenti » alcune ragazze vittime, nei giorni scorsi, di
violenze sessuali;
se le affermazioni del prefetto Serra
siano compatibili con le delicate funzioni
che svolge nella Capitale;
se un atteggiamento cosı̀ antiquato e
minimizzatore nei confronti della violenza
sessuale che le donne subiscono non rappresenti quasi un incoraggiamento a comportamenti violenti;
se affermazioni di questo tipo e,
soprattutto quello che all’interrogante appare, una notevole propensione alle esternazioni siano compatibili con le responsabilità delicatissime del Prefetto Serra.
(3-00201)
GERMONTANI. — Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
è sempre più frequente il ripetersi di
episodi di violenza fisica e sessuale nei
confronti delle donne;
nella delicata, ma necessaria e non
più rinviabile operazione di adozione di
misure speciali di sicurezza, lo Stato non
si è ancora adoperato per agire d’intesa e
in collegamento capillarmente con le Istituzioni locali e cioè con i Sindaci e i
Prefetti –:
quali siano le misure speciali di sicurezza che si stanno approntando per
arginare i sempre più numerosi casi di
violenze sessuali contro le donne, ed in
particolare se il Ministro interrogato non
ritenga opportuno concertare con le autorità competenti una « campagna » di informazione per le cittadine-vittime delle
violenze, sui diritti che hanno nel momento in cui subiscono una violenza sessuale e altresı̀ una « campagna » di forte
dissuasione nei confronti degli aggressori,
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pubblicizzando massicciamente con i media l’incremento della pena, l’abbreviazione dei tempi di giudizio e la costituzione di parte civile delle Istituzioni nei
processi per stupro.
(3-00203)
Comune di Bologna ha ritenuto opportuno
(nelle oltre 24 ore di fermo) verificare in
quali condizioni fosse l’altra bambina –:
FALOMI e FRIAS. — Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
se corrisponda al vero che il trattamento riservato nella sede della Questura
di Bologna alla bimba di due anni sia
quello denunciato in premessa;
lunedı̀ 11 settembre 2001 nella città
di Bologna una cittadina rumena è stata
fermata dalla Polizia municipale alle ore
10,30 circa del mattino e portata in Questura per non aver ottemperato ad un
ordine di espulsione precedentemente
emesso;
insieme alla donna di cui sopra veniva posta in stato di fermo anche la figlia
di due anni;
i servizi sociali del Comune di Bologna, avrebbero dato indicazione alla Polizia municipale di trattenere presso la
Questura anche la minore informando di
ciò la Procura della Repubblica e il Magistrato dei minori;
il giorno successivo alle 11 circa si è
svolta l’udienza e la donna, dopo le ore 14,
è stata rilasciata perché l’udienza è stata
rinviata ad ottobre;
la stampa locale ha riportato le dichiarazioni della signora oggetto del
fermo, in cui si riferiva che lei e la bimba
di 2 anni sarebbero state trattenute in una
stanza della Questura di Bologna, dotata
solo di alcune sedie;
dovendo passare la notte in tale ambiente avrebbero dormito sul pavimento e
sulle sedie;
non avrebbero ricevuto cibo per tutta
la durata del fermo, se non una mela e
una merendina;
la mattina successiva sarebbe stato
consegnato alla donna qualche pannolino
per la bambina;
nonostante la donna fosse nota ai
servizi sociali perché madre di un’altra
bimba gemella, nessun rappresentante del
in quali condizioni un minore può
essere oggetto di fermo unitamente alla
madre;
se corrisponda al vero che la Questura di Bologna abbia agito su indicazione dei servizi sociali del Comune di
Bologna.
