Rassegna stampa - Comune di Anzola dell`Emilia

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Rassegna stampa - Comune di Anzola dell`Emilia
Ufficio stampa
Rassegna stampa
domenica 10 giugno 2012
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INDICE
Il Resto del Carlino Bologna
«L’ho colpito alle gambe, me l’aveva detto Sonia»
10/06/12
Cronaca
Ecco Thomas, al secondo delitto
10/06/12
6
Cronaca
Sosò: "Amare è andare oltre"
10/06/12
7
Cronaca
Sorpassa donna e le mostra una pistola Nei guai un trentunenne di Anzola
10/06/12
Cronaca
ANZOLA Le note lunghe di Elisa in biblioteca
10/06/12
3
8
9
Cultura e turismo
Corriere di Bologna
Anzola, in cella la moglie dell'artigiano ucciso. "Voleva fargliela pagare"
10/06/12
Cronaca
10
La Repubblica Bologna
Tre fermi per il delitto di Anzola, presa anche la moglie
10/06/12
Cronaca
L’annuncio Alta velocità i treni sfrecciano sotto la stazione
10/06/12
Infrastrutture, viabilità, trasporti
11
12
Unità edizione Bologna
Tre fermi per l’omicidio di un artigiano
10/06/12
13
Cronaca
Il Sole 24 Ore
Minorenni all’estero, serve la carta d’identità
10/06/12
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Pubblica amministrazione
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n Resto del Carlino
BOLOGNA
«L'ho colpito alle g be, me l'aveva detto Sonia»
Omicidio di Anzola, la confessione dei due uomini. Tace la donna, ritenuta la mandante dell'assassinio
IL CASO è chiuso. Sono tre le persone fermate
per l'omicidio di Dino Reatti, artigiano di 48 anni
massacrato a sprangate due notti fa nel cortile di
casa in via Turrini, nella campagna di Anzola.
Gli investigatori della stazione di Anzola, della
compagnia di Borgo Panigale e del nucleo
investigativo, dopo 24 ore di interrogatori e
accertamenti, hanno definito le presunte
responsabilità in ordine a quello che era
apparso subito un delitto passionale. Alle
4,30 di ieri il pm Rossella Poggioli ha firmato
un decreto di fermo per la moglie della
vittima, Sonia Bracciale, 44 anni, indicata
come mandante della 'spedizione punitiva'
finita in tragedia, e per i due uomini
individuati come esecutori materiali,
Thomas Sanna, 35 anni, residente a
Persiceto, amante della donna da alcuni
mesi, e il loro amico Giuseppe Trombetta,
40 anni, residente a San Benedetto Val di
•
Sambro ma domiciliato a Nonantola
dì ENRICO BARBETI1
«HO COLPITO alle gambe Dino ricordandomi quanto mi aveva suggerito Sonia, che mi aveva
indicato nella gamba destra il
punto debole dell'ex marito». Giuseppe Trombetta, messo di fronte
alle troppe contraddizioni del pro, prio racconto sulla serata, confes', sa. Un giorno e una notte in caserma gli hanno suggerito che i carabinieri ormai hanno capito tutto.
Trombetta alle 2,57 della notte
precedente, circa un'ora dopo il
delitto, è andato con l'amico Sanno al pronto soccorso dell'ospedale di Modena per farsi medicare
una frattura del setto nasale e una
ferita a una mano. Ai militari ha
detto di essere stato aggredito da
alcuni stranieri a Nonantola, ma
la versione non regge. E allora
non gli resta che parlare.
«VOGLIO raccontarvi come sono andati i fatti perché non ho intenzione di prendermi le responsabilità degli altri», fa mettere a
verbale. Spiega di essere andato
in auto con Thomas Sanno
nell'abitazione di via Turrini. Il
piano è stato preparato con largo
anticipo. «Abbiamo nascosto la
macchina al di là dell'argine —
continua e ci siamo nascosti
(Modena). Per tutti l'accusa è di omicidio
volontario in concorso. I due uomini hanno
ammesso le loro responsabilità, pur con diverse
sfumature, mentre davanti al magistrato la donna
si è avvalsa della facoltà di non rispondere. La
Procura ha chiesto al gip la convalida dei fermi e
la custodia in carcere. Le indagini hanno
imboccato subito la strada giusta, nonostante la
donna cercasse di a.ccreditare una pista legata a
frequentazioni del marito nel mondo della
prostituzione. Determinante è stata l'intuizione
del maresciallo Piergiorgio Madonno,
comandante della stazione di Anzola, che appena
avvisato dell'aggressione ha ipotizzato un legame
coi pessimi rapporti all'interno della coppia, che
continuava a vivere sotto lo stesso tetto in
presenza di una causa di separazione che sarebbe
stata discussa il 20 settembre. I carabinieri erano
già intervenuti per liti familiari e la moglie aveva
presentato in caserma due denunce contro il
marito per maltrattamenti e percosse.
