Il primo peccato mortale
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Il primo peccato mortale
I 5 Peccati Mortali Del Dimagrimento 5 tecniche tenute segrete per trasformarsi in una macchina brucia grasso Sergio Ratti Questo manuale contiene materiale protetto dalle leggi sul Copyright nazionale ed internazionale. Qualsiasi riproduzione senza il consenso scritto dell’autore è strettamente proibita. Sommario Sommario ...............................................................................2 Avvertenze .............................................................................3 Introduzione ...........................................................................4 Il primo peccato mortale ....................................................6 Secondo peccato mortale .............................................. 10 Terzo peccato mortale ..................................................... 14 Quarto peccato mortale ................................................. 17 Quinto peccato mortale .................................................. 21 E adesso?... ......................................................................... 24 ©2013-2014 Sergio Ratti 2 Avvertenze Le informazioni racchiuse in questo documento non sono da intendere come indicazioni mediche, ma sono a fini educativi e di intrattenimento. Questo report è indirizzato ad individui sani e che abbiano raggiunto la maggiore età. L’autore avvisa tutti i lettori di assumere completa responsabilità per la loro sicurezza e ricordarsi che le informazioni nutrizionali /di allenamento contenute non sono da considerarsi come sostituto di un regime alimentare/ regime di allenamento che può esserti stato consigliato dal tuo medico o professionista della salute. Chiedi al tuo medico prima di adottare qualsiasi strategia contenuta in questo report. Se stai assumendo qualche medicinale, devi chiedere sempre il parere al tuo medico prima di cominciare qualsiasi attività fisica o cambiare il tuo regime alimentare. Se sei una persona sedentaria, con alto colesterolo, pressione alta, o diabete, o sei in sovrappeso o hai qualche patologia più o meno grave, sottoponiti ad un completo checkup da parte di un medico. Per favore, discuti qualsiasi cambiamento nella tua dieta e attività sportiva con un medico certificato. Se il tuo medico ti raccomanda di non seguire i consigli di seguito esposti, ascolta il suo consiglio. ©2013-2014 Sergio Ratti 3 Introduzione Attenzione, questo report contiene informazioni che hanno il potere di cambiare tutto quello che pensavi sulla dieta, sulla perdita di grasso e sull’allenamento. Quello che stai per leggere può essere controverso e contrario a quello che pensi di sapere o che ti è stato detto dai guru della nutrizione o dai “venditori” di diete. Se pensi che per perdere grasso sia necessario passare lunghe e noiose ore sul tapis roulant, rimanendo nella “zona di smaltimento grassi”, oppure mangiare così poco da fare pena ad un criceto, preparati per una bella sorpresa. Se ti dicessi che per perdere grasso puoi (e dovresti) mangiare pizza? E che continuare a stare sulla cyclette può avere l’effetto di fare aumentare il grasso? E se ci fosse un modo per mangiare i propri cibi preferiti senza sentirsi in colpa? Ho scritto questo report proprio per rispondere a queste domande perché anche io ho sempre seguito i consigli del personal trainer, dei libri super pubblicizzati, dei guru del fitness, ma senza mai perdere niente (oppure una piccola variazione di peso iniziale ma poi stop). Capisco come ci si possa sentire frustrati, lavorare così duramente per buttare giù quelle dannate maniglie dell’amore o quel lardo addominale, ma non vedere mai risultati. E alla fine, lo sappiamo bene, si può avere tutta la determinazione del mondo ma se non si hanno risultati, prima o dopo, si cede…e si riguadagnano ancora più chili di quelli eventualmente persi. Ma perché dovresti ascoltare un ingegnere informatico? Cioè intendo dire, uno smanettone dei computer che dice che quello che dicono degli autori rispettati e dei laureati in scienze della nutrizione non è corretto, come minimo può incuriosire. ©2013-2014 Sergio Ratti 4 La verità è che seguendo sempre “la retta via” non riuscivo a buttare giù i chili di troppo neanche se facevo adeguato esercizio aerobico, controllavo le calorie, controllavo le percentuali di carboidrati,grassi e proteine e bla bla bla … quando ho cominciato a seguire una via in controtendenza rispetto a tutto quello che mi era stato insegnato, ho cominciato a ottenere risultati perdendo 9.7kg in 3 mesi in una situazione in cui ero convinto di non riuscire più a perder