(3-00222)
Interrogazioni a risposta scritta:
REALACCI. — Al Ministro dell’interno,
al Ministro della giustizia, al Ministro della
solidarietà sociale. — Per sapere – premesso che:
il 1o settembre 2006 il settimanale
L’Espresso e il quotidiano La Repubblica
hanno pubblicato il reportage dell’inviato
Fabrizio Gatti, infiltrato per una settimana
tra i raccoglitori di pomodori del foggiano. Nel servizio emerge un’agghiacciante
realtà di sfruttamento, lavoro nero, criminalità, grave lesione dei diritti umani ai
danni di migliaia di immigrati di varie
nazionalità impiegati nella raccolta stagionale dei pomodori nell’area della provincia
di Foggia;
si tratta di una situazione intollerabile per un paese come l’Italia, in cui si
ravvisano gravi reati al nostro codice penale, nonché l’infiltrazione di parte della
criminalità organizzata;
la situazione denunciata dal reportage de L’Espresso sembra essere solo la
punta dell’iceberg di una grave situazione
di sfruttamento dell’immigrazione da
parte di imprese grandi e piccole che per
l’assunzione di lavoratori stagionali scelgono la strada del lavoro nero e delle
sottopaghe, sfruttando la disperazione di
migliaia di persone che arrivano clandestinamente nel nostro paese con il mirag-
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gio di una vita migliore. Si tratta di una
macchia vergognosa per un paese come il
nostro che fa della qualità dei suoi prodotti il modo per sostenere la concorrenza
dei paesi emergenti e in particolare per
l’industria alimentare e conserviera italiana che esporta i suoi prodotti in tutto il
mondo e rappresenta una parte consistente del Made in Italy;
la questione dell’immigrazione clandestina è una delle emergenze di maggiore
attualità nel nostro paese, un dramma
sociale di gravissime dimensioni, nonché
di sicurezza e di tutela dei cittadini che sta
minando quella che invece è una risorsa
per l’economia e la struttura sociale del
nostro Paese;
questa situazione è estremamente delicata per la credibilità dell’Italia, per la
nostra storia fondata sull’emigrazione di
tanti nostri connazionali e per la reputazione di paese tollerante –:
come i ministri interrogati intendano attivare le istituzioni e le autorità
competenti, per affrontare questa allarmante situazione dove si ravvisano gravissimi crimini contro i diritti umani e
contro gli articoli fondanti della Costituzione italiana.
(4-00897)
BELLILLO. — Al Ministro dell’interno.
— Per sapere – premesso che:
il decreto ministeriale 21 dicembre
2004 ha indetto il Concorso interno a 1640
posti per la nomina alla qualifica di Vice
Sovrintendente della Polizia di Stato e
prevede la possibilità di rideterminare la
ripartizione provinciale delle sedi, dato
che quella pubblicata nel bando stesso
risale alle esigenze al 31 dicembre 2000;
l’eventuale rideterminazione della ripartizione provinciale, dando la possibilità
di rientrare nella provincia di provenienza
a tutti coloro che comunque ne faranno
richiesta, comporterebbe un notevole risparmio economico per la pubblica amministrazione valutabile in circa 6 milioni
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di euro di sole spese vive (indennità di
trasferimento, ex legge 100 ora legge 86/
2001, eccetera);
il trasferimento fuori provincia di
centinaia di poliziotti, mediamente di 35
anni di età e 15 anni di servizio, comporterebbe agli stessi gravi disagi personali e
familiari. L’attuale ripartizione dei posti
nelle varie province penalizzerebbe infatti
tantissimi vincitori di concorso, che dovranno abbandonare la propria famiglia
per prendere servizio in città distanti anche centinaia di chilometri –:
se non ritiene che una concreta
ridistribuzione delle sedi, in tutte le province d’Italia, effettuata sugli effettivi posti vacanti alla data attuale, comporterebbe un atto di giustizia per il personale
ed un risparmio notevole per l’Amministrazione.
(4-00900)
BELLILLO. — Al Ministro dell’interno.
— Per sapere – premesso che:
il Corpo Nazionale dei Vigili del
Fuoco soffre da anni di una carenza di
organico, come conferma l’ISPRO Istituto
di studi e ricerche sulla protezione e difesa
civile, secondo il quale tale Corpo resta in
proporzione il più piccolo d’Europa, nonostante l’Italia sia uno dei Paesi d’Europa
a più grave rischio ambientale;
nel corso degli anni più volte sono
stati banditi concorsi per il completamento dell’organico, senza che tuttavia
tale obiettivo venisse raggiunto;
il 6 marzo 1998 è stato bandito con
decreto un concorso pubblico per mestieri
a 184 posti di vigile del fuoco; su circa
120.000 i giovani che presentarono domanda di partecipazione al concorso, ne
risultarono idonei solo 5.100;
il 5 novembre del 2001 è stato bandito un nuovo concorso per titolo (costituito dal numero di giornate prestate come
discontinuo nel Corpo nazionale) a 173
posti di vigile; di fatto si assiste ad un
« affiancamento » degli idonei dei due con-
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corsi con una confusione nelle graduatorie, soprattutto per la frequenza dei corsi,
alcuni dei quali posticipati per mesi;
nel 2004 fu deciso che entrambe le
graduatorie sarebbero scadute, ma una
proroga prevede la nuova scadenza il 31
dicembre 2006;
alla fine del 2005, nonostante la perdurante carenza di organico risultano assunti solo 3.500 idonei del concorso a 184
posti e 1.500 idonei del concorso a 173
posti;
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dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, e all’articolo 51 che garantisce a tutti i cittadini
dell’uno e dell’altro sesso l’accesso agli
uffici pubblici in condizioni di eguaglianza, e promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e
uomini.
