Giornale maggio 2016_3.indd - IIS De Filippis
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Maggio 2016 Istituto di Istruzione Superiore “N. De Filippis - G. Prestia”- Vibo Valentia 1 per il giornale online: www.iisdefilippisprestia.it e www.alboscuole.it/175476 L a donna o g g i Silenzi, dignità calpestata, ma anche amicizia e amore App Android Leggi il giornale su Smartphone www.iisdefilippisprestia.it Silenzio uccide Dignità della donnacontinua a pag. 2 Donna Sfide e Diritti continua a pag. 3 Terrorismo Una forma di lotta politica? continua a pag. 4 La Terra Soprasvvivenza in pericolo continua a pag. 6 Robot Da fantascienza a realtà continua a pag. 8 Sport La Vecchia Signora continua a pag. 8 2 Istituto di Istruzione Superiore “N. De Filippis - G. Prestia”- Vibo Valentia Maggio 2016 per il giornale online: www.iisdefilippisprestia.it e www.alboscuole.it/175476 L a donna nel passato era vista come un soggetto debole e sottomessa alla volontà dell’uomo, adibita solo ai lavori casalinghi, a badare ai figli e non aveva alcun diritto. Nel corso degli anni ha fatto sì che le sue condizioni cambiassero, lottando per avere in primis il diritto al voto ed ora cammina di pari passo con l’uomo. Nonostante tutto però ancora subisce maltrattamenti e violenza sia fisica che psicologica dal proprio patner, cercando addirittura, a volte, di giustificare i gesti violenti del marito Il silenzio uccide anche la dignita’ della donna o fidanzato senza avere la forza di reagire, di opporsi anche per paura di altre ritorsioni. Invece, dovrebbe rompere quel muro di silenzio, denunciando i vari abusi subiti, riappropriandosi così della propria dignità. Questo in parte è riuscita a farlo grazie alle diverse associazioni, sorte in questi ultimi anni, che le hanno ridato la voglia di combattere e di affermarsi come persona e non più come oggetto. Tali associazioni inoltre si Dall’amicizia all’amore ’amicizia come L l’amore è un sentimento ed il confine tra i due è alquanto sottile tanto che molte amicizie a lungo andare si possono trasformare in amore. Questo è ciò che narra L’autrice Kirsty Moseley in “ Mi sono innamorata del mio migliore amico” in cui due adolescenti Riley e Clayton vivono appunto una grande amicizia tramutatasi poi in qualcosa di più profondo. In verità Clayton prova subito dei sentimenti nei confronti di Riley ma teme Redazione Direttore responsabile: Prof. P. Gentile Direttore Prof. M. Ammendolia Art Director: prof. D. Santoro Autori articoli: Tutti gli articoli non firmati sono da attribuire alla Direzione Responsabile di rivelarli per paura di rompere quel rapporto speciale che si era creato tra loro. Riley in- vece lo considera solo un amico fin quando dopo una lontananza di un mese, si accorge PROVERBI SULLE DONNE I proverbi hanno sempre rappresentato la saggezza dell’anima popolare e ne rispecchiano la cultura. Tra i tanti che esistono ce ne sono pure riguardanti le donne , alcuni più conosciuti altri meno, che mettono in evidenza le loro caratteristiche fisiche o caratteriali positive e negative. Tra le positive abbiamo: • Altezza mezza bellezza • Donne e sardine sono buone e piccoline • A donna di carnagione chiara per essere bella, poco le manca • Donna senza calore o falsa o traditora • Donna brunetta di natura netta battono perché si approvino leggi con pene più severe per chi commette questi reati in quanto non si può sopprimere, ricorrendo alla violenza, la vita di una qualsiasi donna oppure umiliarla, facendola sentire oggetto dei propri istinti. Infatti non è questo il modo giusto per l’uomo di affermare la sua superiorità di “maschio” anzi, comportandosi brutalmente, ottiene l’effetto contrario quello di dimostrare di essere un “ piccolo uomo”. di Buccafusca Mariagrazia di vedere in modo differente la persona che aveva sempre ritenuto un fratello e vicino a lui prova un batticuore improvviso