niente. In questo report voglio evidenziarti i 5 errori che frenano la tua perdita di grasso e darti anche qualche indicazione su come evitarli. Per ragioni di spazio non entrerò nei dettagli più scabrosi (e noiosi) della scienza del corpo umano(a meno che tu non cerchi un rimedio per addormentarti la notte), mi limiterò a spiegartelo in maniera semplice e comprensibile, altrimenti butteresti via questo report ancora prima di raggiungere la terza pagina. Quindi cominciamo.. ©2013-2014 Sergio Ratti 5 Il primo peccato mortale … non mangiare la pizza! Aaaaaaha! Bestemmia! questo è un pugno in faccia ai nutrizionisti che consigliano di contare le calorie, di non mangiare cibi grassi e bla bla bla. Ora, se tu stai facendo una dieta restrittiva e non vedi molti risultati e se abbassi lo sguardo sconsolato quando i tuoi amici ti invitano in pizzeria, su con il morale! Puoi farlo ora… se vuoi dimagrire ovviamente. Ora, non sto consigliando di andare in un giropizza e darci dentro finchè il titolare si ritrova in fallimento e non sto nemmeno consigliando di mangiare due pizze tutti i giorni (quindi non farlo dicendo che ti ho dato il permesso ). Quello che sto consigliando è che nella tua strategia di dimagrimento ci devono essere quelli che vengono chiamati dai nostri amici americani, cheat meals o cheat days (letteralmente pasti o giorni in cui stai barando). Questi pasti o giornate sono finestre temporali in cui si esce dai binari della dieta e si può mangiare più o meno i cibi che si desidera MA tutto deve essere fatto in maniera strategica. Innanzitutto vediamo perché questo funziona e poi analizziamo brevemente come utilizzarlo in maniera corretta. Tutte le reazioni che avvengono nel corpo umano sono regolate da ormoni, che sono sostanzialmente dei supervisori: quando vedono che c’è qualcosa che esce dalla normalità nel loro reparto, avvertono il sistema centrale di muoversi per correggere la cosa (wow che spiegazione alla Piero Angela ). ©2013-2014 Sergio Ratti 6 Nel nostro caso ci interessa un ormone chiamato Leptina. Cercando di semplificare, il suo compito è quello di monitorare il livello di energia disponibile al corpo umano. Cosa fondamentale è ricordarsi che il corpo non sa che tu stai facendo una dieta, il suo scopo è solo quello di sopravvivere, quindi quando tu restringi le calorie assunte lui pensa che tu sia in uno stato di carestia, quindi cerca di adattarsi alla situazione e lo fa con l’aiuto della leptina. Questo ormone dicevamo, misura l’energia del corpo umano sia in termini di calorie introdotte che in termini di grasso corporeo. Quando i valori di questo ormone si abbassano, partono dei processi che rallentano i processi metabolici per fare risparmiare energia, cioè la perdita di grasso decelera e si ferma. Quindi quando non riesci ad entrare nei jeans che usavi alle superiori, sai chi devi maledire . Scherzi a parte, questo ormone è fondamentale per la sopravvivenza, è solo che la società è cambiata e quindi mentre adesso un uomo con gli addominali scolpiti è un figo, ai tempi della preistoria sarebbe stato il primo candidato a sfamare i vermi. Il problema è che il corpo non sa che non sei nella preistoria, il dna è ancora lo stesso di 10000 anni fa e quindi dobbiamo inventarci qualcosa. La cattiva notizia è che ci vuole circa una settimana per fare calare del 50% la leptina, ma la buona è che con un giorno di “ricarico” di carboidrati si può ripristinare il suo valore iniziale permettendo quindi di continuare a perdere grasso. Ora, è importante notare che la leptina è prodotta dalle cellule adipose e quindi più c’è grasso disponibile e più questa viene prodotta: persone in sovrappeso, quindi, possono anche fare giorni di ricarico anche ogni due o tre settimane. ©2013-2014 Sergio Ratti 7 Chi invece raggiunge bassi livelli di grasso corporeo (sto parlando intorno al 1210% o meno per gli uomini e 18-20% per le donne) possono farne anche due a settimana. Ma come organizzare un ricarico? Non c’è soluzione se non sperimentare: purtroppo non è stata ancora definita una formula esatta per chiunque, anche perché varia a seconda del regime calorico che uno segue in settimana, all’attività fisica, genetica, ecc.. Ricordiamoci sempre che la regola d’ora è “per perdere peso bisogna assumere meno calorie di quelle che si usano”. Questa regola però non è da seguire alla lettera ogni giorno, ma è più utile se la si usa su base settimanale. Intendo dire che se il tuo livello base di calorie è 2000 al giorno, allora sono 14000 a settimana. Ipotizziamo che tu decida di perdere mezzo chilo a settimana, quindi devi assumere circa 3500 calorie in meno. 14000-3500=10500 