(4-00901)
BELLILLO. — Al Ministro dell’interno,
al Ministro della solidarietà sociale. — Per
sapere – premesso che:
intanto il Ministero dell’interno ha
bandito due nuovi concorsi attualmente in
svolgimento: uno riservato ai vigili ausiliari
che si sono congedati dal Corpo nel 2004
(Gazzetta Ufficiale n. 42 del 27 maggio
2005) da cui sono risultati 55 vincitori (e
una nuova graduatoria); l’altro riservato ai
vigili ausiliari congedatisi nel 2005 (Gazzetta Ufficiale n. 15 del 24 febbraio 2006);
l’immigrazione è uno dei misuratori
della qualità della democrazia e l’Italia, in
questi ultimi anni, si è caratterizzata per
politiche difensive di chiusura delle frontiere che ci stanno condannando alla staticità, all’invecchiamento, all’impoverimento e al declino;
infine, nell’ambito della legge 21 febbraio 2006, n. 49, recante misure urgenti
in occasione delle Olimpiadi invernali, all’articolo 3, comma 1 bis, è previsto l’incremento della dotazione organica del
Corpo di 50 unità e il Ministero è autorizzato a bandire un nuovo concorso per
25 posti di vigile del fuoco per l’Aeroporto
di Cuneo –:
la normativa che regola i flussi di
migrazione è sostenuta da un’ispirazione e
una cultura razzista, in cui l’immigrato
non viene considerato come soggetto di
diritto, riducendolo a una condizione servile. Tale ispirazione ci colloca fra i Paesi
che rispetto a questo fenomeno non praticano i diritti civili e mette in discussione
la qualità della prassi democratica, annullando di fatto il diritto di uguaglianza
sancito dalla Costituzione;
per quali motivi siano stati indetti
cosı̀ tanti nuovi concorsi mentre sono
ancora in itinere le graduatorie precedenti;
se non ritenga urgente prorogare per
un altro lasso di tempo le graduatorie
derivate dai concorsi del 1998 e del 2001;
se non ritenga più opportuno che
nelle chiamate dei corsi di addestramento
sia rispettata una gerarchia cronologica
che preveda l’estinzione delle graduatorie
esistenti a partire da quella del 1998;
per quale motivo le donne, pur essendo venuta meno la condizione di partecipazione alle attività del Corpo riservata
ai soli militari di leva, non possano partecipare a questi concorsi, contravvenendo
di fatto all’articolo 3 della Costituzione che
prevede che tutti i cittadini hanno pari
è urgente ristabilire le procedure democratiche e costituzionali anche intervenendo con un decreto-legge, atteso che ci
sono in Italia molti lavoratori stranieri che
svolgono un lavoro autonomo, pagano le
tasse, hanno regolare licenza commerciale,
hanno costituito società di capitali regolarmente iscritte presso le camere di commercio, sono in regola con il possesso di
titoli abilitanti al lavoro, hanno ottenuto
finanziamenti dalle banche. Ma a causa di
una legge liberticida sostenuta da vari
cavilli burocratici o, peggio, a causa di
errori ed omissioni della pubblica amministrazione, sono costretti lasciare il territorio nazionale poiché non viene loro
concesso il rinnovo del permesso di soggiorno, provocando la chiusura dell’attività
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commerciale o artigianale con il conseguente fallimento dell’imprenditore e il
licenziamento dei dipendenti –:
ciare dal governo centrale, per individuare
un percorso comune ed ottenere il mantenimento della struttura –:
se non si ritiene urgentissima la necessità di adottare un provvedimento del
Governo che corregga questa incredibile
ingiustizia della Bossi-Fini e riconosca a
chi possa dimostrare di avere avviato, da
almeno un anno, una attività economica
regolarmente registrata, di poter rimanere
nel territorio italiano con un permesso di
soggiorno pluriennale, in modo che non
vengano danneggiati imprenditori e lavoratori stranieri, che, oltre tutto, con il loro
impegno, contribuiscono alla crescita della
nostra economia.
