ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Ilaria Alpi” Ladispoli PIANO

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “Ilaria Alpi” Ladispoli PIANO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“Ilaria Alpi”
Ladispoli
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
anno scolastico 2013-2014
1
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA,
istituito all’art.3 c.1–2 del DPR 275/1999, è il documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituzione scolastica,
che lo predispone con la partecipazione di tutte le sue componenti. Esso
chiarisce la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che l’Istituto adotta nell’ambito della propria autonomia.
“L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare
per cambiare il mondo.”
Nelson Mandela
Il nostro P.O.F. è così strutturato:
1.
2.
3.
4.
I PRINCIPI ISPIRATORI
LE FINALITÀ
SCUOLA E CONTESTO TERRITORIALE (plessi, strutture, orari…)
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
a) Organi collegiali

Collegio dei docenti e sue articolazioni (coordinatori,
dipartimenti, Funzioni strumentali, commissioni di supporto alle
FS)

Consiglio d’Istituto
2
b) Organi gestionali:

DS

STAFF

DSGA
c) Segreterie
5. ATTIVITÀ DIDATTICA
a) Curriculum
b) Documento unitario sulla programmazione educativo-didattica e sulla
valutazione degli apprendimenti
c) Profilo dello studente in uscita dal primo ciclo d’Istruzione
d) Interventi di accoglienza e integrazione di alunni con bisogni educativi
speciali
e) Patto educativo di corresponsabilità
f) Attività Progettuale
g) Iniziative
6. VALUTAZIONE
a) Valutazione degli apprendimenti
b) Interventi di recupero e potenziamento
c) Autovalutazione d’Istituto
7. ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ
a) Attività realizzate
b) Monitoraggio
3
1. I PRINCIPI ISPIRATORI
Questo particolare periodo storico, denso di notevoli cambiamenti e
caratterizzato da globalizzazione e velocità nei flussi di comunicazione, è
caratterizzato da una crisi valoriale che permea la società intera. La scuola
insieme alla famiglia e alle altre agenzie formative, deve essere attenta ai bisogni
emergenti, per progettare percorsi tesi al successo formativo e alla cittadinanza
attiva nell’Europa e nel mondo.
Attraverso la conoscenza, il percorso storico della memoria, la valorizzazione
delle differenze, la scuola deve promuovere la dignità della persona umana,
secondi i principi della Costituzione.
Da ciò scaturisce il senso di legalità come pratica quotidiana condivisa e non solo
proclamata, per fortificare quei valori di onestà, di trasparenza, di non violenza e
di tolleranza, essenziali per la conquista della libertà del singolo e della società e
di sostegno al concetto di democrazia. La costruzione di un insieme di diritti e di
opportunità, per l’infanzia e l’adolescenza, richiede che i diversi soggetti
coinvolti dialoghino in una prospettiva di “comunità educante”, con uno sguardo
comune all’agio e al disagio, rompendo le tradizionali logiche settoriali, per
muoversi attorno ad un unico disegno. Da un sostenuto perseguimento di questi
principi nasce la scelta di dare al nostro Istituto il nome della giornalista “Ilaria
Alpi” che di tali principi ha fatto uno stile di vita.
4
2. LE NOSTRE
FINALITA’
“Un viaggio di nuove scoperte non consiste nel trovare nuovi paesaggi, ma
nell’avere occhi nuovi.”
Proust
Imparare a conoscere
Imparare a fare
Imparare ad essere
Imparare a vivere con gli altri
Imparare a riconoscere, rispettare e
valorizzare le differenze.
“Soltanto una vita vissuta per gli altri è una vita che vale la pena di vivere.”
Albert Einstein
5
Cultura della Legalità nell’ambito della Cittadinanza attiva
L’Istituto Ilaria Alpi è impegnato nella promozione dello sviluppo integrale della
persona. Attraverso percorsi graduali e flessibili concretizza i valori inerenti la
formazione dell’uomo e del cittadino sostiene lo sviluppo di una cosciente e
responsabile convivenza civile improntata alle regole della democrazia, del
pluralismo, della partecipazione e della solidarietà attiva.
La scuola, pertanto, intende operare alla costruzione di una personalità
consapevole, dei diritti e dei doveri che la cittadinanza impone; una personalità
disponibile e collaborativa verso il bene comune, ben integrata nella società, ma
anche capace di accogliere i vantaggi che le diversità, sotto le varie forme in cui
oggi si presentano, offre.
Ecco perché l'educazione alla cittadinanza: per reprimere da subito ogni forma di
illegalità, combattere ogni forma di sopruso, vivere le leggi come opportunità e
non come limiti.
La scuola, infatti, nel suo insieme è legalità, non è un "momento", seppure
importante, nel1a nostra vita, ma è il luogo in cui per la prima volta ci si
confronta con altri, dove bisogna rispettare alcune norme ed avere una precisa
condotta; per la prima volta ci si trova a svolgere un ruolo attivo in una comunità;
per queste ragioni l’ “istituzione scuola”, deve essere protagonista della
diffusione della cultura della legalità, per una migliore convivenza tra diversi, nel
rispetto delle regole e per una società più giusta.
La cultura della legalità consente una riflessione sulla realtà culturale e sociale
più vasta, in uno spirito di cooperazione e di comprensione internazionale e il
rifiuto di ogni discriminazione.
6
AMBIENTE: RIFIUTI E CULTURA DEL RICICLO
Un cittadino attivo è un cittadino consapevole delle proprie azioni in un contesto
rispettoso della terra.
L’educazione ambientale che viene vissuta nel nostro Istituto vuole promuovere
una coscienza ambientalista
che contribuisca allo sviluppo rispettoso
dell’ambiente che ci ospita. Attività finalizzate alla sensibilizzazione verso un
tema che deve coinvolgere la comunità tutta per prevenire gli effetti che tutti
conosciamo, quali: effetto serra, inquinamento, deforestazione solo per citarne
qualcuno.
Un’educazione all’ambiente non può prescindere da una corretta conoscenza
delle conseguenze che possono causare l’abbandono di rifiuti nell’ambiente o il
loro stoccaggio in modo errato, pertanto, particolare attenzione è rivolta a fornire
informazioni efficaci per ampliare le conoscenze in merito. L’educazione
ambientale deve mirare infatti, a fornire un quadro più completo del rifiuto inteso
come potenziale nuova forma di energia attraverso il suo riciclo: è proprio
attraverso il riutilizzo dei materiali, secondo un percorso formativo che abbia una
valenza trasversale a tutte le discipline, che si può raggiungere l’acquisizione di
comportamenti consapevoli per una corretta tutela ambientale.
7
SCUOLA E CONTESTO TERRITORIALE
Ladispoli, Comune autonomo dal 1970, è un territorio che per le sue
caratteristiche geografiche di vicinanza alla città di Roma, registra annualmente
un incremento demografico elevato. Molte sono infatti le famiglie giovani, che
scelgono di vivere nella nostra cittadina, pur svolgendo la propria attività
lavorativa nella capitale. E’ presente anche un certo numero di famiglie straniere,
i cui figli sempre più spesso nascono in Italia, fatto che dimostra la scelta di
questo territorio come sede definitiva di vita. Pertanto la società che si configura
ha un aspetto multiculturale e multietnico. In questo contesto la nostra scuola,
luogo privilegiato di accoglienza e apprendimento, si propone come obiettivo
primario il perseguimento degli ideali di vita: uguaglianza, solidarietà, amicizia,
rispetto per il prossimo e per se stessi, amore per la conoscenza.
LA NOSTRA STORIA
1 settembre 2000 nasce il 290° Circolo Didattico di Ladispoli - Plessi: MiamiVia Lazio- Via Rapallo;
A.S. 2002/2003 Si aggiunge il plesso “Cerreto”;
A.S.2003/2004 Il 290° C.D. viene affidato alla Prof.ssa Flora Rango;
A.S. 2005/2006 Il 290° C.D. acquisisce il Plesso di V.le Europa;
A.S. 2008/2009 Il 290° C.D. acquisisce plesso di V.le Virginia;
1 settembre 2009 Il 290 C.D. si trasforma in Istituto Comprensivo e il 17
settembre si inaugura il nuovo plesso di Via Varsavia;
settembre 2010 l’Ufficio scolastico regionale attiva presso l’Istituto
comprensivo in una delle sezioni della scuola secondaria di primo grado
l’indirizzo musicale;
30 maggio 2011 Intitolazione dell’Istituto alla giornalista “Ilaria Alpi”;
giugno 2011 Consegna aule del nuovo plesso In Via Praga
NOTIZIE RECENTI
1 SETTEMBRE 2012 l’Istituto comprensivo statale “ Ilaria Alpi”, a seguito del
piano di dimensionamento della rete territoriale delle scuole, acquisisce il plesso
“Boietto” e contestualmente perde il plesso di Via Rapallo. A partire dalla stessa
data l’Istituto viene affidato alla prof.ssa Isabella Palagi che ne diventa il
Dirigente Scolastico.
LE NOSTRE SEDI
Scuola dell’infanzia Plessi V.le Florida e V.le Virginia
14 classi complessive
t. r. 8.15/13.15
t. p. 8.15/16.15
8
Scuola primaria Plessi Boietto, via Praga e Sede centrale via Varsavia
t.r. 8.00/13.24
25 classi complessive
t.p. 8.00/16.00
Scuola sec. di I grado Sede centrale via Atene
18 classi complessive
Corso C ad indirizzo musicale
8.15/14.15
All’interno della sede centrale sono presenti le seguenti strutture:
 aula magna;
 palestra;
 aula informatica;
 aula per attività musicali;
 aule per le attività di sostegno;
Nelle altre sedi sono presenti:
 aula teatro;
 spazi per attività ludico-sportive;
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La struttura organizzativa dell’Istituto si articola attraverso due realtà distinte:
1. ORGANI COLLEGIALI:
a. Il Collegio dei Docenti, costituito da tutti i docenti in servizio presso
l’Istituto, che costituisce l’organo tecnico responsabile delle scelte
educative; il Collegio si articola a sua volta in:

dipartimenti per discipline o ambiti disciplinari e per ordine di studi;