che non riesce a spiegarsi. Fin qui la trama è alquanto avvincente anche se, a volte è un po’ stucchevole e ripetitiva con tutti quei Ti amo” “No, io ti amo di più” oppure “Non ti merito, non pensavo di piacerti,”. Sinceramente le prime 200 pagine mi sono piaciute, vedere come Clay e Riley si amavano in silenzio, sentire le loro emozioni, mi ha coinvolto moltissimo specie quando poi finalmente si sono dichiara- ti. In seguito però tante situazioni come il tema (delicato) della violenza e dello stalking quando Riley è perseguitata ed importunata da Black, sono state descritte, secondo me, in maniera troppo approssimativa. Poi i due protagonisti che si sposano a 17 anni!!!!!! Vanno a vivere insieme, come fosse un gioco, non pensando a tutti i problemi, le spese che ci sono, mi sembra un po’ assurdo ed azzardato. Comunque nel complesso si può considerare un buon libro anche se non entusiasmante ed a chi deciderà di leggerlo, auguro una buona lettura. di Maria Desireè Fuduli di Buccafusca Mariagrazia V^ D I.P.S.I.A • La bruna è seducente, la bionda è toccante Tra le negative : • La donna è l’origine di tutti i mali • Vento, donna e fortuna cambiano come la luna • La donna alla finestra, la gatta alla minestra • La donna ha molti capelli e poco cervello • Donna al volante: pericolo costante • Donne e buoi dei paesi tuoi • Le donne ne sanno una più del diavolo • Donna di telaio, gallina di pollaio e triglia di gennaio Maggio 2016 Istituto di Istruzione Superiore “N. De Filippis - G. Prestia”- Vibo Valentia 3 per il giornale online: www.iisdefilippisprestia.it e www.alboscuole.it/175476 LA DONNA OGGI: SFIDE E DIRITTI I n occasione della festa della donna nell’aula magna dell’IIS “ De FilippisPrestia” di Vibo Valentia diretto dal D.S. dott. Pietro Gentile si è svolto il convegno – La donna oggi: sfide e diritti - il primo degli eventi previsti dal PTOF per sensibilizzare noi studenti e farci riflettere su tematiche attuali come, in questo caso, i diritti e le nuove sfide della donna. Il convegno si è aperto con il benvenuto da parte del D.S. dott. Pietro Gentile. In seguito la prof.ssa Ammendolia Maria, organizzatrice di tale evento , ha presentato un video in cui è stato trattato uno degli aspetti positivi dell’amore che deve infondere solo gioia e calore nel cuore di ogni donna e non paura e violenza se inteso invece come possesso ed ossessione come nel caso dello Stalking. Il convegno è proseguito con tre interventi: il primo della dott. ssa Vincenzina Perciavalle- consigliera di parità, la quale ha trattato la “legislazione sulla violenza e lo stalking”, citando le recenti leggi approvate in Parlamento per tutelare l’incolumità di noi donne che subiamo soprusi e persecuzioni da parte degli uomini, sebbene , a suo parere, ancora le suddette leggi non siano sufficienti a risolvere tali problematiche. Il secondo della dott.ssa Sandra Genco – rappresentante FIDAPA, la quale in “Nuove sfide senza rivendicazioni”- ha posto l’accento sulle capacità e talenti delle donne, il più delle volte sottovalutati dagli uomini o addirit- tura ostacolati perché intaccano e sminuiscono il loro ruolo di “ Maschi”, invitando noi ragazze presenti a non lasciarci intimidire e scoraggiare dalle suddette forme di maschilismo né tanto meno rassegnarci, accontentandoci di ricoprire i soliti ruoli di mogli e madri ma di realizzarci nel la- voro. Il terzo della prof.ssa Giuseppina Cannatelli la quale ha fatto la presentazione del libro “I sogni di Sophie” della prof. ssa Ammendolia, legato alle tematiche del convegno le cui pagine più significative sono state lette da alcuni studenti . Gli interventi son stati intramezzati dalle esibizioni di alcuni alunni che si sono cimentati in skecth divertenti ed in canzoni dedicate alle donne. A conclusione del convegno degli studenti hanno posto alle relatrici delle domande di chiarimento e