(4-00902)
quali provvedimenti urgenti intenda
adottare il Ministro dell’interno, di concerto con le Autorità competenti, per bloccare la chiusura della Scuola di Polizia.
(4-00903)
DI GIOIA. — Al Ministro dell’interno. —
Per sapere – premesso che:
notizie stampa danno per certa l’imminente chiusura della Scuola di Polizia di
Foggia;
dopo un incontro tra il Capo della
Polizia e le organizzazione sindacali sul
tema del sistema formativo e della razionalizzazione degli istituti d’istruzione, sarebbe emersa la volontà di riorganizzare il
sistema delle scuole allievi agenti, attuando
la soppressione della caserma Miale;
lo stesso sindaco di Foggia si è
espresso a favore del mantenimento della
struttura, oltre tutto da poco restaurata
con un notevole sforzo economico, che fa
parte della storia della città ed è radicata
nelle sue tradizioni;
il segretario del SAP ha lanciato dalle
pagine della Gazzetta del Mezzogiorno un
appello a tutte le autorità competenti,
locale e nazionali, affinché si riesca a
evitare la chiusura della scuola, in cui
attualmente lavorano 85 poliziotti e 12
civili ed è in svolgimento il 63o corso di
formazione dei poliziotti;
la scuola di Polizia suddetta rappresenta un patrimonio per la zona della
Capitanata e per lo sviluppo di tutta la
Puglia e quindi vanno coinvolte per la sua
salvaguardia, tutte le istituzioni, a comin-
LEOLUCA ORLANDO. — Al Ministro
dell’interno. — Per sapere – premesso che:
nella provincia di Palermo si trovano
beni immobili della F.E.C. (Fondo edifici
di Culto) già proprietà dell’Abbazia di San
Martino delle Scale gestiti, in assenza di
convenzioni valide, dall’Azienda Forestale
siciliana;
in particolare l’utilizzo dei terreni nel
territorio del comune di Monreale, località
San Martino delle Scale, tuttora avviene in
assenza di formale convenzione tra il
F.E.C. e l’Azienda forestale demaniale siciliana a causa della mancata autorizzazione della competente Direzione centrale
del Ministero dell’interno;
si tratta di appezzamenti di terreno
davvero grandi che constano di 185 ettari
nel comprensorio di San Martino delle
Scale e di ben 400 ettari tra Sagana e
Giardinello e che sono in parte forestali ed
i parte ricchi di ulivi e alberi da frutta;
tali appezzamenti che dovrebbero essere gestiti in base ad atti firmati dalla
Forestale o da concessionari risultano essere utilizzati da privati che sembrano non
abbiano alcun titolo formale;
la formalizzazione dei rapporti relativi a tali terreni e la regolamentazione
definitiva della situazione dei terreni in
questione renderebbe possibile lo sfruttamento adeguato delle potenzialità agricole
degli stessi, creando, tra l’altro posti di
lavoro –:
se il Governo non reputi necessario e
improrogabile formalizzare la convenzione
tra il F.E.C. e l’Azienda forestale demaniale siciliana;
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se il Governo sia a conoscenza dei fatti
di cui in premessa e se non ritenga urgente
chiarire la situazione di gestione dei « feudi » F.E.C., già proprietà dell’Abbazia si San
Martino delle Scale, in territorio di Monreale e di Giardinello.
(4-00908)
GALANTE. — Al Ministro dell’interno.
— Per sapere – premesso che:
in data 8 settembre un convoglio di
« incursori di marina » italiani è stato
vittima di un attentato dinamitardo;
quattro militari, di cui un grave, sono
rimasti feriti;
a giudizio dell’interrogante, l’evento
pone ancora una volta la gravità dell’evolversi del conflitto in Afghanistan e il
fallimento della strategia politica e militare ivi messa in atto –:
cosa facciano i nostri « incursori di
marina » a Farah, cioè fuori dalle regioni
di Herat e Kabul;
che rapporto abbiano le specializzazioni e i compiti professionali degli « incursori di marina » con il territorio di
Farah che dal mare è assai lontano;
se siano inquadrati nella missione
ISAFF o Enduring Freedom.