calorie che puoi distribuire come vuoi all’interno della settimana e continuare a perdere peso. Cosa significa? Che se da lunedì a sabato assumi 1200 calorie, alla domenica ne puoi assumere 3300! La morale della storia è, più sei restrittivo in settimana e più puoi ricaricarti nel giorno di sgarro. Ma con che cosa ricaricarsi? Beh per innalzare la leptina è necessario un innalzamento dell’insulina quindi cibi come pizza, biscotti,ecc.. sono degli ottimi candidati. Studi dimostrano che cercare di fare la stessa cosa con cibi salutari tipo frutta o avena non porta gli stessi risultati a livello ormonale. Il mio consiglio è sperimentare partendo da un pasto di sgarro che fornisce anche un obiettivo durante la dieta e un relax psicologico per mantenersi in riga sul lungo periodo: le regole sono che si può mangiare quello che si vuole ma senza ©2013-2014 Sergio Ratti 8 esplodere, mangia tranquillamente la quantità che ti senti e poi torna alla tua dieta di sempre. Ultima nota ma importante: dopo il pasto/giorno di ricarico potresti avere aumenti di peso dovuti principalmente a liquidi: ogni grammo di carboidrati, infatti, si lega con circa 3 grammi di acqua (e quindi svelato il mistero di come mai le diete low carb sono famose per far perdere tanto peso all’inizio…la maggior parte è acqua). Non allarmarti e non maledirmi! È praticamente SOLO ACQUA, e in giorno o due la smaltirai tranquillamente, ma intanto stai bruciando comunque grasso. Pensa che io nel weekend avevo anche variazioni di 4 chili che perdevo in due giorni, quindi nessuna preoccupazione. Ricordati piuttosto di non concentrarti troppo sul peso ma su come ti vedi allo specchio o ti percepisci all’interno dei vestiti: è un modo più efficace per verificare la perdita di grasso. ©2013-2014 Sergio Ratti 9 Secondo peccato mortale … fare attività aerobica prolungata a bassa intensità Siamo sinceri, quante volte hai sentito che per perdere grasso bisogna fare attività aerobica per almeno 20 o 40 minuti (le teorie qui danno limiti differenti) prima di bruciare i grassi? E che bisogna fare questa benedetta attività a bassa intensità in modo che non manchi il fiato per fare in modo che il corpo utilizzi i grassi come carburante? È interessante come, nonostante questa sia una verità universalmente accettata, si veda gente in palestra che ogni giorno fa un’ora di cyclette e non perde un grammo di ciccia. Ma allora non è vero che a bassa intensità si utilizza maggiormente i grassi come carburante? Certo che è vero! Ma è solo una parte della verità. Ormai sai che per perdere peso è necessario assumere meno calorie di quelle che usi, giusto? Studi dimostrano che la perdita di grasso ha poco a che vedere con il grasso che consumiamo durante l’attività fisica, quindi la cosa più importante è quante calorie si bruciano DURANTE l’attività e quante ne fa bruciare DOPO. Camminando tranquillamente si utilizzano principalmente grassi, mentre facendo uno sprint di venti secondi si usano quasi esclusivamente fosfati e carboidrati, ma quale attività pensi che consumi più calorie globalmente? Inoltre l’allenamento aerobico fa venire più fame, per esempio una ricerca pubblicato sul International Journal Of Obesity dimostra che in media le persone che fanno cardio, dopo mangiano 100 calorie in più rispetto a quelle che hanno consumato. ©2013-2014 Sergio Ratti 10 Ma perché fermarci qui? L’allenamento cardio prolungato fa in modo che tu conservi il tuo grasso, come dimostrato da una ricerca pubblicata sul European Journal of Applied Physiology, in cui si sottolinea che questo tipo di allenamento abbassa i livelli dell’ormone tiroideo, importantissimo ai fini del metabolismo e della perdita di grasso. Inoltre un’altra ricerca del 2011(ma non ho più nient’altro da fare che leggere tutte ste ricerche? ) evidenzia come il cardio aumenti la produzione di cortisolo(ormone dello stress), correlato all’accumulo di grasso viscerale (e sulla panza). Ma perché tutto questo? Studi teorizzano che l’uomo sia progettato per sforzi brevi e intensi ma anche di attività prolungate ma leggerissime, come per esempio camminare (anche se quest’ultimo non è il massimo dell’efficienza se vuoi perdere grasso nel minor tempo possibile). Da questi studi emerge che di conseguenza, attività prolungate e intense come la corsa, correre in bici,ecc.. producono uno stress eccessivo per il sistema nervoso, sulle articolazioni e uno stress ossidativo accelerando il processo di invecchiamento. Attenzione: non sto consigliando di rinunciare a farti una corsetta se questo ti da piacere e ti rilassa, semplicemente non è un metodo efficace (sia come tempo che risultati) per