approfondimento sulle loro relazioni. di Buccafusca MariaGrazia LA DONNA: DA REGINA DELLA CASA A CAPO CLAN I l ruolo sociale che la donna ha ricoperto nel passato, mostra chiaramente quale sia stata la sua funzione storica. Il codice dei valori e delle situazioni in cui ella poteva muoversi era già stato stabilito a priori. Alla signora “regina della casa” era stato assegnato in gestione un territorio circoscritto, ben stabilito ed alcuni precisi ambiti di interesse e settori, sede di un lavoro, il più delle volte alienante e frustante come ad es. la cucina e la gestione dei figli da crescere ed educare. Si era creata della donna insomma una figura stereotipata di “ angelo del focolare” oppure in senso negativo di furba, e “parlatrice”. Ultimamente, grazie alla sua emancipazione, ottenuta tramite le molte battaglie che l’hanno vista in prima linea per la conquista di pari diritti con l’uomo, ricopre ruoli e posti di grande responsabilità in vari settori come nella politica, nell’economia e purtroppo anche nella gestione della criminalità organizzata. Si vedono più spesso alla ribalta della cronaca nera donne a capo di organizzazioni criminose che gestiscono il traffico di droga. La camorra al femminile ha caratteristiche specifiche che la distinguono dalle donne della mafia o della ‘ndrangheta, veri e propri boss che tirano le fila eco- nomiche e finanziarie delle famiglie, capaci di usare violenza anche di persona e pilastri del potere malavitoso, non semplici complici. Le donne di camorra, una volta che vengono arrestati i propri uomini, prendono in mano la gestione degli affari come unica voce al vertice. Non si limitano a fare da tramite tra gli uomini dietro le sbarre e il territorio: diventano la guida del clan, prendendo decisioni a tutti i livelli. Queste sono più potenti delle loro rispettive nelle altre criminalità. Infatti la mafia relega le donne solo a ruoli di comprimarie, di compagne di vita dei boss, unici detentori del potere e con rarissimi casi di “supplenza” (da citare tra queste Giusy Vitale). La ‘ndrangheta vede molte figure femminili di spicco, anche a livello organizzativo, con nonne e madri a reggere le fila del traffico di stupefacenti, ma fuori dal vertice del comando. Le camorriste invece sono “manager”, come scrisse Roberto Saviano nell’articolo “Manager in rosa, matriarcato della camorra”. Quello che emerge quindi è che le camorriste hanno sempre avuto un ruolo centrale nelle organizzazioni criminali per il controllo dell’aspetto economico e finanziario degli affari. Sono loro che gestiscono il traffico di droga e stupefacenti, sono loro la voce più grande nell’economia camorristica, che non esitano a prendere in mano il controllo del racket, che fanno investimenti e prendono decisioni. Sanno usare persino la loro femminilità per portare avanti gli affari, nascondendo la droga sotto il pancione, usando le case per tagliare e smistare le droghe, incontrando gli affiliati e organizzando le compravendite. Gli uomini sono il braccio, le donne la mente come Anna Mazza, vedova di Gennaro Moccia, boss di Afragola, che detiene il triste primato di prima donna arrestata per camorra o come Antonella Madonna, moglie del boss di Ercolano Natale Dantese, nota come “Lady Camorra”, la prima donna pentita della criminalità campana 4 Istituto di Istruzione Superiore “N. De Filippis - G. Prestia”- Vibo Valentia Maggio 2016 per il giornale online: www.iisdefilippisprestia.it e www.alboscuole.it/175476 I l terrorismo è una forma di lotta politica basata sulla violenza e l’oppressione, rivolte spesso alle popolazioni innocenti per creare un clima di terrore nel mondo. In particolare, l’Isis noto pure come Stato islamico, è un’organizzazione politica e militare che ha come obiettivo quello di cancellare gli attuali confini che separano lo Stato islamico da Siria ed Iraq. Essenzialmente l’Isis vede come