(4-00909)
DE SIMONE, GRILLINI e GUADAGNO
detto VLADIMIR LUXURIA. — Al Ministro
dell’interno. — Per sapere – premesso che:
dal 1998 il comune di Viareggio (Lucca) e la sua frazione Torre del Lago
Puccini sono stati presi dalla comunità gay
e lesbica italiana ed internazionale come
punto di riferimento per le proprie vacanze estive, grazie anche al progetto denominato « Friendly Versilia » e realizzato
dagli imprenditori gay e gay-friendly del
luogo volto a dare visibilità e dignità, per
l’appunto, alla presenza turistica omosessuale;
in questi anni lungo la Marina di
Torre del Lago Puccini sono nati alcuni
servizi prevalentemente indirizzati ad un
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pubblico omosessuale, tra cui discoteche,
bar, ristoranti e spiagge attrezzate, e ciò
ha ulteriormente attirato pubblico gay e
lesbico, specie durante i fine settimana
estivi e soprattutto durante il mese di
agosto, creando una sorta di « villaggio
gay » caratterizzato da una forte e positiva
integrazione con le comunità locali che,
specie negli ultimi anni, hanno dimostrato
un buon senso dell’accoglienza;
nel giugno scorso, un cuoco di uno
dei locali gay della Marina di Torre del
Lago è stato picchiato da un ragazzo
pisano, in seguito identificato dalle Autorità di pubblica sicurezza, con modalità
tali da dare alla vicenda una netta caratterizzazione anti-gay e qualificarlo come
un cosiddetto « hate-crime », crimine
d’odio derivante, in tal caso, da omofobia:
la gang di picchiatori, infatti, uno dei quali
aveva come suoneria « Faccetta Nera »,
aveva atteso la chiusura del locale per
prima deridere e offendere avventori e
personale e poi picchiare il cuoco;
il 18 agosto 2006 una ragazza lesbica
ha subı̀to violenza carnale perpetrata da
due sconosciuti, probabilmente del posto,
dal momento che si erano appostati su un
vialetto interno alla pineta, sconosciuto ai
più; anche questo delitto, che è stato
prontamente denunciato alle Autorità di
pubblica sicurezza, per le caratteristiche
di come è avvenuto si presenta come un
« hate-crime »;
è stato segnalato che due settimane
prima era avvenuto un episodio analogo,
attuato con le stesse identiche modalità,
anche se non portato a termine perché la
ragazza in questo caso era riuscita a
sfuggire ai violentatori;
durante tutta la stagione estiva sono
stati numerosi, e molti dei quali non
denunciati, i casi di furto e rapina nei
confronti di singoli o coppie che si appartavano di notte, specie sulla spiaggia;
durante tutta la stagione estiva, la
sezione locale di Forza Nuova ha dato vita
ad una campagna di odio omofobico, volantinando ripetutamente a Viareggio e
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Torre del Lago, invitando i cittadini a
sbarazzarsi della presenza turistica gay e
lesbica, convocando addirittura per agosto
una contromanifestazione rispetto al cosiddetto Gay Pride estivo che la comunità
gay e lesbica organizza intorno a ferragosto, contromanifestazione che il questore
di Lucca ha poi prontamente vietato;
la Marina di Torre del Lago Puccini
(Lucca) presenta ormai alcune caratteristiche tipiche dei quartieri gay delle grandi
città europee e nordamericane: grande
visibilità della comunità gay e lesbica,
concentrazione di locali dedicati prevalentemente a questo pubblico, grande afflusso
di persone, tutti elementi che possono di
tanto in tanto scatenare reazioni criminose in chi già ha interiorizzata una forte
omofobia, come se il rovescio della medaglia della visibilità fosse necessariamente l’emergere di una maggiore ostilità,
anche se limitata a pochi soggetti;
in tali quartieri e più in generale a
difesa della comunità gay e lesbica, le
polizie dei paesi europei e nordamericani
hanno sviluppato iniziative e sezioni di
polizia dedicate, volte sia a prevenire il
fenomeno, con attività più tradizionali di
prevenzione e di messa in allerta della
comunità gay locale con piccole campagne
di comunicazione realizzate insieme all’associazionismo omosessuale, sia a farlo
emergere nella sua interezza, con inviti a
denunciare i delitti commessi attraverso
linee dedicate e campagne di comunicazione che sottolineano il carattere gayfriendly delle forze di polizia, sia a reprimerlo, con attività investigative nelle quali
è spesso coinvolto personale di polizia che
abbia un orientamento sessuale di tipo gay
e lesbico;
gli imprenditori del luogo, riuniti nel
consorzio d’imprese « Friendly Versilia »,
