fattori antinutrizionali
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FATTORI ANTINUTRIZIONALI NEGLI ALIMENTI PER MONOGASTRICI - Nella pianta e nei semi i fattori antinutrizionali agiscono primariamente come biopesticidi, proteggendo contro muffe, batteri, attacchi di predatori. Classificazione dei fattori antinutrizionali - fattori che hanno un effetto depressivo sulla digestione proteica e sulla utilizzazione delle proteine (inibitori della tripsina e della chimotripsina, lectine o emoagglutinine, composti fenolici, saponine); - fattori che hanno un effetto negativo sulla digestione dei carboidrati (inibitori dell’amilasi, composti polifenolici, fattori di flautolenza); - fattori che hanno un effetto negativo sulla digestione e sulla utilizzazione dei minerali (glicosinolati, acido ossalico, acido fitico, gossipolo); - fattori che inattivano le vitamine o causa un incremento nel fabbisogno di vitamine (antivitamine); - fattori che stimolano il sistema immunitario (antigeni). Fattori antinutrizionali presenti in alimenti concentrati Alimento inibitori Tripsina lectine composti polifenolici altri - frumento - mais - triticale - segale - orzo - sorgo - soia -fava -pisello prot. - colza -girasole - cotone -arachidi ++++ ++ +++++ + ++ ++- ++ + ++ - ++ ++ + ++ ++ ++ ++ ++ +++ +++ + +++ ++ ++ - Principali effetti dei fattori antinutrizionali sui monogastrici- 1 - lectine - danni alla parete dello stomaco - reazioni immunitarie - alterazione assorbimento nutrienti - tossicità metabolica - inibitori enzimi proteolitici - riduzione attività enzimi (tripsina chimot.) - ipertrofia pancreatica - inibitori di -amilasi - inibizione amilasi salivare e pancreatica - riduzione disponibilità amidi - tannini e composti polifenolici - formazione di complessi con enzimi o con proteine alimentari - riduzione digeribilità proteine - fattori di flautolenza - disordini gastro-intestinali - antigeni - danni alla parete dello stomaco -risposte immunitarie - acido fitico - formazione di complessi con minerali e con proteine - riduzione assorbimento minerali e proteine Principali effetti dei fattori antinutrizionali sui monogastrici- 2 - vicina/convicina - anemia emolitica - riduzione fertilità - alterazione schiusa uova - saponine - emolisi - alterazione permeabilità intestinale - glicosinolati - inibizione produzione T3-T4, gozzigeni - lesioni renali ed epatiche - ac. ossalico - ipocalcemia -gastroenterite - danni renali - gossipolo - anemia da < disponib. ferro - riduzione peso uova - alcaloidi - disturbi nervosi -riduzione appetibilità - sinapine - odore di pesce (uova, carne) - Lectine (o emoagglutinine) Generalmente glicoproteine, ad alta affinità per gli zuccheri, resistenti alla proteolisi. Esistono nelle leguminose diversi tipi di lectine, a diversa tossicità; diverso può essere l’effetto tossico della stessa lectina tra le specie animali. L’attività delle lectine può essere misurata mediante emoagglutinazione dei globuli rossi o mediante ELISA. Le lectine riducono la digeribilità dei nutrienti. Vengono inattivate dal trattamento termico (100 °C; 15 min - estrusione 145°C; 16 s). -Inibitori delle proteasi I principali tipi riscontrabili in leguminose (soia soprattutto) e cereali sono inibitori della tripsina e della chimotripsina. Si tratta di peptidi che formano complessi inattivi e stabili con enzimi pancreatici, con conseguente aumento del rilascio di colecistochinina (stimolo pancreatico). Determinano un aumento delle perdite endogene di proteine. Inattivate dal trattamento termico (120°C; >15 min). -Tannini Polifenoli di varia complessità chimica. Contenuto estremamente variabile negli alimenti (sorgo, cotone, fave). Formano negli alimenti complessi con proteine e carboidrati; formano complessi anche con enzimi digestivi. Determinano una riduzione della digeribilità, dell’ingestione di alimento, danni all’app. gastrointestinale, riduzione dell’assorbimento di minerali.