Scuola media di Mori, ostacoli progetti

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Scuola media di Mori, ostacoli progetti
Scuola media di Mori, ostacoli progetti
Scuola Media di Mori, quali gli ostacoli operativi per progetti e inizio
dell’opera? Interrogazione al presidente del Consiglio Provinciale Bruno
Dorigatti . Quali siano i percorsi per garantire i finanziamenti imputati
sul Fondo Unico territoriale.
di Claudio Civettini
Scuola Media di Mori – Una delle critiche che spesso vengono imputate alla politica, è la
difficoltà di intravvedere concretezza nelle azioni che si codificano, si programmano nella
ricerca di dare risposte alle reali esigenze dei territori.
Uno di questi casi, è il percorso che deve attuare l’Amministrazione comunale in concerto
con la Provincia Autonoma di Trento, per addivenire alla realizzazione della nuova scuola
media di Mori, da anni messa nei cantieri della politica trentina, ma che ad oggi ha
difficoltà a vedere la luce della progettazione, per la complessità delle norme che si sono
succedute e per i continui rimpalli delle competenze che come non mai, hanno generato
oggettive difficoltà a chi amministra tutti i giorni il territorio.
Sul tema furono presentate diversi atti ispettivi, tra i quali vanno ricordati la Proposta di
mozione n.°92 del 27 marzo 2014 a titolo “Si trovino le risorse per finanziare la
costruzione delle nuove Scuole medie di Mori” e l’interrogazione n.° 613 del 17 giugno
2014, avente titolo “Quante scuole trentine sono antisismiche?”
Atti ispettivi dello scrivente e che proprio in risposta data in data 16 gennaio 2015,
relativamente alla situazione procedurale per la realizzazione del nuovo complesso
scolastico Moriano, si affermava testualmente “La realizzazione del nuovo complesso
scolastico di Mori con annessa palestra “B.Malfatti” è stata ammessa a finanziamento sul
Fondo Unico territoriale, gestito dal Servizio Autonomie locali, con deliberazione della
Giunta provinciale n. 1412 del 2014 per una spesa ammessa di Euro 12.000.000,00 e un
contributo pari al 90% ,cioè Euro 10.800.000,00.”
Ora, la complessità delle norme in campo e la burocrazie delle procedure, associata ai
repentini cambi delle competenze operative tra Comune, Comunità di Valle e prestazione
di Servizi associati, sembrerebbero aver generato una nebulosa operativa sulle procedure
per definire dal punto delle procedure, quali siano i criteri-dato per scontato il
finanziamento già annunciato- dell’iter progettuale, poiché anche questa fase, sarebbe in
difficoltà per la mancanza di un decalogo procedurale di riferimento, cui
l’Amministrazione locale, potrebbe o dovrebbe attenersi, per dare il via a tutte le
procedure necessarie per il bando.
Un meccanismo, questo, che solo il competente Servizio delle Autonomie locali, potrebbe
semplificare, mettendo le Amministrazioni -in questo caso quella di Mori- ad avere tutte
le indicazioni procedurali utili all’obiettivo.
Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Giunta provinciale per sapere:
• Quale sia l’iter procedurale per addivenire ad una veloce programmazione progettuale
delle nuove scuole medie di Mori e quali le modalità operative cui l’amministrazione
moriana deve attenersi per una corretta applicazione dei protocolli;
• A chi spetta mettere in pista la procedura dei progetti, con quali modalità e quali le
strategie procedurali, per mettere nella condizione gli studi tecnici trentini, anche nelle
loro forme associate, di potersi legittimamente e regolarmente aggiudicarsi lo studio
della progettazione del compendio scolastico di Mori;
• Quali siano i percorsi per garantire i finanziamenti imputati sul Fondo Unico
territoriale, gestito dal Servizio Autonomie locali, con deliberazione della Giunta
provinciale n. 1412 del 2014 per una spesa ammessa di Euro 12.000.000,00 e un
contributo pari al 90%, cioè Euro 10.800.000,00; qual è lo stato delle procedure di
assegnazione degli stessi;
• Qual sia il supporto che si mette a disposizione dell’Amministrazione locale di Mori,
affinché, chiarita la procedura per l’assegnazione e la realizzazione dei necessari
progetti, si possa passare al percorso della concreta realizzazione, prevedendo in modo
scientifico la scorporazione in lotti operativi, affinché le Aziende trentine possano in
forma singola od associata, concorrere all’aggiudicazione degli appalti in percorsi di
legittimità e trasparenza ma anche con la chiara volontà di arrivare ad una realizzazione
trentina della edificazione.
Cons. Claudio Civettini
Civica Trentina
(07/01/2016)
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