hanno da tempo un positivo e proficuo rapporto con le forze dell’ordine, che in particolare quest’anno si sono maggiormente attivate per reprimere episodi di microcriminalità comune sulla Marina di Torre del
Lago, quali, in particolare, furti, borseggi e
spaccio di sostanze stupefacenti –:
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quali siano le iniziative che intende
assumere per evitare che simili crimini
dettati dall’odio omofobico vengano perpetrati;
se intenda attivare uno specifico monitoraggio dei crimini d’odio e in particolare di quelli dettati dall’odio omofobico,
come avviene in molti paesi esteri (vedasi
tra tutti l’esempio della F.B.I. statunitense);
se intenda assumere iniziative anche
sperimentali come quelle sopra illustrate,
anche dopo averne verificato l’efficacia
nell’ambito delle relazioni che il Ministero
normalmente tesse con le polizie estere;
se non intenda farsi promotore di una
modifica legislativa che estenda, anche ai
crimini omofobici le tutele previste dalla
legge n. 205 del 1993 (cosiddetta legge
Mancino) ai crimini dettati da motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. (4-00916)
CESINI. — Al Ministro dell’interno. —
Per sapere – premesso che:
in data 7 settembre, verso le due di
notte nei pressi del centro arcigay « Il
Cassero » di Bologna, due giovani sono
stati aggrediti da un gruppo armato di
spranghe;
poco prima del pestaggio, i due ragazzi sono stati avvicinati dal « branco » il
quale ha indirizzato nei loro confronti
violenti slogan « omofobici » e pesanti minacce;
uno dei due ragazzi ha riportato una
grave lesione al setto nasale in seguito al
violento pestaggio;
preoccupa in modo particolare questo episodio, poiché si registra negli ultimi
tempi una evidente escalation di violenza
nei confronti della comunità omosessuale
che pone all’attenzione pubblica problemi
non solo di ordine civile ma soprattutto
politico –:
come intenda operare il Ministro per
stroncare l’esponenziale crescita di episodi
omofobici, discriminazione ai danni di
omossessuali e di identità di genere e se
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non ritenga opportuno attivarsi affinché si
provveda ad un’integrazione dell’attuale
legge Mancino in modo tale che, alle
fattispecie di reato in ambito di discriminazione razziale, siano aggiunti i reati di
discriminazione in base all’orientamento
sessuale e discriminazione d’identità di
genere.
(4-00922)
HOLZMANN. — Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
come il Governo intenda intervenire
per tutelare la posizione di 1.500 Agenti
ausiliari della Polizia di Stato e di 1.500
Carabinieri ausiliari che rischiano il licenziamento. Costoro, attualmente trattenuti
in servizio e con due anni di prestato
servizio nelle rispettive amministrazioni,
dovrebbero essere inviati alla frequenza
del corso di formazione per il passaggio al
ruolo effettivo e permanente, ma rischiano
il licenziamento per mancanza di fondi;
si chiede pertanto di sapere come il
Governo intenda comportarsi nella delicata vicenda tenuto conto delle crescenti
necessità di sicurezza interna. (4-00929)
FALOMI. — Al Ministro dell’interno. —
Per sapere – premesso che:
sabato 26 agosto 2006, il circolo di
Rifondazione Comunista « Ciccio Morabito » nel quartiere « Sbarre » di Reggio
Calabria è stato oggetto di un tentativo di
incendio doloso;
per tale grave ed ignobile atto veniva
fermato in flagranza di reato dagli uomini
della Compagnia Carabinieri di Reggio
Calabria Claudio Miro Suraci, ventitreenne
riconducibile ad alcuni fazioni di estrema
destra della città di Reggio Calabria;
in data 10 agosto 2006, lo stesso
circolo di Rifondazione Comunista aveva
subito delle intimidazioni nella forma di
scritte e simboli razzisti realizzati da
ignoti sulla porta di ingresso dei locali;
a seguito di quell’evento le autorità di
pubblica sicurezza avevano comunicato di
Camera dei Deputati
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aver disposto una vigilanza più attenta
onde prevenire il ripetersi di fatti analoghi;
l’arresto in flagranza di reato dimostra che l’attività di prevenzione è stata
svolta con accuratezza;
gli episodi suddetti fanno parte di
una più ampia e complessa rete di violenza politica ed intimidazione che pare
essersi innescata negli ultimi mesi nella
città di Reggio Calabria –:
quali provvedimenti il Ministro competente intende adottare al fine di evitare
il ripetersi di atti intollerabili e gravissimi
come quelli descritti.