perdere il grasso fastidioso e per mantenere il tuo metabolismo in ottimo stato. Insomma sto corpo umano deve sempre rompere le scatole . Ai fini della perdita di grasso la situazione è questa: una persona vuole dimagrire e comincia a uscire a correre due/tre volte a settimana e all’inizio probabilmente comincia a perdere un po’ di peso che gli da la motivazione per andare avanti. ©2013-2014 Sergio Ratti 11 Tuttavia quando il corpo si è adattato a questo allenamento diventa efficiente e brucia sempre meno, quindi il nostro amico corridore deve correre più a lungo o più intensamente. La spirale negativa continua ma lo stress fisico che incontra porta i suoi ormoni a combattere contro il suo desiderio di perdere quelle manigliette dell’amore, facendole rimanere ben salde dove si trovano. Quindi se questa non è la strada come ci si può allenare risparmiando tempo, aumentando le calorie bruciate, aumentando gli ormoni brucia grasso? La risposta sta in allenamenti brevi e intensi che utilizzano sia l’apparato muscolare che quello circolatorio. Sessioni brevi in cui l’intensità viene mantenuta alta (relativamente al proprio grado di fitness ovviamente, non intendiamo ucciderci) composta da alternanza di brevi periodi di riposo e periodi di attività con pesi o a corpo libero, promuove una maggiore mobilitazione di grasso. Attenzione, durante l’attività si usa maggiormente i carboidrati come carburante (e molto pochi grassi), ma è il DOPO che conta, in quanto il metabolismo rimane alto più a lungo per permettere al corpo di recuperare (alcuni studi suggeriscono che rimane alto fino a 24 ore in relazione all’intensità). Si sperimenta inoltre il fenomeno chiamato EPOC che sta per excess post exercise oxygen consumption, eccesso di consumo di ossigeno dopo l’allenamento: per i non addetti ai lavori si tratta del segreto per una rapido dimagrimento, in sostanza dopo l’allenamento il metabolismo rimane elevato e anche la respirazione, consumando una quantità maggiore di ossigeno che verrà ossidato bruciando il nostro odioso grasso (sto semplificando un processo mega complesso ovviamente). Quindi cosa puoi fare per non essere vittima di questo errore? Nonostante lo scopo di questo volume non sia definire un programma di allenamento ©2013-2014 Sergio Ratti 12 personalizzato, tieni conto che nello strutturare un allenamento sarebbe opportuno considerare di allenare i gruppi muscolari maggiori, definendo una serie di esercizi che vadano a utilizzarli, come per esempio flessioni, squat, jumping jack, affondi, flessioni spider man, estensioni sopra la testa, trazioni alla sbarra, ecc.. e utilizzarli in modalità di circuito, uno di seguito all’altro con pochi secondi di riposo tra l’uno e l’altro, ripetendo il ciclo tre/quattro volte. Avverto che un allenamento del genere non è adatto ad un principiante che non si sia mai mosso dal divano, quindi progredire con i propri tempi. Una ricerca alla Queen’s University dell’Ontario (Canada) ha fatto questo esperimento: un gruppo di persone correva per 30 minuti sul tapis roulant con intensità dell’85% (per intenderci 0% fermo ibernato, 100% intensità prossima all’infarto),mentre un altro gruppo ha fatto 8 cicli di 20 secondi di un esercizio a corpo libero ad alta intensità alternato a 10 secondi di riposo. Il risultato finale è stato che dopo un mese questi due gruppi avevano lo stesso livello di fitness, cioè il secondo gruppo che si allenava solo 4 minuti aveva lo stesso livello di fitness di quelli che si allenavano quasi dieci volte di più MA il secondo gruppo in più aveva aumentato anche la resistenza muscolare in esercizi come flessioni, squat,ecc.. non male per solo 4 minuti di attività. ©2013-2014 Sergio Ratti 13 Terzo peccato mortale … essere costanti nella dieta Adesso però esageriamo! Vuoi dirmi che se sto costante con la mia dieta rischio di non perdere grasso? Questa sembra un pò un str@#$ata. Capisco lo scetticismo, d’altro canto ci è sempre stato insegnato che per dimagrire bisogna mettersi a dieta, stare attenti alle calorie e continuare così finchè si arriva al peso forma: e poi, non è corretto pensare che mantenendo sempre basse le calorie il corpo utilizza quelle che gli servono dai grassi? Sbagliato! Nonostante sia sempre vera la regola d’oro che per dimagrire ci vuole un deficit di calorie, quante volte hai visto o sentito di persone che stanno attentissime e sembra che mangino pochissimo ma si lamentano che non perdono un dannato grammo di ciccia? La spiegazione è perché il corpo è un cavolo di pigrone, cerca sempre il modo di fare il meno possibile. Questo significa che cerca sempre il modo di utilizzare la minor