nemici principali, oltre alle civiltà occidentali, anche gli islamici non fondamentalisti, con- Terrorismo, forma di lotta politica? siderandoli infedeli. Molti crimini sono stati compiuti verso queste popolazioni, costrette a fuggire. Nonostante la violenza e la criminalità dell’Isis sono sempre di più, i giovani che vi aderiscono, anche se nati e cresciuti in Nazioni come la nostra. Gli psicologi pensano anche sia dovuto alla mancanza di regole che caratterizza la nostra società e che spinge i giovani a cercare qualcosa in cui credere. di Chirico VENERDI’ DI PAURA E SANGUE A PARIGI S on trascorsi molti giorni da quel tragico venerdì del 13 novembre quando a Parigi alle 21.40 un kamikaze si è fatto esplodere in Boulevard Voltaire, all’interno del ristorante Comptoir Voltaire, causando diversi feriti ; mentre tre terroristi facevano irruzione al Bataclan, dove si stava tenendo il concerto della band statunitense Eagles of death metal, con indosso cinture esplosive, sparando sulla folla e prendendo in ostaggio circa 100 persone. Il numero delle vittime è altissimo: nell’attentato al Bataclan ci sono stati 89 morti, mentre un centinaio di persone sono uscite in condizioni critiche. Chi sono i terroristi? La polizia ha identificato la mente degli attentati in Abdel Hamid Abaaoud, ventisettenne di cittadinanza belga fug- gito in Siria dopo lo smantellamento della cellula terroristica da lui gestita in Belgio. Uno degli attentatori, in questo momento ancora in fuga, sarebbe il giovane di origini francesi Abdeslam Salah. I tre kamikaze che si sono fatti esplodere vicino allo Stade de France sarebbero invece Bilal Hadfi (20 anni), residente in Belgio, Ahmad Al-Mohammad (vicino al suo corpo è stato trovato un passaporto siriano, ma probabilmente si tratta di un documento falso) e un terzo uomo non ancora identificato. Gli attentatori del Bataclan identificati finora sono invece Ismael Omar Mostefai, nato nella zona dell’Ile de France, e Samy Amimour, nato a Parigi. Dopo questi attentati il presidente della Repubblica francese Francois Hollande ha parlato di un vero e proprio “atto di guerra” e nella notte del 15 novembre i caccia francesi hanno bombardato la città siriana di Raqqa, considerata la roccaforte dell’ISIS. Hollande ha chiesto di prolungare lo stato di emergenza fino a tre mesi e ha dichiarato di voler mo- dificare dificare la costituzione per poter combattere il terrorismo. Intanto in Francia e in Belgio (Paese dove risiedevano alcuni dei terroristi) sono avvenute più di 160 perquisizioni. Due persone sono state arrestate in Belgio e cinque a Lione, mente altre persone sono in stato di fermo. In questi giorni continuano in tutto il mondo le manifestazioni di cordoglio per le vittime e i feriti dei terribili attentati di Parigi, città già colpita pochi mesi fa da un altro attacco: quello al giornale satirico Charlie Hebdo. Per questi eventi così drammatici giungono persino da parte del mondo islamico non estremista messaggi di solidarietà al popolo parigino a cui noi tutti ci sentiamo vicini e partecipi al loro dolore e se questi fanatici hanno seminato panico e terrore tra la popolazione francese non riusciranno però nell’intento che per paura ognuno possa privarsi di condurre una vita quanto più possibile “ normale”, rinunciando così alla propria libertà. di Tolomeo Emanuele. Maggio 2016 Istituto di Istruzione Superiore “N. De Filippis - G. Prestia”- Vibo Valentia 5 per il giornale online: www.iisdefilippisprestia.it e www.alboscuole.it/175476 Una vendetta di settant’anni R ecentemente è uscito nelle sale cinematografiche ancora un film sulla Shoah : “Remember” del notissimo regista canadese Atom Egoyan di cui si ricorda un altro film “Ararat” trattante il genocidio degli Armeni ad opera dei Turchi. In questo film il regista affronta un più ampio genocidio, quello degli Ebrei, da parte dei nazisti ma