dietro il magazzino per gli attrezzi nell'aia. Thomas ha strappato i
cavi delle luci esterne e abbiamo
aspettato l'arrivo di Dino». Lui è
un peso massimo e per stenderlo
servono almeno due persone.
Trombetta non l'ha mai visto prima ma Sonia, spiega lui, gli ha
mostrato una foto per riconoscerlo. «Abbiamo preso in mano dei
tubi metallici che abbiamo trovato per terra prosegue . Quando Dino è sceso dalla macchina,
Thomas l'ha aggredito colpendolo con il tubo. Dino ha reagito e lo
ha scaraventato a terra». Anche
Trombetta si fa sotto e la vittima
gno, «ma io d'istinto l'ho colpito
con il tubo alla bocca e poi quando era a terra sia io che Thomas lo
abbiamo ripetutamente colpito».
E un massacro. «Non volevamo
ucciderlo dice Trombetta ,
ma solo dargli una lezione, così come voleva Sonia la quale erano
mesi che provava rancore per il
marito e voleva fargliela pagare».
LE MODALITÀ del pestaggio
sono state discusse in anticipo
con la 'beneficiaria' Sonia: «In
particolare abbiamo discusso degli orari e del fato che Sonia
avrebbe fatto bere la sorella per tenerla buona durante l'aggressio-
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ne», dal momento che abita nello
stesso casolare. Sanna di fronte
agli inquirenti cerca in ogni modo di tenere fuori l'amante, negando ogni responsabilità della donna. Ma alla fine crolla pure lui: «Il
6 giugno — racconta — io, Trom betta e Sonia abbiamo progettato
di dare una lezione all'ex marito.
Sonia ci ha nella circostanza invitato a percuoterlo, ma non ad ammazzarlo». Il progetto, precisa
l'uomo, «era quello di dare una lezione a Dino, rubargli la macchina e incendiarla, in modo da spaventarlo ed evitare che Sonia subisse altre vessazioni. L'accordo
l'abbiamo preso il giorno in cui
siamo andati a prendere la benzina». E la sera del delitto, a cena, i
tre hanno perfezionato il patto
scellerato, senza però prevedere
che il peso massimo Dino non sarebbe stato d'accordo.
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n Resto del Carlino
BOLOGNA
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k~1^
Nata in Puglia 44 anni fa,
ex fiorista in città,
fa la portiera e La centralinista.
in un istituto di vigilanza
Secondo gli investigatori,
è l'istigatrice
della spedizione punitiva
LA VITTIMA
Dine Reatti, 48 anni
.3:
,•menn,~
FATALE
I volti
di Sonia
Bracciale
sul profilo
Facebook
Sopra,
a sinistra,
la donna
in caserma
l'altra nott
A 35 anni, ha già scontato
una condanna per
omicidio in Germania e
ora dovrà rispondere di
questo assassinio.
Dall'estate 2008 vive
nella Bassa, tra
Anzola e Persiceto,
atta perenne ricerca
di una casa vera e di
un lavoro sicur
Poi rincontro cow
Sonia Bracciate.:
Finito nel sangu
SOGGROGA
Thomas Sauna
nato in Germani
da una famiglia
di origini sarde:
qui è con un'asp<
in mano, e sem
un sinistro sera
del destino
Sotto, una, scarpa
repertata sul luogo .