quantità possibile di energie e, se assumi sempre le stesse poche calorie, lui si adatta alla svelta. Nel tuo caso(dimagrire), tu vuoi fare in modo che il corpo non raggiunga mai questo equilibrio in modo da bruciare sempre il più possibile. In aggiunta, se diminuisci troppo le calorie, dopo qualche giorno il corpo comincia una serie di adattamenti per cui rallenta le sue funzioni, infatti ragiona nel seguente modo “cavolo, nel sistema sta entrando poca energia, probabilmente ci troviamo nel mezzo di una glaciazione, meglio rallentare tutto e cercare di conservare al meglio questa bella ciccetta che abbiamo qui” . ©2013-2014 Sergio Ratti 14 Per quanto sembri ridicolo lo scopo del corpo umano non è farti andare sulla copertina di una rivista di fitness ma di mantenere l’equilibrio e quindi combatterà contro di te. Se hai molto grasso, puoi resistere più a lungo con un regime ipocalorico, avendo più cellule adipose che producono la famosa leptina, riesci a mandare un segnale che i qualche modo le tue riserve di energia sono comunque in buono stato (anche se scendere troppo di calorie può essere sconsigliato): questo è il motivo per il quale le persone che hanno un livello maggiore di grasso corporeo, perdono i kg molto più velocemente e in modo più evidente rispetto a chi parte già da un livello di grasso più contenuto. Ma quando cominci a raggiungere dei livelli di grasso diciamo intorno al 15% per gli uomini e intorno al 22% per le donne, bisogna usare l’astuzia e fare credere al corpo che va tutto bene, mentre da sotto il naso gli rubiamo delle calorie: d’altronde voglio giocare a scacchi sui miei addominali e lui non può impedirmelo . Un metodo che pare funzionare molto bene in questo genere di circostanza è il ciclare le calorie all’interno della settimana. Questo può significare banalmente che un giorno mangiamo di più e quello successivo di meno in maniera alternata: facendo ciclare le calorie in questo modo si previene il fatto che il corpo si adatti ad un livello basso di calorie e rallenti la sua capacità di bruciare grasso. Psicologicamente può essere difficoltoso mangiare di più di quello che si può pensare si debba fare in una dieta e si puoi temere che i chili aumenteranno, ma non è questo il caso. ©2013-2014 Sergio Ratti 15 Il corpo umano non ragiona semplicemente in termini di quante calorie hai introdotto oggi e basta ma si adatta per mantenere il suo equilibrio accelerando o rallentando i suoi processi. Banalmente pensa ad un sistema centralizzato che debba mantenere una temperatura di 20 gradi in una stanza: se apriamo le finestre ed entra il freddo, il sistema produrrà più calore mentre quando il calore supera la soglia, spegne tutto per fare scendere ancora la temperatura. Nel nostro caso il termostato è situato in una parte del cervello (ipotalamo) e attraverso ormoni e recettori percepisce la situazione in cui ci troviamo. Se sei sempre abituato a mangiare 2000 calorie al giorno e per una volta ne mangi 3000 il corpo lavorerà di più per bruciare l’eccesso di calorie e tendenzialmente non ci sarà accumulo di grasso: ovvio che poi se continui a mangiare un eccesso di calorie il corpo raggiungerà un nuovo equilibrio e allora la panza avanza. Sono stati studiati infiniti protocolli per ciclare le calorie, ma ai fini della perdita di grasso la cosa comune è che le calorie settimanali debbano essere di meno di quelle che assumeresti in uno stato di mantenimento. Una volta che hai stabilito quel livello di calorie puoi sperimentare vari cicli, per esempio puoi assumere poche calorie per due giorni e di più il terzo, oppure sei giorni di basse calorie e aumentarle di più alla domenica. Idealmente non dovresti sentire dei morsi incredibili della fame: se cominci a sentire questa fame incredibile e vedi che non smette ,allora è il momento di aumentare le calorie (a meno che non sia una fame psicologica). ©2013-2014 Sergio Ratti 16 Quarto peccato mortale … essere mingerlini Nota di servizio: se sei una donna ti avverto che sto per parlare di muscoli, quindi nel tentativo di evitare la classica frase “ma io non voglio ingrossarmi”, ti avviso subito che puoi smettere di iperventilare nel sacchetto e continuare tranquillamente a leggere. Il muscolo sarà l’arma segreta che ti aiuterà a raggiungere più velocemente i tuoi obiettivi di fisico tonico e sexy. Perchè questo? Semplicemente perché un chilo di muscolo ha un volume minore di un chilo di grasso, quindi aumentando il muscolo e diminuendo il grasso, apparirai più sgonfia e tonica. Fine della nota di servizio Non sarebbe bello perdere grasso anche mentre stai fermo sul divano? Ovviamente sì (se hai detto