commissioni;
Nella tabella di seguito è riportato l’elenco delle Commissioni e dei relativi
docenti impegnati:
COMMISSIONE
VIAGGI
FORMAZIONE
CLASSI
DOCENTI
SARACINO
DE SIMONE
b. Il Consiglio di classe (scuola secondaria di primo grado), d’interclasse
(nella scuola primaria) e d’intersezione (nella scuola dell'infanzia) dei
quali i genitori possono far parte, se eletti. Questi organi si occupano
9
dell'andamento generale della classe, formulano proposte al Dirigente
Scolastico per il miglioramento dell'attività, si esprimono su eventuali
progetti di sperimentazione, presentano proposte per un efficace rapporto
scuola-famiglia; i lavori di questi organi vengono armonizzati dalla figura
del Coordinatore di classe;
Di seguito sono indicati i docenti assegnati alle varie classi e suddivisi per ordine
di studio:
SEZ. ANNI
A
4
B
5
C
4
D
5
E
5
F
3
G
3
H
I
L
3
4
5
M
N
O
P
5
3
4
4
SCUOLA DELL’INFANZIA A.S. 2013/2014
T. SC.
DOCENTI
DOC. SOSTEGNO
T.P.
MASSARO/D’AMICO
MADONNA
T.P.
BRUNETTI/BRUNDU
T.P.
PELLICIONI/FOGLIA
T.P.
SERRA/CARANNANTE
GULLO/ZANETTI
T.P.
MORLACCA/NUZZO
T.P.
CIANCA/CICCARELLI
T.P.
CHIAPPALONE/DI
VECCHIO
DE FILIPPO
T.P.
CORSALETTI/CHIRICO
CABIDDU
T.P.
CATERINA/GIUBILEI
D’AMICO
T.P.
FRANCESCHINI/PEZZI
ZANETTI
NO
T.P.
CRIACO/CECCARELLI
T.R.
BARCA
IORIO
T.R.
FEDERICI
IORILLO/DE FILIPPO
T.R.
MOGGIO
INCORONATO
SCUOLA PRIMARIA A.S. 2013/2014
Docenti
Classe Ore Classe
Ore Classe ore
1 ACAMPORA Ivana
1D
19
1A
3
2 AMANTINO Eva
5C
20
4C
2
3 AURICCHIO Anna
3F
20
2C
2
4 BOMBARDIERI M.
5D
22
Rosa
5 CAMPANELLA
1C
22
Maurizio
6 CANDIDO Anna Maria
3G
22
7 CATERINA Maria
4G
22
8 CECCACCI Sabrina
4E
20
5D
2
9 CECCHETTI Maria
5A
22
Ivonne
10 DE ANGELIS Felicia
3C
7
3D
7
3E
8
11 DE SIMONE Maria
5E
22
12 ESPOSITO Maria
1B
16
4C
6
Carmela
Tot
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
10
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
FEDERICI Geltrude
FIORAVANTI Aurora
FRAPPA Margherita
GARREFFA Paola
GNAZI Alba
GRILLO Annalisa
LANZUISE Gerarda
LAZZARI Adriana
LEONI Carmelina
LONOCE Francesca
MAGARELLI Rita
MARCONI Claudia
MODAFFERI Fortunata
MONTEBOVI Anna
Maria
NAPPI Luisa
PAGLIALUNGA
Barbara
PANNOZZO Paola
PUGLISI Maria Tindara
RAFFAELE Brigida
RITO Rosaria
ROSSI Renata
SAMBATI M. Gabriella
SENESE Giuseppina
SPAZIANI Carla
SQUEO Laura
ZIACO Anna Rita
ZOCCANO Antonietta
DOCENTI
DI
SOSTEGNO
RIMICI
SANFILIPPO
IZZI
NESCI
DELLA VILLA
RASI
DE RISO
LA MATTINA
SANTONASTASO
ARMENTANO
FOIS
RAINOLDI
PARISI
4D
2D
3G
3D
1D
4F
5E
3F
1B
1C
3F
2D
2C
2B
19
22
3
19
19
19
19
19
22
16
3
18
22
22
5F
2E
19
18
5F
4A
4C
2A
2E
4F
3C
4C
4G
3E
1A
22
22
10
22
22
22
19
10
19
19
22
1C
3
3G
1B
5A
4E
4D
2B
19
3
3
3
3
3
1A
2C
2A
3
17
4
4A
2A
3
2
4D
6
1D
5C
5D
3C
3
6
3
3
5C
20
2B
3
2
2
4E
6
4A
6
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
22
CLASSE
3C/3D
5A/5F
3C/3D
2C/2D
4F/5D
5C/4E
4D/3E
5E/2B
4D/4E
3E
3F/3G
3G/1D
4C
11
COPPOLA
IZZO
5D
2A
SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO DOCENTI
E CORSI ASSEGNATI A.S.
2013/2014
AMELIO
NATALICCHIO
TABOLACCI
BRUNO
TRISTANO
SCAVINO
SARACINO
DI DONATO
DE LUCA
PATRUNO
STORIA GEOGRAFIA
2A - 2B
2C - 1C
1A - 1B
1D - 2D
1E - 2E
1F - 2F
ITALIANO
1A-2A -1C
1B - 2B
1D- 2D -2E
1F - 2F-1E
MATEMATICA
DE SIMONE
RIZZO
DE SANCTIS
LOFFREDO
GABRIELE
LIGNITTO
LETTERE
3A
3B
3C
3D
3E
3F
A
B
C
D
E
F
INGLESE
BALLANTE
PANICHELLI
BORGNA
A-B
C-D
E-F
FRANCESE
A-B –C
D-E –F
LA ROCCA
RUGGIERO
TECNOLOGIA
INCALCATERRA
CAMPISI
A-B- C
D-E –F
ED. FISICA
ANITORI
RUIA
A-B-C
D-E-F
ARTE
BOCCHINI
REVESSI
A-B-C
D-E-F
ED. MUSICALE
BORGHI
RICCI
12
A-B-C
D-E-F
RELIGIONE
CAPUANI
STRUMENTO MUSICALE
PIANOFORTE
VIOLINO
CHITARRA
PERCUSSIONI
COPPOLA
FOIS
GALLUCCI
DI FENZA
DOCENTI
DI
SOSTEGNO
CLASSE
SOLAZZO
PALUMBO
GENNA
CUPANE
SCIBILIA
RUGGIERO
VITULLO
MONTELLI
TUFANO
GOLINO
3D/1B
3C
2A/1A
3B/2E
1F/2D
3E/2F
1D/1E/2B
3A/3B
3F/1C
3B
A-B-C-D-E-F
Corso C
Di seguito si riporta l’elenco dei Coordinatori di classe suddivisi per ordine di
studio:
Scuola dell’Infanzia
INFANZIA
SEZIONE
A
COORDINATORI
B
BRUNETTI
C
FOGLIA
D
SERRA
E
NUZZO
F
CIANCA
I
CATERINA
L
FRANCESCHINI
M
CRIACO
D’AMICO
13
G
CHIAPPALONE
H
CORSALETTI
N
BARCA
O
FEDERICI
P
MOGGIO
Scuola Primaria
PRIMARIA
CLASSE
I A
IB
IC
ID
IIA
IIB
IIC
II D
IIE
III C
III D
III E
III F
III G
IV A
IV C
IV D
IV E
IV F
IV G
VA
VC
VD
VE
VF
DOCENTE COORDINATORE
ZOCCANO
LEONI
LONOCE
ACAMPORA
RITO
MONTEBOVI
MODAFFERI
MARCONI
PAGLIALUNGA
GARREFFA
SENESE
ZIACO
AURICCHIO
FRAPPA
PUGLISI
RAFFAELE
FEDERICI
CECCACCI
GRILLO
SQUEO
CECCHETTI
AMANTINO
BOMBARDIERI
LANZUISE
NAPPI
Di seguito sono riportati i Docenti coordinatori dei Consigli di Interclasse e i
rispettivi Segretari:
14
CLASSI
I
II
III
IV
V
PRESIDENTE
GNAZI
FIORAVANTI
LAZZARI
SPAZIANI
PANNOZZO
SEGRETARIO
ESPOSITO
MAGARELLI
DE ANGELIS
CATERINA
DE SIMONE
Scuola Secondaria di Primo grado
COORDINATORI DI CLASSE E SEGRETARI
coordinatori di
materia
classe
segretario
classe
SARACINO
italiano
1A
LA ROCCA
BALLANTE
inglese
1B
SOLAZZO
PANICHELLI
inglese
1C
ANITORI
LIGNITTO
matematica
1D
CAMPISI
BORGNA
inglese
1E
VITULLO
PATRUNO
italiano
1F
SCIBILIA
DE SIMONE
matematica
2A
GENNA
RIZZO
matematica
2B
DI DONATO
DE SANCTIS
matematica
2C
BOCCHINI
DE LUCA
italiano
2D
DI FILIPPO
GABRIELE
matematica
2E
REVESSI
LOFFREDO
matematica
2F
CAPUANI
AMELIO
lettere
3A
INCALCATERRA
NATALICCHIO
lettere
3B
BORGHI
TABOLACCI
lettere
3C
PALUMBO
BRUNO
lettere
3D
RUIA
TRISTANO
lettere
3E
RUGGIERO
SCAVINO
lettere
3F
RICCI
c. Il Consiglio d’Istituto, che è l’organo elettivo svolge la funzione di
indirizzo dell’Istituzione ed ha al suo interno la rappresentatività di tutte
le sue componenti: docenti, ATA e genitori.
Per il triennio 2012-2015 questa è la composizione del Consiglio d’Istituto
distinta nelle varie componenti:
15
GENITORI
DOCENTI
SECA WALTER
AMANTINO EVA
GALATI BARBARA
BARCA ROSETTA
LAZZERI FRANCESCA
DE SIMONE MARIA
SILIQUINI TERESA
DE LUCA MARIA
CORDESCHI LUCIA
D’AMICO GIUSEPPINA
CUSCITO ANTONIO
SERRA LIBERATA DANIELA
VILLANTI ANTONIETTA
DE SANCTIS CARLA
DE CRISTOFORO MICHELA
LA MATTINA ROSANNA
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
DISTEFANO CATERINA
ALAIA MICHELA
Il Dirigente Scolastico è membro di diritto e presiede la Giunta esecutiva.
Di tale organo fanno parte il DSGA, due genitori, un docente e un
Amministrativo, eletti all’interno della rispettiva rappresentanza nel
Consiglio d’Istituto.
2. ORGANI GESTIONALI:
a. come il Dirigente scolastico, che ha la rappresentanza legale dell’Istituto
affidatogli, che ne assicura la gestione unitaria e costituisce il garante
della legittimità dell’azione amministrativa;
DIRIGENTE SCOLASTICO : Prof.ssa Isabella PALAGI
b. lo staff di collaborazione costituito da tutte quelle figure, fiduciarie o
elettive, che costituiscono la rete di sostegno necessaria a governare una
organizzazione a legami deboli come la scuola;
1° COLLABORATORE del DIRIGENTE SCOLASTICO
Insegnante Rosalba SALVI
16
2° COLLABORATORE del DIRIGENTE SCOLASTICO
Insegnante Anna Maria DEL PINTO
Responsabile plesso “Miami”: Insegnante Paola MORLACCA
Responsabile plesso “ Virginia”: Insegnante Francesca
CORSALETTI
Responsabile plesso “Praga”: Insegnante Paola PANNOZZO
R.
Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa:
AREA POF: Insegnanti Anna Maria CANDIDO
AREA COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA: Insegnante
Margherita FRAPPA
AREA ALUNNI: Insegnanti Daniela SERRA; Paola GARREFFA;
Fortunata MODAFFERI; Fabio CAPUANI.
AREA CURRICOLO E AUTOVALUTAZIONE: Insegnanti Geltrude
FEDERICI; Brigida RAFFAELE; Calogera CAMPISI.
AREA CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO: Insegnanti Mariella
CHIAPPALONE; Antonella SARACINO; Consuelo RIZZO.
c. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che gestisce, a seguito
delle direttive del Dirigente, il personale Ausiliario, Tecnico
Amministrativo.
DSGA: Sig.ra Cinzia FERRANTI
3. SEGRETERIE:
Della struttura organizzativa fanno parte le due segreterie di cui la nostra
scuola è dotata che si occupano di gestire sia le relazioni che gli atti
amministrativi del personale (Segreteria Amministrativa) e dell’utenza
(Segreteria Didattica).
La Segreteria amministrativa è composta dalle seguenti figure
professionali:
FORTINO Lorella
ALAIA Michela
PARISI Alfonso
TROIANI Patrizia
Orario di ricevimento:
Lunedì –Mercoledì –Venerdì h.11.30/13.30
17
La Segreteria didattica è composta dalle seguenti figure professionali:
DI STEFANO Caterina
STIRATI Angelo
L’Ufficio Protocollo è composto dalla seguente figura professionale:
LI CALZI Ivana
Orario di ricevimento:
Ufficio Protocollo
Lunedì h.15.00/16.00
Venerdì h.11.00/12.00
Segreteria Didattica
Lunedì h.11.00/12.00
Giovedì h.15.00/16.00
Venerdì h.11.00/12.00
3. ATTIVITA’ DIDATTICA
L’attività didattica è il cuore dell’attività educativa del nostro Istituto. Essa trova
la sua realizzazione nel curricolo d’Istituto, nel quale si sostanzia l’attività
progettuale sia curriculare che extracurriculare.
CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE
TRASVERSALI E SPECIFICHE
Nella nostra scuola si è sentita forte l’esigenza di garantire agli alunni il diritto
ad un percorso formativo organico e completo. Per questo il nostro Istituto ha
ritenuto necessario concretizzare un curricolo utile per l’apprendimento
nell’ottica dell’unitarietà e della verticalità.
Abbiamo cercato di individuare le linee culturali comuni, rispettando, tuttavia, le
peculiarità di ciascun ordine di scuola (Infanzia, Primaria, Secondaria di I
grado). Da tali obiettivi generali, si è poi giunti alla individuazione di obiettivi
specifici.
È emersa anche la necessità di una messa a punto di forme di omogeneizzazione
nelle scelte metodologiche e valutative.
Oltre alle competenze cognitive, specificate nelle singole programmazioni
disciplinari, abbiamo individuato le seguenti competenze socio-affettive da
perseguire nei tre ordini di studi:
18