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n Resto del Carlino
BOLOGNA
L'AGGUATO
ALLE 2 DELLA NOTTE TRA GIOVEDÌ E VENERDÌ
DINO REATTI, 48 ANNI, ARTIGIANO, VIENE PICCHIATO
A SPRANGATE SOTTO CASA, IN VIA TURRINI
MORTE
LE MANETTE
L'ALLARME LO DÀ LA MOGLIE SONIA BRACCIALE,
CONVIVENTE NONOSTANTE LA SEPARAZIONE IN ATTO
L'UOMO SPIRA AL MAGGIORE DOPO UN PAIO D'ORE
I CARABINIERI FERMANO LA DONNA
E [AMANTE, THOMAS SANNA, 35 ANNI, E UN LORO
AMICO, GIUSEPPE TROMBETTA, 40 ANNI
•
•
•••••••
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ci siamo nascosti dietro
il magazzino per gli attrezzi
nell'aia, poi abbiamo
strappato i fili
delle luci esterne
Quando Dino è arrivato,
appena sceso dalla macchina
l'abbiamo aggredito
con dei tubi metallici:
lui ha 'reagito e ci ha stesi
a pugni, ma l'abbiamo
centrato alla bocca
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E quando era a terra
lo abbiamo ripetutamente
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armvizzarlo, solo dargli
una lezione come voleva
Sonia,
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Dalle dlchiarazidfil rese al pm
Trombetta e Sanna
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BOLOGNA
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Ecco
omas
al
d 1 .tt
secondo
IN CERCA di una casa, di un lavoro continuativo, forse sempre
alla ricerca di se stesso. Thomas
Sauna, 35 anni, nato in Germania
(dove ha scontato una condanna
per omicidio) ma sardo di origine, è arrivato ad Anzola quattro
anni fa, nell'estate del 2008, per
poi spostarsi a San Giovanni in
Persiceto.
donna che, nella ricostruzione degli inquirenti, gli ha fatto perdere
la testa e il resto, spi.:n.gendolo giovedì notte nel cortile della casa
del rivale, per «dargli una lezione», spalleggiato da un amico anch'egli invaghito della procace signora.
AD ANZOLA aveva chiesto aiuto al Comune per trovare un letto,
ma non erano disponibili alloggi
pubblici né spazi destinati
all'emergenza abitativa. E c'era,
come peraltro c'è tuttora, una graduatoria da rispettare. Era perciò
stato sfrattato con la fidanzata
dell'epoca ed era finito in mezzo
alla strada. Per alcuni giorni aveva dormito, all'aperto, in tenda, assieme alla ragazza. 'Tenda che ave-
va montato nel giardino nei pressi del centro civico della frazione
di San Giacomo del Martignone,
alle spalle della Persicetana. Poi
Sauna si è spostato a Persiceli), dove viveva tra alti e bassi, lavoretti
ed espedienti, sempre alla ricerca
di una casa. Infine, recentemente
è ricomparso ad Anzola. E qui ha
conosciuto Sonia Bracciale, cui si
è legato sentimentalmente. Una
UN DETTAGLIO svela la 'sudditanza psicologica' di Sauna nei
confronti della donna. Nella lunga giornata in caserma, i due sono
stati lasciati per qualche tempo
nella stessa stanza. Un carabiniere ha avvisato l'uomo che Reatti,
portato agonizzante in ospedale,
era morto. «L'avete ammazzato»,
gli ha detto. Sanna, agitatissimo,
l'ha subito riferito alla donna e lei
gli ha mollato uno schiaffo: «Stai
calmo». E l'uomo si è zittito, abbassando il capo.
Il terzo uomo, senza vo
e con due matrimoni alle spalle
GIUSEPPE Trombetta, nato ad Avellino, risulta residente a San
Benedetto Vai dì Sambro ma è di fatto domiciliato a N onantola,
in di Modena, in via Maestra di Redù 53, d
ab itano „.
due olie
genitori e la sorella. Separato con un figlio,
n mstand
lalleesrPea,I
e fi
Pare che lavorato come operato montatore
ocnotatortedi
trn3n ì
ultim amente
ente non avesse un lavoro. «Proprio
«Propriovenueredìou
u
racconta un vicino
l'ho visto entrare a casa
siifi aveva
sem una mano fasciata», Quei due uomini erano i due
carabinieri che, con Trombetta «stavano
stavano cercando
casa di
Nonantola i vestiti indossati dal 'quarantenne durante l'omicidio.
Non saaptpeiamo nulla, non sappiamo se è stato lui», Commenta la
sorella telefono.