di no, controllati il polso, forse sei morto ). C’è un alleato potente che puoi utilizzare per amplificare i tuoi risultati e sai qual è? Ti do un aiuto, c’entra con Mister Muscolo Idraulico Gel. No, non mi riferisco ad una lavanda gastrica con il noto prodotto ma con la tua massa muscolare. Ora prima che chiudi tutto pensando che adesso ti consiglierò di diventare un campione di bodybuilding, stai tranquillo, niente di tutto questo. Chi vuole perdere grasso va a correre, chi pensa di essere un po’ più informato fa qualche sollevamento pesi, ma piiiiiccoli pesi e moooolte ripetizioni : tu che stai leggendo questo report sei tra gli eletti che non dovrà fare questi errori. Ora, abbiamo analizzato come il primo metodo non porti i risultati sperati, quindi non ritornerò sull’argomento. Per il secondo gruppo invece il problema è un po’ ©2013-2014 Sergio Ratti 17 più sottile: c’è la credenza che sollevare pesi leggeri per molte ripetizioni bruci grasso e dia la famigerata definizione, un fisico asciutto. Questa credenza pare derivi dal campo del bodybuilding in cui gli atleti nel periodo prima di una gara (in cui ovviamente erano in “definizione”) facevano molteplici ripetizioni per svuotare i muscoli del glicogeno (carboidrati per essere semplicistici) in modo che il successivo ricarico di carboidrati provocasse una supercompensazione, facendo apparire i muscoli gonfi e potenti in giorno della gara. Per noi mortali invece, che non utilizziamo queste tecniche, normalmente l’associazione pesi leggeri e alte ripetizioni non è consigliabile (a meno di utilizzarla in un contesto specifico con altre tecniche avanzate e un po’ estreme). Il muscolo è un tessuto attivo, cioè brucia calorie per essere mantenuto e quindi è il tuo alleato per eliminare il grasso in eccesso, inoltre l’allenamento muscolare porta una serie di benefici collaterali come regolarizzare la pressione, stimolare la produzione dell’ormone della crescita (soprannominato elisir di eterna giovinezza) che tra l’altro è anche un potente brucia grassi: quindi più in salute, più giovani e più magri, ci manca solo da aggiungere un set di coltelli e una mountain bike e l’offerta è strepitosa . Quindi il tuo obiettivo è aumentare la massa magra, e come si fa? Con dei pesi che siano “sfidanti” per il corpo, in modo che per adattarsi aumenti la massa muscolare, semplice no? Il muscolo è composto da tre tipi di fibre, lente, veloci e medie(hanno caratteristiche di entrambi). Le fibre veloci intervengono con movimenti esplosivi o con carichi elevati mentre quelle lente intervengono con carichi bassi e ripetizioni maggiori (sto super ©2013-2014 Sergio Ratti 18 semplificando, in effetti si attivano sempre tutte in modo particolare, ma per quello che ci interessa la mia spiegazione è sufficiente). Quelle che hanno la maggiore capacità di aumentare il loro volume sono quelle veloci, quindi pesi alti e relativamente basse ripetizioni. Ora, se tu non hai mai sollevato pesi in vita tua e cominci con pesi leggeri e alte ripetizioni avrai senz’altro un aumento di muscoli, ma una volta adattato dovrai incrementarne comunque l’entità. Se invece sei abituato a sollevare pesi e cerchi di definirti utilizzando pesi leggeri e alte ripetizioni, ripensaci! I grossi pesi sono quelli che ti hanno fatto venire i muscoli, quindi sono quelli che te li manterranno mentre sei in una fase dietetica. Ricorda che un deficit di calorie comporta sempre anche una perdita di muscolo, ma può essere minimizzata o annullata se si continua a dare uno stimolo consistente ai muscoli: il corpo umano non vuole i muscoli perché consumano calorie e quindi, parlando in maniera evolutiva, cerca modi per eliminarli, a meno che non gli dai motivi per tenerli … con pesi pesanti Quindi cosa fare adesso? Inserire delle sessioni di allenamento muscolare all’interno della settimana, partendo magari con 2/3 sessioni e utilizzando esercizi multi articolari (che utilizzano più muscoli contemporaneamente). Per esempio se sei un neofita, puoi partire con fare esercizi come flessioni, squat, trazioni alla sbarra (se ne hai una), affondi, estensioni sopra la testa con bottiglie d’acqua. Esegui ogni esercizio in maniera controllata e lentamente per 40 secondi (esempio, se fai le flessioni, mettici due secondi per abbassarti e risollevati in un secondo con un movimento esplosivo). Esegui un esercizio, riposa una ventina di secondi e poi parti con il successivo: quando hai fatto tutti gli esercizi, riposa circa 1 minuto e rifai il circuito altre 2 o 3 volte (o comunque in base al tuo livello di fitness) ©2013-2014 Sergio Ratti 19 Questo può essere un programma base per una