assumere ruoli in una gruppo
stabilire buone relazioni con gli altri
lavorare in gruppo e cooperare per perseguire un obiettivo comune
progettare percorsi e attività
esercitare correttamente diritti e doveri rispettando le regole
capacità di avere fiducia in se stessi
capacità di autocontrollo, di gestione e risoluzione dei conflitti
coltivare attitudini
difendere e affermare i propri diritti e interessi
avere senso di responsabilità
DOCUMENTO UNITARIO SULLA PROGRAMMAZIONE
EDUCATIVO-DIDATTICA
E SULLA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
METODOLOGIE E STRUMENTI
Per il conseguimento delle competenze e degli obiettivi specifici di
apprendimento programmati, ciascun insegnante si servirà di una metodologia
che, pur salvando le specificità della singola disciplina, sia il più possibile
comune.
In particolare, saranno adottate le seguenti metodologie:




metodo induttivo, metodo deduttivo, metodo sperimentale e problem solving;
lezione frontale e lezione dialogata;
lavoro individuale, in “coppie di aiuto” e di gruppo;
dibattiti in classe guidati dagli insegnanti;
19
 esercitazioni a casa e in classe;
 autocorrezione;
 uscite didattiche.
Saranno utilizzati i seguenti strumenti e sussidi didattici:





libri di testo;
rubrica lessicale;
mappe concettuali e schemi con parole-chiave;
materiale cartaceo (libri, giornali, riviste);
materiali iconografici (foto, disegni), audiovisivi (film, documentari e
canzoni) e multimediali.
VERIFICHE E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Le verifiche saranno periodiche e sistematiche. Esse saranno il punto di partenza
per svolgere attività di potenziamento, consolidamento e recupero; saranno,
inoltre, volte ad accertare l’acquisizione degli obiettivi programmati ai fini della
valutazione.
Tenderanno ad accertare:
 la comprensione e l’acquisizione dei contenuti;
 l’acquisizione e l’utilizzazione dei linguaggi e degli strumenti specifici;
 la capacità di mettere in relazione le conoscenze acquisite;
 il riutilizzo delle competenze raggiunte;
 i progressi rispetto alla situazione di partenza e agli obiettivi prefissati.
Si articoleranno in:
a) verifiche scritte strutturate attraverso:
- domande a risposta aperta e/o chiusa;
- completamento di testi e/o tabelle;
- analisi e confronto di immagini;
- interpretazione e costruzione di carte, tabelle e grafici;
b) produzione di vari tipi di testi ed elaborati grafici;
c) esposizioni orali.
Saranno considerati fonti di informazione sul processo di apprendimento anche:
 gli interventi nel corso delle lezioni;
 le esercitazioni svolte in classe o a casa;
 il controllo dei quaderni.
Nella valutazione, infine, si terrà conto di:
20
-
livelli di partenza,
ritmi di apprendimento,
attenzione e partecipazione alle attività didattiche,
impegno nello studio a casa,
serietà nello svolgimento dei lavori assegnati,
grado di autonomia raggiunto.
Parametri valutativi per le prove non oggettive scuola primaria
10 Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità corrette e complete
e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi
precisa e approfondita, applicazione sicura e autonoma delle nozioni
matematiche in situazioni anche nuove, esposizione rigorosa, ricca e ben
articolata, capacità di sintesi appropriata e rielaborazione creativa e
personale.
9 Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e complete di lettura e
scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione
sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove,
esposizione chiara, precisa e ben articolata, capacità di sintesi appropriata
con spunti creativi e originali.
8 Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma
delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione
chiara e precisa, capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali
anche apprezzabili.
7 Conoscenze corrette, abilità solide di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi puntuale di semplici testi, applicazione
sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in
situazioni note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con
alcuni spunti critici.
6 Conoscenze accettabili, abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi elementare di semplici testi, applicazione delle
nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note,
esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata.
5 Conoscenze parziale dei minimi contenuti disciplinari, abilità di lettura e
scrittura ancora incerte ma in graduale miglioramento rispetto alle condizioni
di partenza, capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o
inconsistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con errori,
esposizione imprecisa e povertà lessicale.
4 Conoscenze frammentarie e lacunose anche dei contenuti minimi disciplinari,
abilità di lettura e scrittura da recuperare, capacità di comprensione scarsa e
di analisi inconsistente o inesistente, applicazione delle nozioni matematiche
scorretta e con errori, esposizione gravemente scorretta, frammentaria e
imprecisa, povertà lessicale.
21
Parametri valutativi per le prove non oggettive scuola secondaria di primo
grado
10 Spiccate capacità di rielaborazione personale, abitudine e attitudine
all’approfondimento e al lavoro autonomo anche in contesti nuovi.
Ricchezza espositiva notevole con utilizzo sicuro dei linguaggi specifici
delle diverse discipline.
9
Apprezzabile capacità di rielaborazione personale e abitudine
all’approfondimento e al lavoro autonomo anche in contesti nuovi.
Esposizione orale molto soddisfacente. Buon utilizzo dei linguaggi specifici
delle diverse discipline.
8
Conoscenza dei contenuti e capacità di rielaborazione personale più che
buone con personali approfondimenti, chiarezza e correttezza espressiva.
Capacità di lavorare in maniera autonoma in contesti noti.
7
Opportuna utilizzazione delle conoscenze e buone capacità logicoespressive. Discreta capacità di lavorare in maniera autonoma in contesti
noti.
6
Sufficiente conoscenza dei contenuti, esposizione semplice ma poco
personale. Capacità di muoversi in contesti noti con parziale autonomia.
5
Incertezze nei contenuti acquisiti, difficoltà non gravi nell’esposizione,
modesta capacità di utilizzare e collegare le conoscenze. Capacità di
muoversi in contesti noti solo se guidato.
4
Conoscenze frammentarie e insicure, abilità non adeguate e difficoltà di
lavorare in contesti noti anche sotto la guida dell’insegnante.
3
Ampie lacune, conoscenze e prestazioni gravemente insufficienti.
2
Assenza di conoscenze e prestazioni.
Parametri valutativi per le prove oggettive – scuola primaria
Percentuale
Valutazione in decimi
100% - 98%
dieci
97% - 90%
nove
89% - 80%
otto
79% - 70%
sette
69% - 60%
sei
59% - 50%
cinque
49% - 40%
quattro
39% - 30%
tre
29% - 20%
due
19% - 0%
uno
22
Parametri valutativi per le prove oggettive – scuola secondaria di primo
grado
Percentuale
Valutazione in decimi
100% - 98%
dieci
97% - 95%
nove e mezzo
94% - 90%
nove
89% - 85%
otto e mezzo
84% - 80%
otto
79% - 75%
sette e mezzo
74% - 70%
sette
69% - 65%
sei e mezzo
64% - 60%
sei
59% - 55%
cinque e mezzo
54% - 50%
cinque
49% - 45%
quattro e mezzo
44% - 40%
quattro
39% - 30%
tre
29% - 20%
due
19% - 0%
uno
DESCRITTORI
PUNTEGGIO
Parametri per la valutazione del
comportamento
Rispetta le regole convenute.
RISPETTO DELLE
3
REGOLE
Solitamente rispetta le regole comuni.
2
Fatica a rispettare le regole comuni e a
volte rappresenta un elemento di
disturbo.
Mostra difficoltà a rispettare le regole
comuni e disturba e/o interrompe il
regolare svolgimento delle lezioni.
COMPORTAMENTO Stabilisce sempre rapporti corretti e
rispettosi.
CON GLI ADULTI
Non sempre sa stabilire rapporti
corretti e rispettosi.
Fatica a stabilire rapporti corretti e
rispettosi.
Non stabilisce rapporti corretti e
rispettosi.
COMPORTAMENTO Instaura rapporti collaborativi e
costruttivi.
CON I COETANEI
1
0
3
2
1
0
3
23
DESCRITTORI
RISPETTO DELLE
REGOLE
E’ vivace, ma mantiene rapporti
corretti.
Ha difficoltà nell’ instaurare rapporti
collaborativi.
Assume comportamenti scorretti.
2
Parametri per la valutazione del
comportamento
Rispetta le regole convenute.
PUNTEGGIO
Solitamente rispetta le regole comuni.
2
Fatica a rispettare le regole comuni e a
volte rappresenta un elemento di
disturbo.
1
1
0
3
Mostra difficoltà a rispettare le regole
comuni e disturba e/o interrompe il
regolare svolgimento delle lezioni.
COMPORTAMENTO Stabilisce sempre rapporti corretti e
rispettosi.
CON GLI ADULTI
Non sempre sa stabilire rapporti
corretti e rispettosi.
Fatica a stabilire rapporti corretti e
rispettosi.
Non stabilisce rapporti corretti e
rispettosi.
COMPORTAMENTO Instaura rapporti collaborativi e
costruttivi.
CON I COETANEI
E’ vivace, ma mantiene rapporti
corretti.
Ha difficoltà nell’ instaurare rapporti
collaborativi.
Assume comportamenti scorretti.
0
Punteggio
Voto1
(Sc. Sec.
I °)
9
10
0-1
5
2-3
6
4-5
7
6-7
8
8
9
3
2
1
0
3
2
1
0
1
Il voto di condotta sarà inferiore a sei in presenza di specifici provvedimenti disciplinari
assunti dal Consiglio di Classe in accordo con il Dirigente.
24
Giudizio
(Sc.
Primaria)
Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Ottimo
Eccellente
Valutazione del comportamento
Parametri per la valutazione del comportamento – scuola secondaria di
primo grado
Rispetto
delle regole Partecipazione Interesse e
verso gli
scolastica
ruolo
altri/ verso
propositivo
materiali e
ambiente
Note e
sanzioni
VOTO
Profilo del
comportamento
Pieno ed
esemplare
Serio
scrupoloso
e puntuale
Eccellente e Nessuna
costruttivo
Lodevole, maturo
e pienamente
responsabile
Completo
diligente
Puntuale
Regolare e
pertinente
Continuo
Nessuna
collaborativ
o
Equilibrato,
autonomo
costruttivo
Responsabile
Costante e
costante
Continua, attiva Adeguato
prevalentemente
costante
Lievi
Regolare e
inferiori a abbastanza
3
responsabile
8
Episodi
sporadici
Saltuaria e
limitata
superficiale
Passivo e/o
sollecitato
sufficiente
Inferiori a Superficiale,
4
non sempre
responsabile
7
Limitato e
alterno
poco
corretto
Improduttiva e
modesta
interventi
inopportuni
provocatori
Eccessivame
nte passivo
e/o
esuberante,
scarso
Provvedim
enti
disciplinari
per
sanzioni e
note
superiori a
4 note
Inosservanz
a totale
Mancata e
non
soddisfacente
Negativo,
dispersivo,
Sanzioni
gravi
provvedim
provocatorio enti
distruttivo disciplinari
superiori a
Dispersivo,
problematico,
inappropriato,
poco responsabile
Gravemente
irresponsabile
aggressivo e non
controllato
10
9
6
5
25
15gg. (Art.
4 DM
50/9)
PROFILO DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE (Regolamento del 16/11/2012 a norma dell’art.1, c.4, del
DPR. N°89 del 20/3/2009)
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a
scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella
comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità,
le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria
personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli
strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed
apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di
dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della
società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole
condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo
le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento
il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie
idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello
elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in
semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.
Riesce ad utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di
analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi
quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale
gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di
avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di
senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della
comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di
controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
26
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo
capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed
impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha
attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in
cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione
pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta,
azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e
chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi
espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se
stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
INTERVENTI DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON BISOGNI
EDUCATIVI SPECIALI
Il nostro Istituto ha tra le sue priorità l’inclusione degli alunni svantaggiati nella
scuola attraverso la costruzione di piani educativi individualizzati calibrati sulle
capacità ed esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali. Per promuovere
l’integrazione di questi alunni, il nostro Istituto si impegna a ricercare la
collaborazione costruttiva con la famiglia, l’ASL, gli enti e le associazioni del
territorio, per favorire il benessere degli alunni che hanno il duplice bisogno di
specialità e di normalità, nell’ottica della costruzione di un “progetto di vita”.
Pertanto tutti i docenti della scuola, partendo dalle specificità di ogni alunno,
costruiscono un percorso educativo intenzionale e strutturato con la finalità di
favorire la costruzione dell’identità personale secondo i seguenti criteri:
 Favorire l’autonomia personale e sociale