sotto un’altra ottica poiché, pur citandoli, non ha proposto né campi di concentramento né forni crematori ma ha ambientato la storia ai nostri giorni i cui i protagonisti sono due ex deportati sopravvissuti ad Auschwitz. Uno di essi Zev Guttman, ebreo affetto da demenza senile ( Alzheimer), ricoverato in una clinica privata, viene convinto da Max, con cui ha condiviso un passato tragico e gli orrori di Auschwitz e costretto in una sedia a rotelle, di ritrovare e vendicare dopo tanti anni l’aguzzino nazista , responsabile dello sterminio delle loro famiglie. Confuso dalla malattia ma determinato dal dolore, Zev riemerge dallo smarrimento, leggendo la lettera di Max che pianifica il suo viaggio nei minimi particolari. Alla fine dopo tanto errare, il malandato giustiziere, interpretato da Christopher Plummer, ritroverà l’uccisore dei suoi familiari e potrà così mettere in pratica la sua vendetta covata per settant’anni in uno stupefacente e sorprendente finale. Il film è stato girato in modo impeccabile e la recitazione degli interpreti non ha nulla da eccepire ma il messaggio che il regista propone non lo condivido in pieno perché pur se l’aguzzino si è macchiato di crimini di guerra deve essere punito da un tribunale dopo normale processo e non ucciso per vendetta in seguito ad una sommaria giustizia “ fai da te”. di Arcella Gerardo . Emozioni al meeting di Chianciano I n rappresentanza del giornale “ Professionalmente” dell’Istituto “ De Filippis- Prestia” di Vibo Valentia diretto dal Dirigente Scolastico prof. Pietro Gentile, due di noi si sono recati a Chianciano Terme il 27 aprile. Siamo stati accompagnati dalla prof.ssa Ammendolia, referente del progetto giornalino on line per partecipare per la seconda volta al meeting di premiazione organizzato da Alboscuole, un’associazione di giornalismo da ben 16 anni validamente diretta dal dott. Ettore Cristiani. All’indomani del nostro arrivo ha avuto inizio il meeting il cui programma prevedeva un incontro al palazzetto dello sport per la presentazione delle varie redazioni, costituite da centinaia di studenti, provenienti da ogni parte d’Italia, isole comprese. La presenza numerosa di questi ragazzi che come noi si sono impegnati ed hanno avvertito l’esigenza di far sentire” la propria voce” tramite i loro giornali, ci ha un po’ sorpresi ma ci ha fatto anche capire che noi giovani vogliamo essere i veri protagonisti della nostra scuola non solo semplici depositari di nozioni. Il meeting è proseguito con una lezione di giornalismo tenuta da Alessandro Di Liegro, collaboratore del Messaggero, che ci ha fatto riflettere sull’impor- tanza della libertà di stampa e dell’attendibilità delle notizie . Poi si è passati alla consegna del premio “ Giornalista per un giorno” alle tante scuole vincitrici tra cui il nostro Istituto che l’ha vinto per la sezione “Laboratorio di giornalismo”. Tale esperienza anche se già vissuta lo scorso anno in cui abbiamo vinto il premio per la sessione “ contenuti vari “ed un premio speciale, ci ha resi felici ed orgogliosi e ci ha ripagati del lavoro e dell’impegno profusi in tutti questi mesi. Ovviamente tale premio lo condividiamo con tutti gli altri componenti della redazione di Professionalmente che, sebbene non presenti fisicamente alla premiazione, lo erano idealmente. di Arcella Gerardo Marafioti Francesco 6 Istituto di Istruzione Superiore “N. De Filippis - G. Prestia”- Vibo Valentia Maggio 2016 per il giornale online: www.iisdefilippisprestia.it e www.alboscuole.it/175476 <<di Ganino Simon>> La sopravvivenza della ter ra è in serio pericolo N egli ultimi dieci anni si sta verificando un peggioramento del clima. Ormai le stagioni tradizionali non esistono più, ci sono meno precipitazioni in inverno, il più delle volte concentrate nell’arco di poche ore con conseguenti alluvioni. La primavera arriva sempre prima e l’autunno