•
SPASIMANTE RESPINTO
Giuseppe Trombetta, 4 anni,
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di Nonantola (Modena)
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BOLOGNA
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Sosò: «AUrtffe
è andare oltre»
«UN VERO amore resiste anche
agli ostacoli più duri. Amare non
è solo addormentarsi insieme o
guardare una luna da soli in una
strada di campagna tenendosi per
mano. Non si può credere di amare per davvero se non si... va oltre
alle incertezze, ai dubbi, ai problemi alle anabbiature, alle offese,
all'orgoglio». Parole e musica di
Sonia Bracciale, 44 anni ben portati, presunta mandante morale
dell'omicidio del marito Dino.
PARLA spesso dell'amore, Sonia, sul proprio profilo Facebook,
aperto con lo pseudonimo di
Sosò. Originaria di San Pietro
Vern.otico, in provincia di Brindisi, ex titolare di. un negozio di fiori a Bologna, ex guardia in un ipermercato, Sonia Bracciale lavora
per un istituto di vigilanza con
risposto. Questo trasporto sentimentale avrebbe indotto nei due,
ha spiegato il procuratore aggiunto Valter Giovannini, una «sudditanza psicologica»: in Sonia, ha
sottolineato infatti il magistrato,
«va individuato il mandante e istigatore morale» dell'aggressione
sfociata nel delitto.
mansioni di portiera e centralinista. Per gli investigatori è l'ispiratrice della spedizione punitiva
nel cortile del casolare di via Turrini, ad Anzola. I due uomini sarebbero entrambi innamorati di
lei: Sanna ha con la donna, di 9
anni più grande, una relazione stabile da alcuni mesi, mentre il complice Trombetta ha messo a verbale di amarla ma di non essere cor-
IL PM Rossella Poggioli, nel decreto di fermo, scrive che Sanna e
l'amico ammettono nei loro interrogatori di avere «assecon dato il
desiderio di rivalsa della donna,
intenzionata a dare al marito una
lezione». Lei l'aveva denunciato
per maltrattamenti e lesioni e il
20 settembre, data fissata per la
causa di separazione, forse le sembrava troppo lontano. L'amore
non può aspettare.
e. b.
«ariate
è andare dar>
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:i. ...L.
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n Resto del Carlino
BOLOGNA
donne e te mostra una pistole
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assa
n stE un
della tangen zial e, l'h sfida
minacciata mostrando una pistola dal finestrino
della sua BIT1W bianca. E finito così n ci a 3
3lenne, incensurato, rintracciato nella sua casa
Anzola dalla polizia, dopo che la donna,
5etme, aveva segnalato la targa al 113
ontando l'accaduto, L'episodio è avveta ul O
-a attorno alle 22. La pistola era un
one da soft-air.
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c:isa non enuonon431nre on,roi>
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n Resto del Carlino
BOLOGNA
ANSOLA Le note Lunghe
di Elisa in biblioteca
'Le note lunghe dí Elisa'. E' il concerto
jazz che sì terrà domani alle 21.30
nella sala polivalente della biblioteca
comunale di Anzola a cura dell'Anzola
Jazz Club Henghel Gualdi e dí Pro
loco. Si tratta dell'esibizione d un coro
nato da un'idea di Luisa Lodi, con una
formazione che varia da 15 a 40 coristì
attualmente diretti da Senit.
,
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press LITE
10/06/2012
CORRIERE DI BOLOGNA
Anzola, in cella la moglie
dell'artigiano ucciso
«Voleva targbela pagare»
Alle 4,15 del mattino, dopo aver sentito per ore i due uomini che hanno confessato di aver ucciso a calci, pugni e
sprangate il 48enne di Anzola Dino Reatti, il pm Rossella
Poggioli ha disposto anche il fermo di Sonia Bracciale, moglie della vittima. La donna non ha partecipato all'aggressione, ma ne sarebbe la mandante, «Sonia voleva far pagare al
marito tutto il male che le aveva fatto negli anni, nutriva
molto risentimento nei suoi confronti anche perché l'aveva
picchiata davanti all'anziana madre malata di Atzeirner. Ma
non voleva che l'ammazzassimo e neanche noi», ha raccontato in lacrime Giuseppe Trombetta, il primo dei fermati
che è crollato.
Questi (4oenne del Modenese) e Thomas Sanna (35enne
di San Giovanni in Persiceto) hanno confessato. Ed entrambi hanno detto di essere innamorati di Sonia. Perciò gli inquirenti ipotizzano che la donna esercitasse un forte potere
di persuasione su entrambi. La versione di Sonia però ancora. non si conosce: si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Ma molte cose del contesto in cui è maturata la tragedia
le raccontano le due denunce
che la donna, 44 anni impiegata in un istituto di vigilanza privata, aveva fatto ai carabinieri
di Anzola accusando Reatti, un
omone di 120 chili per un metro e 85 di altezza, di averla picchiata e insultata. Ecco perché
erano arrivati alla separazione.