 Sviluppare le capacità comunicative
 Migliorare il livello cognitivo di base
 Potenziare l’area affettivo - relazionale
 Prevenire il disagio
27
 Conoscere e rispettare le regole di convivenza
All'interno di ogni discorso così pensato, si dovrà procedere alla
“personalizzazione degli interventi” collegati all'energia positiva della persona,
che offrano, sia ai bambini svantaggiati che in situazione di handicap reali,
opportunità educative. Le finalità verso cui tende l'intervento della nostra scuola
per l'inclusione degli alunni diversamente abili e svantaggiati sono quelle
dell'autonomia e della partecipazione attiva alla vita sociale.
Un’azione educativa mirata in grado di rapportarsi alle potenzialità individuali
di ciascun alunno permette di valorizzarne le differenze per trasformarle in
risorse, favorendo in tal modo l’inserimento degli alunni all’interno della realtà
scolastica e il raggiungimento dell’autonomia nei suoi diversi aspetti.
All’interno dell’istituzione scolastica, tra le azioni specifiche intraprese, sono
operativi:
 il GLH di Istituto, che ha il compito di collaborare alla realizzazione delle
iniziative educative e di integrazione in cui sono presenti le varie componenti
della scuola e gli Enti del territorio. Gli obiettivi principali sono di garantire
un progetto educativo unitario ed organico; coordinare gli interventi, sia
all’interno della scuola sia con gli “esterni” (cercando organicità con gli
interventi familiari, socioassistenziali e terapeutici); mettere a punto le
procedure per la segnalazione all’A.S.L.; elaborare progetti specifici per i
soggetti disabili, in relazione alle tipologie; si esprime nell’assegnazione dei
docenti di sostegno alle classi/alunni; si esprime nell’assegnazione del budget
orario settimanale alle classi/alunni dei docenti di sostegno e dell’assistente
socio – educativo. L’intervento socio – educativo è attivato in presenza di
alunni con minorazioni fisiche, sensoriali o tali che ne riducano o
impediscano l'autonomia e la comunicazione ed è finanziato dagli Enti Locali.
Nel nostro Istituto dall’anno scolastico 2011/12 è stata creata la figura del
rappresentante dei genitori per i ragazzi disabili nel GLHI.
 Il GLH Operativo: incontri tra insegnanti, equipe medica, famiglia, eventuale
assistente educativo, personale non docente per l’elaborazione del piano di
inclusione scolastica. Il GLH si occupa, inoltre, di garantire la continuità fra
ordini di scuola sia all’interno dell’istituto che all’esterno con scuole superiori
di II grado.
 Progetti di prevenzione del disagio con psicoterapeuti: la scuola offre le
competenze di personale specializzato per aiutare sia i genitori sia gli
insegnanti a “leggere” tra le righe dei comportamenti, e ad “interpretare” i
bisogni degli alunni. Tutto ciò attraverso sportelli d’ascolto, corsi per le
famiglie per il sostegno alla genitorialità, supporto e consulenza agli
insegnanti, momenti osservazione ed ascolto all’interno delle classi.
 Incontri periodici con gli operatori dei Servizi sociali per monitorare le
situazioni problematiche e per concertare una linea di intervento unitaria sia
all’interno della scuola che nel contesto sociale.
28
 Interventi mirati per alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento
In sinergia con L’Amministrazione locale a partire da quest’anno scolastico,
saranno avviati i lavori di una commissione istruzione con la presenza dei
Dirigenti Scolastici in cui i temi di discussione e il coinvolgimento
dell’Amministrazione comunale sarà oggetto di confronto con gli operatori del
settore.
Con la Circolare Ministeriale n°8 Prot. 561 del 27 dicembre 2012 Direttiva
recante Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica si ridefinisce e completa
quindi il tradizionale approccio all’integrazione scolastica.
A tal riguardo opera nel nostro istituto il Gruppo di lavoro per l’inclusione
(GLI) i cui membri sono:
La preside: prof. I. PALAGI
I Collaboratore: prof. R. SALVI
II Collaboratore: ins. A. DEL PINTO
Scuola dell’infanzia: ins. CABIDDU, CORSALETTI, SERRA.
Scuola primaria: ins. ESPOSITO,
PANNOZZO, SPAZIANI.
FIORAVANTI,
GARREFFA,
Scuola secondaria di I grado: NATALICCHIO, SARACINO, TABOLACCI.
Rappresentanti genitori: Sign.ra P. IACCHETTI.
TSMREE: dott. BRUSTOLIN.
Pianeta Riabilitazione: dott. A. MOSSINO (assistente sociale).
CASSIAVASS: dott. DI GENOVA.
Politiche Sociali Comune di Ladispoli: dott. Civitella.
29
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER UN’INCLUSIONE
DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
FINALITA’
Questo documento denominato PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA è una
guida d’informazione riguardante l’accoglienza, l’integrazione e l’inclusione
degli alunni con bisogni educativi speciali all’interno della nostra scuola,
compresi in tre categorie: quella della disabilità, quella dei disturbi evolutivi
specifici (DSA) e quella dello svantaggio socio-economico-linguisticoculturale.( D.M.37/12/2012 e C.M. n° 8/2013).
Le molteplici situazioni individuali degli allievi, i diversi livelli socio-culturali,
le differenti modalità di acquisire ed elaborare informazioni, i personali ritmi e
stili di apprendimento rendono necessario un lavoro individualizzato e la
progettazione di interventi e azioni mirate, attivando tutte le risorse possibili. Lo
sguardo sarà focalizzato sui punti di forza, sulle potenzialità sulle quali
progettare cammini di lavoro, quali il Piano Educativo Individualizzato-Progetto
di vita (alunni H) e il Percorso didattico personalizzato (alunni con DSA e area
dello svantaggio socio-economico-linguistico-culturale).
Il protocollo
contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche
per un inserimento ottimale degli alunni con bisogni educativi speciali
definisce i compiti e i ruoli delle figure operanti all’interno dell’Istituzione
scolastica
traccia le linee delle possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di
facilitazione per l’apprendimento
costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisitato
periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.
L’adozione del Protocollo di accoglienza consente di attuare in modo operativo
le indicazioni normative contenute nella Legge Quadro n.104/92 e successivi
decreti applicativi per gli alunni disabili e nelle Note Ministeriali del 5/10/04,
5/01/05 e 5/05/07 e successiva normativa ministeriale di riferimento relativa agli
alunni con Disturbo Specifico
di Apprendimento (DSA) e Bes .
Il documento si propone di:
- definire pratiche condivise tra tutto il personale all’interno della nostra scuola;
- facilitare l’ingresso a scuola e sostenere gli alunni nella fase di adattamento al
nuovo ambiente;
- promuovere iniziative di comunicazione e di collaborazione tra scuola,
famiglia ed Enti territoriali (Comune, ASL, Cooperative, Enti di formazione);
Il Protocollo di Accoglienza delinea prassi condivise di carattere:
- amministrativo e burocratico: acquisizione della documentazione necessaria e
verifica della completezza del fascicolo personale
30
- comunicativo e relazionale: prima conoscenza dell’alunno e sua accoglienza
all’interno della nuova scuola con incontri ed attività programmati (incontri
con le famiglie, Consigli di classe, Commissioni di lavoro, G.L.H. operativi…)
- educativo – didattico: incontro tra GLH operativo della scuola di provenienza e
docente referente della scuola di accoglienza, incontri tra docenti dei due ordini
di scuola, formazione delle classi e assegnazione alla classe, coinvolgimento
del Consiglio di classe e dei genitori, predisposizione di percorsi
individualizzati, differenziati, personalizzati;
- sociale: rapporti e collaborazione della scuola con il territorio per la
costruzione del progetto di vita.
ALUNNI CON DISABILITA’ CERTIFICATA
PRIME TAPPE D’INSERIMENTO SCOLASTICO
FASI
Iscrizione
TEMPI
Entro il termine stabilito da
norme ministeriali
ATTIVITA’ PER L’ALUNNO
Nell’ambito dei percorsi di
continuità tra scuola dell’infanzia,
primaria e secondaria, l’alunno
con la famiglia può visitare la
scuola ed avere un primo
contatto conoscitivo.
La famiglia procede con
l’iscrizione dell’alunno presso la
segreteria della scuola nei
termini prestabiliti.
La famiglia/scuola di
provenienza dovranno, entro
breve tempo, far pervenire la
certificazione attestante la
diagnosi funzionale,
l’attestazione di handicap
secondo la legge 104/92 e il
PDF direttamente alla scuola.
.
31
Pre-accoglienza
Entro maggio
Vengono
organizzate una serie
di attività ed incontri di
continuità funzionali alla
reciproca conoscenza tra l’alunno e
la scuola di grado successivo
(personale, struttura, attività,
etc.)
Condivisione
Presentazione dell’alunno
Accoglienza
Settembre
Nel corso dell’anno
Durante la
prima settimana di
scuola vengono preposte una
serie di attività finalizzate
ad un positivo inserimento nella
scuola. Successivamente
vengono contattati gli operatori
ASL, costruito un primo
percorso didattico.
PROGETTO DI ACCOGLIENZA
Come facilitare il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro
FASI DEL PROGETTO
FASI
PERSONE COINVOLTE
Scambio informazioni
sull’alunno
Referente handicap,
docenti, educatori della scuola
infanzia e primaria, genitori
Conoscenza dell’ambiente
Scolastico
Docenti di sostegno e
curricolari della scuola
ed educatori
TEMPI
PREVISTI
Aprile
Aprile -Maggio
32
Consapevolezza e
Condivisione
Insegnanti del Consiglio di
classe, operatori, collaboratori
scolastici, genitori, neuropsichiatra/
psicologo
Costruzione rapporti
Interpersonali
Docente di sostegno,
insegnanti curricolari,
collaboratori scolastici,
operatore socio-educativo
assistenziale
Partecipazione
ed inclusione
Docenti di sostegno
e curricolari della classe
Settembre
Settembre-Ottobre
Novembre-dicembre
DOCUMENTAZIONE
DOCUMENTO
DIAGNOSI FUNZIONALE
Descrive i livelli di funzionalità
raggiunti e la previsione di possibile
evoluzione dell’alunno certificato
CHI LO REDIGE
Operatori ASL o specialisti
privati con opportuna
vidimazione dell’ASL all’atto
della prima segnalazione
PROFILO
DINAMICO
FUNZIONALE
Indica le caratteristiche
Operatori socio-sanitari,
fisiche, psichiche e
docenti
sociali dell’alunno,
curricolari, docente di
le possibilità di
sostegno,
recupero, le
genitori dell’alunno
capacità possedute da
(art.12 ,
sollecitare e
commi 5° e 6° della L.
progressivamente
104 / 92)
rafforzare. Devono essere
evidenziate le aree di potenziale
sviluppo sotto il profilo
riabilitativo, educativo,
Viene aggiornata alla
fine della Scuola
d’Infanzia,
Primaria, Secondaria di
primo grado e
durante la Scuola
Secondaria di
secondo grado
33
PIANO EDUCATIVO
INDIVIDUALIZZATO
E’ il documento nel
quale vengono descritti
gli interventi integrati
ed equilibrati tra loro,
predisposti per l’alunno;
mira ad apprendimenti
e le attività più opportune
mediante l’assunzione
concreta di responsabilità
da parte delle diverse
componenti firmatarie
VERIFICA IN ITINERE
Gli insegnanti
curricolari, il
docente di sostegno,
operatori
enti locali e i genitori
dell’alunno
Riscontro delle attività
programmate nel PEI con
eventuali modifiche
Insegnanti di sostegno e
curricolari
Durante l’anno scolastico
Insegnanti di sostegno e
Curricolari
A fine anno scolastico
VERIFICA FINALE
Riscontro delle attività
programmate nel PEI
Viene formulato
entro i primi tre
mesi di ogni
anno scolastico
(fine novembre)
ALUNNI DISABILI
(LEGGE 104 / 92)
│
▼
DIAGNOSI
FUNZIONALE
│
▼
PDF
│
▼
PEI
Percorso Didattico Differenziato:
Offerta di attività diversificate
non attinenti al curricolo, con
eventuale dispensa da alcune
discipline
Percorso Didattico Individualizzato
(per obiettivi minimi)
Differenziazione delle strategie per
34
garantire l’acquisizione delle
competenze fondamentali del
curricolo
│
▼
VERIFICHE E VALUTAZIONE
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’
DPR n. 122 del 22 giugno 2009; art.9
1. La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le
modalità pre-viste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle
discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato
previsto dall’articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al decreto
legislativo numero 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le
modalità e condizioni indicati nei precedenti articoli.