(4-00932)
GALANTE. — Al Ministro dell’interno.
— Per sapere – premesso che:
da organi di stampa si apprende la
notizia che nei giorni 1, 2 e 3 settembre
scorsi si è svolto a Revine Lago (Treviso)
un raduno del Fronte Skinheads Veneto;
cinque anni fa Revine Lago aveva già
ospitato questo raduno, senza che l’amministrazione comunale allora alla guida
della città fosse adeguatamente preparata
a fronteggiare tale evento;
tale manifestazione ha ospitato alcune centinaia di « teste rasate » oltre che
un nutrito numero di esponenti dell’estrema destra nostrana, alcuni dei quali
con gravi condanne alle spalle per « associazione sovversiva con fini di terrorismo »;
alle proteste di associazioni e partiti
del territorio l’amministrazione comunale
di Revine Lago ha risposto che il raduno
si è svolto in un luogo « privato » e la
prefettura si è fatta carico unicamente di
presidiare la zona nell’eventualità di tafferugli con i cittadini contrari a tale iniziativa;
la nostra Costituzione e la legge
Scelba del 1952 bandiscono senza appello
i gruppi che si richiamano in qualsiasi
modo al fascismo e al nazismo ed è
Atti Parlamentari
XV LEGISLATURA
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ALLEGATO
B
1282
AI RESOCONTI
intollerabile che si abbassi la guardia nei
confronti di questi preoccupanti fenomeni
politici –:
se il Ministro sia informato dei fatti
sopra descritti;
quali iniziative intenda mettere in
atto affinché manifestazioni di questo genere non abbiano più luogo nel nostro
Paese;
se non ritenga opportuno operare per
una severa applicazione delle leggi previste
contro la costituzione di gruppi o sigle
inneggianti a fascismo e nazismo.
(4-00934)
RAMPELLI. — Al Ministro dell’interno.
— Per sapere – premesso che:
dal 13 al 18 settembre il Governo
italiano sarà in missione in Cina per
partecipare alla Fiera Internazionale di
Canton;
lo scopo principale della missione è
quello di favorire lo sviluppo delle relazioni commerciali italo-cinesi e di delocalizzare le imprese italiane nel Paese di
Mezzo;
in diverse città italiane, soprattutto in
quelle dove è più forte la presenza di
insediamenti cinesi, ormai da anni vengono trasferiti ingenti capitali, di dubbia
provenienza, che diventano strumenti per
il varo di attività prevalentemente indirizzate sul commercio all’ingrosso e all’import-export;
un esempio ormai noto di suddetto
fenomeno è quello del rione Esquilino a
Roma dove – in un contesto di crescente
illegalità, microcriminalità diffusa e degrado urbano – le forze dell’ordine spesso
incontrano difficoltà nella repressione di
episodi criminosi commessi da cittadini
cinesi;
recenti notizie di stampa riferiscono
della massiccia espansione registrata in
questi ultimi anni su tutto il territorio
nazionale dalle imprese cinesi produttrici
di beni, soprattutto nel settore tessile-
Camera dei Deputati
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SEDUTA DEL
19
SETTEMBRE
2006
manifatturiero e dell’abbigliamento; tali
imprese sono spesso collegate alla malavita
organizzata in Cina e vi è il sospetto che
sussistano legami anche con la criminalità
italiana –:
se il Governo non ritenga opportuno
valutare la possibilità di garantire una più
stretta collaborazione tra gli investigatori
dei due Paesi, in particolare offrendo maggiore supporto per identificazioni e traduzioni, spesso difficilissime per gli interpreti
anche a causa dell’enorme presenza di
dialetti nello Stato asiatico.