Ma Reatti di andarsene di casa
non ne voleva sapere. E a quanto pare Sonia continuava anche a mantenerlo. Perciò, ha.
detto Trombetta, «da mesi lei e
Thomas progettavano di dargli
una lezione, io mi sono fatto
coinvolgere un mese fa». TromNevi Nel casolare dì Anzola betta ha anche detto che la donna «gli aveva suggerito di colpire Dino alla gamba destra, suo punto debole;,
La Procura contesta ora ai tre il concorso in omicidio volontario, ma non la premeditazione. Il fatto che prima dell'agguato i due uomini abbiano tagliato i cavi della luce e
abbiano parcheggiato lontano l'auto per non farsi riconoscere da Reatti significa che non intendevano ucciderlo. «Il
mio cliente avrà modo di spiegare meglio le cose al gip, ma
una cosa è chiara: la situazione gli è sfuggita di mano», osserva Giuseppe Di Giovine, difensore di Trombetta. Ci sono
infine due strani sms spediti da Sonia a Sona subito dopo
il ritrovamento del cadavere. Il primo: «Amò hanno fracassato Dino. Oddio ho paura». Il secondo: «A proposito i lavori a casa continuano mentre lì da Augusto (un amico, ndr)
come va».
A. Esp,
S,MODUZ , ONE R;CRVATA
Pagina 11
Tos., oLono wrIerak,
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press unE
la Repubblica
BOLOGNA
10/06/2012
Tre fermi per il delitto di Anzola, presa anche la moglie
Gli assassini confessano: "Sonia ci ha spinti a pestare Dino, era stanca di lui, sapeva tutto "
ALESSANDRO CORI
accusa
onnek,' voRontano
bC.mma, Panunde
e un anuen.
'
• 'men
-
PER lei erano disposti a fare di
tutto. E p erlei hanno ucciso quell'uomo da cui stava per separarsi
perché la maltrattava e le rendeva la vita impossibile. Mentre Dino Reatti veniva massacrato di
botte nel cortile di casa dall'amante di sua moglie, Thomas
Sanna, e dal suo compare Giuseppe Trombetta, l'altra protagonista di questa storia, Sonia
Bracciale, sapeva tutto. Anzi, per
gli inquirenti è stata lei a «pianificateli delitto» sapendo che «i due
uomini l'amavano entrambi e
avrebbero assecondato il suo desiderio di dare una lezione al marito». Doveva essere solo un pestaggio, un avvertimento per
convincere l'uomo ad andarsene, ma Reatti, grande e grosso, ha
reagito, e gli aggressori lo hanno
finito a sprangate per poi fuggire
dal casolare fra le campagne di
INCHIESTA-LAMPO
I carabinieri davanti
all'abitazione di Dino
Reatti a Anzola: i fermi
sono scattati 24 ore
dopo il pestaggio mortale
Anzola.
I tre sono stati fermati venerdì
notte dai carabinieri e dal pm
Rossella Poggioli con l'accusa di
omicidio volontario in concorso.
Sanna e Trombettadopo 12 ore di
interrogatorio hanno raccontato
tutto, specificando anche di essersi nascosti dietro al magazzino in attesa della vittima e di aver
strappato i cavi delle luci esterne
della casa p er rendere la zona ancora p itibuia. La donna, invece, è
rimasta sempre in silenzio ma sono state proprio le dichiarazioni
di Sanna e del suo compare ad incastrarla: «Tre giorni fa, il 6 giugno, io Trombetta e Sonia abbiamo progettato di dare una lezione a Reatti» si legge nel decreto di
fermo firmato dal magistrato.
«Sonia ci ha invitato a colpirlo —
continua Sanna — ma non ad
ammazzarlo. Quindi, riassumendo, il progetto era di dare
una lezione a Dino, rubargli la
macchina ed incendiarla, in modo da spaventarlo ed evitare che
Sonia subisse altre vessazioni.
Lei sapeva cosa avremmo fatto».