2. Per l’esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte prove di esame
differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui all’articolo
11, comma 4-ter, del decreto legislativo n.59 del 2004 e successive
modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il
progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di
apprendimento iniziali.
Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al piano educativo
individualizzato a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove
differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del
superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza.
3. Le prove dell’esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l’uso
di attrezzature tecniche e sussidi didattici nonché di ogni altra forma di ausilio
tecnico loro necessario, previsti dall’art. 315, comma 1, lettera b) del testo
unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994. Sui diplomi di licenza è
riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di
svolgimento e di differenziazione delle prove.
4. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un
attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per l’iscrizione e per la
frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti
formativi validi anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e
formazione.
35
ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
Normativa di riferimento: Legge n. 170 del 8 ottobre 2010 “Nuove norme in
materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”; DM 5669
del 12 luglio 2011 e allegate Linee guida M.I.U.R;
I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità
dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo
adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di
scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA
assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e
disortografia (scrittura), discalculia (calcolo). Secondo le ricerche attualmente più
accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo hanno
matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabili
attraverso interventi mirati. Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il
disturbo, infatti, il discente può raggiungere gli obiettivi di apprendimento
previsti.
Si distinguono:
- la dislessia evolutiva che è un disturbo settoriale dell’abilità di lettura;
- la disortografia che è la difficoltà a rispettare le regole di trasformazione del
linguaggio parlato in linguaggio scritto;
- la disgrafia che è la difficoltà a produrre una grafia decifrabile;
- la discalculia che è il deficit del sistema di elaborazione dei numeri e/o del
calcolo.
La presenza di una o più fragilità si evince dalla diagnosi redatta dallo specialista.
La scuola attiverà il Protocollo previsto per alunni con disturbi specifici di
apprendimento ogni qualvolta entrerà in possesso della suddetta diagnosi. In
particolare perseguirà le seguenti finalità:
- garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti;
- favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell’apprendimento
agevolandone la piena integrazione sociale e culturale;
- ridurre i disagi formativi ed emozionali.
“Per quanto riguarda gli alunni in possesso di diagnosi di DSA rilasciata da
struttura privata, si raccomanda di adottare preventivamente le misure previste
dalla L.170/2010, qualora il Consiglio di classe o il team docenti della scuola
primaria ravvisino e riscontrino, sulla base di considerazioni psicopedagogiche
e didattiche, carenze fondatamente riconducibili al disturbo.” (C.M.n°8 del
06/03/2013).
36
La famiglia sarà invitata a collaborare con la scuola al fine di perseguire un
armonico sviluppo psico-fisico del proprio figlio/a attraverso la definizione di un
Percorso didattico personalizzato condiviso.
In modo commisurato alle necessità individuali e al livello di complessità del
disturbo, per i suddetti alunni, verrà garantito l’utilizzo di strumenti che
consentono di evitare l’insuccesso scolastico a causa delle difficoltà dovute al
disturbo e l’applicazione di misure compensative e dispensative ovvero quegli
adattamenti delle prestazioni che permettono all’alunno una positiva
partecipazione alla vita scolastica.
Verrà valutato, caso per caso, l’uso degli strumenti compensativi quali ad
esempio:
· la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
· il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti
della lezione;
· i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la
produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura
e della contestuale correzione degli errori;
· la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
· altri strumenti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all’alunno o allo
studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano
particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. Per esempio,
non è utile far leggere a un alunno con dislessia un lungo brano, in quanto
l’esercizio, per via del disturbo, non migliora la sua prestazione nella lettura.
L’adozione delle misure dispensative, al fine di non creare percorsi
immotivatamente facilitati, che non mirano al successo formativo degli alunni e
degli studenti con DSA, dovrà essere sempre valutata sulla base dell’effettiva
incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste, in modo tale, comunque, da non
differenziare, in ordine agli obiettivi, il percorso di apprendimento dell’alunno o
dello studente in questione.
Anche per gli strumenti dispensativi si valuterà l’entità e il profilo della
difficoltà, in ogni singolo caso. A titolo di esempio:
Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del
vocabolario, studio mnemonico delle tabelline.
Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta.
Programmazione di tempi più lunghi per provescritte e per lo studio a casa.
Organizzazione di interrogazioni programmate.
Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del
contenuto e non della forma.
Ulteriori strumenti possono essere utilizzati durante il percorso scolastico, in base
alle fasi di sviluppo dello studente ed ai risultati acquisiti.
Tali strumenti e misure vanno utilizzati costantemente in tutti i gradi di scuola; è
indispensabile, quindi, che il Piano didattico personalizzato accompagni l’alunno
37
in tutto il suo iter scolastico. In sintesi, il PDP viene introdotto dalla diagnosi
dello specialista a cui fanno seguito le osservazioni/considerazioni dei docenti del
Consiglio di Classe e della famiglia. Verranno considerate le caratteristiche del
processo di apprendimento e verrà valutata la consapevolezza da parte
dell’alunno del proprio modo di apprendere; si metteranno in atto, quindi, le
strategie metodologiche e didattiche opportune.
“La valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in
sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni
soggettive di tali alunni; a tali fini,nello svolgimento dell’attività didattica e delle
prove di esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a
legislazione vigente, gli strumenti metodologici – didattici compensativi e
dispensativi ritenuti più idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine degli
esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della
differenziazione delle prove”. (art.10 del D.L. n.122 del 22 giugno 2009).
Certificazione DSA: presa d’atto a settembre o durante l’a.s.
Osservazione dello studente anche mediante
la somministrazione di prove specifiche.
Realizzazione di una scheda analitica delle
difficoltà e delle potenzialità da rilevare a cura
del Consiglio di classe.
Conoscenza ed accoglienza
Rinforzo e dialogo con lo studente per
comprendere il livello di conoscenza
e di accettazione delle proprie difficoltà.
Inserimento nella classe. Gli studenti DSA
saranno opportunamente presentati ai loro
compagni e verranno condivisi gli strumenti,
quale aiuto per il superamento delle difficoltà.
Incontro con i genitori
Elaborazione del percorso didattico personalizzato
↓
Il Consiglio di classe approva il piano didattico individuale nelle sue
caratteristiche generali e nelle singole discipline. Esso è costituito di una parte
generale redatta dal Consiglio di classe di ottobre/novembre, e di una parte
specifica di programmazione delle singole discipline. Il piano per la parte
disciplinare è allegato alle programmazioni disciplinari dei docenti. Il Consiglio
di classe/team docenti redige il PDP firmato dal Dirigente (o da un delegato), dai
docenti e dalla famiglia.
38
Valutazione intermedia e finale di Istituto dei risultati conseguiti dagli
alunni con DSA
↓
Nel corso di attivazione del protocollo saranno effettuate verifiche dei singoli
casi, della situazione globale e delle azioni attivate per il sostegno
all’apprendimento degli studenti con disturbi di apprendimento.
Alunni con svantaggio socio-economico-linguistico-culturale
“Ogni alunno, con continuità o per brevi periodi, può manifestare Bisogni
Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi
psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che la scuola offra adeguata e
personalizzata risposta” (C.M.n°8 del 06/03/2013).
Tali tipologie di BES saranno individuate sulla base di elementi oggettivi, ovvero
da ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.
Per tali alunni è possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre
che adottare strumenti compensativi e dispensativi con le stesse modalità sopra
indicate.
Non si potrà, però, accedere alla dispensa dalle prove scritte di lingua straniera.
L’attivazione di un percorso individualizzato per l’alunno con BES deve essere
deliberato dal Consiglio di classe/team docenti dando luogo al PDP firmato dal
Dirigente scolastico (o da un delegato), dai docenti e dalla famiglia.
Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o
team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzando, le decisioni
assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti:
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
Art. 3 comma 1
Art. 3 comma 3
Sentenza
 minorati vista
 minorati udito
 Psicofisici
Totali
n°
5
17
3
4
4
62
70
39
2. disturbi evolutivi specifici
 DSA con certificazione
Totali
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
 Socio-economico
 Segnalati di Servizi Sociali
 Disagio comportamentale/relazionale
30
8
35
Totali
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di
certificazione sanitaria
Prevalentemente
utilizzate in…
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e
di piccolo gruppo
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
AEC Attività individualizzate e
di piccolo gruppo
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e
di piccolo gruppo
Attività laboratoriali
integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Funzioni strumentali /
coordinamento
Referenti di Istituto (disabilità, DSA,
BES)
Psicopedagogisti e affini
esterni/interni
Specialisti socio-sanitari
Enti assistenziali
Assistenti tiflodidattici e alla
comunicazione
B. Risorse professionali specifiche
15
32
47
73
68
32
Sì / No
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
40
C. Coinvolgimento docenti
curricolari
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Coordinatori di classe e simili
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Docenti con specifica
formazione
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Altri docenti
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione /
D. Coinvolgimento
laboratori integrati
personale ATA
Altro:
Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia
dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di
E. Coinvolgimento famiglie inclusione
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità
educante
Altro:
Accordi di programma /
protocolli di intesa formalizzati
sulla disabilità
F. Rapporti con servizi
Accordi di programma /
sociosanitari territoriali e
protocolli di intesa formalizzati
istituzioni deputate alla
su disagio e simili
sicurezza. Rapporti con
Procedure condivise di
CTS / CTI
intervento sulla disabilità
Procedure condivise di
intervento su disagio e simili
Sì / No
Sì
Sì
Sì
Sì
no
sì
no
sì
no
sì
no
sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
Sì
41
G. Rapporti con privato
sociale e volontariato
H. Formazione docenti
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di