finisce più tardi. Tutto ciò è dovuto alle emanazioni nell’atmosfera dei gas-serra (GHGs) emessi dagli scarichi delle autovetture, dalle ciminiere delle fabbriche, dai riscaldamenti domestici. Questi gas provocano l’inquinamento dell’aria che causa il surriscaldamento globale del nostro pi- aneta Infatti in questo aneta. secolo le temperature si alzeranno di ben 8° e ciò porterà allo scioglimento dei ghiacciai come quello del monte Kenya che ha già perso il 92% del suo volume, quello del Kilimangiaro il 73% ed i ghiacciai alpini il 50%. Stanno scomparendo addirittura pure i ghi- dell’Antartide acciai dell’Antartide. Per risolvere questo drammatico fenomeno gli otto Paesi più industrializzati riunitisi a Kyoto hanno ratificato un protocollo con cui si propongono l’obiettivo di investire entro il 2030, 220 miliardi per ridurre del 15% le emissioni dei gas-serra. Se tale obi- ettivo non verrà raggiunto, bloccando anche la deforestazione, riducendo i consumi elettrici ed utilizzando fonti rinnovabili, il nostro pianeta rischia la sopravvivenza. Infatti lo scioglimento dei ghiacciai, farà aumentare il livello dei mari, già cresciuto di 10-25cm. nel secolo scorso ed entro il 2100 si potrà verificare la sommersione di vaste aree costiere, parti di città ed interi arcipelaghi. Perciò ognuno di noi dovrà essere più responsabile delle proprie azioni, cercando di rispettare maggiormente l’ambiente in cui vive, se non vuole danneggiare la terra: l’unica casa che abbiamo. MANGIARE SANO PER VIVERE MEGLIO V itamine, proteine, e grassi sono i tre gruppi di sostanze nutritive di cui necessita il nostro organismo per sopravvivere. La cosa più importante è mantenerne l’equilibrio altrimenti si rischia di andare incontro a disturbi digestivi e malattie cardiache tra cui l’infarto. Sì, un’alimentazione squilibrata, disordinata può provocare danni alla salute. Purtroppo noi giovani per seguire la moda spesso ci rechiamo nei fast-food e ci “abbuffiamo” dei cosiddetti “ cibi spazzatura” come patatine condite con maionese e Ketchup, Hamburger ed altro. Tutto questi grassi ingeriti, a lungo andare, provocano il colesterolo nel sangue, dannoso per il cuore, ed obesità specie se si conduce uno stile di vita sedentaria, stando seduti ore ed ore davanti al computer o TV. Manca a noi giovani la “cultura” di una sana e corretta alimentazione quale potrebbe essere la dieta mediterranea, invidiataci da tutto il mondo e dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità. Essa è costituita principalmente dal consumo di olio d’oliva, App Leggi il giornale su Smartphone La vita nelle tue mani di Trungadi Antonio E’ bello donare per sentirsi vivi, è un gesto d’altruismo che ti fa s e n t i re utile. E’ bello donare per aiutare chi soffre, nessuno si deve mai sentire solo ed abbandonato. E’ bello donare per ridare speranza, un appiglio a cui aggrapparsi in un momento di sconforto. E’ bello donare senza secondi fini, in un mondo in cui si dà solo se si riceve. E’ bello donare perché infonde gioia nel cuore, nel sapere che la vita di una persona dipende da un tuo sì cereali, frutta fresca e secca, verdura cotta o cruda, pesce almeno tre volte la settimana e carni bianche come pollo, tacchino e coniglio. Secondo alcuni studi tale dieta ha effetti protettivi, sul cuore e sul cervello, prevenendo disfunzioni ai reni, alla tiroide nonché malattie come l’Alzheimer ed il cancro. Quindi dobbiamo cercare di cambiare le nostre cattive abitudini alimentari ed essere più attivi, praticando dello sport o lunghe passeggiate se vogliamo restare longevi ed avere una qualità della vita migliore. di Tolomeo Emanuele e Marafioti Francesco Maggio 2016 Istituto di Istruzione Superiore “N. De Filippis - G. Prestia”- Vibo Valentia 7 per il giornale online: www.iisdefilippisprestia.it e www.alboscuole.it/175476 Ehi tu, hai midollo? A lcune malattie del sangue o