persona che non ha mai sollevato niente di più pesante di una forchetta e comunque con bassi tempi di recupero può essere molto intenso. Più il corpo si adatterà e più sarà necessario dargli nuove sfide, quindi per esempio introducendo dei pesi. Tieni conto comunque di qualche dato: per sviluppare massa muscolare studi dimostrano che il tempo in cui il muscolo dovrebbe rimanere in tensione sia di circa 40 secondi per serie: quindi se ipotizziamo 1 secondo di spinta, 2-3 secondi di ritorno alla posizione iniziale, raggiungiamo un numero di circa una decina di ripetizioni. Tempi brevi di riposo sono associati a maggiore intensità e quindi a maggiore sviluppo muscolare: inoltre producendosi più acido lattico, verrà rilasciato più ormone della crescita che viene definito come un potente brucia grassi. Lasciare al muscolo il tempo di recuperare, quindi direi che per cominciare 2-3 volte a settimana di allenamento è ottimale. Cercare una progressione nell’intensità: per intenderci se sollevare 2kg ti sembra troppo facile, sollevane 4 o quanti riesci. Tecnicamente io consiglio di usare un peso che ti permetta di fare 40 secondi di ripetizioni ma con fatica, cioè che alla fine potresti fare appena ancora una ripetizione. La forma è importante, soprattutto se usi i pesi, quindi se non sei certo di come eseguire un movimento, scrivimi a [email protected] che di indicherò delle risorse adeguate. Quindi basta stare a marcire sulla cyclette…brucia il muscolo…rallenta la perdita di grasso…fa invecchiare prima…sei ancora sulla cyclette ? ©2013-2014 Sergio Ratti 20 Quinto peccato mortale …. Fare addominali non fa venire gli addominali Hai mai visto persone in palestra fare 100.000 piegamenti addominali nella speranza di ottenere un addome cesellato e definito, ma ottenendo solo la solita pancetta? È una credenza molto comune quella del dimagrimento localizzato, forse anche perché sembra una cosa logica: alleno una parte specifica del corpo e quella dovrebbe diventare tonica e smaltire il grasso che la ricopre. Colpevoli sono anche le pubblicità di famosi attrezzi per fare addominali che mostrano dei risultati da fare invidia a Schwarzenegger semplicemente con 10 minuti al giorno, fantascienza! Ma allora esiste il dimagrimento localizzato? Sì e no Dico che esiste in riferimento al fatto che il grasso sembra diminuire con più facilità in alcune zone rispetto che in altre, ma questo dipende da situazioni fuori dal nostro controllo. In particolare si tratta della distribuzioni di particolari recettori ormonali che promuovono e altri che rallentano la mobilitazione dei grassi. Alcune zone adipose contengono più recettori del secondo tipo e sono più ostinati da smaltire: per esempio nelle donne la zona dei fianchi e delle gambe è una di quelle zone, mentre per l’uomo queste zone sono distribuite sulla parte bassa dell’addome e nella parte bassa della schiena (maniglie dell’amore). Ma il dimagrimento localizzato che interessa a noi, cioè quello che si può indurre con l’allenamento di specifici muscoli, non esiste . ©2013-2014 Sergio Ratti 21 Il motivo di questo è perché per bruciare i grassi questi prima devono essere rotti(per liberare gli acidi grassi) e poi mobilitati attraverso il flusso sanguigno, venendo trasportati dove serve. Quindi eventualmente gli acidi grassi che arrivano agli addominali che stiamo allenando possono provenire da qualsiasi parte del corpo. Fare 300 addominali tutti i giorni non farà apparire i famosi cubetti ma certo li tonificherà. A questo punto se non si elimina il grasso sovrastante, questi avranno l’effetto di spingere ulteriormente all’infuori l’adipe, dando un risultato estetico peggiore. L’unica soluzione è quella di utilizzare delle corrette strategie dietetiche per smaltire grasso e mantenere massa muscolare, come quelle che abbiamo delineato in questo report. Una ricerca danese sembrava avere dimostrato che fosse possibile il dimagrimento localizzato, ma un’analisi più approfondita ha evidenziato che il dimagrimento era nell’ordine di 0,6-1 milligrammi di grasso per 30 minuti di attività fisica: quindi se non hai niente da fare per i prossimi 30 milioni di minuti puoi cercare di eliminare un chilo di grasso dalla pancia con gli addominali . Quindi cosa puoi fare per combattere questo peccato mortale? Semplice, trattare gli addominali (o sui glutei o gambe per le donne) allenandoli come se fossero altri muscoli, senza stressarli maggiormente sperando di dimagrire in quella zona, è impossibile. Utilizzare una dieta bilanciata, ridurre le calorie di poco (es 200 Kcal al giorno) e tenere monitorato la perdita di peso ed eventualmente ridurre ulteriormente