singola scuola
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di
singola scuola
Progetti a livello di reti di
scuole
Strategie e metodologie
educativo-didattiche / gestione
della classe
Didattica speciale e progetti
educativo-didattici a prevalente
tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano
L2
Psicologia e psicopatologia
dell’età evolutiva (compresi
DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su
specifiche disabilità (autismo,
ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
sì
sì
sì
no
Sì
Sì
no
sì
sì
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo
anno
Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili
significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello
di inclusività dell’istituzione scolastica.
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Per promuovere l’integrazione di questi alunni, il nostro Istituto si impegna a
ricercare la collaborazione costruttiva con la famiglia, l’ASL, gli enti e le
associazioni del territorio, per favorire il benessere degli alunni che hanno il
duplice bisogno di specialità e di normalità, nell’ottica della costruzione di un
“progetto di vita”.
Pertanto tutti i docenti della scuola, partendo dalle specificità di ogni alunno,
costruiscono un percorso educativo intenzionale e strutturato con la finalità di
favorire la costruzione dell’identità personale secondo i seguenti criteri:
42
 Favorire l’autonomia personale e sociale
 Sviluppare le capacità comunicative
 Migliorare il livello cognitivo di base
 Potenziare l’area affettivo – relazionale
 Prevenire il disagio
 Conoscere e rispettare le regole di convivenza
All'interno di ogni discorso così pensato, si dovrà procedere alla
“personalizzazione degli interventi” collegati all'energia positiva della persona,
che offrano, sia ai bambini svantaggiati che in situazione di handicap reali,
opportunità educative. Le finalità verso cui tende l'intervento della nostra scuola
per l'inclusione degli alunni diversamente abili e svantaggiati sono quelle
dell'autonomia e della partecipazione attiva alla vita sociale.
Un’azione educativa mirata in grado di rapportarsi alle potenzialità individuali di
ciascun alunno permette di valorizzarne le differenze per trasformarle in risorse,
favorendo in tal modo l’inserimento degli alunni all’interno della realtà scolastica
e il raggiungimento dell’autonomia nei suoi diversi aspetti.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento
degli insegnanti attraverso la rete di collaborazione con altre scuola del
territorio: corsi di formazione per docenti in sede sulle metodologie didattiche
innovative, sulla gestione della classe in modo efficace, sull’uso delle mappe
concettuali, la costruzione del PDP, la comprensione del testo scritto. Obiettivo è
l’attenzione ai Bisogni Educativi Speciali di tutti gli alunni e la loro piena
integrazione; l’utilizzo della Classificazione ICF dell’OMS come cornice di
riferimento per la conoscenza approfondita dell’alunno con disabilità e come
strumento di dialogo tra diverse figure professionali.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive:
gli alunni partecipano a tutte le procedure di valutazione dando ad ognuno di loro
l’opportunità di dimostrare i risultati del loro studio, le competenze acquisite e il
loro livello di conoscenza. Vengono considerati i bisogni degli alunni con
disabilità nel contesto generale ai fini della valutazione. Valorizzare i processi e i
miglioramenti dell’apprendimento prevedendo un feedback positivo sugli alunni.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore
degli alunni sono soprattutto sei:
a) specialisti socio-sanitari;
b) docente titolare di funzione strumentale afferente all’area dell’inclusione;
43
c) docenti curricolari;
d) docenti di sostegno;
e) assistenti
f) personale ATA che svolge incarichi specifici.
Di queste la “qualità” dell’intervento è direttamente collegata alla “quantità”
oraria sia del docente specializzato che del personale assistenziale dipendente
dall’ente locale competente.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
Nel nostro Istituto dall’anno scolastico 2011/12 è stata creata la figura del
rappresentante dei genitori per i ragazzi disabili nel GLHI.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
progettazioni didattiche-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le
competenze in uscita. Un’azione educativa mirata in grado di rapportarsi alle
potenzialità individuali di ciascun alunno permette di valorizzarne le differenze
per trasformarle in risorse, favorendo in tal modo l’inserimento degli alunni
all’interno della realtà scolastica e il raggiungimento dell’autonomia nei suoi
diversi aspetti.
Valorizzazione delle risorse esistenti attraverso azioni specifiche quali:
 GLI, che ha il compito di collaborare alla realizzazione delle iniziative
educative e di integrazione in cui sono presenti le varie componenti della
scuola e gli Enti del territorio. Gli obiettivi principali sono di garantire un
progetto educativo unitario ed organico; coordinare gli interventi, sia
all’interno della scuola sia con gli “esterni” (cercando organicità con gli
interventi familiari, socio-assistenziali e terapeutici); mettere a punto le
procedure per la segnalazione e la rilevazione dei BES presenti nella scuola;
elaborare progetti specifici, in relazione alle tipologie; assegnare le risorse di
sostegno e il budget orario anche delle figure socio-educative alle
classi/alunni.
 Il GLH Operativo: incontri tra insegnanti, equipe medica, famiglia, eventuale
assistente educativo, personale non docente per l’elaborazione del piano di
inclusione scolastica (PEI). Il GLHO si occupa, inoltre, di garantire la
continuità fra ordini di scuola sia all’interno dell’istituto che all’esterno con
scuole superiori di II grado esterni all’ istituto.
 Elaborazione di PDP da parte del team docenti e consigli di classe per
l’adozione di una personalizzazione didattica per gli alunni con certificazione
DSA e con BES (direttiva 27/12/2012 e CM 8/2013)
 Indagine delle varie situazioni di disagio e svantaggio attraverso questionari,
elaborati dalla commissione disagio e compilati dai Consigli di classe,
essenziali per il rilevamento degli alunni con BES presenti nell'istituto.
44
 Presenza delle Figure Strumentali e relative commissioni riguardanti l’area
disagio e disabilità: docenti di riferimento per aree d’intervento considerate
strategiche per la vita della Scuola. I docenti incaricati svolgono attività di
coordinamento, gestione, sviluppo e produzione di strumenti di lavoro relativi
alle molteplici necessità delle diverse disabilità presenti nella Scuola.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
 Progetti di prevenzione del disagio con psicoterapeuti: la scuola offre le
competenze di personale specializzato per aiutare sia i genitori sia gli
insegnanti a “leggere” tra le righe dei comportamenti, e ad “interpretare” i
bisogni degli alunni. Tutto ciò attraverso sportelli d’ascolto, corsi per le
famiglie per il sostegno alla genitorialità, supporto e consulenza agli
insegnanti, momenti osservazione ed ascolto all’interno delle classi.
 Incontri periodici con gli operatori dei Servizi sociali per monitorare le
situazioni problematiche e per concertare una linea di intervento unitaria sia
all’interno della scuola che nel contesto sociale.
 Attività laboratoriali in orario scolastico ed extra-scolastico
Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche
(AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.)
SOSTEGNO
AEC
ASS.
COMUNICAZIONE
ASS.
TIFLODIDATTICA
INFANZIA
8 catt.
h 75 sett
h 10 sett
h 10 sett
PRIMARIA
15 catt.
h 110 sett
h 27 sett
SECONDARIA
11 catt.
h 75 sett
h 20 sett
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Contestualmente all’iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la
sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti del Patto educativo di
corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e
doveri nel rap
porto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
Il patto di corresponsabilità facilita la scuola nel compito di delineare le regole del
vivere e del convivere perché venga favorita una viva e fattiva collaborazione con
la famiglia, a cui spetta un ruolo fondamentale nell’azione educativa e con cui si
vuole costruire un’alleanza educativa. Solo in questo modo sarà possibile
perseguire l’obiettivo di educare alla consapevolezza, alla responsabilità, di
45
potenziare l’autonomia individuale e valorizzare l’identità. Non si tratta quindi di
definire i rapporti nelle situazioni di possibile criticità, ma di stabilire relazioni
costanti che riconoscano i reciproci ruoli che si supportino vicendevolmente nelle
comuni finalità educative.
Lo studente si impegna a:
Collaborare con la scuola perché la sua azione educativa e didattica lo aiuti nella
sua crescita personale e culturale e quindi:
- conoscere la proposta formativa della scuola (POF);
- partecipare alle attività proposte dalla scuola finalizzate sia al recupero che al
potenziamento.
Partecipare in modo attivo e responsabile alle attività scolastiche e quindi:
- frequentare regolarmene le lezioni;
- osservare scrupolosamente l’orario scolastico e giustificare eventuali ritardi o
assenze;
- portare sempre il materiale didattico occorrente per le lezioni;
- studiare con assiduità e serietà;
- impegnarsi in prima persona a recuperare le eventuali insufficienze, facendo
leva innanzitutto sulle proprie risorse, utilizzando al meglio i servizi offerti
dalla scuola e gestendo responsabilmente gli impegni extracurricolari ed
extrascolastici;
- vivere con fiducia nei confronti dei docenti le valutazioni assegnate e accettare
gli eventuali insuccessi scolastici come un momento di costruttiva riflessione
nel processo di apprendimento;
- coinvolgere i propri genitori nel dialogo con la scuola e portare sempre a
scuola il libretto per le comunicazioni sulla scuola.
Favorire con il proprio atteggiamento uno svolgimento proficuo dell’attività
didattica e quindi:
- mantenere un comportamento educato e corretto durante le lezioni ed in ogni
altro momento della vita scolastica;
- prestare attenzione alle lezioni e partecipare alla vita di classe;
- comportarsi in modo leale nei rapporti, durante le verifiche e nell’esecuzione
dei compiti;
- tenere nei confronti del capo di istituto, dei docenti, del personale tutto della
scuola e dei propri compagni lo stesso rispetto, anche formale, che si chiede
per se stessi prestando particolare attenzione per i soggetti svantaggiati e/o in
situazione di disabilità.
Rispettare le regole della scuola e quindi:
46
- conoscere l’organizzazione scolastica, prendere visione del regolamento
d’istituto e rispettare le disposizioni organizzative (l’entrata, gli avvisi, le
norme di uscita anticipata, il divieto di fumo ecc.);
- osservare scrupolosamente le disposizioni organizzative e di sicurezza;
- condividere la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e
averne cura;
- rispettare le attrezzature e l’arredo, utilizzare correttamente le strutture, i
macchinari e i sussidi didattici senza recare danni al patrimonio della scuola.
La scuola si impegna a:
Adottare un POF volto a tutelare il diritto ad apprendere, promuovere
benessere e realizzazione culturale degli alunni, valorizzare i loro talenti,
aprirli alla pluralità delle idee nel rispetto dell’identità di ciascuno e quindi:
- facilitare l’accesso ai documenti che illustrano le attività e le scelte
organizzative della scuola;
- comunicare agli allievi gli obiettivi cognitivi, comportamentali e
trasversali stabiliti dal Consiglio di classe, nonché gli obiettivi intermedi
e finali, i tempi e i modi di svolgimento di ogni unità didattica;
- organizzare in modo flessibile le lezioni al fine di adeguare le attività
didattiche ai ritmi e tempi di apprendimento degli alunni e di rispettare
la specificità di ciascuno;
- aiutare gli studenti nell’acquisizione d un metodo di lavoro adeguato al
proprio stile cognitivo;
- formulare consegne chiare e precise per ogni attività proposta,
distribuire i carichi di lavoro in modo equilibrato e richiedere il rispetto
di tempi e modi di lavoro;
- aiutare lo studente a superare difficoltà, incertezze e lacune attivando:

sportelli e corsi di recupero;

colloqui se necessari, per
monitorare la situazione;

piani
di
lavoro
personalizzati.
- programmare offerte formative aggiuntive, integrative e di
potenziamento, proporre sussidi e mezzi per garantire un servizio
efficace e promuovere il merito.
Responsabilizzare gli allievi ad una partecipazione attiva alle proposte
educative e quindi:
- valorizzare l’importanza della frequenza assidua alle lezioni;
- favorire la tempestiva informazione dei genitori sui dati relativi ad
assenze, ritardi e permessi del figlio;
47
- garantire la trasparenza e la tempestività della valutazione, chiarendone
le modalità e motivando i risultati;
- ascoltare le problematiche espresse dai singoli allievi e/o dalla classe
quando queste sono rilevanti per il processo di apprendimento;
- garantire la massima disponibilità all’ascolto dei genitori e la tempestiva
informazione della famiglia in merito ai risultati, alle difficoltà, ai
progressi nell’apprendimento e nel comportamento secondo le diverse
modalità stabilite dal Consiglio di Istituto.
Creare in classe e a scuola un ambiente educativo sicuro e sereno, di
dialogo e discussione e quindi:
- richiedere durante il lavoro in classe un corretto comportamento e il
rispetto dell’altrui persona;
- favorire conoscenza e rapporto tra gli allievi, integrazione, accoglienza,
solidarietà e collaborazione;
- contrastare ogni forma di pregiudizio ed emarginazione accompagnando
l’allievo nelle situazioni di disagio;
- ricercare in particolare attraverso l’ascolto e l’attenzione ogni possibile
sinergia con le famiglie;
- rispettare la privacy di alunni e famiglie, non divulgando informazioni
sulla loro vita privata.
Creare in classe e a scuola un clima corretto e ordinato e quindi:
- presentare e spiegare il regolamento interno a genitori ed alunni
- pretendere e controllare il rispetto da parte degli studenti del
regolamento di istituto e delle direttive emanate dagli organi competenti;
- richiedere fermamente un corretto utilizzo delle strutture e dei materiali,
in particolare insegnare e richiedere comportamenti rispettosi delle
norme di sicurezza.
Pretendere adeguati provvedimenti disciplinari, intervenire per superare i
momenti di conflitto o criticità e quindi:
- comunicare tempestivamente alle famiglie le eventuali inadempienze dei
loro figli ed i provvedimenti presi;
- attivare momenti di ascolto a scuola e aiutare gli studenti a stabilire
contatti con i servizi di sostegno ed accompagnamento destinati ai
giovani;
- individuare e segnalare i responsabili dei danni arrecati al patrimonio
scolastico.
La famiglia si impegna a:
Collaborare con la scuola nell’azione educativa e didattica, rispettando la
libertà di insegnamento e la competenza valutativa di ogni docente e quindi:
48
- acquisire informazioni sulla proposta formativa della scuola (POF)
prendendo visione dei documenti di programmazione, condividerla e
discuterla con i figli;
- partecipare con regolarità e attivamente alle riunioni previste, avanzare
proposte e sollecitazioni per l’elaborazione del Piano dell’offerta
formativa, sia singolarmente che tramite i propri rappresentanti;
- controllare quotidianamente il diario e il quaderno delle comunicazioni
scuola-famiglia e firmare gli eventuali avvisi;
- tenersi informati su impegni, scadenze, iniziative della scuola e
rispondere agli inviti partecipando alle attività proposte.
Responsabilizzare i figli ad una partecipazione attiva alle proposte
educative della scuola e quindi:
- controllare che i propri figli frequentino regolarmente; evitare o limitare
il più possibile assenze, ritardi ed uscite anticipate; in caso di
segnalazione da parte del coordinatore o del dirigente di assenze non
giustificate del figlio, provvedere sollecitamente a verificare dette
assenze e a fornire, se possibile, le relative giustificazioni;
- seguire il lavoro scolastico dei propri figli, stimolandone la motivazione
allo studio e verificandone l’applicazione e i tempi adeguati per lo studio
e lo svolgimento dei compiti assegnati;
- accompagnare il figlio nel recupero di eventuali lacune richiamandolo
alle proprie responsabilità, vigilando su una proficua partecipazione alle
iniziative promosse dalla scuola o, eventualmente, provvedendo
diversamente:
- vivere in modo sereno ed equilibrato le valutazioni assegnate dai docenti
e accettare gli eventuali insuccessi scolastici del figlio aiutandolo a
migliorare il suo rendimento;
- fornire agli insegnanti e, nel caso di informazioni riservate, al dirigente
scolastico o al coordinatore di classe tutte le informazioni utili alla
conoscenza dell’alunno;
- partecipare alle attività di sostegno psicologico, laddove si ravvisino
reali necessità condivise;
- mantenersi adeguatamente informati sull’andamento didattico e
disciplinare dei propri figli recandosi ai colloqui mensili e/o
quadrimestrali con gli insegnanti per l’analisi delle prove scritte ed il
riscontro delle valutazioni riportate sul libretto dello studente.
Condividere e sostenere le linee educative dell’Istituto e quindi:
- condividere e discutere con i propri figli il patto educativo sottoscritto
con la scuola;
- assicurarsi che i figli rispettino il capo di istituto, i docenti, il personale
tutto della scuola e i loro compagni con lo stesso rispetto, anche formale,
che chiedono per se stessi;
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- controllare attraverso un contatto frequente con i docenti che l’alunno
rispetti le regole della scuola riguardo corredo scolastico, divisa, divieto
di cellulare, detenzione di denaro e oggetti di valore, rispetto delle cose
proprie e altrui, dell’ambiente scolastico ecc. …..
Condividere e sostenere l’azione educativa della scuola anche quando
sanziona i comportamenti non rispettosi delle norme della vita comunitaria e
dei doveri:
conoscere l’organizzazione scolastica, prendere visione del
regolamento d’istituto e collaborare perché siano rispettate le
disposizioni organizzative (l’entrata, gli avvisi, le norme di uscita
anticipata, il divieto di fumo ecc.);
- in caso di non osservanza, da parte degli studenti, delle disposizioni di
sicurezza dettate del regolamento di istituto, condividere e sostenere i
provvedimenti deliberati dagli organi competenti;
- discutere con i figli eventuali provvedimenti aiutandoli a riflettere
sull’accaduto e a superare conflitti e criticità;
- risarcire in denaro gli eventuali danni arrecati dai propri figli ai sussidi
didattici.
ATTIVITA’ PROGETTUALE
Il nostro Istituto ha un’intensa attività progettuale che si attua sia a livello di
Istituto che nell’ambito di ciascun consiglio di classe, nel rispetto della libertà
di insegnamento sancito dalla Costituzione Italiana.
1. Progetto R.O.L. istituito per la scuola secondaria di primo grado, in base
al prot.n°1682 del 3 ottobre 2013 per il processo di dematerializzazione
delle pratiche della Pubblica Amministrazione con il decreto n° 95/2012
contenente “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa
pubblica”.
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2. “Network di scuole per l’ambiente” – RELOADER : formazione
permanente degli allievi delle scuole in rete sul tema della prevenzione e
del recupero dei rifiuti, dell’efficienza energetica e della tutela
dell’ambiente. Il progetto avrà lo scopo di realizzare: Attività Teatrale su
carta e plastica per l’infanzia; Racconta una storia su carta e plastica per la
primaria; Campagna Pubblicitaria (teatro e/o esibizione) per raccolta e
riutilizzo; baratto; raccolta RAEE; carta plastica e vetro.
3. Certificazione Lingue straniere: “Delf Scolaire A2” di lingua francese,
responsabile del progetto la prof.ssa Antonella Ruggiero, classi coinvolte
tutte le III medie.
4. Le emozioni in gioco, il mondo emozionale e relazionale dei bambini,
responsabile del progetto l’ins. Maria Chiappalone, coinvolte tutte le
classi della scuola dell’infanzia.
5. Progetto Minivolley, redatto dal presidente Mauro Scimia, attivo dal
2012/13 e diretto da esperti esterni della federazione, si rivolge alle classi
III della scuola primaria.
6. Progetto di Pallavolo del prof. G. Anitori avviato dallo scorso anno per la
scuola secondaria di I grado; percorso educativo e formativo finalizzato
alla partecipazione ai “Giochi sportivi e studenteschi” indetti dal MIUR.
7. Prevenzione al Disagio progettato e condotto dal dott. R. Coco e l’Ass.
“La Magnolia”, operativo dall’a.s. 2012/13 rivolto ai tre ordini di scuola:
infanzia/primaria/secondaria; referente il prof. Capuani.
8. Sportello d’ascolto, attivato il 9 ottobre c.a. dal dott. Riccardo Coco e
rivolto all’utenza scolastica, ai genitori, ai docenti e al personale
scolastico dell’istituto.
9. Avviamento al Nuoto e alle Attività Acquatiche, educazione all’acqua e
attraverso l’acqua, presso ASD Tyrsenia Sporting Club “Fabiana Straini”
di Cerveteri e destinato alla scuola media.
10.Unplugged programma scolastico di prevenzione delle dipendenze da
tabacco, alcol e droghe, promosso dalla ASL e rivolto alle II classi della
scuola media.
11. Creattivamente progettato e diretto dalle prof.sse V. Genna e C. Revessi
con il supporto di associazioni esterne, un laboratorio artistico
extracurricolare rivolto a tutte le classi V della primaria e alle classi I-II
della secondaria, istituito per gli alunni con disagio socio-economicolinguistico e culturale (finanziamento L.440/97.)
12. “Telethon incontra la scuola” (Protocollo d’intesa con il MIUR
28/11/2012) finalizzato a promuovere nella scuola la cultura della ricerca
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scientifica, la diffusione di informazioni sulle malattie genetiche, a
contribuire all’informazione e formazione degli insegnanti e dei giovani
sul tema della solidarietà e infine a fornire un percorso di orientamento
attivo, fondamentale per chi volesse proseguire studi in ambito
scientifico.
13.Progetto di Ricerca-Azione atto a promuovere la diffusione informativa,
l’approfondimento e la riflessione didattica, nell’ambito delle misure di
accompagnamento alle Indicazioni Nazionali per la Scuola dell’Infanzia e
per il primo ciclo d’Istruzione.
14.Intercultura, progetto rivolto a fornire alle scuole strumenti per
l’internazionalizzazione dell’offerta formativa, creare le basi per
condividere il progetto educativo e favorire le esperienze di mobilità
individuale e lo scambio esperienziale.
L’Intercultura
“L’educazione interculturale è un valore che presiede ed orienta il processo
educativo, nasce da una consapevolezza nuova della propria e delle altrui
culture e vuole contribuire alla creazione di una società mondiale pacificata
attraverso il riconoscimento degli apporti che ogni cultura può dare alla
soluzione di problemi comuni. Si tratta di collaborare alla costruzione di una
società a misura d’uomo in un mondo trasformato in villaggio dalla tecnologia.
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L’“INTERCULTURA” vuole dialogare con il sistema educativo nel nostro Paese
per sensibilizzarlo alle tematiche interculturali e allo studio delle relazioni con
altre culture ed è questo lo stesso obiettivo che si prefigge il nostro istituto
attraverso l’incremento di percorsi educativi finalizzati alla ricerca di una nuova
chiave di lettura multiculturale che favorisca la comprensione del mondo.”
“La cultura è il nostro passaporto per il futuro, il domani appartiene alle
persone che si preparano oggi.”
MALCOM X
6. VALUTAZIONE
In questa sezione sono illustrate le due macroaree in cui si andrà ad operare:
1. QUALITA’ DEGLI APPRENDIMENTI
L’attività svolta dall’Istituto si muoverà lungo due direttrici:
a) Valutazione ed autovalutazione degli apprendimenti curricolari, anche per
classi parallele, con lo scopo di attuare strategie di valutazione degli
apprendimenti che utilizzino criteri oggettivi; i risultati verranno
confrontati con il lavoro svolto anche da altre realtà territoriali ed
extraterritoriali, tenendo conto di quanto esplicitato nel documento unico
di programmazione e valutazione.
b) Monitoraggio degli standard di apprendimento, utilizzando anche i dati
forniti dalle rilevazioni INVALSI, che produrranno da questo anno
scolastico dati più analitici e offriranno la possibilità di confrontare tra loro
Istituti diversi, che abbiano però un background socio-economico
simile,allo scopo di progettare e attuare un Piano di Miglioramento.
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2. QUALITA’ DEL SERVIZIO
La qualità del servizio offerto verrà valutata attraverso la somministrazione di
questionari per i genitori e per tutto il personale scolastico: A.T.A. e Docente,
allo scopo di verificare la validità dei servizi offerti e di individuare, proporre
e pianificare azioni di miglioramento.
In seguito alle rilevazioni indicate, si passerà all’analisi dei dati raccolti, per
poi giungere alla tappa successiva, nella quale progettare un Piano di
miglioramento attraverso:
a) Individuazione delle aree di forza e di debolezza;
b) Individuazione delle aree prioritarie di miglioramento;
c) Scelta delle strategie di attuazione degli interventi di miglioramento;
d) Attuazione di modalità di verifica delle azioni intraprese.
La documentazione del lavoro svolto avverrà attraverso la predisposizione di
verbali per ogni incontro che si terrà tra le Figure Strumentali e attraverso
incontri periodici con il D.S., con le altre Figure Strumentali e con i
Responsabili di Plesso, allo scopo di ottenere il coinvolgimento del massimo
numero di attori.
L’azione di monitoraggio e verifica verrà effettuata rispetto agli indicatori
evidenziati, e sarà continua durante tutto il processo. La rendicontazione che
ne consegue sarà altrettanto costante, con la restituzione al Collegio Docenti
dell’indicazione dei punti di forza e di debolezza, e dei possibili spazi di
miglioramento.
7. ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ
Il primo intervento per prevenire il disagio consiste nel facilitare il più possibile
il passaggio degli alunni da un ordine di scuola al successivo.
La finalità è quella di agevolare con attività, modalità e tempi adeguati il
passaggio/ingresso iniziale e finale nei vari ordini di scuola, in modo che il
cambiamento risulti positivo, sia sul piano dell’autonomia che della sicurezza,
nel rispetto dell’identità e della storia personale di ciascun allievo.
Gli obiettivi che ci si prefigge sono quelli di:
 Rendere più efficace la continuità tra i vari ordini di scuola dell’I.C. “Ilaria
Alpi”;
 Organizzare attività di prima accoglienza degli alunni e delle loro famiglie;
 Continuare il lavoro di documentazione didattica attraverso lo scambio fra
docenti dei vari ordini attraverso incontri periodici tra insegnanti:
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 delle classi terminali della Scuola dell’Infanzia e i teams docenti
delle classi prime della Primaria;
 delle classi V delle scuole primarie e i consigli di classe delle
classi iniziali della scuola secondaria di I grado;
Queste azioni vanno nella direzione della continuità verticale, finalizzate alla
trasmissione di informazioni tra docenti dei vari ordini scolastici, in modo
particolare per gli alunni in situazioni di svantaggio allo scopo di garantire un
loro positivo inserimento nella nuova realtà scolastica.
Inoltre all’inizio di quest’anno scolastico sono stati organizzati incontri
appositi nei quali gli alunni e i genitori delle classi iniziali di ogni ciclo sono
stati invitati a visitare gli ambienti scolastici e a fare una prima conoscenza
dei propri Insegnanti, in modo che il patto educativo di corresponsabilità sia
da subito efficace.
Altre azioni verranno intraprese durante l’anno scolastico:
CONTINUITA’ SCUOLA DELL’INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA
Per favorire la conoscenza del personale educativo e l’ambiente scuola in cui si
inseriranno i futuri alunni, si opererà attraverso una serie di attività ludiche
coinvolgenti:
 canzoni tradizionali, giochi, filastrocche ecc..
 Visite degli alunni delle scuole dell’infanzia presso la scuola primaria per
conoscere le strutture, familiarizzare con i compagni più grandi e le insegnanti.
CONTINUITA’ SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
Per rendere più agevole il passaggio alla scuola secondaria verranno organizzate
delle visite degli alunni delle scuole primarie alla scuola secondaria di primo
grado per conoscere le strutture, familiarizzare con i compagni più grandi e i
docenti, attraverso la realizzazione di attività laboratoriali, di tipo musicale,
linguistico, teatrale.
Per quanto riguarda l’ambito linguistico il nostro Istituto porta avanti un
Progetto di continuità in lingua e civiltà francese destinato alle classi quinte
della scuola primaria previsto per il mese di gennaio-febbraio che renda agevole
l’approccio con la nuova disciplina linguistica che gli alunni si troveranno ad
affrontare.
Per quanto riguarda l’ambito musicale, visto che il nostro Istituto ha un corso ad
indirizzo musicale, verrà attuato un progetto di Presentazione dei corsi ad
indirizzo musicale e del loro funzionamento; il progetto si attuerà, nei mesi di
gennaio-febbraio, attraverso degli incontri tra i docenti di strumento musicale
(chitarra, violino, pianoforte e percussioni) e gli alunni di ogni classe quinta della
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scuola primaria. Le metodologie adottate saranno diversificate:
 Verranno effettuate lezioni concerto da parte dei docenti in tutti i plessi;
 Saranno effettuate osservazioni della capacità attentiva e ricettiva del
linguaggio musicale, sulla base di opportuni stimoli musicali;
 Verranno effettuate lezioni di base sulle caratteristiche generali dello
strumento e verranno presentati gli strumenti attraverso una breve esecuzione
da parte dei docenti.
ORIENTAMENTO
I rapidi cambiamenti della società attuale, il superamento veloce d’idee e di
contenuti, l'esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi e di comunicare,
mettono in luce sempre più l'importanza dell'orientamento come processo che
accompagna tutto il percorso formativo. L’azione della scuola nell’orientare i
ragazzi si articola in più dimensioni: non solo orientamento per scelte relative
all’ambito scolastico o lavorativo, ma soprattutto un orientamento verso un
“progetto di vita”, in un percorso formativo continuo, un personale progetto che
parta dalla capacità di scegliere conoscendo la realtà, ma anche e soprattutto se
stessi. Orientare non significa più, o non significa solamente trovare l’opportunità
giusta per chi non sa cosa fare, ma diventa un’ulteriore possibilità per mettere il
soggetto in formazione in grado di conoscersi, scoprire e potenziare le proprie
capacità, affrontare i propri limiti.
Quanto più il soggetto acquisisce consapevolezza di sé, tanto più diventerà attivo,
capace di auto-orientarsi e di delineare, in collaborazione con l’adulto, un
personale progetto di vita che dovrà prevedere momenti di verifica e di
correzione. Imparare che si può scegliere, oltre che imparare a scegliere, sapendo
che cosa e come, e verificando le proprie scelte, rende meno astratto il percorso e
riduce i rischi legati allo scarso collegamento con la realtà in un aleatorio
confronto con immagini idealizzate, tipico dell’adolescenza.
Gli obiettivi che la nostra scuola si pone sono:
 Favorire la graduale conoscenza e accettazione di sé, delle proprie attitudini,
dei propri limiti, in modo da realizzare le proprie aspettative raggiungendo il
massimo livello possibile;
 Avviare alla conoscenza dell’ambiente circostante e delle principali
opportunità di studio e di lavoro;
 Avviare ad una serena e realistica autovalutazione delle proprie potenzialità.
 Prevenire e contrastare forme di disagio personale e scolastico, attraverso un
sostegno all’elaborazione di una scelta soddisfacente.
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ORIENTAMENTO SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO – SCUOLA
SECONDARIA DI 2°GRADO.
Premesso che nell’arco del triennio tutti i docenti si impegnano a favorire
l’autoconoscenza, anche attraverso il processo di autovalutazione, sfruttando le
attività didattiche quotidiane, da quest’anno, attraverso la collaborazione con le
due Università “La Sapienza” e “Roma tre”, si inizierà a mettere a punto un
“Modello di orientamento” almeno a partire dalla classe prima della scuola
secondaria. Questo perché la semplice somministrazione di test intesi come una
fotografia delle attitudini che un ragazzo mostra in un particolare momento della
sua vita (in particolare alla fine della terza media) potrebbe non essere sufficiente
ad indirizzarlo in modo opportuno; lo scopo dell’utilizzo di questo modello è
quello di compiere un’attenta osservazione del suo percorso di studi utilizzando
anche strumenti diversi di indagine, come i test oggettivi e quelli auto-valutativi,
in modo che dal loro confronto scaturiscano in forma più chiara i vari punti di
forza e quelli di debolezza dell’alunno.
Nel nostro Istituto sono attuate anche iniziative di informazione e formazione
attraverso:


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


Visite presso gli Istituti Superiori del territorio.
Incontri in sede con gli Istituti Superiori.
Informazioni sugli Open-Day degli Istituti Superiori.
Promozione attività-lezioni con gli studenti degli Istituti Superiori.
Incontri con adulti che illustrano la propria attività lavorativa.
Progetto annuale sulle competenze, in collaborazione con gli alunni del
biennio dell’Istituto Statale Istruzione Superiore “Enrico Mattei” di Cerveteri e
altre scuole secondarie di I grado del territorio.
 Attività di Cineforum realizzata con il Liceo Scientifico Statale “Sandro
Pertini” di Ladispoli.
 Progetto “Magellano Junior” in collaborazione con la provincia di Roma.
“L’unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai
ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare. Sii affamato. Sii folle.”
STEVE JOBS CREATORE DI APPLE
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