malattie tumorali,leucemia e malattie genetiche possono essere curate con il trapianto di midollo osseo. In Italia circa un migliaio di persone ogni anno, tra cui la maggior parte bambini, potrebbe trarre beneficio da questa terapia che in molti casi rappresenta l’unica possibilità per continuare a vivere. Giorno 22 aprile presso Catanzaro Lido si è tenuto un convegno a cui hanno partecipato il presidente regionale della’ADMO,alcune persone che hanno raccontato la propria esperienza e alcune scuole del vibonese e catanzarese. Questo convegno è stato orga- nizzato per sensibilizzare noi giovani, per farci capire l’importanza di donare per salvare una vita. Il midollo osseo, usato per il trapianto, si presenta alla vista come sangue e viene prelevato dalle ossa del bacino. Esso contiene le cellule llule staminali emopoietiche ( che producono cellule del sangue dalle ghiandole linfatiche e dalla milza) dalle quali si originano i globuli bianchi,i globuli rossi e le piastrine. Le cellule staminali emopoietiche i i h sii trovano anche nel flusso del sangue,per questo ci sono due modalità diverse di donare. Infatti il trapianto di midollo avviene in due fasi distinte. Nella prima il paziente viene sotto- posto a chemioterapia allo distrugll scopo di di gere le cellule midollari malate, nella seconda si somministra al paziente, mediante trasfusione, il midollo osseo prelevato dal donatore. Può diventare donatore chi ha un’ età compresa fra i 18 e i 35 anni, abbia un peso corporeo superiore a 50kg e non sia affetto da malattie del sangue. Si può essere chiamati a donare fino all’età di 55 anni ed i rischi sono bassi. Per diventare donatori di midollo osseo è necessario sottoporsi a un piccolo e semplice prelievo di sangue e firmare l’adesione al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo(IBMDR)…… niente di più facile, basta volerlo. Quindi cerchiamo di non pensare solo a noi stessi, rinchiudendoci nel nostro egoismo ma apriamoci alla solidarietà, impariamo ad aiutare coloro la cui vita dipende da un nostro SI’. di Trungadi Antonio I ROBOT: DA FANTASCIENZA A REALTA’ G ià negli ultimi anni del secolo scorso i robot stavano iniziando a sostituire l’uomo non solo nei lavori pericolosi come nelle piattaforme petrolifere in fiamme o centrali nucleari in avaria ma anche in quelli più semplici come sbrigare le faccende domestiche o addirittura versare un bicchiere d’acqua. Recentemente si è parlato moltissimo di un robot “ Hugo”, capace di muoversi ed agire come un vero umano e per questo utilizzato a Kabul dall’esercito italiano. Esso è stato progettato per disinnescare ordigni anche i più sofisticati ed è dotato di 4 “arti” pneumatici e 2 “ braccia” meccaniche in grado di scavare e di far ”brillare” bombe al posto degli operatori. Un altro prototipo di robot ancora più complesso è HyQ cioè Hydraulic Quadruped”, uno dei pochissimi “quadrupedi” al mondo che riesce a compiere movimenti con la fluidità e precisione umane. Esso è munito di sensori di forza alle stremità degli arti che gli permettono di percepire la pressione esercitata sul terreno così da poter adeguare il suo movimento. E’ capace di camminare, correre, saltare, di sollevarsi sulle zampe posteriori e di scavalcare gli ostacoli per non inciampare. Addirittura I robot stanno sostituendo la mano del chirurgo negli ospedali per compiere le operazioni più complicate e delicate. Anche nelle banche il bancomat è un bancario trasformato in macchina, in servizio notte e giorno. Nei supermercati il cassiere non c’è più , sostituito da sensori e lettori di codici a barre e persino in Giappone treni e metropolitane sono guidate da un computer. Quello che prima sembrava semplice fantascienza che si leggeva sui libri o si vedeva nei film oggi è diventata realtà. Il diffondersi della robotica nella vita dell’uomo sta appassionando molti giovani un esempio ne è la mia