(4-00957)
PROIETTI COSIMI. — Al Ministro dell’interno. — Per sapere – premesso che:
dalla settimana scorsa prosegue, da
parte dei Consiglieri comunali di minoranza del comune di Civitavecchia (Roma),
l’occupazione dell’Aula consiliare per protesta contro evidenti violazioni delle regole
basilari del principio democratico e di
rappresentatività degli eletti;
tali consiglieri rappresentano un vasto fronte sociale e politico, comprendente
consiglieri di partiti, nonché movimenti
civici di sinistra, di centro e di destra;
in data 20 luglio 2006, i suddetti
Consiglieri di minoranza del comune di
Civitavecchia sottoscrivevano, ai sensi dell’articolo 38, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la richiesta
di convocazione di un consiglio comunale
straordinario avente ad oggetto la discussione relativa al rinnovo dei vertici dell’autorità portuale di Civitavecchia Porti di
Roma e del Lazio;
la Conferenza dei capigruppo, nelle
sedute del 24 e 27 luglio 2006, concordava,
all’unanimità, di celebrare lo stesso consiglio comunale in data 11 settembre 2006,
alle ore 15;
il consiglio comunale veniva convocato dal suo Presidente per il giorno 11
settembre, alle ore 15, con l’atto protocollato n. 37104 del 2 agosto 2006;
Atti Parlamentari
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XV LEGISLATURA
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ALLEGATO
B
1283
AI RESOCONTI
in data 8 settembre, lo stesso Presidente del consiglio comunale, con nota
prot. n. 42277, decideva, con atto unilaterale, di rinviare la seduta al 30 ottobre
2006, violando cosı̀ l’articolo 39, comma 2,
del decreto legislativo del 18 agosto 2000,
n. 267, senza convocare la Conferenza dei
capigruppo, come previsto, invece, dagli
artt. 10, comma 3, e 24, comma 2, dello
statuto comunale, nonché dall’articolo 45,
comma 1, del regolamento del consiglio
comunale;
la protesta dei suddetti Consiglieri
attiene alla mancata convocazione del consiglio comunale straordinario, la quale, in
considerazione dell’importanza dell’ordine
del giorno di cui trattasi, risponde all’esigenza di garantire massima trasparenza e
massimo rispetto nei confronti della popolazione –:
se non ritenga il Ministro interrogato
di sollecitare il Prefetto competente affinché si assumano le iniziative volte a
ripristinare le regole della democrazia, le
quali impongono la tutela del diritto delle
minoranze ad esercitare le prerogative
previste dalla legge, compresa quella di
veder discusse, in seno al consiglio comunale, le questioni più urgenti. (4-00980)
*
*
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Camera dei Deputati
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SEDUTA DEL
19
SETTEMBRE
2006
il centro in questione è uno dei più
avanzati in Italia nel campo della ricerca
biofarmaceutica;
la proprietà americana promise a più
riprese che avrebbe cercato di trovare
soluzioni positive per il centro ricerche;
oggi, ad un anno di distanza dall’acquisizione da parte di Pfizer del Centro
Ricerche Vicuron i vertici aziendali hanno
annunciato la chiusura del sito con il
conseguente licenziamento di tutti i 70
lavoratori;
il centro ricerche non è mai stato in
crisi, ha prodotto notevoli risultati, il costo
per la multinazionale era di circa una
decina di milioni di euro l’anno, inoltre le
attività sono state sostenute e finanziate
anche con fondi statali per la ricerca;
risulta oltremodo problematico ricollocare professionalità di livello elevato
come questi ricercatori, per la maggior
parte tra i quaranta e i quarantacinque
anni;
l’industria farmaceutica sembra soffrire dell’assenza di una politica industriale adeguata da parte dello Stato –:
cosa intenda fare per evitare il licenziamento di 70 ricercatori ad alta professionalità, per garantirne un’adeguata tutela e perché vengano immediatamente
poste in essere strategie politiche atte a
sviluppare ricerca e sviluppo.
(3-00202)
LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazione a risposta orale:
AIRAGHI. — Al Ministro del lavoro e
della previdenza sociale. — Per sapere –
premesso che:
nel 1997 nacque a Gerenzano, in
provincia di Varese, Biosearch, società di
ricerca nel campo degli antibiotici. Successivamente Biosearch venne fusa con la
compagnia americana Versicor Inc., dando
vita a Vicuron Inc. Nel 2005 la società
multinazionale farmaceutica Pfizer, acquisı̀ Vicuron Pharmaceuticals;
Interrogazioni a risposta immediata in
Commissione:
XI Commissione:
CORDONI, DELBONO, FRANCI, FLUVI
e VELO. — Al Ministro del lavoro e della
previdenza sociale. — Per sapere – premesso che:
con il decreto legislativo 11 agosto
1993, n. 374, « Attuazione dell’articolo 3,
comma 1, lettera f), della legge 23 ottobre
1992, n. 421, recante benefici per le attività usuranti » sono stati previsti benefici
previdenziali per i lavoratori impegnati in