le calorie se non soddisfatti. ©2013-2014 Sergio Ratti 22 Allenare i muscoli almeno tre volte a settimana in maniera relativamente intensa e finire le sessioni con dei brevi allenamenti aerobici (non sopra i 30 minuti, come indicazione). Nota bonus: qualcuno potrebbe chiedersi “ma io sono già relativamente magra/magro ma in alcuni punti non riesco proprio a perdere grasso”. Questa situazione a cui accennavo sopra, è dovuta al fatto che alcune zone di grasso sono geneticamente più ostinate e una semplice dieta e un semplice esercizio non aiutano più di tanto. Non è lo scopo del volume andare nei dettagli sulle tecniche più avanzate per eliminare il grasso ostinato, ma voglio darti qualche indicazione. Da studi pare che queste zone di grasso siano caratterizzate da alcuni recettori che in “situazioni normali” frenano l’utilizzo di questa ciccia per essere bruciata. Dico in condizioni normali perché si possono produrre delle condizioni particolari in cui possiamo bruciare questo grasso. Queste situazioni si verificano per esempio quando ci si allena con movimenti esplosivi alternati da brevi periodi di riposo. Un caso che posso citare sono gli sprint dei corridori: in questi casi vengono disinibiti i ricettori delle cellule adipose che frenano il loro smaltimento e quindi possono essere mobilitate e bruciare. Tutto questo accade perché questi movimenti esplosivi rilasciano ormoni adrenalinici che inibiscono questi freni del dimagrimento. Quindi ti rimando al paragrafo in cui decanto le lodi dell’allenamento breve e intenso rispetto al lungo e noioso allenamento aerobico. ©2013-2014 Sergio Ratti 23 E adesso?... Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio. In questo piccolo spazio ho cercato di dimostrarti che se non stai riuscendo a raggiungere i risultati che desideri, soffri vedendo che l’ago della bilancia non indietreggia, hai costanti morsi della fame e invidi chi può mangiare quella gustosa pizza, non è colpa tua! Tutto quello che i media, i libri, i guru del fitness ti hanno fatto credere su come dimagrire non è adatto a te, a meno che tu non sia grandemente sovrappeso. Ti ho mostrato che il corpo umano non è un robot e non risponde direttamente ai nostri desideri. Abbiamo imparato il suo funzionamento generale e come utilizzare “la sua logica” per farlo lavorare con noi, invece che affaticarci a fargli la lotta. E adesso? Dopo tutte queste informazioni controverse che ti hanno dato nuova speranza per il futuro, cosa fare? Cosa fare da domani? Dunque, se sei a dieta da qualche settimana e la tua perdita di peso si è arrestata, ti consiglio di prenderti una “vacanza dalla dieta” per almeno un giorno: mangia quello che desideri ma senza mai esagerare o sentirti male: l’obiettivo è quello di ricaricare i tuoi ormoni brucia grasso e fare ripartire il dimagrimento. Se invece hai deciso di dimagrire e non sai da che parte cominciare, ti do un paio di linee guida: 1. Riduci o elimina gli alimenti raffinati e composti da farine durante la settimana ©2013-2014 Sergio Ratti 24 2. Mangia più verdura, soprattutto a foglia verde, e fibrosi come cavolfiori, broccoli, spinaci,ecc.. 3. Mangia regolarmente frutta, ma non esagerare, si tratta comunque di zuccheri: 3-4 porzioni di frutta dovrebbero essere sufficienti 4. Cerca di consumare circa 1.5/2 grammi di proteine per chilo do peso corporeo desiderato (es. se peso 80, ma vorrei essere 75, allora punterò ad assumere 113/150 grammi di proteine 5. Consuma proteine magre come pollo, tacchino, uova, tagli magri di carne,ecc.. puoi anche optare per integratori di proteine whey se fai fatica a raggiungere il tuo obiettivo di proteine giornaliero 6. Mangiare più grassi buoni contenuti in noci, avocado, semi, eventualmente capsule di olio di pesce. 7. Bevi 2-3 litri di acqua al giorno 8. Stai disciplinato ma una volta a settimana concediti un pasto di ricarico, rilassati e mangia quello che desideri, senza esagerare. 9. Allenati 3 volte a settimana con pesi o a corpo libero in maniera intensa, in modo da sollecitare i muscoli e il sistema circolatorio. Non esagerare pensando che allenarti tutti i giorni ti porterà più benefici: aumenterai soltanto i livelli di stress e impedirai il corretto recupero. Spero di averti dato un buon punto di partenza, tenendo conto che più andrai avanti e più diventerai magro e più dovrai adattare la tua dieta e allenamento al tuo nuovo stato. Ricordati che uno dei segreti è la varietà, ma introdotta in maniera strategica come ti ho mostrato. Per ora è tutto, ti lascio all’inizio della tua trasformazione personale. A Presto! Sergio Ratti http://www.fitnessribelle.it ©2013-2014 Sergio Ratti 25