classe : la V^ A dell’ I.P.S.I.A. di Vibo Valentia che ha progettato un piccolo robot da presentare agli imminenti esami di Stato. Tale robot è capace di muoversi, percepire ostacoli, scansandoli ed afferrare oggetti tramite una specie di tenaglia alla sua estremità. Esso funziona per mezzo di una scheda azionata da un computer oppure da un comune smartphone mediante un’altra scheda a comando bluetooth. Indubbiamente questa tecnologia ha dato un grande aiuto all’uomo semplificandogli moltissimi lavori e mettendogli in sicurezza tanta volte la sua stessa vita. Ma essa deve essere utilizzata con cautela , senza abusarne altrimenti si rischia di diventarne succubi o persino “ schiavi”. Si deve cioè trovare un punto d’incontro tra lavoro manuale e tecnologia e considerare i robot semplicemente come degli “ utili idioti” la cui intelligenza artificiale va limitata in modo da non poter svolgere mestieri intellettuali complessi. Gerardo Arcella V^ A I.P.S.I.A. 8 Istituto di Istruzione Superiore “N. De Filippis - G. Prestia”- Vibo Valentia Maggio 2016 per il giornale online: www.iisdefilippisprestia.it e www.alboscuole.it/175476 ARRIVABENE, CAPO TEAM FERRARI:“ TITOLO ANCORA POSSIBILE” N onostante la batosta del Principato, dove per la prima volta la Ferrari ha mancato il podio, raccogliendo solo il 4° posto con Vettel ed il ritiro di Raikkonen, il capo team della rossa, Maurizio Arrivabene, continua ad avere fiducia nella sua squadra ed a voler puntare al bersaglio grosso. Egli infatti si rifiuta di pensare che la corsa al titolo sia ormai fuori dalla portata della Ferrari. Il “nodo” da sciogliere è quello di far funzionare bene la monoposto nella fase cruciale delle qualifiche, con un migliore utilizzo dei pneumatici per quanto riguarda la temperatura e la pressione. “ Pure nel gran premio di Montecarlo si è verificato lo stesso problema- prosegue Arrivabene- e non ci sono scuse. Dobbiamo lavorare in tal senso ed in Canada porteremo delle novità al motore per cui non temo assolutamente che il titolo mondiale sia già perso” Io da buon ferrarista mi unisco all’ottimismo di Arrivabene perché la speranza è l’ultima a morire ma la rincor- sa della rossa è un po’ ardua. Infatti da uno sguardo alla classifica costruttori la Ferrari è a 67 punti dalla Mercedes e ne ha solo 9 di margine sulla Red bull; mentre in quella piloti Raikkonen è 4° a 45 punti da Rosberg con Vettel alle sue spalle a 46. Cifre da brivido……..ma nonostante tutto il mio cuore continuerà a battere per la mitica rossa qualunque sia il suo piazzamento a fine campionato. di Emanuele Tolomeo V^ A I.P.S.I.A. LA “ VECCHIA SIGNORA” : LEGGENDA DEL CALCIO ITALIANO S i è da poco concluso il campionato di calcio di serie A con il quinto scudetto consecutivo conquistato meritatamente dai bianconeri di Allegri. Eppure il disastroso avvio sino al punto più basso, toccato a fine ottobre dopo il KO con il Sassuolo, non faceva presagire niente di buono ai tifosi. Da lì in avanti grazie alla dura presa di posizione dell’allenatore e della dirigenza, si è registrata una rinascita della squadra che ha permesso agli uomini di Allegri di entrare nella storia, facendo una rimonta pazzesca ed impensabile ad inizio anno. E’ proprio vero l’ani- ma della Juventus è immensa, come pure quella dei suoi tifosi che non l’hanno mai abbandonata nemmeno nei momenti più diffi d cili ma l’hanno sempre s sostenuta, con la l loro presenza massiccia s sugli spalti e con c gli slogan e cartelloni t in cui dicevano di d non mollare mai e di d reagire ed è grazie a questo che abbiamo vinto v per la quinta volta t il campionato. Ma non n è tutto ci siamo portati p a casa anche la coppa c Italia, battendo il i Milan per 1a 0. Insomma s questo è stato l’anno l della Juve e l’anno l prossimo se riusciremo u a vincere il sesto s scudetto, saremo leggenda l perciò fino alla fine FORZA BIANCONERI !!!