Subito dopo l'omicidio i carabinieri di Anzola, che conoscono
da tempo la difficile situazione
familiare della donna e le sue frequentazioni, hanno rintracciato
i due uomini, scoprendo che entrambi erano stati all'ospedale di
Modena: Trombetta, infatti, era
rimasto ferito durante il pestaggio e l'amico lo aveva accompagnato al pronto soccorso. Insomma, «la selvaggia aggressione»,
come l'ha definita il procuratore
aggiunto Valter Giovannini, era
stata organizzata a tavolino e i tre
hanno discusso giovedì pomeriggio degli orari e del fatto che
Sonia avrebbe fatto bere la sorella per tenerla buona durante il
pestaggio. «Ho colpito alle gambe Dino — precisa infine Trombetta—ricordandomi che Sonia
mi aveva indicato nella gamba
destra il punto debole dell'exmarito».
C RIPRODUZIONE RISERVATA
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TrefenifipaildelittodiAnzola,pecanahelan*
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press unE
10/06/2012
la Repubblica
BOLOGNA
Alta velocità
i treni sfrecciano
sotto la stazione
DOPO tre anni di ritardo il
primo pezzo della stazione Alta Velocità di Bologna è pronto: da oggi i
Frecciarossa che transitano (ma non si fermano)
sotto le Due Torri inizieranno a sfrecc iare nel cassone interrato a 23 metri d i
profondità. Ieri l'ultimo
viaggio di verifica, col treno diagnostico di Rfi Diamante. Sotto la stazione
sono già in funzione i due
binari centrali per i treni
"fast", che da Roma a Milano (e viceversa) non fanno sosta a Bologna. Nei
sotterranei è tutto ancora
al grezzo: la stazione entrerà in servizio per i passeggeri a dicembre. Poi,
nei primi mesi del 2013,
prenderanno vita anche le
attività commerciali.
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press LITE
10/06/2012
runità
Bolognamili. ~o.
Tre fermi
per l'omicidio
di un artigiano
BOLOGNA
P.B.MANCA
pbrna rica@g mai .corn
Lo hanno atteso al buio, dopo aver staccato le luci esterne, Un agguato, per spaventarlo. Ma quando lui ha reagito, l'intenzione è degenerata in un pestaggio
selvaggio, finito con un'uccisione a
sprangae, Dino Reatti, 48 anni di Anzola Emilia, è morto in meno di due ore.
alle 3.27 del mattino di ieri, all'ospedale.
Un giorno dopo, alle 4.15 della scorsa
notte, per concorso in omicidio volontario sono stati fermati in tre, tra cui la
moglie, Sonia Bracciale, 44 anni, che dalla vittima si stava separando. È lei che,
per i carabinieri, coordinati dal pro Rossella Poggioli, ha organizzato tutto con
il compagno, Thomas Sanna. 35, e un
amico, Giuseppe Trombetta, 40. L'aggressione dei due all'artigiano, nel cortile della sua casa di campagna, era pianificata. L'idea era picchiarlo, rubargli l'auto e incendiarla. Lo hanno ricostruito gli
imluirenr.i_ nei lunghi interrogatori, Dopo depistaggi e contraddizioni, prima
Trombetta, poi Sanna, sono crollati. Volevano proteggere la donna, di cui entrambi sono invaghiti. Lei non ha risposto. Cori come la sua strana freddezza,
quando ha dato l'allarme dicendo di essere stata svegliata dai cani, aveva destato
i primi sospetti.
A Reatti era stato preso il portafogli,
infranto il finestrino. Per indirizzare le
indagini, escludendo la rapina, determinante e stato l'apporto dei militari della
stazione di Anzola, la loro conoscenza
della situazione. La coppia era in rotta:
nonostante vivessero insieme, era fissata l'udienza di separazione. I carabinieri
erano spesso intervenuti per le liti, l'uomo era stato denunciato.
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Akarrac Asaw «Paurdr• N,,, saio rabbia,
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Il Sole12
press LinE
10/06/2012
e
O bbligatorio
in ogni caso il documento personale
Minorenni all'estero,
serve la carta d'identità
Matteo Prioschi
MILANO
Minorenni all'estero solo
con un documento di identità
personale anche se viaggiano
accompagnati da uno o entrambi i genitori. Dal 26 giugno, infatti, diventano efficaci
le disposizioni contenute nel
regolamento Ce 444/2009 in
base al quale i minori non potranno più espatriare se in possesso solo del passaporto del
padre o della madre su cui sono iscritti a differenza di quanto avveniva in passato, quando
fino a 16 anni i minori potevano viaggiare con i genitori senza avere un documento personale. Chi si trova in tale condizione e ha in previsione di andare all'estero con il figlio deve provvedere a richiedere un
nuovo documento pena il rischio di venire respinti alle
frontiere, incorrere in disguidi
a fronte di controlli di identità
eseguiti all'estero, o vedersi negato l'imbarco nel caso di un
viaggio aereo.
Passaporto per i figli
Dal 26 giugno i minori dovranno avere un passaporto o, se riconosciuta quale documento
valido, una carta di identità
personale. Per quanto riguarda il passaporto, verrà rilasciato il documento dotato di micro chip previsto per i maggiorenni, ma le impronte e la firma digitalizzata saranno inserite solo per i ragazzi con almeno 12 anni di età. Per ottenere
tale documento è necessario
l'assenso di entrambi i genitori che devono firmare la relativa documentazione presso
l'ufficio dove si presenta la richiesta. In caso contrario è necessario il nulla osta del giudice tutelare. Se uno dei due genitori è impossibilitato a presentarsi per la dichiarazione, il richiedente può allegare una fotocopia del documento del co-
niuge in originale con una dichiarazione scritta di assenso
all'espatrio. Se invece il minore di anni 14 ha già un suo passaporto personale, ma che è stato emesso prima del 25 novembre 2009, si deve provvedere
ad aggiornarlo facendo inserire i dati dei genitori. Nessun aggiornamento è necessario per
i passaporti dei minori emessi
dopo il 25 novembre 2009 che
restano validi fmo alla loro scadenza, in quanto da tale data
era già obbligatorio riportare,
a pagina cinque, nome, cognome, luogo e data di nascita dei
genitori. Quest'ultimi, a loro
volta, possono continuare a
utilizzare il loro passaporto anche se vi sono iscritti i figli, ma
tale documento resta valido fino alla naturale scadenza solo
per il titolare.
Per alcuni paesi, comunque, non è necessario il passaporto. Anche per i minori può
Norme quadro
I NUOVE REGOLE
Dal 26 giugno i minori per
espatriare dovranno avere un
passaporto proprio o, se
sufficiente per la
destinazione, una cart
d'identità personale
02 i GENITORI
Il passaporto del genitore con
iscritto il figlio resta valido
fino a scadenza, ma solo per il
genitore
=3 I FIGLI
Il passaporto emesso prima
del25/11/2009 resta valido
fino a scadenza, ma si devono
aggiungerei nomi dei
genitori. I documenti emessi
dopo il25/11/2009 invece
restano validi fino alla
scadenza indicata
essere sufficiente la carta
d'identità, da preferirsi al certificato di nascita valido per
l'espatrio, la cui validità è riconosciuta da un numero sempre minore di Paesi. Del resto
la legge 106 del 2011 ha eliminato il limite minimo di età per il
rilascio ditale documento, prima fissato a 15 anni. Ora, quindi, è possibile richiedere la carta d'identità anche per i più piccoli e far scrivere su tale documento i nomi dei genitori. Seppur in possesso della carta
d'identità, per i minori dil4 anni ai fini dell'espatrio resta
l'obbligo di essere accompagnato da uno dei genitori o di
chine fa le veci o che sia in possesso di una dichiarazione,
convalidata dalla questura, indicante un'altra persona.
Sia il passaporto che la carta
d'identità per i minori hanno
durate inferiori ai lo anni: triennale per i bambini da zero a 3
anni, quinquennale da tre anni
compiuti a 17 compiuti. I due
documenti hanno costi diversi: per il passaporto 82,79 euro,
per la carta d'identità sono sufficienti 5,42 euro.
Scadenza carta d'identità
La scadenza della carta
d'identità sincronizzata con la
data di nascita del titolare è
una novità introdotta dal decreto legge 5/2012 poi convertito nella legge 35/2012. Ma secondo il sito Viaggiare sicuri,
curato dal ministero degli Esteri, spesso ciò comporta disagi
(fino al respingimento in frontiera) sia per le carte d'identità
cartacee rinnovate con timbro
apposto dal Comune di appartenenza, sia le carte d'identità
la cui validità sia stata prorogata fino al giorno della data di nascita. Il problema è il timbro di
rinnovo sul documento, timbro che diversi Paesi esteri
non considerano valido.
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